22/04/2010, 10:49
Near ha scritto:
Non ragioniamo infatti col "nostro" metro. Ma col loro. E' risaputo che a quel tempo (della grecia classica) le colonne d'ercole si trovavano nello stretto di gibilterra. Questa è storia. Verificabile ovunque. Basta informarsi.
"Le Colonne d'Ercole nella letteratura classica indicano il limite estremo del mondo conosciuto. Oltre che un concetto geografico, esprimono anche il concetto di "limite della conoscenza". Geograficamente sono identificate con le due montagne di Calpe e Abila che sorgono rispettivamente sulla costa Europea e quella Africana.
Attualmente si considera lo stretto di Gibilterra essere il confine nec plus ultra (lett. "non più avanti") scelto da Eracle. Secondo la mitologia l'eroe, in una delle sue dodici fatiche, giunse sui monti Calpe ed Abila creduti i limiti estremi del mondo, oltre i quali era vietato il passaggio a tutti i mortali. Separò il monte ivi presente in due parti (le due colonne d'Ercole) e incise la scritta nec plus ultra.
Oltre le Colonne, oltre il mondo conosciuto, c'è sempre la speranza di trovare terre migliori, più ricche.
Platone vi colloca Atlantide, mitica isola ricca di argento e di metalli, potenza navale conquistatrice 9mila anni prima il tempo di Solone, che dopo avere fallito l'invasione di Atene, sprofondò in un giorno e una notte.
Cristoforo Colombo cerca oltre le Colonne la rotta per le Indie. Dante invece pone a cinque mesi di navigazione oltre le Colonne il monte del Purgatorio, che Ulisse riesce a vedere prima di esser travolto da un'onda.
Sulla base della congettura del Divin Poeta, alcuni, come lo scrittore Paolo Granzotto, hanno ipotizzato che Ulisse abbia navigato effettivamente oltre Gibilterra e abbia raggiunto le isole britanniche, terre effettivamente ricche di metalli preziosi agli occhi dei greci di Omero."
22/04/2010, 11:00
22/04/2010, 13:48
le colonne d'ercole si trovavano nello stretto di gibilterra. Questa è storia. Verificabile ovunque. Basta informarsi.
22/04/2010, 19:07
22/04/2010, 21:25
Aztlan ha scritto:
Le prime parole di Platone sono "Al di là delle Colonne d' Ercole", che a dispetto delle fantasie dei moderni, all' epoca di Platone indicavano, fonti storiche alla mano, lo Stretto di Gibilterra.
Quindi, "Al di là delle Colonne d' Ercole" = Al di là dello Stretto di Gibilterra, e al di là dello Stretto di Gibilterra si trova l' Atlantico.
QUELLO è il luogo indicato da Platone, è un dato di fatto, vi piacca oppure no. Poi che ognuno immagini la sua Atlantide personale dove più gli pare, è un problema suo.
Guarda a caso ogni studioso ha la tendenza di posizionarla a casa propria, il siciliano in Sicilia, il sardo in Sardegna, lo scandinavo in Nord Europa, etc.
E infatti Atlantide è stata ri-posizionata con la fantasia in ogni parte del mondo, dall' Africa alla Groenlandia, dal Pacifico al Mediterraneo, e mille altri.
Ormai non c' è più luogo sulla Terra che non vanti di essere stata la sede di Atlantide, quando la sede originaria nel racconto platonico è molto chiara.
La tesi dell' Antartide poi, che è un caso a parte, non sta in piedi per questione di cronologia: Platone indica Atlantide esistente fino a 9000 anni prima della sua Era, ossia 11.000 anni fa circa, coincidente con la fine dell' Ultima Era Glaciale, coincidenza non da poco.
L' Antartide invece era sita a latitudini più miti milioni di anni fa, quando l' uomo manco esisteva. E quindi manco il popolo di Atlantide e le sue guerre con Atene.
Quindi questa locazione è tra tutte la più improbabile, anzi impossibile è il termine più esatto.
SE sotto i ghiacci c' è qualcosa, TUTTO potrà essere, meno che la civiltà perduta descritta da Platone.
Probabilmente ci sono i resti di qualche specie che ci ha preceduto, appunto milioni di anni fa, ma non certo la "bellicosa stirpe", nonchè progenie divina, che secondo Platone abitava la Città con la pianta ad anelli.
SE mai un giorno l' Uomo vedrà cosa celano i ghiacci perenni, possiamo aspettarci grosse sorprese, ma non certo Atlantide.
Guarda caso nell' Atlantico hanno trovato mura ciclopiche, massi squadrati, vie lastricate, un tempo evidentemente in superficie.
E sono cose risapute e scoperte mezzo secolo fa, tanto eloquenti quanto poco pubblicizzate.
Consiglio l' ottimo libro di Charles Berlitz "Bermuda, il Triangolo Maledetto" dove il problema viene affrontato in parte.
Vedi al sito del CUT - Centro Ufologico Taranto:
http://centroufologicotaranto.wordpress.com/2009/01/24/scoperte-dimenticate-le-strane-strutture-sottomarine-delle-bahamas/
Scansioni sonar:
27,27 KB
Fatti, non teoremi.
Saluti,
Aztlan
23/04/2010, 01:32
Near ha scritto:
Non ragioniamo infatti col "nostro" metro. Ma col loro. E' risaputo che a quel tempo (della grecia classica) le colonne d'ercole si trovavano nello stretto di gibilterra. Questa è storia. Verificabile ovunque. Basta informarsi.
"Le Colonne d'Ercole nella letteratura classica indicano il limite estremo del mondo conosciuto. Oltre che un concetto geografico, esprimono anche il concetto di "limite della conoscenza". Geograficamente sono identificate con le due montagne di Calpe e Abila che sorgono rispettivamente sulla costa Europea e quella Africana.
Attualmente si considera lo stretto di Gibilterra essere il confine nec plus ultra (lett. "non più avanti") scelto da Eracle. Secondo la mitologia l'eroe, in una delle sue dodici fatiche, giunse sui monti Calpe ed Abila creduti i limiti estremi del mondo, oltre i quali era vietato il passaggio a tutti i mortali. Separò il monte ivi presente in due parti (le due colonne d'Ercole) e incise la scritta nec plus ultra.
Oltre le Colonne, oltre il mondo conosciuto, c'è sempre la speranza di trovare terre migliori, più ricche.
Platone vi colloca Atlantide, mitica isola ricca di argento e di metalli, potenza navale conquistatrice 9mila anni prima il tempo di Solone, che dopo avere fallito l'invasione di Atene, sprofondò in un giorno e una notte.
Cristoforo Colombo cerca oltre le Colonne la rotta per le Indie. Dante invece pone a cinque mesi di navigazione oltre le Colonne il monte del Purgatorio, che Ulisse riesce a vedere prima di esser travolto da un'onda.
Sulla base della congettura del Divin Poeta, alcuni, come lo scrittore Paolo Granzotto, hanno ipotizzato che Ulisse abbia navigato effettivamente oltre Gibilterra e abbia raggiunto le isole britanniche, terre effettivamente ricche di metalli preziosi agli occhi dei greci di Omero."
23/04/2010, 10:18
23/04/2010, 10:42
23/04/2010, 18:28
23/04/2010, 21:37
23/04/2010, 23:41
bleffort ha scritto:
Mi chiedo come mai Platone citava l'sola di Atlantide posta in un luogo riparato dai venti freddi del NORD,se fosse stata in Antartide doveva dire "riparata dai venti freddi del SUD".
E poi una guerra tra Greci e Atlantidei,doveva essere combattuta sul mare con moderne Portaeree e Incrociatori di fattura attuale per poterla fare in un luogo così distante!.
24/04/2010, 01:45
bleffort ha scritto:
Sapete?,ho il sospetto in merito ad Atlantide che:la famosa città Capitale,fosse costruita a cerchi concentrici per il motivo che tali cerchi alternati tra acqua e terra,non fossero solo per motivi estetici o di sicurezza,ma potrebbero essere stati costruiti per una funzione di Chiuse dovendo far attraversare le loro navi da un mare avente un livello diverso da un'altro mare.
24/04/2010, 08:40
Aztlan ha scritto:bleffort ha scritto:
Sapete?,ho il sospetto in merito ad Atlantide che:la famosa città Capitale,fosse costruita a cerchi concentrici per il motivo che tali cerchi alternati tra acqua e terra,non fossero solo per motivi estetici o di sicurezza,ma potrebbero essere stati costruiti per una funzione di Chiuse dovendo far attraversare le loro navi da un mare avente un livello diverso da un'altro mare.
Caro bleffort, questa del sistema di chiuse NON è una tua idea originale o come dici tu "sospetto", ma è esattamente ciò che dice Platone, peccato che Platone dice che il sistema di chiuse NON serviva come passaggio tra due mari diversi, ma semplicemente tra "il Mare che tutto circonda" detto Oceano e la Città stessa.
Il fatto che tu ignorassi che è stato Platone a descrivere il sistema di Anelli come delle chiuse navigabili, e NON come credi una tua idea originale, significa che tu il testo originale di Platone non te lo sei manco andato a leggere, però pretendi di metterlo sottosopra. E di avere pure ragione. Come tutti quelli che hanno RI-posizionato Atlantide dove più gli pareva, spesso a casa propria.
Quando io dicevo di leggere il testo originale, prima, per sapere di cosa si sta parlando...
Perchè non ve ne andate tutti su wikipedia al link postato cento volte e non vi leggete il Timeo?
Forse vi toglierete certe favole dalla testa.
http://it.wikisource.org/wiki/Timeo
Buona lettura,
Aztlan
24/04/2010, 13:14
24/04/2010, 15:32
mauro ha scritto:
caro Atlantis,
vedi topic dedicato:
http://www.ufoforum.it/topic.asp?TOPIC_ ... =,yonaguni
ciao
mauro