Queste sono le ultime notizie
http://www.ilmattino.it/articolo.php?id ... sez=NAPOLIRifiuti-1/Caldoro indagato: epidemia colposa
Il governatore: «Dimissioni se responsabile»
De Magistris: dietro i roghi c'è la camorra
Il sindaco: un filo diretto con il presidente Napolitano
Con la Prestigiacomo abbiamo parlato anche di futuro
Ambiente, mare, turismo: questa è una città che vuole rinascere
NAPOLI - Il presidente della Regione Campania Stefano Caldoro avrebbe ricevuto un'informazione di garanzia per epidemia colposa nell'ambito dell'inchiesta della Procura di Napoli sui rifiuti. Nei giorni scorsi la Procura di Napoli sezione Reati contro la pubblica amministrazione, coordinata dal procuratore aggiunto Francesco Greco, aveva aperto un fascicolo per epidemia colposa. L'indagine, condotta dal pm Francesco Greco, avrebbe portato finora all'emissione di 4 o5 avvisi di garanzia.
Caldoro: pronto a dimettermi se responsabile. Il presidente della giunta regionale della Campania Stefano Caldoro, indagato in una delle inchieste sui rifiuti a Napoli per la mancata attivazione di discariche in altre province, si dichiara pronto alle dimissioni «eventualmente fossero provate responsabilità penali per fatti commessi inconsapevolmente» ed esprime la convinzione di «aver fatto fino in fondo il proprio dovere».
L'inchiesta aperta dalla Procura di Napoli sugli eventuali responsabili dell'emergenza rifiuti «è un fatto positivo», ha detto il sindaco di Napoli De Magistris. «E' evidente - ha aggiunto - che c'è una regia dietro i roghi e i blocchi stradali. E che la camorra è nemica di questa giunta. «Con il piano ambientale della Giunta - ha sottolineato il sindaco - quello che è stato il businees dei rifiuti a Napoli si interrompe definitivamente. Chi accende i roghi è gente che non ha a cuore questa rivoluzione ambientale. So che la camorra ci ostacolerà».
Qualunque cittadino - ha spiegato De Magistris - sa che i roghi producono diossina, quindi un pericolo certo per la salute. Il rifiuto diventa speciale e ci vogliono diversi giorni per raccoglierlo». «Ogni istituzione - ha concluso il sindaco - deve mettere in campo tutte le energie per verificare ciò che è accaduto, verificare se ci sono rischi, responsabilità, se c'è qualcuno che si mette di traverso». La magistratura, ha concluso de Magistris, «faccia i suoi accertamenti».
«A Napoli attueremo una rivoluzione nel settore dei rifiuti. Come? Non lo dico perchè ogni volta che annunciamo un provvedimento c'è qualcuno che ci boicotta». Il sindaco di Napoli De Magistris, parlando con i giornalisti dell'emergenza rifiuti, nonostante tutto quello che si sta registrando in questi giorni si dice ancora «ottimista e fiducioso».
Per De Magistris, «i cittadini si devono indignare ma devono essere fiduciosi perchè noi puntiamo a rendere la città di Napoli autonoma. È quanto ho detto al ministro, al governo, al prefetto e a Caldoro».
«Oggi abbiamo bisogno non di una carità ma di quanto prevede la legge - conclude il sindaco -
noi puntiamo a superare la necessità dell'aiuto degli altri perchè stiamo lavorando per creare un
ciclo di rifiuti davvero rivoluzionario».
Secondo la Procura di Napoli, che ha aperto il fascicolo per epidemia colposa, anche in questo caso non sono stati presi provvedimenti adeguati a fronteggiare l'aumento di disturbi connessi con la permanenza dell'immondizia nelle strade. Il pm titolare del fascicolo è Francesco Curcio, lo stesso che nei mesi scorsi ha chiesto il rinvio a giudizio di numerosi amministratori e funzionari pubblici per l'emergenza a cavallo tra 2007 e 2008, a conclusione della prima inchiesta aperta dalla procura su questo fronte.
Le nuove indagini sono alle prime battute e non sono ancora stati nominati consulenti. Tra gli indagati non ci sarebbe il sindaco Luigi De Magistris, che quando il fascicolo è stato aperto non si era ancora insediato; ci sarebbero invece alcuni tecnici, verosimilmente funzionari dell'Asl, che sono tra i soggetti istituzionali responsabili della salute pubblica.
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Di seguito l'intervista rilasciata al Mattino in edicola oggi
ROMA - La trasferta romana è durata 4 ore, il tempo giusto per incontrare due ministri, Giancarlo Galan che regge il dicastero della Cultura e Stefania Prestigiacomo quello dell’Ambiente. A loro il sindaco Luigi De Magistris ha portato un progetto Napoli che non è solo la città sfregiata dai rifiuti, ma una città vogliosa di ripartire.
Allora sindaco il ministro Prestigiacomo aiuterà Napoli a uscire dall’ennesima crisi dei rifiuti?
«Lo spirito dell’incontro è stato costruttivo, leale, credo si sia trattato di un fatto importante. È la prima volta che incontro il ministro di persona e ne ho apprezzato molto l’approccio istituzionale, la volontà di sinergia. Seguiranno altri incontri. Ritengo un passo in avanti i 75 minuti trascorsi col ministro a parlare dei problemi di Napoli».
Nella sostanza cosa avete deciso?
«Intanto il ministro è d’accordo sul fatto che non bisogna dichiarare un altro stato di emergenza. È molto importante. Significa dire basta a una stagione, ce la lasciamo definitivamente alle spalle. Napoli e la Campania devono essere ordinarie e normali. Dobbiamo essere però, secondo quello che impone la legge, anche aiutati».
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha esortato il governo a fare qualcosa.
«Ringrazio il Capo dello Stato per l’intervento, bellissimo. Non l’ho sentito però ci sono i canali giusti per scambiarci informazioni, so che sta seguendo con molta attenzione i lavori che stiamo facendo. La responsabilità ora più che mai pesa sulle spalle del premier. La disponibilità delle Regioni a prendere i rifiuti c’è, spetta a Berlusconi fare il decreto sbloccaflussi ed evitare rischi per la salute dei napoletani».
In che modo la Prestigiacomo può aiutare Napoli?
«Il ministro ha preso impegni precisi per sbloccare una parte dei fondi Fas, 150 milioni di euro, in carico alla Regione. La Prestigiacomo ha detto che immediatamente agirà per fare in modo che Napoli abbia la sua quota parte».
Napoli è una città arrabbiata. Il ragionamento che fa la gente è semplice: a terra ci sono sempre più o meno le stesse tonnellate. Quasi a volerle lasciare lì per creare confusione. Che c’è di vero?
«Le tonnellate in strada, anche se lentamente, stanno scendendo, ce ne sono 100 in meno al giorno. Dico che stiamo uscendo dal tunnel, non dirò mai più quanti giorni ci vogliono».
Dunque che prospettive ci sono?
«I napoletani devono stare tranquilli non saranno mai soli, ci sono io. Il sindaco ha vinto per cambiare questa città e questa città sarà cambiata».
Col ministro Prestigiacomo ha parlato solo di rifiuti?
«No, lo sguardo è stato volto a tante cose che si devono fare: la risorsa mare e poi i parchi da aprire, l’ho detto con il ministro seguiranno altri incontri, veniamo da esperienze politiche diverse ma lo spirito è quello giusto».
La stessa cosa vale per Galan?
«Certo, ho parlato a lungo con lui e con il capo di gabinetto Salvo Nastasi che è il commissario del San Carlo».
Novità concrete in vista?
«Col ministro e con Nastasi abbiamo messo in cantiere progetti importanti per Napoli e il teatro. Napoli non è solo rifiuti, e stiamo lavorando giorno e notte anche per far capire questo. Ho una mia credibilità istituzionale e una mia storia. C’è rispetto. Devo dire che tutti amano Napoli e Napoli tornerà presto a occupare il ruolo che merita nella storia e nel mondo»...
Luigi Roano