he he he , la famosa scacchiera , si e' messo in moto qualcosa, ..... il petrolio sta scarseggiando, ora i dittatori , cosi' come i talebani (CIA) , non vanno piu' di moda, le promesse ai dittatori fatte un tempo oggi costano troppo, bisogna cambiare le carte in tavola. io prevedo bombe, e anche poco intelligenti, dove il popolo riesce bene, dove e' forte la dittatura ci saranno interventi........... mi chiedo... noi che siamo , anzi, lui che e' tanto tanto amico di gheddafi, quando gli usa ci chiameranno che facciamo? lo attacchiamo o lo difendiamo?

Christex, perchè sfruttare fino all'ultima goccia. Sarebbe assolutamente imprevidente. Supponiamo invece che serva rendere sconveniente il petrolio, gradualmente. In modo da creare una nuova economia che sfrutti altre risorse e sistemi energetici, facendo arricchire sempre le solite lobby beninteso. Ma allo stesso tempo dando alle potenze occidentali un vantaggio economico e strategico assoluto. Te la immagini una Cina che va a benzina mentre l'occidente va a, che ne so, fusione fredda? Qualsiasi cosa introducano ovviamente ce la faranno pagare a peso d'oro, non parlo di free energy. Quello che dico è che l'occidente è al tracollo economico e sociale. E se anche avesse le tecnologie per cambiare radicalmente la politica energetica non se lo potrebbe permettere perchè i costi di riconversione dei sistemi industriali ed energetici sono assolutamente proibitivi. Ma supponiamo che il petrolio arrivi a 250 dollari al barile. Che venga contingentato. Che chiudano il canale di Suez alle petroliere dirette in occidente. Improvvisamente diventerebbe inevitabile. E saremmo pronti a qualsiasi sacrificio, perchè in alternativa ci sarebbe il crollo totale. A questo punto sarebbe l'occidente a detenere il potere e le risorse energetiche, capovolgendo di fatto la situazione attuale e togliendo gran parte del loro potere alla dinastia Saudita e agli altri signori del petrolio.
Il controllo dell'energia è il controllo del pianeta. Basti pensare al ricatto energetico russo del gas...

Sì ma con una guerra in atto tu pensi che certe cose possano accadere?
Non so se te ne sei reso conto ma la bomba sotto il sedere ce l'abbiamo noi Europei, mica i Cinesi.

Niente capita per caso, direi che ormai si è capito.
A mio avviso stavolta siamo di fronte a qualcosa di epocale.

Li attaccheremo,perchè siamo stupidi e godiamo nel darci colpi di bastone sulle P....e.
Sarà quello che vuole La nostra "amica" America e qualche Padano con la vista un po corta.

Penso che qualsiasi tracollo dell'europa faciliti solo le cose se il piano è questo. A patto di non perdere il controllo dei territori definitivamente. E' chiaro che la bomba sotto al culo ce l'abbiamo noi. Ma tu credi che davvero l'America abbia intenzione di farsi surclassare dalla Cina? Senza pensare ad un piano di destabilizzazione di un'ordine mondiale che li vede sfavoriti nel prossimo futuro? Non possono fare la guerra in Corea del Nord. La Cina ha chiaramente posto il suo veto. Bisogna scatenare la guerra altrove. Non dico che dietro a tutto ci sia l'America, ma ci sono dei poteri forti in Occidente che a mio avviso sentono di star perdendo la partita per il controllo delle risorse del pianeta...

Se guardi la storia vedi che i centri di potere ciclicamente si spostano.
Il centro del Mondo sembra che nel prossimo futuro sarà l'Asia (anzi lo è già).
All'Europa purtroppo verrà lasciato il ruolo di periferia in declino.

Gli USA ora pagano scelte strategiche sbagliate e difficilmente potranno mantenere il ruolo di leader Mondiale.

Vi era una terza via per l'Europa,purtroppo se l'hanno fatta sfuggire di mano ed era la via dell'amicizia con i paesi Arabi con i quali l'Italia avendo avuti buoni rapporti in passato è sviluppata grazie a loro.
Ma i nostri governanti hanno voluto seguire i consigli degli Americani,i quali la loro convenienza è stata l'allontanamento degli Italiani e degli Europei da questi paesi.

Be, a me sembra che sia gia' iniziata....

Storicamente noi italiani sbagliamo sempre le alleanze.
Vedi Prima e Seconda Guerra Mondiale.


Anche per la Libia la situazione si è evoluta drasticamente.

Vediamo il petrolio a quanto schizzerà domani all'apertura delle Borse.

Berlusconi non si preoccupa: "Non ho sentito Gheddafi sarà troppo occupato". Chi, invece, manifesta timori è il ministro dell'Interno Bobo Maroni (leggi l'articolo). Se la protesta dovesse proseguire e se Tripoli dovesse eliminare i controlli nei porti e lungo le coste, centinaia di migliaia di uomini darebberro l'assalto alle coste italiana in cerca di aiuto

Qui i dettagli: http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/02 ... nti/93121/

Libia, ancora sangue, 200 morti a Bengasi



Sanguinosa repressione del regime che non commenta le violenze. Sparatoria a Tripoli

20 febbraio, 13:06

IL CAIRO - Sono duecento i morti e ottocento i feriti negli scontri fra manifestanti e forze dell'ordine a Bengasi. Lo riferisce Sami Mahmoud, attivista dei diritti umani, alla televisione satellitare Al Jazira.

VESCOVO TRIPOLI,NON SI SA CHI COMANDA A BENGASI - "Non siamo in grado di sapere a chi appartengano in questo momento Bengasi e le altre città della Cirenaica": è quanto ha affermato il vescovo di Tripoli, monsignor Giovanni Martinelli, raggiunto telefonicamente dall'ANSA. Nella capitale invece "l'atmosfera è tranquilla e stamane si vedono solo piccoli cortei di sostegno a Gheddafi", ha raccontato il presule. "Avevamo chiesto alle autorità libiche protezione per le chiese e i conventi della Cirenaica e ci hanno risposto che loro non possono fare niente", ha detto il vescovo. Monsignor Martinelli si è però dichiarato possibilista sull'evolversi della situazione. "Io penso che possa esserci una forma di riconciliazione. E' un Paese grande, è un Paese che non vuole guerre o conflitti", ha osservato. "Certo - ha precisato - ci deve essere un gesto di tolleranza da entrambe le parti"

La repressione di Muammar Gheddafi si abbatte sulla Cirenaica in rivolta, soprattutto a Bengasi, dove fonti mediche citate da Al Jazira hanno denunciato una "spaventosa carneficina". Le forze di sicurezza, secondo il racconto di testimoni, hanno anche sparato contro un corteo funebre uccidendo almeno 15 persone. In quattro giorni di violenze, secondo Human Rights Watch, i morti in Libia sono 84, ma l'opposizione parla di 120 e oltre. Dal Paese, dove internet è bloccato da ieri, poco trapela se non da fonti ufficiali. In nottata l'agenzia libica Jana ha riferito che decine di arabi sono stati arrestati perché membri di una "rete" cui compito è destabilizzare la Jamahiriya.

TRIPOLI, NOTTE DI SCONTRI A FUOCO - Un residente a Tripoli, contattato dall'ANSA, ha segnalato che come già nella precedente anche la notte scorsa si sono uditi colpi di armi da fuoco. L'uomo, citando anche altri testimoni, ha precisato che le sparatorie sono avvenute non solo fra polizia e manifestanti, ma anche fra sostenitori e avversari del leader libico Muammar Gheddafi, nelle zone di Janzur, Tajura, Gurgi, Gargaresh. A Tripoli le scuole oggi sono chiuse e la città viene descritta "sottotono": alcune rotonde nei pressi della caserma di Bab El Azziziya sono presidiate da militari armati.

Nel buio dell'informazione interrotta, con il blocco di Internet e Facebook inaccessibile, anche in mancanza di notizie certe gli echi dei disordini in Libia si fanno comunque sempre più drammatici: per il quarto giorno consecutivo, disordini e violenze ieri sono stati segnalati a Bengasi, dove le forze di sicurezza, secondo testimoni, hanno aperto il fuoco su un corteo funebre provocando almeno 15 morti. Nel capoluogo della Cirenaica, città tradizionalmente avversa a Muammar Gheddafi, il temuto massacro sembra essere già cosa fatta. Una fonte locale citata dall'agenzia Reuters parla di "decine" di vittime mentre la BBC, sul suo sito online, afferma che per sparare sulla folla i cecchini del regime avrebbero fatto uso di fucili mitragliatori e mortai. Mentre da più parti si parla di un apparato che sta perdendo controllo di almeno una parte del paese, l'agenzia ufficiale Jana ieri sera ha dato notizia dell'arresto di decine di cittadini di Paesi arabi appartenenti a una "rete" che aveva lo scopo di "destabilizzare" il Paese.

AGENZIA JANA, ARRESTATI DECINE CITTADINI ARABI - Le autorità libiche hanno fatto sapere di aver arrestato decine di cittadini stranieri di Paesi arabi appartenenenti a una "rete" che aveva lo scopo di destabilizzare il Paese. Lo ha reso noto l'agenzia di stampa ufficiale libica Jana.

SITO GIORNALE, FIGLIO GHEDDAFI ASSEDIATO A BENGAZI - Il figlio di Gheddafi, Saadi, si trova a Bengazi assediato dai manifestati che vogliono arrestarlo, secondo quanto riferisce il sito Internet del quotidiano 'Libya El Yom'. Lo stesso giornale parla inoltre di una forza militare speciale, capeggiata da Abdallah Al Senoussi -genero e capo della guardia speciale dello stesso Gheddafi- e composta da circa 1500 soldati, diretta nella città nell'est del Paese per prelevare Saadi e riportarlo a Tripoli.

Continua....
http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 70705.html

....sembra che le cose stiano rapidamente precipitando ... addirittura razzi Rpg e armi anti-carro contro i manifestanti....

Le cose in Libia si fanno serie. Al contrario di Mubarak, Gheddafi ha ancora i mezzi e i sostenitori per cercare di sedare la rivolta.
Lo scontro si farà sempre più grande man mano che passano i giorni.
E non solo in Libia ovviamente.

...primi blandi segnali di contagio anche in Cina....

La Cina prima o poi dovrà fare i conti con la sua realtà e le sue contraddizioni.
150 milioni di ricchi sfondati e 1 miliardo e passa di poverissimi.

In tutto questo fa impressione il ruolo esercitato dal Web.
Un'arma a doppio taglio per tutti i governi del Mondo.