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26/03/2011, 12:07

Guarda,chi di voi non si e' mai chiesto il senso della vita? io l'ho cercato ovunque,poi come tutte le cose quando non le cerchi le trovi, da quando ho avuto un bambino la risposta e' stata naturale,semplicissima,LA PROCREAZIONE.
L'ascia perdere per un'attimo tutti i problemi che ne conseguono che la maggior parte sono stronzate iniettate dal sistema di ********** in cui viviamo! e vedi solo il lato UMANO della cosa.
Il perche' e' cosi non lo so', posso solo dedurre che sia insito nel DNA.

26/03/2011, 13:43

E cosa ho detto io? ho scritto che avete la mente annebbiata tanto da non riuscire a capire le cose che dico e probabilmente non è neanche per colpa vostra ma è colpa della vostra natura a cui non potete sottrarvi ma solo sottostare alle sue regole.

IO invece ne sono esente e ne sono ben felice, posso ragionare con la mia testa senza abbandonarmi a stupidi istinti.

Non puoi dire che il senso della vita è la procreazione scusami ma è troppo stupido, scommetto che nell'universo è esistita o cmq esisterà una razza aliena talmente avanzata che dopo aver raggiunto il suo massimo grado di sviluppo evolutivo capirà che il passo successivo e autoconclusivo della propria specie sarà semplicemente la propria estinzione perchè avrà compreso ciò che voi continuate a non comprendere.

Preservare una determinata specie è un progetto fallito già in partenza.

26/03/2011, 13:46

Blissenobiarella ha scritto:

Morpheus. Resta. Molti di noi sanno cosa stai passando. Sei in piena fase di autocommiserazione, farai cose che ti faranno stare male per poterti commiserare ancora di più. Ci siamo passato quasi tutti, è quello che ti stiamo dicendo ma tu non ora non riesci a recepirlo perchè preferisci pensare che nessuno ti può capire che solo tu ragioni in un certo modo. Purtroppo in questo momento gli altri non possono aiutarti, devi solo andare avanti ed uscire da questo periodo. Una volta che ti sarai lasciato questa nebbia nera alle spalle, potrai capire meglio cosa hai passato e perchè ora stai avendo questi pensieri che ti sembrano sensati e giusti, ma che in realtà sono sono solo gabbie che ti stai costruendo intorno e non hanno nulla di razionale. Se ora hai bisogno di vivere questa sofferenza, vivitela pure fino in fondo, lasciati pure sprofondare in essa, ma non pensare che questa sofferenza sia la vita, quello che ti sta mandando a fondo adesso sarà la stessa cosa che ad un certo punto ti farà risalire.


Tu non capisci che la mia condizione è stabile non è un evento passeggiero, io mi sento bene e sono sereno. [;)]

26/03/2011, 13:52

caro morpheus,
l'hai già detto tu [;)]
la vita è solo una breve sosta sull'autostrada dell'eternità

ovvero questa non è la vita reale, ma una "scuola" in cui si viene per un brave tempo per imparare [;)]
Perciò diamo la possibilità anche ad altri di farlo. [;)]
ciao
mauro

26/03/2011, 14:10

zakmck ha scritto:

morpheus85 ha scritto:
Ma anche io visto che sono in vita vivo, però vorrei evitare a qualcuno questo genere di vita breve e non esente da problemi [;)]
Vivessimo almeno 1000 anni in piena salute allora si che pensare alla morte sarebbe tutto tempo sprecato, ma qui gli anni volano via e non c'è certezza su niente, tutti quelli che conosci muoiono e neanche tanto bene, tu invecchi in fretta e l'unica cosa che avrai fatto maggiormente sarà stato lavorare e dormire a chi la vuoi donare una vita così? [8)]


Non si puo' dare per scontato che le valutazioni sul bilancio gioie/dolori siano uguali per tutti. Ogni individuo ha il suo personale bilancio e, quel che piu' conta, la propria personale valutazione. Puo' darsi che molti siano sfortunati ma sicuramente NON ci si puo' arrogare il diritto di decidere per gli altri.
Personalmente sono particolarmente grato ai mie di avermi fatto e le gioie fino ad oggi avute superano di gran lungo tutti i dolori avuti. Quanto poi alla fine di sicuro arrivera', ma siamo poi cosi sicuri che si tratti di una fine? Dove trovi questa certezza?

Vorrei poi porre alla tua attenzione alcune considerazioni fatte sul "Pessimismo Cosmico" di Leopardiana memoria, che, a mio avviso, sintetizzano piuttosto bene la tua posizione:

Anche se l'individuo potesse raggiungere il piacere, il bilancio della sua esistenza sarebbe comunque negativo, per la quantità dei mali reali (infortuni, malattie, invecchiamento, morte) con cui la natura, dopo averlo prodotto, tende a eliminarlo per dar luogo ad altri individui in una lunga vicenda di produzione e distruzione, destinata a perpetuare l'esistenza e non a rendere felice il singolo.
In altri momenti il Leopardi approfondisce la sua meditazione sul problema del dolore e conclude scoprendo che la causa di esso è proprio la natura, perché è proprio essa che ha creato l'uomo con un profondo desiderio di felicità, pur sapendo che egli non l'avrebbe mai raggiunta: "0 natura, natura, perché non rendi poi quel che prometti allor? Perché di tanto inganni i figli tuoi ?", dice il poeta nel canto "A Silvia".
Così, di fronte alla natura, il Leopardi assume un duplice atteggiamento: ne sente allo stesso tempo il fascino e la repulsione, in una specie di "odi et amo" catulliano. L'ama per i suoi spettacoli di bellezza, di potenza e di armonia; la odia per il concetto filosofico che si forma di essa, fino a considerarla non più la madre benigna e pia (del primo pessimismo), ma una matrigna crudele ed indifferente ai dolori degli uomini, una forza oscura e misteriosa, governata da leggi meccaniche ed inesorabili .
E' questo il terzo aspetto del pessimismo leopardiano che investe tutte le creature (sia gli uomini che gli animali).
Ma in questo momento della sua meditazione il Leopardi rivaluta la ragione, prima considerata causa di infelicità. Essa gli appare colpevole di aver distrutto le illusioni con la scoperta del vero, ma è anche l'unico bene rimasto agli uomini, i quali, forti della loro ragione, possono non solo porsi eroicamente di fronte al vero, ma anche conservare nelle sventure la propria dignità, anzi, unendosi tra loro con fraterna solidarietà, come egli dice nella "Ginestra", possono vincere o almeno lenire il dolore.


Infine se posso, un consiglio. Hai inserito questo topic solo ieri e dopo nemmeno un giorno gia' ti lamenti che nessuno ha partecipato a sufficienza. Non so' gli altri che fanno, ma non e' che passiamo le giornate incollate al PC per postare sul Forum (non tutti almeno credo [:I]). Forse sarebbe piu' proficuo affrontare le cose con maggiore calma e tranquillita'. Capisco che ritieni troppo breve la vita ma a volte passare il giusto tempo sulle questioni puo' aiutare moltissimo. [:D]






Allora sei una delle poche persone fortunate.. C'è chi ha detto che questo mondo non è ancora adatto ad accogliere un ipotetico figlio per diversi motivi ed è forse la cosa che si avvicina di più a quello che intendo io, non si può giocare con la vita altrui, molte persone quando fanno figli sembrano giocare d'azzardo e spesso perdono tutto perchè non ragionano mai, guardano al momento e mai al tutto.
Non è forse così? L'uomo è bravissimo a rimandare è una delle sue doti migliori e poi le conseguenze sono queste 6 miliardi di persone in continuo aumento tra poco ci sarà il collasso per il semplice fatto che in pochi si fermano a riflettere. E' questo il sistema del quale siete schiavi "produci, consuma, crepa" e ci cascate continuamente... e poi volete introdurre pure me nel giochetto? [xx(]

26/03/2011, 14:17

mauro ha scritto:

caro morpheus,
l'hai già detto tu [;)]
la vita è solo una breve sosta sull'autostrada dell'eternità

ovvero questa non è la vita reale, ma una "scuola" in cui si viene per un brave tempo per imparare [;)]
Perciò diamo la possibilità anche ad altri di farlo. [;)]
ciao
mauro


Caro mauro però mi piacerebbe avere qualche prova prima, non posso affidarmi solo alle "sacre scritture" [;)]

26/03/2011, 14:22

caro mprpheus,
niente "sacre scritture" quelle puoi "bruciarle" [;)]
devi arrivarci da solo tramite la tua introspezione [;)]
ciao
mauro

26/03/2011, 14:23

morpheus85 ha scritto:

Blissenobiarella ha scritto:

Morpheus. Resta. Molti di noi sanno cosa stai passando. Sei in piena fase di autocommiserazione, farai cose che ti faranno stare male per poterti commiserare ancora di più. Ci siamo passato quasi tutti, è quello che ti stiamo dicendo ma tu non ora non riesci a recepirlo perchè preferisci pensare che nessuno ti può capire che solo tu ragioni in un certo modo. Purtroppo in questo momento gli altri non possono aiutarti, devi solo andare avanti ed uscire da questo periodo. Una volta che ti sarai lasciato questa nebbia nera alle spalle, potrai capire meglio cosa hai passato e perchè ora stai avendo questi pensieri che ti sembrano sensati e giusti, ma che in realtà sono sono solo gabbie che ti stai costruendo intorno e non hanno nulla di razionale. Se ora hai bisogno di vivere questa sofferenza, vivitela pure fino in fondo, lasciati pure sprofondare in essa, ma non pensare che questa sofferenza sia la vita, quello che ti sta mandando a fondo adesso sarà la stessa cosa che ad un certo punto ti farà risalire.


Tu non capisci che la mia condizione è stabile non è un evento passeggiero, io mi sento bene e sono sereno. [;)]


heeee....aspetta...quando ti troverai in prossimità dei 30 anni poi ne riparliamo [:)]...

26/03/2011, 14:29

mauro ha scritto:


caro mprpheus,
niente "sacre scritture" quelle puoi "bruciarle" [;)]
devi arrivarci da solo tramite la tua introspezione [;)]
ciao
mauro


la mente può immaginare l'impossibile quindi puoi anche arrivare a pensare che dopo c'è qualcosa solo per giustificare determinati eventi che non riesci ad accettare.

Blissenobiarella ha scritto:

morpheus85 ha scritto:

Blissenobiarella ha scritto:

Morpheus. Resta. Molti di noi sanno cosa stai passando. Sei in piena fase di autocommiserazione, farai cose che ti faranno stare male per poterti commiserare ancora di più. Ci siamo passato quasi tutti, è quello che ti stiamo dicendo ma tu non ora non riesci a recepirlo perchè preferisci pensare che nessuno ti può capire che solo tu ragioni in un certo modo. Purtroppo in questo momento gli altri non possono aiutarti, devi solo andare avanti ed uscire da questo periodo. Una volta che ti sarai lasciato questa nebbia nera alle spalle, potrai capire meglio cosa hai passato e perchè ora stai avendo questi pensieri che ti sembrano sensati e giusti, ma che in realtà sono sono solo gabbie che ti stai costruendo intorno e non hanno nulla di razionale. Se ora hai bisogno di vivere questa sofferenza, vivitela pure fino in fondo, lasciati pure sprofondare in essa, ma non pensare che questa sofferenza sia la vita, quello che ti sta mandando a fondo adesso sarà la stessa cosa che ad un certo punto ti farà risalire.


Tu non capisci che la mia condizione è stabile non è un evento passeggiero, io mi sento bene e sono sereno. [;)]


heeee....aspetta...quando ti troverai in prossimità dei 30 anni poi ne riparliamo [:)]...


Cosa vuoi dire? che verrò sopraffatto da ciò che ora è soltanto sopito? vorrà dire che ricorderò questa discussione e cercherò di evitarlo. Siamo artefici del nostro destino, non possiamo lasciarci fregare dalla nostra natura.
Ultima modifica di morpheus85 il 26/03/2011, 14:34, modificato 1 volta in totale.

26/03/2011, 14:34

caro morpheus,
la fisica quantistica ci dice che ..è tutto un illusione! [;)]
ciao
mauro

26/03/2011, 14:35

è una teoria niente di certo.

26/03/2011, 15:01

morpheus85 ha scritto:
Allora sei una delle poche persone fortunate.. C'è chi ha detto che questo mondo non è ancora adatto ad accogliere un ipotetico figlio per diversi motivi ed è forse la cosa che si avvicina di più a quello che intendo io, non si può giocare con la vita altrui, molte persone quando fanno figli sembrano giocare d'azzardo e spesso perdono tutto perchè non ragionano mai, guardano al momento e mai al tutto.


Questo ragionamento tuttavia e' fatto con la testa di chi lo propone. Non e' detto che i figli vedranno la cosa nello stesso modo. Anzi, potrebbero avere una visione diametralmente opposta. Non vi e' modo di saperlo. Ma e' qui che nasce il conflitto: dal punto di vista del genitore vi e' l'incertezza per il futuro del figlio ma se la vedi dal punto di vista del figlio, spetta a lui decidere se vale la pena di vivere la vita. Quindi si tratta di stabilire a chi spetta la sentenza. Certo condivido con te l'idea che molti fanno figli in modo sconsiderato, con la stessa leggerezza con cui sprecano la propria esistenza.

morpheus85 ha scritto:
Caro mauro però mi piacerebbe avere qualche prova prima, non posso affidarmi solo alle "sacre scritture" [;)]


Non mi sono mai fidato delle "sacre scritture" e, dopo aver raggiunto la terza fase del pessimismo cosmico, ho compreso che non esistono prove. Non esiste una verita' assoluta. Esiste solo un percorso di ricerca, di preparazione, un viaggio verso l'ignoto. E' questo per me lo scopo della vita: la crescita della consapevolezza in tutte le direzioni. Certo il timore di non riuscire ad acquisire sufficiente coscienza in tempo mi angoscia, ma forse e' proprio questa la spinta che serve per andare avanti. La storia umana insegna che solo sull'orlo del baratro si trova la forza per superare le difficolta' e progredire.

26/03/2011, 15:10

mi piacerebbe domandare a tutte le persone che stanno per trapassare se a questo punto della loro vita preferirebbero non essere mai nate, ovviamente devono essere atee altrimenti ci potrebbero essere influenze esterne quali accenni al ricongiungimento con i cari, al paradiso ecc.. scommetto che in molte pagherebbero per avere qualche giorno in più come a dire si magari c'è qualcosa ma se non c'è, mi sono fatto un c...o tanto per niente? [8)]

26/03/2011, 15:49

morpheus85 ha scritto:

mi piacerebbe domandare a tutte le persone che stanno per trapassare se a questo punto della loro vita preferirebbero non essere mai nate, ovviamente devono essere atee altrimenti ci potrebbero essere influenze esterne quali accenni al ricongiungimento con i cari, al paradiso ecc.. scommetto che in molte pagherebbero per avere qualche giorno in più come a dire si magari c'è qualcosa ma se non c'è, mi sono fatto un c...o tanto per niente? [8)]


Non ti sembra questa una contraddizione? Perche' volere qualche giorno in piu' di vita se preferiresti non essere mai nato?
Credo comunque che per farsi un'idea precisa occorre fare esperienza. Hai mai visto morire una persona? Be a me e' capitato qualche volta. Dalla mia esperienza posso dire che in quel frangente e' l'emozione la parte prevalente, in particolare la paura, anche per chi ha una forte convinzione religiosa. Ma ritengo questo semplicemente naturale. Un conto e' non temere la morte e vivere la vita, ma in punto di morte una mente lucida e' portata a provare paura, la paura per l'ignoto, tanto piu' forte quanto piu' ritieni gratificante la vita. Solo quelli che ci arrivano in grande sofferenza, vivono questo evento come liberatorio.

26/03/2011, 16:29

zakmck ha scritto:

morpheus85 ha scritto:

mi piacerebbe domandare a tutte le persone che stanno per trapassare se a questo punto della loro vita preferirebbero non essere mai nate, ovviamente devono essere atee altrimenti ci potrebbero essere influenze esterne quali accenni al ricongiungimento con i cari, al paradiso ecc.. scommetto che in molte pagherebbero per avere qualche giorno in più come a dire si magari c'è qualcosa ma se non c'è, mi sono fatto un c...o tanto per niente? [8)]


Non ti sembra questa una contraddizione? Perche' volere qualche giorno in piu' di vita se preferiresti non essere mai nato?
Credo comunque che per farsi un'idea precisa occorre fare esperienza. Hai mai visto morire una persona? Be a me e' capitato qualche volta. Dalla mia esperienza posso dire che in quel frangente e' l'emozione la parte prevalente, in particolare la paura, anche per chi ha una forte convinzione religiosa. Ma ritengo questo semplicemente naturale. Un conto e' non temere la morte e vivere la vita, ma in punto di morte una mente lucida e' portata a provare paura, la paura per l'ignoto, tanto piu' forte quanto piu' ritieni gratificante la vita. Solo quelli che ci arrivano in grande sofferenza, vivono questo evento come liberatorio.




non è contraddittorio perchè le due cose si equivalgono o una o l'altra ti permetterebbe di superare quel dato momento, rimandarlo o saltarlo del tutto.
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