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Rettiloide
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MessaggioInviato: 11/02/2011, 19:05 
eh eh eh...dunque

la sinstra vorrebbe che restasse rossa e si espandesse fino ad illuminare di rosso la terra,per il Berlu va bene che diventi blu...
per i centristi metâ rossa e metâ blu...per il papa che esplodesse in una luce bianchissima da cui una voce dica:asunmi!

io lascio fare a madre natura che é pure un po' p.......a e sa quello che si fa.

cmq vi posso garantire che tra 1 anno e 6 ore a partire da ..ora(sono le 18.45)il sole sparirà almeno da mezzo pianeta e su questo non ci piove.
ciau [:0]



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MessaggioInviato: 12/02/2011, 10:51 
il sole sparisce sempre da mezzo pianeta, si chiama "notte" ... [:D]


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MessaggioInviato: 12/02/2011, 11:51 
Cita:
dark side ha scritto:

in guardia da che ? da una quasar? [:D].... e a che servirebbe.
e comunque qualcuno ha parlato.... quasi come me....
che non sia un quasar oggi , non vuol dire nulla, in questo momento e' una gigante, molto gigante, rossa, e' la sua massa che vista la tabella di riferimento e' in bilico su cosa diventera' tra poco.


Forse per te non ha importanza che non sia una quasar.... forse per te elefanti e moscerini sono la stessa cosa.... forse non hai un'idea chiara di cosa sia una quasar e cosa sia una stella supergigante.
Una quasar non è una stella, è un oggetto infinitamente più grande di una stella, e per fortuna non ce ne sono nelle vicinanze della Terra e della Via Lattea, che io sappia.
Non so chi ti abbia detto che una supernova a ben 640 anni-luce dalla Terra sia un pericolo, ma penso che chiunque sia stato, avrebbe fatto meglio a portare delle dimostrazioni a questo proposito, perché a casa mia questo è terrorismo psicologico, cioè diffondere paure immotivate sfruttando l'ignoranza scientifica della gente.
Se davvero tale esplosione potesse costituire un pericolo per la Terra, gli astronomi non ne avrebbero neanche parlato, se davvero non c'è "niente da fare"..... a parte il fatto che anche il fatto che "non ci sarebbe niente da fare" è un'illazione infondata, dato che, per esempio, qualcuno potrebbe salvarsi dentro rifugi, citta e basi sotterranee, dove le radiazioni arriverebbero attenuate, o addirittura non potrebbero passare.
Magari se mi dici chi è quel "qualcuno che ha parlato quasi come te" ("quasi" quanto? "quasi" non è un termine molto scientificamente preciso) si può chiarire di cosa stia parlando.
Comunque di una cosa rimango sicuro: una supergigante che esplode a 640 anni-luce da noi non può costituire un pericolo serio, altrimenti non credo che saremmo qui a parlare, pensando a quante supernovae possono essere esplose dalla nascita della vita sulla Terra ad oggi, anche a distanze molto inferiori.... non ci hai mai pensato?
Sempre che tu non sia uno di quei catastrofisti ad oltranza.....


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MessaggioInviato: 12/02/2011, 11:56 
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Crysalia ha scritto:

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Enkidu ha scritto:

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dark side ha scritto:

no aspetta... di quali gamma parli? supernovae o quasar?
perche i secondi ci farebbero flambe' ! 640 anni luce sono nulla per una quasar! il lampo dell'esplosione in supernovae invece e' un'altro discorso, molto meno apocalittico.
in quanto al terrorismo psicologico [:D]...
rimane il fatto che 20 masse solari sono un dato tangibile, come e' reale la possibilita' della ipernovae, quindi terrore o non terrore questi sono i fatti, se li prendo e li leggo danno 2 tipi di risultato possibili , uno e' da terrorismo psicologico e uno molto meno....ma pur sempre preoccupante. non e' interpretativa la faccenda.


Non sono io a parlare di quasar e supernove..... è qualcun altro che ha mescolato le carte in tavola! E' ovvio che Betelgeuse non è una quasar! In ogni caso, se ci fosse il pericolo che l'esplosione di Betelgeuse possa avere delle conseguenze per noi, non pensi che gli astronomi ne avrebbero già parlato per mettere in guardia l'umanità?


Non solo come dice dark side sarebbe inutile ma anche deleterio...come sempre annunciare un pericolo per l'umanità risulterebbero disastri sociali, anarchie e rivolte!
Piuttosto i media potrebbero pilotare questo disastro verso una data precisa magari dicendo che arriva un pianeta gigantesco che in realtà non esiste per prepararti ma non troppo e per come sempre, distogliere l'attenzione dal problema reale!


O forse starebbero tutti zitti e non parlerebbero di supernovae che esplodono, ma preparerebbero rifugi sotterranei anti-radiazioni zitti zitti..... senza dare l'occasione all'isteria collettiva di star lì a elucubrare attorno al.... NIENTE! Come lo si è fatto con Nibiru, adesso lo si sta facendo con Betelgeuse..... domani a chi capiterà? A una cometa azzurrina che verrà identificata con la mitica Blu Kachina degli Hopi?


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MessaggioInviato: 12/02/2011, 12:42 
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DarthEnoch ha scritto:

il sole sparisce sempre da mezzo pianeta, si chiama "notte" ... [:D]


[:17]



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MessaggioInviato: 12/02/2011, 12:46 
e se scoppiasse Giuliano Ferrara in area urbana??

[:D]

o i nei di Emilio Fede? Questi si che sarebbero micidiali...diossina pura...

e se invece si sgonfiassero di colpo tutti i palloni gonfiati di m.....a del pianeta???

madooo..meglio la cara veccccchia Betel [^]



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MessaggioInviato: 12/02/2011, 19:15 
Cita:
Enkidu ha scritto:

Cita:
dark side ha scritto:

in guardia da che ? da una quasar? [:D].... e a che servirebbe.
e comunque qualcuno ha parlato.... quasi come me....
che non sia un quasar oggi , non vuol dire nulla, in questo momento e' una gigante, molto gigante, rossa, e' la sua massa che vista la tabella di riferimento e' in bilico su cosa diventera' tra poco.


Forse per te non ha importanza che non sia una quasar.... forse per te elefanti e moscerini sono la stessa cosa.... forse non hai un'idea chiara di cosa sia una quasar e cosa sia una stella supergigante.
Una quasar non è una stella, è un oggetto infinitamente più grande di una stella, e per fortuna non ce ne sono nelle vicinanze della Terra e della Via Lattea, che io sappia.
Non so chi ti abbia detto che una supernova a ben 640 anni-luce dalla Terra sia un pericolo, ma penso che chiunque sia stato, avrebbe fatto meglio a portare delle dimostrazioni a questo proposito, perché a casa mia questo è terrorismo psicologico, cioè diffondere paure immotivate sfruttando l'ignoranza scientifica della gente.
Se davvero tale esplosione potesse costituire un pericolo per la Terra, gli astronomi non ne avrebbero neanche parlato, se davvero non c'è "niente da fare"..... a parte il fatto che anche il fatto che "non ci sarebbe niente da fare" è un'illazione infondata, dato che, per esempio, qualcuno potrebbe salvarsi dentro rifugi, citta e basi sotterranee, dove le radiazioni arriverebbero attenuate, o addirittura non potrebbero passare.
Magari se mi dici chi è quel "qualcuno che ha parlato quasi come te" ("quasi" quanto? "quasi" non è un termine molto scientificamente preciso) si può chiarire di cosa stia parlando.
Comunque di una cosa rimango sicuro: una supergigante che esplode a 640 anni-luce da noi non può costituire un pericolo serio, altrimenti non credo che saremmo qui a parlare, pensando a quante supernovae possono essere esplose dalla nascita della vita sulla Terra ad oggi, anche a distanze molto inferiori.... non ci hai mai pensato?
Sempre che tu non sia uno di quei catastrofisti ad oltranza.....

forse non capisci quello che uno scrive , e forse non sai come si formano le quasar, se scrivo qualcosa su questi argomenti , so quello che dico , abbi pazienza!
ti ho anche gia' risposto, e non hai capito di nuovo, provero' a farti un disegno!

lo sai come nasce e da cosa nasce una quasar ? certo che lo sai , diciamolo.
una quasar oltre che essere l'oggetto piu' luminoso dell'universo, nasce e prende energia da un disco di accrescimento di un buco nero supermassiccio. dato che i buchi neri si formano dall'esplosione di una supernovae e quella cavolo di stella sta per diventare supernovae si capisce il collegamento!
lo so benissimo che adesso betelgeuse adesso e' una gigante rossa, se fosse una quasar noi non ci saremo !!!! perche' 640 anni luce non sono nulla per una quasar ! ma non sono nulla nemmeno 640000 anni luce !
i bunker? ma ti rendi conto che una quasar incenerisce e fa diventare tutto polvere stellare e gas ? che si risucchia la galassia ? tutto viene poi condotto al disco di accrescimento del buco nero supermassiccio?
inutile dire che noi un quasar non lo vedremo mai, anche perche se betelgeuse diventasse un buco nero saremo gia' morti in quel frangente, dopodiche' comincerebbe a mangiarsi tutto cio' che lo circonda e se trova abbastanza masse da risucchiare (almeno 2 masse solari all'anno) potrebbe diventare un BN supermassiccio creare cosi' il disco di accrescimento che altro non e' che il quasar.
e comunque con l'esplosione delle stelle con 8, 10 masse solari si possono formare anche stelle di neutroni, da li pulsar, ...... insomma puo' succedere di tutto, stiamo parlando di forze in gioco mostruose , e a 640 anni luce di distanza , che per questi mostri non sono un cavolo, non e' terrorismo dire che c'e' da sperare per il male minore! anche la supernovae non sara' una passeggiata, il nostro campo magnetico fa lo scemo anche quando il sole e' ai massimi, avra' sicuramente da fare. e ripeto quella stella si avvicina alle 20 masse solari , tu sai per certo che non diventera' una ipernovae ? sai per certo che diventera' una nana bianca ? non credo, perche' nessuno lo sa. tra poco lo vediamo.
e se ne vogliamo parlare prima leggiamo,
(da wiky)
Nelle stelle con masse superiori ad 8 masse solari, la fusione nucleare continua finché il nucleo non raggiunge una massa superiore al limite di Chandrasekhar. Oltrepassato questo limite, il nucleo non riesce più a tollerare la sua stessa massa e va incontro ad un improvviso e irreversibile collasso. Gli elettroni urtano contro i protoni dando origine a neutroni e neutrini assieme ad un forte decadimento beta ed a fenomeni di cattura elettronica. L'onda d'urto generata da questo improvviso collasso provoca la catastrofica esplosione della stella in una brillantissima supernova di tipo II o di tipo Ib o Ic, se si trattava di una stella particolarmente massiccia.

Le supernovae hanno una luminosità tale da superare, anche se per breve tempo, la luminosità complessiva dell'intera galassia che le ospita. Le supernovae esplose in epoca storica nella Via Lattea furono osservate ad occhio nudo dagli uomini, che le ritenevano erroneamente delle "nuove stelle" (donde il termine nova, utilizzato inizialmente per designarle) che comparivano in regioni del cielo dove prima non sembravano essercene.[38]
L'energia liberata nell'esplosione è talmente elevata da consentire la fusione dei prodotti della nucleosintesi stellare in elementi ancora più pesanti, quali oro, magnesio ecc; questo fenomeno è detto nucleosintesi delle supernovae.[38] L'esplosione della supernova diffonde nello spazio la gran parte della materia che costituiva la stella; tale materia forma il cosiddetto resto di supernova,[38] mentre il nucleo residuo sopravvive in uno stato altamente degenere. Se la massa del residuo è compresa tra 1,4 e 3,8 masse solari, esso collassa in una stella di neutroni (che talvolta si manifesta come pulsar), che si configura stabile poiché il collasso gravitazionale, cui andrebbe naturalmente incontro, è contrastato dalla pressione del neutronio, la particolare materia degenere di cui tali oggetti sono costituiti. Tali oggetti hanno una densità elevatissima (circa 10 17 kg/m3) e sono costituiti da neutroni, con una certa percentuale di materia esotica, principalmente materia di quark, presente probabilmente nel suo nucleo.

Nel caso in cui la stella originaria sia talmente massiccia che il nucleo residuo mantiene una massa superiore a 3,8 masse solari (limite di Tolman-Oppenheimer-Volkoff),[39] nessuna forza è in grado di contrastare il collasso gravitazionale ed il nucleo collassa fino a raggiungere dimensioni inferiori al raggio di Schwarzschild: si origina così un buco nero stellare.[40] La materia costituente il buco nero si trova in un particolare stato, altamente degenere, che i fisici non sono ancora riusciti ad esplicare.[40]

Gli strati esterni della stella espulsi nella supernova contengono una grande quantità di elementi pesanti che possono essere reimpiegati in nuovi processi di formazione stellare; tali elementi possono anche permettere la formazione di sistemi extrasolari, che possono contenere, eventualmente, anche dei pianeti di tipo roccioso. Le esplosioni delle supernovae ed i venti delle stelle massicce svolgono un ruolo di primo piano nel plasmare le strutture del mezzo interstellare.[38]


Immagine:
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come si forma un buco nero
Verso il termine del proprio ciclo vitale, dopo aver consumato tramite fusione nucleare il 10% dell'idrogeno trasformandolo in elio, nel nucleo della stella si arrestano le reazioni nucleari. La forza gravitazionale, che prima era in equilibrio con la pressione generata dalle reazioni di fusione nucleare, prevale e comprime la massa della stella verso il suo centro.

Quando la densità diventa sufficientemente elevata può innescarsi la fusione nucleare dell'elio, in seguito alla quale c'è la produzione di litio, azoto e altri elementi (fino all'ossigeno e al silicio). Durante questa fase la stella si espande e si contrae violentemente più volte, espellendo parte della propria massa. Le stelle più piccole si fermano ad un certo punto della catena e si spengono, raffreddandosi e contraendosi lentamente, attraversano lo stadio di nana bianca e nel corso di molti milioni di anni diventano una sorta di gigantesco pianeta. In questo stadio la forza gravitazionale è bilanciata da un fenomeno quantistico, detto pressione di degenerazione, legato al principio di esclusione di Pauli. Per le nane bianche la pressione di degenerazione è presente tra gli elettroni.

Se invece il nucleo della stella supera una massa critica, detta limite di Chandrasekhar pari a 1,4 volte la massa solare, le reazioni possono arrivare fino alla sintesi del Ferro. La reazione che sintetizza il ferro per la formazione di elementi più pesanti è endotermica, richiede energia invece che emetterne, quindi il nucleo della stella diventa una massa inerte di ferro e non presentando più reazioni nucleari non c'è più nulla in grado di opporsi al collasso gravitazionale. A questo punto la stella subisce una contrazione fortissima, che fa entrare in gioco la pressione di degenerazione tra i componenti dei nuclei atomici. La pressione di degenerazione arresta bruscamente il processo di contrazione, ma in questo caso può provocare una gigantesca esplosione, detta esplosione di supernova di tipo II .

Durante l'esplosione quel che resta della stella espelle gran parte della propria massa, che va a disperdersi nell'universo circostante; quello che rimane è un nucleo estremamente denso e massiccio. Se la sua massa è abbastanza piccola da permettere alla pressione di degenerazione di contrastare la forza di gravità si arriva ad una situazione di equilibrio: si forma una stella di neutroni.
Se la massa supera le tre masse solari (limite di Volkoff-Oppenheimer) non c'è più niente che possa contrastare la forza gravitazionale; inoltre, secondo la Relatività generale, la pressione interna non viene più esercitata verso l'esterno (in modo da contrastare il campo gravitazionale), ma diventa essa stessa una sorgente del campo gravitazionale, rendendo così inevitabile il collasso infinito.

A questo punto la densità della stella morente, ormai diventata un buco nero, raggiunge velocemente valori tali da creare un campo gravitazionale talmente intenso da non permettere a nulla di sfuggire alla sua attrazione, neppure alla luce: si ha una curvatura infinita dello spaziotempo, che può far nascere dei cunicoli all'interno di buchi neri in rotazione. Alcuni scienziati hanno così ipotizzato che, almeno in linea teorica, è possibile viaggiare nel passato, visto che i cunicoli collegano due regioni diverse dello spaziotempo.

A causa delle loro caratteristiche, i buchi neri non possono essere "visti" direttamente ma la loro presenza può essere ipotizzata a causa degli effetti di attrazione gravitazionale che esercitano nei confronti della materia vicina e della radiazione luminosa in transito nei paraggi o "in caduta" sul buco.

Esistono anche altri scenari che possono portare alla formazione di un buco nero. In particolare una stella di neutroni in un sistema binario può rubare massa alla sua vicina fino a superare la massa di Chandrasekhar e collassare. Alcuni indizi suggeriscono che questo meccanismo di formazione sia più frequente di quello "diretto".

Un altro scenario permette la formazione di buchi neri con massa inferiore alla massa di Chandrasekhar: anche una quantità arbitrariamente piccola di materia, se compressa da una gigantesca forza esterna, potrebbe in teoria collassare e generare un orizzonte degli eventi molto piccolo. Le condizioni necessarie potrebbero essersi verificate nel primo periodo di vita dell'universo, quando la sua densità media era ancora molto alta, a causa di variazioni di densità o di onde di pressione. Questa ipotesi è ancora completamente speculativa e non ci sono indizi che buchi neri di questo tipo esistano o siano esistiti in passato.

stelle di neutroni
Le stelle di neutroni hanno una massa simile a quella del Sole. Ma il loro raggio è dell'ordine di 10 km, cioè 70.000 volte più piccolo del Sole. La loro massa è perciò impacchettata in un volume 70.0003 (circa 1014) volte più piccolo, e la densità media è quindi 1014 volte più alta. Questi valori di densità sono i più alti conosciuti, e sono impossibili da riprodurre in laboratorio: per dare un'idea delle condizioni estreme di una stella di neutroni, per riprodurre la densità osservata occorrerebbe comprimere una portaerei nello spazio occupato da un granello di sabbia. Si tratta di una densità simile a quella dei nuclei atomici, ma estesa per decine di chilometri. In effetti, le stelle di neutroni possono essere considerate nuclei atomici giganti, tenuti insieme dalla forza gravitazionale.

A causa dell'altissima densità e delle piccole dimensioni, una stella di neutroni possiede un campo gravitazionale superficiale cento miliardi (1011) di volte più intenso di quello della Terra. Una delle misure di un campo gravitazionale è la sua velocità di fuga, cioè la velocità che un oggetto deve avere per potergli sfuggire. Sulla superficie terrestre essa vale 11 km/s, mentre per una stella di neutroni si aggira intorno ai 100.000 km/s, cioè un terzo della velocità della luce.

Le stelle di neutroni sono uno dei possibili stadi finali dell'evoluzione stellare, e sono quindi a volte chiamate stelle morte o cadaveri stellari. Si formano nelle esplosioni di supernova, come il residuo collassato di una stella di grande massa (nelle supernovae di tipo II o Ib), o come il residuo di una nana bianca (nelle supernovae di tipo Ia; ipotesi oggi controversa).

Una tipica stella di neutroni ha un diametro di 20 chilometri, ha una massa minima di 1,4 volte quella del Sole (altrimenti sarebbe rimasta una nana bianca), e una massima di 3 volte quella del Sole (altrimenti collasserebbe in un buco nero). La loro rotazione è spesso molto rapida: la maggior parte delle stelle di neutroni ruota con periodi da 1 a 30 secondi, ma esistono alcune che arrivano a pochi millesimi di secondo.

La materia alla loro superficie è composta da nuclei ordinari ionizzati. Cominciando a scendere, si incontrano nuclei con quantità sempre più elevate di neutroni. Questi nuclei decadrebbero rapidamente in condizioni normali, ma sono tenuti stabili dall'enorme pressione. Ancora più in profondità, si trova una soglia sotto la quale i neutroni liberi si separano dai nuclei e hanno un'esistenza indipendente. In questa regione si trovano nuclei, elettroni liberi, e neutroni liberi. I nuclei diventano sempre di meno andando verso il centro, mentre la percentuale di neutroni aumenta. La natura esatta della materia superdensa che si trova al centro non è ancora ben compresa. Alcuni ricercatori si riferiscono ad essa come ad una sostanza teorica, il neutronio. Potrebbe essere una mistura superfluida di neutroni con tracce di protoni ed elettroni, potrebbero essere presenti particelle di alta energia come pioni e kaoni, e altri speculano di materia composta da quark subatomici. Finora le osservazioni non hanno né confermato né escluso questi stati "esotici" della materia. Tuttavia, esaminando le curve di raffreddamento di alcune stelle di neutroni conosciute, sembrerebbe confermata l'ipotesi di stati superfluidi (e anche superconduttivi), almeno in alcune zone degli strati interni di tali astri.

pulsar : http://it.wikipedia.org/wiki/Pulsar


Ultima modifica di dark side il 12/02/2011, 19:40, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 13/02/2011, 01:47 
ovvia....o 'he tu sai un sacco di 'ose...dark..maremma maiala...'o 'he tu voi rubarmi il posto?

firmato: Margherita..... [;)] [;)] [;)] [;)]



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MessaggioInviato: 13/02/2011, 02:10 
I buchi neri supermassicci non si formano da una singola stella per quanto massiccia possa essere, essi si trovano solo nel centro delle galassie e hanno impiegato milioni e milioni di anni per formarsi in epoche antiche quando nelle galassie stesse era presente molta piu materia di oggi,li si parla di milioni e anche in alcuni casi di miliardi di masse solari non certo di 20.


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MessaggioInviato: 13/02/2011, 03:25 
ma infatti se leggi sopra, ho scritto che da betelgeuse ci puo' uscire un buco nero, che lo stesso se riesce a assimilare 2 masse solari l'anno puo' diventare un supermassiccio e da li la quasar.
ma mettiamo il parere di eminenti scienziati nella discussione perche' se lo scrivo io dubitano.

PRONTA A COLLASSARE - Quando questo accadrà, sulla Terra comparirà un secondo sole. A sostenerlo è Brad Carter, ricercatore di Fisica all’University of Southern Queensland, in Australia. «Questa vecchia stella sta esaurendo il combustibile nel suo nucleo», ha dichiarato Carter. «Questo combustibile consente a Betelgeuse di continuare a brillare. Quando questo combustibile si esaurirà, la stella finirà letteralmente per collassare su se stessa e lo farà molto in fretta». Provocando un’esplosione gigante, decine di milioni di volte più luminosa del sole.
POLVERE DI STELLE - «Le stelle sono all’origine di metalli come oro, argento e di tutti gli elementi pesanti fino all’uranio… E gli atomi della Terra e dei nostri stessi corpi provengono da supernove come Betelgeuse che si sono disintegrate molti secoli fa», ha detto il dottor Carter. Alcuni esperti hanno ipotizzato che l’esplosione di Betelgeuse potrebbe dare vita a una stella di neutroni o a un buco nera distante circa 1.300 anni luce dalla Terra, e il dottor Carter afferma che le cose potrebbero andare in entrambi i modi. «C’è una possibilità ragionevole che si produca sia una stella di neutroni sia un buco nero», afferma. «Il mio sospetto però è che l’ipotesi più probabile è che Betelgeuse diventi un buco nero con una massa pari a 20 soli».

osservatorio astronomico di trieste:
Nelle prime ore dopo la deflagrazione della stella massiccia Betelgeuse, il nostro pianeta sarà investito da un imponente flusso di radiazioni elettromagnetiche, principalmente raggi ultravioletti e raggi X, i quali andrebbero a modificare l’atmosfera terrestre.

altri astronomi:
L’evento, dato ormai per certo dagli astronomi, potrebbe impiegare un po’ di tempo prima di verificarsi (anche milioni di anni), ma è probabile che Betelgeuse diventi una supernova nel 2012, illuminando il cielo notturno per due settimane.
Inoltre, successivamente la supernova provocherà la formazione di una stella di neutroni oppure di un buco nero, che sarebbe distante “appena” 1300 anni luce dalla Terra.
Secondo numerosi astronomi, nel momento in cui Betelgeuse diventerà una Supernova, essa rilascerà il 99% dell’energia prodotta sotto forma di particelle che, senza far danno, attraverseranno il nostro pianeta; questa "doccia di neutrini", porterà dei benefici alla Terra, in quanto queste particelle formano tutto ciò che è nell’Universo, inclusi materiali preziosi, quindi la supernova dovrebbe "rifocillare" il nostro suolo.

il pianeta Terra potrebbe subire delle conseguenze preoccupanti.
Nelle prime ore dopo la deflagrazione della stella massiccia Betelgeuse, il nostro pianeta sarà investito da un imponente flusso di radiazioni elettromagnetiche, principalmente raggi ultravioletti e raggi X, i quali andrebbero a modificare l’atmosfera terrestre. Probabilmente la stella esploderà già nel catastrofico 2012, l'ultimo eisodio risale nel 1607 dove fu galileo galilei a vedere il fenomeno dei due soli ad occhio nudo

la supergigante rossa Betelgeuse è destinata a "finire" come supernova. Data le relativa breve distanza da noi l'effetto ottico sarà veramente grandioso.
Sul quando non penso che si sia oggi in grado di dare una data precisa per il verificarsi dell'evento , chi monitora attentamente la stella ha notato la costante perdita di massa a cui è soggetta da tempo. Questo è il prodromo della fase successiva che sarà il collasso degli strati esterni verso il nucleo e la seguente violentissima espulsione , degli stessi , verso lo spazio esterno che genererà la grande esplosione che renderà la stella talmente luminosa da far sì che nel nostro cielo apparirà come un secondo sole.
C'è poi l'aspetto meno spettacolare del fenomeno e cioè la grande quantità di raggi cosmici che ci bombarderanno ed il lampo di raggi gamma che ci investirà , di cui valutare gli eventuali danni che potrebbero provocare al nostro sassolino sù cui navighiamo per il cosmo.

in conclusione , secondo quello che si dice in giro e anche secondo me, in base alle leggi della fisica conosciute e alle nozioni che abbiamo a disposizione oggi:
e' vicina all'esplosione perche' e' nella fase di perdita di massa (fase relativamente veloce)
potrebbe accadere domani ma anche tra molti anni, il 2012 e' una possibilita' e lo hanno detto i maya e colui che la sta studiando da tempo , non io.
date le dimensioni della stella diventera' sicuramente una supernovae che generera' una pulsar o una nana bianca , qualche probabilita' in meno per una trasformazione da gigante rossa in gigante blu e quindi ipernovae , che in ordine di probabilita' generi un buco nero, un buco nero super massiccio, una quasar . nulla di tutto questo si puo' escludere ! anche se ... e va detto , i supermassicci hanno bisogno di molta materia stellare (infatti li troviamo spesso al centro delle galassie ma anche no) che comunque betelgeuse ne e' ricca.
la differenza e' che dalla esplosione (fase supernovae) alla nana bianca o fino alla pulsar , ci puo' anche star bene, oltre sarebbe un bel problema, perche una singolarita' a 640 anni luce da qui' non e' compatibile con cio' che per noi oggi e' il nostro habitat , il nostro sistema solare e le nostre stelle vicine.

in qualunque caso non sara' una passeggiata. non e' catastrofismo ne allarmismo, e' la realta'.


Ultima modifica di dark side il 13/02/2011, 03:26, modificato 1 volta in totale.


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dark side ha scritto:


Alcuni esperti hanno ipotizzato che l’esplosione di Betelgeuse potrebbe dare vita a una stella di neutroni o a un buco nera distante circa 1.300 anni luce dalla Terra

il dottor Carter «l’ipotesi più probabile è che Betelgeuse diventi un buco nero con una massa pari a 20 soli».

osservatorio astronomico di trieste:
Nelle prime ore dopo la deflagrazione della stella massiccia Betelgeuse, il nostro pianeta sarà investito da un imponente flusso di radiazioni elettromagnetiche, principalmente raggi ultravioletti e raggi X, i quali andrebbero a modificare l’atmosfera terrestre.

altri astronomi:

L’evento, dato ormai per certo dagli astronomi, potrebbe impiegare un po’ di tempo prima di verificarsi (anche milioni di anni), ma è probabile che Betelgeuse diventi una supernova nel 2012, illuminando il cielo notturno per due settimane.
Inoltre, successivamente la supernova provocherà la formazione di una stella di neutroni oppure di un buco nero, che sarebbe distante “appena” 1300 anni luce dalla Terra.

Secondo numerosi astronomi, nel momento in cui Betelgeuse diventerà una Supernova, essa rilascerà il 99% dell’energia prodotta sotto forma di particelle che, senza far danno, attraverseranno il nostro pianeta; questa "doccia di neutrini", porterà dei benefici alla Terra, in quanto queste particelle formano tutto ciò che è nell’Universo, inclusi materiali preziosi, quindi la supernova dovrebbe "rifocillare" il nostro suolo.

il pianeta Terra potrebbe subire delle conseguenze preoccupanti.

la grande quantità di raggi cosmici che ci bombarderanno ed il lampo di raggi gamma che ci investirà , di cui valutare gli eventuali danni che potrebbero provocare al nostro sassolino sù cui navighiamo per il cosmo.



Quindi, ricapitolando:


E' certo che Betelgeuse esploderà divenendo una Supernova, da cui si originerà una stella di neutroni o un buco nero.

NON si sa per certo QUANDO questo avverrà, MA è probabile che avvenga proprio nel 2012.

Di sicuro quando questo accadrà, l' enorme energia prodotta dall' esplosione si traduttà in una ondata di raggi cosmici - raggi ultravioletti, X e gamma - che investirà il nostro pianeta.


Sulle conseguenze si leggono però pareri contrastanti: alcuni astronomi parlando di una modifica dell' atmosfera, altri invece che faranno "piovere" neutrini e materiali preziosi sul suolo.


Ora io mi chiedo: ma se i raggi ultravioletti, X, gamma modificheranno l' atmosfera e saranno dannosi per il pianeta, poi che ce ne facciamo di un pò di oro in più?!

Tanto (1) non saremo noi poveracci a beneficiarne e (2) probabilmente saremo comunque morti.

Io ora comincio a capire come mai stanno costruendo tutti quei bunker antiatomici, compresi alcuni destinati a raccogliere le semenze delle specie vegetali...


Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 13/02/2011, 09:38 
Bellissimo post... MOLTO interessante, come quasi tutti i post del forum [8D]

Però non ho capito una cosa: il buco nero inghiotte la materia, e fin qui non ci piove. Diciamo che sarebbe come prendere una rete e riempirla di pietre, quindi la rete si "affossa" sempre più. Ma poi che succede? Il tessuto si strappa e quindi c'è una correlazione dall'altra parte, ovvero il buco bianco che espelle la materia, oppure il tessuto non si strappa? [8)]
Mi pare stranissimo che il tessuto non si strappi. Inghiottendo la materia, anche comprimendola, prima o poi si arriva al collasso... o no?



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MessaggioInviato: 13/02/2011, 09:51 
Adoro i paradossi della fisica.

Se nel 2012 vedremo Betelgheuse esplodere significa che questa stella è esplosa 1.3oo anni fa, perchè dista da noi 1.3oo anni luce. Per assurdo su Vega apparirebbe già esplosa da almeno 19 anni (oggi manca 1 anno al 2012), poichè dista da noi 20 a.l.

Ma la cosa paradossale in tutta questa vicenda è che qualcuno abbia predetto che la stella esploderebbe proprio nel 2012, notizia a mio avviso priva di ogni fondamento perchè è impossibile prevedere quando una stella esplode...

Secondo me al primo che farà uno starnuto fuori dalla media degli starnuti nel 2012, verrà data conferma di tale profezia. Tutto questo purtroppo è segno del dilagare dell'ignoranza attraverso i media e della voglia di vendere qualsiasi cosa per profitto o per semplice gloria personale.



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MessaggioInviato: 13/02/2011, 09:57 
E' una annosa questione.


Stando alle teorie scientifiche ufficiali che conosco, la materia verrebbe in qualche modo "distrutta" - contraddicendo al Principio di Conservazione, quello per cui "Nulla si crea e nulla si distrugge".

In parole povere, la materia non verrebbe espulsa da nessun "buco bianco", semplicemente perchè i buchi bianchi non esisterebbero.

Questa cosa mi ha sempre lasciato perplesso, per i motivi di coerenza scientifica sopra esposti.


Visto che hai stimolato la mia curiosità, voglio verificare se non ci sono aggiornamenti e/o errata corrige recenti su questo campo.


Torno presto (spero) con qualche risposta affidabile. [;)]

Saluti,

Aztlan



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MessaggioInviato: 13/02/2011, 10:04 
Cita:
cagliari79 ha scritto:

Bellissimo post... MOLTO interessante, come quasi tutti i post del forum [8D]

Però non ho capito una cosa: il buco nero inghiotte la materia, e fin qui non ci piove. Diciamo che sarebbe come prendere una rete e riempirla di pietre, quindi la rete si "affossa" sempre più. Ma poi che succede? Il tessuto si strappa e quindi c'è una correlazione dall'altra parte, ovvero il buco bianco che espelle la materia, oppure il tessuto non si strappa? [8)]
Mi pare stranissimo che il tessuto non si strappi. Inghiottendo la materia, anche comprimendola, prima o poi si arriva al collasso... o no?


Per quel che ho sempre letto (e sempre immaginato) il "tessuto si ..strappa, o meglio, si isola, (come una goccia d'acqua che si stacca e precipita) creando un ... Iperspazio!
E' quello che secondo il mio parere creano gli UFO per viaggiare, annullando così il tempo dei viaggi (fatti istantaneamente, i famosi "balzi"!).
Per quello che li vediamo apparire e scomparire all'improvviso, molte volte; sarà così?
Non vedo altra via per viaggiare senza far trascorrere il tempo ...
Ora, all'interno di un "Black-Hole", isolato dal nostro Spazio-Tempo, cosa accadrà? This is the question!


Ultima modifica di Ufologo 555 il 13/02/2011, 10:06, modificato 1 volta in totale.


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