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MessaggioInviato: 31/05/2010, 15:00 
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Blissenobiarella ha scritto:

Psicologia e astrologia hanno molte affinità Ufologo...ad esempio Jung era solito fare gli oroscopi ai suoi pazienti e la sua teoria sui tipi psicologici è quasi una rielaborazione di alcune tesi astrologiche:


Moltissimi scienziati e studiosi hanno da sempre mischiato scienza e superstizione; rigorosi esperimenti e occultismo. Prendiamo come esempio Newton: ha rivoluzionato la fisica ed introdotto idee e concetti per l'epoca impossibili anche solo da concepire, eppure credeva nell'alchimia e si dilettava di alchimia egli stesso. E con questo diciamo che l'alchimia è una scienza seria solo perchè Newton la praticava?

Di esempi così se ne possono fare a bizzeffe. Jung è stato senza dubbio un grandissimo psicologo e una persona dotta che ha rivoluzionato il modo di intendere lo studio della psiche. Il fatto che però appoggiasse l'astrologia non rendel'astrologia una materia seria. Lui, come tanti altri studiosi e scienziati, ha mischiato teorie serie e dimostrabili con credenze superstiziose.

EDIT: ah, e ci tengo a precisare. Potete ritenere l'astrologia la scienza più seria di questo mondo, liberissimi di farlo. Non censuro nessuno. Ma quanto meno, prima di definire ignorante chi invece ritiene l'astrologia un passatempo da maghetti, dovreste provare tutto quello che dite.


Ultima modifica di Knukle il 31/05/2010, 15:02, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 31/05/2010, 15:13 
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Knukle ha scritto:
Moltissimi scienziati e studiosi hanno da sempre mischiato scienza e superstizione; rigorosi esperimenti e occultismo. Prendiamo come esempio Newton: ha rivoluzionato la fisica ed introdotto idee e concetti per l'epoca impossibili anche solo da concepire, eppure credeva nell'alchimia e si dilettava di alchimia egli stesso. E con questo diciamo che l'alchimia è una scienza seria solo perchè Newton la praticava?

Di esempi così se ne possono fare a bizzeffe. Jung è stato senza dubbio un grandissimo psicologo e una persona dotta che ha rivoluzionato il modo di intendere lo studio della psiche. Il fatto che però appoggiasse l'astrologia non rendel'astrologia una materia seria. Lui, come tanti altri studiosi e scienziati, ha mischiato teorie serie e dimostrabili con credenze superstiziose.


No, no. Sul punto devo dissentire vigorosamente [8D]

Spesso, il modo con il quale il processo conoscitivo funziona si basa pesantemente, almeno nella sua fase inziale, sull'intuizione. Ossia su di un processo che di scientifico ha veramente poco, mentre ha molto, moltissimo dell'atto magico.

L'esempio che sempre si fa in questi casi è quello di Bohr e del modello atomico. Bohr ci arriva passando per una piazza vicino casa sua. Vede la piazza, nel centro della quale sta una fontana e vede la gente che si muove attorno al centro. E' lì che Bohr 'sa' che un atomo è fatto in quel modo.

Ecco, questo è ciò che chiamo un atto conoscitivo puro. Ossia una costruzione mentale che giunge al cuore del problema senza avere alcuna informazione specifica.

Lo stesso ha fatto Jung (solo in scala molto superiore) con la teorizzazione dell'Inconscio Collettivo e con l'uso del materiale mitologico (astrologia compresa). Senza l'intero corredo mitologico, Jung non avrebbe mai avuto la possibilità di giungere alla teorizzazione dell'IC. A tale proposito, Jung trattò astrologia, alchimia e ogni mito in genere come produzioni del sapere umano. E lo fece proprio perché conscio di come l'atto conoscitivo avviene.

Sotto questo profilo, Jung non si sognò mai di sottovalutare il mito. Anzi, vi si immerse completamente e ciò gli diede il destro per giungere ad una conoscenza che gli odierni 'psico-razionalisti' nemmeno si sognano di poter padroneggiare.


Ultima modifica di eSQueL il 31/05/2010, 15:15, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 31/05/2010, 15:23 
Infatti moltissimi scienziati, ossia molta gente che padroneggia una materia scientifica a volte mischia teorie e credenze. Questo perchè molte persone si rendono conto di come spesso rifiutare alcune credenze che non appaiono razionali, non ha nulla a che fare con i limiti logici di quelle credenze, ma piuttosto con i limiti logici della razionalità stessa.



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MessaggioInviato: 01/06/2010, 13:56 
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Blissenobiarella ha scritto:

.. scienziati, ossia gente che padroneggia una materia scientifica..


Oltre che essere esperto in almeno una materia scientifica, lo scienziato per definizione è colui che applica il metodo scientifico nella sua ricerca.



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Blissenobiarella ha scritto:

Infatti moltissimi scienziati, ossia molta gente che padroneggia una materia scientifica a volte mischia teorie e credenze. Questo perchè molte persone si rendono conto di come spesso rifiutare alcune credenze che non appaiono razionali, non ha nulla a che fare con i limiti logici di quelle credenze, ma piuttosto con i limiti logici della razionalità stessa.


Quindi Galileo cosa avrebbe scoperto?
Scusa bliss, ma non sono d'accordo, molti scienziati delle epoche passate hanno passato diversi guai per essersi volutamente scostati dalle credenze.



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MessaggioInviato: 01/06/2010, 16:18 
Galileo non si è scostato dalle credenze, ma dalla scienza ufficiale, per sostenere ciò che allora erano credenze.

Morlok, uno scienziato ha il dovere di vedere quali sono i limiti delle teorie scientifiche di cui si occupa. Se si continuano a fotografare galassie con red-shift differente a stretto contatto, bisogna cominciare a considerare l'ipotesi che l'interpretazione doppler possa non essere la risposta giusta a quanto osserviamo. Con tutte le conseguenze che ne derivano inclusa quella di degradare una teoria scientifica consolidata al ruolo di semplice credenza. C'è stato un tempo in cui negli ambianti medici si diceva che l'esistenza di microbi e batteri fosse solo una credenza, chi credeva in questa superstizione è finito in manicomio. C'è stato un momento nella storia in cui si pensava che credere ai meteoriti fosse una superstizione: "Non esistono sassi nel cielo, pertanto i sassi non possono cadere dal cielo". Chi sosteneva la tesi contraria era tacciato di essere un credulone perfino se portava un sasso fumante e con una composizione chimica incompatibile con l'ipotesi terrestre...
Allora riflettiamo bene, "non esistono sassi in cielo, pertanto i sassi non possono cadere dal cielo" questa frase è l'esatta rappresentazione di cosa sia la scienza: un metodo per osservare e capire il mondo purchè le osservazioni sulle quali imbastiamo il costrutto logico siano corrette. Noi diciamo che l'astrologia non funziona perchè il cielo non ha alcuna influenza sulla terra. Quant'è vera questa affermazione?



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MessaggioInviato: 01/06/2010, 17:20 
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Blissenobiarella ha scritto:

Galileo non si è scostato dalle credenze, ma dalla scienza ufficiale, per sostenere ciò che allora erano credenze.

Morlok, uno scienziato ha il dovere di vedere quali sono i limiti delle teorie scientifiche di cui si occupa. Se si continuano a fotografare galassie con red-shift differente a stretto contatto, bisogna cominciare a considerare l'ipotesi che l'interpretazione doppler possa non essere la risposta giusta a quanto osserviamo. Con tutte le conseguenze che ne derivano inclusa quella di degradare una teoria scientifica consolidata al ruolo di semplice credenza. C'è stato un tempo in cui negli ambianti medici si diceva che l'esistenza di microbi e batteri fosse solo una credenza, chi credeva in questa superstizione è finito in manicomio. C'è stato un momento nella storia in cui si pensava che credere ai meteoriti fosse una superstizione: "Non esistono sassi nel cielo, pertanto i sassi non possono cadere dal cielo". Chi sosteneva la tesi contraria era tacciato di essere un credulone perfino se portava un sasso fumante e con una composizione chimica incompatibile con l'ipotesi terrestre...
Allora riflettiamo bene, "non esistono sassi in cielo, pertanto i sassi non possono cadere dal cielo" questa frase è l'esatta rappresentazione di cosa sia la scienza: un metodo per osservare e capire il mondo purchè le osservazioni sulle quali imbastiamo il costrutto logico siano corrette. Noi diciamo che l'astrologia non funziona perchè il cielo non ha alcuna influenza sulla terra. Quant'è vera questa affermazione?


Veramente a me sembra che sia stato il contrario, la scienza ufficiale non esisteva, ma erano solo e semplici credenze, dettate dalla religione e non dal ragionamento logico, sconfessando anche chi prima dell'avvento della "scienza religiosa", vedi Erastotene, e riportando il genere umano nell'ignoranza assoluta al fine di piegarlo al loro bisogno.
Lo stesso vale per l'astrologia, infatto solo pochi eletti erano in grado di "leggere" il cielo, anche se alcuni fecero anche delle brutte figure e in Cina addirittura giustiziati per non aver preveduto un eclissi di sole, cosa che aveva messo in cattiva luce l'imperatore davanti al popolo.
Secondo il mio pensiero, l'astrologia non ha valenza alcuna sull'uomo, e' solo un antico modo di poter influenzare il prossimo, riproposto al giorno d'oggi sotto forma di metodo infallibile e scientifico, stando a chi se ne occupa.



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MessaggioInviato: 01/06/2010, 19:03 
E invece ti sbagli. La scienza esisteva anche allora e si basava come ora sulla logica. La scienza di un tempo, non era libera esattamente come non lo è quella di oggi, il fatto che ad un certo momento la chiesa sposò e sponsorizzò alcune teorie imponendo i suoi dictat, è solo un fenomeno di costume, che trova la sua immagine speculare nella nostra epoca, in cui è il potere economico ad aver conquistato il territorio scientifico.
Pesare che la scienza del passato sia inferiore a quella odierna è un errore in cui bisognerebbe guardarsi bene dal cadere, perchè falsa tutta la prospettiva dell'evoluzione storica del pensiero. Le teorie Eliocentriche sono note fin dall'antichità, e nell'arco del tempo hanno spesso subito contestazioni di tipo scientifico e non solo ideologico...Fra i primi a proporre la teoria eliocentrica fu Aristarco di Samo (310 A.C.) che introdusse il concetto di parallasse per spiegare il motivo per cui le stelle apparivano fisse. La teoria fu dimostrata successivamente da Seleuco di Selecia (150 A.C.) che la ricavò ,si pensa, dai suoi studi sulle maree. Solo quattro secoli dopo con l'avvento delle teorie tolemaiche l'eliocentrismo fu messo ufficialmente al bando...Ufficialmente, ma non praticamente, difatti le teorie eliocentriche continuarono ad essere studiate e a trovare i loro sostenitori, tanto che Copernico ne elabora la dimostrazione matematica nel 1500...Galileo è l'ultimo anello di una lunga catena di eventi che hanno portato all'affermazione di cose già da secoli note in ambito scientifico, le sue vicende il momento topico di un lungo dibattito sicuramente più scientifico che ideologico se visto secondo una prospettiva temporale.

Che c'entra l'astrologia con la predizione delle eclissi?

Bellissimo film tra scienza e religione:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ID=3626



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MessaggioInviato: 01/06/2010, 22:56 
Vorrei dunque sapere, se è vero che la scienza è quella dottrina che utilizza e si basa sul metodo scientifico, in che modo l'astrologia possa definirsi scienza. Utilizza forse il metodo sperimentale?


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MessaggioInviato: 01/06/2010, 23:11 
Non credo che l'astronomia possa essere definita una scienza, è forse più una prassi che si basa su una "teoria olistica" dell'uomo come ad esempio la psicanalisi è una prassi che si basa su una teoria dell'inconscio...



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MessaggioInviato: 02/06/2010, 00:43 
la scienza c'e' sempre stata, se prendiamo ad esempio gli egizi.... i maya.. hai voglia.
nella vecchia europa gia' nel medioevo c'erano testoline non indifferenti, il problema e' che con la chiesa al potere era scienza solo quello che andava bene per i loro interessi, quindi che la terra fatta da dio non fosse al centro dell'universo non lo potevi neanche pensare altrimenti ti facevano a fettine o ti bruciavano.
giungendo ai giorni nostri la scienza si e' arroccata un po' troppo su certe sue formule, lasciando poco spazio al sogno, da un lato cio' che e' consolidato rimane tale e le evoluzioni seguono binari prestabiliti e sicuri, dall'altro puo' impedire i classici salti evolutivi, le visioni, i lampi di genio e le genialate del secolo scorso avevano base comune, sogno, fantasia, visione e messa in opera, tra tante cantonate ci usciva la pennicellina, la relativita', ecc.
l'astrologia, (salvo alcuni personaggi che si muovono nella linea di confine tra base scientifica , intuizione e irrazionale, i quali potrebbero forse trovare l'anello di congiunzione tra il sacro e il profano) va alla deriva verso lidi infestati da squali, teoremi raffazzonati, improvvisati maghi e astrologi, wanne marchi e maghi do nascimiento, riviste , business ecc.
l'ideale sarebbe una scienza , e quindi basi solide su cui poggiarsi, che sia in grado di fare un po' di luce in quella zona d'ombra resa ancora piu' buia dall'astrologia improvvisata, per vedere se (come ho gia' detto) le forze in gioco a livello universale possono interagire con il pensiero, la razionalita', e la biologia dell'essere vivente, in caso positivo, fino a che punto.
al momento non vedo nulla che si spinge verso questi confini, sappiamo tutti cosa combina la luna e quanto influenza la vita sulla terra a tutti i livelli ma non si vuole andare oltre, c'e' gente lunatica, meteopatica, ed e' dimostrato.... da non molto i meteopatici possono stare a casa in malattia, per legge, nessuno potrebbe risentire a livello psichico di una tempesta solare? dell'allineamento dei pianeti? o di una delle innumerevoli forze ed energie presenti nello spazio?
se pur con i piedi di piombo non mi stupirei se davvero il giorno della nostra nascita e quindi le forze in gioco potessero determinare qualcosa come sostengono gli astrologhi. o se particolari condizioni o eventi astro-fisici potessero determinare qualcosa di simile ad un imprinting.....chissa'.



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