Cita:
cagliari79 ha scritto: mmhhh... non è che mi trovi la traduzione in italiano?
![Compiaciuto [8)]](./images/smilies/UF/icon_smile_shy.gif)
Visto che questo genere di informazioni in italiano arrivano col contagocce...
Parla del team ATRAP che lavora all' "antimateria fredda".
Hanno dimostrato che è possibile creare antidrogeno ed intrappolarlo in un campo magnetico.
Cita:
Gabrielse, professore all'Università di Harvard, leader del gruppo ATRAP dice:
"Le nostre teorie fondamentali si basano sul fatto che l'antimateria dovrebbe comportarsi come la materia"
Relativamente ai risultati ottenuti:
"Questo è eccitante, perché molti dicevano che non era possibile produrre antimateria in un ambiente come quello che abbiamo utilizzato"
"Dobbiamo fare un passo alla volta," Gabrielse continua. "In questo momento, abbiamo appena dimostrato che è possibile creare antidrogeno in una regione dove il campo magnetico è al minimo".
Ora provo a spiegare (...anche se forse era meglio se lo faceva Leandro!
![Felice [:)]](./images/smilies/UF/icon_smile.gif)
)
Gli antiprotoni prodotti dal CERN e/o Fermilab sono particelle che viaggiano a velocità prossime a quelle della luce ma gli antiatomi ad alta velocità non sono molto utili. Per essere studiati vanno intrappolati, e per fare questo devono essere rallentati e raffreddati a temperature inferiori a 0,5 kelvin.
L'antidrogeno è la più semplice particella di antimateria che si possa ottenere.
Pur avendo carica opposta, gli scienziati avevano ipotizzato che la struttura della molecola dell'antidrogeno fosse la stessa di quella dell'idrogeno, con l'elettrone che gira intorno al protone. Quindi anche questo atomo, all'interno di un campo elettrico, si doveva scindere nei suoi elementi.
Quindi, gli antiprotoni sono stati rallentati e raffreddati, così come i positroni. Questi antiprotoni e positroni sono stati fatti collidere: se questa operazione viene fatta con poca energia, c'è probabilità che leghino insieme e formino atomi di antidrogeno. Il problema era intrappolarli: ciò è stato fatto creando una doppia trappola, all'interno della quale si genera uno spazio dove il campo magnetico è al minimo.
Al momento dell'articolo, gli scienziati non sapevano ancora se erano riusciti ad intrappolare antidrogeno ma avevano dimostrato che poteva essere prodotto in quelle condizioni.
Riporto anche una vecchia pagina della rivista Scienze sull'argomento, da me conservata (precedente all'articolo segnalato):
Immagine:
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