Qui si affrontano discussioni su argomenti riguardanti l'Ufologia moderna, ricerche e misteri.
30/06/2010, 13:59
Ufologo 555 ha scritto:
Per me tutto il calderone l'hanno montato dopo quello che è successo: un sacco di piste per non dire .... nulla!
Diciamo pure un sacco di piste per DEPISTARE.... [}:)]
30/06/2010, 14:08
QUOTO LO SPOSTAMENTO DEL 3D A CHIACCHIERE UFOLOGICHEzio ot
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
p.s
http://it.wikipedia.org/wiki/Andrea_Purgatorihttp://www.stragi80.it/rassegna/quotidi ... riere.html( c'è moooooolto da lavorare . Questa notte hanno intervistato Andrea Purgatori a Radio1 su Ustica : La relazione d'indagine del Giudice Priore
è composta da
3 MILIONI DI PAGINE !!!!!!zio ot
Ultima modifica di
barionu il 30/06/2010, 14:18, modificato 1 volta in totale.
30/06/2010, 14:15
Tratto da:
http://www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf
ANALISI TECNICA SULL’INQUIETANTE IPOTESI
DI UNA COMPONENTE UFOLOGICA NELLA STRAGE DEL DC-9 ITAVIA,
VERIFICATASI NEL CIELO DI USTICA LA SERA DEL 27 GIUGNO 1980
di Unberto Telaricoa cura di Giulia Ciappa e Walter Radica
=========================================================
In base a quanto emerso dal nostro studio principale sul disastro aereo in oggetto, i punti
salienti dell’intera questione possono essere così riassunti:
A) PREMESSE GENERALI
1) Un’alta percentuale di fenomeni UFOs si registra nelle aree del pianeta sedi di
installazioni di interesse strategico-militare e/o sedi, al momento di tali apparizioni di
“oggetti volanti non identificati”, di esercitazioni militari[1] (Allegato n°1);
2) A volte, nelle aree geografiche dove il fenomeno UFO è in genere particolarmente
intenso, oppure è in atto un’ondata (flap) di manifestazioni UFOs, si registrano degli
incidenti aerei dalle caratteristiche di difficile collocazione, in uno schema convenzionale[2]
(Allegato n°2);
3) Sono stati registrati numerosi casi di intercettazione e conseguente tentativo di
abbattimento di UFOs da parte di forze militari terrestri, appartenenti a varie nazioni;
questo anche nell’ambito di esercitazioni militari, alcune delle quali volte a “coprire” vere e
proprie azioni di guerra contro tali aeromobili e/o oggetti sottomarini sconosciuti[3]
(Allegato n°3);
4) A livello dei vertici governativi ed istituzionali mondiali, il fenomeno ufologico –
diversamente da quello che viene fatto credere all’opinione pubblica internazionale,
essendo ritenuto un fenomeno “potenzialmente ostile” e, pertanto, legato alla “sicurezza
nazionale” - è oggetto di ricerche coperte dal massimo livello di segretezza[4] (Allegato
n°4);
5) Sullo scacchiere internazionale, la linea politica governativa, relativa alla questione degli
UFOs e fenomeni connessi (intesi come la manifestazione hard della presenza ed
interferenza, nel nostro ambito planetario, di intelligenze aliene), è decisa dalle maggiori
potenze nucleari quali USA, Russia, Inghilterra e Francia. Anche la Cina,
quale potenza nucleare,
nonostante si consideri in “contrapposizione ideologica” con le sopra citate
nazioni leader occidentali, riguardo la problematica degli UFOs e relativa “interferenza
aliena”, porta avanti una politica improntata sul cover-up del tutto simile a quella delle altre
potenze. Una tale linea politica comune (caso – questo - davvero raro fra le nazioni della
Terra), dovrebbe farci comprendere come, nel caso del fenomeno degli UFOs, sia
perseguita a livello internazionale una politica di “mutua assistenza” e “collaborazione” -
ovviamente, anche sul piano militare - per la difesa ad oltranza (ossia con ogni mezzo e
senza alcuna remora), di comuni quanto fondamentali interessi legati alla sicurezza
nazionale e, nel caso specifico, alla sopravvivenza stessa del sistema di potere politico,
economico e religioso[5] (Allegato n°5).
B) CONSTATAZIONI SPECIFICHE
1) Nell’area geografica comprendente la Sicilia, la Sardegna e parte della Campania si
trovano numerose installazioni d’interesse strategico-militare come, ad esempio, la base
aerea di Sigonella, l’aeroporto militare di Elmas, il poligono missilistico di Perdasdefegu
(Quirra), la base navale della Maddalena, la base aerea di Decimomannu, la regione del
Sulcis, il centro radar di Licola, la base NATO di Bagnoli, ecc. Inoltre, detta aerea del mar
Tirreno è stata ed è spesso teatro di manovre militari NATO (Allegato n 6);
2) Il basso Tirreno, al pari di altre aree marine tristemente note come il Triangolo delle
Bermuda (nell’Oceano Atlantico occidentale), il Triangolo del Drago dell’Oceano Pacifico
(in Giappone), il Triangolo dei Grandi Laghi (tra il Canada e gli Stati Uniti) ecc., è sempre
stata un’area contraddistinta da un’intensa attività di tipo ufologico e “misterioso”,
caratterizzata dai seguenti fenomeni[6]:
a) Alto numero di avvistamenti UFO;
b) Immersione e/o emersione di UFOs;
c) Presenza di Oggetti Sommersi Non Identificati o U.S.O.;
d) Naufragi di natanti attribuiti alla collisione con U.S.O.;
e) Scomparsa di aerei e natanti;
f) Ritrovamento di natanti privi di equipaggio a bordo;
g) Incidenti aerei anomali;
h) Black-out radio;
i) Boati “fantasma”;
(Allegato n° 7)
3) Il giorno della tragedia di Ustica erano in corso delle esercitazioni militari aero-navali nel
medio e basso mar Tirreno, esattamente in uno specchio di mare a sud-est della
Sardegna, nel tratto compreso tra i comuni di Villaputzu e Siniscola. La zona interessata
da tali manovre era indicata con la lettera B nella cartina allegata ad un’ordinanza di
sgombero, la numero 79, emessa dal Comando in capo del Dipartimento Militare Marittimo
del basso Tirreno, con sede a Napoli. Secondo tale documento, inviato alla stampa nel
novembre del 1988 dall’allora vicesegretario nazionale del Partito Sardo d’Azione Mario
Carbone, le esercitazioni a fuoco erano programmate dal 16 al 30 giugno compreso, e si
sarebbero svolte ogni giorno dalle ore 08:00 alle ore 19:00. L’allora ministro Zanone ha
sempre sostenuto che ogni tipo di manovra era conclusa alle ore 09:00 di mattina del 27
giugno 1980. Ma in tale comunicato ufficiale non si fa alcun cenno ad un’ulteriore
esercitazione programmata in quei giorni, preannunciata dall’ordinanza di sgombero
disposta dal Comandante in capo del Dipartimento Militare Marittimo del basso Tirreno,
l’ammiraglio di squadra Angelo Monassi (vedi “la Repubblica” del 17 novembre 1988, pag.
23) (Allegato n°
. Altra conferma del fatto che, al momento della sciagura del DC-9
Itavia, erano effettivamente in corso delle manovre militari, viene dalla “Rivista marittima”,
organo ufficiale della Marina Militare Italiana. A pagina 119 del numero di agosto 1980,
difatti, è riportato testualmente:
“Nei giorni 26 e 27 giugno si è svolta nelle acque del poligono di Teulada (sulla costa
orientale della Sardegna) un’esercitazione di tiri (di artiglieria navale) contro costa diurni e
notturni con la partecipazione delle seguenti unità: caccia lanciamissili Ardito, Audace,
Impavido; caccia Impetuoso e Indomito; caccia Guèpratie e corvetta Drogou della marina
francese. Hanno concorso all’esercitazione, come unità per lo sgombero del poligono di
tiro, le fregate Bergamini e Centauro” (vedi “Europeo” n° 33 del 18 agosto 1990, pag. 30);
4) Il disastro del DC-9 dell’Itavia presenta, ancora oggi, aspetti oscuri ed anomali. Tale
tragico evento si colloca incontestabilmente in uno scenario in cui sono presenti sia forze
militari aero-navali di varie nazioni, che “aeromobili non identificati” o UFOs.
5) Diversamente da quello che si è verificato in altri casi analoghi, ossia in occasione di
tragici eventi[7] in cui i Governi dei paesi autori di tali stragi hanno ammesso
pubblicamente le loro responsabilità nel giro di 48 ore dal fatto, per il caso del DC-9 Itavia
abbattuto nel cielo di Ustica, invece, si è registrata una congestionata azione di cover-up e
depistaggio, nonché un omertoso quanto complice silenzio a livello istituzionale
internazionale, tuttora in atto. Tutto ciò non trova una logica spiegazione se non tenendo
conto del fatto che un tale esteso quanto omogeneo “fronte di omertà internazionale”
presuppone la difesa di comuni quanto vitali interessi strategici di gran lunga superiori a
quelli nazionali. Ebbene, come è dimostrato da diverse migliaia di pagine di documenti
ufficiali governativi, provenienti da svariate nazioni, l’unica cosa che risponde ad un tale
requisito (vedi il punto 5 della Premessa) è il fenomeno ufologico, inteso come la
manifestazione hard della presenza ed interferenza di intelligenze aliene nel nostro ambito
planetario.Continua:
http://www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf
30/06/2010, 19:38
Per non dire ... niente!
Insomma, se c'era tutto quel "casino organizzato", perché la portaerei americana era alla fonda ...?
30/06/2010, 19:55
L’AVVISTAMENTO DI UN “AEROMOBILE SCONOSCIUTO” DA PARTE DEI CONIUGI MAFFINI: UN
CACCIA IN AVARIA O UN UFO DI ORIGINE ALLOGENA?
Alcuni minuti dopo le 21:00 da un villaggio turistico sito nei pressi di Praia a Mare (in provincia di Salerno), una
coppia in vacanza, i coniugi Maffini, osserva il passaggio di un “corpo volante affusolato”, privo di ali ed altri
impennaggi visibili che, procedendo con una traiettoria a zig-zag e con evoluzioni a tonneau, si dirige verso
l’entroterra calabro. L’aeromobile in questione appare all’orizzonte al di sopra dell’isola di Dino e si dirige a gran
velocità verso le montagne. La forma a “sigaro” di detto oggetto volante è facilmente distinguibile in quanto la
superficie dello stesso è illuminata dal sole ormai al tramonto.
(Fonti: “Oggi” n° 41 dell’8 ottobre 1980;
“il Mattino” del 25 gennaio 1987, pag. 3, Cronista Vittorio Dell’Uva;
“Domenica del Corriere” n° 20 del 14 maggio 1987;
“Il Giorno” del 25 giugno 1995, pag. 2, Cronista
(Umberto Telarico)
01/07/2010, 20:41
(Già postato nel topic, ma tanto per ricordare sono andato a ricercare altri "strani" casi attinenti... ...)
INCIDENTI EVITATI CON U.F.O.
Il Cap. Jorge Araujo ed il secondo pilota Edgard Soares, erano due esperti piloti civili.
I due piloti, alle ore 21.00 del 14 Agosto 1957, si trovavano a condurre un DC-3 "Dakota", da trasporto merci, della Compagnia Aerea brasiliana "Varig", lungo la rotta che va da Porto Alegre a Rio de Janeiro.
Jorge Araujo. " Ci trovavamo a 2500 m. di quota, ad una velocità di crociera di 280 Km/h. Era tutto "ok", allorché, uscendo da un banco di nubi, notammo uno STRANO OGGETTO..."
Edgard Soares : " Era molto lucente e si trovava sulla nostra sinistra, sotto di noi verso coda".
Jorge Araujo: " In pochi secondi l'Oggetto, con un'incredibile accelerazione, ci superò e ci distanziò con estrema facilità; quindi si fermò a qualche chilometro davanti a noi, come se volesse attenderci...Ma improvvisamente si lanciò "contro" il nostro aereo..."
Edgard Soares:" Era a forma di disco, munito di una bassa cupola sfolgorante, situata nella parte superiore... Potete interpellare anche gli altri tre uomini dell'equipaggio che erano con noi sul DC-3. Vi confermeranno questa descrizione!"
Jorge Araujo:"All'avvicinarsi del Disco Volante, dopo averci sfiorato, si tuffò tra le nuvole scomparendo dalla vista, ed allora tutti i meccanismi di bordo tornarono a funzionare normalmente e spontaneamente".
Ma non sempre le cose sono andate in modo così favorevole: a volte è stata sfiorata la tragedia, e a volte è accaduta...
Erano le ore 00.10 del 19 Ottobre 1953. Il DC-6 dell'"American Airlines" viaggiava a 4500 m. di quota, lungo la rotta Filadelfia-Washington. Lo pilotava il Cap. J. L. Kidd; il quadrimotore era gremito di passeggeri. D'un tratto un Oggetto scuro, privo di qualsiasi luce, sfrecciava tra una nube e l'altra e piomba dritto sul DC-6...
Kidd riuscì a scorgerlo per caso, soltanto all'ultimo momento. Così ebbe appena il tempo di spingere il volantino tutto in avanti e gettarsi in picchiataper un tratto di 1000 m., rischiando un "looping" mortale. Riuscì a raddrizzare il quadrimotore prima che avvenisse una catastrofe. L'Oggetto era ormai lontano...
Il 1° Apriledel 1959, ( lasciamo perdere i nostri giorni...), le ultime parole del pilota di un C119,trasporto militare,con quattro uomini d'equipaggio, decollato dall'Aeroporto Militare statunitense di Tacoma, furono:"...Abbiamo urtato contro un Oggetto Sconosciuto...Ci ha investiti...Precipitiamo...!"
La notte del 22 Luglio 1956, un bimotore militare degli Stati Uniti, un Convair, pilotato dall'asso americano Magg. Mervin Stevens, fu costretto ad un atterraggio di fortuna...
Queste furono le sue parole:" Ho preso terra all'Aeroporto di Bakerfields perché sono stato investito improvvisamente e con grande violenza da un Disco Volante. Mi ha urtato dopo essermi giunto addosso completamente inatteso... Il bimotore ha sbandato verso destra e si è avvitato in caduta libera...Soltanto dopo una discesa di 3000m.. sono riuscito a riprendere fortunatamente il controllo! Ma l'aereo non rispondeva più bene ai comandi. Ci accorgemmo che la sezione di coda era stata...tranciata dalla collisione, e mi ritengo fortunato di essermela scampata...!"
" Quì parla il Com/te Yosciaky Inada. Abbiamo lasciato da pochi minuti la località di Himeji... Un Oggetto Volante di origine sconosciuta ci ha affiancato...! Emana una luce vivissima...Ora passa al di sotto del nostro aereo! Riappare dall'altra parte! Ci tallona a fianco a non più di 100 m.. Tutti gli strumenti sembrano impazziti, la radiobussola e l'orizzonte artificiale continuano a girare...Non lo controllo...!"
Poi la radio tacque. Soltanto quando il bimotore si trovò a passare sull'Isola di Scikoku, la radio tornò a farsi sentire: " Qui parla il Com/te Yosciaky Inada, siamo prossimi a Matsuyama, il Disco Volante ci ha abbandonato proprio ora! La radio e le attrezzature di bordo hanno ripreso a funzionare regolarmente..."
Basta così; in altri casi di questo genere, nessuno si è salvato.
Poiché non possiamo credere, perché la logica stessa ce lo vieta, che Oggetti Volanti simili, straordinariamente progrediti, non abbiano a bordo congegni di guida automatica o di scoperta, dobbiamo evincere che episodi del genere siano realmente degli infortuni provocati da guasti improvvisi a taluni impianti vitali di bordo di queste Macchine.
Malgrado la perfezione tecnica, anche queste Astronavi sembra vadano soggette a banali avarie, purtroppo, con il pericolo di creare situazioni incresciose per tutti...
E, comunque, non si è letto mai in prima pagina di questi incidenti, ma solo su riviste specializzate o volumi ...
Quindi, datevi una regolata!
01/07/2010, 22:38
Stavolta gli ufo non centrano nulla.
E una classica azione militare sotto copertura andata male per chissà quali motivi.
Uno dei tanti misteri italiani.
01/07/2010, 23:11
Si, sono convinto anch' io che s' è trattato di un missile.
02/07/2010, 00:04
greenwarrior ha scritto:
Stavolta gli ufo non centrano nulla.
E una classica azione militare sotto copertura andata male per chissà quali motivi.
Uno dei tanti misteri italiani.
Che sia un' azione militare è fuor di dubbio.
Ma a chi davano la caccia ?
INDAGHIAMO ...zio ot
02/07/2010, 00:27
Tratto da:
http://www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf
7) RAPPORTO SULL’AVVISTAMENTO DI UN VELIVOLO SCONOSCIUTO AL LARGO
DELL’ISOLA DI PONZA ALLE ORE 20:37; VENTUNO MINUTI PRIMA, CIOÈ, CHE IL DC-
9 ITAVIA SCOMPARISSE DALLO SCHERMO RADAR DI ROMA CIAMPINO.
Il seguente stralcio della conversazione telefonica tra il centro radar di Martina Franca e quello di Licola, fa parte dei nastri registrati, acquisiti e messi agli atti del procedimento sulla strage di Ustica dal giudice Rosario Priore (vedi “Corriere della Sera” del 7 ottobre
1991, pag. 13).
Ore 23:46 del 27 giugno 1980:
“Eh, sono il maresciallo Di Mico (dalla stazione di Licola, n.d.A.)”.
“Capitano Patroni Griffi, mi dica”.
“Senta, le dico una notizia così”.
“Sì”.
“Che penso non abbia nessun valore, i carabinieri di Pozzuoli…”.
“Sì”.
“Hanno visto… hanno avuto notizia che un velivolo a largo di Ponza veniva verso di noi (ossia verso Licola, n.d.A.), poi non l’hanno visto più, le ripeto la notizia nuda e cruda così come me l’hanno dato i nostri carabinieri”.
“E a che ora questo?”
“Questo sarebbe successo alle ore otto e trentasette alfa (ossia le ore 20:37, n.d.A.), ma non ci dovremmo trovare”.
Ora, che tipo di velivolo noto, sia esso militare o meno, è in grado di “scomparire” in modo tanto repentino? Che a noi risulti, nessuno… a meno che, ovviamente, non si pensi ad un UFO di origine allogena.
02/07/2010, 10:40
E io ripeto: non si lanciano missili se non in zone specifiche; non si lancia un missile per errore; se c'era un'esercitazione, perché la Portaerei era alla fonda?
Se dovevano abbattere qualcuno, chi doveva essere (visto che Gheddafi volava in tutt'altra posizione? A sud della Sicilia, poi via Adriatico, visto che si recava in Jugoslvia ...).
E perché dovevano far fuori i superstiti che al mattino erano ancora vivi? Per un errore non si fanno fuori tutti i testimoni; deve esserci QUALCOSA più importante che il mondo non deve sapere ...
02/07/2010, 18:18
Ufologo 555 ha scritto:
E io ripeto: non si lanciano missili se non in zone specifiche; non si lancia un missile per errore; se c'era un'esercitazione, perché la Portaerei era alla fonda?
Se dovevano abbattere qualcuno, chi doveva essere (visto che Gheddafi volava in tutt'altra posizione? A sud della Sicilia, poi via Adriatico, visto che si recava in Jugoslvia ...).
E perché dovevano far fuori i superstiti che al mattino erano ancora vivi? Per un errore non si fanno fuori tutti i testimoni; deve esserci QUALCOSA più importante che il mondo non deve sapere ...
Sarebbe da verificare se fra i passeggeri del DC9 dell' Itavia, non c' era qualche personaggio che per qualche motivo a noi sconosciuto dovesse essere eliminato.