Mafia, Brusca cita il premier
«Gli dissi: accordo o bombe»
«Mandai Mangano da Berlusconi e Dell'Utri»
«MANDAI MANGANO A MILANO» - «Nel '92 Cosa nostra aveva rapporti con la sinistra, con politici locali, con Lima e a livello nazionale con Andreotti» ha raccontato Brusca, sottolineando che invece dopo la strage di via d'Amelio cessò «ogni contatto» con lo Stato. Le stragi di Firenze, Roma e Milano furono quindi «strumenti per risvegliare lo Stato e per consigliarlo a trattare nuovamente». È a questo punto, ha spiegato il pentito nella sua deposizione, che è subentrato un nuovo referente politico dei mafiosi, cui vennero rivolte le stesse richieste che erano già state rivolte all'allora ministro degli Interni Nicola Mancino. «Mandai Mangano a Milano - ha testimoniato Brusca - ad avvertire dell'Utri e, attraverso lui, Berlusconi che si apprestava a diventare premier, che senza revisione del maxiprocesso e del 41 bis le stragi sarebbero continuate. Mangano - ha aggiunto Brusca - tornò dicendo che aveva parlato con dell'Utri, che si era messo a disposizione». Secondo il colalbore di giustizia, l'attentato all'Olimpico contro i carabinieri era una vendetta per chi non aveva mantenuto le promesse: «Chiudiamo il caso con il vecchio - ha spiegato - vendicandoci, e apriamo il nuovo».
http://www.corriere.it/cronache/11_magg ... 3fe6.shtmlTommaso Buscetta e Totò Contorno, durante il maxiprocesso di Palermo (1986-1987), lo indicarono come "uomo d'onore" appartenente a Cosa Nostra, nella "famiglia" di Pippo Calò
Il nome di Mangano viene citato per la prima volta dal Procuratore della Repubblica Paolo Borsellino in una intervista rilasciata il 19 maggio 1992
Mangano fu condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Palermo all'ergastolo per il duplice omicidio di Giuseppe Pecoraro e Giovambattista Romano, quest'ultimo vittima della "lupara bianca" nel gennaio del 1995. Di questo secondo omicidio Mangano sarebbe stato l'esecutore materiale
http://it.wikipedia.org/wiki/Vittorio_Manganono...non lo dico io..