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 Oggetto del messaggio: Hubble stupisce ancora
MessaggioInviato: 16/12/2009, 15:20 
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Just in time for the holidays: a Hubble Space Telescope picture postcard of hundreds of brilliant blue stars wreathed by warm, glowing clouds. The festive portrait is the most detailed view of the largest stellar nursery in our local galactic neighborhood.

The massive, young stellar grouping, called R136, is only a few million years old and resides in the 30 Doradus Nebula, a turbulent star-birth region in the Large Magellanic Cloud (LMC), a satellite galaxy of our Milky Way. There is no known star-forming region in our galaxy as large or as prolific as 30 Doradus.

Many of the diamond-like icy blue stars are among the most massive stars known. Several of them are over 100 times more massive than our Sun. These hefty stars are destined to pop off, like a string of firecrackers, as supernovas in a few million years.

The image, taken in ultraviolet, visible, and red light by Hubble's Wide Field Camera 3, spans about 100 light-years. The nebula is close enough to Earth that Hubble can resolve individual stars, giving astronomers important information about the stars' birth and evolution.

The brilliant stars are carving deep cavities in the surrounding material by unleashing a torrent of ultraviolet light, and hurricane-force stellar winds (streams of charged particles), which are etching away the enveloping hydrogen gas cloud in which the stars were born. The image reveals a fantasy landscape of pillars, ridges, and valleys, as well as a dark region in the center that roughly looks like the outline of a holiday tree. Besides sculpting the gaseous terrain, the brilliant stars can also help create a successive generation of offspring. When the winds hit dense walls of gas, they create shocks, which may be generating a new wave of star birth.

The movement of the LMC around the Milky Way may have triggered the massive cluster's formation in several ways. The gravitational tug of the Milky Way and the companion Small Magellanic Cloud may have compressed gas in the LMC. Also, the pressure resulting from the LMC plowing through the Milky Way's halo may have compressed gas in the satellite. The cluster is a rare, nearby example of the many super star clusters that formed in the distant, early universe, when star birth and galaxy interactions were more frequent. Previous Hubble observations have shown astronomers that super star clusters in faraway galaxies are ubiquitous.

The LMC is located 170,000 light-years away and is a member of the Local Group of Galaxies, which also includes the Milky Way.

The Hubble observations were taken Oct. 20-27, 2009. The blue color is light from the hottest, most massive stars; the green from the glow of oxygen; and the red from fluorescing hydrogen.


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MessaggioInviato: 16/12/2009, 15:28 
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MessaggioInviato: 17/12/2009, 10:05 
Sistemi planetari in formazione

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Ecco nuove ed emozionanti immagini provenienti dalla Nebulosa di Orione (Messier 42) catturate dal telescopio spaziale Hubble.

Scoperta dall'astronomo francese Nicolas-Claude Fabri de Peiresc nel 17° secolo, la nebulosa di Orione dista 1500 anni luce da noi ed è visibile anche ad occhio nudo. Si tratta della regione di spazio più vicina alla Terra in cui vi siano processi di formazione stellare. Sono 30 le nuove immagini pubblicate - mai viste proma d'ora - che si riferiscono a processi di formazione di nuovi sistemi planetari.

Vengono chiamati "Proplyds" dall'inglese Protoplanetary Discs (dischi proto-planetari) e si formano intorno alle stelle-appena-nate. Ammassi di gas e polvere in rotazione formano dischi, il cui centro si riscalda fino a diventare una nuova stella. Nella periferia di questi dischi "bit" di polvere si attraggono e si fondono insieme: diventeranno pianeti.

Hubble, grazie alla sua Advanced Camera for Surveys (ACS), ha consentito ai ricercatori di scoprire ben 42 sistemi planetari in formazione all'interno della Nebulosa di Orione. Questi sono stati divisi in due grandi tipi: quelli che si trovano vicini alla stella più luminosa del cluster (Theta 1 Orionis C) e quelli invece che sono lontani da essa.
Questa stella riscalda il gas nei Proplyds vicini rendendoli in grado di brillare e di essere quindi visibili. I dischi che invece sono più lontani non ricevono sufficiente radiazione dalla stella per riscaldare il gas, perciò possono essere individuati solamente come silhouette scure sullo sfondo luminoso della Nebulosa.
Le particolari forme sono dovute al vento stellare che investe i gas della nebulosa creando forme a boomerang, a freccia... insomma tra le più strane.

E' estremamente raro riuscire a vedere immagini dei proplyds nella banda della radiazione visibile. Occorre ringraziare l'alta risoluzione e la sensibilità di Hubble nonché la vicinanza della Nebulosa di Orione alla Terra.

Vi presento qui sotto solamente alcune immagini delle trenta.

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A questo link potete vederle tutte e trenta e vi consiglio di non perdervele.

http://www.spacetelescope.org/news/html/heic0917.html

HST Treasury Program on the Orion Nebula è il nome del programma scientifico che ha consentito di realizzare questo Atlante dei proplyds. Lo scopo è quello di consentire agli scienziati di condurre studi su lunghi periodi temporali a partire da quando Hubble è stato allocato per osservare tali oggetti.

Immagini, fonte NASA/ESA and L. Ricci (ESO).

Fonte dati, spacetelescope.org.

Fonte: http://newsspazio.blogspot.com/2009/12/ ... nelle.html


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MessaggioInviato: 17/12/2009, 10:51 
Brava 2di7 eccellente raccolta di foto e link [;)], più andiamo avanti e più belle saranno le foto.... mi immagino tra 20-30 anni cosa riusciremo a vedere [:D]...
Ecco il link ufficiale dell'articolo [;)]
http://hubblesite.org/newscenter/archiv ... 2/image/a/


Ultima modifica di GIANLUCA1989 il 17/12/2009, 10:56, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 17/12/2009, 11:09 
Per arrivare là, dove nessun uomo è mai arrivato prima.......

Che belle, brava 2di7 [^]



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