Forte terremoto in Nuova Zelanda
A Christchurch almeno 65 morti
Città devastata, centinaia i feriti, decine sotto le macerie. Il premier: «Il giorno più nero del Paese»
SISMA DI MAGNITUDO 6,3. MA LA SCOSSA è AVVENUTA A SOLI 4 KM DI PROFONDITà
Un terremoto di magnitudo 6,3 ha scosso oggi Christchurch, la seconda città della Nuova Zelanda, causando almeno 65 morti oltre a centinaia di feriti e decine di dispersi, oltre a centinaia di persone intrappolate sotto le macerie. Il terremoto è avvenuto in pieno giorno «Il bilancio di cui dispongo al momento è di 65 morti e potrebbe aggravarsi - ha detto il premier John Key - è un'enorme tragedia per questa città, per la Nuova Zelanda, per la gente a cui siamo vicini. Potrebbe essere il giorno più nero della Nuova Zelanda». Sono fra 150 e 200 le persone ancora intrappolate sotto gli edifici crollati. Lo ha detto a Radio New Zealand il sindaco di Christchurch Bob Parker, che ha proclamato lo stato d'urgenza che chiude l'accesso al centro città per garantire la sicurezza del pubblico e permettere alle squadre di soccorso di operare. L'aeroporto è stato chiuso e l'ospedale di Christchurch è stato temporaneamente evacuato, ma i pazienti sono stati riportati nella struttura dopo che l'edificio non è stato considerato a rischio. Le linee elettriche e telefoniche sono interrotte, le tubature scoppiate, le strade allagate e le macchine parcheggiate sepolte dalle macerie
LA SITUAZIONE - Christchurch è la capitale dell'Isola del sud della Nuova Zelanda, con circa 300mila abitanti. Ha la caratteristica di avere una zona centrale, percorsa dal fiume Avon, ricca di edifici d'epoca, alcuni in pietra, realizzati dai primi coloni con stili che ricordavano quelli dei secoli scorsi in Gran Bretagna. Fondata a metà dell'Ottocento, i primi coloni qui cercarono di riprodurre una società che fondeva nobiltà e religiosità, in una sorta di «Nuova Inghilterra» ideale e perfetta, che si è tradotta anche nelle scelte architettoniche. Nel tempo, ovviamente, si sono aggiunti molti edifici moderni e nei decenni scorsi con caratteristiche antisismicche (strutture in acciaio e pareti in prefabbricato) che al terremoto hanno resistito bene, tranne alcune ecczioni per strutture in cemento armato. Si sono sbriciolati invece diversi edifici in muratura o pietra più vecchi, di solito di due-tre piani al massimo, o antichi. Tra questi ultimi anche la cattedrale della città, nel cuore di Christchurch: la torre è completamente crollata, forti danni anche al corpo centrale. Una parte del tetto è crollata.
SISMA SUPERFICIALE - Grazie ai sistemi di costruzione recenti i terremoti, molto frequenti in Nuova Zelanda, non lasciano quasi mai bilanci disastrosi, almeno per quanto riguarda le vittime. Questa volta però il sisma è stato devastante per le sua caratteristiche. Ha raggiunto magnitudo 6,3 e l'epicentro è stato rilevato a 5 chilometri dalla città e a soli 4 chilometri di profondità. Una origine molto superficiale e quindi capace di conseguenza molto gravi. Secondo l'Istituto di geofisica americano (USGS), è stato seguito da molte scosse di assestamento. Christchurch, 340.000 abitanti, era stata colpita il 4 settembre scorso da un terremoto di magnitudo 7,1, che non aveva causato vittime, ma danni ingenti. Ma una spiegazione della devastazione causata questa volta arriva dai sismologi italiani: ad attivarsi è stata una faglia del tutto sconosciuta ai geologi. Il presidente dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, spiega: «Il terremoto è avvenuto in una faglia che non era nota, gli stessi geofisici locali non ne conoscevano l'esistenza. Infatti la zona colpita oggi era stata considerata in passato come una zona a bassissima pericolosità sismica».
http://www.corriere.it/cronache/11_febb ... 137b.shtmlFonte: Corriere.it