16/04/2010, 21:39
Thethirdeye ha scritto:quisquis ha scritto:
Io sono convinto che lasciare che chi sbaglia da solo possa crescere risolvendo sempre da solo i propri problemi sia profondamente giusto. Penso quindi che eventuali extraterrestri in incognito possano essere guidati anche da questo principio nell'evitare di rivelarsi pubblicamente. Penso poi che eventuali aiuti da parte di ipotetici extraterrestri in incognito tra di noi sarebbero infinitamente più efficaci se avvenissero a nostra insaputa, vista la complessità dello scenario etnico e politico terrestre.
Infatti questo è ciò che a mio avviso sta già succendendo. Sono straconvinto che ci sia una sorta di "delegazione" di una tra le razze extraterrestri conosciute che agisce, come dici tu, in incognito tra di noi.... perfettamente inserita nel nostro tessuto sociale. Con le nostre stesse identiche sembianze.
17/04/2010, 17:09
23/04/2010, 18:51
Enkidu ha scritto:
Sinceramente, mi è sempre parso poco plausibile che gli alieni potessero essere così simili a noi da potervisi mescolare senza essere notati.
Enkidu ha scritto:
Sulla Terra c'è una tale quantità di forme e di caratteristiche variabili negli organismi viventi, che se estendiamo la possibilità dalla Terra all'intero universo, mi riesce difficile pensare, da un punto di vista scientifico, che gli alieni siano identici a noi.
Enkidu ha scritto:
Proviamo un attimo a pensarci, partiamo dalla forma umana terrestre e proviamo ad immaginarci tutte le differenze che potrebbero benissimo essere introdotte, le forme che potremmo non avere.
Basti solo pensare ai nostri lineamenti: già la forma delle orecchie, con tutte le sue pieghe, è puramente casuale e potrebbe avere forme e dimensioni completamente diverse. Ma del pari anche il naso, gli zigomi, la forma del mento, le sopracciglia, sono tutti fattori che già si modificano alquanto nella forma umana e ha subito moltissime variazioni nel corso dell'evoluzione.
Basterebbe una piccola mutazione, e i lineamenti umani potrebbero variare in modo da attirare moltissimo l'attenzione dei nostri simili non-mutanti.
Enkidu ha scritto:
Ma anche altre caratteristiche muterebbero enormemente per questioni ambientali: su di un pianeta di scarsa gravità, mettiamo un mondo con le dimensioni e il clima di Marte, gli umanoidi locali sarebbero con tutta probabilità altissimi di statura, e magari anche coperti interamente di una fitta peluria per proteggersi dal gelo. Se poi l'atmosfera fosse più rarefatta della nostra, anche a causa della minore gravità, avrebbero una cassa toracica enorme.
Enkidu ha scritto:
Se poi immaginiamo un mondo coperto in gran parte da acque e acquitrini, potremmo immaginare una specie di umanoidi anfibi, con le mani e i piedi palmati, privi di peli e capelli, in quanto inutili, e magari discendenti dalla classe dei pesci e degli anfibi, con una pelle verde per mimetizzarsi fra le alghe del fondo.
Caso strano, ho descritto proprio due delle specie di alieni che sono stati ricorrentemente avvistati nel corso degli anni dall'inizio del fenomeno UFO nel 1947 e magari anche prima di esso.
Enkidu ha scritto:
Io mi domando spesso se magari gli alieni che invece sembrano essere del tutto umani, se magari non siano frutto di un ramo genetico imparentato con noi, e che per svariati motivi può aver lasciato il nostro mondo in un passato remoto, sviluppandosi su altri pianeti.....
23/04/2010, 19:42
quisquis ha scritto:Enkidu ha scritto:
Sinceramente, mi è sempre parso poco plausibile che gli alieni potessero essere così simili a noi da potervisi mescolare senza essere notati.
Una similitudine esteriore non comporterebbe necessariamente un'identità sotto tutti i punti di vista. Per esempio gli organi interni potrebbero funzionare secondo ritmi più o meno diversi dai nostri, potrebbero avere dei comportamenti non sempre o esattamente identici a quelli dei nostri organi interni, il metabolismo in genere potrebbe differire in parte dal nostro. Anche perché, ammesso che extraterrestri del genere esistano davvero, nessuno ha mai potuto analizzarli come si deve dal punto di vista medico, per quanto se ne sa. Nessuno ha mai analizzato il sangue di un supposto umano non terrestre, per esempio.
23/04/2010, 21:59
24/04/2010, 21:07
Thethirdeye ha scritto:
A proposito di questo discorso........
Tratto da:
http://www.tbrnews.org/Archives/a2968.htm
Tradotto in italiano qui:
http://www.altrogiornale.org/news.php?extend.5692
Paolog ha scritto:
Quello che è interessante è ciò che succede procedendo ulteriormente verso destra (altra parte gialla): le forme viventi, procedendo nell'evoluzione restringono il loro numero, per convergere sul "fattore di forma" umanoide (e sottolineo umanoide).
Per questo motivo i supposti affermano che le forme di vita evolute nell'Universo tendono tutte alla forma umanoide, ovvero statura eretta su due gambe, un torso che contiene gli organi principali, due braccia ed una testa che contiene il cervello.
25/04/2010, 12:45
quisquis ha scritto:Enkidu ha scritto:
Sinceramente, mi è sempre parso poco plausibile che gli alieni potessero essere così simili a noi da potervisi mescolare senza essere notati.
Una similitudine esteriore non comporterebbe necessariamente un'identità sotto tutti i punti di vista. Per esempio gli organi interni potrebbero funzionare secondo ritmi più o meno diversi dai nostri, potrebbero avere dei comportamenti non sempre o esattamente identici a quelli dei nostri organi interni, il metabolismo in genere potrebbe differire in parte dal nostro. Anche perché, ammesso che extraterrestri del genere esistano davvero, nessuno ha mai potuto analizzarli come si deve dal punto di vista medico, per quanto se ne sa. Nessuno ha mai analizzato il sangue di un supposto umano non terrestre, per esempio.
Per fare un parallelo con qualcosa di più solido:
Oggi si tende a considerare il Neanderthal non semplicemente una varietà di Sapiens ma una vera e propria specie umana distinta dal Sapiens; se ciò fosse vero allora questo significherebbe che ipotetici accoppiamenti tra Sapiens e Neanderthal avvenuti in passato (qualcuno ce ne sarà anche stato) avrebbero prodotto uomini sterili, così come rapporti tra cavallo e asino producono muli o bardotti, sterili nella maggior parte dei casi, il che spiegherebbe anche come mai non ci è giunto niente del patrimonio generico di questa specie umana.
Il Neanderthal esteriormente non era molto diverso dal Sapiens, ma a quanto pare era una specie (sempre genere Homo) umana diversa, al punto che in caso di accoppiamento con il Sapiens i figli sarebbero stati sterili.
Questo ragionamento si potrebbe applicare anche ad ipotetici alieni umani: forma esteriore simile ma interiormente potrebbero esserci differenze non banali.
quisquis ha scritto:Enkidu ha scritto:
Sulla Terra c'è una tale quantità di forme e di caratteristiche variabili negli organismi viventi, che se estendiamo la possibilità dalla Terra all'intero universo, mi riesce difficile pensare, da un punto di vista scientifico, che gli alieni siano identici a noi.
C'è varietà, è vero, ma ci sono anche moltissime nicchie ecologiche occupabili; a parità di nicchia ecologica le forme tendono a convergere (vedi il caso del Tilacino, e non è l'unico); quante specie oggi ricoprono il ruolo che ricopre l'uomo su questo pianeta? Nessuna. Quindi sotto questo aspetto non c'è varietà, perché la nicchia è già occupata. In passato, quando eravamo meno "vincenti" di oggi, condividevamo la nostra nicchia ecologica con altre specie umane (vedi il caso del Neanderthal e dell'Homo Floresiensis). Quindi io penso che in altri pianeti simili al nostro non sia impossibile trovare esseri simili a noi che occupino una nicchia ecologica analoga alla nostra.
quisquis ha scritto:Enkidu ha scritto:
Proviamo un attimo a pensarci, partiamo dalla forma umana terrestre e proviamo ad immaginarci tutte le differenze che potrebbero benissimo essere introdotte, le forme che potremmo non avere.
Basti solo pensare ai nostri lineamenti: già la forma delle orecchie, con tutte le sue pieghe, è puramente casuale e potrebbe avere forme e dimensioni completamente diverse. Ma del pari anche il naso, gli zigomi, la forma del mento, le sopracciglia, sono tutti fattori che già si modificano alquanto nella forma umana e ha subito moltissime variazioni nel corso dell'evoluzione. Basterebbe una piccola mutazione, e i lineamenti umani potrebbero variare in modo da attirare moltissimo l'attenzione dei nostri simili non-mutanti.
Tu dici che la forma delle orecchie (tanto per fare un esempio) è puramente casuale. Tu qui introduci un elemento a cui io non credo e che considero arbitrario e poco definito, il caso. Ma non voglio portare la discussione su questo terreno, altrimenti divergerebbe subito e sarebbe poco produttiva. Restiamo nell'ambito dell'ipotesi che hai fatto. Se è vero che esistono le molte piccole differenze che hai nominato, è anche vero che nessuno si stupisce più di tanto per esse e che non bastano certo a far apparire una persona "meno umana" di un'altra, quindi di fatto una "forma" d'insieme viene rispettata, c'è un forte elemento di unità nella varietà. Molti infatti sono concordi nel ritenere che se i Neanderthal esistessero ancora e potessero camminare in mezzo a noi nelle nostre città sbarbati e vestiti come noi, pur essendo molto probabilmente una specie umana diversa dalla nostra, non attirerebbero alcuna vera attenzione.
quisquis ha scritto:Enkidu ha scritto:
Ma anche altre caratteristiche muterebbero enormemente per questioni ambientali: su di un pianeta di scarsa gravità, mettiamo un mondo con le dimensioni e il clima di Marte, gli umanoidi locali sarebbero con tutta probabilità altissimi di statura, e magari anche coperti interamente di una fitta peluria per proteggersi dal gelo. Se poi l'atmosfera fosse più rarefatta della nostra, anche a causa della minore gravità, avrebbero una cassa toracica enorme.
Effettivamente i racconti della saga contattistica "Amicizia" parlano di alieni umani dalle molte e varie stature, aggiungendo anche che solo quelli dalle stature comparabili con le nostre si arrischierebbero talvolta a camminare in mezzo a noi. Parlano anche di operazioni ed adattamenti ad organi interni che questi ipotetici alieni umani avrebbero dovuto subire al fine di adattarsi meglio alla permanenza, anche se temporanea, sulla terra. Poi c'è da dire che più una specie si svincola dai condizionamenti ambientali grazie alla tecnologia, meno risente di essi (per esempio non ha più bisogno di peli per ripararsi dal freddo etc).
quisquis ha scritto:Enkidu ha scritto:
Se poi immaginiamo un mondo coperto in gran parte da acque e acquitrini, potremmo immaginare una specie di umanoidi anfibi, con le mani e i piedi palmati, privi di peli e capelli, in quanto inutili, e magari discendenti dalla classe dei pesci e degli anfibi, con una pelle verde per mimetizzarsi fra le alghe del fondo.
Caso strano, ho descritto proprio due delle specie di alieni che sono stati ricorrentemente avvistati nel corso degli anni dall'inizio del fenomeno UFO nel 1947 e magari anche prima di esso.
In quali casi, in particolare? I supposti Dargos di Zanfretta potrebbero rientrare nel secondo caso, forse? Ti riferisci forse agli Iargani di Danaerde?
quisquis ha scritto:Enkidu ha scritto:
Io mi domando spesso se magari gli alieni che invece sembrano essere del tutto umani, se magari non siano frutto di un ramo genetico imparentato con noi, e che per svariati motivi può aver lasciato il nostro mondo in un passato remoto, sviluppandosi su altri pianeti.....
Questo effettivamente potrebbe essere, soprattutto in connessione alla faccenda dei supposti venusiani che imperversarono negli USA (ma non solo) negli anni '50-60.
25/04/2010, 13:37
Enkidu ha scritto:
Mi sembra poco plausibile l'idea di un alieno che si sviluppa secondo un aspetto completamente identico a noi, ma che ha organi diversi. Mi sembra una possibilità estremamente improbabile, così tanto da non doverla prendere in considerazione.
25/04/2010, 19:06
Thethirdeye ha scritto:Enkidu ha scritto:
Mi sembra poco plausibile l'idea di un alieno che si sviluppa secondo un aspetto completamente identico a noi, ma che ha organi diversi. Mi sembra una possibilità estremamente improbabile, così tanto da non doverla prendere in considerazione.
Peccato che non hai visto il film Avatar. E' solo un film certo.... ma in questo senso suggerisce delle riflessioni molto interessanti. Se è vero che il corpo biologico è solo un "contenitore", le sembianze umane di questi esseri, potrebbero NON essere necessariamente il frutto di un'evoluzione avvenuta in un altro pianeta. Ma semplicemente il frutto di un esperimento di laboratorio..... creato ad arte qui, sulla terra, da una civiltà scientificamente più evoluta della nostra. Quindi "robot biologici", messi a punto per mimetizzarsi tra noi.
Anche tu mi sembri oramai convinto che noi, come esseri umani, siamo totalmente incapaci di accettare il "diverso". Chissà che allora una civiltà più evoluta della nostra, invece di attendere la nostra accettazione dell'altro, non abbia deciso di mettersi una "maschera"???
Te la senti di escluderlo?
25/04/2010, 20:13
25/04/2010, 20:36
25/04/2010, 21:27
Paolog ha scritto:
Spero di riuscire a tradurre presto la serie D-58 perchè contiene la trattazione delle "basi biogenetiche degli esseri che popolano l'universo" (denominazione data dagli estensori delle lettere ummite), che è veramente molto interessante.
25/04/2010, 22:16
26/04/2010, 01:02
26/04/2010, 12:00