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Cita: L'Egregia Sig.na Rubina 71 scrive: Ma queste notizie su Giovanni di Galimala e gli errori storici che grado di affidabilità hanno?
Le notizie su Giovanni di Gamala si ricavano dagli scritti del più grande storico della Palestina di quel tempo, Giuseppe Flavio, il nipote del sommo sacerdote Caifa che secondo i vangeli canonici fece condannare la figura mitologica di Gesù Nazareno figlio di Dio.
Il più grande errore commesso dai padri della Chiesa, rientra tra il proverbio "Chi troppo vuole, nulla stringe". Se loro si accontentavano di scrivere i loro libri del nuovo testamento, e non avessero voluto legittimare la loro falsificazione attraverso altri scritti "laici", ora noi non saremmo in grado di scoprire la verità storica di quegli eventi. In poche parole se loro avessero eliminato i libri di Giuseppe Flavio come hanno fatto con altri autori invece di falsificarli, ora nessuno sarebbe in grado di dimostrare/interpretare la verità storica.
Il rapporto di parentela tra il sommo sacerdote Caifa, colui che giudicò il Gesù Cristo figlio di Dio negli scritti dei vangeli, e il grande storico Ebreo Giuseppe Flavio, venne abilmente censurato dai falsari cristiani.Infatti i cristiani non vollero far sapere che il grande accusatore del Gesù Nazareno il Cristo, fosse niente meno che il nonno del grande storico ebreo Giuseppe Flavio, perchè questo giustificherebbe maggiormente, le accuse di enormi censure e interpolazioni nei sui scritti, per rendere possibile la sostituzione del ribelle al potere romano, Giovanni di Gamala figlio di Giuda il Galileo, con il mito del messia Gesù Cristo. Tali censure e falsificazioni per nascondere lo stretto rapporto di parentela tra il sommo sacerdote Caifa e lo storico ebreo Giuseppe Flavio, si possono individuare osservando e confrontando attentamente alcuni eventi riportati da Giuseppe Flavio, con alcune date storiche. Esaminando attentamente lo scritto di Giuseppe Flavio, Autobiografia, 1,3: "Questa è la mia genealogia, e la esporrò. Nostro bisavolo fu Simone, soprannominato «il Balbuziente»; visse al tempo del sommo sacerdozio del figlio del sommo sacerdote Simone, al tempo cioè di colui che per primo tra i sommi sacerdoti ebbe nome Ircano. 4. Simone il Balbuziente ebbe nove figli, dei quali uno, Mattia, chiamato <figlio d’Efeo>, prese in moglie una figlia del sommo sacerdote Gionata, il primo tra gli Asmonei a rivestire il sommo sacerdozio e fratello del sommo sacerdote Simone. Durante il primo anno del regno di Ircano, a Mattia nacque un figlio, Mattia detto «il Gobbo». 5. Da costui, nel nono anno del regno di Alessandra, nacque Giuseppe, e da Giuseppe nacque Mattia, nel decimo anno del regno di Archelao; infine, da Mattia nacqui io, Il primo anno dell’impero di Gaio Cesare Io ho tre figli: Ircano, il più grande, nato nel, quarto anno del regno del l’imperatore Vespasiano, poi Giusto, nato nel settimo, e Agrippa, nel nono. 6. Questa è dunque la genealogia della nostra famiglia: la riproduco come l’ho trovata registrata negli archivi pubblici, con buona pace di coloro che tentano di screditarci."
Ecco la prima grande falsificazione si trova in "nel nono anno del regno di Alessandra, nacque Giuseppe, e da Giuseppe nacque Mattia, nel decimo anno del regno di Archelao; infatti il nono anno del regno di Alessandra corrisponde al 65 a. c.; mentre il decimo anno del regno di Archelao corrisponde al 6 d.c.. Se tutto ciò fosse vero Giuseppe avrebbe concepito Mattia all'età di ben settantauno anni circa, molto improbabile ma non impossibile. Ciò che lo rende veramente impossibile, è un'altro scritto dello stesso storico Giuseppe Flavio, Antichità Giudaiche, libro XIV, 175: "E non si sbagliava in alcuna parte della sua predizione. Infatti, quando Erode assunse il potere regio, uccise Ircano e tutti gli altri membri del sinedrio, eccetto Samaia; che teneva in grandissimo onore sia per la sua giustizia sia perché, più tardi, quando la città fu assediata da Erode e Sossio, consigliò il popolo ad accettare Erode, affermando che a motivo delle loro mancanze non avrebbero potuto sottrarsi a lui. Di questi eventi parleremo a suo luogo." Erode uccise tutti gli altri membri del sinedrio dopo il 37 a.c. anno in cui iniziò il suo lungo regno. Non possiamo dimenticare che lo storico ebreo Giuseppe Flavio sempre in Autobiografia 1,2 scrive: "Per quanto mi riguarda, la mia famiglia non discende semplicemente da sacerdoti, ma dalla prima delle ventiquattro classi sacerdotali’, il che è già di per sé un segno di distinzione, e, all’interno di questa, dalla più illustre delle tribù. Inoltre, per parte di madre sono imparentato con la famiglia reale, giacché i discendenti di Asmoneo, dei quali lei è nipote, detennero per lungo tempo il sommo sacerdozio e il regno del nostro popolo." Ecco evidenziato che da Giuseppe figlio di Mattia detto il Gobbo nato nel 65 a.c. e Mattia il padre di Giuseppe Flavio nato nel 6 d.c ci deve essere stata un'altra generazione rappresentata da colui che venne identificato successivamente sotto il nome di Caifa. Per completare l'opera di censura, cancellarono il patronimico di Caifa, cioè il nome di suo padre, unico caso che io ho notato nell'elencazione dei sommi sacerdoti riportati negli scritti di Giuseppe Flavio. Cioè il nome che avrebbe permesso di identificare l'anello mancante nella stirpe dello storico Giuseppe Flavio . Senza quel nome la successione familiare si ferma, perchè rende impossibile ricondurre Caifa al Giuseppe figlio di Mattia il Gobbo. Inoltre, solo una persona nata dopo il 37 a. c. poteva ragionevolmente essere ancora efficiente nel 36 d.c., quando avvenne il processo al mitico Gesù Nazareno e non una persona nata nel 65 a.c. con un'età di 101 anni e oltre.Essendo, Giuseppe Flavio, nipote del sommo sacerdote Caifa era pure parente, del sommo sacerdote Anna, cioè Anano figlio di Seth. Infatti dal vangelo di Giovanni 18,13 "e lo condussero prima da Anna; era infatti suocero di Caifa, il quale era sommo sacerdote in quell'anno."
I cinque figli maschi del sommo sacerdote Anna, che furono a loro volta tutti sommi sacerdoti, (Antichità Giudaiche, libro XX, 198) furono zii di Mattia padre dello storico ebreo Giuseppe Flavio. I falsari cristiani non riuscirono ad accettare l'idea che lo storico ebreo cosi ben inserito nell'ambiente familiare di coloro che secondo i vangeli, condannarono il Gesù Cristo e videro i miracoli potenti dovuti alla sua morte, non scrivesse neppure una riga a riguardo del loro Messia, perciò ne censurarono le origini.Per terminare un semplice e umile ragionamento. Lo storico Giuseppe Flavio dichiara:"Per quanto mi riguarda, la mia famiglia non discende semplicemente da sacerdoti, ma dalla prima delle ventiquattro classi sacerdotali, il che è già di per sé un segno di distinzione, e, all’interno di questa, dalla più illustre delle tribù."; quindi Caifa che fu sommo sacerdote per un lunghissimo periodo dal 18 a 36 d.c. circa, caso unico, non poteva che appartenere anche lui, alla prima delle ventiquattro classi sacerdotali e dalla più illustre delle tribù. Cita: L'Egregia Sig.na Rubina 71 scrive:
Se fosse così, tutto ciò che ci è stato detto sulla figura di Gesù sarebbe un'enorme bugia!!! Non si tratta solo del fatto che si sia sposato oppure no con Maria Maddalena! Diciamo che la figura del mito di Gesù di Nazareth, è nata da una serie di falsificazioni, giustificate dalla più cupa disperazione di una moltitudine di persone che avevano visto e constatato il naufragare dei loro sogni e convinzioni nelle peggiori tragedie che potevano capitare all'umanità di quel tempo.La storia quella vera non ci dice che Giovanni di Gamala, un figlio di Giuda il Galileo, colui dal quale fu mutuato il mito di Gesù di Nazaret fosse o non fosse sposato e con chi. Sappiamo solo da "La guerra giudaica" di Giuseppe Flavio VII -8-252 e seguenti, che :" 252 Intanto al governo della Giudea, essendo morto Basso, era succeduto Flavio Silva. Questi, vedendo che tutto d resto del paese era stato sottomesso con le armi tranne un'unica fortezza che era ancora in mano ai ribelli, raccolse tutte le forze che stavano nella regione e mosse contro di essa. Masada è il nome di questa fortezza. 253 A capo dei sicari che l'avevano occupata c'era Eleazar, un uomo potente, discendente di quel Giuda che, come sopra abbiamo detto, aveva persuaso non pochi giudei a sottrarsi al censimento fatto a suo tempo da Quirinio nella Giudea. "Quindi questo Eleazar era un figlio di un figlio o di una figlia di Giuda il Galileo. Perciò teoricamente poteva anche essere un figlio di Giovanni di Gamala, come anche non esserlo perchè figlio di un suo fratello o di una sua sorella. Quasi certamente l'autore del vangelo di Giovanni prese lo spunto dalla figura di questo Eleazar per riportare nel suo vangelo la ressurezione di Lazzaro da parte di Gesù. Io propendo fortemente per l'ipotesi, che questo Eleasar fosse figlio di una sua sorella sposata ad un certo Giairo come riportato in Guerra giudaica di Giuseppe Flavio libro II,447.Un caro saluto e mi chieda pure se nutre qualche altro dubbio.
Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 16/02/2010, 22:45, modificato 1 volta in totale.
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