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MessaggioInviato: 07/07/2011, 19:06 
Non è meglio giocarsela a Monopoli? [:D] Niente botte ne date, ne prese.



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MessaggioInviato: 07/07/2011, 20:24 
Ti faccio l'esempio della Festa del PD di Torino, dove ci sono stati degli scemi che hanno contestato e impedito il dibattito. Non puoi lamentarti del fatto che la polizia non ha fatto niente (ben sapendo chi è che comanda la polizia) se tu per primo non hai garantito la sicurezza. Cari miei, piaccia o no, i tempi sono questi...


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MessaggioInviato: 07/07/2011, 20:53 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Ti faccio l'esempio della Festa del PD di Torino, dove ci sono stati degli scemi che hanno contestato e impedito il dibattito. Non puoi lamentarti del fatto che la polizia non ha fatto niente (ben sapendo chi è che comanda la polizia) se tu per primo non hai garantito la sicurezza. Cari miei, piaccia o no, i tempi sono questi...


Gli scemi ci sono ovunque, si tratta di capire se sono autodidatti o se sono imboccati da qualcuno.



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MessaggioInviato: 07/07/2011, 23:04 
La risposta non cambia, sia che ci siano o che ci facciano. Se tu fai una manifestazione, devi essere il primo a garantire la sicurezza, anche contro eventuali provocatori e infiltrati, prima di tutto per chi hai fatto partecipare al corteo. Non dovevano neanche arrivarci i delinquenti in prossimità del corteo o delle zone calde: se tutti sapevano che sarebbe arrivata gente strana, dovevano saperlo anche gli organizzatori del corteo dei cittadini per bene, e agire di conseguenza. E questo, ovvio, vale per tutti. La colpa è dei delinquenti, ma quelli del corteo pacifico sono dei pessimi organizzatori. E infatti ci hanno perso la faccia, purtroppo per loro e per chi credeva ancora nella possibilità del dialogo.


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MessaggioInviato: 08/07/2011, 10:57 
Eheheheh [:p] [:p] [:p]
http://www.corteconti.it/export/sites/portalecdc/_documenti/controllo/sez_centrale_controllo_amm_stato/2008/delibera_25_2008_g_relazione.pdf

LA CORTE DEI CONTI MAZZIA LA TAV....... o come mai?

un passetto:
"....Nelle differenziate ipotesi di accollo del 1996 e del 2006 elementi comuni sono le dimensioni assolutamente rilevanti degli oneri caricati sullo Stato, la gravosità delle operazioni di prestito e delle procedure ad esse collegate, la scarsa trasparenza amministrativa e contabile della gestione del debito.
Entrambe le fattispecie hanno in comune la genesi legislativa, nel senso che nascono dalla scelta normativa di accollare debiti, insostenibili per il gestore del servizio pubblico, allo Stato.
Nella prima fattispecie, gli oneri ed il relativo accollo si inserivano nel solco tradizionale dei prestiti di scopo, il cui ammortamento viene rimborsato dall’Erario anziché con i proventi del servizio; nella seconda, essi erano il portato di un project finance atipico, con rischi interamente
gravanti sulla parte pubblica
."

E anche il resto non è male!

Mi viene il dubbio che la Corte dei Conti sia ..... COMUNISTA!!!



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MessaggioInviato: 08/07/2011, 11:16 
Cita:
rmnd ha scritto:

Difesa del territorio erealizzazione della TAV sono due questioni assolutamente disgiunte.

Un buco in una montagna NON è disgiunto dalla difesa del territorio
L'alta velocità dalle mie parti buca da Firenze al Mugello, se si dovesse fare un elenco delle falde distrutte, terreni collassati, fonti seccate etc...
ci sarebbe da divertirsi
Cita:

Come sono le nostre città oggi e com'erano 100 anni fa, 1000 anni fa? vogliamo restare fermi? si tratta di una galleria, utile per le generazioni future.

Ma che vuol dire com'erano le città 100 anni fa?
Erano città di 100 anni fa e basta, piuttosto, come vogliamo che diventino?.....
Per dire che la tav è utile alle generazioni future bisogna fare due conti e dire il perchè e il percome, e NESSUNO li fà... [:261]
forse perchè non conviene farli vedere troppo in giro!!! [:250] [:250]
Cita:
Quindi SI alla TAV proprio per amore del territorio.

Alè!!



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MessaggioInviato: 08/07/2011, 11:19 
Cita:
mauro ha scritto:

cari amici,
"ritornando in topic" [;)]
si potrebbe fare così:
faciamo pure la Tav , ma, se andrà in deficit ,(anche per degrado del territorio,e malattie conseguenti all'amianto) si dovrebbero "sobbarcare" i debiti, PERSONALMENTE ,chi l'ha voluta, [:D]compresi quelli del forum [;)] con tanto di documento [;)]
Per contro, se sarà in attivo, personalmente, sono dispoto a lasciar che si spartiscano "gli utili" [;)]
ciao
mauro

QUOTO
La potrebbero finanziare i partiti [;)] con i soldi che rubano allo stato (da noi) e se poi ci guadagnano.... meglio per loro



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MessaggioInviato: 08/07/2011, 18:22 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

La risposta non cambia, sia che ci siano o che ci facciano. Se tu fai una manifestazione, devi essere il primo a garantire la sicurezza, anche contro eventuali provocatori e infiltrati, prima di tutto per chi hai fatto partecipare al corteo. Non dovevano neanche arrivarci i delinquenti in prossimità del corteo o delle zone calde: se tutti sapevano che sarebbe arrivata gente strana, dovevano saperlo anche gli organizzatori del corteo dei cittadini per bene, e agire di conseguenza. E questo, ovvio, vale per tutti. La colpa è dei delinquenti, ma quelli del corteo pacifico sono dei pessimi organizzatori. E infatti ci hanno perso la faccia, purtroppo per loro e per chi credeva ancora nella possibilità del dialogo.


Di solito questi bravi raqgazzi arrivano sul luogo giorni prima delle manifestazioni e si mimetizzano.



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MessaggioInviato: 09/07/2011, 02:20 
Dittatura europea e Val di Susa

E’ di questi giorni lo scontro dei cittadini con il governo “democratico” a causa della cosiddetta “Alta velocità” in Val di Susa. Si tratta di un’opera imposta dall’Ue, ovviamente non per collegare Torino a Lione, affermazione incongrua e ridicola, ma per poter fingere che l’Europa sia un unico territorio, trasformando le Alpi e l’Italia in un “corridoio” europeo (non sono io ad avergli dato questo nome: l’hanno chiamato così coloro che si sono autoproclamati proprietari dell’Europa). “Traforare le Alpi”per far passare un treno da Torino a Lione è un’operazione talmente folle che è impossibile trovare aggettivi sufficienti a definirla. L’insensibilità dei padroni dell’Europa e dei loro servi italiani per ciò che è la “natura”, il territorio, il paesaggio, come la prima e assoluta bellezza di cui è divinamente ricca l’Italia, sarebbe sufficiente a negarne l’autorità e il potere. Deve essere comunque chiaro a tutti, e affermato con assoluta determinazione, che il territorio di una Nazione è proprietà del suo popolo, e non può essere alienato in nessun modo se non per espressa volontà del popolo.

I politici odierni non sono monarchi, non possiedono, come un tempo i re, i territori che governano. Il governo italiano ha dimostrato in questa occasione, più e meglio che in molte altre, il suo disprezzo per la democrazia, opponendo la forza della polizia alla sovranità dei cittadini, mentre il suo primo dovere sarebbe stato quello di rifiutare l’imposizione dell’Ue per un’opera ingegneristicamente mostruosa, rischiosa fino all’impossibile, priva di una qualsiasi giustificazione. Appellarsi al denaro fornito dall’Ue, come i politici sono soliti fare, costituisce l’ennesima prova del disprezzo che nutrono per l’Italia, per il suo territorio, per la sua bellezza. Una prova, inoltre, della loro incapacità a credere che esista qualcuno al mondo la cui anima non somigli a quella dei banchieri.


Ida Magli
Fonte: http://www.italianiliberi.it
Link: http://www.italianiliberi.it/Edito11/fa ... hieri.html



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"…stanno uscendo allo scoperto ora, amano annunciare cosa stanno per fare, adorano la paura che esso può creare. E’ come la bassa modulazione nel ruggito di una tigre che paralizza la vittima prima del colpo. Inoltre, la paura nei cuori delle masse risuona come un dolce inno per il loro signore". (Capire la propaganda, R. Winfield)

"Onesto è colui che cambia il proprio pensiero per accordarlo alla verità. Disonesto è colui che cambia la verità per accordarla al proprio pensiero". Proverbio Arabo

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MessaggioInviato: 09/07/2011, 11:30 
Cita:
Thethirdeye ha scritto:


Dittatura europea e Val di Susa

E’ di questi giorni lo scontro dei cittadini con il governo “democratico” a causa della cosiddetta “Alta velocità” in Val di Susa. Si tratta di un’opera imposta dall’Ue, ovviamente non per collegare Torino a Lione, affermazione incongrua e ridicola, ma per poter fingere che l’Europa sia un unico territorio, trasformando le Alpi e l’Italia in un “corridoio” europeo (non sono io ad avergli dato questo nome: l’hanno chiamato così coloro che si sono autoproclamati proprietari dell’Europa). “Traforare le Alpi”per far passare un treno da Torino a Lione è un’operazione talmente folle che è impossibile trovare aggettivi sufficienti a definirla. L’insensibilità dei padroni dell’Europa e dei loro servi italiani per ciò che è la “natura”, il territorio, il paesaggio, come la prima e assoluta bellezza di cui è divinamente ricca l’Italia, sarebbe sufficiente a negarne l’autorità e il potere. Deve essere comunque chiaro a tutti, e affermato con assoluta determinazione, che il territorio di una Nazione è proprietà del suo popolo, e non può essere alienato in nessun modo se non per espressa volontà del popolo.

I politici odierni non sono monarchi, non possiedono, come un tempo i re, i territori che governano. Il governo italiano ha dimostrato in questa occasione, più e meglio che in molte altre, il suo disprezzo per la democrazia, opponendo la forza della polizia alla sovranità dei cittadini, mentre il suo primo dovere sarebbe stato quello di rifiutare l’imposizione dell’Ue per un’opera ingegneristicamente mostruosa, rischiosa fino all’impossibile, priva di una qualsiasi giustificazione. Appellarsi al denaro fornito dall’Ue, come i politici sono soliti fare, costituisce l’ennesima prova del disprezzo che nutrono per l’Italia, per il suo territorio, per la sua bellezza. Una prova, inoltre, della loro incapacità a credere che esista qualcuno al mondo la cui anima non somigli a quella dei banchieri.


Ida Magli
Fonte: http://www.italianiliberi.it
Link: http://www.italianiliberi.it/Edito11/fa ... hieri.html



Cita:
...Traforare le Alpi”per far passare un treno da Torino a Lione è un’operazione talmente folle ...



A Ida ma che cacchio stai a dì?
[:o)]



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MessaggioInviato: 09/07/2011, 11:45 
Martine Aubry (segretaria PS Francese) dice:

"In Francia tutta la sinistra è stata unanime nel sostenere il progetto della Torino-Lione. Sono molto dispiaciuta per gli eventi italiani e come Bersani dico che dal momento in cui la democrazia si è pronunciata non c'è nessuna giustificazione alla violenza".

"La Torino-Lione è un collegamento molto atteso da anni sia dall'Italia sia dalla Francia. E' indispensabile per costruire un modello nuovo di sviluppo dell'Europa e per raggiungere un modello sostenibile. Non c'è nessuna giustificazione alla violenza bisogna solo cercare di rassicurare chi ha dei dubbi".

Thethirdeye: democrazia non significa fare un po' come caxxo ci pare (quella era la Casa delle Libertà di Guzzanti). Formalmente (e la forma è sostanza, in democrazia) i passi sono stati compiuti tutti: c'è un voto del parlamento, c'è una commissione che ha ragionato coi cittadini ed ha apportato modifiche, c'è un procedimento che ha portato ad una decisione presa con tutti i crismi della democrazia e della legalità. Possiamo discutere di tutto, sempre e comunque, ma non possiamo impedire che una decisione democraticamente presa venga attuata.

A parte la colossale boiata (scusate, ma...) che si continua a dire del "il territorio appartiene alla gente che lo vive". Quale territorio? la Tav torino-lione è solo un piccolo pezzo della tratta, che coinvolge anche Lombardia, Veneto e Friuli. Da Veneto che vive il suo territorio, perchè devo vedermi impedita la costruzione di una ferrovia da uno sparuto gruppo di cittadini (che rappresentano lo 0,1% degli italiani) che a me fa comodo perchè, che so, vado in Francia per lavoro un giorno sì e uno no. Le mie motivazioni sono meno valide?


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MessaggioInviato: 09/07/2011, 11:50 
LA storia del progetto TAV, visto da chi non la vuole.

http://www.notavtorino.org/documenti/storia%20TAV.pdf


Ultima modifica di greenwarrior il 09/07/2011, 11:52, modificato 1 volta in totale.


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MessaggioInviato: 09/07/2011, 11:51 
Cita:
sezione 9 ha scritto:

Martine Aubry (segretaria PS Francese) dice:

"In Francia tutta la sinistra è stata unanime nel sostenere il progetto della Torino-Lione. Sono molto dispiaciuta per gli eventi italiani e come Bersani dico che dal momento in cui la democrazia si è pronunciata non c'è nessuna giustificazione alla violenza".

"La Torino-Lione è un collegamento molto atteso da anni sia dall'Italia sia dalla Francia. E' indispensabile per costruire un modello nuovo di sviluppo dell'Europa e per raggiungere un modello sostenibile. Non c'è nessuna giustificazione alla violenza bisogna solo cercare di rassicurare chi ha dei dubbi".

Thethirdeye: democrazia non significa fare un po' come caxxo ci pare (quella era la Casa delle Libertà di Guzzanti). Formalmente (e la forma è sostanza, in democrazia) i passi sono stati compiuti tutti: c'è un voto del parlamento, c'è una commissione che ha ragionato coi cittadini ed ha apportato modifiche, c'è un procedimento che ha portato ad una decisione presa con tutti i crismi della democrazia e della legalità. Possiamo discutere di tutto, sempre e comunque, ma non possiamo impedire che una decisione democraticamente presa venga attuata.

A parte la colossale boiata (scusate, ma...) che si continua a dire del "il territorio appartiene alla gente che lo vive". Quale territorio? la Tav torino-lione è solo un piccolo pezzo della tratta, che coinvolge anche Lombardia, Veneto e Friuli. Da Veneto che vive il suo territorio, perchè devo vedermi impedita la costruzione di una ferrovia da uno sparuto gruppo di cittadini (che rappresentano lo 0,1% degli italiani) che a me fa comodo perchè, che so, vado in Francia per lavoro un giorno sì e uno no. Le mie motivazioni sono meno valide?


Straquoto......[:D]



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al di Susa: Tav si, Tav no
martedì 05 luglio 2011


di ANDREA SPINELLI BARRILE



Per parlare di quello che sta accadendo oggi in Val di Susa è necessaria la presenza sul posto. Non si può parlare di un movimento, di scontri e violenze, di "eversione" se non si è sul posto, addirittura se non ci si è mai stati. La disinformazione che impera ovunque in questi giorni, che vuole una Valle intera messa a ferro e fuoco da non meglio precisati "terroristi" che hanno come unico obiettivo quello di bloccare i cantieri, non regge più.

Al contempo è impossibile negare le violenze, civili e di Stato, uniche informazioni snocciolate dai media nazionalpopolari.

I giorni di luglio di Genova, di Vicenza, di Napoli, i giorni di Roma e de L'Aquila non sono così lontani da queste giornate nella Val di Susa: chi c'era, chi ricorda, rammenta vividamente di aver assistito a scene poco dissimili di violenza che, a posteriori, è stata definita, e condannata, come violenza di Stato. Quanto accade in Piemonte sarà ennesimo materiale per la magistratura: raccontarla ora, senza vivere i fatti, è una distorsione del diritto/dovere di cronaca.

Quello che non viene spiegato, neppure sussurrato, sono le ragioni, ed i torti, di questa grande opera tanto contestata: si sa, la disinformazione premia sempre. Va spiegato cominciando a chiarire la terminologia, nel senso che Tav è il termine sbagliato, quello corretto è Tac: Treno ad Alta Capacità.

La Tav esiste già: Torino-Modane. Se la Tav prevede linee ferroviarie per il trasporto di persone, la Tac è pensata, studiata e finanziata principalmente per il trasporto di merci: collegare Torino a Kiev e Lisbona (via Lione) per favorire i “pendolari” è una motivazione fasulla (e stupida) a questa grande opera.

Riflettere sul termine Tac è un buon motivo (per il movimento) per valutare l'opera come “fortemente dannosa”: la caduta dei movimenti di merci e di persone sulla tratta tanto contestata (cosa che avviene anche al Frejus, linea ampliata nel 2002, utilizzata oggi per un quarto di capacità, o al Monte Bianco, dove da 10 anni si registra un calo dei movimenti di oltre il 30%) sarebbe la dimostrazione dell'inutilità dell'opera.

A fronte di questo, denuncia il movimento No-Tav, che senso ha una spesa calcolabile in oltre 17 miliardi (sorprese permettendo), più 65milioni l'anno, preventivati, per la manutenzione? Le motivazioni che vengono adottate dai sostenitori dell'opera, a confutazione di tali osservazioni, sono che il sistema trasporti piemontese è saturo e che quest'opera avrà l'effetto di spostare le merci dal trasporto su gomma a quello su rotaia, avvicinando il Piemonte all'Europa.

Tuttavia, non si considera che non è il sistema trasporti ad essere saturo, ma il mercato: questo è il motivo reale per cui il traffico delle merci è in fisiologico calo (e le previsioni, dati Università di Torino, non sono di una ripresa). Motivazioni che hanno spinto l'Austria ad una moratoria di cinque anni sul progetto ferroviario del Brennero. Inoltre, il Piemonte più che all'Europa andrebbe avvicinato all'Italia: il tratto A4 Milano-Torino è considerato la Salerno-Reggio del nord.

La sostenibilità ambientale del progetto, inoltre, è fortemente contestata dal movimento: se la rotaia è certamente più “ecologica” della benzina, uno studio dell'Università di Siena, sottolinea quanto il trasporto ferroviario ad alta velocità (o capacità) sia, relativamente alle emissioni di CO2, particolato ed SOx, più impattante rispetto al trasporto stradale (270%): “il TAV mostra valori sistematicamente peggiori del trasporto ferroviario classico” a causa dell'”eccessiva infrastrutturazione e dell'eccessiva potenza dei treni”.

Il problema del rischio idrogeologico, e dell'impatto ambientale in se di questa grande opera, non sono da sottovalutare in Val di Susa, dove è già presente la linea del Frejus, il tunnel autostradale e l'autostrada del Frejus. Ltf (Lyon Turin Ferroviaire) ha proposto un modello su cui si basano le previsioni ufficiali per l'opera (d'impatto ambientale, economico, merceologico e di interscambio): i valligiani tuttavia contestano le valutazioni Ltf, società responsabile della tratta comune italo-francese dell'opera e, per questo motivo, in conflitto d'interesse. Sbb (che amministra le ferrovie svizzere) ha svolto calcoli paralleli a quelli di Ltf, con risultati differenti: Ltf ha chiesto ad Sbb di cambiare modalità di calcolo.

Ovviamente lo Stato, prima di avviare un'opera tanto imponente, ha ascoltato esperti, valutato perizie ed eseguito valutazioni di varia natura (ambientale, economica, etc): nel 1998 il Ministero dei Trasporti, e nel 2003 il Governo francese, commissionarono due perizie proprio sulla tratta Torino-Lione al Conseil Général des Ponts et Chaussées: “conviene intervenire sulle linee esistenti” il risultato delle perizie di una delle più longeve ed attendibili istituzioni francesi.

ll movimento No-Tav va sottolineato non essere un movimento improvvisato di montanari ma un discorso ventennale reso attendibile, o quantomeno degno d'udienza, grazie ai numerosi esperti della società civile che ne fanno parte. C'è in tal senso, verso il movimento in quanto tale, un problema di incomunicabilità di fondo: il progetto non è stato valutato con i valligiani, non è stato loro proposto, ma semplicemente imposto dall'alto; questo non è illecito, ma è quantomeno discutibile nei modi e nei tempi.

La Tav in Val di Susa non è un problema del governo Berlusconi, ma bipartisan perchè è un progetto che affonda le radici lontano nel tempo (difeso a spada tratta anche dall'ex Ministro delle infrastrutture Di Pietro). Il problema di questo governo, tuttavia, è la gestione delle contestazioni e della resistenza dei valligiani, che per chi ha memoria storica sembra fatta su modello “Genova 2001”.



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No Tav. L'Europa taglia i fondi all'alta velocità in Val di Susa

di Rita Salvadei



ROMA - La scure di Bruxelles si abbatte sui lavori per la Tav Torino-Lione, ovvero su quella porzione di opera ferroviaria faraonica, sia come entità di lavoro (costruzione di più di 1.600 Km di asse ferroviario) sia in termini economici, che dovrebbe portare fino in Ucraina.


La Commissione Europea pur dichiarando il pieno sostegno a quest’opera ritenuta “prioritaria”, ha diffuso ieri la notizia di un possibile, anzi molto realisticamente probabile, ridimensionamento della cifra stanziata (circa 671 milioni) per i lavori relativi al periodo 2007-2013.

Il commissario europeo ai trasporti, Siim Kallas, in conferenza stampa ha parlato con concretezza di un nuovo taglio a seguito dei ritardi e delle “incertezze” sui lavori del tunnel della Maddalena. Kallas non si è espresso in maniera chiara sull’entità della “sforbiciata”, che fa seguito a quella già avvenuta lo scorso anno e che si aggirava attorno ai 9,2 milioni di euro, ma ha affermato che il taglio ai fondi ci sarà di sicuro, nonostante il totale ed indiscusso appoggio della Commissione al progetto italo-francese.

Mercoledì 6 luglio a Roma si era intanto tenuta una riunione della commissione intergovernativa italo-francese sullo stato di avanzamento dei lavori, ma gli esiti del vertice non hanno evidentemente rassicurato la Commissione Europea, le cui aspettative erano ovviamente altre. I duri scontri con i No Tav degli ultimi giorni, e le conseguenti difficoltà di avvio dei lavori della galleria della Maddalena hanno forse “indispettito” la Commissione, spingendo verso una revisione dell’accordo ed incoraggiando ancor più il governo italiano a procedere a tutta forza nei lavori, ignorando del tutto le proteste e le tensioni in Val di Susa.
Kallas ha dichiarato: “Siamo determinati a sostenere il piano, non solo perché unisce due importanti città e regioni europee, ma anche perché completa un corridoio fra la penisola iberica e l’Europa centrale, rafforzando le prospettive di crescita del continente”…… e ha poi aggiunto in relazione ai ritardi e al superamento delle date limite nello stato di avanzamento dei lavori: “…ci sono delle regole e vanno rispettate”. Infine Kallas ha invitato il ministro dei trasporti italiano Altero Matteoli “ad accelerare il processo di approvazione del progetto preliminare” attualmente in ritardo di circa sei mesi.

Riguardo ai tagli Kallas si è dichiarato disposto a trattare e ad aprire uno spazio di dialogo sui tempi, ma di certo non sui soldi! Il finanziamento sarà quindi rivisto e ridotto con tutta probabilità in autunno, ma ad oggi non è possibile ipotizzare una cifra precisa. “Diamo ora un pò di tempo alla Commissione e alle autorità italiane e francesi per valutare la situazione, in modo da arrivare in autunno con una decisione concreta”. Intanto il Presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota si dice non preoccupato e ha dichiarato di essere anzi molto determinato: “La Commissione ha confermato che gli stanziamenti ci sono” ed ha aggiunto “negli anni passati si sono fatte chiacchere e, invece, adesso bisogna fare i fatti e rispettare la tempistica”. E’ vero gli stanziamenti ci sono, ma è anche vero che sono ben poca cosa rispetto al costo totale di tutta l’operazione, inoltre il completamento lavori dovrebbe essere previsto per il 2013. Al momento secondo il Progress Report 2010 della Commissione Europea, è stato completato nenche il 20 % per cento dei lavori!

Intanto è prevista per questa sera una fiaccolata dei No Tav per ribadire il loro no deciso “all’esecuzione con pilota automatico di un’opera pubblica concepita in un momento storico-politico quanto mai lontano da quello attuale. Un’opera faraonica, figlia di un modello di sviluppo energivoro e superato, per la quale non ci sono i fondi, e che certamente infliggerebbe un’inaudita sofferenza alla popolazione della Val di Susa".



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