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[red]Aztlan ha scritto:
Essere materialista, almeno per me - se mi sbaglio correggetemi - significa che non esiste un Entità immateriale, una specie di fantasma, che ha già deciso tutto per noi.
Tutto ciò che esiste è materiale nel senso che esiste secondo le leggi dell' Universo - composto di materia ed energia - che lo regolano.
E molte delle quali a noi ancora sconosciute al nostro attuale livello, senza dubbio.
La comprensione di queste regole ci porta a comprendere meglio noi stessi, ciò che siamo, il nostro ruolo nell' Universo - ben lungi dall' essere "il centro" giacchè nessuno è al centro.
Questa conoscenza è dunque scientifica ma - se usata bene - ci permette sia di migliorare la nostra condizione di vita che anche il nostro stesso modo di essere.
E in questo c' è la nostra possibilità di elevazione ad un più alto livello di coscienza.
La morale fa parte della nostra specie ed è una cosa che non abbisogna di divinità per essere spiegata:
gli animali più evoluti sulla nostra stessa linea genetica, come gli altri Primati, ne dimostrano i primi abbozzi, come il senso altruistico.
Si deduce quindi che la morale, la coscienza, la spiritualità, fanno parte della Natura stessa, sono frutto dell' evoluzione.
Caro Aztlan, non stiamo dicendo affatto una cosa diversa :
"la morale, la coscienza e la spiritualità,
fanno parte della Natura stessa e
sono frutto dell'evoluzione".Bene.... allora, ciò che ci stavamo appunto domandando
negli ultimi post di questa discussione è:
perchè, tutte le volte che si parla di spiritualità, o della nostra morale,
o dell'approccio etico di eventuali esseri di altri mondi, c'è sempre
qualcuno che tira fuori le religioni, il Dio con la barba e via discorrendo?
Io ancora non l'ho capito. Infatti, dicevo a Sezione9, il quale aveva
portato il discorso su questo versante, che noi dovremmo fare delle
considerazioni indipendentemente dal fatto che "si creda" o "non
si creda" in un Principio Creatore o in un Dio, attivo o passivo che sia.
E allora....
La nostra esistenza è nelle nostre mani.
E siamo noi a creare il nostro futuro.
Perchè nessuno lo ha disegnato per noi.
Si deduce quindi, che se il futuro lo dobbiamo creare noi,
allora è necessario ANCHE creare tutti quei presupposti
affinchè le cose che riguardano la nostra esistenza migliorino...
senza aspettare che "altri", intesi come esseri senzienti che
verosimilmente ci osservano, siano qui, accanto a noi, a fare
per nostro conto il "lavoro sporco".
E' proprio da questa posizione di attesa che dovremmo uscire.
Uscire, cioè, da uno stallo che non ci permette di vedere oltre.
Cioè di vedere oltre le nostre gabbie mentali... oltre i pregiudizi
di una visone esclusivamente scientifica o scientista che invece
di farci evolvere da un punto di vista "spirituale", ci fa sorridere
sistematicamente di fronte a concetti come "comprensione",
"condivisione", "pace" e soprattutto "Amore".
Questo concetto di "Amore" (citato nella discussione solamente da
iLGambero), sembra essere, secondo il mio punto di vista, l'unico
elemento trainante in grado di costituire la vera essenza della nostra
evoluzione (interiore, spirituale, etica o chiamiamola come vuoi tu).
Perchè l'evoluzione scientifica e/o materialistica e/o tecnologica
dell'esistenza, ci ha impedito, almeno sino a questo momento, di vedere
cosa fosse per noi indispensabile per progredire ulteriormente. Cioè
progredire dal punto di vista ETICO E MORALE.
E guarda caso, lo stesso concetto di Amore, è presente in modo
quasi ossessivo in tutte le comunicazioni con esseri extraterrestri
e/o extradimensionali.
L'Amore per la nostra razza, per il pianeta che abitiamo e l'Amore
che dovremmo eventualmente nutrire per esseri di altri mondi.
Esseri di altri mondi che, allo stato dell'arte, non hanno colonizzato
la terra, non hanno mostrato velleità belliche o pericoli per la nostra
civiltà (se non in casi rari che riguardano una parte di loro).
E allora, perchè non riflettere un istante sul perchè una parte di noi,
magari più sensibile o più evoluta sul piano della coscienza, si è fatta
infinocchiare da uomini senza scrupoli che invece certe informazioni
le hanno filtrate, manipolate o addirittura occultate?
Mi riferisco ai militari, agli uomini di potere ma....
mi riferisco ANCHE agli scienziati.
Mi riferisco, come tu hai giustamente fatto notare, allo spunto che
ha determinato l'apertura del topic. E cioè all'intervista di Greer
che Baiata ha insierito nel suo blog e che mi permetto di riportare
nella parte che ci interessa.
Maurizio Baiata: Steven, a che punto siamo?
Steven Greer: Dice un bellissimo proverbio cinese: “Meno cambiamo direzione più facilmente arriveremo alla meta”. 50 anni fa l’umanità ebbe l’opportunità di modificare il proprio comportamento, farla finita con la guerra, agire per la pace e permettere alle tecnologie di salvare l’ambiente. Non l’abbiamo fatto. Perché la gente che aveva potere e soldi non volle cambiare. Ora il 2000 è qui: li abbiamo solo rimandati, ma i cambiamenti devono avvenire. Due, i problemi principali con cui l’umanità si sta confrontando. Il primo è la pace. Ci sono persone che vogliono esportare i conflitti internazionali ed etnici, creando un nemico nello spazio e portando le armi nello spazio. Non è un percorso di sopravvivenza, non è fattibile. Il secondo è il sostentamento. L’ambiente sta collassando, il ghiaccio dei poli si sta sciogliendo, l’acqua è inquinata, la terra è contaminata e nel giro di 20, 30 anni, saremo in piena crisi mondiale per le fonti di energia.
L’altra parte del problema è che le tecnologie soppresse, i sistemi ad energia a punto zero, i sistemi di propulsione, la tecnologia UFO, che sono stati già scoperti, retroingegnerizzati, non possono attendere ulteriormente prima di essere rivelati. Se oggi si facesse un annuncio, dovremmo attendere almeno 20 anni per cambiare tutti i sistemi energetici, i motori delle auto, i sistemi delle case, per sostituire le fonti di energia che stanno distruggendo il pianeta e impiegare quelle giuste prima che il petrolio finisca. Ora il mondo, in quanto società, deve prendere una decisione che non può più essere rimandata. Un impegno ereditato dalla nostra generazione sin dagli anni ’50. Per fare la cosa giusta, dobbiamo immediatamente svelare i segreti, far parlare i militari e usare la tecnologia per scopi pacifici. Così avremo una civiltà capace di sostentarsi per migliaia di anni. Altrimenti ci troveremo di fronte alla distruzione e non solo geologica, geofisica e ambientale. Credo che un gruppo segreto di persone malvagie stia militarizzando lo spazio. Ma esiste una legge universale che non lo consente, quindi una civiltà come la nostra deve correggersi. Perché ci sono forme di vita extraterrestri che non consentirebbero agli umani di andare nello spazio con le armi e rappresentare una minaccia per pianeti con civiltà innocenti e inermi, pur essendo avanzate tecnologicamente. Chi abbia deciso di immettere ordigni nello spazio, non rispetta la legge universale e costituisce una minaccia per gli umani e per le altre popolazioni. Gli extraterrestri non sono una minaccia per noi se noi per primi non minacciamo la pace. Quindi, se il controllo di questi progetti non sarà nelle mani di persone sagge, saremo in grave pericolo.
M.B.: In uno dei suoi incontri con entità aliene, il colonnello Corso chiese: “Sei amico o nemico?” e l’essere gli rispose “nessuno dei due”.
S.G.: Ne conosco il significato: nell’umanità albergano il bene e il male e, considerando che la domanda era posta da un militare, vuol dire che loro non sono nemici della Terra, ma neppure benevoli nei confronti del nostro attuale comportamento. Nell’incontro con Corso espressero la loro preoccupazione per la continua militarizzazione del nostro pianeta e per il permettere a un’ingiusta struttura politica ed economica di governare e di condurci al collasso del sistema. Non si considerano amici dell’attuale ordine mondiale, della militarizzazione, della guerra fredda, della bomba all’idrogeno, ma non sono nemici dell’umanità. Loro sono qui per contenere la parte cattiva e proteggere il resto dell’umanità ed evitare che in un momento di crisi totale si vada incontro allo sterminio.
Se, a causa della stupidità umana, avvenisse un cataclisma, ci aiuterebbero a ristabilire la civiltà e continuare la nostra evoluzione senza subire un ritardo di migliaia di anni. Sono esistite, è un dato di fatto, civiltà avanzate su questo pianeta, come Atlantide, terminate a causa della follia. Ma ora siamo in un nuovo ciclo e questi extraterrestri sono qui perché se accadesse di nuovo una cosa del genere la civiltà sarebbe ristabilita, avrebbe di nuovo la tecnologia. Ma la domanda è: possiamo imparare la lezione che l’unico futuro possibile è quello di pace senza andare incontro a queste catastrofi?
Io spero che tutto questo si possa evitare e che la gente possa semplicemente svegliarsi e ascoltare, ma la mia esperienza con il presidente degli Stati Uniti, il Congresso, è che loro non vogliono occuparsi di questi argomenti, e il pubblico è apatico… quindi, eccoci, un piccolo gruppo di persone che cerca di fare qualcosa, ma non molta gente ci presta ascolto. Non è un buon segno, ma l’unica cosa da fare è battersi per divulgare la verità.
Ripartiamo da qui.... cioè da quella
moltitudine inarrestabile di persone, che come noi, vorrebbero creare un futuro migliore, per noi, per il nostro pianeta e per lo spazio che abitiamo. Chissà che non sia proprio questo processo a determinare un miglioramento delle nostre condizioni e un meritato ed auspicabile futuro all'interno di questa "comunità duniversale"?