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Argomento bloccato

08/03/2010, 15:54

14:01 Formigoni: "Qualcuno deve chiedere scusa ai nostri elettori"

"Ora qualcuno deve chiedere scusa ai nostri elettori che sono stati tenuti per una settimana nell'incertezza se poter voare i loro partiti alle prossime elezioni". Non è nemmeno troppo velato il riferimento di Roberto Formigoni - parlando all'assemblea della Confcommercio a Monza - ai giudici della Corte d'Appello di Milano che la scorsa settimana avevano decretato l'esclusione del suo 'listino' dalla competizione elettorale.

capito ?

formigoni parla di auotcritica ?
macchè..
è stata tutta colpa di quei mitomani dei giudici,..

questo qui ha la faccia come il c**o..

08/03/2010, 21:34

Considerata illegittima la denuncia dei radicali, la lista Formigoni viene riammessa.

http://www.italiachiamaitalia.net/news/ ... 03-06.html

09/03/2010, 18:51

Loooool ... grandissimo Travaglio oggi sul Fatto:

Siamo in
grado di anticipare i nuovi “d e c re t i
i n t e r p re t a t i v i ” di prossima approvazione.
Decreto salva-tasse.
"Chi arriva in ritardo per la
dichiarazione dei redditi può evitare di pagare la
sovrattassa prevista in questi casi esibendo una
tessera del Pdl"

[:255]
Ultima modifica di eSQueL il 09/03/2010, 18:52, modificato 1 volta in totale.

09/03/2010, 19:04

O del Pd, dipende dai casi.[:D]

Firme in Lombardia: truffa anti Formigoni

Ecco tutte le prove. Un dossier certifica la disparità di trattamento: gli stessi cavilli costati l'annullamento al centrodestra sono stati ignorati con il Pd

di Enrico Lagattolla da il Giornale



Ore e giorni passati a spulciare le liste elettorali, come fossero mandarini dell'impero cinese. La teoria dei «due pesi e due misure» - denunciata dai colonnelli del Pdl dopo l'esclusione del centrodestra dalle prossime regionali decisa dalla Corte d'Appello - diventa un dossier di 50 pagine consegnato ai candidati e agli esponenti del partito. Un documento interno alla coalizione acquisito come vademecum pre-elettorale, e con cui il Popolo della libertà ribadisce l'ipotesi di un disegno ordito da «diversi soggetti» - così li aveva chiamati Roberto Formigoni nei giorni scorsi - che avrebbero cercato di fare fuori il listino del governatore, favorendo il democratico Filippo Penati nella corsa verso le urne.
Il documento - datato 8 marzo - è firmato dal coordinatore regionale e presidente della Provincia Guido Podestà, e dal deputato del Pdl Massimo Corsaro. Il leitmotiv non cambia: la Corte d'Appello, a parità di irregolarità formali, avrebbe annullato solo quelle del Pdl, salvando invece quelle del Pd. A pagina 10 del dossier, le «prove». Una accanto all'altra, le sottoscrizioni contestate. Cancellati i nomi dei firmatari per garantirne la privacy, si procede in parallelo. Da un lato quelle del centrodestra, annullate. Di fianco, quelle del centrosinistra. Valide. E allora, 25 firme annullate alla lista «Per la Lombardia» perché l'autentica è priva del timbro tondo. Stesso problema, ma 23 firme di «Penati Presidente» vengono prese per buone. Avanti, 23 sottoscrizioni del centrodestra cancellate perché prive della qualifica del-l'autenticante, e 23 del Pd accettate. Ancora, 25 adesioni pro Formigoni in cui non compare il luogo dell'autentica si perdono per strada, mentre 9 del Partito democratico ugualmente «difettose» passano indenni la verifica dell'ufficio regionale della Corte d'Appello.
Mancano sottoscrittori nel certificato d'iscrizione cumulativo alle liste elettorali? Noi - denunciano ancora Corsaro e Podestà - perdiamo tre firme, mentre il Pd ne conserva 5 viziate dallo stesso «cavillo». A Venegono - come già raccontato nei giorni scorsi dal Giornale- si dimenticano di specificare «Inferiore», e a Mariano Comense siglano Mariano «C.se»? Firme perse. Cambio lato, e 24 sottoscrizioni del centrosinistra vengono accettate nonostante il luogo di iscrizione alle liste elettorali sia «P.B.». Peschiera Borromeo, pare.
Così, una data di nascita difforme rispetto al certificato di iscrizione costa una firma a Formigoni, ma non a Penati. Perché il signor Giancarlo, nato nel Monzese il 14 maggio del 1928, sul modello depositato in tribunale diventa Gianpaolo, e ringiovanisce pure di un mese (14/06/1928). Però Gianpaolo vale. Fino al caso di Francesco Prina, consigliere regionale del Pd, che ha autenticato 7 firme senza essere abilitato a farlo. E ancora: timbri sbagliati, documenti mancanti, dati illeggibili e - si legge nel documento - «diverse correzioni e integrazioni di dati» nelle liste del centrosinistra che avrebbero dovuto essere invalidate. Ma, insiste il Pdl, così non è stato.
Dalle denunce ai quesiti. Pagina 8, otto domande al capitolo «Fatti e stranezze».
Uno. «Come si spiega - si chiedono Podestà e Corsaro - l'incredibile celerità con cui la richiesta di accesso agli atti formulata dai Radicali è stata concessa, e per di più per via telefonica e senza alcuna documentazione di merito?».
Due. «Perché è stato autorizzato l'accesso, in difformità dal comportamento della grandissima maggioranza degli Uffici elettorali che in Italia hanno ricevuto analoga richiesta, e in difformità anche dal comportamento dell'ufficio elettorale circoscrizionale di Milano?».
Tre, punto sul quale i legali del centrodestra hanno insistito fin dall'inizio. «Perché l'Ufficio elettorale ha consentito al Partito radicale di presentare ricorso non sulla propria esclusione, ma sulla regolarità della documentazione di un'altra lista?».
Quindi, quattro. «Quale articolo della legge elettorale consente tale procedura, dal momento che l'articolo 8 della stessa legge dichiara che la funzione dell'Ufficio in questa fase termina con la dichiarazione di ammissione, già emessa in data 28 febbraio?».
Cinque. «Come e da chi è stato fatto un lavoro così approssimativo di verifica delle liste?».
Sei. «Non si è violata la privacy» dei firmatari, consentendo ai Radicali di fotocopiare gli atti?
Sette. «Perché la verifica delle liste concorrenti è stata autorizzata al Pdl solo in presenza dei rappresentanti di tali liste, mentre la verifica della lista Pdl è stata consentita ai Radicali senza la presenza dei testimoni?».
E, soprattutto, otto. «Come mai non è stata fatta sulle liste Penati la stessa revisione che ha portato all'esclusione di Formigoni?».
Otto domande, e una risposta. Quella che arriverà oggi dal Tar. Dentro o fuori, con un occhio al Consiglio di Stato. Mica detto, infatti, che la battaglia dei ricorsi incrociati sia finita. Gli uffici legali restano in trincea. Tanto per allungare ancora un po' il brodo di una campagna elettorale fatta più nei tribunali che nelle piazze.

9 marzo 2010

La politica è sporca in modo bipartisan.[;)]
Ultima modifica di greenwarrior il 09/03/2010, 19:07, modificato 1 volta in totale.

09/03/2010, 19:44

Sure ... e chi lo ha mai negato? Solo che adesso è il turno dei berluscones [:I]

09/03/2010, 20:37

eSQueL ha scritto:

Sure ... e chi lo ha mai negato? Solo che adesso è il turno dei berluscones [:I]


Par condicio, una volta a testa. [:D]

09/03/2010, 20:49

Chi la fa, l'aspetti! [:246]

09/03/2010, 22:20

[:p] [:p] [:p] [:p] [:p] [:p]

http://www.youtube.com/watch?v=oMmJP5B5Dys

09/03/2010, 22:29

aethiopicus ha scritto:

[:p] [:p] [:p] [:p] [:p] [:p]

http://www.youtube.com/watch?v=oMmJP5B5Dys


[lol]
Il disastro nel centro-destra assomiglia sempre più alla commedia dell'arte ... una banda di guitti e lazzi senz'arte né parte.
[/lol]

09/03/2010, 22:33

eSQueL ha scritto:



[lol]
Il disastro nel centro-destra assomiglia sempre più alla commedia dell'arte ... una banda di guitti e lazzi senz'arte né parte.
[/lol]


[:246]

10/03/2010, 02:04

L'amaca di Michele Serra del 7 marzo 2010

Avrei bisogno anch'io di un "decreto interpretativo" che mi chiarisse, finalmente, perché ho sempre pagato le tasse.

Perché passo con il verde e mi fermo con il rosso.

Perché pago di tasca mia viaggi, case, automobili, alberghi.

Perché non ho un corsita vaticano di fiducia che mi fornisca il listino aggiornato delle mignotte o dei mignotti.

Perché se un tribunale mi convoca (ai giornalisti capita) non ho legittimi impedimenti da opporre.

Perché pago un garage per metterci la macchina invece di lasciarla sul marciapiede in divieto di sosta come la metà dei miei vicini di casa.

Perché considero ovvio rilasciare la fattura se nei negozi devo insistere per avere la ricevuta fiscale.

Perché devo spiegare a chi mi chiede sbalordito "ma le serve la ricevuta?" che non è che serva a me, serve alla legge.

Perché non ho mai dovuto condonare un fico secco.

Perché non ho mai avuto capitali all'estero.

Perché non ho un sottobanco, non ho sottofondi, non ho sottintesi, e se mi intercettano il peggio che possono dire è che sparo pistolinate al telefono.

Io - insieme a qualche altro milione di italiani - sono l'incarnazione di un'anomalia.

Rappresento l'inspiegabile.

Dunque avrei bisogno di un decreto interpretativo ad personam che chiarisse perché sono così imbecille da credere ancora nelle leggi e nello Stato.

10/03/2010, 09:37

greenwarrior ha scritto:

O del Pd, dipende dai casi.[:D]

Firme in Lombardia: truffa anti Formigoni

Ecco tutte le prove. Un dossier certifica la disparità di trattamento: gli stessi cavilli costati l'annullamento al centrodestra sono stati ignorati con il Pd

di Enrico Lagattolla da il Giornale






il giornale,
un nome una garanzia..
-l'uranio del niger,
-l'assalto a Boffo
ecc
ecc

-> più che un giornale un'associazione a delinquere..

10/03/2010, 13:05

qualunquismo ultimo baluardo..


ohh yeahhh [:256]

l'ultimo specchio su cui aggrapparsi con le mani sporche di grasso.

so che fanno pena , ma l'equazione destra = sinistra e' proprio una cassata.

10/03/2010, 18:51

mik.300 ha scritto:

greenwarrior ha scritto:

O del Pd, dipende dai casi.[:D]

Firme in Lombardia: truffa anti Formigoni

Ecco tutte le prove. Un dossier certifica la disparità di trattamento: gli stessi cavilli costati l'annullamento al centrodestra sono stati ignorati con il Pd

di Enrico Lagattolla da il Giornale






il giornale,
un nome una garanzia..
-l'uranio del niger,
-l'assalto a Boffo
ecc
ecc

-> più che un giornale un'associazione a delinquere..


Come certi magistrati che hanno in salotto la foto del Che.[;)]

Vedi Mik, io non difendo nessuno, ma mi limito a valutare i fatti ed a trarne conclusioni.
Il fatto che al Giornale siano un' accozzaglia di delinquenti (secondo te) non significa che la notizia da loro riportata sia falsa, anzi è verissima e sufragata da prove.
Per chi non si fosse informato, l' anomalia nelle liste causa del ricorso dei radicali, sono state riscontrate anche nelle liste PD. Un peso e due misure vero?
Parliamo di ideali e non difendiamo l' indifendibile.
Ultima modifica di greenwarrior il 10/03/2010, 19:26, modificato 1 volta in totale.

10/03/2010, 19:13

Del Che in Procura ? O in salotto di casa ?

Specificare.

Asmodeo.
Ultima modifica di barionu il 10/03/2010, 19:14, modificato 1 volta in totale.
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