Cita: Mig11 ha scritto:
L'allarme generale dato dai 2 F-104 è una cosa di cui molto raramente si sente parlare, ma è una delle cose centrali IMHO.. cosa certa però è che i 2 piloti hanno visto un qualcosa che li ha indotti a dare quel tipo di allarme, e cioè una sorta di guerra aerea secondo me e secondo voi anche sicuramente..ma guerra di chi e contro chi? qualcosa hanno confidato poco prima di morire, ma nulla di particolarmente esplicito, ma sicuro è che con qualcuno ne avranno parlato, per togliersi un peso anche dalla coscienza, e hanno parlato di quello che hanno visto, e quello che hanno visto è quello che è accaduto quella notte, il fattaccio vero e proprio....
Non aggiunge molto ma.... in relazione al fatto che i due piloti (Nutarelli e Naldini) si siano confidati con qualcuno, cioè con le loro rispettive mogli, ho trovato questo articolo del 22 febbraio 1992 PARLANO LE VEDOVE DI RAMSTEIN ' A USTICA PARTI' UN MISSILE'Repubblica — 22 febbraio 1992 pagina 17 sezione: CRONACA ROMA - Il giorno successivo alla sciagura di Ustica, sottufficiali e ufficiali dell' Aeronautica sarebbero stati a conoscenza della causa che determinò l' abbattimento del Dc 9 Itavia, con 81 persone a bordo. E' questo il risultato della recente trasferta a Grosseto e a Bologna del giudice istruttore Rosario Priore e del pm Giovanni Salvi. Alcuni testimoni hanno confermato il clima di angoscia che la sera del disastro hanno vissuto nei centri del soccorso aereo e nelle postazioni radar. Due testimonianze, inoltre, avrebbero aperto alcune falle nel muro di gomma dei depistaggi e dei silenzi che ha resistito per oltre dieci anni. Si tratta delle mogli (o compagne) dei piloti, Ivo Nutarelli e Mario Naldini, deceduti il 27 agosto 1988 a Ramstein, durante un' esibizione delle "Frecce tricolori". Interrogate dal giudice Priore, le due donne avrebbero fatto alcune importanti ammissioni, ricordando le confidenze avute dai rispettivi mariti. Stando ad alcune indiscrezioni, circolate negli ambienti giudiziari, sembra che i due piloti dissero, in famiglia, che il Dc 9 Itavia era stato abbattuto per errore da un missile. Le confidenze di Nutarelli e Naldini sono molto importanti, in quanto i due piloti con il grado di capitano, all' epoca della strage di Ustica, erano in servizio presso la base militare di Grosseto come istruttori. Il 27 giugno 1980 a bordo di un F 104 volarono tra le ore 20,30 e 20,45 cioè pochi minuti prima che il Dc 9 fosse abbattuto tra Ponza e Ustica. Il loro volo, fu riportato, sul registro della base aerea, come una normale azione di intercettazione simulata. Può darsi che il volo avesse un altro scopo, tuttavia è ipotizzabile che i due piloti fossero a conoscenza di qualcosa di anormale che, quella sera, si stava verificando negli spazi aerei italiani. Il giudice Priore, mercoledì scorso, ha sequestrato all' aeroporto "Baccarini" di Grosseto, registri e altri documenti per accertare se vi siano state manipolazioni o se siano spariti carteggi in qualche modo collegati con l' abbattimento del Dc 9. Nell' aprile del 1991, due giornali tedeschi il Tageszeitung e il Der Spiegel pubblicarono due inchieste sulla strage di Ramstein avanzando l' ipotesi che non si trattò di un errore di manovra da parte del "solista" Nutarelli ma di un sabotaggio al suo aereo. In conclusione, secondo le inchieste dei due quotidiani berlinesi, qualcuno avrebbe sabotato l' Aermacchi delle Frecce tricolori, allo scopo di uccidere due testimoni della strage di Ustica. A Ramstein, oltre a Nutarelli e Naldini, morì anche il capitano Giorgio Alessio e nel disastro persero la vita 51 spettatori mentre altri 400 rimasero feriti. Gli inquirenti romani non credono ad un legame tra la strage di Ramstein e quella di Ustica anche perché molti altri ufficiali e sottufficiali dell' Aeronautica, hanno svolto, come Nutarelli e Naldini, diversi compiti, la sera dell' abbattimento del Dc 9, e risultano in servizio o in pensione, cioè non è accaduto loro niente di grave. Se le testimonianze delle mogli dei due piloti, deceduti a Ramstein, hanno portato ad accreditare ulteriormente l' ipotesi che i vertici dell' Aeronautica conoscevano la causa della strage di Ustica, subito dopo la sparizione dai radar del Dc 9, sembra, però, che gli inquirenti non siano riusciti, finora, ad avere notizie precise sull' aereo che avrebbe lanciato il missile. Tuttavia circola, sempre più insistente l' ipotesi di un coinvolgimento di caccia libici. Il maggiore Marcantonio Bianchini del Reparto operativo dei carabinieri che collabora con il giudice Priore, ha sequestrato, mercoledì scorso a Bologna, un' ingente quantità di documenti relativi al traffico aereo del giugno 1980. In particolare, l' ufficiale ha sequestrato oltre mille tabulati riguardanti i voli di aerei della Libia, effettuati nello spazio aereo italiano. I documenti si trovavano presso l' archivio Civilavia. Dalla trasferta a Grosseto e Bologna, il giudice Priore ha tratto altri elementi che si riferiscono al depistaggio compiuto dai vertici dell' Aeronautica e dai servizi segreti. I magistrati romani si sono incontrati con i loro colleghi bolognesi, Grassi e Mancuso. Durante una rapida ricostruzione delle inchieste sulla strage alla stazione di Bologna e sull' abbattimento del Dc 9 sarebbe emerso un elemento comune alle due istruttorie. Alcune persone che volontariamente hanno chiesto di essere interrogate come testimoni perché avevano importanti rivelazioni da fare, si sono rivelate come elementi manovrati da ex funzionari dei servizi segreti per depistare il lavoro degli inquirenti. Per la strage di Bologna ci furono i famosi depistaggi di Elio Ciolini e del generale del Sismi, Musumeci. Nell' inchiesta sull' abbattimento del Dc 9, il giudice Priore é stato costretto ad ascoltare e verificare le rivelazioni di numerosi e "strani" personaggi, autori di fantasiose ricostruzioni ma che contenevano anche notizie precise su aspetti marginali. Notizie, quest' ultime, che potevano, soltanto, provenire dai servizi segreti. - FRANCO SCOTTONI
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_________________ "…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)
"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo
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