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MessaggioInviato: 06/05/2010, 14:26 
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Egregio Sig. Francesco Dazzo la ringrazio vivamente per il suo intervento. Constatato che il grande storico, Sig. Emilio Salsi è impegnato a ricercare sacerdoti esegeti, che alla fine, generalmente disdicono, per dei confronti televisivi, sulla storia del cristianesimo primitivo, cercerò di risponderLe, con calma e ordinatamente, io.

Cita:
Giovanni dalla Teva scriveva:
Premessa:
Il presente scritto non è verità rivelata, vuole solo essere, uno dei tanti schizzi possibili, sempre modificabili in qualsiasi parte e concetto, per disegnare in futuro, soprattutto con l'aiuto di altre persone, un quadro relativo ad una più accettabile verità storica del cristianesimo primitivo di cui mi sento incuriosito, e interessato per soddisfare alcune mie domande di carattere spirituale..........
il convincimento dell'impossibilità di sconfiggere i Romani;
il passaggio dall'odio all'amore verso i nemici per non aver problemi con le autorità Romane in tutto il territorio dell'impero Romano;
risolvere il problema della venuta del Regno di Dio che non si avverava;
avere un salvatore universale già manifestato come le altre religioni concorrenti.

Alcuni Esseni pragmatici risolsero brillantemente il problema con la costruzione di un Messia Dio già realizzato fisicamente, usando, la profezia nella quale Isaia, sette secoli prima, aveva previsto, che il Messia sarebbe passato tra gli uomini senza essere riconosciuto: "Egli (il Messia), dopo essere passato tra gli uomini in maniera così umile e modesta nelle parvenze da non essere rimarcato da alcuno, seguirà i suoi carnefici silenzioso e docile come un agnello che viene condotto al mattatoio" (Isaia 53,1 e seguenti)
Ecco spiegato perchè gli storici e le persone di quel tempo non videro mai tale Messia.



Cita:
Il Sig. Francesco Dazzo osserva:Ma figuriamoci! Se questi esseni fossero stati giocatori di scacchi, sarebbero stati IMBATTIBILI, altro che campioni russi…


Questa ricostruzione storica viene confermata anche negli Atti degli Apostoli 8.32, inserita nel brano in cui Filippo battezza un funzionario etiope.



"Filippo battezza un funzionario etiope. - 26 Un angelo dei Signore parlò a Filippo e disse: «Alzati e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che scende da Gerusalemme a Gaza; essa è deserta». 27 Egli si alzò e si mise in cammino, quand'ecco un Etiope, eunuco, funzionario di Candace, regina di Etiopia, amministratore di tutti i suoi tesori, che era venuto per il culto a Gerusalemme, 28 stava ritornando, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia. 29Disse allora lo Spirito a Filippo: «Va' avanti e accostati a quei carro». 30Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo? ». 31 Egli rispose: « E come potrei capire, se nessuno mi guida?». E invitò Filippo a salire e a sedere accanto a lui. 32 Il passo della Scrittura che stava leggendo era questo:

Come una pecora egli fu condotto al macello

e come un agnello senza voce innanzi a chi lo tosa,
così egli non apre la sua bocca.

33Nella sua umiliazione il giudizio gli è stato negato, la sua discendenza chi potrà descriverla?

Poiché è stata recisa dalla terra la sua vita.

34 Rivolgendosi a Filippo, l'eunuco disse: «Ti prego, di quale persona il profeta dice questo? Di se stesso o di qualcun altro?». 35 Filippo, prendendo la parola e partendo da quei passo della Scrittura, annunciò a lui Gesù . 36 Proseguendo lungo la strada, giunsero dove c'era dell'acqua e l'eunuco disse: «Ecco, qui c'è dell'acqua; che cosa impedisce che io sia battezzato? ». [37] 38 Fece fermare il carro e scesero tutti e due nell'acqua, Filippo e l'eunuco, ed egli lo battezzò. 39Quando risalirono dall'acqua, lo Spirito dei Signore rapii Filippo e l'eunuco non lo vide più; e, pieno di gioia, proseguiva la sua strada .40Filippo invece si trovò ad Azoto ed evangelizzava tutte le città che attraversava, finché giunse a Cesarèa."

Il versetto 8,37 non viene riportato nella nuova versione ufficiale della CEI; però il versetto omesso nei manoscritti migliori e più antichi riporta: 'E Filippo disse: 'Se crederai con tutto il tuo cuore, nulla te lo impedirà'. E questi rispose: Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio.
Ciò significa che tale versetto era stato inserito successivamente, ecco perchè è stato tolto, era troppo evidente l'aggiunta falsaria.


Un caro saluto


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MessaggioInviato: 06/05/2010, 17:44 
Cita:
barionu ha scritto:

Post di Francesco Dazzo / dieffe49

Ciao, barionu e grazie del simpaticissimo benvenuto....
Riguardo al tuo consiglio sul formato, ho capito, debbo diradare il post distanziando a fine periodo, ma il colore delle lettere resta unico (o ti riferisci ai "grassetti" e ai "corsivi"?).

Cita:
( Francè, a livello strategico il tuo post sembra come quel fagiano

che il giorno dell' apertura della caccia vola verso i cacciatori dicendo :

Siete un branco di strrrr .... [:81] [:81] [:81] )

Il tuo esempio calza perfettamente con quelle volte che in oltre 30 anni ho fatto irruzione in sala medici nell'interesse dei "miei" ammalati (anche medici e scienziati di ogni tipo sono esseri umani, e non sempre i loro punti di vista coincidono con gli interessi OBIETTIVI della rispettiva materia, ergo, una "voce della coscienza" male non fa..) Dopotutto, i "PICCIOTTI GARIBALDINI" erano siciliani...


Ultima modifica di Francesco Dazzo il 06/05/2010, 17:46, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 06/05/2010, 18:10 
Egregio Signore, La ringrazio della Sua cortese risposta ed ho presente il brano degli "atti" citato, ma non vedo in che modo possa essere messo in correlazione con gli esseni, nè, tanto meno come esso confermi la Sua ipotesi di "trasformazione-a-tavolino" del ruolo di un criminale, assassino, rivoluzionario e autonominatosi re di Gerusalemme in quello di un Messia buono e miracoloso che sostenne che "il suo regno non fosse di questo mondo" e che in ogni modo ebbe ad esortare alla mitezza, all'umiltà e all'amore...



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MessaggioInviato: 06/05/2010, 22:35 
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Cita:
L'Egregio Signore Francesco Dazzo scrive:
Egregio Signore, La ringrazio della Sua cortese risposta ed ho presente il brano degli "atti" citato, ma non vedo in che modo possa essere messo in correlazione con gli esseni, nè, tanto meno come esso confermi la Sua ipotesi di "trasformazione-a-tavolino" del ruolo di un criminale, assassino, rivoluzionario e autonominatosi re di Gerusalemme in quello di un Messia buono e miracoloso che sostenne che "il suo regno non fosse di questo mondo" e che in ogni modo ebbe ad esortare alla mitezza, all'umiltà e all'amore...



Egregio Signore sono io che la ringrazio per i suoi apprezzati interventi. Ebbene, Lei ha riportato una mia precedente osservazione ed allora io ho cercato di giustificarla.

Osservando attentamente i vangeli canonici a volte si può notare che i loro autori possedevano anche i contenuti della cultura essena.

Personalmente, attraverso vari studi, da anni sono alla ricerca storica e spirituale di Gesù di Nazareth, ma invece di trovare Gesù di Nazareth ho ritrovato la costruzione di un mito, mutuato storicamente, in gran parte dall'epopea di un figlio di Giuda il Galileo, molto probabilmente il primogenito, molto probabilmente di nome Giovanni.

Quindi non c'è da stupirsi se Giuda il Galileo, come la tradizione ebraica usava, volle chiamare un suo figlio con il nome di Giovanni in ricordo di quel Giovanni un suo lontano parente forse primo figlio di Mattatia da cui partì la stirpe degli Asmonei sacerdoti e regnanti dal 143 a.C. fino al 40 a.C circa, oppure in ricordo di un altro suo lontano parente che riuscì ad avere un regno come quello di Davide.

Giovanni di Gamala (la gente del suo tempo lo chiamavano Giovanni il Galileo) trasformato successivamente dal cristianesimo in Gesù Cristo aveva tutti i requisiti fin dalla nascita per rivendicare il trono di Israele e sicuramente ci sarebbe riuscito non solo a riconquistarlo, ma pure a mantenerlo, se non ci fossero stati i Romani con le loro legioni ad opporsi, in un secolo di storia la situazione politica si era capovolta. I Romani avevano nel frattempo tolto i loro favori agli Asmonei e dati agli Erodi.


Paolo di Tarso o chi per Lui, successivamente trasformò il suo modo di essere messianico di salvatore in nome proprio di Gesù che significa attraverso vari passaggi, salvatore e anche perchè in quel tempo Gesù era un nome in quei luoghi frequentissimo, quindi uno dei tanti Gesù difficcilissimo da identificare e anche senza alcun patronimico che lo rendeva ancora più vago anagraficamente. Molto simile alla genericità del figlio dell'uomo, con cui si scambiava.

Altri ancora trasformarono il termine nazareno da nazir, perchè scomodo, in proveniente dalla città di Nazareth, in quel tempo inesistente.

Suo padre ideatore della quarta filosofia fu trasformato in Padre Celestre, e il suo pensiero fu usato o occultato, o fatto proprio in parte a seconda delle varie esigenze, come il nucleo di partenza del cristianesimo primitivo.

Nel 36 d.c. Giovanni di Gamala diventato re dei Giudei e padrone di Gerusalemme, fu abbandonato dai capi Ebrei, che mercanteggiarono la sua fine, con Lucio Vitellio e la forza delle sue legioni, in cambio della veste sacra e dell'annullamento del tributo ai romani.

Lui, pragmaticamente si arrese e si sacrificò attraverso la crocifissione per gli abitanti di Gerusalemme.

Paolo di Tarso, o chi per Lui estese il beneficio del suo sacrificio a tutti gli uomini della terra.

Giovanni di Gamala lottò e si sacrificò, contro la schiavitù dei romani.

Paolo di Tarso o chi per Lui, sostituì la sua lotta contro la schiavitù dei romani, con la lotta contro la schiavitù del peccato.

La lotta contro i romani divenne la lotta contro il peccato.

Giovanni di Gamala lottò contro il potere dei romani con i suoi fratelli.

Paolo di Tarso trasformò i suoi fratelli in Apostoli cristiani.


Gli evangelisti successivamente cercarono di completare e dare delle basi storiche a ciò che aveva iniziato Paolo di Tarso o chi per Lui, attraverso un processo di copiatura della fantasia e della falsificazione storica, del primo vangelo di Marco, e aggiungendo altro materiale secondario, scopiazzando da altri scritti ritenuti idonei.

Senza dimenticare il falso storico degli Atti degli Apostoli, ideati per armonizzare e giustificare tutto ciò che fino allora si era scritto.

Furono gli scritti che formarono la successiva tradizione orale e non viceversa, cioè i fatti prima furono inventati con gli scritti e poi, con questi diffusi.

Mentre gli autori dei vangeli Apocrifi strafarono.

Il mito del Messia buono e miracoloso che sostenne che "il suo regno non fosse di questo mondo" e che in ogni modo ebbe ad esortare alla mitezza, all'umiltà e all'amore... deriva in parte dalla fonte Q che l'evangelista Marco, o chi per Lui non conosceva, e da una politica spiritualista rivolta a dare una risposta alla disaggregazione politica e allo sconforto della perduta libertà per alcuni Esseni/Zeloti, quando né leggi, né potere né costumi più bastavano a rinfrancare la loro vecchia fede tradita, questi ultimi con l'umanità più sfortunata, si gettarono a capo fitto nei sogni del soprannaturale, come per aggrapparsi ad un'ultima ancora di salvezza.

La religione cristiana /essena veniva quindi a dare un conforto a questa disperazione, eppertanto essa doveva tornare la più accetta a quell'ambiente esaltato e poi deluso, come quell'ambiente era il più disposto perché essa potesse attecchire e spandersi rapidamente, come una macchia d'olio su d'una superficie piana.

La religione cristiana diventa la religione del soffrire e del morire in questa vita per guadagnare il paradiso nell'altra.


Sotto questo aspetto, avvenne il trionfo del cristianesimo, poiché prometteva la felicità con la sola speranza e senza la possibilità di una verifica. Non c'e gioia migliore, che aspettare un evento piacevole, lo abbiamo sperimentato tutti. Se poi è anche eterno!!!!!!

Comunque Sig. Francesco, io voglio amare il mio prosssimo più di me stesso e quindi se Lei si trova bene con la sua fede se la tenga pure senza esitazioni. L'unica cosa che mi sento di chiederLe gentilmente come semplice preghiera, è di rispettare i diritti di chi non la possiede e di non restringere le loro libertà personali in cambio di una opportunità egoistica futura di parte, sperata.
Un caro saluto a tutti.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 06/05/2010, 23:01, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 07/05/2010, 00:21 
Sig Dazzo ho la sensazione che lei abbia le idee un po’ confuse circa il significato di miracolo o magia(stregoneria).Gesu’ in effetti venne considerato da gran parte dei suoi contemporanei un mago ed un indemoniato che operava in nome di Belzebul.
Saprai certamente che a quel tempo le malattie erano considerate opera di demoni che venivano scacciati spesso con l’aiuto di altri demoni:Gesu’ si limitava semplicemente a questo.
Poi col tempo si capi’ che molte malattie come la cecita’,la sordita’ alcune forme di paralisi ecc,non erano altro che sintomi isterici ovvero non causati da patologie organiche e che potevano cessare subito o quasi subito al verificarsi di dinamiche psico-relazionali ,che nella fattispecie ,Gesu’ ma non solo lui ,ve ne erano tanti,erano capaci di realizzare.
Dice infatti Gesu’:ma se io scaccio i demoni in nome di Belzebul,i vostri figli in nome di chi li scacciano?
Come vedi scacciare demoni all’epoca era un vero e proprio sport nazionale
Gesu’ guariva semplicemente malattie psicosomatiche e a condizione che l’altro avesse una sufficiente dose di fiducia (Fede)altrimenti falliva miseramente.
La “Favolistica”come la chiami tu,e’ quella relativa ad altri miracoli,come per esempio,camminare sulle acque,risuscitare i morti,e moltiplicare pani e pesci!!!Queste cose Gesu’ il maghello non le ha potute mai fare ’ visto che non fu capace di tornare in gloria dopo la sua morte e prima che i suoi gustassero la loro come aveva promesso e non mantenuto.
Per ora basta cosi.

Un saluto a Giovanni dalla Teva,Cecco,e Barionaccio


Ultima modifica di leviatan il 07/05/2010, 00:23, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 07/05/2010, 03:42 
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Giovanni dalla Teva ha scritto:


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Cita:
.....Egregio Signore sono io che la ringrazio per i suoi apprezzati interventi. Ebbene, Lei ha riportato una mia precedente osservazione ed allora io ho cercato di giustificarla.

Osservando attentamente i vangeli canonici a volte si può notare che i loro autori possedevano anche i contenuti della cultura essena.

Personalmente, attraverso vari studi, da anni sono alla ricerca storica e spirituale di Gesù di Nazareth, ma invece di trovare Gesù di Nazareth ho ritrovato la costruzione di un mito, mutuato storicamente, in gran parte dall'epopea di un figlio di Giuda il Galileo, molto probabilmente il primogenito, molto probabilmente di nome Giovanni.


Gentilissimo, Le dirò, a me è capitato il contrario:ho cercato di trovare su queste pagine, Gesù in Giovanni il galadita , ma NON ce lo trovo proprio...

Cita:
...Gli evangelisti successivamente cercarono di completare e dare delle basi storiche a ciò che aveva iniziato Paolo di Tarso o chi per Lui, attraverso un processo di copiatura della fantasia e della falsificazione storica, del primo vangelo di Marco, e aggiungendo altro materiale secondario, scopiazzando da altri scritti ritenuti idonei.

Senza dimenticare il falso storico degli Atti degli Apostoli, ideati per armonizzare e giustificare tutto ciò che fino allora si era scritto.


Guardi che io stesso mi sono accorto di alcune "forzature" e scopiazzamenti (già da ragazzo), ma per la verità non sono poi tanto clamorosi da spingermi a rinnegare il tutto. Riguardo agli "Atti...", mi risulta che gli itinerari degli apostoli corrispondano veramente a quelli indicati in essi (tant'è che molti sono morti proprio nei luoghi indicati) e anzi vi ho notato con un po' di soddisfazione che in essi, come anche nei Vangeli, NON c'è la "divinizzazione di Maria" che fece tanta storia in seguito (questa sì, inventata di sana pianta).

Cita:
Furono gli scritti che formarono la successiva tradizione orale e non viceversa, cioè i fatti prima furono inventati con gli scritti e poi, con questi diffusi.


Si apprende sempre nella vita... Io invece sapevo che (data la mostruosa scarsità di testi scritti) le tradizioni dei protocristiani venissero trasmesse per via orale (cosa questa che favorì le tantissime divisioni del cristianesimo dei primi tempi, perchè bastava riportare male una frase e nasceva una credenza totalmente diversa dall'originaria...)


Cita:
....Sotto questo aspetto, avvenne il trionfo del cristianesimo, poiché prometteva la felicità con la sola speranza e senza la possibilità di una verifica. Non c'e gioia migliore, che aspettare un evento piacevole, lo abbiamo sperimentato tutti. Se poi è anche eterno!!!!!!

Comunque Sig. Francesco, io voglio amare il mio prosssimo più di me stesso e quindi se Lei si trova bene con la sua fede se la tenga pure senza esitazioni. L'unica cosa che mi sento di chiederLe gentilmente come semplice preghiera, è di rispettare i diritti di chi non la possiede e di non restringere le loro libertà personali in cambio di una opportunità egoistica futura di parte, sperata.
Un caro saluto a tutti.



Signor Giovanni della Teva, anch'io voglio amare il mio prossimo , ma non più di me stesso... COME me stesso basta.
Io ho sempre pensato che sia obbligo rispettare il pensiero di chi abbia convinzioni diverse dalle mie e lasciare loro lo spazio di manifestarle, così come riconosco ad essi tale obbligo nei miei confronti.
Anch'io non condivido tantissima parte dei "credo" attualmente in circolazione e difficilmente potrà immaginare quanto sia in grado di azzannarli uno per uno, ANALIZZANDO i testi-base su cui si fondano; metto per iscritto il tutto e mi siedo ad aspettare che qualcuno mi ponga domande su quanto di mio abbia letto. Magari in futuro è possibile che il caso La metta in condizione di leggere quanto sia DIVERSA la "mia" eternità da quella "comunemente accettata". Dò le risposte relative e sono disponibile ad ascoltare una critica che parta da:"per me non è così, per questi motivi..." Tanto è concesso dal vivere civile, più di così NO. Io questo ho fatto, e quindi posso serenamente lasciare che Lei continui il suo percorso formativo e di ricerca come meglio Le si confà, augurandoLe ogni bene
Cordialmente



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MessaggioInviato: 07/05/2010, 06:36 
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Cita:
L'Egregio Signore Francesco Dazzo scrive:
Guardi che io stesso mi sono accorto di alcune "forzature" e scopiazzamenti (già da ragazzo), ma per la verità non sono poi tanto clamorosi da spingermi a rinnegare il tutto. Riguardo agli "Atti...", mi risulta che gli itinerari degli apostoli corrispondano veramente a quelli indicati in essi (tant'è che molti sono morti proprio nei luoghi indicati) e anzi vi ho notato con un po' di soddisfazione che in essi, come anche nei Vangeli, NON c'è la "divinizzazione di Maria" che fece tanta storia in seguito (questa sì, inventata di sana pianta).





Egregio Sig. Francesco Dazzo.

Ma quali Apostoli?

La grande falsificazione di Gamaliele dagli Atti degli Apostoli 5,34


Dimostrazione che l'intervento di Gamaliele è un falso, non tanto perchè è stato invertito dai falsari cronologicamente, l'esistenza di Tèuda con Giuda il Galileo, suo padre, ma perchè hanno fatto dichiarare a Gamaliele, davanti al Sinedrio che Tèuda, un guerrigliero comandante di quattrocento sovversivi era stato ucciso, quando invece era ancora vivo.

Il racconto dell'intervento di Gamaliele davanti al Sinedrio, precede negli Atti degli Apostoli, addirittura l'arresto e la morte di Stefano, considerato, il primo martire della chiesa. Quindi nessun Apostolo, sicuramente era stato ancora ucciso.

Sia la logica, sia il racconto dicono che tutti, ma proprio tutti gli apostoli erano ancora vivi. Infatti tutti gli apostoli vengono imprigionati e gettati in prigione. Nella notte un angelo del Signore li libera, ma vengono nuovamente, catturati e condotti davanti il Sinedrio e interrogati dal sommo sacerdote.

Qui un fariseo di nome Gamaliele, dottore della legge, stimato da tutto il popolo, afferma davanti a tutti i presenti del Sinedrio, tra le altre cose, che Tèuda il rivoluzionario è morto, cosa certamente impossibile cioè falsa.

Infatti noi sappiamo leggendo Antichità Giudaiche 2 a cura di Luigi Moraldi - edizioni Utet - libro 20,5, 98 pag. 1231,che Tèuda fu catturato e poi ucciso, tagliandogli la testa, dai soldati romani, quando il loro capo, era Fado, procuratore in Palestina dal 44 al 46 d.c..

Il procuratore Fado fu inviato in Palestina, dall'imperatore Claudio, dopo la morte del re Erode Agrippa nel 44 d.C..
Ora, secondo la narrazione degli Atti degli Apostoli, l'apostolo Giacomo, fu ucciso di spada in base agli ordini del re Erode Agrippa.

Constatando che al tempo dell'intervento nel Sinedrio di Gamaliele, tutti gli apostoli erano in vita, perchè il martirio di Giacomo sarà successivo, non può essere che Teuda sia già morto, perchè sappiamo che la sua morte avvenne, dopo quella di Giacomo.

Riassumendo:
Il racconto di Gamaliele al Sinedrio, avviene con tutti gli apostoli vivi, molto prima del martirio dell'Apostolo Giacomo.
Il martirio dell'apostolo Giacomo avviene per ordine di re Erode Agrippa al potere dal 37 al 44 d.c. (Atti degli apostoli 12,1)
Teuda viene ucciso da Fado, che succede ad Agrippa, procuratore dal 44 al 46 d.c.
Quindi Gamaliele non può aver detto, nel momento in cui tutti gli apostoli erano vivi, che Theuda era morto, perchè la sua morte avverrà dopo quella dell'apostolo Giacomo.

Una volta accertata la falsificazione del racconto si può concludere che, l'apostolo Pietro non ha mai detto:"Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini. Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesù, che voi avete ucciso appendendolo a una croce. Dio lo ha innalzato alla sua destra come capo e salvatore, per dare a Israele conversione e perdono dei peccati,. E di questi fatti siamo testimoni noi e lo Spirito Santo, che Dio ha dato a quelli che gli obbediscono" davanti al sinedrio, perchè collegato direttamente a tale avvenimento.

Una volta accertata la falsificazione del racconto si può concludere inoltre che, l'Apostolo Giacomo non fu ucciso di spada dal re Erode Agrippa, ma bensì fu crocifisso dal procuratore Tiberio Alessandrino dal 46 al 48 d. c., assieme al suo fratello Simone entrambi figli di Giuda il Galileo, come riportato da Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche 2 a cura di Luigi Moraldi - edizioni Utet - libro 20,5, 102 pag. 1231

Di conseguenza Simon Pietro non diventerà mai, il primo papa a Roma, come vorrebbe la chiesa.
Di certo, non ci sono stati gli interventi degli angeli, né per la liberazione degli apostoli, inerente al falso intervento di Gamaliele né per la liberazione di Pietro imprigionato da Re Erode Agrippa.

Solo con i nomi dei fratelli di Gesù che compaino in Marco e Matteo, confrontandoli con gli scritti di Giuseppe Flavio, si riesce ad identificare i veri protagonisti storici dei vangeli, cioè i figli di Giuda il Galileo.
Questo Marco e Matteo non lo potevano sapere o prevedere.

Chi scrisse gli atti degli apostoli 5,34, cercò di coinvolgere Gamaliele, un fariseo, un dottore della legge, stimato da tutto il popolo Ebreo a testimoniare che la famiglia di Giuda il Galileo e i suoi figli non avevano nulla a che fare con il pacifico e mite Gesù Nazareno, ma non ci riuscì, nonostante abbia falsificato sull'ordine cronologico della loro esistenza.

Cita:
L'Egregio Signor Francesco Dazzo scrive:
come anche nei Vangeli, NON c'è la "divinizzazione di Maria" che fece tanta storia in seguito (questa sì, inventata di sana pianta).



E questo Le sembra poco? Se hanno saputo costruire a posteriore un mito sulla Madre, tanto megio possono aver costruito prima, un mito sul suo primogenito.

Un caro saluto e un vivo ringraziamento.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 07/05/2010, 07:03, modificato 1 volta in totale.

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Carissimo Giovanni

Eusebio da Cesarea - Storia Ecclesiastica

11. Le testimonianze su Giovanni Battista e su Cristo.

**1. Il libro divino dei Vangeli ricorda che non molto tempo dopo, Giovanni Battista fu decapitato da Erode il Giovane e racconta la stessa cosa anche Giuseppe-????????), nominando espressamente Erodiade, e dice che Erode sposò la moglie di suo fratello, dopo aver ripudiato la prima moglie che aveva sposato secondo le leggi (era la figlia di Areta, re della Petrea) e dopo aver separato Erodiade dal marito, che era ancora vivente. E per causa di questa donna fece uccidere Giovanni e mosse guerra ad Areta, di cui aveva disonorato la figlia.

**2. Giuseppe narra che durante questa guerra, tutto l'esercito di Erode fu sbaragliato in una battaglia e che subì questo per la perfida uccisione di Giovanni.

**3. Lo stesso autore conferma che Giovanni era un uomo che si distingueva per la sua grandissima giustizia e conferiva il battesimo; questo concorda con quanto è scritto nei Vangeli a proposito di Giovanni. Giuseppe racconta inoltre che Erode perse il trono per colpa della stessa Erodiade e fu mandato, con lei, in esilio e confinato nella città di Vienna, nella Gallia.

**4. Tutto questo è esposto nel diciottesimo libro delle Antichità, dove è scritto, quanto a Giovanni, testualmente così: “Ad alcuni fra i Giudei parve che l'esercito d'Erode fosse perito ad opera di Dio, che vendicava molto giustamente la morte di Giovanni detto il Battista.

**5. Infatti Erode aveva fatto uccidere quest'uomo buono che esortava i Giudei ad esercitarsi nella virtù, a praticare la giustizia gli uni con gli altri e la pietà verso Dio ed a farsi battezzare: il battesimo gli sembrava una cosa apprezzabile, non perché cancellasse certe colpe, ma per la purificazione del corpo, dopo che l'anima fosse stata purificata con la giustizia.

**6. Poiché gli altri si raccoglievano attorno a lui e si esaltavano udendo le sue parole, Erode ebbe paura della sua grande forza di persuasione sugli uomini e temette che li spingesse ad una rivolta: pareva infatti che fossero disposti a fare tutto, dietro suo consiglio; allora credette che fosse molto meglio prevenire una sua iniziativa ed ucciderlo in tempo, prima che scoppiasse una rivoluzione e dovesse pentirsi, trovandosi in difficoltà. Per questo sospetto di Erode, Giovanni fu mandato prigioniero a Macherunte, nella prigione che abbiamo ricordato sopra e qui fu ucciso”.

**7. Ecco ciò che Giuseppe racconta di Giovanni e nella stessa opera fa menzione anche del nostro Salvatore, in questo modo: “In questo tempo visse Gesù, uomo saggio, se può essere chiamato uomo. Era infatti autore di opere meravigliose e maestro di quegli uomini che accolgono con gioia la verità e trasse a sé molti Giudei ed anche molti Greci.

**8. Egli era il Cristo e in seguito alle accuse dei nostri notabili fu condannato al supplizio della croce da Pilato, ma coloro che prima l'avevano amato, non cessarono di amarlo: ed apparve di nuovo vivo a loro il terzo giorno: i divini Profeti avevano predetto questo su di lui e moltissime altre cose meravigliose. Anche oggi esistono quelli che dal suo nome si chiamano Cristiani”.

**9. Dal momento che uno storico di provenienza ebraica ha trasmesso fin dalle origini nei suoi scritti tali cose su Giovanni Battista e sul nostro Salvatore, quale scappatoia può rimanere a coloro che hanno[size=150] inventato gli Atti relativi a questi personaggi,
per non apparire impudenti? Ma riguardo a ciò basti.

Eusebio da Cesarea abbinando al cap.9 la storicità di Flavio sul Battista e il Cristo, ce le da come prove veritiere. Poi col tempo scopriamo che il “Testimonium è un falso”. Con un po’ di logica diciamo che il testimonium è un falso su tutto quello che riconduce al Cristo. Altrimenti sarebbe illogico, eliminarne una parte, facendone rimanere in piedi le altre due o anche una sola, sempre prova è.

**Libro XX:200 Con il carattere che aveva, Anano pensò di avere un'occasione favorevole alla morte di Festo mentre Albino era ancora in viaggio: così convocò i giudici del Sinedrio e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo, e certi altri, con l'accusa di avere trasgredito la Legge, e li consegnò perché fossero lapidati.

** Libro XVIII:116 - 2. Ma ad alcuni Giudei parve che la rovina dell'esercito di Erode fosse una vendetta divina, e di certo una vendetta giusta per la maniera con cui si era comportato verso Giovanni soprannominato Battista.

Non ti sembra Giovanni, che queste due citazioni in neretto siano il DNA della stessa penna, cioè il falsario Eusebio, lui mentre legge questo suo scritto, ha antichità in mano già elaborata, controllo e prova vera-falsità.

Un caro saluto Cecco
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MessaggioInviato: 07/05/2010, 16:19 
Nazareth, dice Wikipedia, esisteva già come una specie di vicolo di case abitato da qualche centinaio di persone. La sua vicinanza con Cafarnao fa sì che in alcuni testi sia citato il centro maggiore..

Sig Dazzo,ma che tesi e' la sua?
Cafarnao era un paesino insignificante,piccolo e povero;l'archeologia lo ha ampiamente dimostrato;non vi sono stati portati alla luce resti di edifici pubblici e nemmeno strade lastricate,no vi sono prove archeologiche circa l'esistenza di una sinagoga ai tempi di Gesu';trattavasi di un villaggio con non piu di un migliaio di anime,che vivevano in case la gran parte di paglia e legno, i cui abitanti erano analfabeti e in gran parte pescatori.
E' questa sarebbe la metropoli che avrebbe offuscato il nome e quindi qualunque riferimento a Nazaret ?tra l'altro quest'ultima posta a circa 30 km di distanza

Procediamo.

Lei dice: ..e alla fine del I secolo risale la preghiera ebraica "Birkat Ha Minim", dove si prega il Signore di far perire e cancellare prontamente apostati, CRISTIANI ed eretici.


Secondo me lei e' fuori come un balcone con tutte le inferriate!
Si sa pochissimo delle origini della Birkat ha-minim,alcuni parlano del II secolo ev, ma altri la pongono molto oltre,altro che I secolo!Non conosciamo il testo originale e le sue vere intenzioni,ne ,possiamo dire con certezza che si scagliasse conto i giudeocristiani ,della qual cosa parlano solo rabbini dei secoli posteriori del cui giudizio e veridicita' non possiamo essere certi.

A dopo


Ultima modifica di leviatan il 07/05/2010, 16:19, modificato 1 volta in totale.

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Cita:
leviatan ha scritto:

Sig Dazzo ho la sensazione che lei abbia le idee un po’ confuse circa il significato di miracolo o magia(stregoneria).Gesu’ in effetti venne considerato da gran parte dei suoi contemporanei un mago ed un indemoniato che operava in nome di Belzebul.
Saprai certamente che a quel tempo le malattie erano considerate opera di demoni che venivano scacciati spesso con l’aiuto di altri demoni:Gesu’ si limitava semplicemente a questo.
Poi col tempo si capi’ che molte malattie come la cecita’,la sordita’ alcune forme di paralisi ecc,non erano altro che sintomi isterici ovvero non causati da patologie organiche e che potevano cessare subito o quasi subito al verificarsi di dinamiche psico-relazionali ,che nella fattispecie ,Gesu’ ma non solo lui ,ve ne erano tanti,erano capaci di realizzare.
Dice infatti Gesu’:ma se io scaccio i demoni in nome di Belzebul,i vostri figli in nome di chi li scacciano?
Come vedi scacciare demoni all’epoca era un vero e proprio sport nazionale
Gesu’ guariva semplicemente malattie psicosomatiche e a condizione che l’altro avesse una sufficiente dose di fiducia (Fede)altrimenti falliva miseramente.
La “Favolistica”come la chiami tu,e’ quella relativa ad altri miracoli,come per esempio,camminare sulle acque,risuscitare i morti,e moltiplicare pani e pesci!!!Queste cose Gesu’ il maghello non le ha potute mai fare ’ visto che non fu capace di tornare in gloria dopo la sua morte e prima che i suoi gustassero la loro come aveva promesso e non mantenuto.
Per ora basta cosi.

Il "TU" ciceroniano va benissimo. Ogni anno, se non sbaglio, si ricorda il miracolo della moltiplicazione delle castagne da parte di don Bosco. Quei ragazzi che quel 2 Novembre mangiarono quelle castagne, divennero poi di condizione sociale varia, eppure TUTTI testimoniarono il fatto. Se potè un semplice don Bosco fare una cosa simile, veniva tanto difficile a GESU' nutrire una folla?. Inoltre, Gesù, proprio quello fece:RISUSCITO' E SALI' (dopo) IN GLORIA, alla faccia di chi non gli credeva.

Riguardo agli indemoniati, non starò a fare una conferenza sul diavolo, di cui (come per gli angeli) credo (e con ragione) ad una realtà ben diversa: ALIENA (ricordiamoci che entrambe queste figure precedono DI MOLTO il cristianesimo). Questa "ALIENITA' " permea TUTTE LE REALTA' DI FEDE nell'arco di millenni (e sarà una gran bella giornata per il genere umano quando riusciremo a liberarcene a calci nel... Si, insomma, nel fondo schiena).

Quanto ai miracoli, sono gli stessi GENITORI del cieco nato, che attestano che il loro figlio fosse nato e vissuto da cieco e che ora, non si sa per quale opera misteriosa, ci vede... E un paralitico nato che viene calato con tutto il giaciglio attraverso un buco nel tetto, non solo non ha la padronanaza dei muscoli, ma NON HA NEANCHE I MUSCOLI perchè completamente atrofizzati (e questa condizione è VISTOSAMENTE VISIBILE), quindi al comando "prendi il tuo giaciglio e vattene" subito eseguito, corrisponde ANCHE una crescita, cioè una CREAZIONE, dei muscoli necessari a far ciò. Non ci credi? e vabbeh!... Pasienza!

Certo che gli antichi non avevano tante conoscenze che abbiamo oggi, ma per il resto erano MOoolto più furbi e maliziosi di noi (il chè si traduce in NON ERANO SCEMI) e avevano la cattiva abitudine di ragionar POCO e passare a vie di fatto MOLTO e, sopratutto RAPIDAMENTE!
Ciao



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Cita:
leviatan ha scritto:

Nazareth, dice Wikipedia, esisteva già come una specie di vicolo di case abitato da qualche centinaio di persone. La sua vicinanza con Cafarnao fa sì che in alcuni testi sia citato il centro maggiore..


Vedasi "ritrovamenti archeologici" alla voce "Nazareth" di Wikipedia

Cita:
Cafarnao era un paesino insignificante,piccolo e povero;l'archeologia lo ha ampiamente dimostrato;non vi sono stati portati alla luce resti di edifici pubblici e nemmeno strade lastricate,no vi sono prove archeologiche circa l'esistenza di una sinagoga ai tempi di Gesu';trattavasi di un villaggio con non piu di un migliaio di anime,che vivevano in case la gran parte di paglia e legno, i cui abitanti erano analfabeti e in gran parte pescatori.
E' questa sarebbe la metropoli che avrebbe offuscato il nome e quindi qualunque riferimento a Nazaret ?tra l'altro quest'ultima posta a circa 30 km di distanza

...e chi ha mai parlato di "METROPOLI"? D'altronde, se Nazareth contava alcune centinaia di persone, Cafarnao, con qualche migliaio era già una cittadella. NON c'erano strade lastricate? ma neanche in alcuni dei paesi della Sicilia e, forse della Sardegna, fino a quando ero piccolo io (...E non risalgo certo al I secolo!)

Cita:
Lei dice: ..e alla fine del I secolo risale la preghiera ebraica "Birkat Ha Minim", dove si prega il Signore di far perire e cancellare prontamente apostati, CRISTIANI ed eretici.


Ancora con 'sto "LEI"? Anche se discutiamo, siamo fra amici, il "TU" va benissimo...

Vedi la voce "Birkat Ha Minim" in Wikipedia (...ma leggila tutta)


Ciao



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MessaggioInviato: 07/05/2010, 20:55 
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Cita:
L'Egregio Sig. Francesco Dazzo scrive:

Inoltre, Gesù, proprio quello fece:RISUSCITO' E SALI' (dopo) IN GLORIA, alla faccia di chi non gli credeva.





vangelo di Matteo 28,16
L'apparizione in Galilea. Gli undici discepoli se ne andarono in Galilea, sul monte, nel luogo indicato loro da Gesù. Al vederlo lo adorarono; alcuni invece dubitarono. Allora Gesù disse loro. <Ogni potere mi è stato dato in cielo e in terra. Andate dunque, ammaestrate tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro ad osservare tutto ciò che vi ho ordinato. Ed ecco: io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo.


vangelo di Marco
Non parla di ascensione perché l'epilogo è stato aggiunto nel IV secolo.


vangelo di Luca 24, 50:
Poi li condusse fuori, verso Betania e alzate le mani, li benedì Mentre li benediceva, si separò da loro e veniva portato nel cielo. Essi, dopo averlo adorato, se ne tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel tempio lodando e ringraziando Dio.

vangelo di Giovanni
Non ne parla


Ebbene


Solo due vangeli raccontano dell'ascensione.
Per Matteo l'ascensione avviene in Galilea per Luca verso Betania cioè in Giudea, è chiaro che un luogo esclude un'altro.

Secondo il vangelo di Luca, Gesù condusse gli apostoli da dove era a loro apparso in Gerusalemme, verso Betania, secondo Matteo invece gli apostoli aspettarono Gesù in Galilea su un monte da lui indicato, eventi totalmente diversi.

Secondo il vangelo di Matteo alcuni apostoli che erano vissuti con lui per anni, dubitarono che fosse il Gesù cioè non lo riconobbero.

Secondo il vangelo di Luca gli apostoli dopo la morte di Gesù restarono sempre in Gerusalemme, per i Vangeli di Matteo e di Giovanni andarono invece in Galilea.

Secondo il vangelo di Luca, gli apostoli dopo l'ascensione se ne tornarono a Gerusalemme con grande gioia. E stavano sempre nel tempio lodando e ringraziando Dio mentre secondo il vangelo di Giovanni andavano a pescare nel lago di Tiberiade.

Spiegazione delle divergenze


Già nella Chiesa antica è stato notato che fra i primi tre vangeli sinottici, esistono concordanze sbalorditive:
• presentano lo stesso contenuto;
• possiedono una struttura complessiva simile e, soprattutto nella seconda parte, la sequenza dei singoli capitoli corre parallela;
inoltre, si trovano addirittura passi dal testo identico.

Particolarmente sorprendente è che quasi tutto il vangelo secondo Marco — ovvero 630 su 661 versetti, il 95,3% — si ritrovi in Matteo.
Nel vangelo secondo Luca si ritrovano 550 su 661 versetti, l'82,3% del vangelo secondo Marco.

Osservando la sequenza del contenuto, Matteo e Luca concordano l’uno con l’altro solo quando in questa sequenza corrono paralleli anche con Marco.
Se uno dei due, Matteo o Luca, non osserva la sequenza comune con Marco, la sua disposizione dei contenuti non concorda più nemmeno con quella che l’altro evangelista ha strutturato nel suo vangelo.

In altre parole, se Luca non si muove più parallelamente a Marco, non lo fa nemmeno con Matteo.

Da ciò emerge che il filo rosso comune che Matteo e Luca seguono è il vangelo secondo Marco.

Poichè in Marco originario, mancano le apparizioni e l'ascenzione, infatti al vangelo di Marco terminava in 16,8 "Quelle però, uscite dal sepolcro fuggirono prese da tremore e da stupore, e non dissero nulla a nessuno, perché avevano paura. L'epilogo è stato aggiunto nel IV secolo con lo scopo di conciliare gli altri vangeli, facendo meglio che si poteva.

[size=175]Ecco che gli evangelisti Luca e Matteo per creare il loro mito ancora più perfetto si inventano entrambi, le apparizioni e l'ascensione, ma poiché in realtà tutto ciò non si è mai verificato, ecco spiegato le loro enormi diversità.


Tutto chiaro e logico, perché mancando la guida comune di Marco, quando Luca scriveva non sapeva cosa si inventava, Matteo e viceversa.

Tutto questo non si può confutare!!!!!!!!!! e come se non bastasse la stessa cosa succede pure con le apparizioni.
Ma allora è proprio vero che la resurrezione non è mai avvenuta
.!!!![/size]

Un caro saluto a tutti e domando scusa se mi sono permesso di illustrare le mie conclusioni di studio, ma tutto ciò, solo perchè nutro la speranza di essere smentito o di essermi sbagliato.


Ultima modifica di Giovanni dalla Teva il 07/05/2010, 21:17, modificato 1 volta in totale.

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cit da fdazzo

Cita:
Ancora con 'sto "LEI"? Anche se discutiamo, siamo fra amici, il "TU" va benissimo...


Francè, sei appena arrivato e ti devo informare : GDT da del Lei

A TUTTI .

Credo sia un dato genetico irreversibile, tanto che anche quando ci sentiamo per telefono ( spesso ) il Lei gli torna puntuale come un cronometro , e nonostante lo blandisca di continuo : " A Giovà parliamoci sbrigativo , tengo premura ... " [:D] [:D] [:D]

Infatti è stato battezzato , STIMATISSIMO

CONTE GIOVANNI DALLA TEVA.

zio ot [;)]


Ultima modifica di barionu il 07/05/2010, 21:30, modificato 1 volta in totale.


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Ultima modifica di leviatan il 07/05/2010, 22:23, modificato 1 volta in totale.

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Dice Dazzo
Inoltre, Gesù, proprio quello fece:RISUSCITO' E SALI' (dopo) IN GLORIA, alla faccia di chi non gli credeva.


Matteo 10,23 :non terminerete le Citta di ISRAELE prima che venga il figlio dell’uomo:le terminarono ma Gesu’ non venne

Matteo 26..Gesu’ rispose ,tu l’hai detto .anzi io dico a voi :FIN DA ORA vedrete il figlio dell’uomo sedere alla destra DELLA POTENZA e venire sulle nubi de cielo.

Quei sacerdoti non videro mai tutto questo.

Luca 21. 27:allora vedranno venire il figlio dell’uomo sopra una nube con GRANDE potenza……In verita’ vi dico non passera questa generazione prima che tutto questo avvenga.La generazione passo’!!

Paolo I lettera ai Corionzi :Questo vi dico o fratelli ,il tempo ha avuto una svolta ;d’ora innanzi quelli che hanno moglie sia come non l’avessero,quelli che piangono ,come no piangessero,quelli che si rallegrano come non si rallegrassero,quelli che comprano ,come non possedessero quelli che usano il mondo ,come non ne usassero a fondo:perche’ passa la figura di questo mondo.
Siamo nel 55-57

Paolo muore nel nel 64 senza che nulla accadesse

Lettera di Giacomo:Siate dunque pazienti fratelli ,fino alla venuta del Signore

Siamo nel 59 circa ed il Signore non era ancora venuto

Lettera agli Ebrei
…..avete infatti bisogno di pazienza ,affinche’,avendo fatta la volonta’ di dio raccogliate la promessa:perche’ ancora un poco ,appena un poco,colui che viene ,giungera’ e non tardera’….

Apocalisse 22,6 :………mediante il suo angelo ha voluto indicare ai suoi servi cio’ che dovra’ accadere fra breve.Ecco:vengo presto

Siamo quasi alla fine del secolo e Gesu’ ancora tardava ad arrivare.

Comprendi Dazzo,Gesu’ sarebbe tornato i gloria,ovvero avrebbe messo fine alla Storia ,giudicato i vivi e i morti e avviato una era di giustizia e felicita’.Non dite cosi’ voi credenti ??
Ebbene questo non e’ mai accaduto.

Dice Dazzo
Vedi la voce "Birkat Ha Minim" in Wikipedia (...ma leggila tutta



Wichipedia?Ha ragione Veritas a definirlo un cesso frequentato e gestito da preti.
Ti ripeto,non abbiamo documenti originali relativi alla Birkat ha minim,ne possiamo dire con certezza chi fossero i minim.Quanto asseriscono rabbini dei secoli posteriori non puo essere preso in considerazione.
Relativamente a moltiplicare pani e camminare sulle acque si racconta che Budda lo facesse doversi secoli prima di Gesu’,e poi come puoi dare credito a libricini ,che collocano la nascita e la morte di Gesu in anni diversi tra loro e irrimediabilmente inconciliabili?Come puoi dare credito a libricini pieni di contraddizioni,errori storico geografici ,aggiunte continue ecc ecc.

Relativamente a Nazareth sono stati versati fiumi di parole ma nassuno e ancora riuscito a trovare tracce archeologiche di una sinagoga del I secolo.
Eppure i vangeli ci raccontano che Gesu’ vi entro’ e vi lesse quel passo di Isaia che per poco non gli costo’ la vita.
Finisco per ora con una battuta:essere ciechi nati non implica che la cecità sia totale.

Un saluto


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