Vi propongo questo articolo che scrissi tempo fa per spiegare che l'ASTROLOGIA è la scienza dello spirito e non della ragione, smentendo così le critiche e le accuse di molti ignoranti in materia che vedono nell'astrologia una scienza-razionale, alla pari dell'astrofisica, quando invece l'astrologia riguarda le sfere inconsce, personali e intimie di un individuo.
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Tutti gli uomini e le donne, almeno una volta nella loro vita, si sono avvicinati ai misteriosi ingranaggi della volta celeste, guardando il cielo e l'universo, con le sue svariate e diverse luci, affascinati da un senso di mistero fatto di eternità e immensità. A prescindere dal nostro approccio - critico, scettico, fedele, interessato, spirituale, razionale - proviamo inevitabilmente un senso di affascinante inquietudine nell'osservare la diversità di luci e colori del cielo. Il più delle volte siamo indotti a ritenere la Terra un corpo estraneo all'Universo e l'Universo un corpo che circonda il pianeta, come fosse una specie di velo, di mantello, poggiato sulle cime delle montagne più alte. Ma in realtà il globo terrestre, e tutte le creature che ospita, non è estraneo all'Universo, ma contribuisce alla sua completezza.
L'Universo non sarebbe tale senza il pianeta Terra... il cielo che vediamo sopra di noi è in realtà dentro di noi, tocca le nostre strutture organiche dall'esterno all'interno; l'immensità che ravvisiamo nell'Universo è in realtà parte integrante del nostro spazio vitale. Tutte le conoscenze che possediamo, da quelle umanistiche, a quelle religiose, a quelle razionali, appaiono “strumenti” che portano la coscienza a “decifrare” e a “decodificare” i dilemmi dell'umanità nella sua individualità e nella sua collettività. E in ogni stagione, in ogni epoca, ci sono quesiti ai quali diamo risposta e nuove domande che poniamo alla coscienza del nostro Essere.
L'astrologia è un sistema di decodificazione una specie di Star Gate attraverso il quale, combinando una serie di simboli e interpretandoli, possiamo attivare il nostro pensiero logico-elaborativo, costruendo delle risposte a determinati quesiti.
Per comprendere la profondità culturale e spirituale dell’Astrologia è necessario affrontare la sua lunga evoluzione. L’astrologia comincia ad apparire nel momento in cui l’essere umano vede negli astri del cielo motivo di riflessione e di ragionamento. L'
Astrolatria è la prima forma di astrologia utilizzata dall’uomo che portava a formulare pensieri, congetture, ipotesi e previsioni in base a ciò che veniva osservato nel cielo. I primi astri soggetti all’Astrolatria furono Sole e Luna e già i primi esseri umani, senza possedere gli strumenti che oggi detiene la scienza, vedevano in questi due corpi capacità di interferire sulla vita terrestre.
Fu la civiltà babilonese fautrice dell’astrologia così come la conosciamo oggi: questa civiltà cominciò a trasformare l’Astrolatria in disciplina logica del moto degli astri visibili. Il tramonto della civiltà babilonese portò le concezioni cosmologiche fino ad allora acquisite a subire una profonda trasformazione nelle terre d’oriente e d’occidente, che garantirono la fioritura di questa disciplina. Inizialmente l’astrologia era concepita nella corrispondenza fra l’alto e il basso, fra cielo e terra… ma l’astrologia di questi tempi ha subito una radicale trasformazione;
oggi viene concepita nella corrispondenza fra Uomo e Cosmo, Cosmo e Uomo. L’astrologia è la scienza che porta alla codificazione di un antico alfabeto, un alfabeto che è composto da tutti i corpi visibili del cosmo.L’Astrologia conduce l’individuo a porsi domande sul suo Essere rapportandosi all’immensità incommensurabile del cosmo. In parole semplici è un sistema di decodificazione dell’alfabeto celeste composto da un’insieme di corpi e di simboli nei quali la terra stessa ne risulta immersa e avvolta. Questa trasformazione fu ovviamente lenta e profonda, e molti furono i nomi che contribuirono a questa evoluzione.
Eraclite riteneva che tutte le cose sono prodotti di contrasti che si attraggono e respingono reciprocamente, concetto che viene espresso anche nella dottrina astrologica. Anche
Pitagora affermava l’esistenza di una reciprocità di effetti fra il “Tutto Esistente” (cosmo) e l’uomo, principio su cui si basa, guarda caso, l’astrologia. Nel II secolo a.C. un contributo enorme fu portato da
Ipparco che constatò il fenomeno della precessione degli equinozi, dell’obliquità dell’eclittica, dell’eccentricità dell’orbita solare, della parallasse orizzontale della luna, portando quindi un forte contributo all’evoluzione logica dell’Astrologia. Lo stesso
Platone affermava che ogni fenomeno sulla Terra era in rapporto con eventi cosmici. Notevole fu anche il contributo di
Claudio Tolomeo che in un testo intitolato TETRABIBLOS racchiuse tutti i pensieri astrologici noti, ai quali vennero dati connotati a quei tempi ritenuti scientifici. Ci sono stati anche personaggi del neoplatonismo che hanno avuto importanza nell’evoluzione dell’astrologia, tra questi
Plotino e Porfirio; quest’ultimo dedicò un intero testo intitolato
UTRUM STELLAE ALIQUID AGANT per spiegare il rapporto fra cosmo e uomo. In parte fu anche la cultura cristiana a portare evoluzione nella dottrina astrologica: la cristianità dissacrò l’astrologia per un motivo molto semplice, il dogma del libero arbitrio non poteva trovare corrispondenza nella disciplina astrologica. Nonostante questo molti furono gli esponenti della Chiesa di un tempo che non liquidarono furtivamente e senza ragionamento l’astrologia. Questi dilemmi teologici furono però risolti dalla famosa citazione di San Tommaso D’Acquino
ASTRA INCLINANT SED NON NECESSITANT ossia gli astri indicano ma non determinano: in questo postulato il teologo fa sua una precedente affermazione filosofica appartenuta a Tolomeo, la famosa
SAPIENS DOMINATUR ASTRIS ossia la potenziale capacità per l’essere umano di non subire passivamente gli influssi dei pianeti grazie alla possibilità di dominare questi influssi con la forza della sapienza e della consapevolezza. Quindi prima Tolomeo e poi San Tommaso D'Acquino chiariscono che nell’Astrologia l’influenza del cosmo nell’uomo subisce un “filtro” e una “modulazione” che si esprime nell’intimità conscia e inconscia dell’individuo attraverso la sapienza, la conoscenza e la consapevolezza.
L’astrologia oggi viene considerata dottrina della conoscenza che permette all’uomo di conoscere il suo divenire e di apportare quei cambiamenti necessari affinché questo divenire avvenga in armonia alle proprie aspettative o alle proprie volontà. Un altro teologo e filosofo dei tempi passati,
Melantone, introdusse il concetto del
FATUM PHYSICUM nel suo testo INITIA DOCTRINAE PHYSICAE: l’uomo poiché è soggetto ad un divenire sottoposto a Dio direttamente, le influenze del cosmo possono avere esclusivamente un effetto sui sensi dell’Essere, determinando così inclinazioni e tendenze. Ovviamente, nella cristianità non c’erano solo filosofi e teologi di questo spessore e di questa apertura mentale: ci furono anche molti che denigrarono questa dottrina in ogni modo, con lo scopo unico di allontanare l’essere umano da quelle forme di conoscenza che potevano compromettere la fede dell’individuo. Diverso fu il periodo ellenico e pagano in genere dove invece l’astrologia aveva un ruolo estremamente importante nella quotidianità della vita, come nella civiltà egiziana dove addirittura molte costruzioni e molte opere architettoniche furono determinate da aspetti qualitativi precisi della volta celeste. Durante questa evoluzione è rimasto però inalterato un concetto primario e fondamentale, ancora oggi inattaccabile: l
’Astrologia veniva, viene e verrà considerata disciplina universale che offre all’uomo le premesse e i mezzi indispensabili alla comprensione di tutti i fenomeni della sua esistenza. Non si può dimenticare, inoltre, il grande contributo che portò l’Islam e l'Ebraismo all’astrologia: esistono due rami dell’astrologia chiamati “astrologia cabalistica” e “astrologia araba” che attingono proprio ai grandi contributi di queste due grandi e complesse civiltà all'evoluzione della dottrina. Numerosi sono anche gli Ordini Ermetici che vedono nell’Astrologia un percorso iniziatico e spirituale, e infatti abbiamo la famosa ramificazione dell’Astrologia esoterica: un esempio fra tutti sono i ROSA+CROCE dove molte tradizioni sono influenzate dal pensiero astrologico e astrofisico; o ancora l’esperienza di Aleister Crowley è ricca di riferimenti astrologici, si notino le 78 ATU di Crowley cariche di simbologia astrologica. Altri due nomi celebri che meritano menzione sono
Keplero al quale l’astrologia appare come scienza nelle sue premesse fondamentali perché condusse l’uomo a generare la “scienza astronomica” e la vede come arte perché porta l’astrologo ad attingere ad un linguaggio arcaico e creativo che è quello dell’associazione immaginativa e dell’intuizione psicologica. Per
Goethe l’astrologia non fu mai motivo di discussione, la considerava e la rispettava così tanto che in numerose occasioni ne parlava come fosse qualcosa di estremamente naturale a tal punto da non ritenere possibile che qualcuno potesse arrivare a criticarla negativamente.
La previsione astrologica è spesso confusa e lucrata perché nessun metodo può predire il futuro, perché il futuro non si presta a predizione ma a conoscenza e l’Astrologia porta l’astrologo a conoscere il divenire attraverso lo studio della meccanica celeste e delle simbologie cosmiche, questo conduce alla conoscenza e apre quindi la “visione consapevole” delle cose. Tutto ciò non è predizione del futuro anche perché futuro, come presente e passato, sono costanti convenzionali inventate dall’uomo visto che il TEMPO si presta più ad un concetto di circolarità, o meglio si presta a relatività, come il grande Einstein fece notare.
[...] questo è un breve succo che spero chiarisca per sempre cosa è e cosa non è l'astrologia.