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dakar9 ha scritto:
Il campo magnetico sti sta sfasciando sempre di piu , c'e uno squarcio che profondo che e chiamato "anomalia dell'atlantico meridionale", e in piu alcuni altri potenziali squarci, a cui va aggiunta anche un interazione con il dimenticato buco dell'ozono.
Sta di fatto che da quelle foto si vedono cose che in teoria non si dovrebbero vedere...... che poi sia un flare oppure un flame, comunque e presente, e se ci arriva sulla terra..... bhe mi sa che i grigi avranno a che fare con tanti begli umani arrosto.
Io non capisco questo amore per il catastrofismo, anche a costo di inventarsi le cose.
Non c'è nessuno "squarcio", né reale né potenziale. L'anomalia cui fai riferimento è semplicemente legata all'inclinazione del campo magnetico terrestre e riguarda semplicemente l'altezza delle fasce di Van Allen sul livello del mare. C'è sempre stata e non c'entra proprio niente con l'indebolimento del campo magnetico terrestre (teoria sostenuta da un paio individui in tutto il mondo) se non che l'indebolimento del campo magnetico fa sì che l'area dell'anomalia si possa estendere e avvicinarsi ulteriormente le fasce alla superficie terrestre.
Il punto che ti sfugge è quello quantitativo: la magnetosfera nei punti più deboli si aggira sui sui 25000 nT, il che - considerando i tempi medi del decadimento e quelli "storici" della inversione della polarità terrestre - significa che un indebolimento tale da non fermare macroscopicamente i raggi cosmici di provenienza solare (basandosi sulla loro emissione media) si potrebbe verificare solo in qualche centinaio di millenni da oggi.
Faccio presente che vento solare NON è il plasma di un flare (che è invece "plasma di corona"), ma assai (assai) più debole e freddo, inferiore in temperatura di un intero fattore esponenziale. Per cui questa idea dell'incenerimento tramite raggi cosmici in presenza della magnetosfera non ha grosso significato.
Aggiungo che qui le microonde non c'entrano proprio nulla: quindi lascerei da parte arance e forni.
Le probabilità poi che un flare possa lambire la terra in senso distruttivo sono nulle, perlomeno nelle prossime due o tre ere geologiche. Perchè tanto sarebbe il tempo necessario perchè il Sole perdesse attrazione gravitazionale in quantità tale da non trattenere più masse significative di plasma coronale. Tanto per dire, dell'immenso flare del 2003 (forse qualche appassionato se ne ricorderà), catalogato come dimensioni addirittura X40 o giù di lì, non ci siamo neppure accorti (a parte un po' di aurora boreale e un malfunzionamento a un satellite lontano)
A meno che uno non vada a vedere spesso i film con Nicholas Cage
