Casta Bertinotti e Violante Non mollano i loro privilegi
Casini rinuncia ai benefit di ex Presidente della Camera, i suoi colleghi rossi se li tengono. Luciano: "Rinunciare è ipocrisia"
Immagine:
17,5 KBLa Camera dei deputati ha deciso di tagliare i benefit agli ex presidenti: ci hanno messo un mese in più del Senato, ma il risultato è stato raggiunto. Addio ad auto blu e segreteria a vita. La decadenza dei benefit inizia dieci anni dopo la cessazione del mandato. Ma c'è un problema: l'Ufficio di presidenza della Camera ha voluto inserire nella nuova disciplina una clausola che suona come una beffa. Nessun taglio netto come accaduto a Palazzo Madama, ma una differenziazione ad personam tra ex presidenti. Infatti per gli ex presidenti eletti deputati nella scorsa o nell’attuale legislatura i 10 anni decorreranno a partire dal 2013. Quindi i past president Luciano Violante (Pd), Pier Ferdinando Casini (Udc) e Fausto Bertinotti (Rifondazione) potranno continuare a godere dei benefit per altri 11 anni.
Casini rinuncia ai benefit - Pierferdinando Casini, da par suo, ha subito annunciato di voler rinunciare ad ogni attribuzione che gli è riconosciuta in quanto ex presidente di Montecitorio. Ha comunicato la sua decisione con una lettera indirizzata al presidente della Camera, Gianfranco Fini. "Illustre Presidente - scrive Casini - ho avuto il privilegio di guidare la Camera dei deputati dal 2001 al 2006 e ritengo di averla servita con onestà ed equilibrio, come da più parti mi è stato riconosciuto. Ho preso atto delle decisioni assunte ieri, a maggioranza, dall’Ufficio di Presidenza in relazione allo status degli ex Presidenti. Ringrazio Lei ed i colleghi ma Le comunico che non intendo avvalermi della delibera e rinuncio, con effetto immediato, ad ogni attribuzione e benefit connessi a questo status".
E i compagni? - Peccato però che i compagni Fausto Bertinotti e Luciano Violante, gli altri due beneficiati dalla norma con cui Fini ha cercato di salvare anche se stesso, non abbiano annunciato la medesima rinuncia, che fa onore a Casaini. I comunisti si vogliono tenere tutti i loro privilegi. Ma di che stiamo parlando? Fausto Bertinotti, presidente della Camera dal 2006 al 2008 durante il governo Prodi, dispone di 5 stanze a palazzo Theodoldi-Bianchelli e di 5 addetti. Luciano Violante, presidente di Montecitorio dal 1996 al 2001, ha a sua disposizione un'anticamera, tre stanze e un ufficio con terrazzo; inoltre per lui lavorano quattro addetti.
Violante: "Fiera dell'ipocrisia" - Luciano Violante - onorevole del Pd ed ex Pci, Pds e Ds - non solo non decide di non rinunciare ai privilegi, ma definisce "ipocrita" farlo. L'ex presidente della Camera, con una dichiarazione tagliente nei confronti di Casini, ha spiegato: "Non ho mai partecipato a fiere dell'ipocrisia e non intendo farlo neanche questa volta. Né intendo compiere esibizionismi. Se non interverranno diverse decisioni della Camera dei deputati, deciderò alla fine della legislatura in corso, dopo avere informato i miei collaboratori". Con questo scarno testo, affidato a una nota, Violante getta la maschera a proposito della questione dei benefit previsti per gli ex presidenti della Camera: deciderà, semai, alla fine della legislatura. Quando a bocce ferme e con le acque meno agitate i benefit potrà tenerseli.
http://www.liberoquotidiano.it/news/970 ... legi-.htmlBertinotti e Violante mantengono i privilegi
Il vizietto dei comunisti di tenersi il malloppo
Casini cavalca la polemica sui tagli ai vantaggi riservati agli ex presidenti della Camera, ma con anni di ritardo. Violante e Bertinotti non rinunciano. Fausto fa il finto tonto: mi attengo al volere dell'ufficio di Presidenza
Immagine:
54,96 KBdi Fabrizio Rondolino
Violante e Bertinotti sono stati entrambi presidenti della Camera. Godranno per altri dieci anni dei benefit previsti per gli ex presidenti di Montecitorio, come uffici, auto e segreterie. Lo stesso varrà per Fini. Casini rinuncia
http://www.ilgiornale.it/