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MessaggioInviato: 16/05/2009, 20:23 
infatti si celava il secondo stargate


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MessaggioInviato: 16/05/2009, 20:38 
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ANTONIO ha scritto:


oltre al Timeo.. ti devi leggere anche il Crizia, in quel Dialogo, c'è la descrizione fisica dell'isola, misurata in stadi, plettri.. ecc.. ma prima di discutere non bisognerebbe informarsi..

ti puoi leggere anche le Storie di Erodoto sempre sul mio sito.. dove nel secondo libro troverai anche le varie misure e la loro controparte nel sistema metrico decimale.. lo stadio ovviamente è quello attico..

io mi chiedo solo una cosa... ma se non c'era Platone.. qualcuno avrebbe parlato dell'esistenza di Atlantide... la risposta è NO!!! allora la discussione deve essere incentrata sul fatto che Platone abbia parlato di Atlantide per indicare, una "forma " di stato perfetto estratto però dal suo pensiero e non dalla storia, oppure il dialogo nella sua evoluzione porta esempi realmente storici e non allegorici.punto!. tutte le elucubrazioni o seghe mentali non hanno una base se non c'era Platone e a seconda delle due succitate eventualità o si accetta Platone e in quel caso la sua descrizione ed opera, oppure non si accetta e conseguentemente si declina a fantasia l'esistenza di Atlantide... ecco non mi sembra una cosa tanto difficile da capire.. tutto il resto è pura speeculazione campata in aria..e purtroppo in moneta, perchè ribadisco non ci sono altre eventualità.. Atlantide = Platone.



Tutti gli altri cercano solo di vendere libri. [;)]


Quoto con te, Antonio, su Atlantide, ma ho volutamente tolto le frasi rivolte a bleffort, per sottolineare a bleffort una cosa: sono sì d' accordo con Antonio su Atlantide, ma se ti rileggi i miei post, non mi troverai associato all' accusa di razzismo antitoscano che ti avrebbero rivolto: io non sono entrato in merito e non entro mai in merito, perchè per me, qualunque tesi, anche la più lontana dalla mia, può essere criticata aspramente (sono il primo a farlo), ma non critico mai o quasi mai le persone, e giammai oltraggio. E se sono oltraggiato, ricorro alle autorità, comportamento per molti antipatico, ma è il comportamento civile, in opposto al raccogliere la sfida e insultare a propria volta, questo è per me antipatico.


Chiarito ciò, aggiungo solo che, essendo Atlantide grande 8 volte la Sicilia, la vedo un pò dura farcela stare nel Canale.

Sia come sia, la questione non si pone, come non si pone in nessuna altra parte del mondo, poichè come dice giustamente Antonio, senza Platone non ci sarebbe Atlantide, per cui o Atlantide è quella che dice Platone o non è Atlantide.

E Platone fu chiarissimo nel collocarla "oltre le Colonne d' Ercole", che grazie a Erodoto sappiamo essere senza dubbio lo Stretto di Gibilterra, per cui oltre le Colonne d' Ercole = nell' Oceano Atlantico.


Questo ci dice Platone, per cui basta con le sciocchezze della Finlandia o del Giappone o della Groenlandia o dell' Antartide o dell' Africa o del Pacifico o del Mediterraneo o del SudAmerica o del dove caxxo si inventeranno ancora.

Perchè così ci discostiamo, anzi annichiliamo e ignoriamo la fonte originale, Platone, e ci inventiamo una cosa tutta nostra che non ha nessunissimo valore in nessun campo di ricerca perchè è pura fantasia.

Atlantide era nell' ATLANTICO, o non era affatto.


Questo è il succo dell' intero affaire Atlantide, per chi si interessa seriamente, Platone, Amerindi, Testi Indiani ecc, non spazzatura scritta millenni dopo Platone da chi cerca di vendere qualche copia mettendo Atlantide in un ennesimo nuovo sito. Mi meraviglio che non li abbiano ancora finiti tutti.

Ve lo ripeto, se continua così io dico che il mio cane ha scoperto Atlantide scavando in giardino. E non ho neppure un cane. Perchè questo è il valore delle ricerche degli ultimi tempi.

Le chiacchiere stanno a zero. I ritrovamenti delle Azzorre e dei Bahama Banks sono FATTI. Oggettivi e materiali. Tutto il resto è fuffa.


Cordiali saluti a tutti i partecipanti di questa interessante discussione,

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 16/05/2009, 20:45 
infatti platone non cita che era nell'Atlantico... nell'oceano dopo le colonne d'ercole, e come ricordo l'oceano per gli antichi era tutto l'acqua che stava nel mondo.


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MessaggioInviato: 16/05/2009, 21:28 
caro bleffort,
anch'io pur avendo fatto il liceo scientifico ,fatico a leggere sia il latino che l'inglese [:(]
Tuttavia volevo sottoporti, e anche per gli altri, alcune mappe tratte da un libro del link precedente
http://www.sacred-texts.com/atl/soa/soamap.htm
ciao
mauro



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MessaggioInviato: 16/05/2009, 21:54 
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Aztlan ha scritto:

Cita:
ANTONIO ha scritto:


oltre al Timeo.. ti devi leggere anche il Crizia, in quel Dialogo, c'è la descrizione fisica dell'isola, misurata in stadi, plettri.. ecc.. ma prima di discutere non bisognerebbe informarsi..

ti puoi leggere anche le Storie di Erodoto sempre sul mio sito.. dove nel secondo libro troverai anche le varie misure e la loro controparte nel sistema metrico decimale.. lo stadio ovviamente è quello attico..

io mi chiedo solo una cosa... ma se non c'era Platone.. qualcuno avrebbe parlato dell'esistenza di Atlantide... la risposta è NO!!! allora la discussione deve essere incentrata sul fatto che Platone abbia parlato di Atlantide per indicare, una "forma " di stato perfetto estratto però dal suo pensiero e non dalla storia, oppure il dialogo nella sua evoluzione porta esempi realmente storici e non allegorici.punto!. tutte le elucubrazioni o seghe mentali non hanno una base se non c'era Platone e a seconda delle due succitate eventualità o si accetta Platone e in quel caso la sua descrizione ed opera, oppure non si accetta e conseguentemente si declina a fantasia l'esistenza di Atlantide... ecco non mi sembra una cosa tanto difficile da capire.. tutto il resto è pura speeculazione campata in aria..e purtroppo in moneta, perchè ribadisco non ci sono altre eventualità.. Atlantide = Platone.



Tutti gli altri cercano solo di vendere libri. [;)]


Quoto con te, Antonio, su Atlantide, ma ho volutamente tolto le frasi rivolte a bleffort, per sottolineare a bleffort una cosa: sono sì d' accordo con Antonio su Atlantide, ma se ti rileggi i miei post, non mi troverai associato all' accusa di razzismo antitoscano che ti avrebbero rivolto: io non sono entrato in merito e non entro mai in merito, perchè per me, qualunque tesi, anche la più lontana dalla mia, può essere criticata aspramente (sono il primo a farlo), ma non critico mai o quasi mai le persone, e giammai oltraggio. E se sono oltraggiato, ricorro alle autorità, comportamento per molti antipatico, ma è il comportamento civile, in opposto al raccogliere la sfida e insultare a propria volta, questo è per me antipatico.


Chiarito ciò, aggiungo solo che, essendo Atlantide grande 8 volte la Sicilia, la vedo un pò dura farcela stare nel Canale.

Sia come sia, la questione non si pone, come non si pone in nessuna altra parte del mondo, poichè come dice giustamente Antonio, senza Platone non ci sarebbe Atlantide, per cui o Atlantide è quella che dice Platone o non è Atlantide.

E Platone fu chiarissimo nel collocarla "oltre le Colonne d' Ercole", che grazie a Erodoto sappiamo essere senza dubbio lo Stretto di Gibilterra, per cui oltre le Colonne d' Ercole = nell' Oceano Atlantico.


Questo ci dice Platone, per cui basta con le sciocchezze della Finlandia o del Giappone o della Groenlandia o dell' Antartide o dell' Africa o del Pacifico o del Mediterraneo o del SudAmerica o del dove caxxo si inventeranno ancora.

Perchè così ci discostiamo, anzi annichiliamo e ignoriamo la fonte originale, Platone, e ci inventiamo una cosa tutta nostra che non ha nessunissimo valore in nessun campo di ricerca perchè è pura fantasia.

Atlantide era nell' ATLANTICO, o non era affatto.


Questo è il succo dell' intero affaire Atlantide, per chi si interessa seriamente, Platone, Amerindi, Testi Indiani ecc, non spazzatura scritta millenni dopo Platone da chi cerca di vendere qualche copia mettendo Atlantide in un ennesimo nuovo sito. Mi meraviglio che non li abbiano ancora finiti tutti.

Ve lo ripeto, se continua così io dico che il mio cane ha scoperto Atlantide scavando in giardino. E non ho neppure un cane. Perchè questo è il valore delle ricerche degli ultimi tempi.

Le chiacchiere stanno a zero. I ritrovamenti delle Azzorre e dei Bahama Banks sono FATTI. Oggettivi e materiali. Tutto il resto è fuffa.


Cordiali saluti a tutti i partecipanti di questa interessante discussione,

Aztlan



Certo Aztlan ( niente rancore). [;)]
Platone dice proprio questo:oltre le Colonne d'Ercole e tu la vedi una Guerra tra Greci Antichi con gli Atlantidei i quali tutti e due gli eserciti perirono,conbattuta in pieno Oceano Atlantico o in Antartico o nell'Oceano Pacifico?,questo è scritto pure nel racconto.
Valutiamo le frasi una per una OK?
Non credi che vi sono delle assurdità che non convingono.?


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MessaggioInviato: 17/05/2009, 00:33 
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Devil010 ha scritto:


infatti platone non cita che era nell'Atlantico... nell'oceano dopo le colonne d'ercole, e come ricordo l'oceano per gli antichi era tutto l'acqua che stava nel mondo.



Allora non hai capito che "oltre le Colonne d' Ercole" significa oltre lo Stretto di Gibilterra, cioè nell' Oceano Atlantico.

Platone non poteva chiamarlo Atlantico perchè allora quel nome non esisteva ancora, si chiamava Oceano e basta, ma le indicazioni geografiche che ha dato sono incontrovertibili nel definire la sede di Atlantide con quello che oggi noi chiamiamo Atlantico.


Certo che per i Greci OKEANOS era tutta l' acqua che circondava il mondo, questo semplicemente perchè gli antichi greci consideravano anche abbastanza logicamente tutti gli oceani come un unicum di acqua, essendo l' acqua non separata da confini visibili: se ti ritrovassi a navigare o a osservare l' oceano mi sapresti dire dove comincia Pacifico e dove finisce Indiano? Tracciare un' esatta linea di confine?

Loro dicevano OKEANOS e significava tutta l' acqua salata del mondo eccetto guarda caso i mari chiusi come il Mediterraneo, in quanto OKEANOS o Oceanum in Latino era ciò che circondava il mondo da loro conosciuto, ossia Europa + Asia Minore + Nord Africa, in pratica l' Oceano di Platone è la somma di tutti gli oceani, cui noi abbiamo dato nomi separati, ma il fatto che Platone dice chiaramente che Atlantide è dopo lo Stretto di Gibilterra la colloca precisamente in quel tratto oceanico che noi chiamiamo "Atlantico".

Ovvio che lui non poteva dire Atlantico perchè quella parola non esisteva neanche, ma se avesse potuto avrebbe usato proprio quel termine, è stato chiarissimo nell' indicare proprio tale parte del pianeta usando riferimenti geografici, quindi per favore riflettiamo su quel che vogliamo rispondere e magari leggiamo prima quello di cui si parla grazie.


Piuttosto che dilungarmi oltre a ripetere cose ovvie che dovrebbero essere già note a tutti prima ancora di scrivere in questo topic, visto che uno non dovrebbe scrivere senza neanche minima cognizione di causa, preferisco ora rispondere a bleffort che solleva obiezioni molto più attinenti.

Dunque bleffort tu dici:

Cita:
Platone dice proprio questo:oltre le Colonne d'Ercole e tu la vedi una Guerra tra Greci Antichi con gli Atlantidei i quali tutti e due gli eserciti perirono,conbattuta in pieno Oceano Atlantico o in Antartico o nell'Oceano Pacifico?,questo è scritto pure nel racconto.



Questo dimostra che conosci molto più di altri ciò di cui si parla, ma adesso ti illustro quali sono le informazioni che ti mancano e che rispondono alla tua obiezione sciogliendola:

devi infatti conoscere l' importante nesso tra Atlantide e IperBorei.

In realtà pare siano la stessa cosa o quasi. Ti spiego e arrivo al dunque.
Quanto segue è naturalmente verificabile: "Terra senza Tempo" di Kolosimo, che sintetizzo e semplifico.


------------------

I bassorilievi egizi sulle mura del tempio di Medinet Habu fatti eseguire da Ramsete III 600 anni prima che le vedesse Solone - da cio Platone ricavò le informazioni per Atlantide - si riferiscono a fatti del 1200 a.C. e parlano di un' invasione degli Atlantidi verso Sud, dove avevano occupato la Grecia, ma non l' Attica (regione di Atene), erano sbarcati a Creta e Cipro, spingendosi poi in Asia Minore ed attaccando l' Egitto per terra e per mare, giungendo a violare le foci del Nilo con una potente flotta, ma vennero infine sconfitti.

La storia greca conferma una simile invasione, operata da un popolo misterioso detto degli "Iperborei", che giunti dal Mare del Nord varcarono il Mediterraneo alleandosi con gli antichi popoli italici ed i Libici.

Atlantidi e Iperborei sono dunque lo stesso popolo? Sembra non ci siano dubbi: le pitture murali egizie raffigurano questi temuti guerrieri Iperborei con elmetti cornuti, scudi circolari, e le donne hanno lunghe trecce, e altri dettagli che li rendono straordinariamente simili ai Vichinghi, quali l' uso di armi non solo di rame e bronzo, ma anche di ferro. E le prime armi in ferro dell' Europa centrale risalgono al 1200 a.C., il periodo dell' invasione Atlantide descritta dagli Egizi.
Sono state dunque portate durante la campagna militare degli Atlantidi/Iperborei descritta da Egizi e Greci!

------------


Attenzione. Tutto questo porterebbe a sostenere la tesi di un' Atlantide "nordica". Ma lo stesso Kolosimo che riporta pure quanto segue, più avanti si pronuncia a favore della collocazione atlantica, citando appunto le Colonne d' Ercole di Platone. Ma un passo per volta.


------------------

"Le iscrizioni di Ramsete III narrano come gli Atlantidi fossero "venuti dalle isole e dalla terraferma posta sul grande cerchio d' acqua" [[l' Oceano?]] "dalla fine del mondo" [[E' così che gli antichi definivano le Colonne d' Ercole!]] o dal "nono arco".

Ed il "nono arco", secondo la suddivisione geografica effettuata dagli Egizi e poi ripresa dai Greci e dai Romani, comprende all' incirca la zona posta fra il 52° e il 57° grado di latitudine nord. Lassù, secondo gli antichi, "il giorno dura 17 ore" e tanto corrisponde alla realtà sul 54° parallelo. Anche Plinio il Vecchio d' altronde, specifica che il "nono arco" passa "per Hyperbores et Britanniam".

------------


Sintetizzo le sue parole o non arriveremo mai al dunque:


Perchè questi Iperborei/Atlantidi calarono dalle terre fredde del nord Europa?.

Semplice: erano spinti dalla fame dovuta al cambiamento climatico che aveva reso le loro terre troppo gelide per trovarvi sufficiente nutrimento - avevano condotto una campagna di conquista letteralmente del mondo conosciuto, formando una grande alleanza con diversi popoli, destinata però alla sconfitta finale.

Il "grande merito che gli Ateniesi hanno dimenticato" di cui il sacerdote egizio parlava a Solone secondo quanto raccontato da Platone all' inizio del racconto atlantideo nel Timeo.


Ora veniamo finalmente al punto, grazie a questa fonte, sollevato da bleffort:

una guerra combattuta dai Greci nell' Atlantico sarebbe assurda.

Ma certo.


Infatti, come dicono i testi che ho illustrato e che sono la conditio sine qua non per poter parlare con cognizione piena dell' argomento, la guerra non fu ovviamente combattuta dai Greci che andarono nell' Atlantico, ma dagli Atlantidi che calarono nel Mediterraneo. Questo dicono gli Egizi e questo dicono pure gli stessi Greci, chiamando gli Atlantidi descritti dagli Egizi col nome di "Iperborei", ma le due descrizioni coincidono definendo lo stesso popolo.

Insomma non c' è nessun assurdo nella tesi Atlantide in Atlantico: non è la montagna (greca) che va da Maometto (Atlantide), ma molto più semplicemente e soprattutto plausibile, fu Maometto-Atlantide ad andare in montagna, ovvero la Grecia, l' Egitto e gli altri paesi interessati dalla campagna militare Iperoborea.

Decade dunque l' obiezione, in quanto nessuno ha mai preteso che i Greci invasero Atlantide: fu l' esatto contrario: la potente flotta Atlantide invase il Mediterraneo. Questo dicono gli Egizi.


Poi si può discutere se l' identificazione Atlantidei=Iperborei significhi che il continente perduto fosse tout court il Nord Europa.

Discutibilissimo, in quanto non coincidendo le date platoniche di un' Atlantide esistita 9000 anni prima della sua era con quelle egizie e degli stessi Greci sull' invasione Iperborea del 1200 a.C., se ne deduce che i cosiddetti Iperborei, chiamati ancora Atlantidi dai meglio informati Egizi - è lo stesso Platone nel Timeo ad affermare che gli Egizi hanno una memoria storica di assai più lunga data - altro non erano che I SUPERSTITI del continente perduto dell' Atlantico, imbarbaritisi nel nord Europa cui erano approdati via mare, in ossequio ai miti, ma che divenuto troppo freddo per essere abitato ancora, venne infine abbandonato a favore del bacino mediterraneo, con un' invasione riportata dagli antichi.

E stai a vedere che così si risolve il mistero dell' identità dei "popoli del mare", cui gli archeologi riconoscono la fine di molte civiltà antiche senza saper però dar loro un nome? Io direi che la risposta è un bel "forse sì", e spiega anche perchè a questo enigma gli studiosi non tentano nemmeno di dare una risposta....... tanto per cambiare. I soliti clown [:o)]


Cita:
"In mano a questi pagliacci la scienza non è più una scienza esatta"


da: "L' Esercito delle Dodici Scimmie" con Bruce Willis. [:123]


Ma qui si torna a polemiche trite e ritrite......

.....io spero solo di esser stato chiaro nell' esprimere la mia replica agli utenti, che almeno hanno ancora una sana curiosità e voglia di ricerca della verità e sete di conoscenza.....

.....lasciando nel loro brodo i parrucconi dell' ortodossia che sono terrorizzati dall' idea di cambiamenti delle teorie acquisite, i baroni delle facoltà interessati alle loro piccole mafie nei finanziamenti alle ricerche, i docenti dalle lauree comprate politicamente che si accontentano di un' aurea di Sapienza in cambio di non discostarsi di un pelo dalle informazioni preconfezionate ad arte, e tutti gli altri Pseudo-logi che millantano conoscenza e spacciano sterco per Verità per una poltroncina, meglio se in uno studio televisivo. Gli studi di biblioteca sono per i fessi, per quelli che vogliono davvero SAPERE come sono andate VERAMENTE le cose nella Storia, nella Politica, nell' Economia, nella Scienza, senza le balle del sistema. E' questa, e solo questa, la sola utopia rimasta ormai.


Aztlan



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MessaggioInviato: 17/05/2009, 13:14 
Aztlan,cito certi passi del racconto:

Mentre adesso sommersa dai Terremoti,è una Melma insormontabile che impedisce il passo a coloro che navigano,DA QUI' PER RAGGIUNGERE IL MARE APERTO,per cui il viaggio non va oltre.
(ciò significa che l'isola si trovava prima (o all'inizio) E SBARRAVA LA STRADA A COLORO CHE VOLEVANO USCIRE VERSO IL MARE APERTO)

Atlante il fratello gemello quello nato dopo di lui che aveva ricevuto in sorte l'estremità dell'isola verso le Colonne d'Ercole,di fronte alla regione oggi chiamata Gadiria.
(dove sarebbe la regione Gadiria?)

Riguardo al popolo degli Iperborei,tutti i filosofi antichi parlano di questa terra leggendaria,però tutti sono in disaccordo con loro sulla sua effettiva ubicazione.




Hyperborea o Iperborea è una terra leggendaria, patria degli Iperborei.

Nei miti della religione greca e nelle dottrine dei loro storici (tra cui Erodoto), gli Iperborei erano un popolo che viveva in tale terra lontanissima situata a nord della Grecia. Questa regione, chiamata Hyperborea o Hyperboria (cioè "oltre Borea", il vento del nord"), era un paese perfetto, illuminata dal sole splendente per sei mesi all'anno.

Ecateo di Mileto (VI secolo a.C.) colloca gli Iperborei all’estremo Nord, tra l'Oceano (inteso come l'anello d'acqua che la cultura greca immaginava scorrere attorno alle terre emerse come se fosse un fiume) e i monti Ripei.

Ecateo di Abdera (IV-II secolo a.C.), autore di un'opera "Sugli Iperborei" di cui ci sono pervenuti solo alcuni frammenti, li colloca in un'isola dell'Oceano "non minore della Sicilia per estensione". Su quest'isola, dalla quale è possibile vedere la luna da vicino, i tre figli di Borea rendono culto ad Apollo, accompagnati dal canto di una schiera di cigni originari dei monti Ripei.

Esiodo (frammento 150 Merkelbach-West, vv. 21-24) colloca gli Iperborei "presso le alte cascate dell'Eridano dal profondo alveo".
La cultura greco-romana formulò numerose proposte in merito alla sede geografica di questo fiume: due fonti in particolare ci trasmettono la nozione secondo cui l'Eridano sfociasse nell’Oceano settentrionale: Ferecide di Atene (fr. 16 a Jacoby I) ed Erodoto (II 115,1).

Pindaro (ol. 3,13-16) colloca gli Iperborei nella regione delle "ombrose sorgenti" del fiume Istro (in greco Ister, l'attuale Danubio). In un passo del Prometeo Liberato Eschilo ricorda la fonte dell’Istro come situata nel paese degli Iperborei e nei monti Ripei; Ellanico di Lesbo (frammento 187 b e c Jacoby I) e Damaste di Sigeo (frammento 1 Jacoby I) pongono la sede iperborea oltre i monti Ripei; quest'ultimo, inoltre, ricorda i monti Ripei come situati a nord dei grifoni guardiani dell’oro (si veda a tale proposito il poema di Aristea di Proconneso sugli Issedoni).

Erodoto (in IV 13) riassume un poema di Aristea di Proconneso, ora perduto, nel quale l’autore riferiva di un proprio viaggio compiuto per ispirazione di Apollo in regioni lontane, sino al paese degli Issedoni, "al di là" dei quali ci sarebbero gli Arimaspi monocoli, i grifoni custodi dell'oro e infine gli Iperborei. Bruno Luiselli ricostruisce la posizione degli Iperborei, sulla base di queste indicazioni, come situata in zona Uralica.

Alcuni hanno voluto identificare Hyperborea con un'ipotetica isola che, alla pari di Atlantide, in tempi antichissimi sarebbe stata sommersa (più di 11000 anni fa), estesa dalle coste occidentali dell'Irlanda alla Groenlandia, comprendendo interamente l'Islanda.

Altri hanno identificato Hyperborea come l'estremità settentrionale di Atlantide, altri ancora con Thule, altri semplicemente con la Scandinavia e il Nord Europa, terre sconosciute e misteriose per gli antichi Greci.

Tra gli scrittori che in una magica terra chiamata Hyperborea hanno ambientato le loro storie di fantasia vi sono H.P. Lovecraft, Robert E. Howard, Clark Ashton Smith.


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Questo ci dice Platone, per cui basta con le sciocchezze della Finlandia o del Giappone o della Groenlandia o dell' Antartide o dell' Africa o del Pacifico o del Mediterraneo o del SudAmerica o del dove caxxo si inventeranno ancora.


Oltre le colonne d' Ercole non significa necessariamente nell' Atlantico, considerando le presunte conoscenze che avevano del mondo all' epoca. Il mondo conosciuto allora era il bacino del mediterraneo e qualche zona orientale niente di più.



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quando la troveranno si vedrà dove sarà


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Se e scomparsa a causa si un terremoto...e possibile che non ci siano resti di questa?



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ci sta un fenomeno naturale verificato una sola volta in Giappone negli anni '60 chiamato "liquefazione" che in pratica quando c'è un terremoto dalle spaccature della roccia esce dell'acqua che sommerge tutto; podarsi che si sia verificato questo fenomeno qui.
Ricordo che in Grecia è stata trovata una famosa città greca di cui non ricordo il nome che era stata sommersa dalle acque e poi sommersa da i sedimetni di un e quindi era sotto metri e metri e metri di terra e quindi pure ad atlantide può esser capitata la stessa cosa.


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Cita:
greenwarrior ha scritto:

Questo ci dice Platone, per cui basta con le sciocchezze della Finlandia o del Giappone o della Groenlandia o dell' Antartide o dell' Africa o del Pacifico o del Mediterraneo o del SudAmerica o del dove caxxo si inventeranno ancora.


Oltre le colonne d' Ercole non significa necessariamente nell' Atlantico, considerando le presunte conoscenze che avevano del mondo all' epoca. Il mondo conosciuto allora era il bacino del mediterraneo e qualche zona orientale niente di più.



Allora non avete capito niente di niente del mio post.

Oltre le Colonne d' Ercole significa invece proprio nell' Atlantico, in quanto è accertato, poichè testimoniato da Erodoto, contemporaneo di Platone, che per gli antichi Greci le Colonne erano lo Stretto di Gibilterra, e oltre di esse c' è appunto l' Atlantico, quello che essi chiamavano semplicemente Oceano, in quanto massa d' acqua che circonda tutto il mondo conosciuto.

Se infatti guardate una qualsiasi cartina di questo mondo, non della Luna, noterete che tutte le terre sono circondate dagli Oceani. Ora i Greci ci dicono la stessa cosa, solo che l' intera acqua del pianeta prendeva nome OKEANOS, senza distinzioni tra i vari Atlantico Pacifico Indiano in quanto queste distinzioni le abbiamo inventate noi qualcosina come 2000 anni dopo.

Questo è incontrovertibile: Oltre le Colonne d' Ercole = Nell' Atlantico, in quanto è sicuro al 200% che per i Greci le Colonne erano lo Stretto di Gibilterra. Il fatto che Platone non usasse la nomenclatura moderna non penso necessiti di essere spiegato, ma basta seguire le sue indicazioni GEOGRAFICHE e trovi facile facile il posto. L' Atlantico.


Il problema è che nessuno lo vuole ammettere, perchè a tutti piace il giochetto di mettere Atlantide dove più ci batte il cuore, e questo spiega perchè guarda caso c' è una diversa collocazione per ogni testa e gusto, e quindi ci siamo inventati - si sono inventati, io no - una presunta mancanza di precisione geografica di Platone, quando invece egli fu talmente chiaro nel descrivere non solo la posizione, ma anche le caratteristiche morfologiche naturali ed artificiali di Atlantide, la pianta della capitale, il tempio, le risorse, il clima, la fauna, e mille altre cose.... e vuoi che sapendo tutti questi dettagli, non sapeva dirti dov' era???

Ma leggetevi il testo base, Platone, anzichè le sciocchezze.

Altrimenti, cominciate da questa nuova teoria: il mio cane ha appena trovato i resti di Atlantide nel mio cortile. Naturalmente, io non ho neanche un cane.


Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

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MessaggioInviato: 22/05/2009, 09:32 
Caro bleffort, se rileggi il tuo stesso post noterai che metà degli antichi letterati lasciò detto che gli Iperborei erano nell' Oceano, e l 'altra metà che erano al Nord.

E infatti sono vere entrambe .

Hai dimenticato però di citarne uno, il più importante: Plinio il Vecchio.


Egli è infatti l' unico a dare indicazioni geografiche precise, riscontrabili da noi moderni, al posto di fiumi di dubbia identificazione, che collocano la leggendaria terra degli Iperborei "nel nono arco" specificando che il "nono arco" passa "per Hyperbores et Britanniam".

Il che significa che Iperborea, come dici giustamente "oltre il vento del nord" era alla stessa altezza dell' Inghilterra (Britannia).

Ed il "nono arco", secondo la suddivisione geografica effettuata dagli Egizi e poi ripresa dai Greci e dai Romani, comprende all' incirca la zona posta fra il 52° e il 57° grado di latitudine nord. Lassù, secondo gli antichi, "il giorno dura 17 ore" e tanto corrisponde alla realtà sul 54° parallelo.


Queste indicazioni collimano così perfettamente che la collocazione di Iperborea è appunto l' Atlantico del Nord, seconda una delle tesi che hai citato, ed era appunto la propaggine settentrionale di Atlantide, attraverso cui i superstiti giunsero in Europa del nord e calarono poi, spinti probabilmente dalla fame, dando vita alla campagna degli Iperborei, ricordata dai Greci e dagli Egizi.

Vedi come tutti pezzi del puzzle tornano al loro posto quando si è fedeli ai testi e alle testimonianze originali? Invece delle elucubrazioni campanilistiche?

Che non servono a niente perchè per uno qui, per un altro là, per un altro ancora lì, e tanto si sbagliano tutti.....


Iperborea e Iperborei altro non erano che ciò che rimase di Atlantide e degli Atlantidi, prima che anche essi vennero inghiottiti dalle acque e dal trascorrere dei secoli.

Aztlan



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MessaggioInviato: 22/05/2009, 21:26 
Cita:
Aztlan ha scritto:

Cita:
[red]

E Platone fu chiarissimo nel collocarla "oltre le Colonne d' Ercole",
[/b].

Platone fu chiarissimo nel collocarla difatti disse:""Oltre lo stretto di Gibilterra".[:o)]



Le chiacchiere stanno a zero. I ritrovamenti delle Azzorre e dei Bahama Banks sono FATTI. Oggettivi e materiali. Tutto il resto è fuffa.


Sono anche fatti i ritrovamenti in Giappone e MALTA.
lo sai o no che a Malta esiste addirittura una strada sottomarina lastricata che non si sà dove conduce?.[;)]
Ciao Aztlan



bleffort







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MessaggioInviato: 24/05/2009, 17:05 
Alla scoperta della città sommersa più antica del mondo

La città sommersa più vecchia della Terra si trova nel mare di Grecia. Un gruppo di archeologi inglesi ha finalmente ottenuto il permesso per andare sott' acqua a studiarla.

Pavlopetri è il nome della città sommersa più antica del mondo. Si trova in Grecia al largo del mare della Laconia e negli ultimi 41 anni nessuno l'ha vista da vicino. La spedizione del 1968 è quella che ha consentito di otttenere una mappatura di Pavlopetri. Dopo di che gli archeologi hanno dovuto accontentarsi di studiare la città dalla terraferma.

Fortunatamente sembra essere arrivato il momento giusto per alcuni archeologi dell'Università di Nottingham, in Inghilterra, che hanno ricevuto finalmente il permesso dalle autorità greche. I ricercatori andranno nelle profondità del mare alla scoperta di questa " Atlantide" attrezzati con strumenti ad alta tecnologia. Si tratta di marchingegni che potrebbero rivoluzionarie il mondo dell'archeologia subacquea.

Pavlopetri è una città le cui rovine dovrebbero risalire al 2800 a.C. (se non prima). Nonostante i decenni passati sott' acqua le strutture della città dovrebbero essere in gran parte ancor intatte, o quasi. Il fine del team dell'Università di Nottingham sarà anche quello di capire come mai Pavlopetri oggi si trovi nelle profondità marine, quali sono le cause che hanno portato i palazzi sott' acqua.

Giovanni Carzana

Fonte
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.4761.1


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