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MessaggioInviato: 02/01/2010, 17:32 
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Devil010 ha scritto:

http://saturn.jpl.nasa.gov/photos/image ... ageId=3595

Ecco qui il prossimo mistero del sistema solare... dopo la faccia di Marte ecco la faccia di Titano situata nel polo sud del satellite saturniano


Non vedo nessunissima faccia.... dov'è?


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il cratere è il viso, poi le due chiazze circolari sono gli occhi e sotto il coso nero è la bocca :D un po' di immaginazione


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MessaggioInviato: 02/01/2010, 20:11 
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ubatuba ha scritto:

ciao vorrei postarvi questa notizia e'un po datata,ma sinceramente e'la prima volta che ne ho informazione- Il cuore di Titano, la più grande luna di Saturno, nasconde un oceano. L'enorme massa liquida, composta al 99 per cento da acqua e profonda 100-200 chilometri, è intrappolata sotto la superficie ghiacciata del satellite. Ed è stata scoperta grazie ai dati forniti dalla sonda Cassini pubblicati oggi su Science da due équipe, una italiana - coordinata da Paolo Persi Del Marmo e Luciano Iess, dell'Università La Sapienza di Roma - l'altra americana, che fa capo al Jet Propulsion Laboratory della Nasa.
Titano, la seconda luna del sistema solare, è uno degli obiettivi della missione Cassini-Huygens, lanciata nel 1997, cui partecipano, oltre la Nasa, anche l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Esa (Agenzia spaziale europea).
A far individuare la massa liquida sono stati i dati sulla rotazione e sul campo gravitazionale del satellite. Proprio la rotazione, in particolare la misura della lunghezza del giorno, è stata la prima, chiara spia della presenza dello strato liquido. "La struttura interna di Titano - spiega Enrico Flamini dell'Asi - è stata ricavata attraverso calcoli complessi ed estremamente precisi, che hanno permesso di calcolare variazioni minime". Variazioni che hanno fatto intuire che cosa racchiude in profondità la luna.
Esaminando i dati di diversi anni, i ricercatori hanno osservato che alcune delle caratteristiche geologiche presenti sulla superficie della luna si erano spostate rispetto a un punto di riferimento preciso, facendo postulare che la velocità di rotazione della luna si fosse temporaneamente modificata. E si è scoperto che
a causare il rallentamento della rotazione osservato è un oceano liquido che fa da cuscinetto fra la crosta ghiacciata e il nucleo di Titano.
Oltre all'acqua, nell'oceano sotterraneo di Titano potrebbero trovarsi tracce di ammoniaca e metano. Ora è importante proseguire gli studi, dice ancora Flamini, per capire se ci sono le condizioni di base per la formazione di molecole organiche.
notizia apparsa su le scienze del 20 03 08



LE FOTO NAVIGABILI
http://tv.repubblica.it/home_page.php?p ... ont_id=248
ciao ubatuba


Sinceramente è la prima volta che ne sento parlare.E francamente mi sembra inverosimile poter determinare la composizione di un oceano liquido al di sotto di una superfice solida di una luna.Su europa siamo tutti d'accordo poichè la suoerfice è chiaramente ghiaccio solcato da fenditure causate dallo scivolamento dello stesso sulla massa di acqua liquida sottostante(e li certo che esisteranno creature che faranno impallidire il più grande degli architeutis),ma su titano non vi nascondo che la cosa mi perplima non poco...



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MessaggioInviato: 02/01/2010, 23:12 
ciao tommaso,in effetti manco io avevo avuto notizia di cio',ho solamente
riportato integralmente l'articolo di scienze ,it con la deduzioni di esperti che hanno formulato tale notizia,non so che dirti,ora sto cercando nei siti nasa se esistano notizie di tale scoperta
ciao ubatuba


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MessaggioInviato: 03/01/2010, 07:50 
ciao ubatuba...di questa storia mi stupiscono non solo i contenuti(intendiamoci tutto è possibile) ma anche la scarsa rilevanza data a questa scoperta che a mio avviso è (sarebbe) sensazionale.Aspettiamo conferme...



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MessaggioInviato: 03/01/2010, 23:55 
ciao tommaso sono perfettamente d'accordo con quanto tu dici,in effetti la notizia sarebbe senzazionale,ed in effetti anch''io sono rimasto un po sorpreso,cmq la notizia e' del 2008,ed ora x conferme sto setacciando tutti i siti ufficiale o solo ufficiosi della nasa,spero di trovare qualche conferme
ciao ubatuba


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MessaggioInviato: 07/01/2010, 13:30 
i vasti laghi di metano e di etano che caratterizzano il satellite di Saturno Titano sono 20 volte più estesi nell'emisfero nord che in quello sud. La ragione di questo fatto - afferma ora un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology (Caltech) che firma un articolo su "Nature Geoscience" - va ricercata nell'eccentricità dell'orbita del pianeta.
Scartata, grazie alla quantità di dati raccolti dalla sonda Cassini, l'ipotesi che tale asimmetria sia un mero miraggio statistico, all'inizio gli scienziati avevano supposto che "ci fosse qualcosa di intrinsecamente differente, in termini di topografia, fra la regione nord e quella sud, così che i liquidi si infiltrassero nel terreno più in un emisfero che nell'altro", racconta Oded Aharonson, che ha diretto lo studio. Ma queste differenze, di fatto, non hanno poi trovato conferma.
Un'ipotesi alternativa era quella stagionale: l'anno di Titano dura 29,5 anni terrestri, così ogni 15 anni terrestri su Titano cambia stagione (attualmente è appena iniziata l'estate settentrionale). Le piogge di metano e la sua evaporazione varierebbero stagionalmente riempiendo e svuotando in modo alternato i laghi dei due emisferi. Tuttavia - spiega Aharonson - i calcoli mostrano che le sole variazioni stagionali non sarebbero in grado di dar conto dell'evaporazione degli immensi bacini di idrocarburi in soli 15 anni: "Il meccanismo stagionale può essere in parte responsabile del trasporto sul pianeta del metano liquido, ma non può spiegarlo tutto."
Un'interpretazione più plausibile sarebbe legata all'eccentricità dell'orbita di Saturno. In particolare, durante l'estate meridionale Titano è il 12 per cento più vicino al Sole di quanto non lo sia durante l'estate settentrionale. Alla fine, le estati settentrionali sono lunghe e miti, mentre quelle meridionali sono brevi e intense.
Tuttavia, su una scala di tempo dell'ordine delle decine di migliaia di anni, i parametri orbitali di Saturno variano, facendo sì che Titano si trovi più prossimo al Sole durante l'estate settentrionale. Ciò dovrebbe portare all'accumulo di idrocarburi - e di laghi - nell'altro emisfero.
Come la Terra, Titano ha variazioni climatiche sulla scala delle decine di migliaia di anni dovute al suo moto orbitale". Sulla Terra, queste variazioni, note come cicli di Milankovitch, sono correlate alla redistribuzione dell'acqua sotto forma di ghiacciai e sono responsabili dei cicli glaciali. "Su Titano si verificano cicli climatici di lungo termine che coinvolgono il movimento globale del metano che forma laghi e scolpisce bacini. In entrambi i casi si ha una registrazione di questo processo nella conformazione geologica della superficie. Per la prima volta abbiamo trovato un esempio di cambiamento climatico analogo a quello dei cicli terrestri di Milankovitch su un altro oggetto del sistema solare", ha concluso Aharonson.
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MessaggioInviato: 07/01/2010, 14:10 
Non vera ma ... suggestiva!


Immagine



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U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 07/01/2010, 14:38 
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Ufologo 555 ha scritto:

Non vera ma ... suggestiva!


Immagine



Ed anche sbagliata...su titano c'è una densa atmosfera...[^]



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MessaggioInviato: 07/01/2010, 17:28 
Infatti ...Ma siccome era bella (la vedevo fin da piccolo questa immagine, ma sicuramente può essere una visuale interessante, da un altro Satellite ...



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MessaggioInviato: 08/01/2010, 00:25 
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Devil010 ha scritto:

il cratere è il viso, poi le due chiazze circolari sono gli occhi e sotto il coso nero è la bocca :D un po' di immaginazione


Bisogna usare MOLTA immaginazione per vedere un volto in quel cratere.... e io mi rifiuto di usare l'immaginazione in questi casi, vedendo quanti danni ha fatto finora...


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MessaggioInviato: 08/01/2010, 00:30 
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tommaso ha scritto:

Cita:
ubatuba ha scritto:

ciao vorrei postarvi questa notizia e'un po datata,ma sinceramente e'la prima volta che ne ho informazione- Il cuore di Titano, la più grande luna di Saturno, nasconde un oceano. L'enorme massa liquida, composta al 99 per cento da acqua e profonda 100-200 chilometri, è intrappolata sotto la superficie ghiacciata del satellite. Ed è stata scoperta grazie ai dati forniti dalla sonda Cassini pubblicati oggi su Science da due équipe, una italiana - coordinata da Paolo Persi Del Marmo e Luciano Iess, dell'Università La Sapienza di Roma - l'altra americana, che fa capo al Jet Propulsion Laboratory della Nasa.
Titano, la seconda luna del sistema solare, è uno degli obiettivi della missione Cassini-Huygens, lanciata nel 1997, cui partecipano, oltre la Nasa, anche l'Agenzia Spaziale Italiana e l'Esa (Agenzia spaziale europea).
A far individuare la massa liquida sono stati i dati sulla rotazione e sul campo gravitazionale del satellite. Proprio la rotazione, in particolare la misura della lunghezza del giorno, è stata la prima, chiara spia della presenza dello strato liquido. "La struttura interna di Titano - spiega Enrico Flamini dell'Asi - è stata ricavata attraverso calcoli complessi ed estremamente precisi, che hanno permesso di calcolare variazioni minime". Variazioni che hanno fatto intuire che cosa racchiude in profondità la luna.
Esaminando i dati di diversi anni, i ricercatori hanno osservato che alcune delle caratteristiche geologiche presenti sulla superficie della luna si erano spostate rispetto a un punto di riferimento preciso, facendo postulare che la velocità di rotazione della luna si fosse temporaneamente modificata. E si è scoperto che
a causare il rallentamento della rotazione osservato è un oceano liquido che fa da cuscinetto fra la crosta ghiacciata e il nucleo di Titano.
Oltre all'acqua, nell'oceano sotterraneo di Titano potrebbero trovarsi tracce di ammoniaca e metano. Ora è importante proseguire gli studi, dice ancora Flamini, per capire se ci sono le condizioni di base per la formazione di molecole organiche.
notizia apparsa su le scienze del 20 03 08



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ciao ubatuba


Sinceramente è la prima volta che ne sento parlare.E francamente mi sembra inverosimile poter determinare la composizione di un oceano liquido al di sotto di una superfice solida di una luna.Su europa siamo tutti d'accordo poichè la suoerfice è chiaramente ghiaccio solcato da fenditure causate dallo scivolamento dello stesso sulla massa di acqua liquida sottostante(e li certo che esisteranno creature che faranno impallidire il più grande degli architeutis),ma su titano non vi nascondo che la cosa mi perplima non poco...


Non so dirti come abbiano fatto, ma lo hanno affermato anche di Ganimede e Callisto, di cui già parecchio tempo fa avevano affermato che c'erano oceani di acqua salata sotto la superficie di rocce e ghiaccio. Per cui, quando ho sentito la stessa storia per quanto riguardava Titano, non mi sono stupito.
Ma sinceramente non mi sono stupito neanche prima: se i geologi e gli astronomi planetari sono in grado di dire come è la Terra e gli altri pianeti al loro interno, perché non dovrebbero poterlo dire anche con i grandi satelliti?
Mi sembra di ricordare comunque che fosse qualcosa a che fare con l'elettromagnetismo, e che solo la presenza di oceani di acqua salata sotterranei nelle grandi lune poteva spiegare determinati dati scientifici forniti dalle sonde... boh, cercherò anche io di recuperare gli articoli che ne parlavano.....


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MessaggioInviato: 08/01/2010, 00:47 
ciao,sinceramente come gia'detto sono rimasto sorpreso pure io a leggere tale notizia,cmq c'e'una certa similitudine con la terra.C'e' da aggiungere che ci sono anke teorie secondo cui la stessa questione riguarderebbe encelado con presumibilmente un oceano interno a quello che sembrerebbe piu' un "sasso"spaziale che un satellite
ubatuba


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MessaggioInviato: 16/03/2010, 14:05 
certo che titano e'differente da tutti i pianeti rocciosi o dei satelliti rocciosi,in poche parole e'un piccolo passo in avanti nel conoscere almeno il ns cortile di casa
"Una collaborazione di ricercatori italiani e americani ha raggiunto un nuovo traguardo nello studio del sistema solare esterno, dimostrando come Titano si sia evoluto in maniera differente da pianeti rocciosi come la Terra, e da satelliti ghiacciati come Ganimede, l'interno dei quali è costituito da strati ben distinti.
La scoperta - effettuata da un team diretto da Luciano Iess del Dipartimento di ingegneria aerospaziale e astronautica dell'Università di Roma "Sapienza", e del quale fanno parte anche Paolo Racioppa, sempre della "Sapienza" e Paolo Tortora dell'Università di Bologna - è stata realizzata grazie alla misurazione delle deboli spinte della gravità sulla sonda Cassini durante quattro passaggi ravvicinati di Titano.
Per quanto fosse già nota la composizione in ghiaccio e roccia di Titano, è stato necessario determinare i dettagli del campo di gravità per conoscere come questi materiali fossero distribuiti al suo interno. Titano - che appare in gran parte come una miscela indifferenziata di acqua e rocce - probabilmente non si è mai riscaldato oltre una temperatura di 1000 gradi. La temperatura all'interno del satellite è sempre stata quindi troppo bassa per rendere possibile la separazione di ghiaccio e roccia.
Soltanto i 500 chilometri più esterni sono privi di roccia, mentre nei rimanenti 2100 chilometri ghiaccio e roccia sono mescolati in diverse percentuali a seconda della profondità. Ciò indica che Titano, secondo satellite per grandezza dopo Ganimede, si sia aggregato piuttosto lentamente, forse in un milione di anni o più, in un processo iniziato poco dopo la formazione del sistema solare.
Come è illustrato in un articolo pubblicato su Science, la mappa della gravità di Titano ha richiesto misure molto precise: sebbene Cassini si trovi a 1,4 miliardi di cilometri, i cambiamenti di velocità della sonda sono stati determinati con una precisione di 5 millesimi di millimetro al secondo. Durante i quattro passaggi ravvicinati tra il 2006 e il 2008 la gravità di Titano ha spinto o frenato Cassini lungo la sua orbita, e queste piccole accelerazioni, misurate dalle antenne di terra del Deep Space Network della NASA, hanno evidenziato alcune irregolarità.
Con le misure rilevate dalla sonda Cassini si è disegnata la mappa della gravità di Titano, utile a capire come mai la topografia del satellite sia così poco pronunciata. Il ghiaccio di Titano deve avere infatti una temperatura tale che gli permette di modificarsi plasticamente in risposta al peso di catene montuose, che letteralmente sprofondano nel ghiaccio sottostante.
I risultati ottenuti finora non indicano chiaramente se Titano abbia un oceano sotto la superficie ghiacciata, ma questa rimane un'ipotesi assai plausibile. Per poterlo determinare in maniera chiara, i ricercatori stanno lavorando alla misura delle maree indotte da Saturno, un obiettivo che potrà essere raggiunto nel corso della missione, che terminerà nel 2017 con un tuffo nell'atmosfera di Saturno.
I passaggi ravvicinati dei prossimi anni potranno svelare lo spessore della crosta ghiacciata e aiutare a capire se e come metano liquido possa giungere dall'interno nell'atmosfera. Infatti i fiumi, i laghi e le vallate di Titano sono state create da metano liquido che piove dalle nubi presenti nell'atmosfera: ma la sua presenza richiede una sorgente. Il metano potrebbe essere immagazzinato a grande profondità ed essere trasportato in superficie dalla convezione nel ghiaccio, se questo è sufficientemente fluido e sottile.
notizia apparsa su le scienze
come si evince viene confermata la presenza di un oceano di acqua sotto la superficie


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MessaggioInviato: 29/04/2010, 10:24 
La luna che voleva essere un pianeta

Titano, la più grande delle lune di Saturno, ha un’atmosfera più densa di quella terrestre e una superficie variegata dal punto di vista morfologico.
Prima della missione Cassini/Huygens, Titano era un enigma: la superficie più vasta di tutto il sistema solare (più grande di quella di Mercurio) non ancora osservata con attenzione. Superato l’ostacolo della foschia grazie alle immagini infrarosse, a quelle radar e al lander Huygens, la missione ha scoperto un paesaggio dinamico, con fiumi, laghi, dune, monti e forse vulcani. Titano è una versione gelida della Terra, dove il metano sostituisce l’acqua, l’acqua sostituisce la roccia e i cicli meteorologici durano secoli. Lo studio di Titano sta già contribuendo a chiarire alcuni processi geologici del nostro pianeta, come la formazione di dune e il cambiamento del clima.
da le scienze


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