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Argomento bloccato

22/01/2010, 17:58



22/01/2010, 18:00

Come ben sai i media sono condizionati dai Governi, e gli stessi Governi si condizionano a vicenda, quindi in alcuni casi anche se le notizie hanno poco seguito o credibilità, questo non significa che non siano valide. Io credo che un Presidente come Chavez (o un qualsiasi altro Presidente) non apra bocca a caso. Non con questo voglio affermare che Chavez abbia per forza in mano qualcosa in merito all'HHAARP, ma voglio semplicemente cercare di capire le motivazioni di tali straordinarie dichiarazioni.

22/01/2010, 18:07

Non è certo una prova, ma consideriamo la situazione economica statunitense!! La crisi per loro è solo all' inizio e le previsioni non lasciano molte speranze di ripresa nell' immediato. Forse si sono accorti che gli altri possono fare a meno di loro, ma che loro dipendono sempre di più dagli altri e cio puo causare una reazione "scomposta" da parte dell' elite statunitense.
E' ovviamente un ipotesi, ma provate a ragionare su come un paese che fino all' altro ieri era egemone a livello economico e politico, possa reagire ad un improvvisa ecatombe sociale ed economica. Non sono preparati come possono essere gli europei, ad una crisi del genere. Nella loro breve storia non hanno avuto (a parte la guerra di indipendenza e di secessione), conflitti territoriali che in qualche modo temprano il "carattere" dei popoli, hanno sempre vissuto di rendita con le colonie ufficiali e meno, imponendo spesso i modelli sociali in quasi tutto il mondo. Dal momento in cui viene tolto loro lo zerbino da sotto i piedi e non trovandosi in possesso del piano B, qualsiasi mezzo e per loro lecito allo scopo di ristabilire la supremazia.

22/01/2010, 18:18

Sì, ma per me è una cosa assurda! Se poi sarà confermata (non su Youtube) a livello mondiale sarò il primo (per quello che possa contare sul forum) ad esprimere l'eventuale disprezzo!
Ma so che Chavez ce l'ha a morte con gli USA ...
E poi, non trovo (ammessso e non concesso) nessun'"utiltà" a scatenasre una cosa del genere ad Haiti! [8)]

22/01/2010, 18:26

A Haiti Disaster Relief Scenario Was Envisaged
by the US Military One Day Before the Earthquake



SEE ALSO: CNN — An e-mail from Haiti, then minutes later, a nightmare
“Last Tuesday, from his room at the Hotel Montana near Port-au-Prince, Haiti, U.S. Air Force Maj. Ken Bourland sent an e-mail to his wife telling her that he was fine and had just settled in for what was going to be an exciting time taking a disaster preparedness course.”

Michel Chossudovsky
Global Research
January 21, 2010


http://www.infowars.com/a-haiti-disaste ... arthquake/




Esattamente come l'11/9..... ma che coincidenza... Immagine

22/01/2010, 18:32

Ufologo 555 ha scritto:

Sì, ma per me è una cosa assurda! Se poi sarà confermata (non su Youtube) a livello mondiale sarò il primo (per quello che possa contare sul forum) ad esprimere l'eventuale disprezzo!
Ma so che Chavez ce l'ha a morte con gli USA ...
E poi, non trovo (ammessso e non concesso) nessun'"utiltà" a scatenasre una cosa del genere ad Haiti! [8)]


Haiti è molto vicina a Cuba, più di quanto lo sia la Florida. Non fraintendermi, non sono certo che sia stato l' HAARP a causare il terremoto nell' isola, ma qualche dubbio rimane.

22/01/2010, 18:32

Mah ...! Non so ....

22/01/2010, 18:33



22/01/2010, 18:36

Ufologo 555 ha scritto:

Mah ...! Non so ....


A parte tutto, caro Massimo come interpreti queste dichiarazioni di Chavez? Semplicemente nutre odio contro gli Stati Uniti oppure sa altro?

22/01/2010, 18:50

Ufologo 555 ha scritto:

Sì, ma per me è una cosa assurda! Se poi sarà confermata (non su Youtube) a livello mondiale sarò il primo (per quello che possa contare sul forum) ad esprimere l'eventuale disprezzo!
Ma so che Chavez ce l'ha a morte con gli USA ...
E poi, non trovo (ammessso e non concesso) nessun'"utiltà" a scatenasre una cosa del genere ad Haiti! [8)]


Caro Ufologo vuoi motivazioni .

eccone alcune :

Con le decine di migliaia di morti ancora sparsi fra le rovine di Port-au-Prince e la commozione del mondo di fronte all'apocalisse haitiana, forse è sgradevole parlarne adesso.
Invece bisogna parlarne. Adesso. E c'è chi ne parla. Ad esempio Naomi Klein, autrice di best-seller come No Logo e Shock Economy. Intervenendo a New York mercoledì scorso ha lanciato un «allarme» sulle intenzioni di quello che lei ha chiamato «il capitalismo dei distastri» (disastri naturali, disastri economici, disastri politici): «Stop them before they shock again». «Loro», quelli da fermare prima che colpiscano di nuovo, sono gli «shockterapeuti», gli adepti della «shockterapia» che il Nobel per l'economia Joseph Stigliz (altro noto «anti-americano») ha definito «i bolscevichi del mercato per la passione dimostrata verso il cataclisma rivoluzionario».
L'altra sera a New York la Klein ha detto che «deve essere assolutamente chiaro che questa tragedia - in parte naturale, in parte non naturale - non deve, in nessun caso, essere usata 1) per aumentare il debito di Haiti e 2) per portare avanti impopolari politiche favoriscono gli interessi delle nostre corporations. Questa non è una teroria del complotto. L'hanno già fatto più e più volte». E «sono pronti a rifarlo», ha aggiunto, citando a mo' di esempio un documento diffuso dalla Heritage Foundation, «uno dei sostenitori di punta dello sfruttamento dei disastri per imporre unpopular pro-corporate policies», in cui si leggeva: «Oltre a fornire immediata assistenza umanitaria, la risposta degli Stati uniti al tragico terremoto di Haiti offre l'opportunità di ridisegnare il governo e l'economia haitiane che da lungo tempo non funzionano, e di migliorare l'immagine pubblica degli Stati uniti nella regione».
«Loro», ha aggiunto la Klein, «non hanno aspettato neanche un giorno per sfruttare il devastante terremoto a Haiti e premere per le loro cosiddette riforme» e anche se poi quella frase è stata tolta dalla Heritage Foundation e sostituita con una «citazione più diplomatica», il loro «primo istinto è rivelatore».
Obiettivi economici a breve e lunga scadenza, obiettivi politici di riconquista dell'egemonia in un' America latina che da un po' di tempo tende a sfuggire loro di mano.
Un altro sito degli «shockteraputi», The Foundry, che si definisce «promotore di politiche e principi conservatori», sempre legato alla Heritage Foundation, scrive che, accorrendo per primi e in massa sul luogo della tragedia, «i soldati Usa hanno anche la possibilità di interrompere i voli notturni carichi di cocaina diretti a Haiti e la Repubblica dominicana dalle coste del Venezuela» (ma non venivano dalla Colombia filo-americana di Uribe?) «e di fronteggiare gli incessanti tentativi del presidente venezuelano Hugo Chávez di destabilizzare l'isola di Hispaniola». Non solo. «Questa presenza militare Usa, che dovrebbe anche includere una grossa presenza della Guardia costiera, ha anche la possibilità di prevenire un movimento su larga scala degli haitiani che si lanciano in mare su pericolose e rischiose imbarcazioni per tentare di entrare illegalmente negli Stati uniti». Così si riolverebbe anche il problema dei boat-people. Più in generale «gli Stati uniti dovrebbe portare avanti un forte e vigoroso sforzo diplomatico per fronteggiare la propaganda negativa che certamente verrà dal campo Castro-Chávez. Questo sforzo servirà anche a dimostrare che il coinvolgimento Usa nei Caraibi resta un forza poderosa per il bene delle Americhe e del mondo»
Obiettivi del resto ben chiari, per chi guardi al ruolo degli Stati uniti senza farsi obnubilare dal fascino di Obama, anche al Brasile di Lula che sta cercando, come scriveva ieri Europa, «di contendere la leadership umanitaria di Obama a Haiti», con soldi e aiuti anche se su scala infinitamente minore (mentre una coltre si silenzio copre gli aiuti di paesi come Cuba e Venezuela). Lula, di fronte alle critiche della sinistra interna (anche il Pt, il suo partito) contro «la forza di occupazione» della missione di stabilizzazione inviata dall'Onu a Haiti nel 2004, ha giustificato la preponderanza del contingente brasiliano (1200 uomini) con la necessità di controbilanciare il peso degli Usa nel paese e nella regione caraibica. Ma, per ora, il ruolo di «buono» nella tragica storia haitiana ha un solo nome e un solo protagonista: Obama.

22/01/2010, 18:55

rmnd ha scritto:

Ma lo sai perche' e' difficile crederlo?
Perche' se una persona sia essa famosa , importante o un perfetto sconosciuto rilascia dichiarazioni del genere senza uno straccio di prova non e' credibile.


Oh! Infatti.
Quindi concordi anche sul fatto che l'invasione dell'Afghanistan/Iraq sia stato uno dei più grandi crimini contro l'umanità?
Dato che, anche in quel caso, non c'era nessuna prova (se non un video fatto da un tizio in barba e cappello) del coinvolgimento di tali nazioni in atti terroristici come quello dell'11 settembre contro l'america.

greenwarrior ha scritto:

Non è certo una prova, ma consideriamo la situazione economica statunitense!! La crisi per loro è solo all' inizio e le previsioni non lasciano molte speranze di ripresa nell' immediato. Forse si sono accorti che gli altri possono fare a meno di loro, ma che loro dipendono sempre di più dagli altri e cio puo causare una reazione "scomposta" da parte dell' elite statunitense.
E' ovviamente un ipotesi, ma provate a ragionare su come un paese che fino all' altro ieri era egemone a livello economico e politico, possa reagire ad un improvvisa ecatombe sociale ed economica. Non sono preparati come possono essere gli europei, ad una crisi del genere. Nella loro breve storia non hanno avuto (a parte la guerra di indipendenza e di secessione), conflitti territoriali che in qualche modo temprano il "carattere" dei popoli, hanno sempre vissuto di rendita con le colonie ufficiali e meno, imponendo spesso i modelli sociali in quasi tutto il mondo. Dal momento in cui viene tolto loro lo zerbino da sotto i piedi e non trovandosi in possesso del piano B, qualsiasi mezzo e per loro lecito allo scopo di ristabilire la supremazia.


Bah, non saprei. Son sicuro che hanno molti assi nella manica.
Ultima modifica di Lawliet il 22/01/2010, 18:56, modificato 1 volta in totale.

22/01/2010, 19:01

Cerchiamo di non andare troppo OT, capisco che l'argomento è vario , ma concentriamoci sulla tecnologia HAARP

22/01/2010, 19:03

Ufologo 555 ha scritto:

E poi, non trovo (ammessso e non concesso) nessun'"utiltà" a scatenasre una cosa del genere ad Haiti! [8)]


Non sono affatto sicuro che il terremoto sia stato provocato.... ma di sicuro gioca a favore degli USA. Ora hanno mandato la le loro truppe....vedremo se ad un certo punto se ne andranno o se inizieranno ad occupare. Se iniziano ad occupare qualche dubbio mi viene.... E mi verranno molti più dubbi nel caso in Iran scoppiasse uno o più terremoti violenti...

22/01/2010, 19:09

Allora, io, per "tagliare la testa al toro" faccio così: aspetto che ne parlino i telgiornali e le testate dei quotidiani... Non va bene? E chi l'ha detto? Specialmente gli Avversari degli USa si farebbero immediatamente sentire, o moi sbaglio (hanno fatto sempre così... Quale migliore occasione! Accusarli di STRAGE!). Voi obietterete come esempio: anche gli UFO esistono ma non ne parlano! Ma la differenza è che NOI LI VEDIAMO VOLARE!
Qui cosa si è potuto vedere, constatare? Che ci sono terremoti in tutto il mondo, da un po di tempo a questa parte ...
Inutile postare filmati, anche Youtube ne è piena, ma di ufo fake!
Chi vuol addurre scuse ne troverà SEMPRE!

«Ciò che è affermato senza prova, può essere negato senza prova»
(Euclide, 365-275 p.e.v. ca.)
Ultima modifica di Ufologo 555 il 22/01/2010, 19:13, modificato 1 volta in totale.

22/01/2010, 19:10

Arctic ha scritto:

E mi verranno molti più dubbi nel caso in Iran scoppiasse
uno o più terremoti violenti...



Eccolo.....

Postato da mik.300 qui:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?whichp ... Y_ID=84116

mik.300 ha scritto:

CLAMOROSO !

http://www.repubblica.it/esteri/2010/01 ... n-1976749/

Iran, scossa di terremoto nell'ovest del Paese
il sisma di magnitudo 5 Richter. Si temono danni


WASHINGTON - Terremoto di magnitudo 5.0 sulla scala Richter nell'ovest dell'Iran. Lo comunica lo comunica l'Istituto geologico americano. Il sisma è avvenuto alle 23:53 ora locale (le 21:23 italiane) a 25 chilometri da Dezful, non lontano dal confine con l'Iraq. La profondità dell'epicentro era di appena 10 chilometri. Dezful ha oltre 230 mila abitanti. Un terremoto di magnitudo 5.0 viene considerato moderato e può provocare notevoli danni.

(16 gennaio 2010) Tutti gli articoli di Esteri)


ma guarda un pò..
io non voglio pensare male, ma.....
ci manca il venezuela e siamo a posto..!

credo che dopo le rivoluzioni colorate,
siamo entrati in un nuovo tipo di conflitto bellico..
mascherato da "aiuti umanitari"..

spero di sbagliarmi,
certo che..
mah..



e te pareva..

giuro che la mia voleva essere..

..una battuta..


http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 49749.html

Terremoti: scossa in Venezuela
Lo ha reso noto l'Istituto geofisico americano
15 gennaio, 19:46

Terremoti: scossa in Venezuela (ANSA) - WASHINGTON, 15 GEN - Una scossa di terremoto di 5,7 gradi di intensita' sulla scala Richter e' stata registrata nella zona orientale del Venezuela. Lo ha reso noto l'Istituto Geofisico Americano (Usgs)
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