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MessaggioInviato: 18/03/2011, 13:45 
l Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato la risoluzione 1973 che impone una no fly zone sui cieli della Libia e prevede "tutte le necessarie misure per proteggere la popolazione civile", tranne un'invasione di terra. Francia e Gran Bretagna potrebbero agire subito. L'Italia si appresta a dare un contributo logistico con le sue basi. Ma Tripoli inverte la rotta e propone un cessate il fuoco coi ribelli.
12.51 - Cameron: "No fly zone salverà vite umane"
"L'obiettivo della no fly zone è quello di salvare vite umane, non di scegliere un governo per la Libia". Lo ha detto il primo ministro britannico David Cameron nel corso dell'incontro di emergenza del governo di Londra per applicare la risoluzione votata ieri dal Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

12.35 - Gheddafi: "Inferno per chi attacca"
Il leader libico, Muammar Gheddafi, in risposta al via libera dell'Onu alla no fly zone, minaccia ritorsioni: ''Se il mondo è impazzito, diventeremo matti anche noi. Risponderemo. Trasformeremo la loro vita in un inferno".

10.07 - Lealisti pronti a circondare Bengasi
L'esercito libico circonderà Bengasi, senza entrarvi, e saranno inviate forze "anti-terrorismo" per disarmare i ribelli che hanno il controllo della città. Lo ha detto Saif al-Islam, secondogenito del colonnello Moammar Gheddafi, aggiungendo che l'esercito libico è pronto ad assistere i residenti in fuga da Bengasi.

08:34 - Anche il Qatar.
Il Qatar ha annunciato che partecipera' alla no fly zone sulla Libia. E' il primo paese arabo a dichiarare la sua partecipazione dopo l'approvazione ieri da parte del Consiglio di sicurezza dell'Onu di una risoluzione sulla Libai e l'ok della Lega Araba.

08:51 - Bombe su Misurata.
Le forze fedeli al colonnello Gheddafi stanno martellando Misurata, citta' 200 chilometri ad est di Tripoli in mano agli insorti, dopo una notte di spari con armi pesanti. Lo ha riferito un portavoce degli antigovernativi.

08.18 - Non abbiamo paura.
Gli attacchi contro le truppe di Gheddafi avverranno "in tempi rapidi" e la Francia vi prenderà parte. Lo ha detto a Parigi il portavoce del governo, Francois Baroin. Immediata la risposta: "La Libia non ha paura", ha detto Seif al-Islam, figlio del leader libico Muammar Gheddafi.

07.01 - Tre basi
L'Italia potrebbe essere presto chiamata dagli alleati della Nato a fare la sua parte per la no fly zone sulla Libia votata giovedì sera dalle Nazioni Unite. Il governo potrebbe offrire almeno tre basi per ospitare gli aerei da guerra di altri Paesi membri della Nato. Tra le diverse opzioni le più probabili sono la base di Sigonella, in Sicilia e quella di Trapani Birgi. In Puglia c'è la base di Gioia del Colle, in provincia di Bari.

02.00 - Troppi rischi, la Germania si astiene
Il ministro degli esteri tedesco Guido Westerwelle ha detto che la Germania si è astenuta sul voto all'Onu sulla Libia per i "considerevoli pericoli e i rischi" comportati da un un intervento militare contro Muammar Gheddafi. Westerwelle ha affermato che dopo il voto del Consiglio di sicurezza sulla no fly zone le truppe tedesche "non prenderanno parte in operazioni militari in Libia".

01.50 - Canada invierà aerei da guerra
Il Canada, uno dei Ventotto Paesi della nato, ha annunciato che invierà aerei da guerra nel Mediterraneo, per partecipare all'imposizione della no fly zone imposta dal Consiglio di Sicurezza dell'Onu.

01.38 - Libia: "Speriamo che l'Italia stia fuori"
"Speriamo che l'Italia si tenga fuori da questa iniziativa": lo ha detto il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim, commentando la disponibilità del governo italiano a consentire l'utilizzo delle basi sul territorio italiano per la no fly zone. "Siamo certi che l'Italia abbia a cuore l'integrità della Libia e la salvaguardia della popolazione", ha aggiunto Kaaim.

01.15 - Ue: "Metteremo in pratica la risoluzione"
L'Unione europea, con un comunicato congiunto della rappresentante per la politica estera, Catherine Ashton e del presidente permanente, Herman Van Rompuy, si dice pronta "a mettere in pratica" la risoluzione dell'Onu sulla Libia.

00.57 - Tripoli: "Pronti a cessate il fuoco"
Il vice-ministro degli esteri libico Khaled Kaaim ha detto in una conferenza stampa a Tripoli che il suo governo è pronto a osservare un cessate il fuoco ma che resta in attesa di dettagli tecnici dopo la risoluzione del'Onu. "Se ci attaccano risponderemo, questo è ovvio", ha però aggiunto il viceministro rispondendo ai cronisti che gli chiedevano se il governo libico avesse intenzione di adottare azioni di rappresaglia nel Mediterraneo.

00.55 - Ministero Difesa: "Oggi nessun volo"
Stanotte nessun aereo partirà dalle basi militari italiane per la Libia. E' quanto fanno sapere fonti del ministero della Difesa, spiegando che l'aviazione militare francese, se dovesse intervenire nel giro delle prossime ore per far rispettare la no fly zone, non utilizzerà le basi militari italiane. Ma le basi italiane, in accordo con la Nato, potrebbero essere messe a disposizione.

00.42 - Anche Napolitano si unisce a vertice
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si è unito al vertice informale convocato dal premier Berlusconi ed è stato informato degli ultimi eventi relativi alla Libia dal premier. L'incontro, riferiscono fonti governative, è stato informale e si è tenuto in una sala del teatro dell'opera al termine della rappresentazione del Nabucco per i 150 anni dell'unità d'Italia.

00.28 - Tripoli: "L'Onu minaccia l'unità del Paese"
A meno di un'ora dalla sua approvazione, il governo libico ha denunciato come una "minaccia" alla sua unità la risoluzione sulla no fly zone approvata dal Consiglio di sicurezza dell'Onu. In nottata è prevista una conferenza stampa del governo libico per commentare la decisione del Palazzo di Vetro.

00.05 - Summit tra Berlusconi, Letta e La Russa
Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi si è riunito con il ministro della Difesa Ignazio La Russa e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta per discutere sulla situazione in Libia alla luce della risoluzione Onu sulla no fly zone. Al'incontro partecipano alcuni alti gradi delle forze armate.

Giovedì 17 marzo
23.55 - Folla esulta a Bengasi
Una folla di sostenitori degli insorti ha festeggiato con canti e grida di giubilo in piazza a Bengasi, accogliendo la notizia dell'approvazione della risoluzione Onu. Bloccate da subito una serie di entità finanziarie libiche come la Central Bank of Libya o le aziende petrolifere. Inoltre tutti i voli di tipo commerciale da e per la Libia sono da ora vietati per fermare l'afflusso di denaro nelle casse del Colonnello o l'arrivo di nuovi mercenari.

23.36 - Passa la risoluzione Onu
Con 10 voti a favore, 5 astenuti (Russia, Cina, Brasile, India e Germania) e nessun voto contrario il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato la risoluzione che autorizza l'imposizione di una no fly zone sulla Libia "con tutti i mezzi a disposizione", incluso il ricorso all'uso della forza. Francia e Gran Bretagna potrebbero nelle prossime ore colpire subito per fermare l'attacco di Gheddafi su Bengasi.



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MessaggioInviato: 18/03/2011, 13:53 
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Lord Nerevar ha scritto:
A mio parere sono cavoli suoi!!!Che si arrangia col suo popolo!!!Sono i libici a decidere che Gheddafi se ne deve andare,e non gli altri paesi esterni!Così rischiamo di aumentare l'odio nei confronti dell'occidente!Con la conseguenza di migliaia di kamikaze pronti a farsi saltare in aria in Italia e altrove!!!

Si ma é palese che la forza militare che possiede gheddafi non é paragonabile a quella degli insorti,i cittadini libici non hanno il diritto di dire che lui non va piu' bene,é un regime e come tale chi é contro viene zittito,cioe' fara' piazza pulita senza che nessuno lo fermi.Se vogliamo farci i fatti nostri a me sta anche bene,poi pero' che non venga fuori tra un po' che l'europa non ha fatto nulla per fermare il genocidio di gheddafi,da parte dei pacifisti e compagnia.


Ultima modifica di robs79 il 18/03/2011, 13:55, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 18/03/2011, 14:44 
Cita:
robs79 ha scritto:

Non capisco pero' la soluzione quale sarebbe???Chiedere a gheddafi cosa????Presentarsi a lui con un mazzo di fiori e chiedergli di smettere di uccidere gente???
Quello che sta facendo lui non é diverso da quello che dite voi,lui bombarda a tappeto e uccide tutti indistintamente.E'giusto???


Ma robs a chi vuoi possa importare del popolo libico, quella parte che non si sente rapprensentato da Gheddafi. Esiste un'altra fetta di popolo a cui va bene così.

Non certo per gli 'inermi' insorti che s'interviene in Libia ma per garantirsi i futuri diritti di sfruttamento dei pozzi petroliferi e per le fornture di gas per quei paesi europei accorsi in aiuto degli insorti e dell'eventuale nuovo governo (regime?), E per garantirsi le future commesse commerciali.

Questo perchè Gheddafi comunque vada a finire è compromesso.
Quindi meglio velocizzare la transizione verso un nuovo regime/governo perchè in una situazione di incertezza come quella attuale, la Libia non è più affidabile come partner commerciale.

Senza petrolio e senza gas a chi vuoi importerebbe della Libia?

E a tutto questo consideriamo l'improvvisa 'pausa di riflessione' in corso sul nucleare. E alla Francia che deve avere ben altri motivi oltre quelli sopra per mettere fine al regime di Gheddafi.

Ancora una volta l'Europa mostra di essere solo 'un espressione geografica' incapace di parlare con una voce sola.



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MessaggioInviato: 18/03/2011, 15:26 
Il colpo di stato perpetrato dai dissidenti Generali Libici per questa marasma di paesi truffatori Occidentali,sono poveri cittadini inermi e l'ONU interviene con il rischio di fare decine di migliaia di morti senza distinzione,invece quei veri poveracci dei Palestinesi massacrati senza distinzione di età,colpevoli solamente di sparare qualche razzo artigianale per difendere i propri sacrosanti diritti,L'ONU CONTRO ISRAELE NON INTERVIENE MAI!!.
Questo è un vero schifo!!!,l'Italia non dovrebbe dare appoggio logistico a questi Gangster del mondo,se lo farà,si confernerà quello che abbiamo detto,"" che abbiamo politici senza Pa....e"" e in futuro ne pagheremo a caro prezzo le conseguenze.


Ultima modifica di bleffort il 18/03/2011, 15:28, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 18/03/2011, 15:35 
Ecco la goccia che fà tradoccare il vaso....

Libia: bombe su Misurata, 25 morti
Comandante insorti, cessate fuoco per noi e'bluff....

Adesso inizierà l'attacco...........

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 16016.html



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MessaggioInviato: 18/03/2011, 15:43 
Cita:
Mero ha scritto:

Ecco la goccia che fà tradoccare il vaso....

Libia: bombe su Misurata, 25 morti
Comandante insorti, cessate fuoco per noi e'bluff....

Adesso inizierà l'attacco...........

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 16016.html


la notizia e` vera?
c dobbiamo fidare ?
o sono come i 10.000 morti ?
i miliziani mercenari,
ecc. ecc.

e se sono gli insorti ad attaccare..
(volevano marciare su tripoli
e uccidere gheddafi..)
come la vedi?
loro possono giusto?
vanno tutelati?

chi vogliono proteggere
usa-francia-gb..?
i civili o gli insorti ?
quante balle..
in yemen la polizia spara sui civili
(30 morti)
quelli vanno protetti oppure no?

siamo rimasti al medioevo..


Ultima modifica di mik.300 il 18/03/2011, 15:51, modificato 1 volta in totale.


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https://roma.corriere.it/notizie/politi ... 0b7e.shtml
Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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MessaggioInviato: 18/03/2011, 15:47 
Cita:
mik.300 ha scritto:

Cita:
Mero ha scritto:

Ecco la goccia che fà tradoccare il vaso....

Libia: bombe su Misurata, 25 morti
Comandante insorti, cessate fuoco per noi e'bluff....

Adesso inizierà l'attacco...........

http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche ... 16016.html


la notizia e` vera?
c dobbiamo fidare ?
o sono come i 10.000 morti ?
i miliziani mercenari,
ecc. ecc.

e se sono gli insorti ad attaccare..
(volevano marciare su tripoli
e uccidere gheddafi..)
come la vedi?
loro possono giusto?
vanno tutelati?

chi vogliono proteggere
usa-francia-gb..?
i civili o gli insorti ?
quante balle..





Questo chi lo può sapere...
di sicuro c'è solo una cosa:

Volevano una scusa per attaccare, ed eccola servita!!!!



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MessaggioInviato: 18/03/2011, 17:15 
Libia, La Russa: "Possibili raid italiani"
D'alema: "Scudo Nato contro ritorsioni"!
L'Italia rompe gli indugi e per la prima volta parla ufficialmente dell'impiego di bombardieri italiani per neutralizzare installazioni radar nemiche. "Possiamo intervenire in ogni modo con la sola tassativa esclusione di interventi via terra" ha specificato il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Sette gli aeroporti scelti come basi di supporto, tra questi anche quello di Decimomannu. D'Alema invoca l'aiuto della Nato per evitare ritorsioni contro il territorio italiano.

Tra gli assetti messi a disposizione dell'Italia vie è la "forte capacità di neutralizzare radar e ipotetici avversari" in Libia "e su questo potrebbe esserci una nostra iniziativa: possiamo intervenire in ogni modo". ha detto il ministro La Russa, in Parlamento. La capacità cui ha fatto riferimento il ministro è quella di neutralizzare i mezzi antiaerei nemici, cioè distruggere radar e postazioni missilistiche. Tecnicamente è detta SEAD, cioè 'soppressione delle difese aeree nemiche' ed è quello che l'Italia ha già fatto con i raid aerei dei caccia Tornando in Kosovo. Il governo chiederà "l'autorizzazione" al Parlamento di "aderire alla coalizione di volenterosi" cui spetterà far rispettare la risoluzione Onu sulla Libia. Il Ministro ha sottolineato che l'Italia interverrà con gli altri paesi disponibili e con le organizzazioni internazionali, "offrendo le basi, ma senza nessun limite restrittivo all'intervento, quando si ritenesse necessario per far rispettare la risoluzione Onu" e garantire la tutela dei cittadini.

DECIMOMANNU - Sono sette le basi aeree che l'Italia può mettere a disposizione in relazione alla situazione in Libia. Le basi sono Amendola, Gioia del Colle, Sigonella, Aviano, Trapani, Decimomannu e Pantelleria.

"Abbiamo motivo di ritenere che, anche in tempi ridotti, la coalizione dei volenterosi, ove ne risultasse la necessità, potrebbe attivarsi concretamente". "Abbiamo motivo di ritenere che la Francia, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e alcuni paesi arabi - ha spiegato La Russa - si stiano apertamente muovendo per una 'coalizione di volenterosi', alla quale noi aderiamo senza alcuna remora". Una coalizione, ha aggiunto, che potrebbe attivarsi "concretamente" in "tempi ridotti" se ci fosse la necessità.

D'ALEMA -"Questo scenario internazionale comporta problemi per la sicurezza nazionale perché siamo una delle aree immediatamente esposte ad azioni ritorsive". Lo ha detto Massimo D'Alema, parlando dopo i ministri degli Esteri e della Difesa, Franco Frattini e Ignazio La Russa, nella seduta delle commissioni riunite Difesa e Esteri di Camera e Senato sulla Libia. "Dobbiamo chiedere - precisa D'Alema - che si attivi un dispositivo di protezione della Nato, una rete di sicurezza indispensabile, perché va bene la coalizione dei 'willings', ma la Nato è la Nato".

Venerdì 18 marzo 2011 16.15


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MessaggioInviato: 18/03/2011, 17:51 
HOMEPAGE > Esteri > Yemen, spari sui manifestanti: 40 morti e 200 feriti Caos in Bahrein e SiriaYemen, spari sui manifestanti: 40 morti e 200 feriti Caos in Bahrein e Siria
Nel Paese sono in corso manifestazioni promosse dalle opposizioni e dal movimento studentesco per chiedere le dimissioni del presidente, Ali Abdullah Saleh. Tensione ancora alta in Bahrein

Sanaa, 18 marzo 2011 - La polizia yemenita ha sparato sulla folla che manifestava nella centralissima Piazza del Cambiamento, nella capitale Sanaa, provocando almeno 40 morti e oltre 200 feriti. Lo ha riferito fonti mediche.

A Sanaa e Taiz sono in corso due imponenti manifestazioni promosse dalle opposizioni e dal movimento studentesco yemenita per chiedere le dimissioni del presidente, Ali Abdullah Saleh. Secondo quanto riferisce la tv araba 'al-Jazeera', ad entrambe le manifestazioni partecipano diverse decine di migliaia di persone. Il presidente ha imposto lo stato d'emergenza.

Secondo testimoni, i sostenitori del regime di Saleh hanno aperto il fuoco sui manifestanti dell’opposizione dai tetti degli edifici attorno alla piazza dell’Università, dove dal 21 febbraio gli oppositori tengono un sit-in permanente chiedendo l’uscita di scena del presidente, al potere da 32 anni. La polizia da parte sua ha lanciato granate lacrimogene contro i manifestanti ed avrebbe usato, dicono i testimoni, anche proiettili veri. "La maggior parte dei feriti sono stati colpiti da proiettili alla testa, al collo o al petto", dice un medico.

SIRIA - Una manifestazione pacifica di decine di siriani è stata dispersa oggi dalle forze di sicurezza locali a Damasco, nei pressi della Grande moschea degli Omayydadi, nel cuore della città vecchia. Lo riferiscono testimoni oculari, precisando che decine di uomini, giovani ma anche di mezza età, si sono radunati nel piazzale antistante uno degli ingressi dell’antica moschea, rimanendo seduti e in silenzio, mentre numerosi agenti in divisa e in borghese sono intervenuti per allontanare i manifestanti.

Su Internet è stata indetta per oggi una mobilitazione "per la libertà" contro il regime baatista al potere da quasi mezzo secolo. Altre fonti riferiscono di una contro-manifestazione inscenata da circa duecento lealisti nei pressi della stessa moschea. Le proteste anti-regime in Siria erano state indette anche in altre città del Paese.

BAHREIN - Migliaia di manifestanti sciiti sono scesi in piazza questa mattina alle porte di Manama, capitale del Bahrein, nonostante il coprifuoco e il divieto a tutte le manifestazioni decretato dalle autorità. i manifestanti gridano slogan contro il re al Khalifa e gli "occupanti" (le truppe saudite e degli emirati sbarcate nel paese).
La manifestazione, che si tiene nel villaggio sciita di Diraz, alle porte di Manama, si svolge all’indomani dell’appello dell’opposizione a continuare le proteste radunandosi nei luoghi di culto piuttosto che nelle strade.

http://qn.quotidiano.net/esteri/2011/03 ... riti.shtml


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MessaggioInviato: 18/03/2011, 17:58 
Cita:
Lord Nerevar ha scritto:

Libia, La Russa: "Possibili raid italiani"
D'alema: "Scudo Nato contro ritorsioni"!
L'Italia rompe gli indugi e per la prima volta parla ufficialmente dell'impiego di bombardieri italiani per neutralizzare installazioni radar nemiche. "Possiamo intervenire in ogni modo con la sola tassativa esclusione di interventi via terra" ha specificato il Ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Sette gli aeroporti scelti come basi di supporto, tra questi anche quello di Decimomannu. D'Alema invoca l'aiuto della Nato per evitare ritorsioni contro il territorio italiano.

Tra gli assetti messi a disposizione dell'Italia vie è la "forte capacità di neutralizzare radar e ipotetici avversari" in Libia "e su questo potrebbe esserci una nostra iniziativa: possiamo intervenire in ogni modo". ha detto il ministro La Russa, in Parlamento. La capacità cui ha fatto riferimento il ministro è quella di neutralizzare i mezzi antiaerei nemici, cioè distruggere radar e postazioni missilistiche. Tecnicamente è detta SEAD, cioè 'soppressione delle difese aeree nemiche' ed è quello che l'Italia ha già fatto con i raid aerei dei caccia Tornando in Kosovo. Il governo chiederà "l'autorizzazione" al Parlamento di "aderire alla coalizione di volenterosi" cui spetterà far rispettare la risoluzione Onu sulla Libia. Il Ministro ha sottolineato che l'Italia interverrà con gli altri paesi disponibili e con le organizzazioni internazionali, "offrendo le basi, ma senza nessun limite restrittivo all'intervento, quando si ritenesse necessario per far rispettare la risoluzione Onu" e garantire la tutela dei cittadini.

DECIMOMANNU - Sono sette le basi aeree che l'Italia può mettere a disposizione in relazione alla situazione in Libia. Le basi sono Amendola, Gioia del Colle, Sigonella, Aviano, Trapani, Decimomannu e Pantelleria.

"Abbiamo motivo di ritenere che, anche in tempi ridotti, la coalizione dei volenterosi, ove ne risultasse la necessità, potrebbe attivarsi concretamente". "Abbiamo motivo di ritenere che la Francia, la Gran Bretagna, gli Stati Uniti e alcuni paesi arabi - ha spiegato La Russa - si stiano apertamente muovendo per una 'coalizione di volenterosi', alla quale noi aderiamo senza alcuna remora". Una coalizione, ha aggiunto, che potrebbe attivarsi "concretamente" in "tempi ridotti" se ci fosse la necessità.

D'ALEMA -"Questo scenario internazionale comporta problemi per la sicurezza nazionale perché siamo una delle aree immediatamente esposte ad azioni ritorsive". Lo ha detto Massimo D'Alema, parlando dopo i ministri degli Esteri e della Difesa, Franco Frattini e Ignazio La Russa, nella seduta delle commissioni riunite Difesa e Esteri di Camera e Senato sulla Libia. "Dobbiamo chiedere - precisa D'Alema - che si attivi un dispositivo di protezione della Nato, una rete di sicurezza indispensabile, perché va bene la coalizione dei 'willings', ma la Nato è la Nato".

Venerdì 18 marzo 2011 16.15




ragazzi..

la storia non insegna nulla..

siamo al ritorno del sempre uguale..

anzi..

al ritorno del sempre..peggio..


Ultima modifica di mik.300 il 18/03/2011, 17:59, modificato 1 volta in totale.


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Conte ripercorre le tappe della crisi: «Vorrei ricordare che con la parlamentarizzazione della crisi la Lega ha poi formalmente ritirato la mozione di sfiducia, ha dimostrato di voler proseguire, sono stato io che ho detto “assolutamente no”perché per me quell’esperienza politica era chiusa».


http://www.lefigaro.fr/international/mi ... e-20190923
il stipule que les États membres qui souscrivent à ce dispositif de relocalisation des personnes débarquées en Italie et à Malte s’engagent pour une durée limitée à six mois - éventuellement renouvelable. Le mécanisme de répartition serait ainsi révocable à tout moment au cas où l’afflux de migrants vers les ports d’Italie et de Malte devait s’emballer.
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Ma chi è stò Dalema con il vizietto del bombardamento?,chi rappresenta?.


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Intanto a Lampedusa continuano ad arrivare immigrati,io vorrei sapere per quale motivo non li portano in Sicilia che di spazio ce n è parecchio!!!


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Cita:
bleffort ha scritto:

Ma chi è stò Dalema con il vizietto del bombardamento?,chi rappresenta?.

..e' sempre quello che aveva dato l'ordine di bombardare nella guerra del kossovo seza il permesso del parlamento....
cmq questa faccenda rappresenta un pericoloso precedente,se scoppiasse un qualcosa nel tibet,si userebbe lo stesso metro di misura?ne dubito fortemente,o molto probabilmente si necessitava intervenire all'inizio in modo che le fazioni potessero iniziare dei negoziati,ora sembra che sia solo solo x partito preso,quando la faccenda cominciava a prendere una via che non era stata messa in preventivo


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gheddafi e' un tiranno,
il suo popolo non ne poteva piu',
parte la rivolta spontanea...... e qui' cascano gli asini!
gia' perche come ho gia' detto, l'occidente portatore di democrazia con le bombe se ne stava guardando bene di aiutare un popolo che chiedeva appunto democrazia !
perche' l'occidente ai primi focolai di rivolta non ha subito appoggiato gli insorti (che la democrazia la volevano!) ?
semplice.... mezza europa era in combutta con un dittatore per gas e petrolio, quindi quando ci sono i soldi di mezzo chi se ne frega delle dittature ! e chi se ne frega di esportare democrazia se non c'e' tornaconto!
dopo questa figura di M. il buon occidente adesso interviene, certo adesso quello ammazza tutti e non si possono certo tirare indietro, ma alcuni sono ancora molto lenti nel recepire le direttive onu, guarda caso quei paesi in affari col colonnello.
inoltre in questi giorni cio' che ha spinto l'intervento e' sicuramente la disponibilita' degli insorti a trattare con l'europa per gas e petrolio, altrimenti ciccia!
in africa ci sono tante di quelle guerre e tanti di quei genocidi che manco ci immaginiamo, ....ma non c'e' il petrolio.... no petrolio no democrazia. possono morire tranquilli!

comunque in questo momento e' giusto intervenire ed e' giusto levare il tiranno dalle balle ! ma dovevano farlo prima !!!!!!!!!!


Ultima modifica di dark side il 18/03/2011, 19:57, modificato 1 volta in totale.


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