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 Oggetto del messaggio: L' "Affaire Ummo" compie oggi 60 anni
MessaggioInviato: 28/03/2010, 00:10 
Oggi 28 di marzo cade il sessantesimo anniversario di quello che potrebbe essere l’inizio delle relazioni fra l’umanità del pianeta Terra e quella di un altro pianeta, Ummo.
Secondo le lettere ummite infatti, il 28 marzo 1950 i primi esploratori provenienti da Ummo misero per la prima volta piede sul nostro pianeta.

Nel perdurare del mistero sull’ “Affaire Ummo” noi, firmatari di questo messaggio diffuso in Spagna ed in Italia nelle rispettive lingue nel giorno che ne marca il sessantesimo anniversario, desideriamo celebrare questa data ed allo stesso tempo esprimere le nostre felicitazioni a questi (ipotetici) fratelli galattici, sempre che esistano veramente e che siano tuttora fra noi, sperando di poter assistere un bel giorno al contatto ufficiale.

Con le nostre mani virtualmente sul vostro petto,

[align=right]Per la Spagna: ManuelR
Per l’Italia: PaoloG[/align]


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MessaggioInviato: 28/03/2010, 04:29 
Eh, buon compleanno allora.[:D]



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MessaggioInviato: 28/03/2010, 12:46 
Altro caso da cui non se ne ... esce! [8]



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Nient'altro che una CONSTATAZIONE di fatti e Cose che sembrano avvenire nei nostri cieli; IRRIPRODUCIBILI, per ora, dalla nostra attuale civiltà.
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MessaggioInviato: 29/03/2010, 22:18 
Eh si, triple-five, pensa che l'ultima lettera validata e pubblicata dal gruppo francese risale a giusto un anno fa, ovvero a marzo 2009)!

Ciao,


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MessaggioInviato: 04/04/2010, 12:18 
E che cosa diceva, quella lettera? Si decideranno mai questi Ummiti a rivelarsi all'umanità? Cosa stanno aspettando?


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MessaggioInviato: 10/04/2010, 22:26 
Ciao Enkidu,

l'ultima lettera validata e pubblicata il 17/03/2009 dal gruppo francese di ummo-sciences.org è conosciuta come NR 21, ed è costituita da un corpo principale e tre pagine annesse.
Ho tradotto il corpo principale della lettera e lo pubblico di seguito, mentre non ho (ancora) tradotto le tre pagine annesse che trattano rispettivamente di una specie animale antropoide di Ummo (IEGOOSSAA), dell'origine astronomica del sistema di calcolo dei periodi di tempo su Ummo (giorno, mese ed anno) e dell'altro corpo celeste che, assieme ad Ummo, forma il relativo sistema solare.

A mio modo di vedere, quello che è veramente interessante (ancor più delle questioni trattate) è la coerenza nello stile e nelle tematiche trattate, di fatto identici a quelli delle missive di quarant'anni prima.
Peccato non disporre degli originali; anche questa missiva fu infatti ricevuta in forma cartacea per via postale.

Ecco dunque la traduzione del corpo principale della missiva NR 21:

"Sig. Jean-François Dupouy

In risposta alla sua domanda dal 3 gennaio 2009, ecco le informazioni a lei inviate da nostra sorella NABGAA 112 figlia di Dorio 34, al momento della sua partenza, quattro anni fa.

Desidero qui dare una risposta parziale alla domanda da lei formulata l’8 luglio 2003 sulla lista pubblica di distribuzione a proposito della nostra civiltà di UMMO.
Prendiamo atto con un certo sgomento che i nostri testi sono per lei e i suoi fratelli fonte di speculazioni, talvolta basate su dettagli banali e spesso sulla mancanza di precisione nelle nostre formulazioni.

Abbiamo in passato informato i suoi fratelli che il vostro sviluppo artistico è eccezionale, soprattutto nel campo della musica.
Da questa affermazione potete comprendere che nei nostri viaggi non abbiamo incontrato civiltà avanzate che abbiano portato quest’arte al livello di perfezione raggiunto dai vostri grandi artisti classici e contemporanei.
Allo stesso modo, l'arte della pittura o della scultura sono più sviluppate sul vostro pianeta che su OYAUMMO.
Questo non significa che discipline come la musica, la scultura e la pittura siano sconosciuti su UMMO, anche se in quest'ultimo dominio non osiamo pretendere di possedere un’espressione pittorica che voi potreste qualificare come artistica.
La nostra musica è basata su sonorità cristalline e percussioni xilofoniche, piuttosto che sulla concatenazione melodica di una serie di frequenze acustiche standard.
Il nostro udito è abituato a queste sonorità, che noi troviamo gradevoli e che causano l’elevazione della nostra serenità e del nostro stato emotivo generale.
La nostra architettura è difficilmente paragonabile alla vostra sul piano dell'estetica dato che le costruzioni monumentali seguono modelli completamente diversi nei nostri due mondi.
Noi in particolar modo evitiamo tutte le forme angolari nelle nostre costruzioni, preferendo sistematicamente l'armonia delle curve.
Tuttavia, così come noi apprezziamo le vostre piramidi, castelli, templi, moschee e cattedrali, voi senza dubbio apprezzereste i nostri edifici pubblici, religiosi o culturali, spesso sepolti nella terra e che offrono al visitatore esterno la vista di grandi vetrate che riflettono il cielo, circondati da arbusti profumati e aiuole fiorite. La nostra arte del paesaggio è molto sviluppata e praticata da tutti i cittadini fin dalla più tenera età.
L'arte del profumo è presso di noi sviluppata come lo è la musica presso di voi e non abbiamo trovato nessuna altra civiltà così esperta in questo campo.
In effetti nutriamo un certo orgoglio per quest’arte, la sola che ci offre l'opportunità di distinguerci dalle altre civiltà che conosciamo e che puntualmente ci sorpassano in uno o un altro punto dello sviluppo sociale, scientifico, spirituale o artistico. Anche voi potete trarre lo stesso orgoglio della vostra arte musicale.

E' curioso notare le somiglianze nell'arte pittorica preistorica nelle nostre due culture. I nostri antenati hanno vissuto a lungo nelle grotte naturali o artificiali che costellano il nostro pianeta. L'arte rupestre figurativa che si trova, per esempio, nelle grotte di Lascaux o di Altamira, si trova trasposta su OUMMO, significativamente più sviluppata a causa di una migliore conoscenza dei pigmenti e di uno stadio evolutivo più avanzato degli OEMMII autori di queste opere.

Abbiamo informato già in passato i vostri fratelli dell'esistenza su UMMO di musei dedicati ad OYAGAA. Le vostre diversità ecologiche, etnologiche ed artistiche ci hanno indotto ad edificare tre edifici distinti dedicati ciascuno ad uno di questi tre domini, ripartiti in tre colonie differenti.

I nostri fratelli e sorelle di UMMO conoscono gli aspetti più belli del vostro pianeta e gli episodi più significativi della vostra storia passata come di quella attuale, che cerchiamo di non connotare con alcuna condiscendenza paternalistica o diplomatica.
Sappiate anche che uno dei nostri fratelli, che ha comunicato con i vostri fratelli qui in Spagna per quasi quaranta anni sotto il nome di DAA 3 figlio di EYEA 502, è attivamente coinvolto nello sviluppo del museo dedicato alla cultura artistica di OYAGAA del quale lui stesso ha progettato l'architettura, ispirata al Colosseo di Roma.
Egli continua a adoperarsi per la diffusione della vostra cultura su UMMO. Ho assistito io stesso in questo museo alla diffusione di una delle vostre opere classiche liturgiche, registrata in una chiesa o cattedrale.
Tuttavia, la cultura di OYAGAA rimane per noi un po’ ermetica. Se le vostre arti musicali, pittoriche, scultoree e architettoniche sono ora correttamente conosciuti dai nostri fratelli e sorelle di UMMO ed apprezzate da una parte importante della nostra popolazione, la vostra letteratura e i miti classici rimangono in realtà noti solo a un piccolo numero di specialisti. Per contro, lo splendore della vostra natura selvaggia e i colori esuberanti che si ritrovano nella vostra flora e fauna sono unanimemente riconosciuti su UMMO e fanno di OYAGAA un gioiello che è nostro dovere morale di preservare. Noi ne siamo sicuramente più consapevoli di molti dei vostri fratelli, accecati da un'avidità futile quanto devastante.

Non possiamo proteggervi dai vostri errori volontari, ma vogliamo progressivamente condurre i vostri fratelli verso una presa di coscienza dell'esistenza di un'identità planetaria comune, condivisa tra tutti i vostri popoli e che si estende all'insieme del vostro ecosistema. È vostra responsabilità di OEMMII di mantenere e di fare evolvere questa rete planetaria globale per svilupparne tutte le potenzialità. È vero che le nostre UAA (leggi morali) ci vietano di interferire direttamente con le civiltà straniere. Le nostre UAA ci obbligano tuttavia a proteggere la vita sotto tutte le sue forme. Lo stato di emergenza nel quale si trova il vostro pianeta ci costringe ad intervenire indirettamente nel seno stesso della vostra rete sociale per tentare di minimizzare gli effetti catastrofici che potrebbero provocare le decisioni, spesso irrazionali, dei vostri dirigenti.

Le autorità militari delle vostre nazioni principali conoscono la realtà della presenza extraterrestre sul vostro pianeta. Essi hanno continuamente avuto prova dell'inutilità di qualsiasi tentativo di colpire i nostri veicoli spaziali o atmosferici, dei quali abbiamo volontariamente abbassato il livello di furtività. Sono state intraprese alcune azioni spettacolari per convincerli che la nostra volontà non è di nuocere e che la nostra capacità coercitiva potrebbe essere formidabile. Operazioni di assistenza o di prevenzione sono prontamente svolte quando lo riteniamo necessario, sempre che i loro effetti non rechino pregiudizio alla vostra rete sociale. Il disastro di Chernobyl è stato un evento importante nella vostra storia, risultato di una serie di negligenze ed errori involontari. Vogliamo qui esprimere il nostro rispetto per i vostri fratelli presenti sul posto durante quelle angoscianti ore durante le quali la loro abnegazione e dedizione sono stati rimarcabili.

Spero di aver risposto in maniera non ambigua al suo primo gruppo di domande. Troverà in allegato sull’altra facciata del foglio un complemento informativo a proposito delle scimmie IEGOOSSAA di UMMO, oggetto di un’altra delle sue domande.

La prego di considerare, Signor Jean-François Dupouy , la natura particolare di questa corrispondenza. Nessuna prova oggettiva può convalidare l'identità o l'origine del suo autore. Consideri semplicemente che queste domande costituiscono la risposta alle sue domande e che l'autore spera di avere così soddisfatto la su legittima curiosità. La prego di accettare l’espressione della mia sincera stima espresso, secondo il costume in vigore su UMMO, ponendo simbolicamente la mia mano sul suo petto.

...
...
...

Per UMMOAELEWE :
NABGAA 112 figlia di DORIO 34, approvato da AYIOA 1 figlio d'ADAA 67"


Termino indicando che il testo originale francese della missiva si trova qui: http://www.ummo-sciences.org/fr/NR-21.htm

Ciao,

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MessaggioInviato: 10/04/2010, 23:26 
Se io fossi un ummita l'ultima cosa che certamente mi passerebbe per la testa sarebbe quella di rivelarmi ai terrestri; me ne starei qui a farmi gli affari miei e del mio popolo nel più tranquillo ed assoluto anonimato, senza interferire più di tanto con la vita locale. A ciascuno il suo.



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MessaggioInviato: 10/04/2010, 23:34 
Cita:
quisquis ha scritto:

Se io fossi un ummita l'ultima cosa che certamente mi passerebbe per la testa sarebbe quella di rivelarmi ai terrestri; me ne starei qui a farmi gli affari miei e del mio popolo nel più tranquillo ed assoluto anonimato, senza interferire più di tanto con la vita locale. A ciascuno il suo.
effettivamente credo che pure a me non verrebbe minimante voglia di interagire con i terrestri,lo farei invece con gli animali.


Ultima modifica di Ronin77 il 10/04/2010, 23:35, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/04/2010, 11:38 
Ringrazio Paolog delle informazioni.... ora non mi resta che cercare di imparare un poco di francese.
Comunque sono rimasto molto soddisfatto della traduzione in italiano della parte iniziale della lettera.
La questione ummita mi ha sempre affascinato moltissimo, perché penso che, se si trattasse veramente di una mistificazione, allora significherebbe che chi l'ha fatta è un genio assoluto, in quanto ha saputo creare uno scenario assolutamente coerente negli anni, approfondendolo e senza mai cadere in contraddizione, ed evitando ogni eccesso di tipo mistico o visionario, ogni eccesso irrazionalistico, ma esercitando sempre un equilibrio perfetto nelle proprie costruzioni e fantasie. E tutto senza voler ottenere altro scopo che "prendere in giro" tantissima gente senza ottenerne nessun vantaggio materiale.
Sinceramente, non dico che questo sia impossibile, ma lo ritengo così improbabile da avere del miracoloso.
E spero che gli Ummiti esistano e veramente stiano facendo tutto quello che dicono di fare, e che abbiano davvero quel sistema di morale che impedisce loro sia di essere violenti ed egoisti come noi, sia paternalisti, oppressori e "diplomatici" come alcuni vorrebbero che fossero, dimostrando di essere migliori di noi, che preferiamo sempre "non impicciarci dei guai degli altri" e lasciare che si arrangino, guardandoli poi con indifferenza sprofondare nell'abisso....
Indipendentemente dal fatto che quello che dicono sia reale o meno, è un fatto che noi Terrestri dobbiamo acquistare un'identità planetaria comune e deciderci a cominciare a diventare una nazione unica che considera la Terra come la propria casa e la propria patria, e comprendere la bellezza che ci è stata affidata e che qualche imbecille miope sta buttando all'aria....
I nostri UAA, i nostri principi morali (ammesso che ce ne importi ancora qualcosa) ce lo impongono....


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MessaggioInviato: 11/04/2010, 17:04 
Io sono convinto che lasciare che chi sbaglia da solo possa crescere risolvendo sempre da solo i propri problemi sia profondamente giusto. Penso quindi che eventuali extraterrestri in incognito possano essere guidati anche da questo principio nell'evitare di rivelarsi pubblicamente. Penso poi che eventuali aiuti da parte di ipotetici extraterrestri in incognito tra di noi sarebbero infinitamente più efficaci se avvenissero a nostra insaputa, vista la complessità dello scenario etnico e politico terrestre.
Penso poi che sia sbagliato mirare a divenire un'unica nazione planetaria; bisognerebbe ambire ad un coordinamento efficace mondiale, non ad un unico governo mondiale, io penso. Secondo me un'identità planetaria avrebbe davvero valore solo se non cancellasse le moltissime identità in cui si riconoscono i terrestri. Sarebbe allora un bellissimo e pacifico mosaico, composto da tanti tasselli ben distinti ma uniti a formare un disegno più grande. Io non credo che unità debba significare uniformità.
Se non mi sbaglio (non conosco molto bene il caso ummita) gli ummiti dicono di non avere la stessa varietà di lingue che abbiamo noi, per esempio; inoltre sempre loro resterebbero affascinati proprio dalla grande varietà che a tutti i livelli (fauna e flora compresi) si riscontra sul pianeta Terra. E' questa varietà che vissuta negativamente ci affossa, ma se sapremo trasmutare alchemicamente il piombo in oro allora sarà questa varietà vissuta positivamente a farci grandi, io penso.

Mi sembra (correggetemi se sbaglio) che finora gli ummiti (o chi per loro) si siano manifestati, nei loro contatti ad personam, prevalentemente via posta cartacea e via telefono fisso; che voi sappiate, con l'avvento di internet e della telefonia mobile, risultano casi di contatti avvenuti anche per queste vie?


Ultima modifica di quisquis il 11/04/2010, 17:06, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 11/04/2010, 18:46 
Non vedo chi sia stato qui a dire che l'unità dei terrestri implicherebbe una uniformità culturale o un governo mondiale oppressivo..... in che modo sia possibile raggiungere l'unità, è una cosa da dibattere e sicuramente ci sono molti modi per farlo.
Che invece sia necessario raggiungere una qualche forma di unità, e quindi anche una forma di legislazione e di governo sovranazionale, oltre che un'etica globale della convivenza e della collaborazione, penso che sia un fatto razionalmente indiscutibile, come dimostrano i fatti storici degli ultimi cento anni, dalla Prima Guerra Mondiale in poi.
I recenti fatti che riguardano inoltre la necessità di tutte le nazioni di proteggere l'ambiente e le risorse del pianeta, che sono risorse in comune (per esempio l'aria, l'acqua e il clima, che sono beni in comune fra tutti gli esseri umani del pianeta), sono la dimostrazione del fatto che è necessario raggiungere una qualche forma di legislazione unica.
E' poi necessario anche rendersi conto che la multiformità delle culture deve trovare anche un limite nella convivenza, se pensiamo a tutti i casi di integralismo religioso in cui gruppi appartenenti a un determinato orientamento religioso ritengono legittimo combattere e uccidere coloro che non seguono la loro stessa religione o seguono forme culturali o morali in contrasto con la loro.
La diversità dei colori è in sé una cosa buona, ma trova un limite nel momento in cui uno dei colori vuole eliminare fisicamente tutti gli altri!
Ciò implica un cambiamento culturale profondo di tutti i Terrestri e quindi anche una reinterpretazione delle cosiddette "identità" tanto sbandierate in nome spesso di forme di bieco nazionalismo xenofobo e razzista o di forme di integralismo religioso assolutistico e dogmatico, che tanto danno hanno fatto entrambi alla pace del nostro mondo e all'incolumità di milioni di innocenti.
Agitare lo spauracchio dell'omologazione ogni volta che si parla di unificazione pacifica dell'umanità mi sembra l'ennesima resistenza reazionaria al progresso dell'umanità.
Non credo che gli Ummiti, se esistono, vogliono che noi rinunciamo alla nostra varietà. Credo che vogliono che rinunciamo al vezzo di rifiutare, aggredire e ammazzare chi è diverso da noi. L'esatto contrario dell'omologazione, direi.
L'hanno fatto con noi, vediamo di farlo anche noi con noi stessi.
Comunque, io penso che, sia che gli Ummiti esistano o meno, il vero motivo per cui gli alieni stanno lontano da noi Terrestri è appunto questa paura isterica e irrazionale che abbiamo nei confronti di chi è diverso da noi. Se lo facciamo con chi viene da un altro paese, figuriamoci cosa faremmo a chi viene da un altro mondo! E loro lo sanno benissimo..... ci scommetto.....


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MessaggioInviato: 11/04/2010, 19:45 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Non vedo chi sia stato qui a dire che l'unità dei terrestri implicherebbe una uniformità culturale o un governo mondiale oppressivo.....


Nessuno lo ha detto. Per quanto mi riguarda mi sono limitato a precisare il mio pensiero a riguardo.

Cita:
Enkidu ha scritto:
in che modo sia possibile raggiungere l'unità, è una cosa da dibattere e sicuramente ci sono molti modi per farlo.
Che invece sia necessario raggiungere una qualche forma di unità, e quindi anche una forma di legislazione e di governo sovranazionale, oltre che un'etica globale della convivenza e della collaborazione, penso che sia un fatto razionalmente indiscutibile, come dimostrano i fatti storici degli ultimi cento anni, dalla Prima Guerra Mondiale in poi.
I recenti fatti che riguardano inoltre la necessità di tutte le nazioni di proteggere l'ambiente e le risorse del pianeta, che sono risorse in comune (per esempio l'aria, l'acqua e il clima, che sono beni in comune fra tutti gli esseri umani del pianeta), sono la dimostrazione del fatto che è necessario raggiungere una qualche forma di legislazione unica.


Sul coordinamento e legislazione sono perfettamente d’accordo, sul governo no. Sui molti modi sono d’accordo.

Cita:
Enkidu ha scritto:
E' poi necessario anche rendersi conto che la multiformità delle culture deve trovare anche un limite nella convivenza, se pensiamo a tutti i casi di integralismo religioso in cui gruppi appartenenti a un determinato orientamento religioso ritengono legittimo combattere e uccidere coloro che non seguono la loro stessa religione o seguono forme culturali o morali in contrasto con la loro.
La diversità dei colori è in sé una cosa buona, ma trova un limite nel momento in cui uno dei colori vuole eliminare fisicamente tutti gli altri!


Pefettamente d'accordo.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Ciò implica un cambiamento culturale profondo di tutti i Terrestri e quindi anche una reinterpretazione delle cosiddette "identità" tanto sbandierate in nome spesso di forme di bieco nazionalismo xenofobo e razzista o di forme di integralismo religioso assolutistico e dogmatico, che tanto danno hanno fatto entrambi alla pace del nostro mondo e all'incolumità di milioni di innocenti.


Non lo vedo tanto radicale e profondo. Già in epoca romana si era riusciti abbastanza bene (con tutti i limiti dei tempi) nel fare di molte genti una, rispettando sostanzialmente le molte particolarità locali, anche quelle religiose o meno religiose (penso allo scetticismo e ad una certa misura anche all’epicureismo), ma intervenendo decisamente quando queste particolarità religiose o non religiose travalicavano certi confini. Le religioni poi, se ricondotte alle origini, nella maggior parte dei casi perdono i caratteri negativi di cui parli; parlerei quindi di un processo di profanizzazione e involgarimento delle religioni cominciato già molto tempo fa e tuttora in atto. Bisognerebbe ritornare agli intenti originari. Sarebbe difficile ma lo si potrebbe fare all’interno di piste già esistenti anche se dimenticate. Sarebbe un cambiamento difficile ma non radicale, secondo me. Ciò che non è emendabile andrà abbandonato, è chiaro. Le religioni nascono, si sviluppano e muoiono come tutte le cose del nostro mondo.

Quanto alle identità, così come non bisogna commettere l’errore di irrigidirle e di usarle per altri fini, non bisogna nemmeno commettere l’errore di demonizzarle. Il reale è vario e multiforme per sua stessa natura, basta prenderne serenamente atto e trovare un equilibrio.

Poi è chiaro che così come il nostro mondo è sottoposto all’elemento temporale, che è dynamis, anche le identità non saranno mai statiche ma dinamiche; chiaramente con i loro tempi.

Io parlavo infatti di un mosaico pacifico; non mi sembra impossibile da raggiungere, come obiettivo.


Cita:
Enkidu ha scritto:
Agitare lo spauracchio dell'omologazione ogni volta che si parla di unificazione pacifica dell'umanità mi sembra l'ennesima resistenza reazionaria al progresso dell'umanità.


Io penso che se nel mondo sparisse ogni differenza linguistica, religiosa, etnica o di altro tipo non sarebbe una tragedia. Quindi nessuno spauracchio. Certamente, per quanto mi riguarda, sarebbe un mondo molto più povero e brutto. Tra l’altro non è affatto detto che eliminando le differenze di cui sopra sparisca magicamente l’aggressività dell’uomo ed i problemi che essa genera. Quanto all’uso dell’aggettivo reazionario, tirarlo fuori come spauracchio ogni volta che si pensa che il proprio concetto di progresso sia messo in discussione è sbagliato, secondo me.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Non credo che gli Ummiti, se esistono, vogliono che noi rinunciamo alla nostra varietà. Credo che vogliono che rinunciamo al vezzo di rifiutare, aggredire e ammazzare chi è diverso da noi. L'esatto contrario dell'omologazione, direi.
L'hanno fatto con noi, vediamo di farlo anche noi con noi stessi.


Pienamente d’accordo.

Cita:
Enkidu ha scritto:
Comunque, io penso che, sia che gli Ummiti esistano o meno, il vero motivo per cui gli alieni stanno lontano da noi Terrestri è appunto questa paura isterica e irrazionale che abbiamo nei confronti di chi è diverso da noi. Se lo facciamo con chi viene da un altro paese, figuriamoci cosa faremmo a chi viene da un altro mondo! E loro lo sanno benissimo..... ci scommetto.....


Io non vedo tutta questa paura, vedo invece che quello che ci caratterizza è l'aggressività a prescindere e oltre ogni tipo di paura, il che è un' altra cosa. Anzi direi che l'aggressivita che ci caratterizza è decisamente più forte sia delle paure che delle tranquillità di cui comunque moltissimi di noi godono nella vita quotidiana. Sul fatto che ipotetici extraterrestri tra noi evitino di manifestarsi per paura della nostra aggressività sono d'accordo, è un altro possibile motivo.



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Per quisquis:

stando a quanto riferito nelle lettere gli ummiti, oltre ad essere partiti molto prima di noi nell'evoluzione, sono partiti "in vantaggio" in quanto l'atmosfera del loro pianeta proteggerebbe gli esseri viventi in maniera molto più incisiva della nostra dalle radiazioni cosmiche, con il risultato di avere da un lato una fauna e flora meno ricca (stimano un venti-trenta per cento di forme viventi in meno, se be ricordo) e dall'altro una umanità senza differenziazioni razziali apprezzabili.

In effetti, la descrizione della loro supposta società colpisce noi esseri umani terrestri abituati a questo nostro calderone di razze, lingue, dialetti, religioni ed usanze diverse.

Una civiltà con un solo governo, una sola lingua, un solo codice penale, una sola religione, è qualcosa che va al di là della nostra immaginazione.

Se ben ricordo, vi è almeno una lettera nella quale viene descritto il processo che portò a questa unificazione; spero di riuscire a ritrovarla fra la marea di lettere che esiste, e di tradurla perchè mi ricordo che la trovai davvero molto interessante, e penso che possa esserlo un po' per tutti.

Per quanto riguarda i contatti con gli umani terrestri, nelle lettere è specificato che tali contatti furono decisi nell'ambito di un programma di "contatti su scala micro-sociale" verso la fine degli anni '60 del secolo scorso e a quanto pare si svolsero in maggior parte per via postale (infatti il caso Ummo è stato anche definito "trent'anni di incontri ravvicinati del tipo postale"...!); vi sono anche stati contatti telefonici, pur se in maniera molto più ridotta.

In tempi recenti, per quanto ne so, sembra vi sia effettivamente stato un qualche utilizzo di Internet da parte dei nostri supposti amici; quello di cui sono a conoscenza è che appunto la lettera NR 21, fu inviata come risposta ad una domanda posta su di un forum pubblico, segno che i supposti Ummiti dovrebbero monitorare la Rete.

Per il resto non posso dire molto di più, perchè finora mi sono concentrato soprattutto sulle prime lettere, ovvero quelle a partire dal 1967, che mi sembrano quelle tutto sommato più genuine.

Ciao quisquis e tutti quanti,


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quisquis ha scritto:

Io sono convinto che lasciare che chi sbaglia da solo possa crescere risolvendo sempre da solo i propri problemi sia profondamente giusto. Penso quindi che eventuali extraterrestri in incognito possano essere guidati anche da questo principio nell'evitare di rivelarsi pubblicamente. Penso poi che eventuali aiuti da parte di ipotetici extraterrestri in incognito tra di noi sarebbero infinitamente più efficaci se avvenissero a nostra insaputa, vista la complessità dello scenario etnico e politico terrestre.


Infatti questo è ciò che a mio avviso sta già succendendo. Sono straconvinto che ci sia una sorta di "delegazione" di una tra le razze extraterrestri conosciute che agisce, come dici tu, in incognito tra di noi.... perfettamente inserita nel nostro tessuto sociale. Con le nostre stesse identiche sembianze.



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Paolog ha scritto:


Per quisquis:

stando a quanto riferito nelle lettere gli ummiti, oltre ad essere partiti molto prima di noi nell'evoluzione, sono partiti "in vantaggio" in quanto l'atmosfera del loro pianeta proteggerebbe gli esseri viventi in maniera molto più incisiva della nostra dalle radiazioni cosmiche, con il risultato di avere da un lato una fauna e flora meno ricca (stimano un venti-trenta per cento di forme viventi in meno, se be ricordo) e dall'altro una umanità senza differenziazioni razziali apprezzabili.

In effetti, la descrizione della loro supposta società colpisce noi esseri umani terrestri abituati a questo nostro calderone di razze, lingue, dialetti, religioni ed usanze diverse.

Una civiltà con un solo governo, una sola lingua, un solo codice penale, una sola religione, è qualcosa che va al di là della nostra immaginazione.

Se ben ricordo, vi è almeno una lettera nella quale viene descritto il processo che portò a questa unificazione; spero di riuscire a ritrovarla fra la marea di lettere che esiste, e di tradurla perchè mi ricordo che la trovai davvero molto interessante, e penso che possa esserlo un po' per tutti.

Per quanto riguarda i contatti con gli umani terrestri, nelle lettere è specificato che tali contatti furono decisi nell'ambito di un programma di "contatti su scala micro-sociale" verso la fine degli anni '60 del secolo scorso e a quanto pare si svolsero in maggior parte per via postale (infatti il caso Ummo è stato anche definito "trent'anni di incontri ravvicinati del tipo postale"...!); vi sono anche stati contatti telefonici, pur se in maniera molto più ridotta.

In tempi recenti, per quanto ne so, sembra vi sia effettivamente stato un qualche utilizzo di Internet da parte dei nostri supposti amici; quello di cui sono a conoscenza è che appunto la lettera NR 21, fu inviata come risposta ad una domanda posta su di un forum pubblico, segno che i supposti Ummiti dovrebbero monitorare la Rete.

Per il resto non posso dire molto di più, perchè finora mi sono concentrato soprattutto sulle prime lettere, ovvero quelle a partire dal 1967, che mi sembrano quelle tutto sommato più genuine.

Ciao quisquis e tutti quanti,



Ciao,
Ti ringrazio per la spiegazione. Sarebbe interessante leggere la lettera che spiega il processo di unificazione sviluppatosi su Ummo.
Un'altra cosa che mi colpisce degli ummiti (o supposti tali) è il fatto che avrebbero le corde vocali poco sviluppate (se non vado errato, o qualcosa del genere), quindi avrebbero bisogno di uno speciale apparecchio per parlare; ora questa storia di un particolare apparecchio per parlare, magari mascherato sotto forma di diadema o monile appeso al collo, si ritrova anche in altre storie di presunti contatti con presunti extraterrestri di forma umana presenti in incognito tra di noi, il che mi sembra curioso.



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