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Sono arrivati gli Ufo?

StampaSera - 13.11.1978 - numero 262 - pagina 3
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Sono scomparsi due marinai, accadono fenomeni strani

Scoperto nell' Adriatico un triangolo maledetto»?
La vicenda sembra la matrice di una storia ad effetto, quasi il preliminare di un «incontro ravvicinato del terzo tipo» made in Italy o addirittura di un «triangolo delle Bermude» di casa nostra. Da qualche giorno la striscia di mare che bagna la costa abruzzese e marchigiana, fra Giulianova e San Benedetto del Tronto, è diventata il teatro di strani fenomeni. Colonne d'acqua che si levano altissime e all'improvviso, a volte guizzando a poche decine di metri dai pescherecci; fasci di luce che sprizzano di colpo come se fossero venuti dal nulla per scomparire dopo qualche attimo nel buio della notte; interferenze elettromagnetiche potenti sui radar delle imbarcazioni, captate anche dai radar a terra delle capitanerie di porto di San Benedetto e di Ancona; strane sagome scure che emergono dal mare e dopo aver sostato per qualche attimo a pelo d'acqua in posizione statica acquistano rapidamente velocità per scomparire in lontananza; piccoli globi di luce rossa o bianca, silenziosi e mobilissimi, che si spostano a scatti per poi immergersi o allontanarsi in tutte le direzioni; ondate gigantesche che si sollevano qua e là, come se il mare si aprisse per lasciar passare oggetti misteriosi in entrata o in uscita.

E c'è dell'altro, ancora più inquietante. L'altro giorno un peschereccio ha tirato a bordo uno scandaglio per la segnalazione dei banchi di pesce che non risulta smarrito da alcuna barca abruzzese. Qualcuno ha pure pensato che la barca a cui apparteneva sia scomparsa senza lasciare altre tracce. Per rispondere a questa ipotesi sono già state avviate le dovute ricerche, ma fino ad oggi sembra che tutte le barche italiane siano in porto. Quanto è accaduto nelle ultime ore, dicono a San Benedetto, potrebbe avere attinenza con quanto è avvenuto un mese fa in quelle stesse acque. Il 13 ottobre scorso i corpi senza vita di due giovani pescatori dilettanti, Gianfranco e Vittorio De Fulgentiis, sono stati ripescati al largo di Martinsicuro. La loro imbarcazione.capovolta accanto a loro, era del tutto sana, senza la minuma traccia di un colpo di mare. I due erano usciti a pescare la notte fra il 12 e il 13 ottobre e si erano inoltrati proprio nella zona oggi sconvolta da questi fatti inspiegabili. Le autorità ma rittìme hanno cercato di spiegare la disgràzia con la tesi del colpo di mare improvviso, ma i pescatori e i marinai affermano che quella notte il mare era calmissimo. La vicenda è stata archiviata come un incidente di mare senza spiegazione, ma il fatto non convince. A rovesciar la barca è stato un evento improvviso che con il mare non ha nulla a che vedere. Si tratta di fatti che solo qualche anno fa bastavano a regalare a chi li raccontava la patente di pazzo; di visionario o di imbroglione. Ma questa volta i testimoni sono moltissimi e non sembrano disposti a tacere. Fra i pescatori della costa abruzzese e marchigiana si è anzi diffusa una psicosi di paura,' tipica di chi si trova di fronte ad un nemico sconosciuto.

Sabato mattina molti pescatori hanno detto esplicitamente che si sarebbero rifiutati di uscire in mare fino a quando quegli strani fenomeni fossero continuati. E non è stata una minaccia a vuoto. All'alba molti pescherecci non sono usciti in mare e quei pochi salpati sono rientrati tutti nei porti prima del tramonto. Altri si sono spinti solo nelle zone pattugliate dalle motovedette delle capitanerie di Pescara e di San Benedetto del Tronto, che a loro volta si mantenevano costantemente in contatto con le unità della Marina militare che incrociavano al largo. Naturalmente sono state avanzate anche delle spiegazioni, ma non c'è voluto molto a far capire alla gente che le soluzioni proposte erano più inattendibili della realtà che volevano spiegare. Si è detto per esempio' che le sfere di luce erano fulmini globulari. Alcuni fisici hanno però spiegato che il fenomeno è rarissimo e si verifica soltanto alla presenza di condizioni atmosferiche e ambientali che l'altra notte non potevano assolutamente esistere. Inoltre i fulmini globulari, quando si generano, si comportano in maniera assai diversa dalle luci avvistate nei giorni scorsi.

Qualcuno ha pure supposto che le colonne d'acqua dovessero essere attribuite ad improvvise e violentissime eruzioni di metano dai fondali marini. Ma anche questa tesi è apparsa fantasiosa: e non soltanto perché i sondaggi dell'Eni lungo tutta la costa non hanno mai rivelato presenze di idrocarburi gassosi poco al di sotto dei fondali (se fossero a profondità maggiori, la rottura della crosta potrebbe essere determinata soltanto dalla pressione di giacimenti assai più grandi, che sarebbero stati individuati con facilità ancora maggiore) ma anche perché se così fosse le colonne d'acqua avrebbero avuto durate assai maggiori. E allora? Per il momento nessuna spiegazione logica riesce a giustificare questi misteriosi fenomeni. Qualcuno tiene però a ricordare che simili apparizioni non sono affatto una novità in quella zona di mare.
Bruno Ghibaudi


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Sono arrivati gli Ufo?

Ieri e due volte nel '74
[color=blue]Marziani a Saluzzo per la terza volta

Saluzzo —L'incontro di «primo tipo» avuto all'alba di domenica, alla periferia della cittadina, dal diciottenne Roberto Comba, abbagliato da un disco luminosissimo che pareva volesse atterrare sopra un campo di granoturco, è l'oggetto di continue discussioni ed interpretazioni, nel Saluzzese, fra ufologi e scettici.

«Mi prendono pure per matto — dice Comba — ma io uno spavento cosi non lo auguro a nessuno». Roberto aveva appena riaccompagnato a casa la sua ragazza — Giuseppina Barbero, 16 anni, che abita in località Torrazza, sulla statale che collega Saluzzo a Torino —, quando ha visto la zona illuminarsi per una luce violenta proveniente dall'alto.

«E'stato come un lampo — prosegue Comba, che lavora nella carrozzeria del padre in via Spielberg —. Sono rimasto accecato da una luce rossa e gialla con dei punti intermittenti II disco scendeva veloce dall'alto, come se volesse atterrare. Sono fuggito terrorizzato». Il presunto campo di atterraggio scelto dall'Ufo è ora meta di molti curiosi ed appassionati di fenomeni paranormali, che vi ricercano qualche traccia del misterioso oggetto. Ma nulla, sul terreno, ne segnala il passaggio.

«Ci siamo andati anche noi — dice Giuseppina Barbero —, ma non abbiamo trovato niente, né bruciature né altro». Eppure, dell'avvistamento Roberto è certo e con lui la madre, svegliata dal figlio sconvolto e tremante. «Con questa, è la tersa volta che i marziani ci vengono, a far visita», si commenta a Saluzzo, dove, in serate del settembre e novembre 1974, furono notati nel cielo tre strani punti luminosi che parevano viaggiare, secondo una formazione ordinata, verso il Monviso.

Gli Ufo, allora, furono ripresi da un fotografo professionista che, con molte altre persone munite di binocoli e cannocchiali, li aveva seguito nella loro marcia. Recentemente, un simile avvistamento è' avvenuto a Bagnolo, una cittadina a poca distanza da Saluzzo, dove tre giovani hanno notato uno strano disco al disopra delle loro teste.

Alberto Gedda


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Sono arrivati gli Ufo?
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Una stella anomala nel segno dell'Aquila

Asiago — Una stella dalle caratteristiche eccezionali, tanto da farla considerare assolutamente anomala nel sue genere, è stata scoperta da tre studiosi dell'osservatorio astrofisico di Asiago dell'Università di Padova.

«Il corpo da noi osservato — dice il prof. Augusto Mammario docente dell'Università di Padova, che ha lavorato in collaborazione con i suoi assistenti Franco Ciatti ed Alberto Vitone — non è nuovo in assoluto in quanto era già stato notato tre anni fa da due americani nella parte bassa della costellazione dell'Aquila. Il nostro studio, protrattosi per oltre un mese ed ancora in corso, ci ha permesso, invece, dinotare il comportamento anomalo di questo corpo, che abbiamo battezzato "SS 433", che non ha uguali tra altri oggeti celesti galattici o extragalattici per quanto riguarda il tipo di emissione di energia». «L'oggetto "SS 433" — ha proseguito il prof. Mammano — è a distanza confrontabile col resto di una supernova, cioè col gas eiettato durante l'esplosione di una stella avvenuta presumibilmente da 20 mila a 50 mila anni fa.

Potrebbe quindi trattarsi di una delle stelle che si formano in seguito a tali esplosioni, ma quello che è importante è il fatto che le modalità di emissione di energia di questo oggetto, che può essere classificato come stella debole di quattordicesima grandezza, non hanno riscontro in nessun altro corpo celeste». «Il nostro studio — osserva ancora il prof. Mammario — prosegue ora per accertare la natura del corpo "SS 433" e se esso faccia parte di un sistema provocato da una esplosione stellare. In questo caso, infatti, la scoperta potrebbe aprire un capitolo nuovo per l'astronomia, poiché fino ad oggi non si erano mai riscontrati fenomeni come quello che le nostre rilevazioni di un mese ci hanno permesso di scoprire». (Ansa)


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Sono arrivati gli Ufo?

Qualcuno di lassù ci guarda con preoccupazione?
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E' un satellite-spia o un Ufo l'oggetto nel cielo di Napoli

Intervista sul clamoroso fenomeno con il direttore dell'osservatorio di fisica

«Sono convinto che quello che ho visto era proprio un U.F.O. Ho l'occhio abbastanza abituato all'osservazione del cielo, sia di giorno che di notte e posso dire che quell'oggetto che domenica pomeriggio viaggiava su Napoli non era certamente un aereo, né un satellite artificiale».

Chi parla così è il professore Antonino Palumbo, docente universitario di meteorologia e oceanografia, direttore dell'osservatorio di fisica terrestre e della nostra università. Domenica scorsa in compagnia del suo assistente dottor Ciro Pasano era sul tetto della chiesa di Torre Ranieri in via Manzoni sulla collina di Posillipo dove da qualche tempo ha installato una piccola stazione di rilevamento.

«Erano le sedici e quindici ed improvvisamente la nostra attenzione è stata attratta da un oggetto luminoso che viaggiava da Est verso Ovest ad una quota approssimativa intorno ai quindicimila metri, superiore quindi a quella di un normale aereo di linea...».

Il professor Palumbo, 50 anni, sposato, con una lunga attività di ricerca alle spalle prosegue nel racconto senza alcuna esitazione, senza ricorrere ad espressioni dubitative o trincerarsi dietro a un «forse» o ad un «se». La testimonianza dell'avvistamento è rigorosa, sostenuta da argomentazioni scientifiche. «Se fosse stato un aereo a reazione, anche di un modello sconosciuto di qualche potenza straniera avrebbe lasciato una scia di condensazione», commenta il dottor Fasano.

«Escluso — prosegue il professor Palumbo — che potesse trattarsi di un satellite. C'è stato un momento, è vero, quando l'oggetto volante si è fermato ad alta quota, che ho pensato stesse scattando fotografie della base militare insediata a Napoli, pòi mi sono convinto che nessuna delle super potenze che io sappia possiede un apparecchio in grado di fare le cose che ho visto fare io a quell'oggetto sconosciuto domenica pomeriggio».

Ma è proprio sicuro che non fosse un satellite spia? «Impossibile; ce ne sono tanti in orbita è vero, ma seguono tutti una rotta Ovest-Est, cioè conformemente al movimento di rotazione della Terra per evitare che le due velocità si sommino e l'osservazione sia troppo breve. L'Ufo o l'oggetto che abbiamo visto procedeva invece da Oriente verso Occidente e le condizioni di ottica atmosferica erano ottimali: cielo sereno, vento di Nord-NordEst sole basso sull'orizzonte».

Una descrizione decisamente avvincente, resa ancora più credibile dalla sicurezza che dimostrano i due studiosi indifferenti al disagio di essere protagonisti di un avvenimento che farà discutere e susciterà polemiche. Che fine ha fatto l'Ufo? «L'oggetto ha improvvisamente cambiato rotta, dirigendosi verso Sud. Poi dotto essersi fermato ha preso quota in direzione zenithale e, nel giro di un minuto, è scomparso».

Ma allora professore lei crede nell'esistenza degli extraterrestri? «E' una domanda a cui non mi sento di rispondere, certo che non lo escluderei con tanta superficialità...».

Sarà vero? Sarà falso? Fatto sta che da un po' di tempo gli avvistamenti in Campania non si contano più; si moltiplicano e si intrecciano racconti su sconcertanti presenze ed avvenimenti densi di misterioso fascino. Fantasia o realtà, il problema che angoscia i napoletani è un altro.
«L'U.F.O. al Lotto che numero fa?...».

Silvio Luise


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StampaSera - 13.11.1978 - numero 262 - pagina 8

Incontro ravvicinato nella notte tra sabato e domenica

[color=blue]Saluzzo: asserisce di aver visto un Ufo volargli sopra la testa

Saluzzo — «E' rimasto fermo sopra la mia testa per un istante che mi è parso un'eternità. Tutta la zona era illuminata da una luce fortissima rosso-gialla, mentre un forte vento spazzava le piante di granturco sulle quali sembrava volersi posare quel grande disco luminoso». Cosi Roberto Comba. un diciottenne carrozziere saluzzese racconta ancora scosso lo strano incontro fatto nelle prime ore del mattino di ieri alla periferia della cittadina, sulla statale per Torino, in regione Torrazza.

«Avevo appena accompagnato a casa la mia ragazza che abita poco prima del passaggio a livello quando, rientrando verso Saluzzo,prosegue il giovane, sono stato abbagliato da un fascio di luce intensissimo, rotondo, proveniente dall'alto: ho subito pensato ai marziani e sono stato preso da una paura tremenda. Il disco scendeva velocissimo, sembrava anzi che volesse atterrare nei prati che costeggiano la strada statale: ho schiacciato l'acceleratore a tavoletta in direzione di Saluzzo e non ho mollato sino a quando non sono arrivato a casa».

Qui giunto il ragazzo ha svegliato la madre, alla quale ha raccontato l'accaduto. «Era pallidissimo, tremante — dice la signora Comba — ed ho subito capito che non scherzava. D'altronde mio figlio non beve, non si droga per cui la sua non è una visione, ne sono certa. Era talmente stravolto dall'accaduto che ho dovuto poi dormire nella sua stanza per tranquillizzarlo un po'». In casa della famiglia Comba. in via Bodoni n. 56. c'è anche la fidanzata di Roberto. Giuseppina Barbero, di 16 anni.

«Peccato che non ci fossi anch'io con lui quando ha fatto quell'incontro —. dice la giovane — almeno avrebbe una testimone di quanto ha visto. Invece ero già rientrata a casa, accompagnata appunto da Roberto, e sulla strada non c'era nessuno a quell'ora. Nel pomeriggio siamo ritornati sul posto alla ricerca di eventuali tracce del misterioso oggetto volante ma sul terreno non abbiamo rilevato niente d'insolito».

«No — prosegue Roberto — certamente l'Ufo, se poi era un'Ufo, non è atterrato: forse avrei dovuto fermarmi per vedere meglio e capire qualcosa di più, ma avevo troppa paura». L'avvistamento fatto da Comba è variamente commentato nella cittadina dove, in una sera del settembre 1974, erano stati seguiti da numerosissime persone tre «strani» punti luminosi apparsi nel buio del cielo, in direzione del Monviso.

«Non sono un visionario — conclude Roberto — io quella cosa l'ho vista chiaramente con il suo enorme fascio luminoso e luci intermittenti in alcuni punti della sua circonferenza: sarà stato a quindici-venti metri d'altezza». Un simile avvistamento è avvenuto il 2 settembre a San Michele di Alessandria, e anche qui gli «Ufo» avevano scelto come luogo una strada costeggiata da campi di granturco.

Alberto Gedda

Nel Kuwait davanti a decine di impiegati stupiti
Kuwait — / giornali del Kuwait riferiscono che un oggetto volante non identificato (Ufo) è atterrato nei pressi della capitale nella notte tra giovedì e venerdì ed ha sostato per sette minuti prima di ripartire a velocità vertiginosa. Secondo i quotidiani «Al Qabas» e «Al Watan» l'atterraggio dell'Ufo, che da lontano appariva come una massa accecante di luce, è avvenuto in prossimità di un centro di ascolto di satelliti situato ad una cinquantina di chilometri ad est della capitale, sotto gli occhi stupefatti di decine di impiegati del centro e di un vicino impianto della società dei petroli.


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LaStampa - 16.11.1978 - numero 266 - pagina 8

La psicosi dei dischi volanti

[color=blue]Un altro "Ufo" visto a Tagliacozzo

PESCARA — Dilaga in Abruzzo la psicosi degli avvistamenti di «Ufo» e dei misteri riguardanti il mare Adriatico.

L'ultimo avvistamento è avvenuto a Tagliacozzo, nell'Aquilano. Un uomo ritenuto degno di fede ha raccontato di aver visto atterrare un oggetto volante luminoso e di essere stato colto da malore. L'oggetto avrebbe lasciato sull'erba un segno evidente del suo passaggio. Sul posto si sono recati i carabinieri i quali, tuttavia, dichiarano di non aver visto tracce.


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LaStampa - 17.11.1978 - numero 267 - pagina 8

Testimonianze di un maresciallo

[color=blue]L'Aquila: «Ufo immobili si inviavano messaggi»

L'Aquila — Ufo in Abruzzo. Come se non bastassero i fatti dell'Adriatico, a conoscenza anche della marina, ecco strani oggetti sorvolare anche la regione. Il centralino della questura di Chieti, le stazioni dei carabinieri di mezzo Abruzzo e la questura di Pescara sono stati avvertiti, l'altra notte, della presenza in cielo, tra Chieti e il Gran Sasso teramano, di un gigantesco Ufo luminoso e pulsante che sembrava in comunicazione ottica con un secondo Ufo, localizzato verso il mare Adriatico.

Un sottufficiale della questura di Chieti ha detto di aver osservato per circa tre ore due corpi luminosi. Uno dei due Ufo era gigantesco e ben visibile. E' probabile che qualcuno abbia avuto il tempo e la possibilità di fotografarli, perché gli oggetti sono restati visibili per molte ore, fino alle 2,30 del mattino, come ha confermato il sottufficiale di P.S., il maresciallo Formichetti, di Chieti.

Le testimonianze di altre persone coincidono con quella dell'agente di polizia. Il sottufficiale ha anche detto che il fenomeno era visibile dalla terrazza sul palazzo della prefettura.

«Non credo nei dischi volanti — ha aggiunto il maresciallo — ma credo in ciò che ho visto con i miei occhi e confermo: resta da cercare una spiegazione logica».

La presenza degli Ufo solleva un interrogativo riguardo alla morte dei fratelli De Fungentiis di Martinsicuro. scomparsi in mare durante una battuta di pesca il 13 ottobre, e trovati cadaveri il giorno dopo accanto alla loro barca capovolta e intatta. Nei polmoni dei due l'autopsia non avrebbe riscontrato tracce d'acqua: quindi, i fratelli sarebbero morti non annegando, ma per cause imprecisate proprio in quel «triangolo» adriatico in cui gli oggetti non identificati sono stati avvistati più volte.

Il più fitto riserbo viene mantenuto sulla disgrazia, ma si parla di strane tracce puntiformi sulla pelle dei due deceduti.

Come sono morti, in una ..bonaccia» assoluta, e in una barca completamente intatta senza annegare?


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LaStampa - 22.11.1978 - numero 271 - pagina 11
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"Ufo" visti nel cielo di Fiumicino

Roma — Oggetti volanti non identificati («Ufo») sarebbero stati avvistati otto giorni fa di sera, nel cielo dell'aeroporto di Fiumicino. Sulla «strana» apparizione, consistente in una serie di globi luminosi, si avanzano congetture, dubbi, supposizioni. Nonostante che la circostanza non sia stata confermata ufficialmente (ma non è stata fatta nemmeno una smentita), l'avvistamento sarebbe stato fatto da personale dell'Aeronautica militare.

Le fonti maggiormente qualificate per fornire delucidazioni, cioè quelle aeroportuali dell'Aeronautica militare, conservano in proposito stretto riserbo. Sembra che esista un rapporto degli operatori di turno alla torre di controllo dell'aeroporto di Fiumicino la sera di domenica 12 novembre. In tale rapporto si affermerebbe che, alle 19,30, sfere di notevole intensità luminosa e di colore rosso sono apparse in direzione di Fregene ad un'altezza approssimativa di circa trecento metri.

Successivamente, un'altra di queste sfere sarebbe stata avvistata ad un'altezza imprecisata ma rispetto alle prime, ad una minore distanza dalla zona aeroportuale. Questa «apparizione» sarebbe durata circa 30 secondi nel corso dei quali la sfera non si sarebbe mossa.

Tra le ipotesi formulate per spiegare l'apparizione una sembra abbia preso maggiore consistenza: le luci rosse sarebbero state provocate dall'esplosione di razzi lanciati da imbarcazioni in navigazione sul tratto di mare antistante Fregene.

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LaStampa - 25.11.1978 - numero 274 - pagina 8

Con boati e luci rosse, verdi, gialle
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"Cupole volanti,, e Ufo avvistati in Abruzzo

Pescara — Gli Ufo continuano a non far dormire gli abruzzesi residenti lungo la fascia adriatica. La scorsa notte vi sono stati numerosi avvistamenti di oggetti volanti non identificati, individuati contemporaneamente in diverse località e descritti con stupefacente identità di particolari da persone residenti a molti chilometri di distanza.

Il primo avvistamento si è avuto a Pescara, dove sono stati scorti quattro Ufo dalle caratteristiche dissimili. A vederli sono stati dei fotoamatori che hanno avvertito la questura.

Un Ufo è stato anche fotografato in diverse posizioni. Sono stati descritti cerchi luminosi, cupole volanti emittenti luci verdi, rosse, viola e gialle, e due corpi luminosissimi in direzione di Chieti, verso sud-ovest.

Su Chieti, per molte sere, è comparso un Ufo luminoso e pulsante, apparentemente in collegamento con un altro corpo luminoso distante, verso il Gran Sasso.

A Controguerra (Teramo) si è avuto un ennesimo avvistamento, con parecchi testimoni emozionati e stupiti. Gli Ufo erano quattro, molto luminosi. e si è avvertito in loro presenza anche un forte boato.

Un fenomeno simile è stato segnalato da decine di persone anche a Lanciato, quasi 80 chilometri più a sud. L'Ufo emetteva bagliori colorati ed è stato accompagnato da un boato. E' rimasto visibile per circa sei minuti.


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LaStampa - 26.11.1978 - numero 275 - pagina 10

[color=blue]"Ufo" nel Tirreno dopo l'Adriatico?

Firenze — Gli «Ufo» si spostano dall'Adriatico al Tirreno? O, invece, è la psicosi degli «Ufo» che si allarga da una regione all'altra? Ieri mattina una persona che si è qualificata soltanto come «Marcello» dalla Toscana (indicando cioè genericamente che parlava da una zona della regione) ha telefonato più volte all'Ansa di Firenze dicendo di aver segnalato all'aeroporto di Pisa che «movimenti di Ufo» stavano avvenendo dall'Adriatico (recenti segnalazioni da Pescara) alla riviera del Tirreno e «sollecitando osservazioni» in tal senso.


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LaStampa - 30.11.1978 - numero 278 - pagina 2

[color=blue]In mezzo al mare anche gli Ufo

SANREMO — Due pescatori dilettanti. Sergio Castori, 23 anni, via Senatore Marsaglia 115. e Giorgio Sparenzani. 21 anni, via S. Pietro. Sanremo, hanno visto in mezzo al mare l'altro ieri un Ufo.

Racconta Castori: .Eravamo a circa due miglia dalla costa, in direzione del porto di Sanremo. D'improvviso Giorgio mi lia fatto notare che a circa 200 metri da noi si era levata, dal mare, una colonna di fumo. Castori è certo di avere visto un oggetto luminoso in cielo che si allontanava velocemente.

(r. o.)


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LaStampa - 01.12.1978 - numero 279 - pagina 1

Un oggetto volante non identificato ha incuriosito decine di persone

[color=blue]«Guarda, arrivano i marziani a Savigliano» e molti, naso all'insù, ci hanno creduto

Savìgliano — Un oggetto volante non identificato, di proporzioni notevoli, è stato avvistato ieri mattina, poco dopo le cinque, nel cielo di Savigliano. Aveva una luce intensissima — dice un testimone — e pareva fermo sulla verticale della Ferroviaria».

A vedere questo Ufo (Unidentlfied Flying Object, nella denominazione americana, — oggetto volante non identificato) sono state oltre una trentina di persone, in gran parte ferrovieri della stazione di Savigliano. ma anche viaggiatori in transito ed alcuni giornalai che stavano recandosi a ritirare I pacchi dei quotidiani.

Un avvistamento massiccio, dunque, che permette di dare un certo spazio alla credibilità. E' la prima volta che un Ufo è visto e seguito dagli abitanti di Savigliano. Alle cinque e mezzo circa, Augusto Molinari, manovratore merci della stazione di Savìgliano, è su un binario morto. Deve attaccare ad una motrice una serie di vagoni. Mentre aspetta che il locomotore faccia la manovra, alza lo sguardo al cielo. Lo colpisce uno strano bagliore che si trova in verticale sulla Ferroviaria Fiat. Non ci fa caso, pensa che sia un faro più potente degli altri. Dice: «Non avrei mai pensato ad un oggetto volante. Quando è arrivato il macchinista del treno gli ho detto, così per scherzo: "Guarda, arrivano i marziani". E'finito tutto li e ci siamo anche fatti una risatina.

Quando Molinari giunge sotto la pensilina, altri suoi colleghi ed alcuni viaggiatori sono con il naso all'insù. «E' una stella — dice il bigliettaio —, anche se forse troppo luminosa». E' particolarmente scettico e se ne va. Arriva in stazione l'automotrice che fa servizio di linea con Saluzzo. Il personale scende a terra e vede l'Ufo. Era grosso come se avessero messo una moneta da cinque lire nel cielo — commenta Federico Argenterò, macchinista — ed aveva una luminosità impressionante. Subito ho pensato ad un satellite artificiale, ma era troppo grande e troppo lucente per esserlo. Credo che avesse un'energia luminosa propria».

Dello stesso parere è Oscar Alutto, aiuto macchinista. Dice: -Era lì fermo sulla fabbrica e non si è mosso di un millimetro. Anche quando, più tardi, il sole.è uscito, aveva ancora una luce vivissima e sembrava riflettere i raggi, come se fosse di metallo».

Una stella non era di certo — dice Paolo Massone, capotreno —. Senza dubbio si trattava di un Ufo, inteso come oggetto sconosciuto. Io, d'altronde, non credo ai marziani».

In corso Koma, un'altra persona lo avvista. E' Vinicio Giordana, giornalaio. «Mai visto un affare tanto grande nel cielo — dice—. Mi sono fermato a rimirarlo a lungo. Era immobile ed emetteva una luce potentissima». Anche un barista, che per caso si affaccia alla porta del suo locale, viene attratto dalla luce. «Mi sono stupito vedendo un oggetto tanto grande — dice — e a dire la verita, ho perfino avuto paura».

Le testimonianze potrebbero essere molte di più. Ci sono gli operai dei primi turni che hanno visto l'Ufo immobile sulla Ferroviaria. ma anche molti viaggiatori dei treni in transito. Tutti, comunque non fanno commenti sulla provenienza dello strano oggetto a forma di disco. Macchinario sperimentale segreto delle forze armate? Astronave proveniente da altri pianeti? Satellite fuori rotta? Tutti interrogativi che non trovano risposta. Negli ultimi tempi, di avvistamenti di Ufo nel cielo del Cuneese se ne sono registrati parecchi, ma sempre da persone sole o, al massimo, in coppia. Questo di Savìgliano è senza dubbio un avvistamento in massa.

Per spiegare questo strano fenomeno ci viene in aiuto un foglio d'ordini trasmesso dall'ispettore generale dell'Air Force degli Stati Uniti a molti comandanti di basi aeree' continentali in data 24 dicembre 1959. Il documento dice testualmente: «Gli oggetti volanti non identificati devono essere presi in seria considerazione quale materia "grave" di pertinenza dell'Usaf. L'Air Force ha un triplice interesse in tali avvistamenti: prima dì tutto, stabilire se l'oggetto costituisce una minaccia per il sistema difensivo; stabilire se esso possa contribuire alle nostre cognizioni tecniche e scientifiche; infine, esiste la responsabilità di spiegare al popolo che cosa sta succedendo nei cieli».

Gli ufologi considerano tali avvistamenti molto importanti per «stabilire i contatti con altri esseri»; gli scettici scuotono la testa dicendo «sono tutte fesserie». Il mistero, comunque, rimane.

Fiorenzo Panero

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StampaSera - 02.12.1978 - numero 279 - pagina 28

[color=blue]La Nato e gli Ufo

Firenze — «La Nato non si interessa di ufologia. Riceve per conoscenza dai servizi segreti dei Paesi della Nato questionari e moduli su avvistamenti anomali, cioè Ufo.

Ma non fa indagini che sono di pertinenza degli ènti nazionali dove avviene l'avvistamento». Lo ha affermato un ufficiale del servizio pubbliche relazioni della Nato.


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LaStampa - 03.12.1978 - numero 281 - pagina 2

Molti hanno visto un cerchio luminoso che è poi scomparso velocemente

[color=blue]Un Ufo ha fatto tappa in Valsesia


Romagnano Sesia - Gli Ufo hanno fatto la loro prima apparizione enche nei cieli del Novarese e della Valsesia. Un grosso disco luminosoèstato notato l'altra notte da diversi operai della Burgo Scott, un'azienda cartaria della periferia sud di Romagnano. sulla statale Novura-Varallo.

«Erano circa le 5,30 — racconta Franca Saino. un'operaia che. con alcune colleghe, si stava recando in macchina al lavoro — improvvisamente ho visto nel cielo un grosso cerchio di luce che. dopo qualche istante, è sparito nel nulla. Qualcuno ha subito parlato di Ufo anche se, penso, potrebbe essersi trattato forse di un pallone sonda, un satellite o. magari, di una stella più luminosa del solito».

Le opinioni in proposito sono contrastanti. «Non poteva trattarsi che di un Ufo — raccontano altri operai che a quell'ora, erano in attesa davanti al portone della ditta — era troppo grande. Ad un certo punto, poi l'abbiamo visto allontanarsi ad una velocità elevatissima, impensabile per un oggetto costruito dall'uomo o per una stella cadente.

Abbiamo avuto una gran paura». Le ore che precedono il sorgere del sole sembra siano le preferite dai «visitatori dello spazio» per le loro apparizioni. Un altro avvistamento, infatti, era avvenuto, presso a poco nelle stesse circostanze, circa una settimana fa a Crevacuore, una cittadina al confine tra la Valsesia e la Valsessera.

«Stavo tornando dal lavoro — racconta Eugenio Princic — Erano circa le 6. Ho alzato gli occhi verso il cielo perché mi sembrava di aver notato qualcosa di strano. LI in alto c'era un grosso disco che emanava una luce giallastra particolarmente intensa. Proprio in qual momento è venuta a mancare la corrente elettrica. «Sono rimasto qualche minuto ad osservarlo poi a velocità elevatissima, il disco si è messo a correre, e in breve è sparito oltre le colline di Borgosesia.

Contemporaneamente è tornata l'energia elettrica. «Non credevo ai miei occhi —prosegue Princic — e, probabilmente, mai rivelato quanto avevo stessa cosa, e non avrei a nessuno visto se la' nel preciso momento, non fosse successa anche ad un mio amico di Coggiola che era in giro a caccia sulle colline che sovrastano Borgosesia.

Anche lui ha visto il disco e ha notato lo spegnersi delle luci. «Ha preso il binocolo e lo ha osservato un po' più da vicino confermandomi che si trattava di un grosso cerchio luminoso di colore giallastro. Non sono solito a credere agli extraterrestri — conclude — certo, però, dopo quello che mi è successo sto rivedendo un pochino le mie convinzioni».

e.m.


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StampaSera - 04.12.1978 - numero 280 - pagina 2

[color=blue]Anche il meteo avvista un ufo

Strasburgo — Il servizio meteorologico dell'aeroporto di Baie-Mulhouse, ha avvistato sabato sera un oggetto volante non identificato proveniente a grande velocità da Belfort, in territorio francese, a poca distanza dalla frontiera svizzera.


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