Il sole ha poche macchie - gli esperti si interrogano Il fenomeno non sta seguendo i soliti cicli. E c'è chi pensa che possa accadere quello che successe tra il 1645 e il 1715, quando in Europa e in Nord America si verificò una "piccola era glaciale" di LUIGI BIGNAMI
E' davvero un Sole anomalo quello che splende nel cielo di questi ultimi anni. Un Sole che sembra non volersi risvegliare dal suo ultimo ciclo di macchie solari che aumentano e diminuiscono a cicli della durata media di 11 anni. L'ultimo massimo si ebbe nel 2001. Il successivo era quindi atteso attorno al 2012. Ma se le cose continuano come in questi mesi, quel massimo potrebbe slittare di molto e le fosche previsioni di catastrofiche tempeste magnetiche per il 2012 sfumare nel nulla.
Il motivo è presto detto. Da quando il numero di macchie solari ha raggiunto il minimo, attorno al 2007-2008, non si è visto il ritorno all'aumento nel loro numero che ci si aspettava per la fine del 2008 stesso. Ad oggi, 24 agosto 2009, sono 44 i giorni consecutivi durante i quali il Sole non ha mostrato alcuna macchia. Ai primi di luglio infatti, un gruppo di macchie denominate con la sigla "1024" aveva fatto pensare a un ritorno all'attività, ma dopo la loro breve apparizione, il Sole è tornato completamente privo di macchie.
A questi fatti si aggiungono altre statistiche che pongono gli astronomi sul "chi va là". Dall'inizio del 2009, anno in cui le macchie solari sul Sole dovrebbero essere ormai numerose, il numero di giorni in cui la stella ne è apparsa priva è di 186, che corrisponde al 79% del totale dei giorni dell'anno. Dal 2004 i giorni senza macchie risultano 697, quando, mediamente, il numero di giorni privi di macchie durante una fase di "minima attività" si aggira attorno ai 485. Vi è poi un ultimo dato: il 2008 ha registrato 266 giorni senza macchie, per trovare un anno con un dato superiore a questo bisogna risalire al 1913, quando furono 311.
Le macchie solari sono una regione del Sole dove la temperatura - di circa 5.000 gradi - è inferiore rispetto a quella circostante - di circa 6.000 gradi - e per questo appaiono più scure, ma al contrario in loro prossimità è molto più intensa l'attività magnetica. Ed è proprio l'intenso campo magnetico correlato alle macchie solari a bloccare il flusso di calore proveniente dalle profondità della stella. Senza attività magnetica, dunque non ci sono macchie solari.
Bill Livingston e Matt Penn del National Solar Observatory di Tucson (Arizona, USA), in un lavoro apparso sull'ultimo numero della rivista scientifica Eos, dimostrano che da alcuni decenni a questa parte i campi magnetici delle macchie solari si stanno notevolmente indebolendo. I due ricercatori stanno rilevando il loro valore dal 1992 e ciò che appare è estremamente evidente. Spiega Livingston: "Dal 1992 ad oggi il valore è sceso da circa 3.000 gauss (l'unità di misura della densità del flusso magnetico) a 2.100, raggiungendo anche il valore di 1.900 nel 2007". Anche se i due scienziati sono certi dei valori registrati, è comunque ancora troppo presto per giungere a conclusioni, certo è che se si estrapolano i loro dati si scopre che il campo magnetico delle macchie solari dovrebbe scomparire del tutto entro poche decadi.
E se così fosse? Potrebbe accadere quello che avvenne tra il 1645 e il 1715, un periodo diventato noto come "Minimo di Maunder". In quell'arco di tempo le macchie divennero estremamente rare, ma quel che è interessante è il fatto che in quel periodo in Europa e in Nord America si verificò la "Piccola Era Glaciale", un arco di tempo tremendo per la sopravvivenza della popolazione di mezzo mondo per il freddo che scese sul pianeta.
Troppo presto per giungere a drammatiche conclusioni, anche perché non è tardi per tenere sotto controllo continuo la stella della vita.
Per la prima volta in circa un anno il Sole mostra due regioni con nuove macchie. Nelle estreme lunghezze d'onda UV, la forte concentrazione dei campi magnetici, che nelle lunghezze d'onda del visibile appaiono come macchie, è associata alle zone brillanti, dette regioni attive. Fonte immagine: SOHO (NASA)
È stata una settimana (terrestre) di moderata attività magnetica, quella appena trascorsa sul Sole, dove due regioni hanno prodotto alcune macchie che porteranno il mese a chiudere con RI 4,6 / 4,8 circa, il valore più alto dal marzo 2008. Dato questo andamento, è possibile che il minimo matematico sia stato raggiunto nel dicembre 2008 e che il ciclo solare 24 stia quindi procedendo verso una ripresa che, nei mesi a venire, dovrebbe farsi più incisiva. A testimoniare questo trend è lo Smoothed sunspot number, la media mobile dell'RI mensile, tramite cui si stabiliscono inizio e fine dei cicli di Schwabe. Ecco i valori degli ultimi sei mesi (essendo una media mobile, è sfasata d'un semestre rispetto al calendario): 10.2008 1,9 11.2008 1,8 12.2008 1,7 possibile minimo 01.2009 1,8 02.2009 1,9 03.2009 2,0 dato previsto
Va aggiunto che tale crescita proseguirà anche se ottobre terminasse spotless: in questo caso lo Smoothed number di aprile salirebbe a 2,1.
Fin qui la pura matematica; ma anche la statistica lascia scarse alternative. In base ai giorni senza macchie finora registrati (724 al 29 settembre), si può affermare che il trapasso fra i cicli 23/24 ricalchi quelli del Minimo di Damon (1856-1913). In quel periodo, a un biennio di accentuata quiescenza ha sempre fatto seguito una lenta ripresa che, nell'arco di ulteriori tre - quattro anni, conduce alla scomparsa degli spotless days. Siccome al momento, malgrado qualche sito americano preveda il contrario,1 non ci sono segnali che il trapasso dei cicli 23/24 possa preludere a fasi di più profonda quiescenza, come fu durante il Minimo di Dalton (1798-1823), è altamente probabile che il biennio 2008-'09 chiuda il periodo del Sole in bianco. Ciò non vuol dire che cesseranno anche i giorni senza macchie, bensì che diverranno sempre meno numerosi, ma ancora presenti, forse fino al termine del 2012. Proprio questa è la differenza rispetto ai decenni recenti. Il trapasso del ciclo 20/21 ad esempio, fu ben più rapido: si attuò fra il 23 luglio 1973 (primo spotless day) e il 18 luglio 1977 (ultimo), sommandone 272 in tutto. Il trapasso attuale invece, è iniziato il 27 gennaio 2004 e potrebbe protrarsi per nove anni e forse più. Quel che tuttavia darà il vero senso della svolta, sarà l'intensità del ciclo 24. Dopo varie correzioni al ribasso, il massimo è atteso intorno a RI 90, il più contenuto dal ciclo 16 (1928 = RI 78,1). Se le proiezioni risulteranno azzeccate, si potrebbe parlare di chiusura del Grand maximum del XX secolo, e l'attenzione si sposterebbe a un ciclo 25 previsto di ancor minore intensità.
Detto ciò, rimane la domanda cruciale: una debole attività solare ha riflessi sul clima terrestre? Malgrado il moltiplicarsi degli studi di settore, la comprensione dei meccanismi di connessione è tutt'altro che raggiunta; tant'è che il seguente schema argomentativo conserva appieno la sua validità: «Almeno quattro sono le risposte possibili: (1) essere d'accordo con gli scettici e negare che l'attività solare influenzi in modo significativo il clima; (2) considerare la possibilità che a lungo termine le variazioni della costante solare siano notevolmente maggiori rispetto alle variazioni osservate durante l'ultimo decennio; (3) ritenere che l'atmosfera terrestre sia più sensibile alle influenze solari di quanto la nostra comprensione del comportamento del clima suggerisca; e (4) valutare in modo più importante la distribuzione della radiazione solare in arrivo sulla Terra» [Hoyt, p. 99].
Note 1. Il prolungarsi del minimo del ciclo 24 ha indotto a mettere in dubbio i metodi di conteggio delle macchie solari; secondo tale corrente di pensiero, non sarebbero più confrontabili col passato a causa della maggiore potenzialità degli strumenti osservativi odierni. Tale processo epagogico, il cui scopo è dimostrare che il minimo attuale sia molto più profondo di quanto i dati non dicano, e dunque suscettibile di innescare un processo climatico di raffreddamento, è identico (anche negli isterismi) a quello in uso fra gli estremisti del riscaldamento globale quando esasperano il ruolo dell'anidride carbonica.
Bibliografia D.V. HOYT, K.H. SCHATTEN, The Role of the Sun in Climate Change, New York, 1997.
Luce sul Sole: le tempeste non spegneranno la Terra
In ScientificaMente: gli esperti rassicurano, “nessun black-out nel 2012”
ROMA - Benvenuti all'appuntamento settimanale dell'Agenzia Dire dedicato alla scienza e allo spazio. Argomento dell'edizione di questa settimana di ScientificaMente, magazine realizzato in collaborazione con l'Asi, Agenzia spaziale italiana, è il Sole, la stella madre del nostro sistema planetario.
La nana gialla da cui dipende essenzialmente la vita sul nostro pianeta è oggetto di osservazione da parte dell'uomo sin dall'antichità. Nell'epoca moderna con l'avvento dall'era spaziale sono state molte le sonde inviate oltre l'atmosfera terrestre per definirne al meglio le caratteristiche.
L'ultima della lista, cronologicamente parlando, è la missione Herschel della Nasa. Nell'ambito di questo programma, (da non confondere con l'omonimo programma Esa volto però a indagare sull'origine e l'evoluzione dell'Universo) è stato lanciato il 14 settembre scorso un esperimento dal nome Score (Sounding-rocket Coronagraphic Experiment). Si tratta di un coronografo, interamente realizzato in Italia e studiato per osservare l'atmosfera esterna del Sole.
La corona solare è infatti oggetto di particolare interesse da parte delle agenzie spaziali mondiali perché rappresenta la chiave per comprendere i fenomeni che controllano la meteorologia spaziale (in inglese Space weather), cioè lo studio delle condizioni del Sole, del vento solare, della magnetosfera, ionosfera e termosfera per la previsione dei loro effetti sulle attività umane.
Quindi, Score e le sonde che seguiranno, saranno di grande aiuto per prevedere e gestire fenomeni meteorologici spaziali quali, ad esempio, le tempeste solari, di cui negli ultimi tempi si fa un gran parlare. Soprattutto dopo l'allarme lanciato dalla Nasa, che ha annunciato per il 2012 il verificarsi di una forte tempesta geomagnetica in grado di mandare in corto satelliti e reti elettriche. Notizia che poi è stata ripresa e associata alla profezia Maya e all'avvento di un'ipotetica fine (o un nuovo inizio) del mondo che dovrebbe avvenire proprio nel 2012.
Profezie a parte, cosa consiglia la scienza? E' il caso di prepararci al peggio e fare scorta di candele e legna da ardere? La parola a Enrico Flamini, responsabile Unità per l'osservazione dell'Universo dell'Agenzia spaziale italiana, a cui abbiamo chiesto di fare un po' di chiarezza.
Nelle news: Ares-I X, la Nasa si prepara al primo test di Constellation; design e energia verde: si è accesa Diamante, la centrale bella e ecologica, e infine, pianeti abitabili e vita extra-terrestre, le scoperte di Hubble e Spitzer.
SOLE, la parola alla NASA: "per noi ciclo 24 sarà modesto" Rivista al ribasso l'intensità del ciclo 24. Clicca l'immagine per ingrandirla
Sole di nuovo senza macchie in questi giorni, dopo la timida "ripresina" di fine ottobre. La Nasa ridimensiona l'intensità del ciclo 24.Un temporale sulle Alpi non può certo disturbare la quiete estiva dell'Italia intera. E' questo quanto sembra suggerirci la NASA, in merito alla timida ripresa dell'attività solare riscontratasi negli ultimi giorni d'ottobre.
Una sola regione "macchiata" non è insomma per la Nasa un segnale di grande ripresa, e soprattutto ha fatto rivedere al ribasso l'intensità del nuovo ciclo. ha rivisto nuovamente al ribasso l'intensità del ciclo 24. Delle 89 macchie previste per il 2013, aspettatevene al massimo solo 78, una riduzione non da poco: del 12%.
Un ciclo che doveva risultare fortissimo insomma sembrerebbe ridotto ad uno mediocre. Il piccolo temporale nella regione 1029 rappresenta comunque il migliore risultato dalla primavera dello scorso anno, ma resta pur sempre un temporale breve e circoscritto, da ormai 4 giorni il cielo sul sole è tornato "sereno", cioè senza macchie.
Deludenti anche i brillamenti e le espulsioni di massa coronale (tecnicamente CME); insomma c'è stata una "ripresina, ma una vera spinta" come direbbe Prodi "è ancora là da venire".
Il 2012, quando ancora il 2009 non è ancora tramontato, sembra già sia un anno da cancellare. Prima il cinema, con tanto di sensi di colpa ecologici e corredo di profezie pre-colombiane. Ora, molto più autorevolmente e concreatamente, con la firma autorevole della NASA.Con l’avallo della National Academy of Sciences, viene evocato uno scenario fatto di cibo e medicine che vanno a farsi benedire in frigo spenti, telefonini e satelliti più spenti di una festa senza ragazze. Lo scenario è apocalittico nella misura in cui siamo abituati a vedere scenari che lo hanno preceduti fin dal vecchio millennium-bug ( che, scommetto, in pochi rammentano, ma che terrorizzò l’intero pianeta per mesi intorno al fatale passaggio dell’anno 2000 ). Ma ha qualcosa di molto originale: l’inversione dei ruoli tra tecnologia e natura. Nello scenario catastrofico “classico”, siamo noi umani, attraverso l’uso scellerato di dosi da cavallo di tecnologia, a causare la catastrofe, mentre la natura è la soluzione. Invece, stavolta, pare che sia proprio la natura, in particolare il Sole, la fonte di tutte le sciagure. Il nostro sole pare stia sprigionando, attraverso eruzioni solari e getti di massa coronale, grandi quantità di energia e radiazioni. Sulla Terra, questo genera tempeste geomagnetiche, poco influenti sulla nostra salute, ma letali per le nostre strutture socio-economiche e tecnologiche. Se dovessimo tornare all’età della pietra, almeno non ci sarebbero più bollette da pagare a fine mese. Non tutto il male viene per nuocere!
Tuttavia piu ne parlano i media, come quell'infame tv chiamata FOX e anche CNN mi vengono una sorte di dubbi sull'evento che dobbiamo attenderci nel 2012!
Perche non tengono nascoste queste notizie allarmiste mentre altre meno allarmiste vengono nascoste???
PERCHE?? qualcuno sa rispondermi.
Ci provo io, il 2012 è una ghiotta occasione per far succedere qualcosa di importante per l'intera popolazione terrestre!
Come l'11 settembre provocò cambiamenti, il 2012 potrebbe portare cambiamenti piu globali, cambiamenti voluti da chi spinge le tv a parlare sempre di piu del 2012.
Io vedo due scenari per cambiare le regole mondiali:
- invasione aliena -togliere l'elettricità a tutto il mondo e far soffrire cosi tanto le persone da richiedere una soluzione immediata! (la loro soluzione)
Il secondo obiettivo è tecnicamente piu facile, siccome possono coordinare tutti gli stati terrestri, possono creare un black-out a livello mondiale. E' tecnicamente possibile.
Optando per l'invasione aliena invece, userebbero i media (come al solito) per darci l'impressione dell'invasione. Come gli aerei dell'11 settembre e come il falso allunaggio.
Vi pongo una domanda:
Chi puo trarre vantaggio dal 2012?
_________________ ...the earth is an enclosed plane, centered at the North Pole and bounded along its outward edge by a wall of ice, with the sun, moon, planets, and stars only a few hundred miles above the surface of the earth.
Il campo magnetico solare e la nuvolosità terrestre Leggi anche: Sul Sole forse abbiamo preso un abbaglio Un nuovo studio mette in relazione la diminuzione del campo magnetico solare con l'aumento della nuvolosità sul nostro Pianeta, fatto che provocherebbe indirettamente un calo termico a livello globale.
http://www.drroyspencer.com: Il calo del campo magnetico solare è stato forse in parte la causa del raffreddamento del clima tra il 1950 ed il 1970. Notare che attualmente l'AP index è ai livelli più bassi da quando viene misurato. Marco Rossi: 18-02-2010 ore 08:22 La scarsa presenza di macchie solari, in vicinanza di un massimo che dovrebbe essere oramai prossimo (le prime previsioni lo assicuravano per il 2010, adesso è stato spostato per il 2013, ma i dubbi restano), stanno mettendo abbastanza in subbuglio il mondo dei fisici solari.
Se non altro perché i precedenti modelli utilizzati per prevedere la massima fase di attività di un ciclo, si stanno rivelando inadeguati nella previsione di questa situazione di particolare calma. Un indice molto importante per valutare l'attività del nostro Astro è l'indice AP, che misura l'intensità del campo magnetico emesso dal Sole.
Il Dr. Spencer, scienziato che ha lavorato alla NASA per molti anni, ha trovato una certa correlazione tra questo indice AP e la temperatura terrestre.
In particolare, possono combaciare molto bene la fase di diminuzione di questo indice avvenuta tra il 1950 ed il 1970, e la fase di raffreddamento globale intervenuta nel corso di quel ventennio.
In pratica, la diminuzione del campo magnetico solare farebbe aumentare la quantità di raggi cosmici che investe la nostra atmosfera, in base ad un meccanismo secondo il quale le particelle caricate elettricamente agirebbero da nuclei di condensazione per la formazione di nuvole basse.
Esse poi rifletterebbero la radiazione solare incidente, provocando un calo della temperatura terrestre.
I calcoli effettuati dal Dr. Spencer indicano in circa -0,004 Watt per metro quadro il calo della radiazione solare effettiva sulla Terra in seguito al calo di un punto dell'AP index.
Quantità che raggiunge gli 0,5 W/mq quando tale indice cala di dieci punti, che è un quantitativo considerevole, in grado di avere una propria influenza sul clima terrestre, ed è superiore a quella che è la variazione dello 0,1% della luminosità solare che interviene normalmente in ogni ciclo solare.
L'AP index varia notevolmente per ogni ciclo solare, e questo lo si può vedere nel grafico allegato, passando da valori elevati nelle fasi di massimo, a valori bassi nelle fasi di minimo.
L'ultimo massimo si è raggiunto nel 2003, nell'Ottobre del 2005 è iniziata la fase di "crollo" di tale indice, che, a Dicembre 2008, ha toccato i minimi assoluti da quando esso viene misurato (dal 1932).
Questo dovrebbe significare un aumento significativo della nuvolosità terrestre, ed un raffreddamento climatico.
E' interessante notare come nei casi di "superminimo" solare, quali il Minimo di Maunder nel Seicento, l'effetto di raffreddamento dovuto al calo dell'AP index si assommerebbe al calo effettivo della radiazione emessa dal Sole: in questo caso i due fenomeni potrebbero agire in sinergia, provocando un raffreddamento climatico superiore a quello che ci si potrebbe aspettare con variazioni minime dell'energia solare.
dresda99 ha scritto: La scarsa presenza di macchie solari, in vicinanza di un massimo che dovrebbe essere oramai prossimo (le prime previsioni lo assicuravano per il 2010, adesso è stato spostato per il 2013, ma i dubbi restano), stanno mettendo abbastanza in subbuglio il mondo dei fisici solari.
Se non altro perché i precedenti modelli utilizzati per prevedere la massima fase di attività di un ciclo, si stanno rivelando inadeguati nella previsione di questa situazione di particolare calma.
Uno come fa a fidarsi degli astrofisici? Se falliscono nella valutazione di fenomeni legati al sole, come posso prendere per buone le cose che mi dicono sulle stelle più lontane o, addirittura, sulle altre galassie e, quindi, sull'universo in generale?
Ultima modifica di eSQueL il 19/02/2010, 11:34, modificato 1 volta in totale.
Dobbiamo rivedere il modello del sole la NASA manda tutte quelle sonde per capire come funzioni all'interno
http://www.youtube.com/watch?v=azlmqcoYzHs "2000, poi 2001, inizio 2000, inizio 2001, 1997, 98, sempre piu attivo, molta attivita e 2000 il maximum e poi dovrebbe tornare a normale, ma no! Ecco il sole pochi mesi fa, molte piu macchie solari che mai prima, a volte ne hanno registrate 200, non ce ne sono mai state cosi tante, da Galileo non abbiamo mai visto qualcosa di simile, il sole non si calma, 1:00 l'ultimo ciclo è stato nel 2001+11 anni=? vi da la data per il prossimo ciclo del 2012, la fine del calendario Maya che ci dice che siamo vicini al muoverci nel sesto sole, ok? Ora ricordate la dinamica della teoria di questa mattina, buchi neri che generano buchi neri piu piccoli, particelle subatomiche che creano plasma attorno, quando è troppo rallenta e diviene instabile e rilascia parte del plasma e torna ad accelerare ancora..2:13 penso che ci avviciniamo a questa parte di emissione e penso lo abbia fatto prima..ecco i dati, non avevo lo scanner ma ho trovato dati recentementi, il sole ha iniziato a pulsare enormi impulsi e non ero sicuro, forse era la camera della soho, ma ho visto i dati degli ioni negativi prodotti dal sole 3:05 e vanno oltre il soffitto ora..quando avvengono gli impulsi ,la produzione di ioni negativi è normale in scala da 1 a 9 quando è tra 2 e 3, e recentemente (taglio).. il sole pulsa cosi e vi mostro come appare nella telemetria, dovete sapere e andare frame per frame 3:53...Ecco vedete? Poi il prossimo...4:17 la camera fa scatti ogni tot ore ma se siete fortunati prende lo scatto dell'impulso ma ne perde molti in mezzo, comunque qua ce ne sono alcuni, non so..non ho avuto sufficienti dati ma è significativo, e con Elizabeth Raucher abbiamo calcolato quanta energia serva per farlo, quando parli di un oggetto del sole che improvvisamente quasi raddoppia nei raggi x la sua radiazione in un attimo parli di molta energia! (pubblico) ci sono molti fisici che guardano cosa accade al sole,non tutti sanno di questo alcuni si, ho mostrato i dati ma non sanno cosa dire....5:54 Non lo abbiamo visto prima non è normale, ne ho un altro qua , hai notato il caldo questa estate? Il mondo non l'ha mai visto, migliaia di persone morte in europa, in cina 126°(F) di calore questo non è per il riscaldamento globale che non avviene cosi rapidamente, ma è qualcosa dovuto al sole che impazzisce.. altra cosa, Giove, avete sentito dell'Aurora Borealis 7:03, sapete cos'è ? Questi colori derivano dagli ioni emessi dal sole, catturati nel campo magnetico della Terra e incanalati nei poli e quando entrano nell'atmosfera creano queste radiazioni, avviene anche su altri pianeti, ecco su Saturno l'aurora boreale nei poli 7:51 Ecco quella su Giove, ...(pubblico) sono immagini dei poli di giove, la cosa inusuale e non ho una immagine è che sulla Terra c'è cosi tanta attivita che l'Aurora è stata vista all'equatore vicino al messico e cosi via..c'è aurora borealis nel polo nord fissa per settimane e mesi, perche c'è cosi tanta attivita solare..il sole emette cosi tanti ioni che creano tutte queste aurore fisse..su Giove ora hanno osservato 9:17 un punto estremamente caldo nel polo nordi di giove, quasi grande quanto la terra, c'è cosi tanta attivita del sole e ioni che la superficie di giove inizia ad accendersi, giove ha la stessa composizione del sole, nella tradizione del sesto sole, inca, maya, ecc..dicono che nella prossima evoluzione ci saranno due soli...da queste tradizione ArthiurC.Clarke ha fatto il film 2010 in cui giove si accende in un sole e nasce un nuovo sole e ho pensato che era interessante ma voglio mostrarvi gli impulsi ..spero di trovarli...non ovvio perche c'è tanto..questi impulsi.."
http://www.youtube.com/watch?v=-e-__h2pch0 "è tipico di cio che ci attenderemo da un sistema che sta per rilasciare parte della sua energia..ora ..2005 148 vediamo..(cerca un impulso del sole) ..questo è l'impulso piu grande che ho trovato! 1:26 dovreste vederne i dati, quando vedete il grafico di elettroni, ioni prodotti, tutto ad un picco..vedete le formazioni nella superficie del sole, queste pieghe in superficie, grandissima energia..come ho detto penso che il sole passi nel suo ciclo e divenga sbilanciato e lento per l' energia e si prepari a rilasciarne molta nel sistema solare, cosa che stiamo provando, il clima cambia, diviene caldo, il plasma emesso si puo riorganizzare in piccoli pianeti e cambiare le dinamiche dei pianeti..molte cose possono avvenire..3:04 non posso dire molto di giove, la macchia cresce ed emette molta energia come raggi-x..non emette ancora "fuoco" ma diviene sempre piu caldo e piu grande rapidamente specialmente se il sole diviene piu bizzarro...(pubblico) 3:53 creare un bilanciamento? Può essere, molta energia e due grossi oggetti, Giove emette il 90% di energia in piu di quella che riceve dal sole per quello che credo sia il suo buco nero all'interno, quindi tutti gli oggetti sono in risonanza simpatetica e tendono alla stabilita ed equilibrio, quindi ci sarebbe una riorganizzazione della relazione simpatetica tra i due..(pubblico) 5:00 Si, è simile a un elettrone che va alla orbita seguente, simila ad una quasar che diviene galassia, questo impulso, il big bang come esempio, è una relazione frattale che trovi ovunque e tutte le dinamiche e i sistemi che vediamo nell' universo sarebbero risultato di questo impulso. Recentemente abbiamo dati su come appare il sistema solare nella galassia, è dentro una bolla di nulla nella galassia, come se tutto il materiale fosse stato espulso ai bordi del sistema solare, non sanno perche, hanno pensato che una supernova sia esplosa vicina al sole, ma saremmo stati lanciati anche noi, e il sole è al centro della bolla, la spiegazione è che il sole abbia fatto l'impulso e spinto il materiale e facendolo avrebbe emesso il plasma per generare i nostri pianeti, ora sarebbe in procinto di rifarlo ma piu piccolo un micro impulso in un frattale ,per rilasciare abbastanza energia con questi impulsi per riguadagnare bilanciamento e tornare normale, 7:30 pero anche se fosse minore come emissione rilasciata sarebbe un grande evento per noi, certamente osserveremmo una nuova qualita di luminosita del sole, perche quando lo fa.. interessante se funziona cosi davvero non è incredibile pensare che possa chiarirsi che ,vedete tutte queste macchie solari? questi punti oscuri nel sole, se emettesse abbastanza plasma potrebbe mostrare la sua natura di buco nero, non perche proverebbe la mia teoria, ma se è cosi allora potremmo avere davvero tre giorni di oscurita senza sole, mentre riguadagna bilanciamento e torna ad emettere luce elettromagnetica. (pubblico) Si ci ho pensato, suggerisco che con la vostra coscienza e il sole è non prendetela in modo personale, quando il sole impazzisce cosi c'è tanta energia che influisce sulla coscienza umana e non ci sono dubbi, guardando i dati Bill, un ingegnere che ha registrato l'attivita del sole per 30 anni, il suo lavoro lo guardavo e mi faceva impazzire,influisce sulla coscienza umana! Lasciate andare, e non preoccupatevi se cio che dite è mal interpretato.."
http://www.youtube.com/watch?v=9JClbgrA4m4 Haramein describes the dynamics of our sun as the result of a singularity black hole structure at its center he calls a "spin horizon." From the special features of the "Crossing the Event Horizon" DVD set.
http://lifeforcegenie.com/interdimensio ... amein.html Nassim Haramein is the Director of Research at the Resonance Project Foundation. His lifelong journey into the geometry of space-time has lead to a coherent understanding of the fundamental structure of the universe. Nassim and his scientific team have found a new solution to Einstein’s field equations which incorporates torque and Coriolis effects. Furthermore, calculations were rendered to describe the collective and coherent behavior of the plasma dynamics of ergospheres orbiting the event horizons of black holes demanding a highly structured polarized vacuum, resulting in an alternative view of black holes where the exterior white hole portion surrounds the interior black hole singularity.
Ultima modifica di weboy il 19/02/2010, 12:59, modificato 1 volta in totale.
Messaggi: 2052 Iscritto il: 03/12/2008, 23:26 Località: LA SPEZIA
Oggetto del messaggio:
Inviato: 20/02/2010, 01:19
Cita:
Il futuro si annuncia interessante: vedremo se per caso siamo di fronte all’inizio di un nuovo “minimo di Maunder” e se influirà sul clima, attualmente in fase di riscaldamento per l’effetto serra causato dall’uomo. Chissà che una temporanea attenuazione dell’attività solare non venga a darci una mano mentre si litiga su quali provvedimenti prendere per combattere il riscaldamento globale.
Fonte: lastampa.it
a me sta cosa non risulta proprio..... siamo daccordo che il riscaldamento globale , causato dall'effetto serra fa aumentare l'energia e gli scambi termici, quindi fenomeni meteorologici intensi, in questa fase... ma la solita solfa del riscaldamento globale = caldo, la propone chi non ha ben capito come funziona il meccanismo, e non e' un caso isolato. mi chiedo se dietro ci sia una regia dei soliti noti per disinformare e tranquilizzare gli eco-sostenitori , quindi l'opinione pubblica mondiale. se invece si ascoltasse cio' che dicono gli scienziati e non i giornalisti ci accorgeremo che l'effetto serra , quindi il riscaldamento globale portano dritti dritti alla glaciazione, altro che caldo, e non e' neanche difficile capire il perche', mi chiedo cosa diavolo stanno mettendo in testa alla gente. il meccanismo e' semplice , questo fenomeno chiamato effetto serra che impedisce alla parte infrarossa dei raggi solari di uscire dall'atmosfera, sregola l'equilibrio termico e tra gli altri effetti come l'aumento dell'umidita' provoca l'innalzamento della temperatura degli oceani, i quali oltre che generare fenomeni sempre piu' estremi di carattere metereologico provocano al nostro pianeta anche il peggiore di tutti gli effetti , il rallentamento della corrente del golfo, che altro non e' che lo scambiatore termico tra i poli e l'equatore, un'enorme intercooler , se questo accade e sta accadendo , la conseguenza sara' che il freddo resta nelle calotte e il caldo resta all'equatore....nella prima fase, poi i ghiacci si andranno a espandere sempre piu' dai poli verso l'equatore invadendo l'area temperata, e si chiama era glaciale successivamente il ghiaccio che cresce invadendo in percentuale sempre piu' territorio dara' luogo ad un'ulteriore fenomeno, riflettera' in percentuale maggiore i raggi solari rispedendoli in atmosfera che a sua volta si scaldera' ulteriormente aumentando insieme all'alto grado di umidita' l'energia e generera' sempre piu' precipitazioni, che prteranno ancora piu' ghiaccio in misura esponenziale, interverranno poi altri fenomeni in atmosfera che per ora tralascio che si metteranno in moto per riportare le cose alla normalita' facendo di fatto terminare l'era glaciale. nel caso qui' discusso, se cio' accade in contemporanea con un minimo dell'attivita' del sole prolungato si potrebbe andare incontro ad un'accellerazione del fenomeno della glaciazione, e nel giro di pochi anni ci potremmo trovare babbo natale con le renne ad agosto in sicilia. un precedente fenomeno simile che ha portato ad una grossa glaciazione si e' registrato in contemporanea con l'eruzione di un super-vulcano, riempiend l'atmosfera di zolfo e altre porcherie che ha generato effetto serra , quindi glaciazione con annessa estinzione di massa. altro che in aiuto, effetto serra = glaciazione non caldo!
Ultima modifica di dark side il 20/02/2010, 02:02, modificato 1 volta in totale.
_________________ Se a ciascun l'interno affanno si vedesse in fronte scritto quanti che invidia fanno ci farebbero pietà
Le macchie solari vanno e vengono, ma recentemente per lo più se ne sono andate. Per secoli, gli astronomi hanno registrato l´emergere di queste macchie scure sulla superficie solare, solo per vederle scomparire nuovamente dopo pochi giorni, settimane o mesi.
Ma negli ultimi due anni, le macchie solari sono state in parte mancanti. La loro assenza, la più prolungata da quasi cento anni, ha preso gli osservatori del Sole di sorpresa. “Questo è un comportamento solare che non abbiamo visto a memoria d’uomo”, dice David Hathaway, fisico della NASA. Il sole è sotto controllo come mai prima grazie a una flotta di telescopi spaziali. I risultati ci hanno fatto vedere un Sole piú da vicino sotto una nuova “luce” cosí come la sua influenza sulla Terra. Le macchie solari e altri indizi indicano che l’attività magnetica del sole è in diminuzione e che il sole può anche essere in una fase di profondo declino.
Insieme ai risultati, questi indizi ci dicono che qualcosa di profondo sta accadendo all’interno del sole. La grande domanda è cosa? "La posta in gioco non è mai stata così alta. I gruppi di macchie solari preavvisano le gigantesche tempeste solari che possono scatenare un miliardo di volte più energia di una bomba atomica. I timori sono che queste eruzioni solari giganti potrebbero creare il caos sulla Terra, e anche le controversie sul ruolo del sole nel cambiamento climatico, ci indicano l´urgenza di nuovi studi. Quando la NASA e l’Agenzia spaziale europea hanno lanciato il SOHO quasi 15 anni fa, la comprensione del ciclo solare non era uno dei suoi obiettivi scientifici", afferma Bernhard Fleck, scienziato della missione. “Ora è una delle questioni chiave”.
Il Sole si ta comportando male. Le macchie solari sono le finestre dell’anima magnetica del sole. Qualsiasi modifica del numero delle macchie solari riflettono i cambiamenti all’interno del sole. “Durante questa transizione, il sole ci dà un assaggio vero e proprio del suo interno” dice Hathaway. Ecco un bel video del Sole:
Quando il numero di macchie solari cade alla fine di ogni ciclo di 11 anni, le tempeste solari si spengono e tutto diventa molto più calmo. Questo “minimo solare” non dura a lungo. Entro sei mesi o un anno al massimo, le macchie e le tempeste iniziano un crescendo verso il nuovo prossimo massimo solare. C’è di speciale in questo ultimo cambiamento di ciclo il fatto che il sole sta avendo problemi con l’avvio del ciclo. Il sole ha cominciato a calmarsi a fine 2007, così nessuno si aspettava molte macchie solari nel 2008. Ma i modelli di computer avevano previsto che quando le macchie sarebbero ricomparse lo avrebbero fatto con grande forza. Hathaway pensava che il ciclo solare 24 sarebbe stato “pazzesco”: più macchie solari, piú tempeste solari e più energia nello spazio. Altri avevano predetto che sarebbe stato il ciclo record come attivitá.
Il problema é stato che nessuno ha detto al Sole di queste previsioni secondo cui il ciclo 24 avrebbe dovuto avere un record della sua attivitá. Il primo segno che la previsione era sbagliata è venuto quando anche il 2008 si è rivelato più tranquillo del previsto. Quell’anno, il sole é stato senza macchie per 73% del tempo, un calo estremo anche per un minimo solare. Solo il minimo del 1913 è stata più pronunciato, con l’85% senza macchie. Ma a differenza del 1914 quando é ricominciata la normale attivitá, il 2009 é arrivato e i fisici si aspettavano la ripresa del Sole. E invece l´attivitá ha continuato a languire fino a metà dicembre 2009, quando un grande gruppo di macchie solari é finalmente emerso. Finalmente si sono detti in molti é ripartito.
Un ritorno alla normalità? Non proprio. Anche con il ciclo solare “ripartito” il numero di macchie solari è stato finora ben al di sotto delle aspettative.
Qualcosa sembra essere cambiato all’interno del sole, qualcosa che i modelli non hanno anticipato. Ma che cosa? L’alluvione di osservazioni dallo spazio e i telescopi terrestri suggeriscono che la risposta sta nel comportamento dei due nastri trasportatori all´interno del Sole che permettono al magnetismo di “uscire” verso la superficie. In media ci vogliono 40 anni per i nastri trasportatori per completare un circuito. Quando il team di Hathaway guardò le osservazioni per scoprire dove i loro modelli erano sbagliati, hanno notato che i flussi di gas verso la superficie del Sole sono stati accelerati dal 2004.
La circolazione in profondità del sole racconta una storia diversa. Rachel Howe e Frank Hill National Solar Observatory di Tucson, in Arizona, hanno utilizzato le osservazioni dei disturbi di superficie, causati dall´equivalente delle onde sismiche nel Sole, e hanno dedotto le condizioni interne del Sole. Analizzando i dati a partire dal 2009, hanno trovato che mentre i flussi di superficie avevano accelerato, quelli interni avevano rallentato andando a “passo d’uomo”.
Questi risultati hanno gettato i modelli computerizzati dell´andamento del sole nel caos. “E ‘certamente impegnativo per le nostre teorie”, spiega Hathaway, “ma la cosa si faceva bella e interessante”.
Non è solo la nostra comprensione del sole che si trova a beneficiare di questo lavoro. Anche la misura in cui l’evoluzione dell´attività del sole può influenzare il nostro clima è estremamente preoccupante e molto controversa. Ci sono coloro che cercano di dimostrare che la variabilità solare è la causa principale dei cambiamenti climatici, un’idea che avrebbe lasciato gli esseri umani e il loro gas ad effetto serra fuori dai guai. Altri sono ugualmente evangelici nella loro affermazioni che il sole ha solo un minuscolo ruolo nel cambiamento climatico.
Se questa controversia potrebbe essere risolta da un esperimento, la strategia ovvia sarebbe quella di vedere che cosa succede quando si spegne una delle cause potenziali dei cambiamenti climatici e lasciare l’altro da solo. Il crollo esteso dell´attività solare di questi ultimi due anni potrebbe essere proprio il giusto tipo di prova, nel senso che ha modificato notevolmente la quantità di radiazione solare che bombarda il nostro pianeta. “Come esperimento naturale, questa è la migliore cosa che poteva accadere”, dice Joanna Haigh, un climatologo presso l’Imperial College di Londra. “Ora dobbiamo vedere come reagisce la Terra”.
Mike Lockwood presso l’Università di Reading, Regno Unito, potrebbe già aver individuato una risposta – “l’inverno insolitamente freddo europeo del 2009/10#8243;. Ha studiato un registro di dati che risalgono al 1650 , e ha rilevato che freddi inverni europei sono molto più probabili durante i periodi di bassa attività solare (New Scientist, 17 aprile, p 6) . Questo si inserisce in un quadro emergente di attività solare dando luogo a un piccolo cambiamento del clima globale complessivo, ma con grandi effetti a livello regionale. Un altro esempio è il minimo di Maunder, il periodo 1645-1715 durante il quale le macchie solari praticamente scomparvero e l’attività solare crollò. Se una simile di inattività solare sta per iniziare con questo ciclo 24 e proseguire fino al 2100, potrebbe mitigare qualsiasi aumento di temperatura da riscaldamento globale di 0,3 ° C in media , secondo i calcoli da Georg Feulner e Stefan Rahmstorf del Potsdam Institute for Climate Impact Research in Germania. Tuttavia, qualcosa amplificò l’impatto dei minimo di Maunder nel nord Europa, inaugurando un periodo noto come Piccola Età Glaciale, quando gli inverni furono mediamente più freddi e la temperatura media in Europa cadde tra l1 e 2 ° C. Un impulso corrispondente sembra essere associato con picchi in uscita solare. Nel 2008, Judith Lean del Naval Research Laboratory di Washington DC ha pubblicato uno studio che mostra che l’alta attività solare causa uno sproporzionato riscaldamento sul nord Europa ( Geophysical Research Letters, vol 35, p L18701 ).
Allora perché l’attività solare hanno questi effetti? I modellisti possono già essere sulla strada per dare una risposta. Dal 2003, gli strumenti spaziali misurano l’intensità della irradiazione del sole a varie lunghezze d’onda e alla ricerca di correlazioni con l’attività solare. I risultati indicano che la emissione nel sole della luce ultravioletta è molto variabile molto, molto di più di quanto ci aspettavamo, dice Lockwood. La luce ultravioletta è fortemente legata all’attività solare: i brillamenti solari sono nell’ultravioletto, e aiutano a portare l’energia esplosiva dei flare lontano nello spazio. Questo potrebbe essere particolarmente significativo per il clima della Terra dato che la luce ultravioletta viene assorbita dallo strato di ozono nella stratosfera. Più luce ultravioletta raggiunge la stratosfera e più di ozono si forma. E più di ozono nella stratosfera fa assorbire più luce ultravioletta. Così in tempi di accresciuta attività solare, la stratosfera si riscalda e questo influenza i venti in quello strato. “L’ingresso di calore nella stratosfera è molto più variabile di quanto pensassimo”, dice Lockwood. Concludendo, il riscaldamento della stratosfera potrebbe essere l’effetto accentuato sentito in Europa delle variazioni di attività solare. Già nel 1996, Haigh ha mostrato che la temperatura della stratosfera influenza il passaggio della corrente a getto, il vento d’alta quota che passa da ovest a est per tutta Europa. Lockwood nel suo più recente studio mostra che quando l’attività solare è bassa, la corrente a getto si rompe in giganteschi meandri che bloccano i caldi venti occidentali che non raggiungono l’Europa, permettendo ai venti artici dalla Siberia di dominare il meteo dell’Europa.
La lezione per la ricerca sul clima è evidente. “Ci sono così tante stazioni meteo in Europa che, se non stiamo attenti, questi effetti solari potrebbero influenzare la nostra media globale”, afferma Lockwood.In altre parole, la nostra comprensione dei cambiamenti climatici globali potrebbero essere falsati se non si tiene conto degli effetti del Sole sul clima europeo.
Proprio quando un mistero comincia a schiarirsi, un altro mistero arriva. Dal suo lancio di 15 anni fa, la sonda SOHO ha guardato due minimi solari, un ciclo solare, e parti di altri due cicli – quello che si è concluso nel 1996 e quello che c’ è adesso. Per tutto quel tempo il suo strumento VIRGO ha misuratol’irradianza solare totale (TSI), cioé l’energia emessa dal sole. Le sue misurazioni possono essere unite insieme con i risultati di precedenti missioni per fornire cosí un registro di 30 anni di produzione di energia del sole. Ciò dimostra che, durante l’ultimo minimo solare, la produzione di sole è stata dello 0,015 per cento inferiore a quella durante il minimo precedente. Potrebbe non sembrare molto, ma è un enorme risultato significativo. Eravamo soliti pensare che la produzione di sole era incrollabile. Questa tesi ha cominciato a cambiare dopo il lancio nel 1980 della NASA del satellite Solar Maximum Mission. Le sue osservazioni mostrano che la quantità di energia che il sole emette varia di circa il 0,1% su un periodo di giorni o settimane nel corso di un ciclo solare.
Restringimento della stella Nonostante questa variazione, la STI ha avuta lo stesso livello durante i 3 minimi precedenti mentre così non é successo nel corso di questo minimo allungato. Nonostante il calo osservato sia piccolo, il fatto che è successo è senza precedenti. “Questa è la prima volta che abbiamo misurato una tendenza a lungo termine nella irraianza solare totale”, spiega Claus Fröhlich del World Radiation Centre di Davos, in Svizzera, principale investigatore dello strumento VIRGO.
Se l’output dell’energia solare sta cambiando, allora la sua temperatura deve essere troppo fluttuante. Mentre i brillamenti solari riscaldano il gas in superficie, i cambiamenti nel nucleo del sole avrebbero un influsso più importante della temperatura, anche se i calcoli dimostrano che possono passare centinaia di migliaia di anni per vedere gli effetti nella superficie del Sole. Qualunque sia il meccanismo, la minore energia fa “gonfiare” il sole. Già nel 17 ° secolo l´astronomo francese Jean Picard ha misurato il diametro del sole. Le sue osservazioni sono state effettuate durante il minimo di Maunder, ed ha ottenuto un risultato che mostra come il diametro del Sole fosse stato piú grande del diametro attuale. È stato semplicemente un errore da parte di Picard, o potrebbero realmente che il Sole si sia ridotto da allora?
“Ci sono state un sacco di discussioni animate, e il problema non è ancora risolto”, afferma Gérard Thuillier di Pierre e Marie Curie di Parigi, in Francia.
Osservazioni con telescopi terrestri non sono sufficientemente precisi per risolvere la questione, per l’effetto distorsivo dell´atmosfera terrestre. Così l’agenzia spaziale francese ha progettato una missione, giustamente intitolata Picard , per prendere lemisure precise del diametro del sole e cercare le sue modifiche. Il lancio del satellite ancora non é avvenuto a causa del disaccordo politico tra Russia e Kazakhstan. Fino a quando la controversia non è risolta, il veicolo spaziale deve attendere. Ogni giorno di ritardo significa perdere dati importanti.
Molti astronomi pensano che il ciclo solare procederà, ma a livelli significativamente minori rispetto alla attività vista nel 19° secolo. Tuttavia, vi è anche la prova che il sole sta inesorabilmente perdendo la sua capacità di produrre macchie solari. Entro il 2015, potrebbero sparire del tutto, al che ci si tuffa in un nuovo minimo di Maunder e forse in una nuova Little Ice Age.
È fondamentale comprendere la mutevolezza del sole e il modo in cui influenza i vari modelli regionali di clima sulla Terra. Gli scienziati del clima saranno quindi in grado di correggere i loro modelli, non solo per interpretare le misurazioni moderne, ma anche quando si cerca di ricostruire il clima che risale a secoli. È solo in questo modo che si può raggiungere un consenso inattaccabile e vero su quanto il Sole influenza a Terra e il suo clima.
La previsione delle macchie solari Anche se le macchie solari stannopian piano tornando dopo il minimo solare prolungato, i segni sono che non tutto va bene. Per decenni, William Livingston di National Solar Observatory di Tucson, in Arizona, ha misurato la forza dei campi magnetici della superficie del sole. L’anno scorso, lui e la collega di Matt Penn hanno sottolineato che la forza media dei campi magnetici delle macchie solari è diminuita drammaticamente dal 1995. Se la tendenza continua, in soli cinque anni il campo magnetico non sará piú in grado di formare macchie solari. Come è probabile che questo accada? Mike Lockwood presso l’Università di Reading, Regno Unito, ha guardato i dati storici cercando simili periodi di inattività solare in determinati isotopi nelle carote di ghiaccio e negli anelli degli alberi. Ha trovato 24 casi simile all´attuale nelle ultime migliaia di anni. In due di queste occasioni, le macchie solari erano del tutto scomparsa da decenni. Lockwood mette la possibilità che ciò accada di nuovo a soli 8%. Nello studio si vede come per la maggior parte dei casi il sole ha continuato a produrre macchie anche se a livelli significativamente più depressi. Sembra che il filone d’oro delle macchie solari del secolo scorso è finito. A cura di SAND-RIO
ERUZIONI DEL WEEKEND: Durante il fine settimana, il sole ha prodotto due enormi eruzioni. La prima è iniziata il 19 giugno, quando sono esplose vecchie macchie solari sul lato più lontano del sole. Il NASA's Solar Dynamics Observatory (SDO) ha osservato enormi pennacchi salire in torsione oltre il lembo nord-occidentale del Sole.
Abbiamo avuto la possibilità di osservare queste eruzioni perchè la sonda Ahead STEREO-NASA è di posizionata verso la parte occidentale il Sole, ed aveva una vista diretta sul luogo dell'esplosione: L'evento successivo è stato più facile da vedere. Il 20 giugno, i campi magnetici che corrono lungo la parte orientale del Sole sono divenuti instabili e vedete cosa è successo. L'esplosione risultante è stata una delle più grandi degli ultimi anni. E' stata così grande che ha superato il campo di vista ad alta risoluzione delle telecamere di SDO. Gli scienziati della missione SDO stanno ora elaborando i dati per ottenere il maggior numero di informazioni. Nel frattempo, godetevi questa anteprima.
ALTRE IMMAGINI : da Rogerio Marcon of Campinas, Brasil; da Andy Devey of Barnsley, England; da Peter Desypris of Syros, Greece; da Alan Friedman of Buffalo, NY; da Les Marczi of Welland, Ontario, Canada; da Larry Alvarez of Flower Mound, Texas.
ERUZIONI DEL WEEKEND: Durante il fine settimana, il sole ha prodotto due enormi eruzioni. La prima è iniziata il 19 giugno, quando sono esplose vecchie macchie solari sul lato più lontano del sole. Il NASA's Solar Dynamics Observatory (SDO) ha osservato enormi pennacchi salire in torsione oltre il lembo nord-occidentale del Sole.
Abbiamo avuto la possibilità di osservare queste eruzioni perchè la sonda Ahead STEREO-NASA è di posizionata verso la parte occidentale il Sole, ed aveva una vista diretta sul luogo dell'esplosione: L'evento successivo è stato più facile da vedere. Il 20 giugno, i campi magnetici che corrono lungo la parte orientale del Sole sono divenuti instabili e vedete cosa è successo. L'esplosione risultante è stata una delle più grandi degli ultimi anni. E' stata così grande che ha superato il campo di vista ad alta risoluzione delle telecamere di SDO. Gli scienziati della missione SDO stanno ora elaborando i dati per ottenere il maggior numero di informazioni. Nel frattempo, godetevi questa anteprima.
ALTRE IMMAGINI : da Rogerio Marcon of Campinas, Brasil; da Andy Devey of Barnsley, England; da Peter Desypris of Syros, Greece; da Alan Friedman of Buffalo, NY; da Les Marczi of Welland, Ontario, Canada; da Larry Alvarez of Flower Mound, Texas.
Il Sole si sta risvegliando e sulla Terra sono attese per domani spettacolari aurore, forse le più colorate e brillanti degli ultimi anni: dopo un lungo sonno infatti sembra che l'attività della nostra stella sia ricominciata. Sulla sua superficie sono state osservate eruzioni solari con plasma (ovvero particelle cariche elettricamente) scagliato nello spazio interplanetario. Questa nube di particelle sta facendo rotta sulla Terra e quando arriverà, secondo gli esperti fra stanotte e domani, potrebbe dare luogo ad aurore di rara bellezza. Per vederle, secondo gli esperti, non occorre andare ai poli: questi straordinari bagliori del cielo, per la loro intensità potrebbero essere visti anche dal Nord America e Nord Europa. L'attività solare è ciclica, dura circa undici anni, l'ultimo massimo solare è avvenuto nel 2001, questa eruzione è uno dei primi segnali, secondo gli scienziati, che il Sole si sta svegliando e sta andando verso un altro massimo solare. In queste foto, le ultime immagini scattate a varie lunghezze d'onda dall'osservatorio solare della Nasa Courtesy of SDO (NASA) and the AIA consortium
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