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Marziano
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 Oggetto del messaggio: Rapiti o paura di essere rapiti?
MessaggioInviato: 26/03/2011, 22:29 
Apro questa discussione per dirvi come la penso riguardo al fenomeno dei rapimenti da parte degli alieni.

Premetto che malgrado i numerosi falsi in circolazione non escludo mi la possibilità della presenza di alieni nei pressi della Terra, e se così fosse non sarebbe nemmeno stupido pensare al fatto che alcuni umani, in diverse circostanze, siano entrati in contatto con loro. Credo però ad entità in carne ed ossa come noi, non a entità spirituali o bidimensionali e non credo nemmeno siano qui esclusivamente per salvarci da qualcosa in particolare...

Immagino siano creature probabilmente simili a noi, ma con differenze non trascurabili e che i loro scopi (...) siano potenzialmente egoistici quanto i nostri, forse (proprio come nella società umana) ci sono alcuni che ci riconoscono diritti e rispetto cercando quindi di aiutarci e di salvaguardarci, ma in generale suppongo siano qui solo per estinguere i loro bisogni esistenziali. Il motivo che li ha spinti da noi.

Detto questo e leggendo in internet i vari casi di ufologia mi sorge una domanda, ma è davvero possibile che oggi così tanta gente sia rapita dagli alieni?

Leggendo i primissimi casi dei coniugi Hill, Travis Walton, ecc penso seriamente che questi episodi di rapimento siano avvenuti per davvero, troppe stranezze e troppi riscontri incerti fin dai racconti degli adotti anche a livello di interventi chirurgici, eppure oggi troppa gente si crede rapita senza neppure uno straccio di ragionevolezza... e non credo che tutti quanti siano in mala fede.

Tempo fa avevo visto un documentario interessante (su La7 credo) dove mostravano come la paura potesse essere trasmessa dalla società verso il singolo individuo.
- A un babbuino allevato in cattività si metteva nella gabbia un pitone lungo diversi metri, e non conoscendolo la scimmia gli passava vicino, toccandolo e sfiorandolo a volte con curiosità.
- Ad un'altro invece prima di mettergli il serpente, gli misero davanti alla gabbia uno schermo che mostrava altri babbuini che strillavano impazziti alla vista di un serpente. E quando gli misero dentro il serpente, il babbuino (pur non avendo mai visto il serpente) strillava di paura aggrappandosi ai lati della gabbia.

E' evidente che una cosa simile succede anche all'uomo, spesso certe paure sono ereditarie o da parte dei genitori (tipo la paranoia di controllare che tutto sia chiuso in casa prima di uscire) o dalla società (come la paura verso gli stranieri spesso solo tramite pregiudizi).

Credo che una cosa simile stia avvenendo anche con gli alieni, pochissimi sono stati rapiti, molti invece pensano di essere entrati in contatto con loro forse per paura... tramite i mezzi di comunicazione si è distesa la paura nei singoli individui di creature aliene che rapiscono indistintamente uomini e donne. Forse questa paura in alcuni si è tramutata in altre sensazioni (il pensare di essere dei "prescelti", come se questo fosse un qualcosa di positivo quando di fatto a chi è avvenuto veramente è stato una condanna), ma resta qualcosa di puramente inventato di traumi avvenuti ad altri ed importati a noi.

Riguardo ai fake e ai buffoni che sfruttano questi argomenti per diventare celebri non mi pronuncio, non meritano altra pubblicità.

Che ne pensate?



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MessaggioInviato: 26/03/2011, 23:24 
e rapire un alieno no?


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MessaggioInviato: 27/03/2011, 18:16 
Penso che il tuo paragone con il babbuino e il pitone sia molto azzeccato. Mostra poi quanto è grande la suggestione di ciò che vediamo in televisione, se ha potere anche sui babbuini!
Anche io credo che quando si parla di alieni, abbiamo sostanzialmente a che fare con esseri in carne ed ossa come noi, e non con creature di altre dimensioni o con esseri spirituali camuffati da alieni. Credo anche che probabilmente la loro tecnologia, che potrebbe essere più avanzata della nostra di milioni di anni, sia in grado di provocare fenomeni che per noi sconfinano con la magia, e possa aver indotto alcuni ad aver pensato di aver a che fare con esseri appunto che hanno a che fare più con poteri magici o soprannaturali, che con esseri del nostro universo, che vivono come noi in mondi fisici e della nostra stessa materia.
E credo anche che i casi di rapimento siano e siano stati molto pochi, ma quando Whitley Strieber e Budd Hopkins cominciarono a parlarne, crearono un'ossessione collettiva, che negli Stati Uniti, notoriamente terra infestata da mille deliri paranoici collettivi, trovò coltura adatta.
Non è un caso, per me, che i racconti di rapimenti alieni si diffusero negli anni che videro il crollo del regime sovietico e la fine del bipolarismo.
La salita al potere di Gorbaciov fu nel 1985 e la caduta del Muro di Berlino fu nel 1989.... "Communion", se non vado errato, fu scritto nel 1987.... una coincidenza? Non credo.
La verità è che gli americani non avevano più un nemico concreto su cui scaricare le loro paure paranoiche, i comunisti non erano più una minaccia per la società, e quindi bisognava inventarne un'altra. E quando non si riesce a trovare una minaccia reale, il paranoico ricorre a una minaccia immaginaria. Nel XVII secolo erano le streghe: il vergognoso episodio di Salem, con la sua strage di innocenti, lo conferma. Ma le streghe e il satanismo andavano bene ormai solo per chi aveva una fede tradizionalista.... come si poteva fare per chi non credeva più al Diavolo e alle streghe? Semplice! Usiamo la mitologia moderna al posto di quella antica: gli alieni e gli UFO al posto del Diavolo e dei suoi adepti....
E adesso come è la situazione? Beh, ora la grande minaccia è il terrorismo islamico, e quindi la paura dell'ignoto si è di nuovo spostata su oggetti reali, di rapimenti alieni si sente parlare molto meno, infatti... nel momento in cui anche il terrorismo islamico sarà sconfitto, magari da tutte queste rivoluzioni, il terrore dell'ignoto si rivolgerà di nuovo agli alieni oppure a una qualche altra paura immaginaria....
La verità è che bisogna separare i misteri dell'universo dalle ossessioni delle masse e dalle sue mode passeggera, altrimenti non si riuscirà mai ad ottenere un ragno dal buco....


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MessaggioInviato: 27/03/2011, 18:24 
A volte la paura di qualcosa è più pericolosa della cosa stessa


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MessaggioInviato: 27/03/2011, 18:26 
Io penso che la paura subentri DOPO che si è stati ... rapiti!
E tanta di più per chi ha sempre negato il Fenomeno!



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MessaggioInviato: 27/03/2011, 18:43 
Ragazzi, c'è un'ampia casistica oramai che può essere consultata allo scopo di chiarirsi un po' le idee...

Personalmente ritengo che la natura degli alieni sia in larga misura incorporea. Ritengo che essi possano avere anche una forma corporea ma che per questioni legate a leggi fisiche che noi non conosciamo, non sia possibile per loro raggiungere il nostro spazio a meno di non creare in esso delle distorsioni temporanee. Ritengo che il fenomeno del contatto sia molto diffuso, esista da sempre e che la casistica delle abduction costituisca solo uno degli aspetti (particolarmente coercitivo) con cui questo contatto si manifesta.

L'idea che quella degli alieni sia qualcosa che si origini da paure che stanno emergendo ora nella psiche dell'uomo, è facilmente smentibile dal "fatto" che di questo fenomeno esistono tracce e testimonianze che possono essere fatte risalire indietro nel tempo fino ad epoche remote; L'ipotesi che possa avere un origine culturale è contraddetta dal "fatto" che questo fenomeno si manifesta in tutte le latitudini e fra le popolazioni dai background più differenti.



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MessaggioInviato: 27/03/2011, 18:45 
perchè dovrei avere paura?


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MessaggioInviato: 27/03/2011, 18:46 
Cita:
Ufologo 555 ha scritto:

Io penso che la paura subentri DOPO che si è stati ... rapiti!
E tanta di più per chi ha sempre negato il Fenomeno!



Per me è stato così. Prima che capissi cosa mi stava succedendo, non avevo nessuna paura...anzi avrei fatto carte false per poterli incontrare.
Infatti i primi tempi mi sentivo in colpa per il fatto di provare paura...



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MessaggioInviato: 27/03/2011, 19:23 
Beata te ...! [:D]
Devi ammettere però che quando si presenta il "fatto" nessuno ne vuol parlare (anche per non ricordare ...). [^]



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MessaggioInviato: 27/03/2011, 19:47 
Io ho avuto paura PRIMA di sentir parlare di rapimenti alieni..... da bambino ero terrorizzato dalle creature della notte. Immaginavo fantasmi, mostri, alieni, streghe, abominevoli uomini delle nevi e quant'altro mai (i vampiri no, invece, non ci credevo! Come non credevo a Babbo Natale e alla Befana...).
Era un terrore paralizzante, ossessivo, che tormentava le mie notti. Se rimanevo sveglio di notte rimanevo immobile, a fissare il buio, aspettandomi un'apparizione terrificante, che per fortuna non è mai venuta....
Poi crescendo sono riuscito a combattere questa ossessione, ma a volte il terrore di una "presenza" si fa sentire a volte di notte. É una paura irrazionale contro cui non posso farci niente e che ha un'origine sconosciuta.
Se anche i rapimenti alieni esistono e sono esistiti anche in passato, ciò non toglie che ora sono oggetto di un'esagerazione mediatica, e il fatto che si ritrovino a tutte le latitudini e in tutte le epoche, comunque, non è una dimostrazione della loro realtà, in quanto anche la credenza nei demoni e negli spiriti cattivi è globale, ma questo non dimostra di per sé che i demoni esistano.
La paura è un sentimento misterioso, si annida dentro di noi, e non ne conosciamo gli esatti confini. Credo che i fenomeni legati ai rapimenti alieni saranno comprensibili solo quando avremo compreso meglio le nostre paure....


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MessaggioInviato: 27/03/2011, 20:02 
Premesso che io c'ho sempre paura! Più di un babbuino!
Quoto tuttoquanto dice Enkidu! Aggiungo che a mio ingenuo avviso i traumi da sala operatoria costituiscano una buona base per gli incubi alieno simili.

Ciao


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MessaggioInviato: 27/03/2011, 20:03 
Più che un'esagerazione mediatica, oggi c'è una cattiva diffusione mediatica relativa a questi argomenti, che tende a stravolgere e banalizzare il fenomeno. D'altra parte diversamente non potrebbe essere: per parlare di abduction non si può parlare semplicemente di abduction, è necessario contestualizzare il fenomeno e per parlare del contesto occorre cultura, informazione, studio e accuratezza, tutte cose che la televisione e i mezzi di comunicazione più diffusi non possono offrire.



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MessaggioInviato: 27/03/2011, 20:11 
Secondo me molti si lasciano impressionare e presumono di essere rapiti forse anche per diverse altre ragioni, poi certo a quei pochi che trovano riscontri tangibili di tali esperienze immagino si sentano spaventati in egual misura. E' un discorso aperto in generale, perchè ritengo impossibile che spuntino rapiti tanto facilmente e spesso senza una minima prova concreta.

Eventi strani sono successi anche in passato prima dell'era moderna (come ha suggerito Enkidu), ma anche in quei tempi la maggior parte erano banali superstizioni, cosa che a quanto pare continua ancora oggi grazie a una costante ignoranza di base seppur più scolarizzata.



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MessaggioInviato: 27/03/2011, 22:17 
Quando un fenomeno è di così universalmente diffuso, non può essersi generato dal nulla. Quando si manifesta in modo così coerente da essere riconoscibile attraverso i racconti di provenienza così disparatamente differente, non può trattarsi di fantasie, perchè le fantasie, le confabulazioni sono il frutto di un fenomeno individuale, personale, che ci racconta solo ciò che è strettamente e intimamente connesso al singolo, quello che si agita nell'intimo dell'individuo...Se un fenomeno apparentemente "interiore" si riproduce nella collettività, significa che tutti stiamo reagendo allo stesso stimolo, se tutti stiamo reagendo allo stesso stimolo stimolo siamo di fronte ad un fenomeno oggettivo anche se tale fenomeno si sta manifestando in forma prevalentemente psichica.

Voi parlate di Paure ancestrali...tutti le abbiamo manifestate...la paura della notte, del buio, di tutto quello che sentiamo che ci guarda ma che noi non possiamo vedere. Siamo educati a superare queste paure e infatti impariamo ad ignorarle. Ci dicono che questa è la razionalità...E se queste paure avessero un significato diverso? Se queste paure ci avvertissero che c'è qualcosa proprio la dove non possiamo vedere? Magari non necessariamente qualcosa di spaventoso, ma in grado si sgomentarci perchè è qualcosa che contraddice le cose che ci insegnano?


Mi ricordo le mie paure infantili: Avevo sogni spaventosi, dettagliatissimi in cui vedevo entrare in casa esseri dall'aspetto di manichini di legno, senza volto, senza emozioni e sentimenti. Questi sogni arrivavano mentre sognavo di essere a letto e di stare per addormentarmi, i manichini entravano in casa scricchiolando come un fiume legnoso ed io non potevo far altro che scappare come un animale davanti ad un incendio, mentre vedevo il mondo attorno a me trasformarsi, diventare buio, duro...Era impossibile comunicare in qualche modo con quelle creature, erano arrivate e semplicemente stavano prendendo il posto nel mondo che era stato nostro, senza curarsi di noi più di quanto non si faccia con degli insetti...A volte provavo a tornare a casa, cercavo il mio letto, speravo di potermi coricare e di addormentarmi per tornare al mondo che conoscevo, ma il letto non era più il mio, era un semplice tavolo di legno dove impossibile addormentarsi. A volte vagavo per le strade, era sempre buio vedevo l'umanità che si nascondeva nei vicoli come i ratti; a volte, qualcuno che cercava un po' di luce e calore, si avvicinava ai grandi falò che erano accesi un po' ovunque per tenere al caldo piramidi di grosse uova biancastre. Una volta ho visto un uomo avvicinarsi alle uova, sapevo che era una persona buona, sapevo cosa pensava. L'uomo allunga un braccio e con un movimento rapido prende un uovo e lo solleva, l'uovo diventa traslucido mentre si staglia contro il fuoco alle sue spalle e vedo l'embrione muoversi al suo interno, una piccola vita nuova senza colpe. L'uomo è pieno di amore e di speranze, vuole crescere quella creatura, imparare a parlare con lei, scambiare affetto, creare un legame in modo che da quel legame possa nascere la possibilità di una convivenza armoniosa fra le due razze, quella dei nuovi padroni e quella dei reietti. Con infinita cura mette l'uovo sotto la giacca per tenerlo al caldo e si allontana. Improvvisamente da ogni casa, da ogni strada, da ogni vicolo, sbuca una marea di creature legnose, crick crick crick crick ...La marea è priva di ogni sentimento, invade le strade, travolge l'uomo che fugge inutilmente, sommerge tutto con gelida efficienza e si ritira. Dopo il loro passaggio non resta nulla, neanche i corpi esanimi, l'uomo è stato cancellato. Questi erano i sogni che facevo ripetutamente all'età di 8 anni. lo scenario era sempre lo stesso, il terrore e l'angoscia che mi suscitavano anche. Eppure dopo un po' ho imparato a superarli, ho scordato la paura. in realtà ho sempre amato la notte e i giochi di confine che in essa si possono fare.

Oggi mi chiedo se qui sogni fossero semplici fantasie infantili o se si trattasse di rielaborazioni di qualcosa che stava cominciando ad affacciarsi alla mia coscienza infantile. Oggi mi rendo conto di come quei sogni già all'epoca contenessero elementi che hanno continuato a riemergere in varie forme nell'arco della mia esistenza.

Mi ricordo anche le paure infantili dei miei fratelli: uno aveva paura dei rapitori, non andava in bagno da solo e la notte dovevo tenergli la mano perchè aveva paura di essere portato via nel sonno; l'altro aveva paura che i raggi del sole potessero attiralo in cielo...
A volte queste paure infantili sono proprio irrazionali [;)]



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MessaggioInviato: 27/03/2011, 22:20 
Cita:
Blissenobiarella ha scritto:

è necessario contestualizzare il fenomeno e per parlare del contesto occorre cultura, informazione, studio e accuratezza, tutte cose che la televisione e i mezzi di comunicazione più diffusi non possono offrire.


Ottima premessa per ogni analisi!


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