Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]




Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 6696 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82 ... 447  Prossimo
Autore Messaggio

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7004
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30/11/2010, 23:05 
Disoccupazione ai massimi dal 2004

Tasso dei senza lavoro è all'8,6%.
Sacconi: c'è fiducia, significa che
gli inattivi adesso cercano lavoro
ROMA
Occupazione stabile a ottobre mentre i disoccupati aumentano e raggiungono l’8,6%, il livello più alto dal 2004, anno di inizio delle serie storiche mensili: è l’effetto della maggiore partecipazione al mercato del lavoro, un dato, secondo il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, legato alla maggiore fiducia di una parte degli inattivi nella ripresa economica e nella possibilità di trovare un impiego.

Il tasso di disoccupazione resta comunque inferiore a quello dell’Ue a 16 che a ottobre si è attestato al 10,1% (in aumento rispetto al 10% di settembre). A ottobre - segnala l’Istat - gli occupati erano 22.890.000, stabili su settembre e in calo dello 0,1% rispetto a ottobre 2009 mentre le persone in cerca di occupazione erano 2.167.000 in forte crescita rispetto a settembre (+4,5% pari a 93.000 senza lavoro in più) e su ottobre 2009 (+5,7% pari a 117.000 disoccupati in più. È il dato assoluto più alto per il numero dei disoccupati dall’inizio delle serie storiche mensili (gennaio 2004) ma se si considera il dato trimestrale bisogna risalire al secondo trimestre del 2001.

Se il tasso di disoccupazione complessivo cresce (da 8,3% di settembre a 8,6% di ottobre) il tasso di disoccupazione giovanile segna un arretramento. Risultano senza lavoro il 26,2% dei giovani tra i 15 e i 24 anni (erano il 26,5% a settembre), un dato comunque ancora molto superiore al 20,1% della media europea per questa fascia di persone. Il tasso di occupazione resta stabile al 57% mentre diminuisce rispetto a settembre il tasso di inattività (di 0,2 punti percentuali al 37,7%) grazie soprattutto al calo degli inattivi tra gli uomini (-1,3% tra settembre e ottobre pari a 70.000 unità in meno). L’entrata sul mercato del lavoro di queste persone a fronte di una occupazione ancora stabile ha fatto sì che il tasso di disoccupazione maschile passi dal 7,3% di settembre al 7,7% di ottobre.

Per le donne la disoccupazione a ottobre è di nuovo tornata sulle due cifre (dal 9,7% al 10%) mentre il livello di inattività femminile si mantiene stabile al 48,8% tra i 15 e i 64 anni (su livelli alti comunque, una donna su due non lavora e non lo cerca). Per gli uomini il tasso di inattività è al 26,5% (in calo di 0,4 punti su settembre). L’Istat ha diffuso oggi anche i dati provvisori sull’inflazione a novembre. I prezzi sono rimasti fermi rispetto a ottobre mentre sono aumentati dell’1,7% rispetto a novembre 2009, confermando il tasso tendenziale già registrato a ottobre. Il dato è inferiore a quello dell’Ue a 16 per ottobre (1,9% tendenziale). Il tasso dell’1,7% - sottolinea l’Istat - risente della crescita dei prezzi dei prodotti energetici (1,4% l’inflazione al netto di questi prodotti) e porta l’inflazione acquisita per il 2010 all’1,5%.

Fonte
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7004
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 30/11/2010, 23:06 
Ue: allarme disoccupazione giovanile, Italia è tra i Paesi con più alto tasso

(IAMM) L'Unione Europea lancia l'allarme disoccupazione giovanile. Dal rapporto della commissione Ue sull'occupazione emergono dati preoccupanti: la fascia d'età fra i 15 e i 24 anni è quella in cui la disoccupazione in Europa è aumentata di più dal 2007 a oggi, e l'Italia è fra i Paesi in cui il fenomeno è più sentito con il 16%.

I ragazzi che non hanno lavoro e non studiano sono - secondo il rapporto - nell'Unione circa il 13%. E' stato constatato che la disoccupazione e la precarietà incidono oltremodo anche sul ritardo con cui i giovani tendono a formarsi una famiglia, restando a lungo a carico dei genitori.

Fonte
http://www.italia-news.it/economia-c11/ ... 51647.html


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/12/2010, 06:47 
Italia: Sadun (Fmi), rischio default ipotesi azzardata (?)

Fonte:
http://www.borsaitaliana.it/borsa/notiz ... 2#9001;=it


VENEZIA (MF-DJ)--Il rischio che, dopo Grecia e Irlanda, sara' l'Italia a dover ricorrere agli aiuti finanziari europei per ripristanare i propri conti pubblici, "e' un'ipotesi azzardata".

Lo ha detto Arrigo Sadun, direttore esecutivo per l'Italia del Fmi, parlando con la stampa a margine dei lavori dei Nobels Colloquia, in corso a Venezia.

"In Italia la gestione delle finanze pubbliche e' stata corretta, e' da decenni che i conti pubblici sono gestiti in maniera efficace. Abbiamo un livello di debito pubblico elevato che pero' non e' il risultato della crisi economico-finanziaria", sottolinea Sadun aggiungendo che "in questo l'Italia si distingue da altri Paesi dove il livello di debito e' il risultato della crisi".

I problemi del nostro Paese "sono di lungo periodo. Si profila un basso tasso di crescita. Tra 20 anni pero' - spiega il direttore esecutivo del Fmi - ci sono prospettive migliori . L'Italia sara' seconda solo alla Germania".





Tra 20 anni????
Ma vi prendesse un colpo seduta stante.... [:D]



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/12/2010, 10:18 
Italia appiattita, senza più legge né desiderio

Rapporto sulla situazione sociale del Paese, serve vigore per affrontare le nuove sfide


Immagine

03 dicembre, 10:10

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 56507.html

ROMA - Un'Italia "appiattita" che stenta a ripartire, un inconscio collettivo senza piu' legge ne' desiderio: e' l'analisi impietosa del Censis, contenuta nel 44.mo Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2010, presentato oggi a Roma dal presidente del centro studi, Giuseppe de Rita e dal direttore generale, Giuseppe Roma.

Abbiamo resistito ai mesi piu' drammatici della crisi, dice il Censis, seppure con una "evidente fatica del vivere e dolorose emarginazioni occupazionali". Ma ora sorge il dubbio che, anche se ripartisse la marcia dello sviluppo, la nostra societa' non avrebbe lo spessore e il vigore adeguati alle sfide che dovremo affrontare.

Il Censis registra un "declino parallelo" della legge e del desiderio. E siccome, dicono, non esistono attualmente in Italia sedi di auctoritas che potrebbero ridare forza alla "legge", la "virtu' civile" necessaria per riattivare la dinamica di una societa' troppo appagata e appiattita e' quella di "tornare a desiderare". Spiega il Censis che i nostri riferimenti alti e nobili (l'eredita' risorgimentale, il laico primato dello Stato, la cultura del riformismo) si sono appiattiti, soppiantati dalla delusione.

Non riusciamo piu' a individuare un dispositivo di fondo che disciplini comportamenti, atteggiamenti, valori. Si afferma così una "diffusa e inquietante sregolazione pulsionale": negli episodi di violenza familiare, nel bullismo, nel gusto apatico di compiere delitti comuni, nella tendenza a facili godimenti sessuali, nella ricerca di un eccesso di stimolazione esterna che supplisca al vuoto interiore, nel ricambio febbrile degli oggetti da acquisire e godere, nella ricerca demenziale di esperienze che sfidano la morte (come il balconing). "Siamo una società pericolosamente segnata dal vuoto, visto che ad un ciclo storico pieno di interessi e di conflitti sociali, si va sostituendo un ciclo segnato dall'annullamento degli interessi e dei conflitti" dice il Censis.

Ogni giorno di più, secondo il centro studi, il desiderio diventa esangue, indebolito dall'appagamento derivante dalla soddisfazione di desideri covati per decenni (dalla casa di proprietà alle vacanze) o indebolito dal primato dell'offerta di oggetti in realtà mai desiderati (con bambini obbligati a godere di giocattoli mai chiesti e adulti al sesto tipo di telefono cellulare). Così, all'inconscio manca oggi la materia prima su cui lavorare, cioè il desiderio.

Per vincere il nichilismo dell'indifferenza generalizzata, dunque, per il Censis occorre tornare a desiderare. E attualmente tre sono i processi in cui sono ravvisabili germi di desiderio: la crescita di comportamenti "apolidi" legati al primato della competitività internazionale (gli imprenditori e i giovani che lavorano e studiano all'estero), i nuovi reticoli di rappresentanza nel mondo delle imprese e il lento formarsi di un tessuto federalista, la propensione a fare comunità in luoghi a misura d'uomo (borghi, paesi o piccole città).



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7004
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 03/12/2010, 12:12 
Oltre quattro milioni gli italiani che vivono all'estero e la tendenza è in aumento
ultimo aggiornamento: 02 dicembre, ore 14:29
Città del Vaticano - (Adnkronos) - Presentata la quinta edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2010 della Fondazione Migrantes: in Europa il 55,3% del totale, in America il 39,3%, in Asia appena lo 0,9%. Quasi la metà sono donne, più di un terzo è nato fuori dall'Italia

Citta' del Vaticano, 2 dic. (Adnkronos) - Gli italiani residenti all'estero sono 4.028.370 e rappresentano il 6,7% della popolazione italiana. Un numero quasi pari agli immigrati residenti in Italia. E' quanto emerge dalla V edizione del ''Rapporto Italiani nel Mondo 2010'' della Fondazione Migrantes, presentato a Roma questa mattina.

Contrariamente a quanto si pensa, spiegano i ricercatori, quella degli italiani nel mondo e' ''una presenza in aumento''. Degli italiani all'estero piu' della meta' non e' sposato, quasi la meta' e' costituita da donne, piu' di un terzo e' nato all'estero.

Al termine di piu' di un secolo e mezzo di flussi migratori la presenza italiana nel mondo puo' definirsi in prevalenza euro-americana, come attestano le quote di pertinenza di ciascun continente: Europa (55,3%), America (39,3%) e, molto piu' distanziate, Oceania (3,2%), Africa (1,3%) e Asia (0,9%).

Tra i paesi di insediamento, l'Argentina supera di poco la Germania (entrambe oltre le 600 mila unita'), la Svizzera accoglie mezzo milione di italiani, la Francia si ferma a 370mila, il Brasile raggiunge i 273mila e Australia, Venezuela e Spagna superano le 100mila unita'.

Secondo il Rapporto all'estero, oltre agli italiani che hanno mantenuto o acquisito la cittadinanza, quindi con passaporto e diritto di voto, vi sono gli oriundi (coloro cioe' che sono nati in un determinato luogo, da genitori emigrati), quasi 80 milioni.

La stima e' dei religiosi Scalabriniani basata sulle fonti dei diversi paesi: 25 milioni in Brasile, 20 in Argentina, 17,8 negli Stati Uniti e in Francia, 1,5 in Canada, 1,3 in Uruguay, 0,8 in Australia, 0,7 in Germania, 0,5 sia in Svizzera che in Peru' e, quindi, altri Paesi con un numero minore, fino a superare ampiamente la popolazione residente in Italia.

Nel nostro Paese i flussi verso l'estero si sono ormai ridotti: un po' piu' di 50mila l'anno quelli in uscita, e un po' di meno quelli di ritorno. "Bisogna mettere in conto - spiegano i redattori della ricerca - che le partenze, specialmente quelle dei giovani, inizialmente hanno un carattere di sperimentazione".

Per questo i protagonisti del flusso "non provvedono alla cancellazione anagrafica presso il proprio Comune, con la riserva di formalizzarla solo quando la permanenza all'estero sia diventata stabile. La consistenza degli italiani all'estero si rafforza anche con le nuove nascite e con le acquisizioni di cittadinanza''.

''A un osservatore attento - spiegano ancora - non sfugge il fatto che nella popolazione italiana sia diminuita la propensione alla mobilita', oggi per lo piu' a carattere interno''. Negli anni '60, 300mila meridionali l'anno si trasferivano nel Centro-Nord e altrettanti si recavano all'estero. Tra il 1990 e il 2005, secondo uno studio della Banca d'Italia, 2 milioni di meridionali si sono trasferiti al Nord.

Attualmente 120mila meridionali si spostano nelle regioni settentrionali e centrali, mentre circa 50mila persone si stabiliscono nelle regioni del Sud provenendo dalle altri parti d'Italia. In prevalenza, si tratta ancora di meridionali che rientrano dopo un'esperienza lavorativa.

Secondo i dati i dati forniti dal Rapporto della Migrantes la maggioranza degli italiani residenti all'estero, il 54,3% e' di origine meridionale (oltre 1 milione e 400 mila sono del Sud e quasi 800 mila delle Isole); il 30,6% proviene dalle regioni settentrionali (oltre 600 mila dal Nord-Est e altrettanti dal Nord Ovest; il 15,2%(611.929) e', infine, originario delle regioni centrali. La prima regione per numero di emigrati e' la Sicilia (654.561), seguita da Campania (421.227), Lazio (360.213) e Calabria (351.777)

Il Rapporto, di oltre 500 pagine realizzato con il contributo di circa 60 autori, evidenzia anche che questi emigrati si sentono per lo piu' integrati nel paese di accoglienza. ''Non pensano di rientrare in Italia - spiegano i ricercatori - ma ci tengono a precisare che quanto da loro conquistato e' il frutto di anni di sacrificio''.


Fonte
http://www.adnkronos.com/IGN/News/Crona ... 58025.html


Top
 Profilo  
 

Bannato
Bannato

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5539
Iscritto il: 11/09/2009, 10:39
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 05/12/2010, 11:10 
Cita:

[color=blue]Salviamo l’Italia dalla follia sfascista


MARCELLO VENEZIANI

Da diverso tempo vorrei occuparmi d’altro piuttosto che della miserabile follia che tiene banco in questo Paese. Da tempo mi piacerebbe non occuparmi più di Fini, di Berlusconi e della sinistra, e di tutto quel mondo che si agita intorno a loro. Vorresti chiudere le finestre e metterti a leggere e scrivere cose migliori, e dedicarti di più alle cose che ami.

Vorresti, ma non puoi. Senti urla bestiali, feroci battute di caccia per strada e un rumore, un fetore, che sale fin dentro casa. Allora provi a distinguere, a ragionare, eviti la tv, scansi le corride. Provi a vedere le cose per intero e non solo a metà, come invece ci ha abituati questo bipolarismo per branchi di lupi. Ma non ce la fai, ti tirano dentro la mischia. Vedi capovolgere la realtà, con arroganza; vedi il livore scambiato per moralità, la barbarie per civiltà. Se provi a dirlo, se non t’ignorano o t’insultano. Tu credi all’onestà, non solo l’onestà intellettuale, come oggi si dice, ma l’onestà vera e totale, che passa per la mente, il cuore e le mani. Tu cerchi di vedere il buono e il cattivo di questo governo, perché sei convinto che siano legittime sia le critiche sia i consensi.

E invece no, ti dicono che il premier deve andar via di corsa, deve dimettersi prima che arrivi Natale. C’è una ragione oggettiva, urgente e suprema per gettare il Paese in un pozzo nero, è forse responsabile della crisi finanziaria e dell’emergenza mondiale in cui viviamo? No, il governo ha fatto cose che si possono approvare o disapprovare, ma nulla di così grave da aprire una crisi al buio, sfasciando tutto, fermando riforme e decisioni necessarie al Paese. Deve andar via subito perché così ha deciso un irresponsabile pallone gonfiato e chiama questa sua minaccia di crisi con vista sul baratro «un atto di responsabilità», chiamando irresponsabile chi pensa che in questo caos sia meglio avere un governo. Le parole funzionano a contrario, la verità è rovesciata. Il pressing in favore dello sfascista, acclamato come statista, si fa assordante.

Tu vorresti occuparti di altro ma come fai a star zitto? Non fai in tempo a criticare Berlusconi e il suo «stile di vita» che un’orda di astiosi sciacalli impianta un’oscena gazzarra per trasformare quella storiella in una crisi di governo per volontà planetaria. E se i leader degli Stati Uniti confermano la fiducia al premier, un pettegolezzo raccolto da un diplomatico diventa il Vangelo e bisogna cacciare il peccatore. Un governo caduto sul gossip: è possibile, è civile, è responsabile? Un Paese mandato allo sbaraglio per odio verso un premier voluto dagli italiani, mica da Putin. Tu magari pensavi che il ciclo di Berlusconi dovesse concludersi alla fine di questa legislatura, dopo aver assolto agli impegni promessi; e invece no, questa guerra feroce riapre la mischia, ti costringe a dir bianco per non veder nero, e costringe a sperare che quell’esperienza non si tronchi in questo modo bestiale. Tu avresti voglia di criticare Berlusconi e il berlusconismo, il Pdl, e Verdini, e Bondi, ma non fai in tempo a scriverne che ti ritrovi nell’alternativa tra Silvio e il Nulla, tra il morbillo e la peste. Ma non è solo questione di Berlusconi.

Tu non fai in tempo a criticare la Lega perché ami l’Italia e non vuoi vederla spaccata, perché non ti piacciono le sue semplificazioni brutali e preferisci la cultura italiana alla fiction padana, che ti arriva un ciclone in tv e accusa la Lega del contrario di quel che è: di essere in combutta con il sud peggiore, quello camorrista e mafioso, proprio mentre un ministro leghista è impegnato in primo piano a combattere con successo la stessa criminalità organizzata. Vedi insorgere contro il governo, in nome della legalità, quel Granata che è stato per anni il vice di Cuffaro ed è l’alleato di Lombardo, ambedue accusati di associazione mafiosa. Poi vedi che il baluardo casertano contro la camorra è addirittura Bocchino, il più detestato dagli italiani (appena si parla di politica in tv tutti alla terza frase dicono: e quel Bocchino, così arrogante e minaccioso, ma chi è, che ha fatto nella vita, chi si crede d’essere?). E non basta.

Non fai in tempo a pensare che vuoi scriver meno di politica attuale – perché t’interessano altre cose e ti nauseano queste – che tappano la bocca a Feltri, mentre assassini condannati in vari gradi di giudizio, fior di falsificatori e diffamatori di mestiere, possono continuare indisturbati a spargere odio e menzogne a mezzo stampa. E allora che fai, ti barrichi in studio, fai finta di niente? Sei costretto a occuparti, di malavoglia, di questo. E appena accenni a farlo, c’è sempre il velenoso cretino di turno che scrive, su un blog, un sito, o altrove, che sei un servo pagato. E tu per quelli come lui devi lasciare magnifiche letture, devi accantonare i sereni giudizi e passare alle mani, seppur solo per digitare un articolo, come il presente. Ti sale la rabbia a pensare che quel che scrivi in libertà non lo pubblicherebbe nessun giornale dei loro o dei cosiddetti neutrali; e tu che difendi la tua libertà di scrivere quello che pensi, passi per servo assoldato…

Dopo che hai passato una vita all’opposizione, tra i maledetti di destra, e continui ad esserlo ancora perché Berlusconi è al governo ma il potere culturale è sempre dall’altra parte, ti devi sentir dare pure del servo di regime. Quando la verità è oltraggiata a questo punto sei costretto a scendere per strada, di malavoglia, per rispondere ai barbari e magari poi ritornare alle cose che ami. Nel brutto dicembre rincuora coltivare dentro di sé un magnifico giugno.

IL GIORNALE[/color]



_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/12/2010, 13:22 
Mastella, ora la casta lo salva dal processo

di Marco Travaglio

Le accuse: concussione,associazione a delinquere, truffa e peculato. Ma il Senato unito, meno l’Idv, ha detto “no”
Ricordate il processo a Clemente Mastella e famiglia (moglie, consuocero, cognato e mezza Udeur) per le lottizzazioni nelle Asl e negli enti pubblici della Campania, il mercato illegale degli appalti, la gestione allegra dei fondi pubblici al giornale Il Campanile con appartamenti romani incorporati? Bene, anzi male: il Parlamento ha deciso di abolirlo. Non Mastella: il processo. Venerdì, alla chetichella come si usa in questi casi, il Senato della Repubblica ha approvato per alzata di mano la proposta della giunta per le autorizzazioni a procedere di sollevare un conflitto di attribuzioni fra poteri dello Stato dinanzi alla Consulta contro i giudici di Napoli che osano processare l’ex ministro della Giustizia del centrosinistra, ora eurodeputato di centrodestra, senza chiedere il permesso al Parlamento. Tutti d’accordo (Pdl, Lega, Udc, Pd), tranne l’Idv. Motivo: i reati contestati a Mastella nell’udienza preliminare in corso da mesi a Napoli sarebbero stati commessi nell’esercizio delle funzioni di Guardasigilli, dunque di natura ministeriale, dunque sottoposti alla giurisdizione del Tribunale dei ministri di Napoli, ma solo previa autorizzazione a procedere del Senato. I difensori di Mastella, nell’udienza di sabato, hanno subito chiesto al gip di sospendere tutto fino a quando la Corte costituzionale non si sarà pronunciata (fra un anno o due, visti i tempi biblici della Consulta). Se il gip dovesse accogliere l’istanza di rinvio sine die, il processo morirebbe lì, con prescrizione assicurata. E non solo per Mastella, ma anche per i suoi 50 coimputati, che hanno immediatamente fatto propria la richiesta dell’ex ministro, ritenendosi attratti per contagio dalla sua speciale immunità, peraltro sconosciuta alle leggi.

La vicenda è talmente intricata che, se non se ne illustrano bene i passaggi, si rischia di non afferrare appieno la portata dello scandalo. L’inchiesta è quella avviata quattro anni fa dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere, che nel gennaio 2008 fece arrestare fra gli altri la signora Mastella, Sandrina Lonardo, il consuocero dei coniugi, Carlo Camilleri e un bel pezzo di Udeur campana per vari e gravissimi reati, poi notificò un avviso di garanzia all’allora ministro della Giustizia, che colse la palla al balzo per rovesciare il governo Prodi, passando armi e bagagli al centrodestra. Intanto, per competenza, il fascicolo fu trasmesso a Napoli, dove il pm Francesco Curcio proseguì le indagini, scoprì altri reati e lo scorso anno chiese i rinvii a giudizio sui quali, fra breve, dovrebbe pronunciarsi il gip Eduardo De Gregorio.

Le accuse: concussione,associazione a delinquere, truffa e peculato. Ma il Senato unito, meno l’Idv, ha detto “no”
Mastella è accusato di ben nove episodi delittuosi: quattro concussioni, tre abusi d’ufficio, un’associazione per delinquere e un caso di truffa, peculato e appropriazione indebita.

1) Concussione: in combutta col consuocero Camilleri, leader dell’Udeur beneventana e con due assessori regionali, Mastella avrebbe costretto il governatore Antonio Bassolino ad “assicurare loro la nomina a Commissario dell’Area sviluppo industriale (Asi) di Benevento di una persona liberamente designata dal Mastella” per “compensare la mancata attribuzione al suo gruppo politico della carica di presidente dello Iacp di Benevento”; per coartare la volontà di Bassolino, i due assessori presero a disertare le riunioni di giunta e Mastella ad “attaccarlo strumentalmente sulla gestione dei rifiuti”.

2) Tentata concussione: Mastella e la moglie Sandrina (presidente del Consiglio regionale) avrebbero perpetrato una “costante intimidazione” e “denigrazione” contro Luigi Annunziata, direttore generale dell’ospedale San Sebastiano di Caserta per cacciarlo dal suo incarico, visto che rifiutava di “procacciare favori, appalti, posti, incarichi dirigenziali e primariati a membri dell’Udeur”.

3) Abuso d’ufficio e rivelazione di segreti d’ufficio: Mastella avrebbe “istigato” il presidente della III sezione del Tar Campania, Ugo De Maio, ad aggiustare una causa in camera di consiglio per favorire un suo protetto e svantaggiare un’altra persona.

4) Abuso d’ufficio: Mastella, assieme al solito Camilleri, avrebbe istigato un suo assessore regionale a favorire un suo raccomandato ai vertici della comunità montana del Taburno.

5) Concussione: Mastella avrebbe costretto il sindaco di Cerreto Sannita a nominare un amico dell’Udeur ad assessore ai Lavori pubblici e ad assegnare il progetto dell’area industriale allo studio ingegneristico del consuocero Camilleri, minacciando in caso contrario “il congelamento dei finanziamenti regionali destinati al Piano di insediamento produttivo di Cerreto”.

6) Abuso d’ufficio: Mastella, assieme al consuocero, al cognato Pasquale Giuditta e ad altri, avrebbe chiesto e ottenuto l’assunzione indebita all’Arpac di ben 158 raccomandati suoi e dell’Udeur, in barba alle regole sulle competenze professionali, “per coltivare interessi di natura politico clientelare”.

7) Tentata concussione: Mastella & C. avrebbero intimato al direttore generale dell’ospedale pediatrico Santobono di Napoli di nominare primario un loro amico a scopo esclusivamente “clientelare”; e, quando quello rifiutò, fu investito da un’interpellanza dell’Udeur in Consiglio regionale che lo dipingeva come un incapace e dunque costituiva una minaccia di “rimozione dall’incarico”.

Associazione per delinquere: Mastella, la moglie Sandra e altri avrebbero dato vita a “un’associazione per delinquere, operante prevalentemente nella regione Campania, finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti contro la Pubblica amministrazione e, soprattutto, all’acquisizione del controllo delle attività pubbliche di concorso e gare pubbliche bandite dagli Enti territoriali campani, attraverso la realizzazione di reati di falsità ideologica, turbata libertà degli incanti, corruzioni, abuso di ufficio e rilevazioni del segreto di ufficio… essendo capi e promotori del sodalizio Mastella Clemente, Camilleri Carlo e Lonardo Alessandrina”.

9) Peculato, truffa e appropriazione indebita: Mastella, “al fine di procurare ingiusto vantaggio patrimoniale ai suoi congiunti Mastella Elio e Mastella Pellegrino” (i figli, che “attraverso lo schermo societario costituito dalla società Campanile srl, senza averne titolo, acquistavano dalla Scip a prezzo più basso di quello di mercato, l’immobile in Roma Largo Arenula già di proprietà dell’Inail, utilizzando anche fondi pubblici destinati al sostentamento dell’editoria”), “si appropriava indebitamente dell’intero capitale sociale del detentore del logo della testata Il Campanile Nuovo” e sarebbe riuscito persino a truffare l’Inail.Tutti questi reati, secondo la Procura di Napoli, Mastella li avrebbe commessi “agendo in qualità di Segretario Nazionale del partito politico Udeur”. Dunque, mai come ministro. Del resto, alcuni gli vengono contestati “fino al luglio 2009”, quando non era più ministro da un anno e mezzo. E altri prima che lo diventasse. Che dice la legge sui reati commessi da un ministro? La risposta è nell’articolo 96 della Costituzione e nella legge costituzionale 1/1989 (che abolì la Commissione Inquirente), ma anche nella costante giurisprudenza della Cassazione: spetta al pm, titolare dell’azione penale, decidere se il reato commesso da chi fa il ministro è di natura “ministeriale” o ordinaria. Nel primo caso, il fascicolo passa al Tribunale dei ministri (una sezione ad hoc del Tribunale distrettuale), che però può procedere solo dopo aver avuto l’autorizzazione della Camera di appartenenza. Nel secondo, si va avanti come in un normale processo. Ma, fatta la legge, trovato l’inganno.

Il 30 luglio scorso, la Camera (tutti d’accordo, tranne l’Idv) si costituisce in giudizio dinanzi alla Consulta contro i giudici di Livorno che stanno processando il ministro Altero Matteoli (Pdl) per favoreggiamento del prefetto: l’accusa è di averlo avvertito nel 2004 delle indagini e delle intercettazioni a suo carico per una brutta storia di abusi edilizi all’isola d’Elba. Il caso Matteoli è un unicum: la Procura aveva ritenuto che il reato Matteoli l’avesse commesso in quanto (nel 2004) ministro dell’Ambiente, dunque che fosse di natura ministeriale. Ma il Tribunale dei ministri giudicò diversamente: derubricò il reato da ministeriale a comune e restituì il fascicolo al Tribunale ordinario. La Camera però decise che, prima di farlo, il Tribunale dei ministri dovesse informarla. E sollevò un conflitto di attribuzioni alla Consulta, che le diede ragione con una sentenza controversa (l’illustre consesso si spaccò a metà e il relatore si dimise per protesta): il Tribunale, prima di riprendere il processo, avrebbe dovuto chiedere il permesso a Montecitorio. A quel punto la Camera, senza che nessuno gliel’avesse chiesta, negò l’autorizzazione a procedere contro Matteoli. Il Tribunale di Livorno sollevò a sua volta un conflitto alla Consulta contro la Camera per quell’obbrobrio giuridico. E il 30 luglio scorso la Camera si costituì in giudizio contro i giudici. Spalancando la strada al ritorno all’immunità automatica, almeno per i ministri, senza neppure cambiare la legge o la Costituzione. Venerdì 19 novembre, infatti, il Senato ha trascinato alla Consulta anche il Tribunale di Livorno per salvare Mastella e i suoi cari. Richiamandosi al precedente di Matteoli che, per quanto scandaloso, precedente non è perché è un caso totalmente diverso.

Per Matteoli la Procura (poi smentita dal Tribunale dei ministri) aveva ritenuto il reato “ministeriale”. Per Mastella nessuno ha mai ventilato un’ipotesi tanto assurda: né la Procura di Napoli, né tantomeno Mastella, che in due anni di indagini e udienza non ha mai eccepito nulla del genere. Del resto, basta leggere i capi d’imputazione: tutti fatti che, comunque li si voglia giudicare, riguardano Mastella come leader dell’Udeur, non certo come ministro della Giustizia. I ministri della Giustizia non si occupano di Asl, Arpac, Aisi, comunità montane, assessori in piccoli comuni, giornali e alloggi di partito. Dunque non c’è motivo per cui la Procura o il Gip debbano investire il Tribunale dei ministri o il Senato. Tutto fila liscio fino all’11 ottobre, quando nella fase finale della discussione in udienza preliminare, la difesa Mastella scopre all’improvviso la competenza del Tribunale dei ministri, invocando il precedente fasullo di Matteoli e sostenendo la ministerialità dei reati. Il Gip ovviamente risponde picche. A quel punto il Senato entra a piedi giunti nel processo e, col voto-inciucio di venerdì, tenta di mandarlo in fumo, denunciando i giudici di Napoli alla Consulta e sostenendo che spetta al Parlamento e non ai magistrati stabilire la ministerialità o meno dei reati commessi da ministri ed ex ministri.

Il paradosso tragicomico è che, secondo la legge costituzionale 1/1989, il Parlamento “può negare l’autorizzazione a procedere” solo se il ministro inquisito “ha agito per la tutela di un interesse dello Stato costituzionalmente rilevante ovvero per il perseguimento di un preminente interesse pubblico nell’esercizio della funzione di governo”. Ecco: forse lottizzare gli enti pubblici piazzando parenti e raccomandati, concutere pubblici ufficiali, pilotare appalti a fini clientelari, intascare soldi del finanziamento pubblico all’editoria o truffare l’Inail sono condotte tipiche di un ministro della Giustizia e vanno tutelate perché finalizzate a un “preminente interesse pubblico”. Nel qual caso, bloccare il processo a Mastella è poco: bisogna erigergli un monumento equestre.

Da Il Fatto Quotidiano del 23 novembre 2010

http://www.ilfattoquotidiano.it/2010/11 ... a-e/78318/



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 7004
Iscritto il: 10/01/2009, 13:06
Località: Barletta
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 06/12/2010, 23:57 
Aumentano i pignoramenti degli immobili gravati da mutuo
Le difficoltà della crisi rendono difficile portare a termine il rimborso del finanziamento

Il basso livello dei tassi di interesse e la riduzione del costo dell’operazione di mutuo niente possono fare nei confronti delle (tante) famiglie che non risccono a sopportare finanziariamente (e di conseguenza psicologicamente) il peso della "rata".

Le cause non sono endogene all’operazione finanziaria bensì da ricercare nella coda lunga della crisi che intanto ha operato una generale diminuzione delle retribuzioni mentre ha causato l'uscita dal mercato di molte imprese che non hanno retto per settore, dimensione, strategia, struttura finanziaria ecc. e, a cascata, l'estromissione di numerosi lavoratori dal ciclo di produzione che, ora, fanno fatica a rientrare.

In qesti casi, il "prelievo" del 33% del "precedente" reddito, causa enormi tensioni finanziarie ed economiche (oltre che sociali) a migliaia di nuclei familiari. Di questi, circa 150.000 hanno dovuto dichiarare forfait abbandonando la tanto agognata abitazione, che pur con sacrificio avevano acquistato, per restituirla all’istituto di credito finanziatore.

Le cifre sono di Adusbef attraverso un monitoraggio dei 35 maggiori tribunali italiani relativi al periodo fino a Ottobre-Novembre e che fanno “gridare” al riparo l’associazione che chiede uno sgravio fiscale per i redditi inferiori a 25.000 euro.

Secondo l'indagie Abusbef, le procedure immobiliari, ques’anno, hanno interessato il 2,4% del totale dei mutui. Gli aumenti maggiori di pignoramenti si registrano a Milano dove sono state avviate 1.592, per un totale di 4.885. Per incremento nell’anno seguono: Torino, +930, e Roma a +728. Segnaliamo la 4° posizione di Monza con +424 procedure.

Fonte
http://www.milanoweb.com/notizie/econom ... i-da-mutuo


Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5021
Iscritto il: 05/12/2008, 20:52
Località: Regno di Raziel
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/12/2010, 01:11 
Mi sono imbattuto in questo vecchio articolo,leggendo la cifra riportata mi auguro anche io che di montautra o errore si tratti...

Cita:
Da parrucchiere a ingegnere – Bondi insorge

Leggiamo sui giornali e sui blogs che il parrucchiere del Ministro Sandro Bondi, Riccardo Micciché, fu incaricato della direzione dei lavori di opere di restauro da realizzare agli Uffizi di Firenze, il più importante museo italiano e tra i più importanti al mondo. Le cronache sono state poco sufficienti su alcuni dettagli. Questo Riccardo Micciché ha una laurea in Ingegneria o Architettura? L’entità dei lavori non è per nulla trascurabile; 29 milioni di euro sono una cifra da capogiro e la sola referenza di avere curato la capigliatura del ministro Bondi ad occhio e croce non sembra sufficiente. Al contrario, visto il deserto si capelli sulla testa del Ministro del Beni culturali, questo signor Micciché di sicuro non era la persona più adatta a curare un bene culturale del livello degli Uffizi. A meno che la testa di un ministro dei beni culturali sia anch’essa un bene culturale, anzi il massimo dei beni culturali, perché in questo caso tutto va a posto.
Questo sospetto ha prodotto la vibrata reazione del Ministro il quale ovviamente era all’oscuro di tutto e lo dimostrerà. Se il Ministro dice di essere estraneo, certamente lo è. Egli sarà pure a conoscenza delle cose che fa.
Chi ci sorprende è invece l’ineffabile Mariastella Gelmini quando dichiara che “Bondi è totalmente estraneo alla vicenda e che come al solito si tratta di una montatura”. Lei come fa a saperlo?
http://www.gallito.eu/2010/05/10/da-par ... i-insorge/


Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/12/2010, 01:20 
E' tutto vero...... è un parrucchiere l'incaricato da Bondi alla direzione dei lavori di opere di restauro da realizzare agli Uffizi di Firenze (il più importante museo italiano tra i più importanti al mondo).

O pensavi forse che la mozione di sfiducia al ministro
fosse basata sul nulla? [:D]


Immagine



_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5021
Iscritto il: 05/12/2008, 20:52
Località: Regno di Raziel
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/12/2010, 01:23 
Ne conoscevo tantissimi altri validi motivi,ma questa mi era sfuggita,ed in cuor mio speravo fosse falsa,veramente lo giuro.[|)]


Ultima modifica di Ronin77 il 09/12/2010, 01:24, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 5021
Iscritto il: 05/12/2008, 20:52
Località: Regno di Raziel
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/12/2010, 15:28 
Bce: Italia al top debito pubblico

Quattro Paesi area hanno rapporto debito/pil superiori a 100%


ANSA) - ROMA, 9 DIC - E' probabile che il debito pubblico in rapporto al Pil aumenti in tutti i Paesi dell'area euro nei 2011 e in quasi tutti nel 2012, ad eccezione di Germania e Italia. Lo scrive la Banca centrale europea nel bollettino di dicembre, notando come, nel 2012, il rapporto medio debito/pil dell'area euro e' atteso all'87,8%. 'Quattro Paesi dell'area - Belgio, Irlanda, Grecia e Italia - registrerebbero rapporti debito/Pil superiori al 100%'.http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 56259.html


Ultima modifica di Ronin77 il 09/12/2010, 15:29, modificato 1 volta in totale.

Top
 Profilo  
 

Essere Interdimensionale
Essere Interdimensionale

Avatar utente

Viral Marketing Discoverer!Viral Marketing Discoverer!

Non connesso


Messaggi: 5038
Iscritto il: 03/12/2008, 15:07
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 09/12/2010, 19:37 
Bondi ha un parrucchiere?



_________________
"Chiedere a chi ha il potere, di riformare il potere!? Che ingenuità!" - Giordano Bruno

Indice "Tracce di UFO nella Letteratura"; topic.asp?TOPIC_ID=4630
Top
 Profilo  
 

Galattico
Galattico

Avatar utente

Non connesso


Messaggi: 41080
Iscritto il: 22/06/2006, 23:58
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 11/12/2010, 05:15 
Parentopoli, Alemanno: "Se ho colpe pagherò"
Al vaglio dei magistrati le assunzioni a chiamata diretta dell'Ama

10 dicembre, 22:02

Fonte:
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 57253.html

ROMA - "Se ci saranno mie responsabilità pagherò. Tutti quelli che hanno responsabilità dovranno pagare". Così il sindaco di Roma Gianni Alemanno risponde a chi gli domanda se si dimetterà nel caso in cui la magistratura che indaga su assunzioni 'facili' nelle aziende capitoline accerterà un suo coinvolgimento.

"Vorrei capire perché si è creato un caso Roma, che non esiste. Siamo di fronte ad una montatura mediatica sproporzionata, eccessiva, per vicende che sono gravi, ma non meritavano le prime pagine dei giornali nazionali. Non so se queste attenzioni siano legate a voci su miei impegni di carattere nazionale che smentisco ancora una volta" ha poi detto Alemanno, nel corso di una conferenza stampa in Campidoglio sulle assunzioni in Atac e Ama. "Io smentisco categoricamente: non ho alcuna intenzione di rientrare sulla scena nazionale, voglio fare il sindaco fino a quando lo vorranno i cittadini", aggiunge Alemanno. "Non c'é un caso Roma - ribadisce più volte il sindaco - ma le notizie appartengono purtroppo alla fisiologia del meccanismo delle assunzioni nel pubblico impiego, perché c'é la brutta abitudine nella pubblica amministrazione italiana di lasciare troppi spazi aperti ad assunzioni in qualche modo orientate o sospette. Ecco perché noi dobbiamo cambiare passo e trarre spunto da questa vicenda per diventare i primi della classe a livello nazionale, sulla base delle norme europee".

Le assunzioni a chiamata diretta dell'Ama, la municipalizzata che si occupa della raccolta di rifiuti, finiscono al vaglio della procura di Roma. Un fascicolo processuale è stato aperto oggi sulla base di notizie di stampa. Abuso d'ufficio il reato ipotizzato, per il momento contro ignoti.

Il fascicolo è affidato al pool di magistrati, coordinato dal procuratore aggiunto Alberto Caperna, specializzato in reati contro la pubblica amministrazione. Come già avvenuto per la cosiddetta 'parentopoli' all'Atac, anche per il caso delle circa 1400 assunzioni tramite chiamata diretta sarà acquisita dalla magistratura tutta la documentazione relativa. La questione Ama è stata al centro, ieri, di una serie di roventi polemiche da parte dell'opposizione in Campidoglio. Il tutto ha avuto origine dalla remissione dell'incarico da parte di Giancarlo Marinelli, capo della scorta del sindaco Gianni Alemanno, dopo la pubblicazione di notizie riguardanti, tra l'altro, l'assunzione del figlio Giorgio all'Atac, e della figlia Ilaria all'Ama. Polemiche a cui Alemanno ha risposto sostenendo: "non mi occupo di assunzioni". Intanto, in procura, è attesa la documentazione relativa alle 850 assunzioni, con chiamata diretta, fatte dall'Atac. Anche in questo caso il fascicolo, sempre per abuso d'ufficio, é contro ignoti.

[b]PER PRAXI EX CUBISTA 'SUFFICIENTE'[/b] - ''Sufficiente per posizione operativa''. Questa la valutazione che l'agenzia di consulenza Praxi aveva fatto di Giulia Pellegrino, l'ex cubista ora dipendente Atac, finita nella bufera parentopoli. A quanto si apprende, tra i circa centro curricula di candidati, che arrivarono sui tavoli della societa' nella seconda meta' del 2009 c'era anche quello dell'ex cubista ritratta in una foto accanto al coordinatore romano del Pdl Gianni Sammarco. ''Sufficiente - spiegano dalla Praxi -, secondo i nostri parametri, non equivale al voto 6, ma sicuramente significa che in una scala da 6 a 10 si e' piu' vicino al 6 che al 10. Quanto alla voce 'posizione operativa' indica un ruolo non dirigenziale, come ad esempio segretaria, impiegata amministrativa''. Giulia Pellegrino fu assunta all' Atac come segretaria del direttore industriale Marco Coletti.


Giulia Pellegrino a "50° Minuto":




_________________
"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

UfoPlanet Informazione Ufologica - Ufoforum Channel Video
thethirdeye@ufoforum.it
Top
 Profilo  
 

Stellare
Stellare

Avatar utente

Premio Coerenza e ProfessionalitàPremio Coerenza e Professionalità

Non connesso


Messaggi: 12510
Iscritto il: 30/11/2006, 09:44
Località:
 Oggetto del messaggio:
MessaggioInviato: 12/12/2010, 12:02 
La crisi della democrazia in Italia: la corruzione

http://www.italiainformazioni.com/giorn ... uzione.htm

E’ impressionante la dabbenaggine di noi italiani. Ci facciamo rubare con la massima naturalezza 50-60 miliardi di Euro, ben 1.000 euro a testa, mentre non riusciamo ad arrivare a fine mese, a pagare il mutuo e ad evitare l’emigrazione dei nostri figli. Nello stesso tempo, assistiamo come tanti bamboccioni rammolliti il penoso teatrino della politica che culminerà con il grande show del 14 dicembre. Sto esagerando? E’ una delle solite trovate della “sinistra”? Dei soliti pericolosi “comunisti” che, come vi hanno lodevolmente insegnato, si annidano in ogni anfratto della Penisola?

Purtroppo è una triste realtà avallata nel febbraio scorso dal Procuratore Generale della Corte dei Conti secondo cui il peso della CORRUZIONE sui bilanci pubblici è stimata in 50-60 miliardi di euro; 1.000 euro a cittadino, inclusi i bébé: quella somma di cui avremmo avuto bisogno per ridare speranza ai nostri figli. Se a questa cifra, aggiungete il recupero dell’evasione fiscale, avremmo un’altra Italia! Corruzione che trova una ulteriore autorevole conferma nell’ultima classifica internazionale di “Transparency International” sulla percezione della corruzione in 178 Paesi, pubblicata nel febbraio scorso e dove l’Italia appare al 67° posto dietro la stessa Ruanda, Ghana, Tunisia, Lettonia e Namibia. Siete curiosi di sapere, come me se almeno abbiamo migliorato la nostra posizione negli ultimi anni grazie all’eventuale azione del Governo? Ecco i dati. Si tratta del punteggio più basso dal 1995. Nel 1996, eravamo al 41° posto in generale e al quart’ultimo posto tra i Paesi della Unione Europea. Tra il 2009 e il 2010 abbiamo raggiunto il primato per il deterioramento!

Secondo un sondaggio di Eurobarometro effettuato nel 2009, il 17% di noi Italiani, ci siamo visti chiedere o offrire una tangente contro una media europea del 9%: una differenza quasi doppia che conferma la denuncia del Procuratore Generale e di Taransparency International. Ma non è finita. A questa mostruosa cifra di 50-60 miliardi va aggiunta la rendita incamerata dai corruttori calcolata in 40-50% in media del valore delle opere, dei servizi e delle forniture pubbliche. Ci saremmo aspettati un durissimo giro di vite da parte degli organi governativi con il conseguente aumento dei condannati. Nel1996, le condanne per corruzione sono state 1.700 mentre nel 2006 si sono ridotte a 239 di cui 5 in Sicilia, 43 in Lombardia e nessuna in Calabria. Una vera impunità. Di fronte alla gravità del fenomeno della corruzione, sono state approvate delle Convenzioni Internazionali e Direttive europee, tra cui, di particolare importanza la Convenzione penale del Consiglio d’Europa sulla corruzione sottoscritta a Strasburgo nel 1999 e che il nostro Paese non ha ratificato. Altrettanto importante l’articolo 28 della legge italiana n. 34 del 25 febbraio 2008 con la quale si delegava il Governo ad attuare entro dodici mesi l’attuazione di decisioni quadro del Consiglio dell’Unione Europea relative alla corruzione e alla confisca dei beni; decisioni assunte nel 2003 e nel 2005 e mai recepite. La delega relativa alla corruzione è rimasta lettera morta. Un particolare impulso a livello mondiale contro la corruzione è stato dato dalla Convenzione OCSE (Organizzazione per la Cooperazione Economica per lo Sviluppo) sulla lotta alla Corruzione dei Pubblici Ufficiali stranieri nelle transazioni internazionali a seguito dell’entrata in vigore nel dicembre 2005 del primo strumento internazionale adottato a livello mondiale: la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione (UNCAC). Interessante e molto preoccupante quanto afferma del nostro Paese e della nostra classe politica, il Signor Drago Kos, Presidente del “GRECO” - Gruppo di 45 Paesi Europei più USA - il cui obiettivo è lottare la corruzione:

“La situazione da voi [in Italia] è molto particolare, primo perché il livello di corruzione e criminalità è molto alto, secondo perché la classe politica non vuole riconoscere la gravità del problema e terzo perché sempre la classe politica invece di incrementare la lotta alla corruzione, per ragioni personali, approva norme che la ostacolano”. Sono parole durissime che ci fanno molto riflettere e ci invitano a non rimanere passivi e a prendere delle decisioni urgenti come cittadini. Ed è in questa ottica che si colloca la proposta dall’Associazione Libera presieduta da Don Luigi Ciotti e dall’Associazione Avviso Pubblico di raccogliere, entro domenica 12 dicembre, 1.500.000 cartoline di protesta contro la corruzione da inviare al Presidente della Republbica, Giorgio Napolitano, affinchè faccia quanto è nelle sue possibilità per porre fine a questo sciacallaggio pubblico verso il quale il Governo è rimasto insensibile e che colpisce ciascuno di noi e mina seriamente le fondamenta stesse della democrazia. La campagna ha come titolo: “I corrotti, per il bene comune, restituiscano ciò che hanno rubato”. “La Raccolta di firme - ha detto don Luigi Ciotti - la dedichiamo alle vittime del terremoto in Abruzzo, in particolare ai ragazzi della Casa dello Studente, in quel cemento crollato la corruzione ha toccato il suo massimo”.

Al presidente della Repubblica si chiede di intervenire, nei modi più opportuni, affinché governo e parlamento adeguino il nostro codice alle leggi internazionali anticorruzione, a partire da quelle stabilite dalla Convenzione di Strasburgo del 1999. E perché venga finalmente data piena attuazione alla norma, introdotta nella Finanziaria 2007, che prevede la confisca e il riutilizzo sociale dei patrimoni sottratti dai corrotti ala comunità. La vera politica, intesa come gestione delle risorse comuni e come difesa dei propri diritti, non si affida una volta per tutte a qualcuno, a un superman, a l’uomo della provvidenza, al “ghe pensi mi” di destra o di sinistra... La vera politica va esercitata in maniera responsabile, critica,diretta e collettiva ogni giorno, in maniera bypartisan, ricreando un Paese etico, morale, solidale e capace di arrabbiarsi e di reagire con forza morale. Non è sufficiente cambiare governo. Bisogna cambiare cultura politica. Non è più tempo di assistere in pantofole ai teatrini del politicume, ma di rimboccarsi le maniche ed agire, da laici, da cristiani, da cittadini di ogni tendenza politica perchè la corruzione uccide le nostre famiglie e il nostro futuro.

Enzo Coniglio



_________________
« Nel regno di chi cerca la verità non esiste nessuna autorità umana. Colui che tenta di recitarvi la parte di sovrano avrà a che fare con la risata degli dei » (Albert Einstein)

« Non dubitate che un piccolo gruppo di cittadini coscienti e risoluti non possa cambiare il mondo. In fondo è cosi che è sempre andata »
(Margaret Mead)
Top
 Profilo  
 
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Apri un nuovo argomento Questo argomento è bloccato, non puoi modificare o inviare ulteriori messaggi.  [ 6696 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 76, 77, 78, 79, 80, 81, 82 ... 447  Prossimo

Time zone: Europe/Rome [ ora legale ]


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
Oggi è 21/05/2025, 23:49
© 2015 UfoPlanet di Ufoforum.it, © RMcGirr83.org