Tratto da: http://www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf ANALISI TECNICA SULL’INQUIETANTE IPOTESI DI UNA COMPONENTE UFOLOGICA NELLA STRAGE DEL DC-9 ITAVIA, VERIFICATASI NEL CIELO DI USTICA LA SERA DEL 27 GIUGNO 1980
di Unberto Telaricoa cura di Giulia Ciappa e Walter Radica ========================================================= In base a quanto emerso dal nostro studio principale sul disastro aereo in oggetto, i punti salienti dell’intera questione possono essere così riassunti:
A) PREMESSE GENERALI
1) Un’alta percentuale di fenomeni UFOs si registra nelle aree del pianeta sedi di installazioni di interesse strategico-militare e/o sedi, al momento di tali apparizioni di “oggetti volanti non identificati”, di esercitazioni militari[1] (Allegato n°1);
2) A volte, nelle aree geografiche dove il fenomeno UFO è in genere particolarmente intenso, oppure è in atto un’ondata (flap) di manifestazioni UFOs, si registrano degli incidenti aerei dalle caratteristiche di difficile collocazione, in uno schema convenzionale[2] (Allegato n°2);
3) Sono stati registrati numerosi casi di intercettazione e conseguente tentativo di abbattimento di UFOs da parte di forze militari terrestri, appartenenti a varie nazioni; questo anche nell’ambito di esercitazioni militari, alcune delle quali volte a “coprire” vere e proprie azioni di guerra contro tali aeromobili e/o oggetti sottomarini sconosciuti[3] (Allegato n°3);
4) A livello dei vertici governativi ed istituzionali mondiali, il fenomeno ufologico – diversamente da quello che viene fatto credere all’opinione pubblica internazionale, essendo ritenuto un fenomeno “potenzialmente ostile” e, pertanto, legato alla “sicurezza nazionale” - è oggetto di ricerche coperte dal massimo livello di segretezza[4] (Allegato n°4);
5) Sullo scacchiere internazionale, la linea politica governativa, relativa alla questione degli UFOs e fenomeni connessi (intesi come la manifestazione hard della presenza ed interferenza, nel nostro ambito planetario, di intelligenze aliene), è decisa dalle maggiori potenze nucleari quali USA, Russia, Inghilterra e Francia. Anche la Cina, quale potenza nucleare, nonostante si consideri in “contrapposizione ideologica” con le sopra citate nazioni leader occidentali, riguardo la problematica degli UFOs e relativa “interferenza aliena”, porta avanti una politica improntata sul cover-up del tutto simile a quella delle altre potenze. Una tale linea politica comune (caso – questo - davvero raro fra le nazioni della Terra), dovrebbe farci comprendere come, nel caso del fenomeno degli UFOs, sia perseguita a livello internazionale una politica di “mutua assistenza” e “collaborazione” - ovviamente, anche sul piano militare - per la difesa ad oltranza (ossia con ogni mezzo e senza alcuna remora), di comuni quanto fondamentali interessi legati alla sicurezza nazionale e, nel caso specifico, alla sopravvivenza stessa del sistema di potere politico, economico e religioso[5] (Allegato n°5).
B) CONSTATAZIONI SPECIFICHE
1) Nell’area geografica comprendente la Sicilia, la Sardegna e parte della Campania si trovano numerose installazioni d’interesse strategico-militare come, ad esempio, la base aerea di Sigonella, l’aeroporto militare di Elmas, il poligono missilistico di Perdasdefegu (Quirra), la base navale della Maddalena, la base aerea di Decimomannu, la regione del Sulcis, il centro radar di Licola, la base NATO di Bagnoli, ecc. Inoltre, detta aerea del mar Tirreno è stata ed è spesso teatro di manovre militari NATO (Allegato n 6);
2) Il basso Tirreno, al pari di altre aree marine tristemente note come il Triangolo delle Bermuda (nell’Oceano Atlantico occidentale), il Triangolo del Drago dell’Oceano Pacifico (in Giappone), il Triangolo dei Grandi Laghi (tra il Canada e gli Stati Uniti) ecc., è sempre stata un’area contraddistinta da un’intensa attività di tipo ufologico e “misterioso”, caratterizzata dai seguenti fenomeni[6]: a) Alto numero di avvistamenti UFO; b) Immersione e/o emersione di UFOs; c) Presenza di Oggetti Sommersi Non Identificati o U.S.O.; d) Naufragi di natanti attribuiti alla collisione con U.S.O.; e) Scomparsa di aerei e natanti; f) Ritrovamento di natanti privi di equipaggio a bordo; g) Incidenti aerei anomali; h) Black-out radio; i) Boati “fantasma”; (Allegato n° 7)
3) Il giorno della tragedia di Ustica erano in corso delle esercitazioni militari aero-navali nel medio e basso mar Tirreno, esattamente in uno specchio di mare a sud-est della Sardegna, nel tratto compreso tra i comuni di Villaputzu e Siniscola. La zona interessata da tali manovre era indicata con la lettera B nella cartina allegata ad un’ordinanza di sgombero, la numero 79, emessa dal Comando in capo del Dipartimento Militare Marittimo del basso Tirreno, con sede a Napoli. Secondo tale documento, inviato alla stampa nel novembre del 1988 dall’allora vicesegretario nazionale del Partito Sardo d’Azione Mario Carbone, le esercitazioni a fuoco erano programmate dal 16 al 30 giugno compreso, e si sarebbero svolte ogni giorno dalle ore 08:00 alle ore 19:00. L’allora ministro Zanone ha sempre sostenuto che ogni tipo di manovra era conclusa alle ore 09:00 di mattina del 27 giugno 1980. Ma in tale comunicato ufficiale non si fa alcun cenno ad un’ulteriore esercitazione programmata in quei giorni, preannunciata dall’ordinanza di sgombero disposta dal Comandante in capo del Dipartimento Militare Marittimo del basso Tirreno, l’ammiraglio di squadra Angelo Monassi (vedi “la Repubblica” del 17 novembre 1988, pag. 23) (Allegato n° . Altra conferma del fatto che, al momento della sciagura del DC-9 Itavia, erano effettivamente in corso delle manovre militari, viene dalla “Rivista marittima”, organo ufficiale della Marina Militare Italiana. A pagina 119 del numero di agosto 1980, difatti, è riportato testualmente:
“Nei giorni 26 e 27 giugno si è svolta nelle acque del poligono di Teulada (sulla costa orientale della Sardegna) un’esercitazione di tiri (di artiglieria navale) contro costa diurni e notturni con la partecipazione delle seguenti unità: caccia lanciamissili Ardito, Audace, Impavido; caccia Impetuoso e Indomito; caccia Guèpratie e corvetta Drogou della marina francese. Hanno concorso all’esercitazione, come unità per lo sgombero del poligono di tiro, le fregate Bergamini e Centauro” (vedi “Europeo” n° 33 del 18 agosto 1990, pag. 30); 4) Il disastro del DC-9 dell’Itavia presenta, ancora oggi, aspetti oscuri ed anomali. Tale tragico evento si colloca incontestabilmente in uno scenario in cui sono presenti sia forze militari aero-navali di varie nazioni, che “aeromobili non identificati” o UFOs. 5) Diversamente da quello che si è verificato in altri casi analoghi, ossia in occasione di tragici eventi[7] in cui i Governi dei paesi autori di tali stragi hanno ammesso pubblicamente le loro responsabilità nel giro di 48 ore dal fatto, per il caso del DC-9 Itavia abbattuto nel cielo di Ustica, invece, si è registrata una congestionata azione di cover-up e depistaggio, nonché un omertoso quanto complice silenzio a livello istituzionale internazionale, tuttora in atto. Tutto ciò non trova una logica spiegazione se non tenendo conto del fatto che un tale esteso quanto omogeneo “fronte di omertà internazionale” presuppone la difesa di comuni quanto vitali interessi strategici di gran lunga superiori a quelli nazionali. Ebbene, come è dimostrato da diverse migliaia di pagine di documenti ufficiali governativi, provenienti da svariate nazioni, l’unica cosa che risponde ad un tale requisito (vedi il punto 5 della Premessa) è il fenomeno ufologico, inteso come la manifestazione hard della presenza ed interferenza di intelligenze aliene nel nostro ambito planetario.Continua: http://www.stragi80.it/rassegna/dossier/ufo.pdf
|
_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video thethirdeye@ufoforum.it
|
|