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mik.300 ha scritto: Cita:
Basil7 ha scritto:
La differenza è questa: nel dolo eventuale, Tizio compie un'azione ben sapendo che dall'azione stessa potrebbe risultare una lesione a Caio. Nella colpa cosciente, Tizio compie un'azione potenzialmente lesiva nei confronti di Caio confidando però (per vari motivi) che Caio non subirà alcuna lesione. Faccio un esempio:
- dolo eventuale: c'è gente che fa rumore fuori la casa di Tizio, allora Tizio prende un vaso e lo tira verso il gruppo di persone. Tizio sa che se prendesse un Caio, quel Caio sarebbe ferito.
- colpa cosciente: Tizio guida a tutta velocità nonostante i limiti e sorpassa in curva, ben sapendo che l'azione è potenzialmente lesiva, ma contando (erroneamente) sulle proprie capacità di guidatore.
Esempio pratico è il caso Spaccarotella: la corte di Arezzo sentenziò in primo grado l'omcidio colposo con colpa cosciente, cioè affermò che il poliziotto avesse certo voluto sparare verso gli ultras, ma che avesse compiuto quell'azione contando sul fatto che non avrebbe colpito nessuno. La corte d'appello di Firenze invece valutò l'omicidio colposo con dolo eventuale, affermando, in sostanza, che Spaccarotella avesse sparato mettendo in conto che qualcuno tra gli ultras sarebbe stato ferito. Chiedo scusa per il riferimento preciso, non volendo qui entrare nel merito del processo, né delle colpe: ho riportato il caso perché ha fatto discutere la giurisprudenza ed è tuttora portato quale esempio dai giuristi per spiegare la differenza cui si faceva su accenno.
Entrambe le specifiche sono connessi all'elemento soggettivo, ma, a parer mio, la corte di Torino ha voluto ribadire che l'ad Thyssen Krupp ha volontariamente omesso gli elementi di sicurezza ben sapendo che, se fosse successo qualcosa, le persone in quel momento in quel luogo sarebbero state lese. Come se, in sostanza, la colpa fosse stata doppiamente affermata.
La sentenza è un precedente giuridico, certo, e io sono pienamente d'accordo con la corte. Però, prima della Cassazione si dovrà attendere il processo d'appello, sede nella quale la sentenza può subire vari tipi di stravolgimento; in sede di ultima istanza sarà espresso il giudizio di legittimità, ossia non si riesaminerà il fatto, bensì si giudicherà sul diritto, ossia sull'applicazione della legge in merito al caso e delle regole di procedura.
appunto..
è quello che ho detto..
dolo eventuale/colpa cosciente
sono connessi colla fattispecie di reato colposa
in quella volontaria c'è rappresentazione completa e voluta
del fatto antigiuridico..
non vorrei che per questo difetto del dispositivo
poi la sentenza venga annullata..
"omicidio volontario con dolo eventuale"
è una fattispecie che non esiste..
tutto qua..
ma forse si sono sbagliati i giornalisti
a riportare.. No, no, non si sono sbagliati nel riportare la sentenza, perché anche il difensore dell'ad l'ha ribadita, oltretutto non contestando l'accostamento dell'elemento soggettivo alla volontarietà, perché è una fattispecie che esiste e che già è stata usata, per esempio, in casi di incidenti stradali con esiti mortali. Coppi, l'avvocato, ha contestato nelle dichiarazioni sia la volontarietà, sia il dolo eventuale, perché, secondo lui, al di là della non sussistenza della volontarietà nell'omissione in materia di sicurezza, il dolo eventuale dovrebbe essere letto come un processo di calcolo che l'ad Thyssen Krupp avrebbe fatto soppesando volontariamente il vincolo di bilancio aziendale con la vita degli operai.
L'omcidio volontario con dolo eventuale è già stato usato, quindi costituirebbe precedente non la fattispecie, ma l'applicazione in un caso di morte sul lavoro.
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greenwarrior ha scritto: Speriamo che la sentenza crei un precedente giuridico.
Nell'ordinamento italiano, al contrario di quello USA, il precedente non fa legge, ma rappresenta solo la prima applicazione di una particolare interpretazione giuridica.
Comunque, mik, sono d'accordo con te quando dici che la sentenza potrebbe essere in qualche modo oggetto di revisione, però non penso per un difetto del dispositivo, fermo restando che, non essendo un giurista, non ho poi elementi né teorici, né pratici per dare maggiori certezze a questa mia affermazione.