Legislazione a parte, imho non sono slogan razzisti ma solo di cattivo gusto...come apostrafare qualcuno 'italiano di m..."

http://www.altroquotidiano.it/?p=33345



E pensare che esistono canzoni intelligenti ..altro che che volgari slogan da stadio

Spettacolari..



Vabè dai, c'è una differenza abissale, sono due situazioni completamente diverse. Infatti la motivazione, che mi trova perfettamente d'accordo, è la seguente:

".. secondo la quinta sezione penale “il termine italiano, accoppiato alla parola ingiuriosa, può essere letto come individualizzazione di una persona singola (per fatti relativi ad una situazione eminentemente personale e familiare), nei cui confronti si ha disistima, piuttosto che come riferimento – spiega il sito Cassazione.net – ad una identità etnica in quanto facente parte di una comunità nazionale.. "

Quante volte, durante una lite verbale con qualcuno (un singolo), lo si apostrofa etnicamente per farlo innervosire ulteriormente (non volendo alcun male nei confronti della sua etnia ma solo verso di lui)..

Interpreti le risposte come vuoi tu, è un tuo classico quello di rigirare la frittata. Ribadisco che la lega non è per niente razzista, anzi al contrario ha un idea seria di cosa sia l' accoglienza, quella vera e non di facciata.
Il tutti dentro lo lascio a chi non si è reso conto che l' uomo non è ancora pronto al siamo tutti fratelli, a coloro che vogliono imporre una multietnicità che pochi ancora capiscono. Chiediti perchè molti (compreso il sottoscritto) siano passati dalla sinistra a qualcos' altro, per stupidità o perchè si sono resi conto che rappresenta il potere fine a se stesso come nel caso della controparte?
E abbastanza facile accogliere ed aiutare un immigrato, ma diventa difficile se sono milioni. Prova a chiedere ad un pugliese, quanto sia stata deleteria l' invasione albanese. All' inizio si sono prodigati ad aiutare quella gente, ma poi quando si sono resi conto di quanto fosse impattante il fenomeno, hanno cominciato a rognare (giustamente direi).
Un ospite a cena lo tratti come tale, 100 ti fanno sbarellare.

Non si può seriamente affermare che la lega, non abbia fatto propri motti razzisti e di cattivo gusto, e non si può dichiarare che ciò che è stato detto nei comizi leghisti sia semplicemente il frutto di un abile copia incolla. Le dichiarazioni di stampo razzista, così come le iniziative discutibili intraprese dalla lega (la distribuzione del sapone anti immigrati o le disinfezione dei treni su cui viaggiavano passeggeri nigeriani per non parlare delle leggi razziali http://www.terrelibere.it/le-leggi-neo- ... dalla-lega), non lasciano adito a nessuna interpretazione edulcorata.
Conoscendo e stimando però persone come Green, non dubito che nella lega esista una corrente più moderata.
E se questa corrente c'è che prenda posizione. Si assuma il carico di farci vedere "l'altra lega". Si dissoci da chi, come portavoce del pensiero del partito, va nei comizi a vomitare slogan che inneggiano alla violenza e all'odio razziale. Non faccia da spalla ad un pensiero che non condivide , cercando di minimizzare e di banalizzare il "cattivo gusto" dei compagni. Si metta in gioco andando contro chi deve andare ed appoggiando chi deve appoggiare.
Di fronte a manifestazioni volgari, xenofobe e di bassa lega, non c'è nulla sa capire, ma solo da prendere posizione.

Detto questo, cerchiamo di fare un sforzo per superare questa impasse ed andare avanti più serenamente possibile.

Prima di accusarmi di rigirare la frittata mi sà che dovresti fare esercizi di logica e rileggere i post punto per punto.
Quelle definizioni razziste, che tu hai detto censureresti, sono state espresse da un alto esponente della Lega (ed è in buonissima compagnia, come hai visto per le altre).
Parafrasiamo: vari ed importanti esponenti della Lega han fatto dichiarazione razziste. Saran razzisti? Evitiamo di dirlo, ciò che importa è che abbiano espresso concetti razzisti. Vogliamo negarlo?

La Lega non è razzista.. chi? Tu o la Lega? Tu non lo sei.. ma parte del partito ha dimostrato di esserlo; sia dal basso che dall'alto, mediante dichiarazioni fastidiose ed inopportune.
Il fatto che tu dia il voto ad un partito non significa che automaticamente questo assuma le tue sembianze, né che tu debba assumertene le colpe.
Ma tanto è sotto gli occhi di tutti, questa difesa mette solo in chiaro alcune evidenze fondamentali di psicologia (negare a spada tratta gli errori di qualche parente o di qualcuno in cui si crede con tutto il cuore è un classico).

Questo di contro è il video per cui scoppia l'indignazione di Eusebio Dalì, assessore PDL.
Queste le parole d'odio pronunciate da Piero Pelù che hanno tanto scosso Dalì da fargli chiedere l'esilio dei Litfiba dalla Sicilia





http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp? ... zione=7919

Il video di Litfiba contro Dell'Utri e Papi: ''La P2 è morta, viva la P3''
Sul palco va in scena il funerale della loggia. L'assessore Pdl: "Mai più in Sicilia".

"Per gli spiriti liberi, a chi crede che Dell'Utri ci ha rotto il c..., giusto per mettere in chiaro subito le cose". E ancora: “Per chi è contro i mezzi di distrazione di massa". Sono questi alcuni dei passaggi di uno dei video più cliccati su YouTube (qui il link).
Parole pronunciate non da un coattello di Ostia qualunque, ma da Piero Pelù, cantante e leader dei Litifiba.
Spezzoni di un concerto ormai reso famoso non per le acclamati canzoni di Paname, Bambino, Sparami, Lulù e Marlene. Ma per i passaggi della band contro Dell’Utri e Papi Silvio Berlusconi.
E’ successo il 13 agosto scorso, in Sicilia, a Campofelice di Roccella (Palermo). Qui i Litfiba hanno inscenato il funerale della P2. Mentre sul palco sfilava una finta bara con la scritta "Gelli", Pelù commentava: "Partecipano al suo dolore la mafia siciliana, la 'ndrangheta calabrese, la camorra napoletana, il vostro conterraneo Marcello Dell'Utri, e naturalmente papi-Silvio Berlusconi”.
Quindi: “La P2 è morta. Viva la P3”.

L’assessore Pdl: “Accusano Berlusconi di collusione con la mafia”

Polemiche? Naturalmente, sì.
Perché quella sera, al concerto, c’era anche Eusebio Dalì, assessore alla Cultura e alle politiche giovanili della Provincia di Palermo, esponente del Pdl-Sicilia di Micciché.
L’assessore ci va giù duro contro Pelù, accusandolo di aver "lanciato delle invettive contro il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, accusando lui e i suoi più stretti collaboratori di collusione con la mafia, denigrando il popolo siciliano".

La richiesta di esilio: “Mai più i Litfiba in Sicilia”

“Renzulli e Pelù - dichiara Dalì alle agenzie - sono venuti in Sicilia a fare propaganda politica, con la tipica presunzione di chi crede di essere depositario di verità assolute e per questo poter inveire contro tutto e tutti, senza alcun freno inibitorio. L'essere acclamati ogni volta che si apre bocca non giustifica gli eccessi verbali violenti che creano odio e divisioni”.
Poi arriva la richiesta di esilio. Sì, perché l’assessore non si limita a criticare le parole del concerto, ma chiede a tutti i sindaci della Sicilia di non ospitare più la band.
"Invito l'incolpevole sindaco Vasta – aggiunge infatti l’assessore, facendo riferimento al Comune di Campofelice che ha patrocinato la serata - e tutti i primi cittadini della Sicilia a non ospitare più artisti che hanno come unico scopo il pontificare, predicare e fare lotta politica, servendosi di quella potentissima arma che è la musica e la sua capacità di penetrare le giovani sensibilità, di formarle o di plagiarle a seconda dei casi".

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp? ... zione=7919


E ma si sa...un conto sono le parole d'odio contro la povera gente, un conto l'odio contro gli intoccabili...

Ma chi si crede di essere questo assessore? Ma non lo sa che i concerti NON possono NON essere autorizzati per questioni di questo genere? E non lo sa che certe produzioni artistiche non sono vincolate e determinate dalle feste padronali del menga e che si realizzano semplicemente grazie ad iniziative private? Che imbecille.....

Qui si vuole amplificare battute da osteria che non hanno nessuna attuazione pratica.
A differenza dei movimenti politici di estrema destra e di estrema sinistra i cortei della lega sono pacifici.
Hai mai sentito di gruppi di leghisti a caccia del neger o del questurino a colpi di manganelli o di molotov?

Riguardo a Gentilini, non condivido nessuna delle sue parole, soprattutto nei modi. Però quando un personaggio come Gentilini viene eletto sindaco 2 volte consecutivamente e al terzo mandato non può ripresentarsi per legge, ma assume comunque una carica importante allora dovremmo chiederci se la maggioranza dei trevigiani sono razzisti oppure se Gentilini è stato un buon amministratore della città?

Quanti sono i sindaci che vanno in giro nella propria città con un tacquino prendendo appunti e chiedendo consigli e ascoltando le lamentele dei cittadini ?


Anche extracomunitari regolari e l'imam di Treviso sono d'accordo al blocco dei flussi

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/11/19/treviso-imam-con-la-cgil-giusto.html

Forse perchè la lega non dice cose campate in aria. Alcuni suoi esponenti, specie quelli della prima ora dovrebbero fare un corso di comunicazione e forse le nuove leve sembrano averlo fatto.

Se la lega degli albori non avesse tirato fuori l'antimeridionalismo e battute da osterie contro gli extracomunitari, probabilmente si sarebbe radicata molto di più e molto più velocemente, perchè tocca temi che interessa sia l'operaio quanto l'imprenditore.

rmnd, se la lega ha un buon programma, faccia valere quello nei suoi comizi e lasci perdere le battute d'osteria, che vanno ben oltre il cattivo gusto.
Che si dia una ripulita e ripulisca le sue fila. A quel punto si vedrà se l'appoggio di cui gode gli viene dalla bontà delle sue proposte o dalla sollevamento del basso popolo, che si fa esaltare da parole populiste e demagoghe, ma totalmente prive di senso. Un po' di coraggio forza, che la lega lasci l'osteria ed entri in parlamento .

Cantagliele tu TTE .
Ma forse l'assessore lo sa, ma non ha voluto perdere l'occasione di mantenere in allenamento la lingua che si sa, mica serve solo a dire cavolate...

Quoto con riserva,in quanto dovrebbe abbandonare anche il fatto di sentirsi superiori ad altri connazionali se vuole voti anche dall'esterno della sua Regione.

tra 10 o 20 anni vedremo Piero Pelu' fare ancora cio' che fa oggi...... qull'assessore, chissa' dove sara' e chi si ricordera' di lui.... e delle sue cazz...e.

a proposito, ieri sera ero a vedere gli Stadio, nella spiaggia davanti a casa mia, hanno dato giu' a Berlusconi e alla lega di brutto! applausi a scena aperta..... mi chiedo dov'erano i berluscones? eppure c'era una folla imponente.
nessun assessore ha sparato pistolinate, me neanche i consiglieri berluschi, che qui' fortunatamente sono all'opposizione.

si chiama liberta' di opinione, e i primi a schierarsi sono stati i suoi galoppini in tv, a partire da Iva Zanicchi in poi.

ovviamente i fascistoidi-berlusconati sentono subito il desiderio di epurare, allontanare, censurare, bandire......

Quoto tutto, anche se sull'ultima parte ho dei dubbi.
Credo, e questa è solo interpretazione personale, che la Lega abbia ottenuto molti dei suoi voti proprio grazie a tali atteggiamenti.
Non c'è modo di verificarlo però, se non con un cambio di scena (ed il subentrare delle nuove leve a scapito dei più anziani.. eccezione per Renzo Bossi s'intende ), come hai tu stesso accennato.

Sembra che lo slogan "o elezioni o morte" sia solo l'ennesima frottola.

***
L’ordine: ripescate i finiani uno ad uno
di Sara Nicoli

Prendetene uno per uno e riportateli a casa. Da villa Certosa, prima di prendere il volo per Roma, Berlusconi avrebbe spronato i suoi a riprendere in mano le redini del gioco. Convincendo i finiani a tornare a “casa”: “Ognuno di voi convinca un finiano moderato a tornare nel Pdl”. Il Cavaliere, pur restando lontano da Fini e dai suoi più duri sostenitori, ha lanciato un appello ai “ribelli” moderati, un po’ come ha fatto anche ieri Gianni Letta, davanti alla bara di Cossiga nella sempreverde veste di pontiere: non tradiamo il governo e gli elettori; coerenza vuole che dimostrino la stessa fedeltà a chi li ha votati, portandoli in Parlamento e al governo e, conseguentemente, che continuino a sostenere lealmente l’esecutivo in carica. A detta del Cavaliere questi uomini che potrebbero essere riportati a casa sono parecchi. Risposte: direttamente Fini ad avvertire “basta spari” contro le istituzioni, con non troppo nascosto riferimento alla campagna del Giornale.

Poi Italo Bocchino, un “falco” di cui il premier non vuole sentir parlare. “Berlusconi dovrebbe piuttosto rivolgere un appello a se stesso, perchè è lui e solo lui che parla continuamente di crisi e di elezioni. Noi, da parte nostra, abbiamo garantito la fiducia a questa maggioranza fino all’ultimo giorno di legislatura. Ma contro di noi c’è stata un’espulsione senza contraddittorio”. E poi, ragiona Bocchino, “Non esiste una distinzione tra finiani moderati e non; se un appello ci sarà – avverte l’esponente finiano – servirà a poco. Faccia piuttosto un appello a tutta la maggioranza perchè sostenga il governo con lealtà, se ci sarà una crisi l’avrà voluta lui, è il premier che ha tradito il mandato elettorale”. Dai berluscones, però, la porta del dialogo rimane aperta. Tanto che Berlusconi ha perfino sostenuto di non voler condannare condannare quelli che hanno scelto di restare fedeli al proprio leader storico. Anzi, secondo qualcuno, è arrivato persino a dire di comprenderne la lealtà (pur non mancando di criticare l’esito della loro scelta e cioè la formazione di un gruppo separato dal Pdl). Allo stesso tempo, però, B. si aspetta che la medesima lealtà sia dimostrata verso gli elettori che li hanno portati in Parlamento e al governo. Così come si attende lealtà verso la frase scritta sulla scheda elettorale: ‘Berlusconi presidente’. Tutto, insomma, pur di riportare i finiani a casa e non rischiare le urne.

da il Fatto Quotidiano del 19 agosto 2010
http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/08 ... uno/51336/
***

Fonte: http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... e-6368993/

Bossi: elezioni tra novembre e dicembre. La "macchina" sta correndo verso le elezioni. Ne è sempre più convinto Umberto Bossi, che ipotizza per un eventuale ritorno alle urne elezioni "fine di novembre, primi di dicembre". Parlando con i giornalisti a Calalzo di Cadore, il leader della Lega Nord ha detto: "Col presidente vediamo se una soluzione si trova. Prima si fa... Così non è possibile andare avanti. Ormai la macchina sta correndo verso le elezioni". Una corsa che potrebbe fermarsi solo con qualche gesto importante. "Le dimissioni di fini sarebbero un gesto fondamentale" - ha spiegato Bossi - per fermare questa corsa".

Eh ... poche idee, ma confuse.

Ci va poi giù bello peso FareFuturo:

Slogan, editti e killeraggio. E' questa la vera natura del berlusconismo. L'affondo al presidente del Consiglio arriva dalla fondazione "Farefuturo". E sembra destinato ad animare la vigilia del vertice del Pdl di Palazzo Grazioli, che domani dovrà fare chiarezza sulle mosse future della maggioranza. "Nessuno ci potrà più convincere che il berlusconismo non coincida con il dossieraggio e con i ricatti, con la menzogna che diventa strumento per attaccare l'avversario e distruggerlo". E' l'attacco della fondazione vicina al presidente della Camera, che sul suo periodico online accusa il berlusconismo di nutrirsi anche "di propaganda stupida e intontita, di slogan, di signorsì e di canzoncine ebeti da spot pubblicitario".

Ne esce completamente stravolto il giudizio sul presidente del Consiglio: "abbiamo difeso per anni Berlusconi, sperando nella sua capacità di spiccare il volo e diventare un grande politico, uno statista". Una decisione motivata con una certezza che oggi sembra crollare: "Berlusconi non era il caimano descritto dagli antiberlusconiani di professione; Berlusconi era un leader atipico ma liberale; Berlusconi non era uno da "editti bulgari"; certo, Berlusconi aveva tante questioni personali e aziendali (quante se ne potrebbero elencare) ma era comunque un leader con una sogno, una lucida follia; Berlusconi, insomma, non era come lo descrivevano i suoi nemici".

Così, continua l'articolo, "il pensiero corre agli eventi passati, all'editto contro Enzo Biagi, contro Daniele Luttazzi, contro Michele Santoro. Il pensiero corre ai sensi di colpa per non aver capito prima, per non aver saputo e voluto alzare la testa. E oggi che gli editti toccano da vicino, è fin troppo facile cambiare idea. Oggi ha ragione chi dice: perché non ci avete pensato prima? non c'è una risposta che non contempli un pizzico di vergogna. Un vergogna che, però, non prevede ora il silenzio, il ripetersi di un errore".

Forse e finalmente, vedremo in Italia una Destra con la D maiuscola. Forse.