Global Garden Products annuncia 160 licenziamenti per delocalizzare in Slovacchia
da PS, il 13 maggio 2011
GGP, l’azienda italio-svedese Global Garden Products che ha impianti in Italia, Svezia e Cina, ha deciso di delocalizzare in Slovacchia una buona parte della produzione oggi realizzata a Castelfranco Veneto, in provincia di Treviso, lasciando a casa con la riorganizzazione 160 dei suoi dipendenti italiani. L’azienda, leader nei tagliaerba con alcuni marchi molto conosciuti, che ora conta 650 lavoratori, vedrà dunque un quarto di loro andare in mobilità, come è stato comunicato ieri ai sindacati, i quali hanno subito dichiarato “irricevibile” la richiesta dell’azienda.
Nei piani aziendali, lo avevamo ricordato in un articolo di fine aprile anche se non eravamo a conoscenza dei licenziamenti, la produzione di 250 mila rasaerba all’anno dovrà essere portata nell’impianto di Poprad, nell’est della Slovacchia.
A Castelfranco, sede europea del gruppo, la decisione è stata per tutti una sorpresa, che l’azienda giustifica come necessaria per mantenere alta la sua competitività sul mercato mondiale. «Negli anni recenti si è avvertita la sempre più rilevante concorrenza di Cina (l’import in Europa è aumentato dell’80% dal 2009 a oggi) e dell’area americana al traino della congiuntura del dollaro debole. In assenza di contromisure, le condizioni attuali rischiano di mettere fuori mercato alcuni prodotti chiave compromettendo la competitività complessiva del gruppo GGP», dice una nota dell’azienda.
Il vero problema, sembrano essere i rasaerba low cost dalla Cina, che hanno recentemente fatto capitolare anche un leader come la società svedese Husqvarna, che ha investito 20 milioni per delocalizzare in Polonia.
Per riequilibrare la situazione, GGP conferma gli stabilimenti di Castelfranco e Campigo come quartier generale europeo, e vi accorperà anche la società commerciale GGP Divisione Italia Spa che prima era a Santa Lucia, si legge sul quotidiano locale La Tribuna di Treviso. Nel trevigiano rimarranno attivi ricerca e sviluppo, commerciale e amministrazione, oltre a una parte comunque rilevante della produzione.
Oggi dovrebbero riunirsi le assemblee dei lavoratori per definire la linea dei negoziati con l’azienda, che si annunciano roventi: oltre al numero degli esuberi si parlerà anche di incentivi all’esodo ed eventuali azioni di protesta. Il Ministro del Lavoro Sacconi sarà a Treviso oggi ed avrà un incontro in Prefettura.
La fabbrica di Poprad, che ha realizzato mezzo milione di pezzi nell’ultima stagione, con 129 dipendenti fissi e altri 300 stagionali, dovrebbe aumentare la produzione a 700 mila e i dipendenti di 100 unità, con investimenti rilevanti, soprattutto in tecnologie e innovazioni. Nella prossima stagione, poi, GGP pensa di produrre in Slovacchia fino a un milione di tosaerba.
Secondo La Tribuna di Treviso, il piano societario rientra nell’ambito del piano industriale 2010- 2013, che prevede un massiccio utilii della cassa integrazione, ora insufficiente data l’improvvisa decisione di licenziare. Il piano, prosegue il quotidiano, ha risvolti finanziari notevoli: un gruppo di 40 banche che già finanziavano l’azienda stanno ora controllando il gruppo.
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