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Rettiloide
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MessaggioInviato: 03/02/2010, 23:06 
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Angeldark ha scritto:
Esquel, ti ricordi che Castaneda insegna che, se uno visita un altro mondo deve stare attento a non farsi "assorbire" altrimenti non potrebbe ritornare indietro?
Come se, anche in quel caso, la coscienza di sè venisse perduta a seguito della conoscenza di un nuovo mondo!


Sure ... pericolo vero. L'ho condensato nella 'teoria degli attrattori', accennata nella IM-Teoria. Te la riporto qui, tanto è breve [:)]

Il concetto di "attrattore” è noto. Laddove non lo fosse, si pensi ad un pendolo in movimento, ossia e in termini più generali, ad un sistema che progredisce secondo leggi precise (nella fattispecie la quantità di moto, la gravità e l’attrito) verso un punto di quiete, ossia quello caratterizzato dal più basso livello energetico possibile. Tale punto può essere pensato proprio come “attrattore del sistema” che, in questo caso e per effetto dell’influenza stazionaria che genera rispetto all’elaborazione dell’informazione, è denominato “attrattore” tout court. Ora, l'idea è, giustappunto, d’applicare tale concetto al fenomeno percettivo.
Si pensi, dunque, ad un sistema dinamico e dissipativo, in un regime caotico che, per quel che qui rileva, sarebbe costituito da un "centro attentivo" (soggetto percepente) e da un numero finito d’oggetti terzi (interni e/o esterni al soggetto), tutti potenziali attrattori rispetto al soggetto che percepisce. In tal caso, ciò che è attratto e, di conseguenza, disperso è propriamente l'attenzione del soggetto percepente.
Il sistema, dunque, è dinamico perché, per effetto del continuo mutamento degli attrattori, presenta un’evoluzione temporale non lineare (legata ai singoli e diversi oggetti con i quali l’attenzione viene in contatto nel tempo). Inoltre, è dissipativo giacché l'energia coinvolta (attenzione) è continuamente dissipata dal soggetto percepente sotto forma d’emozioni, pensieri, intuizioni, sensazioni.
Tali attrattori, inoltre, si dicono strani o caotici perché non statici dal punto di vista dell'elaborazione dell'informazione. Per fare un esempio, si pensi alla stessa fetta di torta che, a differenza della gravità che ha carattere costante per il pendolo così come per qualsiasi altro oggetto fisico, può agire “attrattivamente” in modo differente su percettori distinti o, anche, sul medesimo percettore in tempi diversi.
Ciò che dovremmo ipotizzare, dunque, è un individuo costantemente a contatto con attrattori strani (gli oggetti dell’esperienza quotidiana, così come quelli che popolano il suo IP) che genera continuamente vettori attentivi al fine di interagire con gli attrattori medesimi e, in questa operazione, consuma continuamente energia psichica (attentiva).


Ultima modifica di eSQueL il 03/02/2010, 23:07, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/02/2010, 23:23 
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eSQueL ha scritto:
Inoltre, è dissipativo giacché l'energia coinvolta (attenzione) è continuamente dissipata dal soggetto percepente sotto forma d’emozioni, pensieri, intuizioni, sensazioni.

Questa la incornicio!
Praticamente, in questo nostro mondo, siamo prigionieri e per evadere bisogna conservare l'energia...
Effettivamente, le pratiche meditative tendono a neutralizzare pensieri, emozioni, sensazioni...
Sconsiglio il metodo antidepressivo di Morgan [:D]


Ultima modifica di Angel_ il 03/02/2010, 23:27, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 03/02/2010, 23:44 
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Angeldark ha scritto:
Sconsiglio il metodo antidepressivo di Morgan [:D]



LOL ... mi sa che dopo il siluramento a san remo andrà in overdose [:o)]



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MessaggioInviato: 24/02/2010, 13:01 
Universi paralleli: il mondo della fisica indaga

Per ora, è impossibile rispondere ad una domanda come "esiste vita nell'universo?". Sebbene io sia convinto che la risposta è "si, esiste", non abbiamo prove che questa sia la realtà dei fatti.
Se poi ci interrogassimo sulla possibilità che esistano altri universi simili o completamente differenti dal nostro, popolati da esseri che nemmeno possiamo immaginare, la questione diventa esponenzialmente più complicata, da immaginare e da provare.

Tuttavia il mondo della fisica, per quanto sia nelle stesse condizioni di assenza di prove come il resto del mondo, si sta interrogando sulla possibilità che esista della vita non solo nel nostro universo, ma anche in una moltitudine di altri universi simili o diversi dal nostro, con leggi della fisica differenti, a volte talmente diverse da ribaltare completamente il concetto stesso di essere vivente che abbiamo ora.

I laboratori dell' MIT sono pieni di cervelloni che studiano possibili scenari. Uno di questi scenari è quello ipotizzato da Robert Jaffe, Alejandro Jenkins e Itamar Kimchi, che mostrano come possano esistere universi molto differenti dal nostro (http://www.physorg.com/news186053895.html), con elementi di base simili al carbonio, all'idrogeno ed all'ossigeno, attraverso i quali si possano evolvere forme di vita complesse, per quanto "costruite" su una chimica differente dalla nostra.

Le moderne teorie cosmogoniche dicono che il nostro universo potrebbe essere uno tra i tanti racchiusi in quello che viene definito "multiverso". Di continuo nascono e muoiono sempre nuovi universi, in un ciclo del tutto simile a quello della vita : si uniscono, si scontrano, si fondono, nascono e muoiono nel corso di miliardi di anni o in pochi istanti, a volte sono addirittura invisibili se osservati da altri universi che li compenetrano.

In questo enorme "cataclisma multi-universale", se le condizioni rimangono stabili per un periodo sufficiente è possibile che si possa sviluppare una complessità tale da permettere la nascita della vita. Non si tratterebbe quindi di universi composti per lo più da molecole vaganti ed atomi allo stato brado, ma di una vera e propria chimica organica basata su costanti fisiche differenti dalle nostre.

Fino ad ora si è sempre creduto (e lo credevo anche io) che se fosse cambiata una sola costante nel nostro universo, tutto sarebbe crollato. Lo studio del MIT invece suggerisce che occorrerebbe analizzare più approfonditamente questo scenario, dato che diverse costanti fisiche non significano necessariamente l'impossibilità dell'esistenza.

Jaffe ed i suoi collaboratori hanno quindi iniziato a formulare diversi scenari in cui ogni universo ha forze elettromagnetiche simili alle nostre, concentrandosi sulla possibilità della nascita di forme di vita basate sul carbonio. Hanno definito come "congeniali alla vita" quegli universi in cui possono esistere forme stabili di idrogeno, ossigeno e carbonio, basi attorno le quali si può sviluppare una chimica organica fondamentale.

Hanno quindi approntato una serie di simulazioni per vedere cosa sarebbe successo se avessero alterato le masse dei quark, le particelle elementari che compongono protoni, elettroni e neutroni, modificando soltanto la massa dei quark chiamati "up", "down" e "strange", i più comuni e leggeri dei sei quark conosciuti.

Ed hanno scoperto che c'è più di un "universo congeniale alla vita". Universi in cui potrebbero nascere forme di vita basate non sul carbonio tradizionale, ma su alcuni dei suoi isotopi.
O addirittura universi in cui una delle quattro forze fondamentali del nostro universo, la forza nucleare debole, manca completamente e viene compensata dalle altre tre.

Sembra che non si possa escludere a priori che sia possibile la presenza degli esseri extra-dimensionali ipotizzati dalla letteratura fantascientifica, se intendiamo come "dimensione" un universo alternativo al nostro.
Da qualche parte, là fuori, potrebbero esistere delle forme di vita basate sul carbonio-14 che si pongono le stesse nostre domande, o che forse si sono già dati delle risposte.

Fonte: http://www.ditadifulmine.com/2010/02/un ... della.html


Ultima modifica di 2di7 il 24/02/2010, 13:02, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 25/02/2010, 23:45 
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Blissenobiarella ha scritto:

Prego angel ^_^

Diego, penso che le ramificazioni, una volta separate si sviluppino indipendentemente le une dalle altre, ma essendo i molti mondi delle realtà non locali, potrebbero in qualche in qualche modo restare correlate da una specie di mega-entanglement?
Invece io mi chiedo: se fra tutti gli universi possibili, ce ne fosse uno incapace di produrre ramificazioni? Che tipo di mondo sarebbe?



Mi domando allora quale sia la struttura del Multivero. Allora, tutto è vero? Ogni cosa, anche la più inverosimile, si realizza in uno qualsiasi degli infiniti universi?


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MessaggioInviato: 21/06/2010, 08:57 
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Blissenobiarella ha scritto:

Prego angel ^_^

Diego, penso che le ramificazioni, una volta separate si sviluppino indipendentemente le une dalle altre, ma essendo i molti mondi delle realtà non locali, potrebbero in qualche in qualche modo restare correlate da una specie di mega-entanglement?
Invece io mi chiedo: se fra tutti gli universi possibili, ce ne fosse uno incapace di produrre ramificazioni? Che tipo di mondo sarebbe?



-> singolarita` cosmica,
un buco nero, entropia zero

la questione e`..
si puo` saltare da un multiverso all`altro?

magari cambiando frequenza (vedi tesla)

secondo me si..


Ultima modifica di mik.300 il 21/06/2010, 09:00, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Marziano
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MessaggioInviato: 21/06/2010, 11:09 
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Enkidu ha scritto:

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Blissenobiarella ha scritto:

Prego angel ^_^

Diego, penso che le ramificazioni, una volta separate si sviluppino indipendentemente le une dalle altre, ma essendo i molti mondi delle realtà non locali, potrebbero in qualche in qualche modo restare correlate da una specie di mega-entanglement?
Invece io mi chiedo: se fra tutti gli universi possibili, ce ne fosse uno incapace di produrre ramificazioni? Che tipo di mondo sarebbe?



Mi domando allora quale sia la struttura del Multivero. Allora, tutto è vero? Ogni cosa, anche la più inverosimile, si realizza in uno qualsiasi degli infiniti universi?



Forse l`Universo nel quale viviamo e` il risultato come evento di Big Bang di un esperimento fatto/svolto in un altro Universo-bolla.
Esperimento di creazione di nuovi Universi condotto da una entita` che qui noi chiameremmo scienziato/fisico e che a tutti gli effetti per l`essere Homo Sapiens Sapiens si connota come il Dio Creatore a cui volenti o nolenti anche le cosiddette "fedi" dovrebbero fare riferimento.
A questo punto pero` si porrebbe un problema di ricorsione infinita...chi ha "creato" il nostro Dio ?
La mente umana incapace di afferrare appieno il concetto di "infinito" ha preferito trovare la versione di comodo dell`unico Dio.
Forse comunque, grazie alla radiazione residua di energia di Hawking nemmeno una singolarita` spazio-tempo qual e` un black hole, per un osservatore nel nostro Universo possiede entropia zero ma solo una valore fluttuante di entropia (di disordine associato a fluttuazioni quantistiche) caratterizzabile per via statistica.
Come del resto l`energia associata ad una porzione di Universo alla temperatura di 0 gradi Kelvin non e` nulla ma possiede il cosiddetto valore di punto zero.
Come anche il "vuoto assoluto" non e` presente quanto meno nella natura del nostro Universo stante il fatto che si presenta una radiazione elettromagnetica fluttuante nel tempo.
Grazie.

Marco71.



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MessaggioInviato: 21/06/2010, 11:12 
Ah mi sono dimenticato ma evidentemente la teoria del Multiverso ha parecchi decenni di eta`...
Almeno una quarantina dato che da piccolo su Topolino apparve una storia in cui Zio Paperone affrontava un viaggio (in compagnia di Paperino e Qui,Quo,Qua) verso una Terra-bis in cui tutto esisteva come sulla Terra (Paperopoli compresa) ma con connotati complementari ed opposti.
Paperino coraggioso e fortunato ecc. ecc.
Grazie.

Marco71.



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MessaggioInviato: 21/06/2010, 11:16 
Se fosse vera questa teoria, quale, fra tutte queste "dimensioni" sarei ... IO? (Non lo ritengo possibile, altrimenti quante coscenze dovremmo avere, e ... tutte presenti!?).[8)]



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Immagine Operatore Radar Difesa Aerea (1962 - 1996)
U.F.O. "Astronavi da altri Mondi?" - (Opinioni personali e avvenimenti accaduti nel passato): viewtopic.php?p=363955#p363955
Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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IPOTESI SUL RAPPORTO TRA UFO E UNIVERSI PARALLELI
di Giovanni Pellegrino

In tale articolo prenderemo in considerazione la possibilità che esista un rapporto tra gli ufo e gli universi paralleli tenendo presente che oggi esiste un forte interesse sia per il fenomeno ufo sia per il mistero degli universi paralleli.
Volendo schematizzare al massimo il contenuto di tale articolo possiamo dire che affronteremo in esso quattro questioni molto interessanti e controverse: in primo luogo esporremo e commenteremo alcuni dati di fatto che permettono, a nostro avviso di affermare che l’esistenza degli universi paralleli è probabile anche se non può essere ancora definita certa; in secondo luogo esporremo due interessanti teorie sull’origine degli universi paralleli; in terzo luogo prenderemo in considerazione la possibilità che esistano rapporti tra gli universi paralleli nonché tra gli abitanti di alcuni di questi universi paralleli; infine ci occuperemo della possibilità che esistano rapporti tra il fenomeno ufo e gli universi paralleli.
Premesso ciò cominceremo ora ad enunciare le argomentazioni formulate dai sostenitori dell’esistenza degli universi paralleli. Molto interessante è l’esperimento ideato da Deutsch che ora descriveremo in maniera molto sintetica. Deutsch ha proiettato su uno schermo con due fenditure un fascio di elettroni che in un primo momento ha prodotto sullo schermo una “figura di interferenza” per poi sparire completamente. Secondo Deutsch la sparizione del fascio di elettroni preceduta dalla formazione di una ”figura di interferenza” costituisce la prova fisica dell’esistenza di un universo parallelo “ombra” che ha intercettato il fascio di elettroni facendoli sparire dal nostro universo e facendoli poi ricomparire in un universo parallelo definito da Deutsch “universo parallelo ombra”.

Citeremo ora un secondo esperimento effettuato dallo stesso Deutsch per dimostrare l’esistenza degli universi paralleli. Il fisico quantistico ha sottoposto ad una forte accelerazione un fascio di elettroni e poi li ha proiettati su uno schermo con due fenditure e ha potuto verificare che il fascio di elettroni è sparito anche questa volta senza però far comparire sullo schermo prima di sparire una “figura di interferenza”. Anche in questo secondo esperimento Deutsch spiega la sparizione degli elettroni con il fatto che essi si sono trasferiti in un universo parallelo. Deutsch a sostegno della sua affermazione che in entrambi gli esperimenti gli elettroni spariti sono ricomparsi in un altro universo parallelo al nostro chiama in causa il Primo Principio della Termodinamica che afferma che “nulla si crea e nulla si distrugge”. Pertanto il fascio di elettroni non potendo essere stato distrutto nei due esperimenti ora citati secondo Deutsch deve essersi per forza trasferito in un altro universo. Infatti se il fascio di elettroni fosse stato distrutto in questi due esperimenti sarebbe stato violato il Primo Principio della Termodinamica che abbiamo citato in precedenza.

Un’altra argomentazione che viene spesso citata dai sostenitori dell’esistenza degli universi paralleli è che essi devono necessariamente esistere poiché le matematiche non euclidee hanno con complicati e sofisticati calcoli dimostrato la loro esistenza. Secondo le matematiche e le geometrie non euclidee il nostro universo fa parte di un multiuniverso costituito da n universi paralleli.

Passeremo ora ad enunciare una quarta argomentazione formulata dai sostenitori dell’esistenza degli universi paralleli basata su un esperimento effettuato nel 1993 da un gruppo di fisici dell’Università di Montreal che sono riusciti ad effettuare il cosiddetto teletrasporto quantico. Esporremo in maniera molto sintetica tale esperimento che ha dimostrato che il teletrasporto quantico è possibile. I fisici dell’Università di Montreal hanno annunciato nel 1993 di aver teletrasportato un fascio di fotoni e un certo numero di atomi di cesio che alla fine dell’esperimento sono spariti. Anche tali scienziati hanno fatto riferimento al Primo Principio della Termodinamica (nulla si crea e nulla si distrugge) per sostenere che il fascio di fotoni e gli atomi di cesio erano spariti dal nostro universo non perché erano stati distrutti nel corso dell’esperimento ma perché si erano trasferiti in un universo parallelo al nostro.

Citeremo ora altre argomentazioni a favore dell’esistenza degli universi paralleli non più basate su esperimenti effettuati dai fisici quantistici o sui calcoli e sulle formule delle matematiche e delle geometrie non euclidee ma su dei racconti e su delle testimonianze provenienti da esseri umani che hanno vissuto esperienze certamente fuori dal normale. Cominceremo col citare due fatti veramente inspiegabili avvenuti nel Triangolo delle Bermude dove come tutti sanno si sono verificate molte sparizioni di aerei e di navi. In questa sede non citeremo le sparizioni avvenute in questa zona di mare ragion per cui rimandiamo i lettori interessati a saperne di più su tali sparizioni a due nostri articoli intitolati “Il mistero del Triangolo delle Bermude” e “Le rovine sommerse nel Triangolo delle Bermude”. In tale articolo ci limiteremo a citare due fatti misteriosi avvenuti nel Triangolo delle Bermude che a nostro avviso possono dimostrare che gli universi paralleli esistono realmente.

Il primo di questi due casi avvenne nel 1945 e vide come protagonista una squadriglia di Avengers ed un idrovolante Martin Mariner che scomparvero nel Triangolo delle Bermude dopo essere partiti da una base della Florida. In questo articolo punteremo la nostra attenzione sulle ultime frasi pronunciate dal caposquadriglia dei cinque Avengers prima che egli scomparisse definitivamente nel Triangolo delle Bermude insieme con gli aerei e gli altri quattro piloti. Poco prima di sparire il caposquadriglia comunicò alla base che non riusciva più ad orientarsi, non riusciva più a vedere la terraferma ed inoltre il mare aveva assunto un colore diverso da quello abituale.

A nostro avviso la cosa più significativa comunicata dal pilota al centro di controllo è senza dubbio l’affermazione che il mare non aveva più il solito colore ma aveva assunto un altro colore. Tale frase si può spiegare solamente ipotizzando che gli Avengers erano entrati o stavano per entrare in un universo parallelo nel quale il mare e chiaramente anche il cielo (vogliamo ricordare che il colore del mare riflette il colore del cielo) non hanno lo stesso colore che hanno nel nostro universo.

Il cambiamento del colore del cielo è un fatto ancora più significativo se teniamo presente che anche nel secondo evento misterioso avvenuto nel Triangolo delle Bermude che ora esporremo sinteticamente i testimoni sfuggiti miracolosamente alla sparizione misero in evidenza che c’era stato un cambiamento di colore del cielo e del mare. Il fatto misterioso che intendiamo raccontare avvenne nel 1952 e vide coinvolta una nave da carico diretta verso le Azzorre. La nave navigava in ottime condizioni atmosferiche e di conseguenza il cielo era limpido e a livello del mare fino all’orizzonte non si intravedeva nessuna nuvola e nessun banco di nebbia. Ma all’improvviso la nave venne avvolta da una nebbia molto localizzata apparsa dal nulla che impediva al capitano e ai marinai di vedere il cielo e l’orizzonte. All’improvviso la nebbia si dissolse per qualche secondo e gli uomini dell’equipaggio si accorsero con loro grande sorpresa che il mare e il cielo non erano più azzurri ma erano diventati rosa. Questo spettacolo durò per poche decine di secondi poiché la nebbia ricomparve di nuovo ed avvolse per la seconda volta completamente la nave ed anche questa volta tale nebbia si materializzò dal nulla, senza nessuna causa apparente. La nebbia dopo poco tempo svanì e gli uomini dell’equipaggio della nave si resero conto che il mare e il cielo non erano più rosa ma erano tornati ad essere azzurri. A nostro avviso appare evidente che la nave per qualche decina di secondi entrò in un universo parallelo nel quale il mare ed il cielo erano rosa per poi per un motivo che non siamo in grado di spiegare ritornare nel nostro universo dove il mare e il cielo sono azzurri.

Riteniamo ora opportuno citare in maniera molto sintetica le affermazioni del famoso contattista Mayer riguardanti l’esistenza degli universi paralleli. Secondo Mayer le sue conoscenze riguardanti gli universi paralleli gli sarebbero state riferite dagli extraterrestri che avevano preso contatto con lui. Volendo essere sintetici al massimo grado Mayer sostiene che esistono universi paralleli gemelli nei quali si verificano gli stessi eventi storici che danno luogo a risultati identici negli universi paralleli gemelli. Esisterebbero poi altri tipi di universi paralleli nei quali si verificano gli stessi eventi storici ma con esiti opposti. Per fare un esempio ammettiamo che nell’universo parallelo A il pianeta X conquista il pianeta Y, nell’universo parallelo che noi chiamiamo B il pianeta Y conquista il pianeta X. Quindi in tutti e due gli universi paralleli si verifica la guerra tra il pianeta X e il pianeta Y ma in un universo parallelo vince la guerra il pianeta X mentre nell’altro universo parallelo la guerra la vince il pianeta Y.

Infine Mayer sostiene che gli alieni gli hanno anche riferito che è indispensabile che nel multiuniverso costituito dagli n universi paralleli non venga mai alterato lo stato di equilibrio dal momento che se tale stato di equilibrio venisse alterato si avrebbero conseguenze negative in tutti gli universi paralleli. Mayer sostiene che è sufficiente che in un solo universo parallelo venga alterato tale equilibrio per far sì che nell’intero multiuniverso venga compromesso lo stato di equilibrio (concezione olistica del multiuniverso). Infine il contattista svizzero sostiene che sia i comportamenti degli abitanti del multiuniverso sia eventi di carattere fisico non dipendenti dagli abitanti degli universi paralleli possono alterare lo stato di equilibrio in un universo parallelo e di riflesso dell’intero multiuniverso.

Prenderemo ora in considerazione un caso della fenomenologia ufologica avvenuto il 18 dicembre del 1977 in Spagna: tale caso viene citato spesso dai sostenitori dell’esistenza degli universi paralleli. Esporremo ora in maniera sintetica quanto avvenne il 18 dicembre del 1977 a Miguel Herrero. Egli era in viaggio con il suo furgone ma poco prima che spuntasse l’alba all’improvviso si spensero tutte le luci del suo furgone. Egli venne rapito da esseri umanoidi la notte del 18 dicembre del 1977 mentre si trovava bloccato nel suo furgone poiché egli non aveva potuto continuare il suo viaggio a causa di problemi ai fari del suo furgone che si erano improvvisamente spenti. Egli rimase nell’ufo per circa tre ore ed ebbe la possibilità di parlare con i piloti dell’ufo.

Herrero restò completamente senza parole quando si accorse che uno dei piloti dell’ufo aveva una fortissima somiglianza fisica con lui. La somiglianza tra i due era così forte che il pilota dell’ufo presentava sulla guancia destra la stessa cicatrice che Herrero aveva sulla guancia sinistra. Miguel fece un passo indietro con l’intenzione di toccare l’umanoide per assicurarsi che tutto ciò che stava vedendo fosse vero: allora quello che sembrava il capo degli umanoidi lo fermò e gli disse: “Non toccarlo poiché egli è il tuo negativo cosicché se si dovesse verificare un contatto fisico tra di voi vi distruggereste a vicenda” .

Gli umanoidi spiegarono ad Herrero di essere venuti per la prima volta sulla Terra 3000 anni fa e gli dissero anche di essere impegnati a realizzare esperimenti allo scopo di fondersi con la razza umana. In estrema sintesi essi dissero a Miguel che provenivano da un universo parallelo gemello del nostro universo nel quale esisteva un pianeta Terra identico al pianeta Terra presente nel nostro universo. Di conseguenza in questo universo parallelo gemello del nostro universo costituito di antimateria esistevano gli stessi individui che esistono sulla Terra nel nostro universo e di conseguenza esisteva l’ “antiMiguel Herrero” costituito da antimateria. Per dirla in altro modo sull’ “antiTerra” esistevano esseri identici agli attuali abitanti della Terra sebbene questi esseri fossero costituiti di antimateria. Se riflettiamo bene le affermazioni di questi umanoidi provenienti da tale universo parallelo sono sconcertanti. Per fare un esempio concreto per esserci una completa identità tra il nostro pianeta Terra ed il pianeta Terra esistente nell’universo parallelo l’albero genealogico della famiglia dell’ “anti Miguel Herrero” dovrebbe essere identico a quello della famiglia di Miguel Herrero. Ma affinché l’albero genealogico dei due Miguel Herrero possa essere identico e parallelo, necessariamente anche la nascita e la morte di ognuno dei familiari dei due sarebbero dovuti accadere contemporaneamente nel nostro universo e nell’universo parallelo da dove provenivano gli umanoidi. Per fare un esempio concreto l’antitrisnonno di Miguel sarebbe dovuto morire nello stesso momento del trisnonno. Ed infatti gli umanoidi dissero a Herrero che quando uno muore nel nostro mondo l’altro muore nell’altro mondo. Allo stesso modo quando uno nasce nel nostro mondo nasce anche nel oro mondo: in definitiva questi esseri farebbero contemporaneamente a noi tutte le cose che noi facciamo.

Mentre Miguel Herrero si trovava sull’ufo gli umanoidi gli dissero anche che tutto ciò che succede in questo mondo è causa di ciò che accadde nel loro e viceversa. L’unico modo di comprendere questo inspiegabile susseguirsi di eventi nel nostro e nel loro mondo è presupporre che tra questi due mondi esista una sincronicità totale, ma se vi è una sincronicità totale come è possibile che tutto ciò che accade nel nostro mondo è causa di ciò che accade nel loro e viceversa? Se tutto accade nello stesso istante nei due mondi niente è causa di niente nell’altro mondo ma bisognerebbe supporre che la causa di ciò che accade sia nel nostro mondo sia nel loro mondo sia da ricercare in un terzo mondo estraneo sia al loro mondo sia al nostro. Infine gli umanoidi dissero a Miguel che accadeva spesso che vi fossero contatti tra gli abitanti dei vari universi paralleli che costituiscono il multiuniverso e che in alcuni casi si erano anche verificate delle vere e proprie guerre tra pianeti che si trovavano in due diversi universi paralleli.

Affronteremo ora la questione della nascita degli universi paralleli esponendo due delle teorie che sono state formulate su tale questione ovvero la teoria dell’universo a bolle e la teoria di Smolin.
Cominceremo con il descrivere la teoria dell’universo a bolle. Per prima cosa dobbiamo dire che tale teoria è stata elaborata da Andrej Linde. Il concetto di universo a bolle elaborato da Linde comporta la creazione di universi derivanti dalla HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Schiuma_quantistica&action=edit&redlink=1" \o "Schiuma quantistica (pagina inesistente)" schiuma quantistica di un “universo genitore”.

Questa teoria è nota come HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Teoria_dell%27inflazione_caotica&action=edit&redlink=1" \o "Teoria dell'inflazione caotica (pagina inesistente)" teoria dell’universo a bolle. Il concetto dell’universo a bolle comporta la creazione di universi derivanti dalla HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Schiuma_quantistica&action=edit&redlink=1" \o "Schiuma quantistica (pagina inesistente)" schiuma quantistica di un “universo genitore”. Alle scale più piccole (quantistiche), la schiuma ribolle a causa di fluttuazioni di energia. Queste fluttuazioni possono creare piccole bolle e HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/wiki/Wormhole" \o "Wormhole" wormhole. Se la fluttuazione di energia non è molto grande, un piccolo universo a bolla può formarsi, sperimentare una qualche espansione (come un palloncino che si gonfia), ed in seguito potrebbe contrarsi. Comunque, se la fluttuazione energetica è maggiore rispetto ad un certo valore critico, si forma un piccolo universo a bolla dall’universo parentale, va incontro ad un’espansione a lungo termine, e permette la formazione sia di materia che di strutture HYPERLINK "http://it.wikipedia.org/wiki/Galassia" \o "Galassia" galattiche a grandissima scala.

Una teoria formulata dal fisico Alexander Vilenkin afferma che il multiverso è formato da tanti universi, ognuno dei quali si trova eternamente confinato in una bolla in inflazione eterna (cioè in espansione), incluso il nostro. In alcune zone di una bolla, la deformazione dello spazio-tempo è tale da portare alla formazione di una nuova bolla, aprire un varco verso un nuovo universo; dopo un certo periodo, sempre per effetto della deformazione, la nuova bolla si stacca e si forma un universo del tutto indipendente, senza alcun punto di collegamento con quello di partenza.

Dopo aver esposto la teoria dell’universo a bolle esporremo un'altra teoria formulata da Smolin per spiegare la nascita degli universi paralleli. Secondo Smolin ogni volta che si forma un buco nero in seguito al collasso gravitazionale di una stella massiva si ha l’inizio della nascita di un nuovo universo parallelo. Secondo il cosmologo americano da ogni buco nero nascerebbe un nuovo universo parallelo in espansione con tutte le conseguenze del caso compresa la vita. Le leggi che governerebbero questi nuovi universi paralleli sarebbero sempre nuove. Smolin sostiene che esisterebbero in alcuni universi paralleli civiltà talmente progredite scientificamente da essere in grado di manipolare questa riproduzione di nuovi universi paralleli e di conseguenza sarebbero anche in grado di determinare la formazione di nuovi buchi neri dai quali nascerebbero i nuovi universi paralleli. Tali civiltà sarebbero anche in grado di decidere quali debbano essere le leggi fisiche che governeranno i nuovi universi paralleli da essi voluti ed inoltre potrebbero trasferirsi in tali nuovi universi rendendoli abitati.

Affronteremo ora il terzo argomento del nostro articolo ovvero i rapporti che potrebbero esistere tra i vari universi paralleli.
Come abbiamo scritto in due nostri libri intitolati “I credenti degli ufo” e “Riflessioni sociologiche sul mistero degli ufo” ed in un nostro articolo intitolato “Ipotesi sull’origine degli ufo” noi non possediamo conoscenze scientifiche sufficienti per sapere con certezza se esistono rapporti tra gli universi paralleli e tanto meno siamo in grado di sapere qualcosa di sicuro sul tipo di rapporti che potrebbero esistere tra tali universi. Infatti riguardo tali argomenti noi possediamo tre fonti di informazioni: le teorie formulate dagli scienziati, le affermazioni dei contattisti (ad esempio Mayer) e le affermazioni delle persone che sono state rapite dai piloti degli ufo (ad esempio Miguel Herrero). Ma nessuna di queste tre fonti ci può dare informazioni scientificamente sicure sui rapporti che potrebbero esistere tra gli universi paralleli. Infatti gli scienziati che si sono interessati a tale questione sono stati in grado solo di formulare delle teorie ma le teorie altro non sono che delle semplici ipotesi e non certamente delle verità scientifiche indiscutibili almeno fino a quando tali teorie non vengono dimostrate e in tal caso non si parla più di teorie ma di leggi. Le altre due fonti che ci hanno fornito informazioni sugli universi paralleli e sui rapporti che esisterebbero su di essi sono le affermazioni del contattisti e dei rapiti ma come vedremo più avanti quando ci interesseremo del rapporto tra ufo e universi paralleli. Ciò premesso avendo già in precedenza riportato le affermazioni di Mayer e di Miguel Herrero sui rapporti che esisterebbero tra gli universi paralleli non citeremo più nessun altro contattista o rapito che abbia detto qualcosa su tale argomento ma esporremo in breve due teorie che ipotizzano l’esistenza di rapporti tra gli universi paralleli ovvero la teoria della materia oscura, la teoria dell’energia. Eviteremo di parlare in questo articolo per ragioni di spazio delle finestre extradimensionali e polidimensionali c he secondo molti autori avrebbero un ruolo importante nel mantenimento dello stato di equilibrio nel multiuniverso. Pertanto rimandiamo i lettori interessati a saperne di più sulle finestre extradimensionali e polidimensionali a due nostri articoli intitolati “Il mistero del Triangolo delle Bermude” ed “Le rovine sommerse nel Triangolo delle Bermude” nei quali approfondiamo tale argomento.

Per quanto riguarda la teoria della materia oscura essa sostiene che nel nostro universo esiste una grandissima quantità di materia oscura che non è visibile perché non riesce ad interagire con i fotoni e di conseguenza non è visibile. Gli scienziati non riescono a comprendere il motivo per cui tale materia oscura non riesce ad interagire con i fotoni come avviene per la materia visibile. Una possibile spiegazione di tale fenomeno è che la materia oscura non riesce ad interagire con i fotoni perché proviene dagli universi paralleli: essa entrerebbe nel nostro universo utilizzando le finestre extradimensionali e polidimensionali oppure i corridoi extradimensionali costituiti dai buchi neri. Dal momento che la materia oscura ha effetti gravitazionali nel nostro universo se essa provenisse come pensano molti scienziati dagli universi paralleli questa sarebbe una prova che esistono rapporti tra di essi.

Per quanto riguarda la teoria dell’energia oscura essa sostiene che l’accelerazione della velocità di espansione dell’universo nell’ambito della teoria del Big Bang sarebbe dovuta proprio a questa energia oscura che sarebbe non visibile perché come la materia oscura non è in grado di interagire con i fotoni. Secondo alcuni scienziati tale energia oscura che ha determinato l’accelerazione dell’espansione dell’universo non si troverebbe nel nostro universo ma in un universo parallelo e dal momento che per la teoria delle stringhe i fotoni non sono in grado di entrare negli universi paralleli l’energia oscura non potrebbe essere raggiunta e resa visibile dai fotoni proprio perché si trova non nel nostro universo ma in un universo parallelo. Tuttavia dal momento che tale energia pur trovandosi in un universo parallelo, influenza il nostro universo se questa teoria fosse dimostrata vera avremmo un'altra prova che esistono rapporti di interdipendenza tra gli universi paralleli anche perché molti scienziati sono convinti che il processo del Big Bang non riguardi solo il nostro universo ma tutti gli n universi paralleli che fanno parte del multiuniverso. Tra l’altro bisogna mettere in evidenza che nessun scienziato ha la minima idea sulla natura di tale energia oscura e si presuppone che essa sia la causa dell’aumento della velocità di espansione del nostro universo perché non si riesce a trovare nessun altro modo per spiegare tale accelerazione. Proprio perché non si riesce a capire che tipo di energia sia tale energia oscura si pensa che essa appartenga ad un altro universo.

Affronteremo ora l’ultimo argomento del nostro articolo ovvero il rapporto che potrebbe esistere tra ufo e universi paralleli. Come abbiamo detto in precedenza le affermazioni di molti contattisti stabiliscono un legame molto forte tra ufo e universi paralleli ma le affermazioni dei contattisti hanno due forti limiti che pongono dubbi sulla loro attendibilità: in primo luogo esiste sempre il dubbio che il contattista non abbia mai incontrato gli alieni ma abbia finto per vari motivi di aver avuto tali incontri; in secondo luogo è sempre possibile che anche se il contattista ha veramente incontrato entità aliene tali entità potrebbero aver dato informazioni false al contattista sia riguardo il rapporto esistente tra ufo e universi paralleli sua sullo scopo che li spinge a visitare la Terra. Preferiamo non dilungarci ancora sul complesso problema del contattismo che presenta molti lati oscuri e di difficile comprensione anche se ammettiamo che, il contattismo non può essere ignorato dagli ufologi. Noi abbiamo dedicato molto spazio al fenomeno del contattismo in due nostri libri intitolati “I credenti degli ufo” e “Riflessioni sociologiche sul mistero degli ufo” ragion per cui rimandiamo a tali testi i lettori interessati a tale importante elemento della fenomenologia ufologica.

Anche molti rapiti hanno sostenuto che esiste uno stretto rapporto tra gli ufo e gli universi paralleli ma anche in questo caso le affermazioni dei rapiti devono essere valutate con molta prudenza perché presentano gli stessi limiti della affermazioni dei contattisti. Se volessimo discutere di tale problematica in tale articolo supereremmo di molto l’ampiezza che un articolo abitualmente può avere, ragion per cui anche in questo caso preferiamo rimandare i lettori interessati all’avvincente e attualissimo problema dei rapimenti alieni a due nostri articoli intitolati “Alcune riflessioni sui rapimenti alieni” e “Considerations about the abductions” nei quali analizziamo con molta attenzione il fenomeno dei rapimenti alieni.

Nella parte finale di questo articolo preferiamo fare quattro considerazioni riguardanti le conseguenze che deriverebbero dall’eventuale rapporto tra ufo ed universi paralleli.

In primo luogo il fatto che gli ufo possano provenire non necessariamente da altri pianeti del nostro universo lontani moltissimi anni luce dalla Terra ma che al contrario possano provenire da pianeti situati in universi paralleli elimina il problema costituito dal fatto che gli ufo per giungere sulla Terra debbano impiegare moltissimo tempo anche se viaggiassero alla velocità della luce. Infatti utilizzando la tecnica dell’overdrive essi potrebbero impiegare pochissimo tempo per giungere sulla Terra anche ammesso che provengano da pianeti molto distanti. Abbiamo descritto ampiamente la teoria dell’overdrive in due nostri articoli iintitolati “Le rovine sommerse nel Triangolo delle Bermude” e “Mysterious elements in ufo phenomena” ragion per cui rimandiamo i lettori interessati a saperne di più sulla teoria dell’overdrive agli articoli citati.

In secondo luogo se gli ufo provenissero da universi paralleli per passare da un universo all’altro è molto probabile che l’energia silenziosa che viene impiegata dai loro mortori potrebbe essere non solo elettromagnetica come spesso fino ad oggi si è ipotizzato ma dovrebbe essere un’energia che appunto dia loro la possibilità di utilizzare le finestre extradimensionali e i “corridoi” extradimensionali che mettono in contatto tra loro gli n universi paralleli. E’ molto probabile che l’energia utilizzata dai motori degli ufo sia l’energia gravitazionale dei gravitroni gli unici che secondo la teoria delle stringhe permetterebbero agli ufo di passare da un universo parallelo all’altro dal momento che secondo la teoria delle stringhe i gravitroni vengono considerati minuscoli anelli di stringa che possono vibrare liberamente non essendo legati alle “pareti” denominate D-brane che l’ufo deve superare per passare da un universo parallelo all’altro. In sintesi i gravitroni possono permettere agli ufo di muoversi da un universo parallelo all’altro perché non sono ancorati alle D-brane del nostro universo.

In terzo luogo se gli ufo provenissero da universi paralleli si potrebbe spiegare più facilmente il fenomeno dei pre-ufo. Ad esempio il mistero delle aeronavi che nel 1896 e nel 1897 vennero avvistate negli Stati Uniti da molti testimoni potrebbe essere risolto ipotizzando che tali aeronavi provenivano da universi paralleli, cosa che spiegherebbe perché esse furono viste solamente in quel breve periodo per poi scomparire definitivamente senza lasciare traccia e senza che sia stato possibile identificare chi erano i loro piloti ed i loro inventori descritti da tutti i testimoni come esseri identici agli uomini fatto che farebbe pensare che provenivano da un'altra Terra situata in un universo parallelo.

In quarto luogo l’esistenza degli universi paralleli potrebbe spiegare il fatto che spesso è stata notata nella fenomenologia ufologica la presenza di fenomeni che fanno parte della dimensione soprannaturale. Tale associazione tra ufo e fenomeni soprannaturali si potrebbe spiegare ipotizzando che gli ufo abbiano prodotto tali fenomeni soprannaturali utilizzando una qualche forma di energia che esisterebbe negli universi paralleli dai quali essi potrebbero provenire.

http://www.nexusedizioni.it/apri/Argome ... PARALLELI/


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MessaggioInviato: 26/06/2012, 09:53 
SCOPERTA DELLA FISICA TEORICA
AMMETTEREBBE L'ESISTENZA DI MONDI PARALLELI


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lunedì 18 giugno 2012

Fonte: http://noiegliextraterrestri.blogspot.i ... orica.html

ScienceDaily (15 giugno 2012) - In un articolo recentemente pubblicato sull'European Physical Journal ( EPJ) C, dei ricercatori hanno ipotizzato l'esistenza di particelle specchio per spiegare la perdita anomala di neutroni osservati sperimentalmente. L'esistenza di materia specchio era stata suggerita in vari contesti scientifici qualche tempo fa, compresa la ricerca di idonei candidati per la materia oscura.

I fisici teorici Zurab Berezhiani e Fabrizio Nesti dell'Università dell'Aquila, hanno rianalizzato i dati sperimentali ottenuti dal gruppo di ricerca di Anatoly Serebrov presso l'Istituto Laue-Langevin, in Francia. I dati hanno dimostrato che il tasso di perdita di neutroni liberi molto lenti sembra dipendere dalla direzione e dall'intensità del campo magnetico applicato. Questa anomalia non poteva essere spiegato dalla fisica nota.

Berezhiani ritiene che questo può essere interpretato alla luce di un ipotetico mondo parallelo costituito da particelle specchio. Ogni neutrone avrebbe la capacità di transizione verso il suo gemello specchio invisibile, e fare ritorno, oscillando da un mondo all'altro. La probabilità di un evento di transizione è stato previsto di essere sensibile alla presenza di campi magnetici, e potrebbe quindi essere rilevato sperimentalmente.


Questa oscillazione neutroni-specchio-neutroni potrebbe verificarsi entro un lasso di tempo di alcuni secondi, secondo quanto riportato nell'articolo. La possibilità di una tale rapida scomparsa di neutroni - molto più veloce dei dieci lunghi minuti di decadimento del neutrone - anche se sorprendente, non poteva essere esclusa dagli attuali limiti sperimentali e astrofisici.


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Questa interpretazione è a condizione che la terra possiede un campo magnetico specchio dell'ordine di 0,1 Gauss. Tale campo può essere indotto da particelle specchio che fluttuano nella galassia come materia oscura. Ipoteticamente, la terra potrebbe catturare la materia specchio con alcune interazioni deboli tra le particelle ordinarie e quelle provenienti da mondi paralleli.

Traduzione a cura di http://noiegliextraterrestri.blogspot.it/
fonte originale: http://www.sciencedaily.com/releases/20 ... 104347.htm



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 08/07/2013, 01:54 
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UNIVERSI PARALLELI: FORSE LA PRIMA PROVA

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La prima 'prova concreta' dell'esistenza di altri universi è stata scoperta dagli scienziati. I cosmologi, studiando una mappa dell'universo ottenuta dai dati raccolti dalla sonda Planck, hanno concluso che esso mostra delle anomalie che possono essere solo state causate dall'attrazione gravitazionale di altri universi. La mappa mostra la radiazione proveniente dal Big Bang di 13.8 miliardi di anni fa, che è ancora rilevabile nell'universo - conosciuta come radiazione cosmica a microonde.

Gli scienziati avevano previsto che dovesse essere equamente distribuita, ma la mappa mostra una più forte concentrazione nella metà meridionale del cielo e in un 'punto freddo' che non può essere spiegato con le attuali conoscenze della fisica.

Laura Mersini-Houghton, fisico teorico presso l'Università del North Carolina a Chapel Hill, e Richard Holman, professore alla Carnegie Mellon University, hanno preannunciato che le anomalie esistono e sono state causate dalla spinta proveniente da altri universi nel 2005.

Dopo aver studiato i dati provenienti da Planck, la dottoressa Mersini-Houghton crede che la sua ipotesi è stata dimostrata.

I suoi risultati implicano che ci potrebbe essere un numero infinito di universi al di fuori del nostro.


http://www.antikitera.net/news.asp?id=12590&T=5


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