Al di là del mondo sensibile: luci ed ombre della Coscienza
Rispondi al messaggio

23/01/2009, 20:37

Ufologo 555 ha scritto:

No, ma vengo ripreso... Ciao!


Rimbalza amico, e non crearti problemi, in fondo l' amore non è bello se non è litigarello.[;)]

23/01/2009, 20:47

Ufologo 555 ha scritto:

No, ma vengo ripreso... Ciao!

Beh allora da oggi, saremo in due ad essere ripresi. Non so se per breve o per lungo tempo. Almeno finchè mi andrà di rimanere qui. I forum sono un po' dei pezzi di strada che si compiono con alcune persone, poi chissà.

23/01/2009, 22:33

Hannah ha scritto:

Ufologo 555 ha scritto:

No, ma vengo ripreso... Ciao!

Beh allora da oggi, saremo in due ad essere ripresi. Non so se per breve o per lungo tempo. Almeno finchè mi andrà di rimanere qui. I forum sono un po' dei pezzi di strada che si compiono con alcune persone, poi chissà.


E' da un po che frequento il forum, e malgrado "litigi", incomprensioni, ho imparato da ognuno qualcosa. Bisogna trarre motivazioni da ogni parere e mantenere le proprie convinzioni se neccessario.

24/01/2009, 00:55

Ufologo 555 ha scritto:

Più che altro, scavalcando la ritrosia ed i sorrisini, ho voluto testimoniarla per rincuorare chi si sente perduto dopo la morte! Non è così!

E, se saremo stati onesti nella vita, ci ritroveremo tutti di là, sai che FORUM!


SUBLIME !

.... mi accodo a questa splendida Poesia di U,

per alcune considerazioni , la prima .... comica , : è curioso come, ogni tanto , pur trovandomi nella stessa vibrazione sonora , con alcuni UFI [:D] non ci si capisca, mi è capitato anche con Enkidu , di cui, quasi a ogni post , gli faccio una nomination da Oscar, e con U , DOVE IN QUESTO 3D SIAMO A UN PERFETTO LA 440 !

il guaio è che ancora non mi sento di esprimermi , e giro attorno all' albero come un Corvo pigro.

Hannah hai letto questa cosina che scrissi tempo fa ?

CORAX

http://www.ufologia.net/forum/topic.asp ... hichpage=1



ZIO OT BEDLO

tit. orig. " The Raven " da E. A Poe.

http://www.ibs.it/dvd/8010312051524/the ... rrore.html
Ultima modifica di barionu il 24/01/2009, 01:06, modificato 1 volta in totale.

24/01/2009, 11:38

Qui c'è uno studio molto interessante sugli argomenti
trattati in questo topic:

NDE E SOGGETTI NON VEDENTI
LA VISTA NEL BUIO DELLA PREMORTE


http://www.elsaesser-valarino.com/IMG/p ... 000-IT.pdf

Domande? [:D]

24/01/2009, 13:08

Espresso la mia opinione nell'altro topic.. certo però che dividendo così l'argomento non si capisce più nulla [:)]

26/01/2009, 00:48

Beh, se devo dire il mio parere... sinceramente non so se troverò le parole adatte per farmi capire.
La morte non è unica, contrariamente a quello che si crede.
Si muore una volta sola, ma la si vive, la si sperimenta e la si pensa in mille modi diversi.
Un conto è la morte come argomento scientifico, un conto è la morte come argomento esistenziale.
Io non ho bisogno di credere.
Io so.
E non ho avuto bisogno di "rivelazioni" né di esperienze particolari, anche se la lettura dei libri di Raymond Moody trent'anni fa, quando avevo solo 15 anni, mi hanno segnato profondamente.
Ho sempre saputo che siamo eterni. Dentro di me ho anche sempre saputo che non solo la morte non esiste, ma nemmeno il tempo. Il Nulla non esiste, per definizione. Non esiste né prima, né dopo, né in mezzo a nient'altro. Esiste solo l'Essere, per definizione. Assoluto, eterno, invincibile, immarcescibile, immodificabile, perfettamente completo in sé stesso e infinito.
Non ho mai avuto paura della morte. E' un sentimento che mi è sempre stato estraneo. Non riesco nemmeno a comprenderlo veramente.
Certo, l'idea di una morte dolorosa mi spaventa, ma non è la morte che mi spaventa, è il dolore, quindi è comunque la vita, e non la morte, che mi spaventa.
A volte vorrei essere capace di avere dubbi, di dirmi: forse di là non c'è niente, di mettermi in testa questa idea che mi appare così assurda, così illogica e irrazionale... tanto varrebbe credere agli unicorni.
Non so cosa ci sia di là.... so solo che c'è. Dire che non c'è niente è esattamente come guardare la linea dell'orizzonte e dire "non c'è niente là" anche se sai benissimo che dietro l'orizzonte si stende l'infinito.
Forse una volta morti troveremo subito tutte le risposte alle nostre domande, forse no, forse dovremo ancora aspettare. Se sono curioso della vita oltre la vita terrena, è solo per trovare le risposte sul senso di questa vita, di questo universo.
Non riesco a provare empatia con le altre persone che temono la morte... non riesco a piangere ai funerali perché l'unica cosa di cui riesco a dispiacermi è che la persona che è dipartita non potrò vederla ancora per molto tempo (sempre che non me ne vada anche io fra poco tempo, ma sento invece che avrò una lunga vita ancora). Vorrei riuscire a capire cosa provano le persone che sentono la paura della morte, del buio che credono di vedervi, della separazione... cosa si prova quando si ha paura della morte? Io non lo so. Non l'ho mai saputo.
Per me quindi la morte non è un problema. Quando verrà la affronterò con calma, sperando che non mi colga del tutto improvvisamente... sarebbe seccante non preparare tutto per la mia dipartita. A me non importerebbe ma so che tanta gente che mi vuole bene ci rimarrebbe molto male.... loro per queste cose ci soffrono...
Il problema per me è trovare un senso alle cose che faccio ogni giorno. Che vivo ogni giorno. Che senso hanno gli avvenimenti che vivo ogni giorno. Dire "fai del tuo meglio" non significa niente. Io faccio già del mio meglio, ma non è quello il problema. Il problema è: cosa è veramente meglio?
E' l'unico appiglio che trovo con gli altri riguardo la questione vita-morte: il senso delle cose.
Un altro aggancio forse potrebbe essere mettere le cose dal punto di vista scientifico:
Cosa dice la scienza moderna riguardo il cervello? Che possibilità ci sono veramente che la coscienza non sia semplicemente un mero insieme di eventi determinati da reazioni chimiche del cervello?
Certo, se un giorno la scienza dovrebbe dimostrare, in modo inoppugnabile, che la coscienza è un'interazione fra composti chimici e fenomeni elettromagnetici nei neuroni, ne conseguirebbe che "la vita oltre la morte" non sarebbe possibile.
Strano come qui nessuno si sia posto il problema di analizzare la cosa dal punto di vista fattuale, scientifico.
Al massimo, qualcuno ha parlato di esperienze di pre-morte, ma in modo poco approfondito, direi.
Voi chiederete: ma questa tua certezza dell'eternità è legata anche a scelte religiose?
Direi di no, anche se sono stato educato nella religione cattolica.
Fin da bambino sono stato affascinato dall'idea della reincarnazione, che è ovviamente in contrasto con la fede cristiana. Non ho ricordi precisi, solo la netta sensazione di avere vissuto già non una, non due, ma molte volte, la sensazione di essere molto, molto vecchio, già quando ero bambino.
Gli psicologi dicevano che ero particolarmente precoce e maturo per la mia età, e già da bambino mi domandavo riguardo l'Assoluto e il Relativo, lo spirito e la materia.... e la fede cattolica non mi bastava.
Perciò io non cerco prove e non ne fornisco. Sono gli altri che ne hanno bisogno, non io, ma sono curioso di sapere cosa gli altri credono o sperano, cosa temono e di cosa sono convinti, se veramente sono convinti, o di cosa dubitano, e perché lo fanno.
Purtroppo oggi la morte è un argomento tabù, la morte va bene solo se si fanno vedere massacri in tivù, nei film o nei tg, per il resto la morte è un momento che non deve arrivare mai per nessuno, quindi tutti lo rimuovono, non pensano a cosa farebbero se se la trovassero di fronte, quindi io non ho mai la possibilità di parlarne con qualcuno. Rimango nella mia serena consapevolezza, e vedo gli altri nascondere la paura della morte nei loro occhi...
.... che tristezza, ragazzi!

26/01/2009, 19:37

Enkidu ti ammiro molto per quello che dici. Io anche se credente sono comunque affezionata alla mia pellaccia e mi voglio vivere anche quest'esperienza terrena nel migliore dei modi possibili.

Mi è piaciuta molto questa tua affermazione:
Io non ho bisogno di credere.
Io so.

06/02/2009, 21:10

Dopo la morte il nulla?

Il nulla non esiste e se esistesse non ci sarebbe. E' un paradosso.

Prima di capire se c'è qualcosa dopo la morte, bisogna capire cos'è la morte.

In questo topic, mi pare di capire, che la morte è citata come cessazione dell'attività neuro-fisica del nostro corpo, bhe ma questa attività svolta dagli atomi del nostro corpo chi e cosa l'ha innescata?
Sembra presuppore che ci sia una energia primaria che innesca un ciclo di particelle dandoli "vita" ovvero dissipando energia e dando funziona meccanica al nostro corpo.

Quando si parla di mente, si comincia a pensare a qualcosa di profondo perche abbiamo una coscienza in grado di fare pensieri complessi, ma la coscienza non è altro che una elaborazione di dati che il cervello svolte attraverso i neuroni nella corteccia celebrale ed è cosi complessa questa rete da poter sviluppare i dati, dandoli una risposta e assimilarla a sua volta.

Quando si muore tutto questo si ferma, ma le particelle subatomiche continuano ad esistere ed esprimono energia in quanto rimangono legate per mantenere la forma del nostro corpo ormai defunto.

Quando il corpo si consuma nei decennni, le particelle rompono i loro legami con le altre e si disperdo chissa dove.


Questo vale per le particelle che componevano i nostri neuroni e che ci permettevano di avere coscienza.
Quindi c'è un dissemblamento, queste particelle verranno usate in svariati posti ( forse anche al di fuori della Terra) per assemblare nuova materia.

Quindi io sono propenso a questa visione, rimanendolo fedele a cio che dice la chimica: nulla si distrugge ma tutto si trasforma.

Quindi in definitiva non muoriamo mai, è il nostro "Io" che si dissembla ma vivrà in altri miliardi e miliardi di posti differenti.


Triste? Forse.

06/02/2009, 23:33

La ricerca infinita, una veglia di torri e fortezze contro il mare e il tempo. Hanno vinto? Può darsi. Restano ancora e ancora vagano nelle loro stanze silenziose le anime dei morti, che montano la guardia alla vita. Abbastanza presto le raggiungeremo. Abbastanza presto cammineremo lungo le mura del tempo. E non avremo rimpianto di nulla, eccetto gli uni degli altri. JDM

07/02/2009, 11:59

sanje ha scritto:

Dopo la morte il nulla?

Il nulla non esiste e se esistesse non ci sarebbe. E' un paradosso.

Prima di capire se c'è qualcosa dopo la morte, bisogna capire cos'è la morte.

In questo topic, mi pare di capire, che la morte è citata come cessazione dell'attività neuro-fisica del nostro corpo, bhe ma questa attività svolta dagli atomi del nostro corpo chi e cosa l'ha innescata?
Sembra presuppore che ci sia una energia primaria che innesca un ciclo di particelle dandoli "vita" ovvero dissipando energia e dando funziona meccanica al nostro corpo.

Quando si parla di mente, si comincia a pensare a qualcosa di profondo perche abbiamo una coscienza in grado di fare pensieri complessi, ma la coscienza non è altro che una elaborazione di dati che il cervello svolte attraverso i neuroni nella corteccia celebrale ed è cosi complessa questa rete da poter sviluppare i dati, dandoli una risposta e assimilarla a sua volta.

Quando si muore tutto questo si ferma, ma le particelle subatomiche continuano ad esistere ed esprimono energia in quanto rimangono legate per mantenere la forma del nostro corpo ormai defunto.

Quando il corpo si consuma nei decennni, le particelle rompono i loro legami con le altre e si disperdo chissa dove.


Questo vale per le particelle che componevano i nostri neuroni e che ci permettevano di avere coscienza.
Quindi c'è un dissemblamento, queste particelle verranno usate in svariati posti ( forse anche al di fuori della Terra) per assemblare nuova materia.

Quindi io sono propenso a questa visione, rimanendolo fedele a cio che dice la chimica: nulla si distrugge ma tutto si trasforma.

Quindi in definitiva non muoriamo mai, è il nostro "Io" che si dissembla ma vivrà in altri miliardi e miliardi di posti differenti.


Triste? Forse.



Non è triste... semplicemente è da dimostrare che sia così. Quello che avevo chiesto io nel precedente post è: è una cosa assolutamente sicura che la nostra coscienza è solo una serie di componenti dovute a reazioni bio-chimiche ed elettromagnetiche del nostro cervello, e che quindi quando il cervello cessa di esistere, cessa di esistere anche la coscienza?
Se è certo questo, allora penso che non ci siano dubbi: non c'è una vita DOPO la morte...
... ma poi resterebbe il dubbio: e se esistesse una vita OLTRE la morte, cioè una vita che non sta in un "dopo" la morte fisica, e neanche "prima", ma semplicemente fuori del tempo?
In ogni caso, rimango solo con le mie domande... non che abbia molta importanza poi... ho già spiegato che per me la morte è un non-problema... al massimo è una vaga discussione accademica....
Come ho detto, il Nulla non esiste, per definizione. E non c'è nulla di paradossale in questo....

07/02/2009, 12:20

QUALCUNO diceva: Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Io personalmente credo in questa legge, sotto qualsiasi forma si presenti. [:)]

E come dice una canzone: ...E ci vedremo di là, so che un di là ci sarà, e so che di fisso si starà meglio che qua, non me l’ha detto il
prete, che mi guardo attorno ci deve essere un paradiso per chi vive un inferno la giorno, se non è così
ditemi il senso di ‘sto viaggio meteore di passaggio, no, la risposta sta nel ricordo del tuo abbraccio,
la certezza che rivedrò il mio amico, un istinto antico... [:)]
Ultima modifica di shantaram il 07/02/2009, 12:21, modificato 1 volta in totale.

07/02/2009, 12:27

shantaram ha scritto:

QUALCUNO diceva: Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Io personalmente credo in questa legge, sotto qualsiasi forma si presenti. [:)]

E come dice una canzone: ...E ci vedremo di là, so che un di là ci sarà, e so che di fisso si starà meglio che qua, non me l’ha detto il
prete, che mi guardo attorno ci deve essere un paradiso per chi vive un inferno la giorno, se non è così
ditemi il senso di ‘sto viaggio meteore di passaggio, no, la risposta sta nel ricordo del tuo abbraccio,
la certezza che rivedrò il mio amico, un istinto antico... [:)]


Purtroppo (o per fortuna) "nulla si crea e nulla si distrugge" è solo un principio della fisica, e i principi della scienza non hanno nulla a che fare con le domande della metafisica.
Quelli che invocano questo principio per scacciare la paura della morte, si dimenticano che sono le FORME delle cose che scompaiono e appaiono... tutto si trasforma? Allora sono proprio le forme delle cose che si creano o si distruggono... i miei atomi vivranno fino alla fine dell'universo in altre forme, ma la mia coscienza, una volta scomparsa, dove andrà?
Forse da nessuna parte, forse capirà che il tempo non esiste, che davvero nulla si crea e nulla si distrugge, neanche la forma delle cose.
Forse la verità è questa: "nulla si crea, nulla si distrugge, e nulla si trasforma" Tutto esiste. Per sempre, da sempre. Eterno.

07/02/2009, 12:44

Direi che con l'avvento della meccanica quantistica invece fisica e metafisica si siano trovate inquetantemente vicine ^_^. Con la rivoluzione scientifica del caos poi ci sono stati ulteriori avvicinamenti....tempo fa lessi un articolo che metteva a confronto alcune citazioni tratte da testi filosofici e religiosi con delle leggi della fisica...se riesco a ritrovarlo ve lo posto. E' interessante notare certi parallelismi.

Per il resto Enkidu condivido a pieno il tuo pensiero...

07/02/2009, 21:05

sicuramente la fisica moderna ci porterà a capire che siamo fatti di nulla, e la cosa più reale di noi è il nostro pensiero che scrive con inchiostro indelebile la nostra storia sulla nostra anima, e poi
ragazzi dovremmo trovarci tutti daccordo almeno su un punto, la morte non lascia scampo per nessuno ricchi e poveri qui sono tutti in mutande, poi c'è tutto l'aspetto filosofico legato all'evoluzione di ognuno di noi, sarà un gran giorno quando toccherà ad ognuno di noi, rispetto quindi per la signora morte.....
Ultima modifica di nuages47 il 07/02/2009, 21:10, modificato 1 volta in totale.
Rispondi al messaggio