Cita:
DeMultaNocte ha scritto:
Io sono d'accordo con la prima parte del discorso riguardante la nascita della vita nell'universo, mentre per quanto riguarda l'evoluzione della vita sulla terra, posso solo evidenziare che esiste una mammifero molto diverso dal resto della fauna che abita questo pianeta, ovvero l'uomo.
Altra cosa che sottolineo è l'importanza dell'evoluzione da una catena di amminoacidi ad un essere che è capace di modificare l'ambiente in cui vive, evoluzione derivante o meno da interferenze esterne di altri esseri (infatti se ipotizziamo che l'uomo possa essersi evoluto anche grazie ad interventi esterni, dobbiamo anche ipotizzare che l'evoluzione della prima razza sia avvenuta in maniera del tutto autonoma).
Questa evoluzione da un essere unicellulare, ad un essere che interagisce addirittura con il proprio ambiente, fino a modificarlo, capace del pensiero astratto, ci fa supporre che questa evoluzione esponenziale debba ancora continuare ed aumentare, fino a raggiungere obiettivi a noi inimmaginabili.
Se ipotizziamo che l'uomo terrestre sia la prima razza nell'universo, evoluta senza interventi esterni, possiamo supporre che continueremo ad evolverci, fino ad arrivare alle ipotesi che Aztlan ha fatto, ovvero di riuscire a colonizzare altri pianeti, interagire con altre razze, ibridarci, inseminare, formare nuovi pianeti, etc etc.
Sono perfettamente d' accordo con tutto quello che hai scritto.
Cita:
DeMultaNocte ha scritto:
Ma quello che mi viene in mente a questo punto è che ci sono dei limiti a tutto ciò, sia per noi umani che per altre razze o per la prima razza. Il primo è che qualunque ipotetica razza, per avere uno sviluppo evolutivo che la porti a dominare l'universo è che deve superare i limiti della sopravvivenza, quindi di una prematura estinzione. Ci sono degli elementi esterni che potrebbero bloccare l'evoluzione di una razza, unoi di questi è la durata della vita dei singoli individui. Se ad esempio l'uomo avesse le capacità di colonizzare il nostro sistema solare o anche altri , dovrebbe avere anche una vita media più lunga di quella attuale, o comunque riuscire ad eliminare il fattore tempo.
Un altro limite potrebbe essere che l'ambiente in cu vive questa razza possa essere minacciato da fattori esterni che potrebbero portare ad un estinzione prematura di questa razza prima che abbia la possibilità di fare un ulteriore salto evolutivo.
Detto questo, però l'immensità dell'universo ci viene incontro in questo senso, e quindi è ipotizzabile che se si sono evolute nel tempo miliardi di razze che non sono riuscite ad evolversi, ce ne saranno altre, almeno per il calcolo delle probabilità, che ci sono riuscite.
Un esempio è l'uomo terrestre, o qualunque essere vivente su questo pianeta, nato da un essere unicellulare ed arrivato "indenne" fino ad oggi.
Si tratta di capire quindi quanto e come si possono evolvere gli esseri viventi in questo universo. Noi siamo arrivati fin qui, e gli altri?
Gli altri sono senz' altro già arrivati a posizioni
molto più avanzate della nostra.
O meglio, ALCUNI altri, una certa parte delle razze esistenti nell' Universo, così come
ce ne saranno molte altre al nostro stesso livello e molte di più ad un livello più primitivo.
E
molte, molte più specie sono state spazzate via prima del loro sviluppo, per innumerevoli eventi avversi che si verificano di continuo nell' Universo:
impatti di asteroidi, aumento o diminuzione dell' energia della stella di riferimento, perdita del campo magnetico, sconvolgimenti tellurici, ecc ecc. come giustamente prevede DeMultaNocte.
Una piccola parte delle forme di vita dell' Universo riescono però ad arrivare incolumi fino alla possibilità di
navigare nello spazio, e giocare da protagonisti nella diffusione della vita, in un ciclo che si auto-alimenta.
Anche noi siamo parte di quel ciclo: come dice saggiamente DeMultaNocte,
anche noi un giorno potremmo colonizzare lo spazio e diffondervi la vita.
Tutto ha avuto origine con la Prima forma di vita che si è evoluta indipendentemente, nei primi miliardi di anni dell' Universo,
e che è giunta fino al livello senziente e di civiltà evoluta. Noi siamo solo l' ennesima generazione successiva.
Aztlan