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operanuova ha scritto:
Tu, Veritas, dici che "gli apologisti attuali (ma anche quelli di una volta non scherzavano!) affermano spudoratamente che solo i testi più antichi sono credibili"? Ma dai, Veritas, di cosa stai parlando? Dei testi antichi in lingua italiana o in greco? Veramente roba da sbellicarsi dalle risate!
Beh, quando avrai smesso di sbellicarti, fammi sapere quali antichi testi greci non riportano 'ancora' e quali sì... Perchè, vedi, se qualcuno del tuo gregge ha scritto 'ancora vivo', vuol dire che da qualche antico testo lo ha tratto, altrimenti dovrei pensare, con grande rammarico, che voi cattolici integralisti vi inventate le cose....Tuttavia sappiamo che non è così e che quello che si trova nelle vostre 'sacre' scritture è decisamente più affidabile di quanto si trova nei testi dell'evangelista Walt Disney, anche se di poco...
Comunque, dal momento che per la quasi totalità delle persone di buon senso le diciture 'ancora vivo' e 'vivente' hanno lo stesso, identico significato, con buona pace dei tuoi esilaranti sofismi, io ti chiedo umilmente, ancora una volta, di pronunciarti sul perchè Paolo, tra gli anni 58-60, riteneva Gesù ancora vivo.
Ora tieni presente che gli gnostici, con in primis il grande filosofo gesuano Basilide, sostenevano che Gesù NON venne crocifisso, in quanto fu Simone di Cyrene ad esserlo, esattamente come afferma il Corano, sebbene in tale contesto non venga fatto il nome di Simone, e che inoltre Ireneo afferma che Gesù morì al tempo di Claudio e NON di Tiberio (quindi è da escludersi categoricamente Pilato, insieme all'esilarante favola della resurrezione di Gesù connessa al suo mandato governativo).
A fronte di tutto ciò, c'è da chiedersi cosa pensava realmente Paolo in merito a Gesù, tanto da affermare che egli era ancora vivo verso la fine degli anni 50!...Se poi ci metti che il Talmud, libro SACRO per i giudei, al pari della Bibbia e dei vangeli per i cristiani, riporta che Gesù venne LAPIDATO e NON crocifisso (come affermano anche Basilide ed il Corano), le cose si mettono proprio male!...
Inoltre, ancora Ireneo dichiarò, in un altro passaggio, dove egli entra in polemica con i cosiddetti 'docetisti', i quali, come si sa, affermavano che Gesù non si fosse MAI incarnato e che ciò avvenne solo in apparenza(*), che non solo Gesù si era incarnato, ma che egli 'coprì' tutti gli stadi della vita di un uomo, vale a dire che gli fu un bambino, un fanciullo, un giovane, un uomo maturo ed infine un vecchio. Guarda caso, quando Gesù venne giuustiziato, mediante LAPIDAZIONE, egli aveva raggiunto l'età di 66 ANNI: cioè il doppio (come si afferma nel Talmud) di 33: vale a dire gli anni vissuti da Gesù secondo i vangeli canonici!
"..Guarda che nella storia degli Atti mi hai trascinato tu perché, ti ripeto, non mi sono mai interessato di questa Scrittura..."Pensavo che uno che critica gli altri, specialmente sul piano storico-esegetico, avesse una preparazione senza 'buchi', o lacune se così preferisci chiamarle..Ma tant'è...Qualcuno ha detto che il mondo è bello perchè vario...
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Fossi al tuo posto, però, riguardo alle antichità, prima di mettermi a fare l'analisi testuale, darei uno sguardo a qualche testo critico o, perlomeno, mi collegherei con
http://www.laparola.net/ dove, nella sezione di destra, puoi trovare una comparazione di manoscritti e l'interlineare.
Conosco il sito che hai quotato. Francamente mi è sfuggita la circostanza che tale sito ti aiuti a capire il motivo per cui Paolo fece quella 'strana' affermazione... Ma forse avrò bisogno di dare uno sguardo alle 'antichità', come suggerisci tu, visto che sino ad oggi mi sono occupato degli hobby di Bruno Vespa e di Emilio Fede, i quali non mostrano molta fantasia, visto la palese usura della lingua...
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In seguito, chiederei a qualche buon grecista se è corretto tradurre il presente attivo infinito di vivere con "ancora in vita", quali sono le implicazioni in italiano e mi domanderei perché nemmeno il Vaticano traduce più così (ecco perché trovi la tua traduzione in “tutti i testi correnti reperibili su Internet”, è roba della vecchia versione della CEI antecedente al 2008) e perché i cattolici si sono allineati alle lezioni degli "antagonisti" (a Luzi, a Diodati e perfino alle Traduzioni del Nuovo Mondo dei Testimoni di Geova). Ancora in seguito, avendo io effettivamente la mentalità di uno scolaretto – in questo non sbagli - rifletterei che in italiano “ancora vivo” può significare che non è mai morto, “essere vivente” anche che è risorto. Questo ragionamento lo farei da scolaro, pur se non credessi nella verità del testo. Lo farei perché un testo si può considerare falso, interpolato, incomprensibile, ma non lo si può leggere secondo la propria intenzione, a proprio uso e consumo. Ma forse sono io a ragionare così e, quando ho pubblicato il mio (eretico) saggio su Giuda, per evitare figure di cacca, in tal modo mi sono comportato.
".. In seguito, chiederei a qualche buon grecista se è corretto tradurre il presente attivo infinito di vivere con "ancora in vita" Io direi di sì, altrimenti sarei autorizzato a pensare che tutti quelli che lo hanno fatto, presumo tutti cattolici, siano stati degli emeriti quanto insulsi ignoranti presentuosi!.. (ti posso assicurare che il sottoscritto non si è MAI cimentato in simili traduzioni!)
"..è roba della vecchia versione della CEI.."Tutti imbecilli ed ignoranti, immagino...
"..rifletterei che in italiano “ancora vivo” può significare che non è mai morto.."Davvero??....Strano..io pensavo che significasse 'non ancora morto'....Come è strana la vita, quando non si conoscono le opere dei grecisti, soprattutto di quelli 'ridens'....
"..“essere vivente” anche che è risorto.."Questo sì che è importante! Non hai fatto altro che girarci intorno senza pronunciarti, forse perchè subdoravi qualche trabocchetto 'dialettico'! Pur di non afferrare il 'toro per le corna', ti sei messo a scalare gli specchi per tentare di uscire dal pantano in cui ti eri cacciato, e da cui speravi di uscire attraverso esilaranti 'giri' sofistici, tipici di una 'certa' tradizione apologetica!
Insomma, visto che ormai l'hai detto, secondo te la cosa più logica che possa spiegare l'apparente assurdità connessa alle affermazioni di Paolo, sarebbe che egli intendeva Gesù 'risorto'.?... E perchè allora Festo non giustifica in tal modo la strana affermazione di Paolo, che sembrerebbe quella di un ubriaco, se Gesù fosse stato veramente giustiziato prima dell'evento di cui stiamo parlando?...
Se Festo sapeva che Gesù era morto, nel modo in cui è raccontato dai vangeli (altrimenti non avrebbe detto 'morto'), si sarebbe dovuto quantomeno stupire delle affermazioni di Paolo, riconosciuto come un capo dei cristiani (e quindi necessariamente al corrente della sorte di Gesù) ed avrebbe dovuto, per forza di cose, chiedere a Paolo perchè pensasse che Gesù fosse ancora vivo (o 'vivente').
Come ripeto, nulla è detto in proposito, così come NULLA è detto negli Atti degli Apostoli circa il modo di intendere le parole di Paolo in merito a Gesù. Inoltre, tieni presente che Erode Agrippa II era un giudeo ed i giudei sapevano che Gesù era stato lapidato e che MAI risorse: ergo, come avrebbe potuto Agrippa prendere per buona una panzana come quella della resurrezione, se Paolo o Festo vi avessero fatto accenno??... L'impalcatura non sta in piedi, ma tu, tuttavia, ti sforzi senza una ragione valida di 'puntellarla'!...
Dunque, alla 'resa dei conti', se te per risulta logico e 'scontato' ritenere che Paolo si riferisse alla resurrezione di Gesù, pur essendo letteralmente assenti PROVE tangibili che autorizzino a pensare tutto ciò, rimandando il tutto ad una 'libera' interpretazione di chi legge, perchè non dovrebbe risultare altrettanto logico il fatto che Filippo il Bello, NON essendo stato il capo della chiesa cattolica, non avesse avuto alcun logico motivo di pianificare il massacro dei templari, ritenuti, ANCORA OGGI, autori di una 'pericolosa' e 'perniciosa' deviazione eretica. (e quindi da estirpare, come nel caso dei Càtari). Ancora, quale motivo avrebbe avuto Francesco il Bello di attuare un piano di arresto dei templari meticolosissimo, al fine di arrestarli tutti quasi nello stesso tempo, ovunque si trovassero, sul suolo francese?
La spiegazione, per chi ha un minimo di buon senso, va ricercata nell'assoluta necessità da parte delle autorità vaticane del tempo (e quindi, in primis, di Clemente V) di verificare quali elementi, tra i templari, fossero al corrente del famigerato 'SEGRETO' templare, vale a dire la conoscenza circa il REALE profilo storico di Gesù di Nazareth e della madre Maria Vergine, oltre che delle REALI origini del cristianesimo(**), che essi, i templari, avevano mutuato direttamente dai 'Sabei' (chiamati successivamente anche 'giovanniti', per via della loro figura carismatica Giovanni il Battista), oggi conosciuti anche come 'Mandei', durante il periodo della loro permanenza in Medioriente (periodo delle 'crociate'). Ovviamente, per raggiungere tale obiettivo, le 'sante' autorità vaticane, come sempre ispirate da Dio (dio Satana?), non potettero fare a meno di ricorrere alla 'santa' INQUISIZIONE CATTOLICA, la quale, a sua volta, non potè fare a meno di ricorrere alla 'santa' tortura e, successivamente, ai 'santi' roghi purificatori....
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..A proposito dei tuoi trattati storici su Filippo il Bello, lascia perdere, Veritas. Io mi fido soprattutto di Dante (Inf. XIX, 82-87)
Ahhh!.....Scommetto che a te piace vestirti da Napoleone e marciare per le stradine dell'"istituto"...
Potevi dirmelo prima che intendevi 'giocare'...Mi sarei preparato e non avrei sprecato del tempo inutilmente!..
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Addio Veritas, stammi bene.
Uhmm.....Speriamo di non averti indotto al suicidio...
Saluti
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Nota:
(*) - oscena mistificazione da parte falsaria, in quanto si è voluto con ciò far credere che gli gnostici gesuani ritenessero che il 'fenomeno' della mancata 'incarnazione' di Gesù riguardasse esclusivamnente il Nazareno!.. NIENTE DI PIU' FALSO!!... Gli gnostici 'docetisti' intendevano questo NON SOLO per Gesù, ma per tutta la MATERIA dell'Universo, e quindi non solo per gli esseri viventi. I docetisti non fecero altro che tramandarsi gli insegnamenti di Gesù di Nazareth: IL PRIMO DEI DOCETISTI!! Si tratta di un aspetto MOLTO importante, che trova riscontro nel fatto che tra gli infiniti attributi con cui Gesù venne indicato, vi fu anche quello di 'ATOMOS'! (perchè, quasi sicuramente, egli fece sua la teoria 'atomistica' di Leucippo e di Democrito).
(**) - fu per tale motivo che i templari abbandonarono la fede cristiana (come è affermato anche negli atti processuali dell'inquisizione) per abbracciare quella 'nasurea', vale a dire la fede che aveva come figure carismatiche quelle di Giovanni il Battista e della Maddalena, come è ancora oggi presso i Mandei della Mesopotamia. In realtà, 'superficialmente' i templari continuarono a seguire la fede classica, vale a dire quella cattocristiana, ma nell'intimità dei loro monasteri essi seguivano le liturgie giovannee, come testimoniato dal fatto che essi ponevano sull'altare un teschio (in luogo del crocifisso), simbolo del martirio di Giovanni il Battista, il quale venne decapitato.
Veritas
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