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19/01/2010, 18:43

Un piccolo off topic..... o forse no.









Come affermò Brecht:
"La scienza, al servizio del potere, crea solo danni all'intera Umanità".

19/01/2010, 19:48

10,000 marines e non sanno garantire
la distribuzione del cibo..
ma che c stanno a fare allora ?

ecco che c stanno a fare..


http://www.repubblica.it/esteri/2010/01 ... e-2001245/

15:21 Truppe Usa in assetto da combattimento al palazzo presidenziale

Truppe Usa in assetto da combattimento hanno "occupato" le macerie del palazzo presidenziale a Port-au-Prince. Da quattro elicotteri sono sbarcati almeno 50 paracadutisti dell'82ma divisione aviotrasportata che hanno il compito di mettere in sicurezza il palazzo presidenziale, ormai completamente circondato da migliaia di sfollati che hanno occupato ogni più piccolo spazio del prato intorno alla residenza.

19/01/2010, 20:02

Attività HAARP nei giorni del terremoto di Haiti

(cliccare per ingrandire)
Immagine

Fonte: http://italianimbecilli.blogspot.com/20 ... emoto.html

(cliccare per ingrandire)
Immagine

Il video in questione:
http://www.youtube.com/watch?v=WrECXYs9Ogo

20/01/2010, 09:16

mik.300 ha scritto:

ragazzi..
giudicate voi..


http://www.repubblica.it/esteri/2010/01 ... i-2000420/

"Sono tre giorni che non riesco a partire perché bloccano tutto", dice una giovane haitiana che dopo la casa dei suoi genitori quaggiù non può permettersi di perdere il lavoro che l'aspetta negli States. Gli americani - che controllano l'aeroporto per la rabbia di brasiliani e francesi ("Non è una missione umanitaria?") - sostengono che il 40 per cento dei voli sono militari e il 60 già civili. Con 600 voli in cinque giorni hanno trasportato e accumulato sulla pista una striscia di più di tre chilometri di viveri. Ma il guaio è che i viveri sembrano siano rimasti lì. Il sergente Jones ti dice serenamente che gli ordini dei superiori sono quelli di aspettare: "Non possiamo distribuire a caso: bisogna assicurare una giusta divisione".

http://www.corriere.it/esteri/10_gennai ... aabe.shtml

AIUTI DAGLI AEREI - Sul fronte degli aiuti, i militari statunitensi hanno iniziato a lanciare i pacchi con i paracaduti. Il lancio dagli aerei si è reso necessario per evitare l'intasamento dell'aeroporto di Port-au-Prince (dove una sola pista è agibile) e la difficoltà nella distribuzione a causa dell'impraticabilità di quasi tutte le strade e del porto e del timore di saccheggi. Lo dice un portavoce militare Usa citato da Cnn e dalla Bbc. Si tratta di circa 14 mila pasti pronti e di 15 mila litri di acqua potabile, paracadutati da un C-17 su una zona a nord-est della capitale haitiana.

ma come ?
prima bloccano distribuzione
per evitare saccheggi, ecc. ecc.
poi non sanno fare altro di meglio
che buttarli a casaccio dagli aerei ?
(=il più forte mangia,
il debole schiatta
..)

non so se sono cretini
o la cosa è predeterminata
(+ caos,+vulnerabilità => + controllo..)

10,000 marines e non sanno garantire
la distribuzione del cibo..
ma che c stanno a fare allora ?

MAH..



ecco..
infatti..

08:06 L'ambasciatore haitiano: "Stop aiuti da elicotteri"

L'ambasciatore di Haiti negli Stati Uniti, Raymond Joseph, ha chiesto di porre fine alle consegne di aiuti umanitari dagli elicotteri, che hanno dato luogo a scene di caos. "Non ci piacciono - ha spiegato in serata nel corso di una veglia per le vittime del terremoto di fronte all'ambasciata - Quando si consegnano gli aiuti in quel modo, solo i più forti vi hanno accesso. Dovrebbero esserci delle zone di transito dove gli elicotteri si possano posare" e dove gli aiuti possano essere distribuiti.


se va avanti così,
obama dura poco..
cretineria o malafede ?
Ultima modifica di mik.300 il 20/01/2010, 09:17, modificato 1 volta in totale.

20/01/2010, 09:48

E ha ragione l'ambasciatore!!!

20/01/2010, 13:27

Ma scusate.......! Se tutto è stato causato (naturalmente parlo di possibilità e non di effettiva realtà) dall'HAARP, a che scopo......??????? Qual'è l'imput per causare un disastro del genere? [:(!]

20/01/2010, 13:45

E intanto ad Haiti, la terra trema ancora.Nuova forte scossa di terremoto di magnitudo 6.
[xx(]

20/01/2010, 15:22

http://www.ilgiornale.it/esteri/haiti_e ... comments=1

20/01/2010, 18:51

mik.300 ha scritto:

mik.300 ha scritto:

ragazzi..
giudicate voi..


http://www.repubblica.it/esteri/2010/01 ... i-2000420/

"Sono tre giorni che non riesco a partire perché bloccano tutto", dice una giovane haitiana che dopo la casa dei suoi genitori quaggiù non può permettersi di perdere il lavoro che l'aspetta negli States. Gli americani - che controllano l'aeroporto per la rabbia di brasiliani e francesi ("Non è una missione umanitaria?") - sostengono che il 40 per cento dei voli sono militari e il 60 già civili. Con 600 voli in cinque giorni hanno trasportato e accumulato sulla pista una striscia di più di tre chilometri di viveri. Ma il guaio è che i viveri sembrano siano rimasti lì. Il sergente Jones ti dice serenamente che gli ordini dei superiori sono quelli di aspettare: "Non possiamo distribuire a caso: bisogna assicurare una giusta divisione".

http://www.corriere.it/esteri/10_gennai ... aabe.shtml

AIUTI DAGLI AEREI - Sul fronte degli aiuti, i militari statunitensi hanno iniziato a lanciare i pacchi con i paracaduti. Il lancio dagli aerei si è reso necessario per evitare l'intasamento dell'aeroporto di Port-au-Prince (dove una sola pista è agibile) e la difficoltà nella distribuzione a causa dell'impraticabilità di quasi tutte le strade e del porto e del timore di saccheggi. Lo dice un portavoce militare Usa citato da Cnn e dalla Bbc. Si tratta di circa 14 mila pasti pronti e di 15 mila litri di acqua potabile, paracadutati da un C-17 su una zona a nord-est della capitale haitiana.

ma come ?
prima bloccano distribuzione
per evitare saccheggi, ecc. ecc.
poi non sanno fare altro di meglio
che buttarli a casaccio dagli aerei ?
(=il più forte mangia,
il debole schiatta
..)

non so se sono cretini
o la cosa è predeterminata
(+ caos,+vulnerabilità => + controllo..)

10,000 marines e non sanno garantire
la distribuzione del cibo..
ma che c stanno a fare allora ?

MAH..



ecco..
infatti..

08:06 L'ambasciatore haitiano: "Stop aiuti da elicotteri"

L'ambasciatore di Haiti negli Stati Uniti, Raymond Joseph, ha chiesto di porre fine alle consegne di aiuti umanitari dagli elicotteri, che hanno dato luogo a scene di caos. "Non ci piacciono - ha spiegato in serata nel corso di una veglia per le vittime del terremoto di fronte all'ambasciata - Quando si consegnano gli aiuti in quel modo, solo i più forti vi hanno accesso. Dovrebbero esserci delle zone di transito dove gli elicotteri si possano posare" e dove gli aiuti possano essere distribuiti.


se va avanti così,
obama dura poco..
cretineria o malafede ?




lo stesso ambasciatore che pensando che le telecamere fossero spente, dice che questo terremoto e stata una benedizione per haiti così arriva la pubblicità,
e sproloquiando aggiuge dove ci sono questi africani " un popolo maledetto"
ci sono solo tragedie.


migliaia di morti ed è stata una benedizione.insomma non sono un gran sostenitore di complotti ,ma tutta la situazione è molto ambigua.
se trovo l'articolo ve lo posto.
Ultima modifica di Werther il 20/01/2010, 18:52, modificato 1 volta in totale.

20/01/2010, 18:56

La cosa è sempre più strana..................! [8D]

20/01/2010, 18:58

Werther ha scritto:

lo stesso ambasciatore che pensando che le telecamere fossero spente, dice che questo terremoto e stata una benedizione per haiti così arriva la pubblicità, e sproloquiando aggiuge dove ci sono questi africani " un popolo maledetto" ci sono solo tragedie.

migliaia di morti ed è stata una benedizione.insomma non sono un gran sostenitore di complotti ,ma tutta la situazione è molto ambigua.
se trovo l'articolo ve lo posto.


Posta posta.....

Io nel frattempo, per radio, ho sentito che qualcuno sospetta che Haiti sarebbe un ottimo avamposto militare americano per CUBA... [:3] . E che cmq vada, sarà un successo..... perchè per ora i militrari hanno il controllo totale, poi ci sarà la ricostruzione (di matrice USA).... e successivamente, la garanzia di un governo tecnico in grado di amministrare ogni cosa, perchè non ci sono più ospedali, scuole, servizi vari, polizia etc etc.....

Insomma...... qualcuno dovrà pure occuparsi di rimettere tutto a posto no? [:I]

20/01/2010, 19:51

Se non ricordo male, fenomeni atmosferici particolari, sono stati riscontrati poco prima del terremoto in Abruzzo. Mi chiedo a questo punto quanto sia reale la possibilità che l' HAARP abbia tutto quel potere che gli viene assegnato non spiegandomi un eventuale suo coinvolgimento con le scosse all' Aquila. Se Haiti puo essere una base per tener sotto controllo Cuba, L' Aquila che cos' è?

21/01/2010, 13:11

dal sito http://www.luogocomune.net/site/modules ... oryid=3473
Lo spettro di Katrina

un aspetto di queste due catastrofi inquietante...se fossero artificiali?


Bisogna fare sempre più fatica per non pensare che il terremoto di Haiti sia soltanto una cinica e crudele ripetizione di Katrina.

Anche qui, come già era successo a New Orleans 5 anni fa, stanno succedendo cose apparentemente inspiegabili, che purtroppo una spiegazione l'avrebbero: la mancata volontà, intenzionale e programmata, di portare i soccorsi alle decine di migliaia di disperati che stanno letteralmente morendo di fame, di sete, di infezione e di malattie nelle strade della città.

Dopo che generosamente gli Stati Uniti si sono assunti il compito di gestire e coordinare i soccorsi internazionali, appare sempre più evidente che il loro intento nell'isola dei Caraibi sia di tutto meno che umanitario.

Una volta preso il controllo dello spazio aereo, ...

... sono infatti i militari americani, e non più le autorità locali, a decidere chi atterra a Port-au-Prince e chi no. Accade così che siano già arrivati sull'isola migliaia di Marines e forze speciali, con armamenti, elicotteri e blindati di ogni tipo, mentre molti voli internazionali, pieni zeppi di provviste, acqua e medicinali, sono stati respinti e dirottati altrove.

E quelli che vengono fatti atterrare rimangono parcheggiati sulle piste, senza che le provviste e i medicinali riescano ad uscire dal recinto dell'aeroporto.

E così, mentre un intero ospedale da campo "gonfiabile" è stato dirottato su Santo Domingo, i medici di Haiti sono costretti a comperare seghe da falegname per amputare gli arti in cancrena dei più sfortunati. Ai quali non hanno nemmeno più la morfina da dare.

La città è ormai trasformata in lazzaretto, medici e infermieri di tutte le nazioni si lamentano indignati per la completa mancanza di volontà di aiutare la gente che muore, mentre quelli che hanno ancora la forza per farlo urlano di rabbia di fronte alle telecamere: non vogliamo i fucili – dicono - haiti non ha bisogno di strumenti di morte, vogliamo solo cibo acqua e medicine. Ma i militari dicono di essere venuti per mantenere l’ordine pubblico, non per aiutare i malati.

Poi però, curiosamente, non c'è nessuno ad impedire i continui saccheggi. Come a New Orleans.

Sono troppe, infatti, le similitudini con Katrina per pensare che questa nuova tragedia possa essere frutto della semplice disorganizzazione, ma non abbiamo purtroppo elementi per fare ipotesi alternative: da tempo ormai i giornalisti hanno smesso di fare il loro mestiere, e non ce n’è più uno che indaghi, uno che voglia andare a fondo, uno che cerchi veramente di capire cosa succede. Si limitano tutti a farci vedere gli haitiani morenti, riempiendo di frasi di circostanza ore e ore di telegiornali stucchevoli ed inutili.

Non ci resta quindi che trarre le deduzioni dai pochi elementi che abbiamo a disposizione: di fatto sappiamo che si è trattato di un terremoto quasi "chirurgico", che ha colpito a morte il cuore nero e povero della città, mentre ha curiosamente risparmiato la zona della collina, dove vivono i ricchi e i benestanti.

Di fatto assistiamo ad una militarizzazione chiaramente non necessaria dal punto di vista dei soccorsi, e non fatichiamo ad immaginare che i soldati americani faranno tanta fatica ad andarsene dall'isola quanto poca ne hanno fatto per arrivarci.

Sappiamo anche che due più due ha sempre fatto quattro, e l'unica cosa che possiamo augurarci, a questo punto, è che almeno questa volta non sia così. Colpisce però in modo particolare la frase di un imprenditore locale riportata dal Corriere: «Forse questo disastro, per quanto doloroso, era l’unico modo per dare ad Haiti un futuro. Ora è tabula rasa: c’è una chance di ripartire».

Anche di New Orleans dicevano così.

Massimo Mazzucco

VEDI ANCHE : Il segno profondo di Katrina

[…] Qualcosa si deve essere rotto, nell'anima del cittadino americano, che ha provocato uno sconforto, un disagio, se non in certi casi una vera e propria repulsione, per la palese mancanza di volontà di aiutare i disperati di New Orleans da parte del governo federale. Talmente evidente è stata questa mancanza di volontà, che fra molti americani si è ormai affermata la convinzione che tutto ciò sia stato intenzionale, se non addirittura premeditato. […]

21/01/2010, 19:20



vale sempre la pena ascoltare si dice così no?.

22/01/2010, 13:19

L'Onu: stop alla ricerca dei superstiti
Unicef: 15 bimbi scomparsi dagli ospedali! [8)]
C'è ancora molta paura ad Haiti. Ma da oggi non si scava più per cercare eventuali superstiti. L'isola colpita il 12 gennaio scorso da un fortissimo terremoto del settimo grado della scala Richter che ha provocato circa 200.000 morti e 250.000 feriti, oltre a 3 milioni di sfollati, è da giorni bersaglio di nuove scosse, l'ultima nella notte di intensità pari a 4,8 gradi della scala Richter. Ma intanto, mentre gli aiuti continuano ad arrivare con difficoltà, si pensa già alla ricostruzione. Le squadre di soccorso impegnate ad Haiti «si concentrano» infatti sull'assistenza alle tre milioni di persone sfollate, dopo dieci giorni di ricerche intense per ritrovare superstiti sotto le macerie. Lo annuncia un portavoce Onu. Il piano del governo di Haiti e dell'Onu, secondo quanto scrive il New York Times, per la sistemazione degli sfollati dopo il sisma prevede nella prima fase la creazione di una dozzina di campi attrezzati con tende, mentre nella seconda imprese private costruiranno appartamenti con l'aiuto degli stessi sfollati.

CAMPI - I funzionari che si stanno occupando del piano temono che i campi possano divenire permanenti, quindi valutano con molta attenzione i luoghi ove realizzarli. Alla periferia della capitale, nei pressi del sobborgo di Croix des Bouquets, le truppe brasiliane dell'Onu hanno iniziato i lavori di scavo per preparare un campo con una capacità di accogliere 30.000 persone. Cibo e aiuti stanno arrivando a Port-au-Prince ma ancora molti sono privi degli elementi basilari per sopravvivere, a dieci giorni dal terribile terremoto. Le Nazioni Unite hanno contato circa 450 accampamenti di senzatetto soltanto nella capitale e hanno esortato il governo a concentrarli su un flusso di rifornimenti alimentari. Il focus si sposta ora sulle attività della vita quotidiana. Piccole drogherie, saloni di barbieri e farmacie hanno iniziato a riaprire, alcuni facendo credito ai clienti a corto di contanti. I servizi bancari dovrebbero ripartire nel fine settimana, dando alla maggior parte degli haitiani accesso ai contanti per la prima volta da quando il terremoto ha devastato il Paese.

ALLARME BIMBI SCOMPARSI - Nel caos haitiano dall'Unicef arriva un allarme: «Abbiamo informazioni su 15 bambini scomparsi dagli ospedali, dopo il sisma», ha affermato oggi a Ginevra un responsabile dell'Unicef. [8)]

DONAZIONI - Intanto si moltiplicano le iniziative di solidarietà per Haiti. La più importante sarà sicuramente quella di sabato a cui parteciperanno alcuni tra i più famosi cantanti del mondo. Ultime arrivate Madonna da New York e Beyoncé da Londra che si aggiungono alla lista degli artisti che si esibiranno sabato durante il telethon per le vittime del terromoto. Lo rende noto Mtv, che trasmetterà lo show-concerto «Hope for Haiti now» su tutti i suoi canali nel mondo. Non mancano le donazioni delle celebrità di tutto il pianeta. Ultimo l'attore Leonardo Di Caprio che ha donato un milione di dollari a favore delle popolazioni terremotate.

I DUBBI DELLA RUSSIA - L'afflusso massiccio di aiuti e di truppe dagli Stati Uniti ad Haiti comincia però ora a generare le prime polemiche internazionali. La Russia auspica che gli Stati Uniti si limitino all'aiuto umanitario e non cerchino di trarre vantaggio dalla situazione di Haiti per altri scopi ha detto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov.

MISSIONE EUROPEA - Saranno invece circa 250 i gendarmi europei che parteciperanno alla missione Onu ad Haiti, Minustah, tra questi i carabinieri inviati dall'Italia saranno 50. È quanto rivela l'agenzia Ansa, alla vigilia del Consiglio dei ministri degli esteri della Ue di lunedì prossimo a Bruxelles, che discuterà della seconda fase di aiuti per le popolazioni di Haiti. Le caratteristiche del contributo della gendarmeria europea saranno discusse in una riunione tra i rappresentanti degli stati membri nel comitato politico e della sicurezza europeo. Secondo quanto sottolinea l'Ansa la presenza dei gendarmi europei all'interno della missione delle Nazioni Unite «non durerà oltre i sei mesi».
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