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orebro ha scritto:
Secondo me non fa ne caldo ne freddo, anzi io credo che un pó di fake non faccia male e anzi aiuta le persone, le masse ad abituarsi al fenomeno lentamente, senza provocare shook, perché non dobbiamo guardare al presente, ma dobbiamo guardare al futuro.
Anche gli stessi E.T. hanno intensificato la loro presenza, perché sono loro che si fanno vedere apposta, sempre quando lo vogliono, stanno seguendo un preciso schema di disclosure, cosí insegnano lentamente alle masse la loro esistenza, la loro presenza.
La gente è già abituata all'idea dell'alieno da molto tempo, anche grazie a serie televisive come Star Trek, che sono infinitamente più serie e più scientifiche di trasmissioni radiofoniche come quella descritta da Tetronimo.
Credere che la gente debba "abituarsi" all'idea degli alieni tramite queste pacchianate, penso che sia un insultare ulteriormente il cosiddetto "popolo bue", considerato sempre come ignorante e stupido.
Penso che sia ora di fare il passo successivo e dire che, mettendo da parte certi aristocratici paternalismi, è ora di dare alla gente informazione concreta, razionale e attendibile.
Non ci sono giustificazioni al fatto che il giornalismo ricorra a bufale. Non lo devono fare i giornalisti che parlano di cose come la politica o l'ideologia, e non lo devono fare neanche i giornalisti quelle poche volte che parlano di ufologia. Loro meno di tutti gli altri, dato che in Italia si parla di ufologia poco e male.
Io non credo più a questa faccenda del "trauma" che la gente riceverebbe se venisse a sapere degli alieni. E' solo un altro alibi per permettere a qualcuno di sparare le sue bufale spacciandole per verità.
La gente va rispettata, ed è ora di cambiare!