Messaggi: 4937 Iscritto il: 17/07/2009, 09:40 Località: Milano
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Inviato: 16/06/2010, 16:54
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mik.300 ha scritto: x scarso rendimento (tante assenze, ecc. ecc.) è già previsto il licenziamento per giusta causa..
è il titolare che è senza palle (non si fa rispettare) io darei degli incentivi a chi lavora.. (e molti lo fanno..) piuttosto che livellare tutto verso il basso..
Intanto dipende dai contratti nazionali,non sono tutti uguali e il licenziamento per giusta causa avviene per modalita' diverse.In ogni caso conosco gente a cui vengono fatti certificati di giorni senza controlli.
mik.300 ha scritto: x scarso rendimento (tante assenze, ecc. ecc.) è già previsto il licenziamento per giusta causa..
è il titolare che è senza palle (non si fa rispettare) io darei degli incentivi a chi lavora.. (e molti lo fanno..) piuttosto che livellare tutto verso il basso..
Intanto dipende dai contratti nazionali,non sono tutti uguali e il licenziamento per giusta causa avviene per modalita' diverse.In ogni caso conosco gente a cui vengono fatti certificati di giorni senza controlli.
robs, capisco che sei affezionato al titolare ma.. c sono i superminimi (concessi per intuitu personae=>per capacità del singolo) che non necessitano di accordo sindacale decentrato (2° livello)
la visita fiscale è su chiamata, se il principale non la richiede all'inps non parte.. credo che debba concedere un contributo, ma minimo.. forse il titolare braccino corto non vuole pagare nemmeno quello..
il medico di famiglia che vuoi che faccia? non si mette certo a litigare col suo assistito.. firma e basta..
Ultima modifica di mik.300 il 16/06/2010, 17:38, modificato 1 volta in totale.
_________________ https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».
http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923 il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Caro Robs ma sai dire qualcosa d'intelligente ,a parte dare del demente alle persone?. sei tu quello che sei poco informato ,forse o esagerato nell'attaccarti ma non se ne può piu di sentire queste fesserie. questo paese è al declino e voi fate la parte a quelli che vi stanno affondando.
le condizioni dettate dalla Fiat sono modulate dall'inasprimento delle condizioni di lavoro, dall'intensificazione dello sfruttamento della forza lavoro e dalla cancellazione dei diritti. Il diritto di sciopero va ad assumere un'estrema centralità, nel momento in cui viene pesantemente messo in discussione...!
La Fiat chiede il lavoro su 18 turni (incluso sabato notte), la riduzione delle pause da 40 a 30 minuti, lo spostamento della pausa mensa a fine turno e un uso più massiccio degli straordinari "comandati" (quelli che l'azienda può chiedere senza contrattare), portandoli da 40 a 120 ore annue; vuole derogare alla legge sui riposi (quella che garantisce almeno 11 ore di riposo tra un turno e l'altro) e avere mano libera nel sanzionare i lavoratori (con provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento) le rsu e il sindacato (negazione di permessi e delle trattenute) in caso vengano messe in piedi azioni di conflitto nello stabilimento.
Il governo spinge per avere un precedente in modo poi di poter allargare questo schifo ,al resto del privato.
T'invito a prendere coscienza di tutto ciò prima che sia troppo tardi .
Ultima modifica di Werther il 16/06/2010, 23:30, modificato 1 volta in totale.
_________________ Non puoi chiedere all'universo di togliersi la maschera se tu non lascerai cadere la tua. (Philip Kindred Dick)
Messaggi: 2052 Iscritto il: 03/12/2008, 23:26 Località: LA SPEZIA
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Inviato: 16/06/2010, 23:52
quello che vuole fare fiat per me e' una forzatura , un ricatto che va a discapito dei lavoratori, se esistesse un sindacato..(ma non esiste) farebbe le barricate, e se esistesse questo sindacato che non c'e' entrerebbe nel merito anche per quanto riguarda il mare di "schiene dritte" , di " operaii califfi " che ci sono , sono tanti e andrebbero licenziati con il classico calcio nel cul o ! MA PRIMA DI QUESTO!..... per primi andrebbero educati gli imprenditori, qualcuno dovrebbe innanzitutto insegnargli l'educazione , perche' molti sono dei negrieri ignoranti, poi i manager delle aziende andrebbero aboliti, costano, sono inutili e non capiscono nulla , andrebbe introdotta la meritocrazia...ma sempre a partire dall'alto. FONDAMENTALE , sarebbe mettere una leggina dove si prevede che tutti gli imprenditori italiani che portano il lavoro all'estero e nel terzo mondo a sfruttare il lavoro minorile e a basso costo, chiudendo fabbriche italiane e lasciando famiglie in miseria , gli venga bruciato il passaporto e sequestrato tutto! altro che vendere t-shirt a 60 euro o auto che fanno schifo e costano come BMW.
_________________ Se a ciascun l'interno affanno si vedesse in fronte scritto quanti che invidia fanno ci farebbero pietà
Caro Robs ma sai dire qualcosa d'intelligente ,a parte dare del demente alle persone?. sei tu quello che sei poco informato ,forse o esagerato nell'attaccarti ma non se ne può piu di sentire queste fesserie. questo paese è al declino e voi fate la parte a quelli che vi stanno affondando.
le condizioni dettate dalla Fiat sono modulate dall'inasprimento delle condizioni di lavoro, dall'intensificazione dello sfruttamento della forza lavoro e dalla cancellazione dei diritti. Il diritto di sciopero va ad assumere un'estrema centralità, nel momento in cui viene pesantemente messo in discussione...!
La Fiat chiede il lavoro su 18 turni (incluso sabato notte), la riduzione delle pause da 40 a 30 minuti, lo spostamento della pausa mensa a fine turno e un uso più massiccio degli straordinari "comandati" (quelli che l'azienda può chiedere senza contrattare), portandoli da 40 a 120 ore annue; vuole derogare alla legge sui riposi (quella che garantisce almeno 11 ore di riposo tra un turno e l'altro) e avere mano libera nel sanzionare i lavoratori (con provvedimenti disciplinari, fino al licenziamento) le rsu e il sindacato (negazione di permessi e delle trattenute) in caso vengano messe in piedi azioni di conflitto nello stabilimento.
Il governo spinge per avere un precedente in modo poi di poter allargare questo schifo ,al resto del privato.
T'invito a prendere coscienza di tutto ciò prima che sia troppo tardi .
in pratica.. caporalato legalizzato..
la cosa incredibile è che i corsi di formazione per adeguarsi ai nuovi impianti sono a carico dello stato (=NOI) ! (paga la cigs..)
sono senza vergogna, ragionieri pidocchiosi..
venisse loro raddoppiato lo stipendio (agli operai intendo..).. sarebe già diverso.. "..ti fai il mazzo, ma la paga è buona.."
con la fiat è più il danno, che il guadagno..
mmm..aggiungo.. siccome io non credo nello spirito samaritano di codesti, il fatto che pensano di trasferire la produzione dalla polonia a pomigliano non è che perchè i polacchi si sono stufati delle condizioni della fiat ?
la fiat, si sa, va dove è più conveniente (serbia, zambia,paraguay, ecc. ecc.)
Ultima modifica di mik.300 il 17/06/2010, 09:13, modificato 1 volta in totale.
_________________ https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».
http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923 il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
In merito al "ricatto" di Marchionne nei confronti dei dipendenti FIAT di Pomigliano D’Arco sono state scritte molte cose. Innumerevoli levate di scudi contro l’ennesimo “attentato” ai diritti dei lavoratori, altrettanto numerosi attestati di stima in difesa di un’azienda disposta ad “investire” denaro (di chi?) per creare occupazione, molte riflessioni salomoniche volte a stemperare i toni e favorire il raggiungimento di un accordo che comunque “s’ha da fare”. In mezzo a tanto bailamme, tirati per la giacchetta ora dagli uni ora dagli altri, ci sono i lavoratori oggetto dell’accordo, che presto saranno chiamati ad esprimersi in prima persona riguardo alla sottoscrizione dello stesso. Lavoratori che quando compaiono intervistati in TV, generalmente rispondono senza esitazione “voteremo si, perché teniamo figli e famiglia ed abbiamo bisogno di lavorare”. Un ragionamento tutto sommato comprensibile, dal momento che per mantenere i figli e la famiglia ci vogliono i danari e alla luce delle ristrette prospettive occupazionali attuali, in caso di rifiuto al ricatto, i lavoratori di Pomigliano non tarderebbero a ritrovarsi in una situazione drammatica. Oltretutto le richieste di Marchionne li costringeranno a qualche “sacrificio” in più, … … ma si tratterà comunque di sacrifici nel complesso sopportabili, soprattutto se facendo un paragone al ribasso si volge lo sguardo ai precari dei call center e delle agenzie interinali. La sensazione è che alla fine dei giochi Marchionne avrà dunque partita vinta, la maggioranza dei lavoratori interessati aderirà all’accordo e chi, come la FIOM, aveva scelto la “linea dura” rivestirà il ruolo di capro espiatorio, qualificandosi come nemico tanto dell’azienda quanto degli operai. In tutta sincerità non ci riesce davvero di rammaricarci per le sorti della FIOM, punita proprio in occasione di uno dei suoi rarissimi moti d’orgoglio. I sindacati stanno ormai perdendo ogni ragione di esistere e sono comunque la rappresentazione di un mondo clientelare che, salvo rare eccezioni, ha sempre prodotto lauti profitti agendo in maniera parassitaria sulla pelle dei lavoratori. Le sorti dei lavoratori, di tutti i lavoratori italiani, non solamente di quelli di Pomigliano, ci preoccupano invece molto di più. Ci preoccupano, perché guardando in prospettiva, il ricatto di Marchionne (in sé grave ma non devastante) apre la strada ad una gestione dei contratti di lavoro del tutto nuova, all’interno di un “mercato” ormai maturo per il cambiamento. L’imposizione sostituisce la contrattazione, le regole cessano di essere norme oggettive uguali per tutti ed il confronto azienda/lavoratore (senza più mediazioni) non viene condotto in maniera paritetica, ma sul piano inclinato del ricatto nei confronti del più debole, destinato giocoforza a soccombere. I lavoratori di Pomigliano, disposti a qualsiasi sacrificio, perché hanno bisogno di lavorare e “tengono” figli e famiglia, fanno un ragionamento comprensibile, ma la cui valenza è limitata al contingente. Riusciranno a sopravvivere nel futuro immediato, ma cosa accadrà domani? Cosa accadrà quando la FIAT e le altre grandi imprese che la emuleranno imporranno (non domanderanno) ai lavoratori dell’Italia tutta nuovi sacrifici e poi altri sacrifici ancora? Quando i sacrifici non si limiteranno a qualche ora di straordinario in più o alla restrizione delle retribuzioni in caso di malattia, ma saranno costituiti da cospicui tagli dei salari e delle tredicesime, dall’eliminazione delle ferie e della malattia, dalla soppressione di diritti fondamentali? I lavoratori dell’Italia tutta saranno costretti a chinare la testa, perché terranno figli e famiglia e oltretutto le prospettive occupazionali nel frattempo saranno ancora peggiorate e sarà tardi per comprendere che la strada intrapresa è una strada a senso unico. Ecco allora che un ragionamento “comprensibile” esperito per il bene dei figli e delle famiglie, rischierà di trasformarsi in un boomerang che comprometterà gravemente proprio il futuro di quegli stessi figli e famiglie che si troveranno a “sopravvivere” in un mercato del lavoro sempre più compromesso, fatto di precarietà, deprivato dei diritti e della dignità. Un inferno la cui costruzione sarà stata possibile solo grazie a tanti “ragionamenti comprensibili” unanimemente accettati come la soluzione migliore.
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
qualcuno conosce il link del testo integrale della proposta marchionne?
quello autentico intendo.. a volte le traduzioni giornalistiche sono incomplete..
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http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923 il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Pomigliano, ora il Lingotto pensa ad un piano C Marchionne pensa di chiudere e ripartire con una nuova società. La newco rileverebbe lo stabilimento e riassumerebbe i 5mila operai ma con il contratto aziendale che ricalca la proposta della Fiatdi ROBERTO MANIA
ROMA - Chiudere Pomigliano per rifondare Pomigliano. Perché c'è un "piano C" che sta prendendo corpo nel quartier generale della Fiat. È un'opzione che supererebbe tutte le sacche di resistenza della Fiom e dei Cobas destinate a riapparire comunque, sotto forma di una persistente microconflittualità, al di là delle dimensioni del sì al referendum di domani. Sarebbe lo strappo definitivo di Sergio Marchionne con l'attuale sistema di relazioni industriali.
Nelle sue linee generali il progetto è già stato buttato giù dai tecnici del Lingotto ed è molto semplice: costituire una nuova società, una newco, sempre controllata da Torino, alla quale sarà la Fiat a conferire le attività produttive di Pomigliano, cioè la fabbricazione della Panda. La Nuova Pomigliano, a quel punto, riassumerebbe, uno per uno, gli oltre cinquemila lavoratori con un nuovo contratto, quello scritto con l'ultimo accordo separato, con i turni di notte, di sabato e domenica; con meno pause, più straordinari e assenteismo ricondotto a livelli fisiologici. Ritmi da ciclo continuo. Ma soprattutto la certezza del rispetto delle nuove regole aziendali. Niente più contratto nazionale, niente più iscrizione della Nuova Pomigliano alla Confindustria. Niente più sindacato, forse. Il prato verde per ricominciare. È lo schema già adottato, per altre ragioni, con l'Alitalia: la bad company e la good company. Una cesura con il passato.
Ultima modifica di mik.300 il 21/06/2010, 08:49, modificato 1 volta in totale.
_________________ https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».
http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923 il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Pomigliano in bilico: dopo il voto i dubbi di Marchionne L'azienda orientata a non trasferire la produzione della Panda dalla Polonia all'impianto campano
MILANO - Dopo il risultato del referendum tra i lavoratori dello stabilimento di Pomigliano, dove una maggioranza di poco più del 60 per cento ha detto sì all'intesa con l'azienda, la Fiat starebbe ripensando al piano di trasferimento della produzione della Panda dalla Polonia. Secondo alcune indiscrezioni il Lingotto si aspettava una percentuale di favorevoli più vicina all'80 per cento. In queste ore la Fiat sta valutando tutte le opzioni, non escludendo la rinuncia agli investimenti sullo stabilimento campano. A questo punto il futuro dell'impianto di Pomigliano diventerebbe molto incerto.
marchionne non si è ancora ripreso dalla trattativa con la chrysler.. stà ancora sulle nuvole.. non ha ancora smaltito la sbornia (gratuita peraltro..) chiamasi stress post traumatico..
temo che il risveglio e il contatto con la realtà sarà molto amaro..
_________________ https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».
http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923 il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Be' sai quanta gente fa' assenteismo nelle aziende tipo fiat?????Continuiamo a proteggere la gente che non ha voglia di fare niente cosi andiamo bene. Hanno accettato tutti i sindacati(uno dei cancri della nostra societa') queste regole,tranne la fiomm,chissa' come mai.Se dovessi stare a casa io cosi come fanno tanti dipendenti di grosse aziende,avrei gia' perso il posto di lavoro altroche'.Fino ad adesso avevano il c.ulo parato dai sindacati,ma la pacchia se dio vuole é finita.Speriamo.
Quante sono queste persone in % che non hanno voglia di fare niente al giorno d'oggi,sapendo il rischio che si corre!.
Se non vai a lavoro per malattia grazie al certificato del solito medico compiacente Se fai timbrare il cartellino da un collega mentre tu vai a fare i caxxi tuoi Se durante la tua assenza "giustificata" vai a fare un lavoro in nero (magari usando strumenti e attrezzature dell'azienda per cui lavori) Alla fine le persone diventano tante.
pistolinate ste cose non le puoi fare alla fiat, ci ho lavorato 2 anni a torino e più che prenderti dei giorni di malattia ogni tanto (come in tutte le aziende d'italia) il resto non lo fai di certo. l'unica cosa che facevano alcuni erano le pause più lunghe di 15 minuti, ma se sei in linea non puoi farlo di certo perchè ti inculano, se fai una mansione per i pistolini tuoi allora si. poi a pomigliano non so come si comportino, ma anche li ora devi rigare dritto, il furbo da quanto mi dicevano colleghi anziani che avevano lavorato giù lo facevano negli anni 70-80.
Ultima modifica di keiji il 23/06/2010, 14:03, modificato 1 volta in totale.
_________________ «Noi siamo i Terrestri. Abbassate i vostri scudi e arrendetevi. Assimileremo le vostre peculiarità biologiche e tecnologiche alle nostre. La vostra cultura si adatterà a servire noi. La resistenza è inutile»
Se la fiat decide di produrre in polonia il risveglio sara' duro per tutti i licenziati di Pomigliano
si, ma se servono incentivi in tempo di crisi, agevolazioni, ecc. ecc. col cavolo che gliele danno..
senza contare che molti italiani comprano fiat per dar da mangiare a disgraziati come loro (soprattutto a sud) se realizzano che comprano vetture costruite altrove.. comprano altro, giappone, india, germania, ecc. ecc.
Ultima modifica di mik.300 il 23/06/2010, 15:10, modificato 1 volta in totale.
_________________ https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».
http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923 il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
Be' sai quanta gente fa' assenteismo nelle aziende tipo fiat?????Continuiamo a proteggere la gente che non ha voglia di fare niente cosi andiamo bene. Hanno accettato tutti i sindacati(uno dei cancri della nostra societa') queste regole,tranne la fiomm,chissa' come mai.Se dovessi stare a casa io cosi come fanno tanti dipendenti di grosse aziende,avrei gia' perso il posto di lavoro altroche'.Fino ad adesso avevano il c.ulo parato dai sindacati,ma la pacchia se dio vuole é finita.Speriamo.
Quante sono queste persone in % che non hanno voglia di fare niente al giorno d'oggi,sapendo il rischio che si corre!.
Se non vai a lavoro per malattia grazie al certificato del solito medico compiacente Se fai timbrare il cartellino da un collega mentre tu vai a fare i caxxi tuoi Se durante la tua assenza "giustificata" vai a fare un lavoro in nero (magari usando strumenti e attrezzature dell'azienda per cui lavori) Alla fine le persone diventano tante.
pistolinate ste cose non le puoi fare alla fiat, ci ho lavorato 2 anni a torino e più che prenderti dei giorni di malattia ogni tanto (come in tutte le aziende d'italia) il resto non lo fai di certo. l'unica cosa che facevano alcuni erano le pause più lunghe di 15 minuti, ma se sei in linea non puoi farlo di certo perchè ti inculano, se fai una mansione per i pistolini tuoi allora si. poi a pomigliano non so come si comportino, ma anche li ora devi rigare dritto, il furbo da quanto mi dicevano colleghi anziani che avevano lavorato giù lo facevano negli anni 70-80. [/quote] Hai detto giusto Keiji,ricordo che i furbi furono in maggioranza in tali anni che hai citato tu 70-80 e in maggioranza in posti come Enti Statali e non in lavori Privati,dopo questi anni i lavoratori sono stati caricati e svuotati pure dei loro diritti acquisiti in 50 anni di lotte,le quali furono fatte appunto,per poter dare un pò di dignità Umana a chi sgobbava dalla mattina alla sera con misere paghe.
_________________ « Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)
« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata » (Margaret Mead)
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