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Uno sfolgorio nella notte di Cape Canaveral, un rombo martellante, e lo shuttle "Endeavour" ha spiccato il balzo verso la Stazione Spaziale (foto) portando nella stiva il Nodo 3 e la Cupola, una specie di veranda che permetterà agli astronauti di contemplare lo spettacolo della Terra e dell'universo. Il Nodo 3, chiamato "Tranquillity", è la struttura tecnologicamente più sofisticata che sia mai stata costruita per l’habitat spaziale. Con la sua forma a cilindro lungo 7 metri e largo 4,6, amplia lo spazio pressurizzato abitabile della Stazione (la metà del quale è viene dagli stabilimenti Alenia di Torino). Ma soprattutto svolge funzioni vitali che prefigurano il viaggio verso Marte: ricicla l’acqua utilizzata dall’equipaggio e produce l’ossigeno necessario per la respirazione degli astronauti riducendo la necessità di rifornimenti portati da terra, controlla e ripulisce l’aria, analizza eventuali sostanze tossiche. Ha poi le normali funzioni di raccordo con le altre parti della Space Station (chilometri di cavi!), dispone di una postazione robotica e offre quattro aree per il riposo di altrettanti membri dell’equipaggio. La Cupola, parola italiana che con questo lancio diventa universale, parte integrante del Nodo 3, è stata ricavata quasi come una scultura da un unico blocco di alluminio grezzo per evitare ogni saldatura. Le sue sette finestre, sei laterali e una centrale, offriranno una vista spettacolare sulla Terra e verso lo spazio, proteggendo da meteoriti e radiazioni. Larga 2 metri e alta uno e mezzo, può ospitare contemporaneamente due astronauti e sarà anche una specie di torre di controllo che permetterà di seguire e guidare dall’interno della Stazione Spaziale le attività degli astronauti nello spazio aperto. Affacciarsi sull'abisso dello spazio sarà un'esperienza meravigliosa: viaggiando a 27 mila chilometri orari, la Stazione Spaziale compie un'orbita intorno alla Terra in 90 minuti, in un giorno gli astronauti assistono a 15 tramonti e 15 aurore, i continenti sfilano sotto il loro sguardo alternando buio e luce, deserti e oceani, metropoli e steppe. Con l'arrivo del Nodo 3 e della Cupola, la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) è quasi completata. Grande quasi come un campo da calcio, con una massa di 400 tonnellate e un volume abitabile di 1200 metri cubi, è uno straordinario laboratorio scientifico in microgravità, un ambiente dove fisica, chimica e biologia sono ancora in gran parte scienze da esplorare. Oggi però, mentre si fanno più preoccupanti le minacce nucleari dell'Iran e le tensioni in Afghanistan, bisogna anche ricordare il significato che la ISS ha per la convivenza umana. Lassù Stati Uniti, Russia, Canada, Giappone e 11 paesi d'Europa sono una cosa sola, non esistono confini e conflitti ma solo piccole diversità culturali e di costume che rendono più affascinante la convivenza. Un mondo pacifico in miniatura. Dopo la competizione per la conquista della Luna, ancora tutta calata nell'epoca della "guerra fredda", lo spazio non ha fatto che unire i popoli. Il "muro" tra Occidente e Unione Sovietica è caduto molto prima del muro di Berlino: già nel 1975 avveniva l'incontro in orbita tra astronauti americani e russi durante la missione congiunta Apollo-Soyuz. La specializzazione italiana nella costruzione di moduli pressurizzati abitabili risale alla costruzione dello Spacelab, creatura di Ernesto Vallerani che volò per la prima volta agli inizi degli Anni 80 del secolo scorso. Di lì si è sviluppata la tecnologia che ha permesso di realizzare i moduli logistici (in pratica dei cargo spaziali), il laboratorio europeo Columbus, i Nodi 2 e 3, la Cupola e il Permanent Multipurpose Module che fa da supporto alla ISS. Il problema, ora, è che cosa fare di questo splendido giocattolo che è la Stazione Spaziale: il prossimo pensionamento degli shuttle e la decisione di Obama di fermare il programma del razzo Ares per il ritorno sulla Luna impone anche un ripensamento sul ruolo della ISS e sulla presenza americana a bordo, ora condizionata dai lanci russi con la Sojuz. Obama ha lanciato una nuova era dello spazio affidata, sotto la supervisione della Nasa, alla libera iniziativa commerciale. Vedremo che cosa ci riserva nei prossimi anni. Intanto Thales Alenia Space si è assicurata un ruolo anche nei programmi della Nasa "Commercial Orbital Transportation Services" e "Commercial Resupply Services". Questo consiste nel trasporto di carichi commerciali sulla ISS. Nel dicembre 2008 la Nasa ha firmato un contratto con la Orbital Science Corporation per poter usare il suo veicolo spaziale "Cygnus" come traghetto di carichi verso la Stazione Spaziale: nel giugno dell'anno scorso l'azienda spaziale torinese ha sottoscritto un contratto per la fornitura di nove moduli cargo pressurizzati adatti al "Cygnus". L'avventura continua.
Shuttle Silhouette In a very unique setting over Earth's colorful horizon, the silhouette of the space shuttle Endeavour is featured in this photo by an Expedition 22 crew member on board the International Space Station, as the shuttle approached for its docking on Feb. 9 during the STS-130 mission.
Astronauts Enter Tranquility, Cupola Sat, 13 Feb 2010 05:35:43 AM GMT+0100
ISS Commander Jeff Williams opened the hatch into Tranquility at 9:17 p.m. EST on Friday entering it for the first time with STS-130 Commander George Zamka and Mission Specialist Stephen Robinson. The hatch into the cupola was opened afterwards at 11:32 p.m. http://www.nasa.gov/mission_pages/shutt ... index.html
Behnken and Patrick Conclude Third Spacewalk Wed, 17 Feb 2010 09:12:00 AM GMT+0100
Spacewalkers Robert Behnken and Nicholas Patrick completed a 5-hour, 48-minute spacewalk at 3:03 a.m. EST. The pair finished all their scheduled tasks.
This was the last of three STS-130 spacewalks, the 233rd conducted by U.S. astronauts, the sixth for Behnken and the third for Patrick. It was the 140th in support of International Space Station assembly and maintenance, totaling 873 hours, 16 minutes.
A Mission Status Briefing will air at 5:30 a.m. with STS-130 Lead Space Station Flight Director Bob Dempsey and STS-130 Lead Spacewalk Officer Art Thomason.
ISS022-E-066963 (17 Febbraio. 2010) --- Questa immagine è tra le prime del suo genere scattate attraverso il "bow window" sulla Stazione Spaziale Internazionale, nella Cupola a 7 finestre.L'immagine mostra la costa dell'Algeria (nella finestra rotonda della Cupola)e una zona tra le città di Dellys e Algeri. L'immagine è stata scattata con una fotocamera digitale utilizzando una obiettivo da 28 mm. La Cupola, che una settimana e mezzo fa è stata portata fino alla sua posizione orbitale dall'equipaggio della missione STS-130 sullo Space Shuttle Endeavour, ospiterà i controlli per la robotica della stazione,e sarà un luogo in cui i membri dell'equipaggio potranno manovrare le braccia robotiche e monitorare le altre attività esterne.
Con il pilota Terry Virts ai comandi, l'Endeavour è ripartito dalla stazione alle 01:54 ora italiana e il rientro dello shuttle è previsto per lunedì al Kennedy Space Center alle 4:16 ora italiana.
Ancora pochi lanci e lo shuttle non volerà più.... mi sento vecchia! Posso dire di aver assisto ad un'era spaziale!!! Non so quanti di voi qui sul forum lo ricordano, io avevo 6 anni al primo lancio e già avevo la fissa per lo spazio: all'epoca si poteva comporre un costoso numero telefonico ed ascoltare le voci degli astronauti in orbita! Naturalmente, per la gioia dei miei genitori, telefonai!
STS-130 Crews Flight Day 13 Video in HD High-definition footage captured by the shuttle Endeavour crew that includes their craft's undocking from the International Space Station. <EMBED WIDTH="640" HEIGHT="385" SRC="http://www.youtube.com/v/XY3U5U-gO6A" HIDDEN="false" AUTOSTART="true" LOOP="true" volume="100"></EMBED>