09/06/2010, 16:45
eSQueL ha scritto:
Perché mai non si dovrebbe essere liberi di scappare? E poi che vuol dire scappare? Da cosa?
09/06/2010, 16:51
robs79 ha scritto:eSQueL ha scritto:
Perché mai non si dovrebbe essere liberi di scappare? E poi che vuol dire scappare? Da cosa?
Dalla tua vita normale.
09/06/2010, 16:57
eSQueL ha scritto:robs79 ha scritto:eSQueL ha scritto:
Perché mai non si dovrebbe essere liberi di scappare? E poi che vuol dire scappare? Da cosa?
Dalla tua vita normale.
Ecco, precisamente. In termini generali, quale sarebbe esattamente la norma che si frappone ad abbandonare la vita 'normale'?
Quel che voglio dire è semplice: un conto sono le considerazioni di carattere personale che mi fan dire "ok, amo la mia familgia e questo è un fatto per me sufficiente a farmi decidere di stare qui e di andare avanti, nonostante non condivida praticamente alcunché di quel che mi sta intorno".
Un altro è discorso è dire: "non bisogna scappare" .. così. Perché non bisogna farlo e basta. Perché "ci sono dei doveri".
Sticazz.i (permettimi la licenza poetica)
09/06/2010, 17:03
robs79 ha scritto:
Be' ma per dovere non si intende per forza alzarsi ed andare a lavorare e stop.Per dovere si intende anche il fatto di (volente o nolente) far tirare avanti questa,seppur marcia,societa'dove si vive tutti.Perche' la gente comune non c'entra nulla con i giri sporchi che fanno i potenti;
e il discorso é semplice,se tutti decidessero di abbandonare la vita di tutti i giorni per sparire in una foresta,tempo qualche anno la vita sulla terra sarebbe spazzata via.
Non riusciremmo mai a tornare indietro ad una vita piu spartana.Al massimo si puo' sperare di riuscire un giorno a fare qualche cambiamento comune,ma sparire non é quello giusto,per me.
09/06/2010, 17:06
09/06/2010, 17:10
eSQueL ha scritto:robs79 ha scritto:eSQueL ha scritto:
Perché mai non si dovrebbe essere liberi di scappare? E poi che vuol dire scappare? Da cosa?
Dalla tua vita normale.
Ecco, precisamente. In termini generali, quale sarebbe esattamente la norma che si frappone ad abbandonare la vita 'normale'?
Quel che voglio dire è semplice: un conto sono le considerazioni di carattere personale che mi fan dire "ok, amo la mia familgia e questo è un fatto per me sufficiente a farmi decidere di stare qui e di andare avanti, nonostante non condivida praticamente alcunché di quel che mi sta intorno".
Un altro è discorso è dire: "non bisogna scappare" .. così. Perché non bisogna farlo e basta. Perché "ci sono dei doveri".
Stikazzi (permettimi la licenza poetica)
09/06/2010, 17:12
estraterrestre ha scritto:
eccomi io ho deciso di cambiare aria e mi porto via tutta la mia famiglia
e miei tre ciccetti e mia moglie e me ne vado in trentino non dico ancora dove per scaramanzia ma per il 2011 conto di poter avere residenza nel verde e profumato trentino.
09/06/2010, 17:12
09/06/2010, 17:13
09/06/2010, 17:13
rmnd ha scritto:
Si infatti, e poi fosse anche una fuga, è qualcosa di personale, e i doveri possono andare a farsi fottere.
E poi non si parla di fuga, ma di migliorare la propria esistenza.
Come si cambia lavoro o luogo di lavoro, si può cambiare città o nazione per stare meglio o semplicemente per provare nuove esperienze, trovare nuovi stimoli.
Chi azz. l'ha detto che uno deve nascere vivere e morire nel medesimo posto.
Comunque in definitiva, poichè sto bene dove sono in tutti i sensi, rimettermi in gioco come facevo in passato porprio non ne avrei più voglia.
Mi trasferirei all'estero solo a parità di condizioni e non certo da 'immigrato'.
E poi oggi rispetto a 15 , 20 fa la finestra si è ristretta per tutti.
Fino alla fine degli anni '90, potevi cambiare lavoro con relativa facilità. Ne ho cambiati parecchi tra un'esame universitario e l'altro fino a trovarne uno che mi piacesse definitivamente.
E per ogni lavoro che cambiavo, dopo tre mesi venivo assunto con contratto a tempo indeterminato.
Oggi sarebbe impensabile e i problemi di occupazione non riguardano più gli ultra 40enni rimasti senza un lavoro, ma tutti , dai 18 anni in poi.
(refuso..cancellato , per non buttarla in politica)
09/06/2010, 17:17
eSQueL ha scritto:robs79 ha scritto:
Be' ma per dovere non si intende per forza alzarsi ed andare a lavorare e stop.Per dovere si intende anche il fatto di (volente o nolente) far tirare avanti questa,seppur marcia,societa'dove si vive tutti.Perche' la gente comune non c'entra nulla con i giri sporchi che fanno i potenti;
Ecco, io questo non lo condivido affatto. La gente ha esattamente ciò che vuole. Le classi dirigenti di ogni società sono emanazione immediata e diretta delle persone che le compongono.e il discorso é semplice,se tutti decidessero di abbandonare la vita di tutti i giorni per sparire in una foresta,tempo qualche anno la vita sulla terra sarebbe spazzata via.
Non riusciremmo mai a tornare indietro ad una vita piu spartana.Al massimo si puo' sperare di riuscire un giorno a fare qualche cambiamento comune,ma sparire non é quello giusto,per me.
Ok, per te non è giusto. Lo capisco. Ma tu devi farmi il favore di capire che esiste gente come me che si è davvero rotta le scatole di vivere in questo casino.
Per dirla tutta, amico mio, non ho molta stima dei miei simili e sempre più spesso mi ritrovo a carezzare l'idea di uscirne (e la foresta mi attira davvero molto, eh)
09/06/2010, 17:25
robs79 ha scritto:
E dai ci hai visto lungo,regione a statuto speciale,perche' andare in amazzonia quando abbiamo in casa le scappatoie??
09/06/2010, 17:27
rmnd ha scritto:
Le faremo saltare queste cacchio di regioni magnasoldi a statuto speciale
09/06/2010, 17:29
robs79 ha scritto:
Esquel sei liberissimo di fare cio' che credi per fortuna,ma ricordati che per sembrare veramente libero dovresti andare in mezzo ad una landa desolata senza che mai nessuno ci abbia messo piede,e a patto di trovarlo alla prima magagna seria di salute saresti fottuto.Credo che forse se ci tieni alla vita sarebbe meglio "patire" in mezzo a questa societa' non credi???
09/06/2010, 20:08