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MessaggioInviato: 14/02/2009, 14:28 
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anunnako ha scritto:

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damomars ha scritto:

Comunque, secondo il mio parere, bisogna concentrarsi di più su Platone. Nei suoi scritti è sicuramente nascosto un indizio....! [;)]


quante volte devo ripetere che l'opera di platone non è un'opera descrittiva o storica su Atlantide..Platone si serve del mito di atlantide e del leviatano per alludere ad altro significato...è tipico della filosofia di Platone l'utilizzo di numerosi miti...vi ricordo che platone era un filosofo non uno storico..egli ha riadattato una leggenda,intorno a questa leggenda ha costruito un racconto per darci un insegnamento

Il sacerdote di Sais a Platone gli ha raccontato la storia di quello che avvenne circa 10.000 anni prima della prima stirpe di Greci elogiandoli per il fatto che hanno sconfitto in una battaglia gli Atlantidei.
Non se lè inventata Platone,lui cè là solo tramandata.
Per favore leggete tutti i passi del Racconto.


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MessaggioInviato: 14/02/2009, 15:11 
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Sirius ha scritto:

ora che ci penso, qualcuno può confermarmi l'esistenza di una leggenda legata all'antico Egitto o comunque al nord dell'africa, in cui si narra di un popolo dalla pelle blu venuto da un isola misteriosa?

Si ritiene che il popolo dalla pelle blu,siano i diretti discendenti di Atlantidei quali non avendo più patria migrarono un pò più a sud, gestendosi autonomamente e rimanendo Nomadi.Attualmente queste persone sono identificabili nei Tuareg,loro hanno fisionomie del tutto particolari che si discostano nettamente rispetto agli altri popoli vicini del Nord Africa.
Gli Atlantidei erano chiamati " i Principi" dagli Egiziani per la loro potenza,per la scienza e per il loro modo Regale di vestire e di organizzarsi.


Ultima modifica di bleffort il 14/02/2009, 15:13, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 14/02/2009, 15:18 
ecco visto? mi ricordavo della leggenda egizia, grazie x la conferma bleffort


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MessaggioInviato: 15/02/2009, 11:56 
Purtroppo il racconto di Platone da solo non basta a provare nulla. E' un indizio, nulla più. Se la leggenda di Atlantide si basasse solo sul racconto di Platone, non la riterrei attendibile.
Senz'altro quel tal Bulloni che crede di averla trovata addirittura presso il Circolo Polare Artico, solo perché gli sembra che ci siano delle somiglianze fra quello che ha trovato e il racconto di Platone (come lo interpreta lui, tra l'altro, e non come di fatto è) è uno dei tanti che appunto hanno individuato Atlantide in mille posti diversi.
C'è stato chi l'ha "trovata" a Creta, in Sardegna, in Messico, in Antartide, in Giappone, in India, al Polo Nord, nel Mare del Nord, nelle Isole Britanniche, nel Golfo Persico, nel Pacifico, in Cina... in pratica si fa prima a dire dove NON si pensa che sia stata Atlantide, che dove sia stata!
Ma tutti dimenticano una cosa: che il mondo è pieno di leggende di città e terre sommerse in tempi remoti, che la storia umana rimane in gran parte sconosciuta, e quindi con tutta probabilità Atlantide la si trova ovunque appunto perché SONO ESISTITE MOLTE ATLANTIDI, NON UNA SOLA!
Ma fra tutte quelle che sono esistite, quella "originale" dov'è? Beh, dato che Platone l'ha collocata nell'Oceano Atlantico, perché non accettare semplicemente che era là, e lasciare le altre Atlantidi dove stanno?
Comunque il racconto di Platone non è unico, possiamo dire. Certo, nulla dimostra che tale leggenda venga dall'Egitto.
Finora non è stato trovato in Egitto, nè a Sais, né in nessun altro sito archeologico, che i sacerdoti egiziani abbiano mai parlato di Atlantide.
Nè si parla chiaramente di Atlantide in nessun mito, anche se ho letto che Osiride, dio-uomo fondatore della civiltà egizia e primo Re dell'Egitto, pare sia arrivato dall'Amenti, cioè l'Occidente secondo la lingua egizia.
Che poi siano stati i sacerdoti di Sais a dire a Solone dell'esistenza di Atlantide, lo dice solo Platone. A Sais non è stata trovata nessuna prova di questo.
Non sono d'accordo però con chi dice che il racconto platonico sarebbe solo un mito "inventato" all'occasione per "fare la morale" ai contemporanei.
Potrebbe benissimo darsi che sia invece un mito "prestato" da altri e riadattato per l'occasione. Generalmente, i miti non si inventano, ma sono sempre rielaborazioni di miti più antichi. Almeno, vorrei che qualcuno mi desse un esempio di un autore che ha inventato di sana pianta un mito, senza ispirarsi a miti precedenti. Io non ne conosco nessuno.
Si tenga conto che noi possediamo solo una minima parte dei testi dell'antichità, e quindi la maggior parte del sapere degli antichi è andato irrimediabilmente perduto.
Provata a pensare a ciò che successe alla grande Biblioteca di Alessandria, che conteneva praticamente tutto il sapere del mondo antico.
Di fatto, esistono diversi miti in diversi paesi che parlano di una terra in mezzo all'oceano, sprofondata o che esisterebbe ancora "nell'aldilà", che senz'altro assomiglia all'Atlantide di Platone, purtroppo non ho ancora avuto modo di verificare quei miti.
Colpisce senz'altro il mito di Aztlan in Messico, ma anche quello di Attala presso gli Imazighen del Nord Africa, e soprattutto la più nota di tutte: Avalon, l'Isola dei Beati delle leggende celtiche britanniche.
Secondo alcuni autori latini i Celti credevano che i loro antenati provenissero da una terra sprofondata nell'oceano ad occidente, e crededevano di potervi tornare una volta defunti, dato che questa terra era diventata appunto una sorta di Paradiso ultraterreno.
Secondo la leggenda, Avalon, che gli Irlandesi chiamavano Tirnanog, era un'isola dove regnava l'eterna primavera, gli alberi erano carichi di frutti d'oro, e la gente viveva in palazzi di cristallo.
In altre leggende, le Isole Beate dell'Ovest vengono rappresentate anche il Regno delle Fate, dove la vita è eterna.
Secondo certe leggende celtiche, pare che questa sede non fosse eterna per i defunti: poiché credevano nella reincarnazione, i defunti sarebbero tornati per reincarnarsi nei loro discendenti.
Da lì è nata la leggenda di Re Artù che, una volta ferito mortalmente, fu portato con una nave dalla sorella Morgana ad Avalon, per attendere il giorno del suo ritorno in Britannia. Si tratta di una metafora della fede nella reincarnazione dei Celti.
Da qui, Tolkien si ispirò nel narrare le sue storie, soprattutto quelle descritte nel Silmarillion, dove si parla delle invisibili Terre degli Elfi e degli Dei aldilà dell'oceano, ad ovest, nel continente favoloso di Aman, e inoltre anche il mito di Numenor, che assomiglia enormemente a quello di Atlantide.
Tali credenze e leggende possono essere molto antiche e trovare la loro origine nell'antichissima civiltà megalitica che ha costruito Stonehenge, Newgrange, Karnak, Avebury, Skara Brae, Silbury Hill ancora al tempo delle Piramidi o anche prima, e che scomparve misteriosamente, prima dell'arrivo dei Celti, che forse assorbirono la cultura religiosa delle precedenti popolazioni pre-indoeuropee, dando origine alle dottrine druidiche, almeno in parte.
Penso che bisognerebbe smetterla di concentrarsi solo sul mito di Platone, che ormai ci ha detto tutto, e cercare in altri luoghi, nell'Europa Occidentale e nel Nord Africa, altre tracce di una possibile civiltà che aveva il suo centro nell'Atlantico.
Comunque, concordo anche con quelli che dicono che il discorso dovrebbe essere più ampio. Lo stesso mito platonico e altri miti simili dicono che Atlantide non era semplicemente un'isola: era una civiltà diffusa in molti paesi, forse in tutto il mondo. Atlantide era come Roma, probabilmente.
Se i nostri discendenti non sapessero più dov'era Roma, e trovassero le rovine di una città romana in Turchia, ne dedurrebbero che Roma era in Turchia?
Pensateci...


Ultima modifica di Enkidu il 15/02/2009, 12:03, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 15/02/2009, 17:03 
Da Enkidu:
Ma fra tutte quelle che sono esistite, quella "originale" dov'è? Beh, dato che Platone l'ha collocata nell'Oceano Atlantico, perché non accettare semplicemente che era là, e lasciare le altre Atlantidi dove stanno?
Comunque il racconto di Platone non è unico, possiamo dire. Certo, nulla dimostra che tale leggenda venga dall'Egitto.
Finora non è stato trovato in Egitto, nè a Sais, né in nessun altro sito archeologico, che i sacerdoti egiziani abbiano mai parlato di Atlantide.
Nè si parla chiaramente di Atlantide in nessun mito, anche se ho letto che Osiride, dio-uomo fondatore della civiltà egizia e primo Re dell'Egitto, pare sia arrivato dall'Amenti, cioè l'Occidente secondo la lingua egizia.
Che poi siano stati i sacerdoti di Sais a dire a Solone dell'esistenza di Atlantide, lo dice solo Platone. A Sais non è stata trovata nessuna prova di questo.
Non sono d'accordo però con chi dice che il racconto platonico sarebbe solo un mito "inventato" all'occasione per "fare la morale" ai contemporanei.
Potrebbe benissimo darsi che sia invece un mito "prestato" da altri e riadattato per l'occasione. Generalmente, i miti non si inventano, ma sono sempre rielaborazioni di miti più antichi. Almeno, vorrei che qualcuno mi desse un esempio di un autore che ha inventato di sana pianta un mito, senza ispirarsi a miti precedenti. Io non ne conosco nessuno.
Si tenga conto che noi possediamo solo una minima parte dei testi dell'antichità, e quindi la maggior parte del sapere degli antichi è andato irrimediabilmente perduto.
Provata a pensare a ciò che successe alla grande Biblioteca di Alessandria, che conteneva praticamente tutto il sapere del mondo antico.
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Con queste parole tu ti hai fatto la domanda e tu stesso ti hai dato la risposta Enkidu.
In primis Platone citava l'Oceano e non l'Oceano Atlantico che intendiamo noi perchè il nome Atlantico gli è stato attribuito dopo alcuni millenni rispetto ai tempi di Platone e in base a studi recenti, si è capito che l'Oceano citato da lui poteva essere un grande mare che bagnava il deserto del Sahara o il rimanente mare Mediterraneo posto più ad ovest che bagna le Baleari.
E' vero che i miti non sono mai inventati specialmente in quell'Epoca e se non ne sono rimaste tracce di questa storia molto presumibilmente è perchè i documenti scritti furono distrutti.Ti invito a leggere il libro di Alberto Arecchi "La fine di Atlantide", questo studioso a girato per lungo e largo in tutto il nord Africa e Medio Oriente a raccogliere tracce,testimonianze e riferimenti di tanti storici antichi che la hanno citato nelle loro Opere,atto a poter avvalorare l'ipotesi che la culla della civiltà di Atlantide,sia stata nelle regioni tra la Libia la Tunisia e la Sicilia compreso il Canale di Sicilia che allora sia presume era un grande Arcipelago di isole.
Ti spieghi il perchè in una piccola isoletta come Malta si sono scoperti siti Megalitici di grande rilievo? e dovè il rimanente o la continuazione di questa grande civiltà?,perchè di questo si tratta!!.


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MessaggioInviato: 16/02/2009, 17:34 
Trovo plausibile il riferimento tra Malta ed Atlantide: in entrambi i casi si parla di civiltà scomparse senza lasciare traccia, e nel caso di Malta, accettando i documenti ufficiali: NON SI SA chi fosse e da dove venisse nè dove sia andata e perchè sia sparita, la civiltà che costruì l'Ipogeo e gli altri complessi megalitici.

Se vogliamo tener fede ai diaolghi platonici ( leggeteli, non sono niente male ):

"Al di là di quello stretto di mare chiamato Le Colonne d'Ercole, si trovava, infatti, un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte. In quell'isola chiamata Atlantide vi era un regno che dominava non solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle Colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa"

Se prestiamo fede a queste parole di Platone, Atlantide era a tutti gli effetti un continente, e non un isoletta. Il fatto poi che abbi adominato sia al di là sia al di qua delle colonne d'ercole, la collolcherebbe nell'oceano atlantico.


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Io continuo a pensare che sia l' Antartide, se si potesse collocare il periodo presunto della scomparsa di Atlantide con eventi precessionali, cambi di campi magnetici o passaggi di Nibiru, forse potremmo escludere alcune ipotesi.



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MessaggioInviato: 16/02/2009, 19:04 
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Sirius ha scritto:

Trovo plausibile il riferimento tra Malta ed Atlantide: in entrambi i casi si parla di civiltà scomparse senza lasciare traccia, e nel caso di Malta, accettando i documenti ufficiali: NON SI SA chi fosse e da dove venisse nè dove sia andata e perchè sia sparita, la civiltà che costruì l'Ipogeo e gli altri complessi megalitici.

Se vogliamo tener fede ai diaolghi platonici ( leggeteli, non sono niente male ):

"Al di là di quello stretto di mare chiamato Le Colonne d'Ercole, si trovava, infatti, un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte. In quell'isola chiamata Atlantide vi era un regno che dominava non solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle Colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa"

Se prestiamo fede a queste parole di Platone, Atlantide era a tutti gli effetti un continente, e non un isoletta. Il fatto poi che abbi adominato sia al di là sia al di qua delle colonne d'ercole, la collolcherebbe nell'oceano atlantico.

La città di Atlantide come Capitale era situata in un'isola e non tutto il regno.
Recenti studi hanno rilevato che le Colonne D'Ercole siano state proprio nel Canale di Sicilia,dunque prendendo come punto di riferimento queste,aldilà delle Colonne vi è un'altro grande mare e un Continente che lo circonda e cioè:> L'Europa.<
Da notare che il riferimento alla Libia e all'Africa messe insieme lui, (Platone) voleva indicare i territori che loro conoscevano e non tutta L'Africa intera.


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MessaggioInviato: 16/02/2009, 21:38 
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bleffort ha scritto:

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Sirius ha scritto:

Trovo plausibile il riferimento tra Malta ed Atlantide: in entrambi i casi si parla di civiltà scomparse senza lasciare traccia, e nel caso di Malta, accettando i documenti ufficiali: NON SI SA chi fosse e da dove venisse nè dove sia andata e perchè sia sparita, la civiltà che costruì l'Ipogeo e gli altri complessi megalitici.

Se vogliamo tener fede ai diaolghi platonici ( leggeteli, non sono niente male ):

"Al di là di quello stretto di mare chiamato Le Colonne d'Ercole, si trovava, infatti, un'isola più grande della Libia e dell'Asia messe insieme, e da essa si poteva passare ad altre isole, e da queste isole alla terraferma di fronte. In quell'isola chiamata Atlantide vi era un regno che dominava non solo tutta l'isola, ma anche molte altre isole nonché alcune regioni del continente al di là: il suo potere si spingeva, inoltre, al di qua delle Colonne d'Ercole; includendo la Libia, l'Egitto e altre regioni dell'Europa"

Se prestiamo fede a queste parole di Platone, Atlantide era a tutti gli effetti un continente, e non un isoletta. Il fatto poi che abbi adominato sia al di là sia al di qua delle colonne d'ercole, la collolcherebbe nell'oceano atlantico.

La città di Atlantide come Capitale era situata in un'isola e non tutto il regno.
Recenti studi hanno rilevato che le Colonne D'Ercole siano state proprio nel Canale di Sicilia,dunque prendendo come punto di riferimento queste,aldilà delle Colonne vi è un'altro grande mare e un Continente che lo circonda e cioè:> L'Europa.<
Da notare che il riferimento alla Libia e all'Africa messe insieme lui, (Platone) voleva indicare i territori che loro conoscevano e non tutta L'Africa intera.


Troppo vicine al mondo conosciuto allora per essere solo leggenda. Se fosse stata dove dici, avremo sicuramente più documentazione a disposizione.



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Forse si...forse no...! [:(]



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Atlantide
http://www.youtube.com/v/0iRAZXd46sM&hl=en&fs=1
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http://www.youtube.com/v/ooNY50SCT-k&hl=en&fs=1>


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http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4106

ATLANTIDE: Foto satellitari Nasa confermerebbero ipotesi dell'Arch. Alberto Arecchi sulla sua collocazione mediterranea

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Le foto satellitari della NASA, nella banda dei raggi infrarossi, confermano le ipotesi sviluppate dall'Arch. Alberto Arecchi nelle sue ricerche su Atlantide (v. il libro: Atlantide, un mondo scomparso, un'ipotesi per ritrovarlo, ed. Liutprand, 2001).

Esse infatti rivelano che, all'epoca del cataclisma che pose fine all'esistenza di Atlantide, il Mediterraneo aveva un'estensione di gran lunga inferiore a quella attuale. In realtà il Mediterraneo si divideva in tre bacini ben distinti ed uno dei tre era un ampio lago d'acqua dolce, che si gettava nel mare a livello inferiore con una cascata dell'altezza di oltre 300 metri.

La foto satellitare mostra la località della grotta Franchthi, nell'Argolide sud-orientale.

Si tratta del luogo che ha registrato la più lunga continuità di insediamento umano, sull'intero territorio della Grecia. Un sito unico, perché è stato "abitato" senza pause dal 20000 ca. a.C. sino al 3000 ca. a.C. Gli scavi in questo sito sono durati dal 1967 al 1976 e la mappa disegnata mostra i diversi livelli del Mar Mediterraneo, alle varie epoche.

Gli studiosi americani Zapp ed Erikson osservavano nel loro libro che "l'Atene della narrazione di Platone, che all'epoca delle guere contro Atlantide si trovava sulla costa, oggi deve trovarsi parecchie miglia al largo della costa, e dev'essere sommersa da almeno 400 piedi d'acqua"... esattamente la stessa ipotesi sviluppata da Arecchi nel suo studio.

Fonte: I.ZAPP and G. ERIKSON, Atlantis in America: Navigators of the Ancient World, Adventures Unlimited Press, 1998, p. 182.



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MessaggioInviato: 01/05/2009, 19:01 
Cita:
ghety-ufologo95 ha scritto:

Cita:
Knukle ha scritto:


Ennesimo studioso che colloca Atlantide da qualche parte, a sua scelta.
Secondo me ormai girano il mappamondo e puntano il dito. Dove si ferma si ferma. Li è Atlantide.


Quoto


Cita:
Sirius ha scritto:


Se dessimo retta a tutti gli studiosi che hanno trovato atlantide, avremmo non una, ma decine di civiltà perdute e poi comunque sia mai ufficialmente riconosciute. Qualcuno ha mai sentito parlare di queste civiltà riscoperte e poi ri-dimenticate?


Cita:
bleffort ha scritto:


Allora i sacerdoti di Sais a Platone gli hanno raccontato frottole,perchè per loro Atlantide si trovava ad Ovest dove tramonta il sole con un clima mite Flora e Fauna, semi-Tropicale. [:0]



Quoto tutti quanti voi ragazzi [;)]


Questi presunti "ritrovamenti" di Atlantide, ognuno fatto a caxxo, fatti in serie in parti completamente diverse del mondo l' una dall' altra, ho il forte sospettoche servano solo a distogliere l' attenzione della gente dal racconto originale, distogliere lo sguardo dall' Atlantico, l' unico punto dove guarda caso non cerca nessuno..... e dove Platone colloca Atlantide.

Sì, sono probabilmente voluti come parte di una strategia: non importa se poi di ognuno di questi pseudo ritrovamenti non se ne parli più, quello che conta è che la gente si senta dire decine di volte "Atlantide era qui" "no era là!" "In Finlandia!" "In Messico!" "Al Circolo Polare Artico!" "In Antartide!" "A Creta!" "Nel Pacifico!" e così via, di modo che la gente, sentendo tutto ciò, si abitui all' idea che di Atlantide non si sa ancora dove fosse, se fosse, ma che è da tutt' altra parte, non ha nulla a che fare con Platone, e soprattutto con i misteri delle civiltà antiche e con la loro evoluzione, che in realtà è stata repentina e simultanea proprio perchè dovuta ad una "civiltà madre".


Cita:
Sirius ha scritto:


io comunque sia non mi sposterei molto dalla classica locazione. Mi viene in mente la leggenda Azteca secondo cui il popolo Azteco proveniva da una terra a occidente ( rispetto alle americhe ) chiamata AZTLAN.
Forse è solo una coincidenza, ma mi sembra ci sia una forte assonanza tra la parola AZTLAN ed ATLANTIDE



Infatti, Sirius, non è solo una coincidenza - ed è il motivo per cui ho scelto tale parola come mio nickname.

Mi permetto di correggere la svista: la leggenda narra di una terra ad ORIENTE delle Americhe, cioè nell' Atlantico.


Cita:
estraterrestre ha scritto:


io ho sempre pensato che atlantide individui non un'isola ma una civiltà che conosceva tutto il mondo perchè era l'umanità dell'epoca
ed è per questo che si individuano possibili siti in tutto il mondo.
cosa ne pensate?

potrebbe essere stato un grande cataclisma a distruggere l'umanità conosciuta dell'epoca, i pochi sopravvissuti hanno dato inizio alle nuove civiltà tipo sumeri egizi incas
anche perchè non si spiegherebbe il perchè in parti del mondo così distanti tra loro abbiano avuto in comune l'inizio della coltivazione delle sementi con arnesi simili
10500 anni prima di cristo eravamo nomadi 200 anni dopo stanziali con una "tecnologia" per coltivare delle messi?
ci sono troppe cose che non collimano con le teorie ufficiali sull'evoluzione...

ora vi domando questo dobbiamo aspettarci una nuova catastrofe?
se tutto è ciclico...



Condivido in larghissima parte, estraterrestre, con una nota sostanziale: come dici tu Atlantide conosceva il mondo intero, ed aveva colonie ovunque, laddove oggi noi ritroviamo i siti ad essa riconducibili, e rappresentava in tutto o in larga parte l' umanità del tempo (nel secondo caso la parte più evoluta), ma come ogni civiltà aveva un suo centro, e tale centro era un' isola o più probabilmente un arcipelago, posto nell' Oceano Atlantico.


E dopo la catastrofe, scatenata dal precipitare di un precedente satellite della Terra, essa affondò, come dice Platone e come confermano le altre leggende, e i pochi superstiti scampati al disastro via mare eressero monumenti e città che ricordavano nelle costruzioni la loro capitale perduta, laddove erano approdati in una terra ostile e disabitata, come il Nord da cui dovettero discendere in guerra per la fame- così dicono i testi egizi sugli IPERBOREI - o insegnarono ai nativi l' agricoltura e altre tecnologie che avrebbero dato loro maggiori possibilità di sopravvivere nel nuovo ambiente, in cui grazie alle loro conoscenza, ai loro "poteri", assunsero molto probabilmente il comando e dando origine a tutte le civiltà antiche, la cui brusca e simultanea evoluzione trova così spiegazione.

E così si spiegano tutti o quasi tutti gli enigmi del passato.


Quanto a noi uomini del presente e al nostro futuro incerto, una cosa è sicura: la catastrofe si ripeterà, poichè troppi sono i NEO, Near Earth Objects, Oggetti prossimi alla Terra, ossia meteoriti che con le loro orbite ci sfiorano, per evitare che qualcun altro cada sulla Terra, attratto dalla gravità, come dicono gli stessi scienziati: "non è questione di se, è questione di quando"; e al momento la nostra tecnologia può poco o nulla. Infatti questi oggetti sono sorvegliati da un ente ufficiale apposito...... e la stessa Luna ha un moto "a spirale" che la avvicina sempre più al nostro mondo. Questo afferma Kolosimo.

Come ben dici tu, ciò è ciclico. Proprio come il tempo del calendario Maya, diviso in Ere, di cui la nostra terminerà nel 2012......


Cita:
damomars ha scritto:


Comunque, secondo il mio parere, bisogna concentrarsi di più su Platone. Nei suoi scritti è sicuramente nascosto un indizio....! [;)]



Sono perfettamente d' accordo con te, e anzi, direi che c' è ben più di un indizio....


Ribadisco inoltre che il testo di Platone non è affatto stato scritto con la fantasia;

primo perchè deriva dal racconto di Solone dei testi egizi tradottogli da un sacerdote...

secondo perchè lo stesso Platone afferma chiaramente che "il racconto, per quanto possa sembrare strano, è assolutamente vero", mentre quando utilizza un mito a fine didascalico, vedi il Mito della Caverna, egli specifica sempre che si tratta solo di un mito.


E' pur vero che Platone ha utilizzato il mito di Atlantide per rappresentare una società ideale, un' utopia, ma non invertiamo l' ordine delle cose: egli prima sente il racconto, reale, dell' esistenza di Atlantide, di cui sottolinea l' autenticità, poi decide di usarlo ai suoi fini filosofici. Coglie insomma la palla al balzo.


Certo che Platone non era uno storico. Ma non dimentichiamo che al tempo dei Greci mito, storia e filosofia si confondevano: il grande storico greco Erodoto, riconosciuto unanimemente come storico, univa nei suoi libri fonti storiche ed avvenimenti storici a fonti mitologiche per spiegare certi eventi storici, e persino storie completamente mitiche, utilizzate spesso per spiegare una sua tesi di filosofia politica...... quindi attenti a non usare per gli antichi il metro di noi moderni, che separiamo nettamente le professioni di filosofo, storico e scrittore mitologico, poichè tale separazione spesso non valeva per gli antichi.

Solo con Tucidide la Storia divenne la Storia come la intendiamo noi, depurata dall' intervento della divinità nella Storia, e considerato quindi uno dei primi "moderni".


Quoto perciò il buon bleffort quando ribadisce che il mito di Atlantide non è un' invenzione platonica, ma gli è divenuta nota (tramite Solone) e a noi l' ha solo tramandata.

Inoltre tale mito, che nel mediterraneo ha fonte egizia, si riscontra presso molti popoli lontani tra loro, quali gli Aztechi e gli Indiani, che parlano di "sette potenti isole poste nel Mar d' Occidente", il che confermerebbe l' ipotesi di un arcipelago.


E ora veniamo all' ottimo Enkidu:



Cita:
Enkidu ha scritto:


Senz'altro quel tal Bulloni che crede di averla trovata addirittura presso il Circolo Polare Artico, solo perché gli sembra che ci siano delle somiglianze fra quello che ha trovato e il racconto di Platone (come lo interpreta lui, tra l'altro, e non come di fatto è) è uno dei tanti che appunto hanno individuato Atlantide in mille posti diversi.
C'è stato chi l'ha "trovata" a Creta, in Sardegna, in Messico, in Antartide, in Giappone, in India, al Polo Nord, nel Mare del Nord, nelle Isole Britanniche, nel Golfo Persico, nel Pacifico, in Cina... in pratica si fa prima a dire dove NON si pensa che sia stata Atlantide, che dove sia stata!



Come non quotare ogni sillaba. [|)]

E ancora:


Cita:
Enkidu ha scritto:


Ma tutti dimenticano una cosa: che il mondo è pieno di leggende di città e terre sommerse in tempi remoti, che la storia umana rimane in gran parte sconosciuta, e quindi con tutta probabilità Atlantide la si trova ovunque appunto perché SONO ESISTITE MOLTE ATLANTIDI, NON UNA SOLA!
Ma fra tutte quelle che sono esistite, quella "originale" dov'è? Beh, dato che Platone l'ha collocata nell'Oceano Atlantico, perché non accettare semplicemente che era là, e lasciare le altre Atlantidi dove stanno?



Hai mille volte ragione.

La pensassero tutti così, saremmo molto più avanti nella ricerca.

Invece, per usare l' espressione di Knukle, perdono tutti tempo a girare il mappamondo e puntare il dito a caso per trovare un posto in cui nessuno abbia ancora collocato Atlantide.......... così' da poter scrivere un ALTRO libro sull' argomento senza uno straccio di prova degno di tale nome. [xx(]


Ecco perchè siamo.... sommersi da libri su Atlantide che con la vera Atlantide non c' entrano nulla e nessuno non dico studia, ma neanche CONOSCE più il testo originale che ha dato origine a tutto. Possibile che sia così faticoso leggere quelle poche righe?

Sono molto meno di uno qualunque dei libri, delle migliaia di pagine scritte sull' argomento. Una futile strage di alberi per la carta, sprecata. [:D]


Ma torniamo all' encomiabile post di Enkidu:


Cita:
Enkidu ha scritto:


Non sono d'accordo però con chi dice che il racconto platonico sarebbe solo un mito "inventato" all'occasione per "fare la morale" ai contemporanei.
Potrebbe benissimo darsi che sia invece un mito "prestato" da altri e riadattato per l'occasione. Generalmente, i miti non si inventano, ma sono sempre rielaborazioni di miti più antichi. Almeno, vorrei che qualcuno mi desse un esempio di un autore che ha inventato di sana pianta un mito, senza ispirarsi a miti precedenti. Io non ne conosco nessuno.



E' quel che dico anche io.


Cita:
Enkidu ha scritto:


Si tenga conto che noi possediamo solo una minima parte dei testi dell'antichità, e quindi la maggior parte del sapere degli antichi è andato irrimediabilmente perduto.
Provata a pensare a ciò che successe alla grande Biblioteca di Alessandria, che conteneva praticamente tutto il sapere del mondo antico.


Di fatto, esistono diversi miti in diversi paesi che parlano di una terra in mezzo all'oceano, sprofondata o che esisterebbe ancora "nell'aldilà", che senz'altro assomiglia all'Atlantide di Platone, purtroppo non ho ancora avuto modo di verificare quei miti.

Colpisce senz'altro il mito di Aztlan in Messico, ma anche quello di Attala presso gli Imazighen del Nord Africa, e soprattutto la più nota di tutte: Avalon, l'Isola dei Beati delle leggende celtiche britanniche.


Secondo alcuni autori latini i Celti credevano che i loro antenati provenissero da una terra sprofondata nell'oceano ad occidente, e crededevano di potervi tornare una volta defunti, dato che questa terra era diventata appunto una sorta di Paradiso ultraterreno.

Secondo la leggenda, Avalon, che gli Irlandesi chiamavano Tirnanog, era un'isola dove regnava l'eterna primavera, gli alberi erano carichi di frutti d'oro, e la gente viveva in palazzi di cristallo.

In altre leggende, le Isole Beate dell'Ovest vengono rappresentate anche il Regno delle Fate, dove la vita è eterna.



Ma certamente è così come dicono le leggende celtiche, riguardo le loro origini. Se ben ci pensate Stonehenge rappresenta la pianta della Capitale Atlantide, con i cerchi concentrici di pietra che ricordano quelli d' acqua. Ovviamente gli elementi sono adattati per le funzioni, tuttora discusse, del santuario o quello che era.

Che punta, insieme ai complessi megalitici del nord francese, verso le Azzorre, ossia nell' Atlantico, ove sono state rinvenute misteriose opere ciclopiche apparentemente inutili, dato che finiscono in mare, e dove forse sono sopravvissuti alcuni atlantidi scampati al disastro.


E chissà che l' incendio, anzi gli incendi succedutisi nei secoli nella Storia della Grande Biblioteca, compreso l' ultimo incendio ad opera degli Arabi, non siano stati attuati proprio per distruggere QUALCOSA che non doveva essere più noto. Non lo sapremo forse mai.

Ma veniamo finalmente alla conclusione di Enkidu, a mio avviso geniale:


Cita:
Enkidu ha scritto:


Penso che bisognerebbe smetterla di concentrarsi solo sul mito di Platone, che ormai ci ha detto tutto, e cercare in altri luoghi, nell'Europa Occidentale e nel Nord Africa, altre tracce di una possibile civiltà che aveva il suo centro nell'Atlantico.


Comunque, concordo anche con quelli che dicono che il discorso dovrebbe essere più ampio. Lo stesso mito platonico e altri miti simili dicono che Atlantide non era semplicemente un'isola: era una civiltà diffusa in molti paesi, forse in tutto il mondo. Atlantide era come Roma, probabilmente.

Se i nostri discendenti non sapessero più dov'era Roma, e trovassero le rovine di una città romana in Turchia, ne dedurrebbero che Roma era in Turchia?
Pensateci...



In quest' ottica concordo anche io con tali ricerche: a patto che si tenga bene a mente che si potranno trovare "solo" colonie atlantidi, ma il centro di quello che anche secondo me era un Impero globale, era nell' Atlantico, in "un' isola chiamata Poseidonis o Atlantide"........... [:)]


Aztlan



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Cita:
dresda99 ha scritto:

http://www.laportadeltempo.com/news.asp?ID=4106

ATLANTIDE: Foto satellitari Nasa confermerebbero ipotesi dell'Arch. Alberto Arecchi sulla sua collocazione mediterranea

Immagine Immagine


Le foto satellitari della NASA, nella banda dei raggi infrarossi, confermano le ipotesi sviluppate dall'Arch. Alberto Arecchi nelle sue ricerche su Atlantide (v. il libro: Atlantide, un mondo scomparso, un'ipotesi per ritrovarlo, ed. Liutprand, 2001).

Esse infatti rivelano che, all'epoca del cataclisma che pose fine all'esistenza di Atlantide, il Mediterraneo aveva un'estensione di gran lunga inferiore a quella attuale. In realtà il Mediterraneo si divideva in tre bacini ben distinti ed uno dei tre era un ampio lago d'acqua dolce, che si gettava nel mare a livello inferiore con una cascata dell'altezza di oltre 300 metri.

La foto satellitare mostra la località della grotta Franchthi, nell'Argolide sud-orientale.

Si tratta del luogo che ha registrato la più lunga continuità di insediamento umano, sull'intero territorio della Grecia. Un sito unico, perché è stato "abitato" senza pause dal 20000 ca. a.C. sino al 3000 ca. a.C. Gli scavi in questo sito sono durati dal 1967 al 1976 e la mappa disegnata mostra i diversi livelli del Mar Mediterraneo, alle varie epoche.

Gli studiosi americani Zapp ed Erikson osservavano nel loro libro che "l'Atene della narrazione di Platone, che all'epoca delle guere contro Atlantide si trovava sulla costa, oggi deve trovarsi parecchie miglia al largo della costa, e dev'essere sommersa da almeno 400 piedi d'acqua"... esattamente la stessa ipotesi sviluppata da Arecchi nel suo studio.

Fonte: I.ZAPP and G. ERIKSON, Atlantis in America: Navigators of the Ancient World, Adventures Unlimited Press, 1998, p. 182.



Ma!..L'Arch. Alberto Arecchi rifacendosi e traducendo il racconto di Platone,Atlantide la colloca nel Canale di Sicilia! e ripeto: dov'è andata a finire la rimanenza della grande civiltà Megalitica di Malta datata molto più antica della civiltà delle Piramidi.???????????????? [V]


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Cita:
bleffort ha scritto:


Ma!..L'Arch. Alberto Arecchi rifacendosi e traducendo il racconto di Platone,Atlantide la colloca nel Canale di Sicilia! e ripeto: dov'è andata a finire la rimanenza della grande civiltà Megalitica di Malta datata molto più antica della civiltà delle Piramidi.???????????????? [V]



Senza dubbio un mistero molto affascinante, e importante.

Posso azzardare una mia teoria?

Essa darebbe una risposta alla tua domanda, coerente al contempo con la sostanziale correttezza del racconto platonico e quindi , penso, degna di essere valutata.


A mio avviso, al tempo in cui esistette Atlantide, prima che venisse inghiottita dalle acque dell' Oceano Atlantico, molte delle terre emerse del pianeta erano assai più estese, e in generale la geografia era visibilmente differente.

Fu proprio il cataclisma che sommerse Atlantide aumentando il livello dei mari che diminuì anche la superficie emersa di molte altre terre, riducendo isole e sommergendone altre, dando origine al mito del diluvio universale, in cui tutta la Terra scompare sotto l' acqua.


Questo spiegherebbe il perchè molte costruzioni ciclopiche di certe isole del mistero finiscono, dimostrando una assurda inutilità, in mare: semplicemente quelle isole erano, all' epoca delle costruzioni, assai più estese e tali opere acquistano così un senso.

Ciò varrebbe anche per Malta, allora assai più estesa e quindi abitata da una razza, magari atlantidea, o magari anche sua rivale - ma data la posizione geografica, io ritengo assai più probabile l' ipotesi di una "colonia", di un dominio atlantideo - evoluta al punto da creare le celebri costruzioni ciclopiche.

Ma con l' innalzamento dei mari del pianeta, il conseguente affondamento di gran parte dell' antica isola o arcipelago maltese, a rischio di isolamento, la parte che ne rimane e che chiamiamo oggi isola di Malta viene frettolosamente abbandonata al suo destino.... e diviene un mistero per i posteri.


Simile destino hanno in realtà seguito numerosi parti della Terra, e non solo Malta: si pensi, ad esempio, all' isola di Pasqua, in cui sono presenti opere colossali quanto assurde per un' isoletta sperduta nell' oceano e sempre sul filo del rasoio per quel che riguarda i mezzi di sussistenza: in un simile scenario, appare contro ogni logica che i miseri abitanti abbiano sprecato tutte le loro energie e i pochi alberi dell' isola per erigere teste di pietra, senz' altro inutili nel procurargli del cibo.

Ciò diviene invece plausbile, perlomeno razionalmente accettabile, se Pasqua era solo parte dell' isola o delle isole esistenti al tempo in cui le teste vennero innalzate, in un contesto in cui, grazie ad una maggiore estensione territoriale e quindi alla presenza di risorse molto maggiori, la realizzazioni di tali opere può spiegarsi col fatto che forse Pasqua allora era un 'isola santuario, in ogni caso acquista una valenza diversa da quella del tentato suicidio collettivo, considerato che secondo le teorie ortodosse i Pasquani avrebbero buttato giù tutte le palme per far scivolare i monoliti (e di cosa si nutrivano, verrebbe da chiedersi).

Se solo accettassimo ciò, che le terre emerse un tempo erano ben maggiori, molti dei misteri che avvolgono la Storia umana troverebbero una spiegazione. Almeno una.


Spero di aver proposto una teoria che risponda esaurientemente alla tua domanda, bleffort [;)]

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