PIRAMIDI VISOGICA: VERO O FALSO?
È la domanda più frequente di questo ultimo periodo. Dalla politica agli alieni (vedi il baby-alieno di Enrico Ruggeri), alle scoperte archeologiche, la domanda è sempre questa: vero o falso?
Sembra strano ma la ricerca di antiche civiltà che ci hanno preceduto, per tentare di ricostruire parte del nostro passato, per capire qualcosa in più riguardo alla nostra storia, non porta nulla di nuovo.
Non vi sono più eclatanti scoperte?
L'archeologia non ha più niente da dire?
Siamo ad uno stallo. Fermi al solito punto.
Nessuno sembra avere novità, o interesse a cercarle.
Quella che doveva essere la scoperta del secolo, le piramidi di Visoko, sembra ridimensionarsi e rivelarsi come un buco nell'acqua, dal momento che si tratta solo di colline dall'insolita - ma non unica - forma piramidale.
In poche parole un fenomeno della natura che pare divertirsi a creare strane forme che l'uomo scambia per opere umane.
Nel mondo numerosi esempi, da pavimentazioni, ciclopiche pietre squadrate, monti e colline a foggia di piramide, sfere perfette.
Un duro colpo per chi credeva di riscrivere una pagina importante della vita umana sulla Terra.
La notizia a suo tempo ha richiamato l'attenzione di esperti qualificati da ogni parte del mondo per constatare con i propri occhi tale rinvenimento. Archeologi, geologi, egittologi, geofisici, accademici hanno preso visione del territorio, nonché delle colline e hanno tratto le loro conclusioni.
Si sono formate due scuole di pensiero.
Una,- quella della Fondazione bosniaca di Semir Osmanagic, incaricato degli scavi, sicura dell'esistenza della piramidi sotto le colline.
L'altra, formata dall'opinione di esperti che non trovano tracce dell'opera dell'uomo.
Addirittura qualcuno accusa Semir Osmanagic di deturpare il paesaggio trasformando colline naturali in piramidi.
Lo studio geologico della regione ha evidenziato che circa 10 milioni di anni fa - nel Miocene - nella zona esisteva un grande lago da Saraievo a Zenica, tra Zviijezda a nord est e Vranica a sud ovest. Durante il periodo in cui è stato presente - circa 8 milioni di anni - sul fondo è avvenuta una intensa sedimentazione; movimenti tettonici, succedutisi nel tempo, hanno contribuito al suo modellamento, formando centinaia di strati di vario spessore.
Intorno al lago si sono avute, in seguito a importanti compressioni tettoniche, fasi di rapido sollevamento, accompagnate da consistenti erosioni che hanno accumulato detriti sul fondo, intervallate da fasi di lento sollevamento.
In fase di prosciugamento, i movimenti tettonici, hanno accompagnato il sollevamento e deformato le falde in una serie di pieghe - note in geologia come anticlinali e sinclinali - al centro delle quali si trovano strati più antichi (anticlinali) o livelli più recenti (sinclinali). Le assi dei clinali sono orientate lungo la linea est ovest o est sud est, o ovest nord ovest.
Il bacino di Zenica-Saraievo si è colmato di spessi strati di vario spessore - da pochi millimetri a oltre un metro - di sedimenti di argille, marne, sabbia più o meno fine, successivamente cementata in arenaria. Detriti grezzi che in seguito sono divenuti conglomerati o breccia.
Anche nei pressi di Visoko sono stati riscontrati strati di arenaria, di notevole spessore, sormontati da strati di conglomerati molto spessi in forma di lastre, nel lato nord della collina di Visoko. Gli stessi strati anche a Pljesevica, ma di minore spessore.
L'abbondanza delle fratture senza spostamento dei blocchi è comune alle due colline. Gli aspetti di tali fratture sono noti in geologia e numerosi casi nel mondo presentano la similitudine con quelli delle colline bosniache.
I geologi indicano come esempi i cosiddetti "marciapiedi", una sorta di pavimentazione rinvenuta in Tasmania, Georgia, Alpi francesi, Colorado. Pavimenti naturali (foto 1, foto 2 e foto 3) che possono essere scambiati per artificiali. Lo stesso dicasi per la forma piramidale delle colline naturali (foto 4, foto 5 e foto 6) nonché per le pietre sferiche (foto 7, foto 8, foto 9 e foto 10) rinvenute che hanno richiamato quelle trovate a suo tempo in Costarica.
In conclusione la forma piramidale delle colline sarebbe il risultato di fattori strutturali e climatici, sollevamento e deformazione degli strati geologici, agenti atmosferici rimozione dei detriti.
Mentre Aly Abd Barakat, geologo egiziano delle risorse minerarie egiziane, designato come esperto di piramidi, dichiara che si tratta di opere dell'uomo; il Dr. Robert Schoch, geologo famoso per le conclusioni in merito all'erosione subita dalla Sfinge e il sito dove essa è ubicata, dichiara lapidario che non ci sono piramidi in Bosnia a Visoko.
Si tratta solo di processi geologici naturali e fenomeni che derivano dagli scavi che modificano le colline per farle apparire come piramidi.
Nell'articolo pubblicato sulla "New Archaelogy Review" Schoch classifica l'idea come una beffa progettata per portare prestigio, fama e potere e denaro in Bosnia.
Il "National Geographic", che ha pubblicato sul web un articolo con il titolo "Piramide in Bosnia - Huge Hoax o Colossal Find?", conferma che le colline di Visogica e di Pljesevica sono composte da strati di arenaria, argilla, mudstone e conglomerati depositati nell'antico lago e dal sistema fluviale esistente durante il Miocene. Le rocce sono state inclinate in seguito a sollecitazioni tettoniche che hanno deformato argille e mudstone, mentre arenarie e agglomerati si sono spezzati in forme più o meno regolari, che erroneamente sono state considerate come terrazze o blocchi di cemento.
Secondo Schoch il vero tesoro di Visoko sono i fossili che aspettano di essere scoperti, trovati in numero considerevole (foglie di quercia, faggio, castagno), mescolati con le argille arenarie.
Anche nella presunta vetustà dei tunnel c'è qualcosa di strano. Sembrano modificati in tempi recenti e in quanto alle antiche iscrizioni non erano presenti al momento in cui sono stati scoperti.
Il mistero nonostante tutto rimane.
Rimangono gli esperti schierati con Omanagic e il gruppo degli altri ventidue che lo considerano un dilettante che può danneggiare il sito, accusandolo di rimuovere strati di marna e argilla, esponendo strati di arenaria sui fianchi delle colline trasformandole in piramidi.
Rimane il mistero riguardo ad alcuni dei sedicenti esperti convocati dalla Fondazione che in realtà non risulterebbero tali. Emergono cariche inesistenti, falsi titoli accademici, università contestate dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato, nomination a un Nobel non previsto per la geologia.
L'unica cosa certa è che in cima alla collina di Visogica esiste una fortezza medievale costruita sopra un antico avamposto di osservazione romano, a sua volta eretto su quanto resta di un insediamento preistorico risalente al Neolitico.
Forse per questo la cima della collina è protetta dallo stato in quanto monumento nazionale. O almeno lo era prima venisse rilasciato il permesso di effettuare scavi. Come sia stato possibile rappresenta un altro mistero.
Una controprova che la teoria di piramidi rappresenta una grossa opportunità per la città e l'intera regione?
Per concludere all'americana... tutto questo è solo una grossa "LIE" (bugia) con fini economici?
No abbiamo risposte.
Siamo solo appassionati spettatori delusi e confusi che attendono certezze.
Fonte
http://www.edicolaweb.net/edic186a.htm