05/12/2010, 15:45
Lawliet ha scritto:
Vai, cacciamoli tutti. Così poi Angeldark farà da badante agli anziani/invalidi di tutto il forum, sarà lui a fare tutti i lavori umilianti di questo paese per pochi spiccioli.
Sarà Angeldark a rimediare per il 10% del PIL italiano, così come sarà lui a spiegare ai "nordafricani" che, dopo aver contribuito con l'Europa a sfruttare il loro territorio per secoli e a ridurre la loro nazione alla povertà, ora nessuno di noi abbia voglia di aiutarli.
05/12/2010, 15:57
05/12/2010, 15:58
rmnd ha scritto:
La stessa tiritera del sud oppresso per colpa dei Savoia
[}:)]
05/12/2010, 15:58
05/12/2010, 16:04
rmnd ha scritto:
http://www.programmaintegra.it/modules/news/article.php?storyid=3234
(22/08/08)
Gran parte dei detenuti nelle carceri italiane è di nazionalità straniera. Tale percentuale raggiunge anche l’85% nelle carceri del nord Italia. A denunciarlo il DAP, Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, in un rapporto inedito che si interroga sull’azione di reinserimento delle carceri in situazioni di sovraffollamento e a fronte di periodi di detenzione brevissimi.
Gli stranieri nelle carceri italiane rappresentano il 38% della popolazione carceraria. Nel 2007 su 94mila nuovi ingressi, 45mila erano di stranieri. Provengono principalmente dai paesi nord africani e dalla Romania – i rumeni sono il 73% dei detenuti comunitari. La media di detenuti stranieri nel Nord Italia è del 70% mentre al Sud gli italiani rappresentano ancora la maggioranza. A Roma la percentuale di stranieri rappresenta il 50% della popolazione carceraria.
05/12/2010, 16:05
05/12/2010, 16:07
Knukle ha scritto:
Per finire quoto il buon Enkidu, che ha ribadito un concetto sacrosanto:
É l'omicidio che va condannato, in ogni caso, indipendentemente dall'etnia dell'omicida. Punto.
05/12/2010, 16:08
05/12/2010, 16:10
Blissenobiarella ha scritto:
I Neri ammontano a meno del 6% della popolazione americana, ma quasi al 50% dei detenuti. Non sono stranieri ma americani. Come si spiegano certe statistiche? A già è vero, con la genetica
Non c'entrano niente le condizioni sociali disagiate, il razzismo, la povertà, l'impossibilità di poter anche solo aspirare ad avere una vita migliore, c'è chi nasce delinquente e chi appartenente ad una razza superiore.
05/12/2010, 16:12
rmnd ha scritto:Knukle ha scritto:
Per finire quoto il buon Enkidu, che ha ribadito un concetto sacrosanto:
É l'omicidio che va condannato, in ogni caso, indipendentemente dall'etnia dell'omicida. Punto.
No ti sbagli..
se un extracomunitario uccide va perdonato...perchè se uccide la colpa è della nostra società occidentale che ha violentato per secoli le popolazioni nord africane...quindi è giusto e scusabile ogni azione violenta o illegale commessa dagli stranieri provenienti dalle aree più disagiate di questo mondo.
[}:)]
05/12/2010, 16:12
Blissenobiarella ha scritto:
I Neri ammontano a meno del 6% della popolazione americana, ma quasi al 50% dei detenuti. Non sono stranieri ma americani. Come si spiegano certe statistiche? A già è vero, con la genetica
Non c'entrano niente le condizioni sociali disagiate, il razzismo, la povertà, l'impossibilità di poter anche solo aspirare ad avere una vita migliore, c'è chi nasce delinquente e chi appartenente ad una razza superiore.
05/12/2010, 16:15
Blissenobiarella ha scritto:
Sorpresa: più "padani" che "terroni" nelle carceri. E adesso chi lo dice ai leghisti?
Sorpresa sorpresa: la maggior parte dei detenuti nelle carceri italiane sono di origine settentrionale. Esattamente il 25% della popolazione carceraria, dato confermato dal crollo delle presenze di detenuti meridionali. Sono i numeri forniti dal settimo rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione dell'associazione Antigone: capovolgimento degli stereotipi e primi quattro posti, per presenza carceraria, a Lombardia, Emilia Romagna, Toscana e Piemonte.
E la Calabria? Il numero di detenuti di origine calabrese risulta essere pressoché dimezzato: dai 3.995 del 2001 ai 2.049 del 2010, miglior dato fra le regioni meridionali, tutte in trend negativo. Secondo Patrizio Gonnella, presidente dell'associazione, dati che "dimostrano che i poteri delle organizzazioni criminali tipiche, un tempo presenti nel meridione, hanno spostato l'asse nel nord Italia dove si avvalgono di manovalanza straniera". Nessuna novità.
Ma c'è dell'altro: la ricerca porta a un totale ribaltamento dei luoghi comuni con cui spesso i meridionali sono costretti a convivere, anche ai limiti dell'accettabile. Un caso su tutti, le recenti valutazioni rinvenute sul forum di Radio Padania sull'omicidio Spistolini, la presunta "propensione genetica a delinquere dei meridionali" riportate da Daniele Sensi. Agghiacciante.
Adesso, per dire, senza dover necessariamente dare troppa enfasi alla cosa o gonfiare i petti (attenzione: le carceri italiane non sono davvero niente di buono comunque, ma è un'altra storia) sarebbe piuttosto interessante ascoltare le dichiarazioni, non so, di qualche Salvini, qualche Renzo Bossi. Ma anche qualche Maroni, perché no.
http://calabria.blogosfere.it/2010/10/s ... histi.html
05/12/2010, 16:20
05/12/2010, 16:28
Blissenobiarella ha scritto:
Mi dà fastidio e molto, la mentalità ristretta e biliosa di chi odia il prossimo per questioni di etnie, di scelte religiose ideologiche personali etc...Mi da fastidio la strumentalizzazione delle tragedie e del dolore altrui allo scopo di supportare le ragioni dell'odio.