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MessaggioInviato: 09/03/2011, 16:44 
i mafiosi prosperano grazie a chi li fa prosperare. Le moderne mafie hanno un'organizzazione di tipo industriale se proliferano è perchè c'è chi fa affari con loro. Quelli che fanno affari con le mafie sono quelli che hanno capitali da investire. Chi ha questi capitali?
Politici e industriali.
Semplice e chiaro
E' il caso di tirare in ballo complicate teorie evolutive per spiegare come le popolazioni del sud e del nord siano geneticamente provenienti da due linee distinte, i primi dall'homo mafiosus i secondi dall'Homo rectus, quando basta dare una fugace occhiata con occhio scientifico al nostro Papi, polentone DOC per vederle smentite [:p]?



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MessaggioInviato: 09/03/2011, 16:46 
::::::E IO PAGO:::::::

"
Nel 1984 fu il governo di Bettino Craxi a deciderne la soppressione: la Casmez fu però sostanzialmente convertita in una erede, l’Agensud, che durò ancora fino al 1993, quando chiuse i battenti sotto il governo di Giuliano Amato. A questa data l’investimento complessivo per il Sud è calcolato in 279.763 miliardi di lire (vale a dire 140 miliardi di euro)."


http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/ ... tegoria=11


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MessaggioInviato: 09/03/2011, 16:53 
Lol ... mi sa che di questo passo l'unica cosa alla quale dovremo pensare saranno i TSO per un numero sempre maggiore di persone, a prescindere dalla regione di appartenenza.

Un grazie sentito a tutti i figuranti [:o)]


Ultima modifica di eSQueL il 09/03/2011, 16:54, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/03/2011, 17:00 
150 Anni dell'Unità d'Italia – “Garibaldi non è stato un eroe”.
: Fanpage intervista Gustavo Rinaldi
7 marzo 201117:26pubblicato da Giovanni Carzana 71

Immagine


Il 17 marzo 2011 ricorrono i 150 anni dell’Unità d’Italia. Una celebrazione che sembra essere balzata agli onori della cronaca più per le polemiche relative alle scuole e agli uffici chiusi che per il reale significato di questa data. Il 17 marzo 1861 venne proclamato infatti il Regno d’Italia e viene ricordata come la data “ufficiale” della nascita della nostra nazione.

Ci ha pensato Roberto Benigni con la sua perfomance a Sanremo a riportare la luce dei riflettori sul valore storico dell’Unità d’Italia. L’esibizione del comico toscano al Teatro Ariston, definita da alcuni uno dei momenti più alti che la Tv italiana ricordi, ha spaziato dall’Inno di Mameli alle figure principali del Risorgimento italiano (Garibaldi su tutti).

Proprio all’Eroe dei Due Mondi è dedicato il nuovo volume di Gustavo Rinaldi. Garibaldi – L’avventuriero, il massone, l’opportunista, il titolo dell’opera. Come si può facilmente intuire Rinaldi, scrittore e storico (già autore dei volumi 1799: la Repubblica dei traditori e Il Regno delle Due Sicilie: tutta la verità), analizza in chiave critica il condottiero della spedizione dei Mille.

“Sicuramente non è stato un eroe per le popolazioni duosiciliane, prima illuse e poi ingannate”, sostiene Gustavo Rinaldi; “fu lui stesso ad ammetterlo, anni dopo, nel 1868, testualmente: Gli oltraggi subite dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili…non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate“. Inoltre, tra i temi al centro dell’intervista, le condizioni economiche del Regno delle Due Sicilie e la Questione Meridionale.


A suo giudizio è giusto celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia?

“La celebrazione dell’Unità d’Italia, a distanza di 150 anni, non può prescindere dal riconoscere, ammettere che quell’unità, per quanto riguarda il Regno delle Due Sicilie, fu ottenuta contro la stragrande maggioranza degli abitanti di quel Regno. Fu una vera e propria invasione, garibaldina prima, piemontese poi; un’aggressione militare (da parte piemontese) senza alcun casus belli, senza dichiarazione di guerra, in violazione di tutti i trattati internazionali allora in vigore, calpestando il sacrosanto diritto all’autodeterminazione dei popoli attraverso lo svolgimento di un plebiscito fasullo, una vera e propria farsa, un imbroglio sotto tutti i punti di vista”.

Come descriverebbe il Risorgimento da un punto di vista storico?


“Il Congresso di Vienna del 1815, dopo la definitiva sconfitta di Napoleone Bonaparte, sancì la restaurazione degli Stati italiani quali erano prima delle invasioni francesi, con due importanti eccezioni: la Repubblica di Genova fu annessa al regno di Sardegna e quella di Venezia all’Impero asburgico, sic et simpliciter. I genovesi si ribellarono a quella forzata annessione nel 1849: Genova fu bombardata e saccheggiata. Il Lombardo-Veneto mal tollerava, ovviamente, la sia pur illuminata amministrazione asburgica: gli austriaci erano stranieri, a tutti gli effetti. Non a caso la cosidetta prima guerra d’indipendenza vide la partecipazione di tutti gli Stati italiani contro l’Impero asburgico, compreso il Regno duosiciliano. Italiani contro Austriaci. Così iniziò il Risorgimento: la cacciata dello straniero dalla penisola ne era il collante. Dopo, invece, il Regno di Sardegna, per meri interessi personali, scatenò una guerra fra italiani, quale fu l’invasione del Regno delle Due Sicilie, e non fu più Risorgimento”.

Cosa ne pensa dell’esibizione di Roberto Benigni a Sanremo, dedicata principalmente ai 150 anni dell’Unità d’Italia?

“Benigni è un grande comico. Parlare dell’unità d’Italia è cosa seria”.

Cosa è accaduto in particolare a Pontelandolfo e Casalduni durante il Risorgimento?

“Le Marzabotto delle Due Sicilie. Truppe regolari dell’esercito piemontese, da poco italiano, commisero crimini orrendi contro l’umanità. Un esempio per tutti: le stragi di Pontelandolfo e Casalduni del 1861. Il maggior responsabile di quegli eccidi, il generale Enrico Cialdini, dovrebbe essere etichettato, riconosciuto, condannato quale criminale di guerra e, invece, il suo nome campeggia ancora sulle facciate delle caserme dell’esercito italiano come se fosse stato un eroe”.

Lei ha da poco pubblicato un volume dedicato a Giuseppe Garibaldi. Come descriverebbe in estrema sintesi la figura di colui che è passato alla storia come l’Eroe dei Due Mondi?

“Avventuriero, massone, opportunista come nel titolo del mio ultimo libro. Di eroico, poco o niente, come si dimostra, a parer mio, leggendo il testo. Sicuramente non è stato un eroe per le popolazioni duosiciliane, prima illuse e poi ingannate. Fu lui stesso ad ammetterlo, anni dopo, nel 1868, testualmente: Gli oltraggi subite dalle popolazioni meridionali sono incommensurabili…non rifarei oggi la via dell’Italia meridionale, temendo di essere preso a sassate. In sintesi, fu un burattino nelle mani del prestigiatore Cavour”.

Quello del Regno delle Due Sicilie era “inquadrabile” come un dominio straniero del Sud Italia?

“Il Regno delle Due Sicilie era uno Stato autonomo, indipendente, retto da una monarchia diventata autoctona ben prima del 1860. Duosiciliani erano i componenti del Governo, della Magistratura, delle Forze Armate e di Polizia, della P.A., delle Università ecc. ecc. Stranieri erano i turisti e gli imprenditori stranieri che trovavano remunerativo investire in quelle province, senza alcun incentivo statale! Stranieri anche i Reggimenti svizzeri, sciolti nel 1859, che erano solo una piccola componente dell’Esercito. Truppe mercenarie, certo, come la legione ungherese nel Regno



http://www.fanpage.it/150-anni-dellunit ... o-rinaldi/



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http://cronologia.leonardo.it/storia/biografie/garibal5.htm



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Blissenobiarella ha scritto:

i mafiosi prosperano grazie a chi li fa prosperare. Le moderne mafie hanno un'organizzazione di tipo industriale se proliferano è perchè c'è chi fa affari con loro. Quelli che fanno affari con le mafie sono quelli che hanno capitali da investire. Chi ha questi capitali?
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La buttate sempre sul razzismo (quello ipotetico degli altri)..

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Ufologo 555 ha scritto:

Scherzo, ma ...
Se parlo io mi capiscono tutti; se parlano altre regioni non capisco nessuno.
Ndo' sta questa Italia? Cosa ho a che fare con un siciliano? Un calabrese cosa ha a che fare con un ligure? Un veneto cosa ha a che fare con un pugliese? [8D]

Non ci crederete:
ecco perchè la maggioranza dei Siciliani non vuole il Ponte!,perchè le radici del marcio non ci infestano!,in quanto il marcio è sempre stato generato dalla testa.


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MessaggioInviato: 09/03/2011, 19:26 
Il bello è sapere dov'è la testa! Ahahahahah, ciao bleffort; ma non ce l'ho mica con te .... [:D] Sai, tutto 'sto gran casino per questa "unione" ... che se non fosse stato Ciampi a cominciare a cantare l'inno italiano, avrebbero continuato a fregarsene tutti! Per non parlare della bandiera: è esposta solo nelle istituzioni o nei campionati mondiali; che vergogna. Quindi è vero: non gliene frega prorio niente a nessuno! [8D]

Ah, no! La mostra anche fgb! [:D] Immagine


Ultima modifica di Ufologo 555 il 09/03/2011, 19:30, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/03/2011, 19:58 
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rmnd ha scritto:

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Blissenobiarella ha scritto:

i mafiosi prosperano grazie a chi li fa prosperare. Le moderne mafie hanno un'organizzazione di tipo industriale se proliferano è perchè c'è chi fa affari con loro. Quelli che fanno affari con le mafie sono quelli che hanno capitali da investire. Chi ha questi capitali?
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La buttate sempre sul razzismo (quello ipotetico degli altri)..

l'evoluzione 'Homo mafious' non è genetica ma culturale.


Si si, siamo noi che la buttiamo sul razzismo [:)]...Purtroppo è un brutto vizio quello di chiamare le cose con il loro nome.

La cosa che mi stupisce rmnd, è che ti scagli contro un ignoto meridionale reo secondo te di essere portatore di una cultura mafiosa, invece poi difendi mister B. questa stessa cultura è male conclamato, accolto, definito eroico, spacciato con entusiasmo per imprevedibilità creativa, .
Ma verso gli ignoti ci si si può scagliare senza dover rendere conto a nessuno...Verso i noti è tutt'altro paio di maniche, vero?



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MessaggioInviato: 09/03/2011, 20:55 
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Blissenobiarella ha scritto:

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rmnd ha scritto:

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Blissenobiarella ha scritto:

i mafiosi prosperano grazie a chi li fa prosperare. Le moderne mafie hanno un'organizzazione di tipo industriale se proliferano è perchè c'è chi fa affari con loro. Quelli che fanno affari con le mafie sono quelli che hanno capitali da investire. Chi ha questi capitali?
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Si si, siamo noi che la buttiamo sul razzismo [:)]...Purtroppo è un brutto vizio quello di chiamare le cose con il loro nome.

La cosa che mi stupisce rmnd, è che ti scagli contro un ignoto meridionale reo secondo te di essere portatore di una cultura mafiosa, invece poi difendi mister B. questa stessa cultura è male conclamato, accolto, definito eroico, spacciato con entusiasmo per imprevedibilità creativa, .
Ma verso gli ignoti ci si si può scagliare senza dover rendere conto a nessuno...Verso i noti è tutt'altro paio di maniche, vero?


Ignoti ? ma sono così tanti che non basta una vita ad elencarli tutti.

Berlusconi è solo un imprenditore, come tanti, come un De Benedetti , come un Agnelli, e tanti altri.


I mafiosi vivono alle spalle del lavoro altrui. Vivono di minacce, estorsioni, pizzo, traffico di droga, di armi, appalti nelle costruzioni ( impiego di materiali scadenti come il cemento misto sabbia di mare. con tutto quello che consegue sulla sicurezza), appalti per lo smaltimento dei rifiuti e sulla differenziata, appalti sulle energie alternative, sversamento di sostanze tossiche, traffico di rifiuti, turbative d'asta.

Berlusconi come tanti altri imprenditori, creano occupazione e ricchezza.
Solo in mediaset ci sono oltre 5000 dipendenti, senza contare la mondadori, e tutto l'indotto.

Se in Italia ci fossero più 'mali assoluti' come Berlusconi e meno mafiosi o piagnoni meridionali che aspettano che qualcuno faccia qualcosa per loro, vivremmo tutti meglio.

Il problema che in Italia ci sono pochi Berlusconi e tanti inetti, delinquenti, e parassiti e tante anime belle che vedono il mondo in bianco e nero.



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MessaggioInviato: 10/03/2011, 09:01 
A quanti da da lavorare la 'ndrangheta? Quello che dici di Berlusconi lo puoi benissimo dire di ogni grosso 'ndraghetista e viceversa. Berluscoi ha creato posti di lavoro? E quanti lui e il suo circo governativo ne hanno distrutti in questi anni di malgoverno? L'Italia industriale è morta ed è morta grazie al berlusconismo non al comunismo che tanto vi fa paura. Oggi mentre l' Europa comincia a risalire la china della ricrescita cosa fa L'Italia? E' ferma, paralizzata, impegnata in riforme farsa che servono per sistemare gli amichetti, accontentale alleati idioti ed evitare il carcere a criminali istituzionali invece di rimettersi in corsa con piani di rilancio che le permetterebbero di sfruttare questo momento per dare nuova aria alle industrie italiane.

E ci vorrebbero più uomini come berlusconi? Cosa accadrebbe secondo te con più uomini come berlusconi?con più uomini a pretendere leggi su misura per se e la sua casta, ci sarebbe il posto per leggi egualitarie? Con più persone che assegnano posti di potere solo alle persone che si prostrano davanti a lui e lo compiacciono, che senso avrebbe acquisire meriti e competenze attraverso anni di studio e lavoro? Con più persone entusiaste di dare appoggio a criminali convinti che siano degli eroi e di criminalizzare persone che cercano di applicare la giustizia o la pretendono, che mondo sarebbe?
C'è questo mondo oggi forse da qualche parte nei paesi sottosviluppati dove regnano dittatori e criminali...



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Blissenobiarella ha scritto:

A quanti da da lavorare la 'ndrangheta? Quello che dici di Berlusconi lo puoi benissimo dire di ogni grosso 'ndraghetista e viceversa. Berluscoi ha creato posti di lavoro? E quanti lui e il suo circo governativo ne hanno distrutti in questi anni di malgoverno? L'Italia industriale è morta ed è morta grazie al berlusconismo non al comunismo che tanto vi fa paura. Oggi mentre l' Europa comincia a risalire la china della ricrescita cosa fa L'Italia? E' ferma, paralizzata, impegnata in riforme farsa che servono per sistemare gli amichetti, accontentale alleati idioti ed evitare il carcere a criminali istituzionali invece di rimettersi in corsa con piani di rilancio che le permetterebbero di sfruttare questo momento per dare nuova aria alle industrie italiane.

E ci vorrebbero più uomini come berlusconi? Cosa accadrebbe secondo te con più uomini come berlusconi?con più uomini a pretendere leggi su misura per se e la sua casta, ci sarebbe il posto per leggi egualitarie? Con più persone che assegnano posti di potere solo alle persone che si prostrano davanti a lui e lo compiacciono, che senso avrebbe acquisire meriti e competenze attraverso anni di studio e lavoro? Con più persone entusiaste di dare appoggio a criminali convinti che siano degli eroi e di criminalizzare persone che cercano di applicare la giustizia o la pretendono, che mondo sarebbe?
C'è questo mondo oggi forse da qualche parte nei paesi sottosviluppati dove regnano dittatori e criminali...


Lol ... questo si chiama parlar chiaro [}:)]

ME PIASE!! [:D]



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MessaggioInviato: 10/03/2011, 10:31 
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Blissenobiarella ha scritto:

A quanti da da lavorare la 'ndrangheta? Quello che dici di Berlusconi lo puoi benissimo dire di ogni grosso 'ndraghetista e viceversa. Berluscoi ha creato posti di lavoro? E quanti lui e il suo circo governativo ne hanno distrutti in questi anni di malgoverno? L'Italia industriale è morta ed è morta grazie al berlusconismo non al comunismo che tanto vi fa paura. Oggi mentre l' Europa comincia a risalire la china della ricrescita cosa fa L'Italia? E' ferma, paralizzata, impegnata in riforme farsa che servono per sistemare gli amichetti, accontentale alleati idioti ed evitare il carcere a criminali istituzionali invece di rimettersi in corsa con piani di rilancio che le permetterebbero di sfruttare questo momento per dare nuova aria alle industrie italiane.

E ci vorrebbero più uomini come berlusconi? Cosa accadrebbe secondo te con più uomini come berlusconi?con più uomini a pretendere leggi su misura per se e la sua casta, ci sarebbe il posto per leggi egualitarie? Con più persone che assegnano posti di potere solo alle persone che si prostrano davanti a lui e lo compiacciono, che senso avrebbe acquisire meriti e competenze attraverso anni di studio e lavoro? Con più persone entusiaste di dare appoggio a criminali convinti che siano degli eroi e di criminalizzare persone che cercano di applicare la giustizia o la pretendono, che mondo sarebbe?
C'è questo mondo oggi forse da qualche parte nei paesi sottosviluppati dove regnano dittatori e criminali...


Quoto......

cosa sono poi quei 5000 lavoratori in mediaset? facciamo 10000 con l'indotto? Ufff... quanti posti di lavoro.
Ne aveva promessi un milione e mezzo. Aveva promesso stop alla mafia, ripresa economica, il sud di nuovo una parte italiana efficente e senza corruzione, aveva promesso meno immigrazione, piu' cultura e chi piu' ne ha piu' ne metta.

E cosa abbiamo dopo 20 anni?
Debito pubblico aumentato.
Un crescente odio tra sud e nord.
Immigrazione ai massimi livelli.
Cultura e informazione ai minimi livelli.
Disoccupazione preoccupante.

E basta, mi fermo qui per non dire altro...



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MessaggioInviato: 10/03/2011, 10:44 
con l'elezione popolare dei procuratori e pm sarebbe la ciliegina sulla torta del federalismo:


La Lega non molla:
"Procuratori e pm eletti dal popolo"

L'intervista Lussana (Lega) difende la riforma: "Porrà fine all'autoreferenzialità dei magistrati".


«La Lega Nord darà un contributo convinto alla riforma della giustizia preannunciata dal governo e respinge al mittente l’accusa secondo la quale ci sarebbe nella maggioranza un patto di scambio tra giustizia e federalismo». Carolina Lussana, vicecapogruppo della Lega Nord a Montecitorio e membro della commissione Giustizia non usa mezzi termini per attaccare la faziosità della sinistra e continua: «Purtroppo quando si parla di giustizia l'opposizione non ragiona in termini di confronto sereno e tira in ballo un voto di scambio che è una falsità. Per noi della Lega è certamente prioritario il federalismo ma diciamo anche un sì convinto alla riforma sulla giustizia. Del resto il primo a rinnovare l'ordinamento giudiziario che attendeva una modifica da più di 60 anni è stato l'ex Guardasigilli leghista Roberto Castelli».

Onorevole Lussana il vostro "sì convinto" nasce però da una condivisione della riforma oppure è dovuto a un sentimento di fedeltà al Pdl?
«Il nostro sì convinto nasce dai punti di forza della riforma. Ad esempio il testo guarda agli interessi del cittadino e infatti stabilisce che, grazie alla separazione delle carriere tra chi vuol essere magistrato giudicante e chi pubblico ministero, il giudice sarà veramente terzo e imparziale. Il secondo punto di forza è rappresentato da quei correttivi che cercano di porre fine all'autoreferenzialità della magistratura per cui controllori e controllati sostanzialmente si identificano. E infine c'è un altro punto che noi leghisti riteniamo indispensabile: un maggior coinvolgimento dei cittadini nel potere giudiziario. La nostra idea è quella di prevedere la possibilità che i cittadini possano eleggere i procuratori o i pubblici ministeri. Un'opportunità che magari potrebbe permettere loro, attraverso il voto, di indicare delle priorità in merito a quali reati perseguire in base al territorio di appartenenza affinché ci sia una ragionevole durata del processo».

Il vostro "si convinto" riguarderà anche il disegno di legge sul processo breve?
«Al di là delle polemiche sulla norma transitoria che, credo, il relatore del testo alla Camera abbia intenzione di cancellare, ritengo che il processo breve serva per dare una risposta chiara per risolvere il problema della lungaggine dei processi. Non dimentichiamo che il nostro Paese viene condannato ogni anno dalla Corte europea dei diritti dell'uomo per miliardi di euro a causa dell'eccessiva lunghezza dei processi».

Crede che la sinistra farà ostruzionismo quando si tratterà di discutere la riforma della giustizia?
«Spero di no visto che si tratta di una riforma strutturale e costituzionale e che non ha nulla a che vedere con le vicende giudiziarie del premier. Al tempo stesso mi auguro che ci possa essere un ampio dibattito in parlamento e che l'opposizione si confronti sul merito e non la butti in politica».

La base della Lega però non sempre sta appoggiando la linea del partito ritenuta essere troppo consenziente nei confronti del premier.
«Chi cerca di interpretare il pensiero dei nostri elettori sbaglia. L'umore della nostra base è quello di una grande soddisfazione per aver portato a casa il federalismo demaniale e municipale».

Questo federalismo era quello che volevate o per riuscire a portarlo a casa siete stati costretti a stravolgerlo?
«Noi abbiamo cercato con Bossi e Calderoli la più larga condivisione possibile attraverso il dialogo e il confronto. Poi è chiaro, non sarà la migliore riforma possibile ma comunque è una buona riforma: un passo importante che segna la fine della finanza derivata e che dà autonomia ai Comuni, alle Regioni e agli Enti locali che, attraverso la previsione di costi standard, garantirà la riduzione degli sprechi e premierà gli enti virtuosi».

Eppure la sinistra continua ad ammiccare e a dirvi che se scaricate Berlusconi ve lo fanno fare loro il federalismo.
«Non escludiamo mai niente a priori però la sinistra ha una grave responsabilità: quella di venire al Nord e parlare di federalismo e poi a Roma votano contro [:257]

http://www.iltempo.it/politica/2011/03/ ... refresh_ce


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MessaggioInviato: 10/03/2011, 11:35 
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Blissenobiarella ha scritto:

A quanti da da lavorare la 'ndrangheta? Quello che dici di Berlusconi lo puoi benissimo dire di ogni grosso 'ndraghetista e viceversa. Berluscoi ha creato posti di lavoro? E quanti lui e il suo circo governativo ne hanno distrutti in questi anni di malgoverno? L'Italia industriale è morta ed è morta grazie al berlusconismo non al comunismo che tanto vi fa paura. Oggi mentre l' Europa comincia a risalire la china della ricrescita cosa fa L'Italia? E' ferma, paralizzata, impegnata in riforme farsa che servono per sistemare gli amichetti, accontentale alleati idioti ed evitare il carcere a criminali istituzionali invece di rimettersi in corsa con piani di rilancio che le permetterebbero di sfruttare questo momento per dare nuova aria alle industrie italiane.

E ci vorrebbero più uomini come berlusconi? Cosa accadrebbe secondo te con più uomini come berlusconi?con più uomini a pretendere leggi su misura per se e la sua casta, ci sarebbe il posto per leggi egualitarie? Con più persone che assegnano posti di potere solo alle persone che si prostrano davanti a lui e lo compiacciono, che senso avrebbe acquisire meriti e competenze attraverso anni di studio e lavoro? Con più persone entusiaste di dare appoggio a criminali convinti che siano degli eroi e di criminalizzare persone che cercano di applicare la giustizia o la pretendono, che mondo sarebbe?
C'è questo mondo oggi forse da qualche parte nei paesi sottosviluppati dove regnano dittatori e criminali...


Questo si chiama qualunquismo..non si può discutere con chi mette sullo stesso piano la mafia e un imprenditore perchè avversario politico e delle proprie idee politiche


già con questa frase :

Cita:
...A quanti da da lavorare la 'ndrangheta? Quello che dici di Berlusconi lo puoi benissimo dire di ogni grosso 'ndraghetista e viceversa..


hai superato il limite del qualunquismo per sforare nella pornografia di una certa mentalità sudista che vede la mafia come una matrigna che sopperisce alle mancanze dello stato dando ai suoi figli quel sostentamento economico e protezione che altrimenti per vie legali non otterrebbero.

Paragonare alla mafia, assassina e stragista a un'imprenditore che per motivi politici non ti è 'simpatico', è assolutamente incommentabile.


Ultima modifica di rmnd il 10/03/2011, 11:36, modificato 1 volta in totale.


_________________
[^]The best quote ever (2013 Nonsense Award Winner):
«Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Way hay and up she rises, Early in the morning!»
© Anonymous/The Irish Rovers
http://tuttiicriminidegliimmigrati.com/
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