Interessante anche questi casi di cui sono appena venuto a conoscenza da un vecchio scritto di Malanga (di sicuro qua possiamo escludere l'intervento umano, visto l'anno
![Occhiolino [;)]](./images/smilies/UF/icon_smile_wink.gif)
)
Leggete perchè è davvero molto interessante:
I rapimenti di animali e le loro mutilazioni avvenivano storicamente ben prima che gli Americani si accorgessero di questo fenomeno come dimostra quello che racconta il giornale Farmer’s Advocate di Yates Center il 23 aprile del 1887.
Il signor M. Alex Hamilton alle sei di mattina sentendo che il suo cane latrava ferocemente si alza e corre con suo figlio Wall ed un amico Gild Heslip fuori di casa con il fucile. Si sta accorgendo che una strana macchina volante sta calando su una delle sue mucche e dopo averla afferrata con un cavo di color rosso, al collo (si! avete letto bene, proprio al collo, come i cavalli ritrovati a Pisa nel 1999) se la porta in aria mentre la povera bestia urla come una dannata.
A nulla servono gli sforzi del contadino per tentare di liberare l’animale che è stato rapito da alcuni esseri bizzarri che si scorgono nella parte illuminata della macchina volante. Alcuni sembrano alti come noi ma ci sono anche degli esseri piccoli come bambini (i grigi? nda).
I resti dell’animale: la coda, parte della testa e del corpo vengono ritrovati il giorno dopo, nel campo di un vicino.
In un’opera dal titolo “Fulmini Globulari: effetti sull’uomo e sugli animali” del 1914 nella quarta memoria, volume 32 il professor Ignazio Galli, socio ordinario della Accademia Pontificia Accademia Romana dei Nuovi Lincei, ricorda e ricostruisce alcune delle più importanti testimonianze storiche del comportamento e degli effetti che fulmini globulari avrebbero prodotto dal momento in cui qualcuno ha avuto il bisogno di descrivere queste cose fino quasi ai giorni nostri.
Al di là di incredibili osservazioni effettuate da persone di elevato grado culturale, se paragonate ai tempi in cui i racconti venivano raccolti, abbiamo scoperto una serie di effetti su esseri umani ed animali che i fulmini globulari del professor Galli producevano sui malcapitati.
Si capisce immediatamente che i fulmini globulari non c’entrano niente ma per quell’epoca se si vedeva in cielo qualcosa di luminoso che si muoveva di moto erratico non poteva che essere un fulmine globulare.
Innanzitutto le stragi effettuate da questi strani fulmini sono apocalittiche.
Il 5 giugno 1781 tre morti e sessanta feriti, l’11 luglio 1819 con nove morti ed ottantadue feriti mentre tutti i cani della Chiesa dove cadde il fulmine, e ce ne erano molti, furono tutti trovati morti, il 9 settembre del 1843 otto cavalli uccisi a Fourgerè, nel maggio del 1904 strage di tutti gli animali della stalla di Metilene tra cui buoi capre porci, tranne una capra malata che il fulmine non aveva toccato.
Il 19 luglio 1759 a Dresda uno stalliere vede una fortissima luce nella stalla, chiude gli occhi e quando li riapre scopre che dei trenta cavalli, diciannove erano morti ma scelti dal fulmine con qualche strana strategia, visto che erano tutti in fila.
Nel luglio del 1836 un vaccaio che conduceva le sue bestie, vide scoppiare attorno a se un fuoco, svenne ed al suo risveglio solo tre mucche erano salve.
Le mucche non sembravano avere segni esterni ma molte presentavano alcune strisce di pelo bruciato ma solo sul lato sinistro(?) con forte ecchimosi della cute con strisce larghe 4 centimetri ed estese fino ai lombi ai seni alle cosce all’incavo dei garretti. Sangue sgorgava anche dai capezzoli. Molti organi erano pieni di sangue e liquido giallo in stato di putrefazione, dopo alcune ore dall’ispezione del veterinario. Ad una vacca mancava l’epiglottide e la metà dell’epitelio sulla lingua dal lato destro, come nelle mutilazioni di mucche del New Mexico.
La bestia aveva un taglio così sottile dalla laringe alla biforcazione che sembrava fatto con il coltello. Nel 1715 un fulmine circolò per l’Abazia di Tours e non molestò alcuno dei 150 frati ma se la rifece con 22 cavalli. Così nel 1819 presso Beaumont-Le-Roger un solo fulmine stese 44 castrati. La sera dell’ 11 maggio 1865, il pastore Uberto Wera, riconduceva 152 castrati. Un fulmine ne uccise 126 ma lui fu trovato completamente nudo (?), calvo, con una cicatrice che andava dalla fronte al petto ma senza efflusione di sangue. Delle bestie
morte alcune erano decapitate, tre avevano la testa forata da parte a parte o le gambe rotte. Il cadavere del cane non fu più trovato.
L’ 8 settembre del 1896 a Vandieres un pastore e due bambine che erano con lui vengono paralizzati per più di un ora mentre il cane e molti animali vengono ammazzati da un fulmine. Ma la cosa interessante è che tra le altre mutilazioni sugli animali, probabilmente effettuate dal fulmine, se ne annoverano di veramente strane; al povero pastore infatti gli viene tolto il padiglione auricolare!
Ad Aubrac nell’agosto del 1905 uno solo di essi stese 586 bestie tra cui 246 agnelli, 218 pecore, 84 castrati e 20 arieti. Al principio del luglio del 1865 un fulmine otre ad ammazzare alcuni bambini li spoglia completamente. Nel pomeriggio del 5 luglio del 1781 un fulmine uccise tre uomini ma ad uno di essi tagliò la lingua e praticò un foro sul collo (come ai cavalli di S Rossore nda). A Draguignan in Provenza l’8 settembre del 1634 il solito “fulmine globulare ?” uccide otto persone e tra questi viene riportato che ad un cadavere non si troverà più né la lingua né i denti. Sul cadavere di un Prussiano ucciso dal fulmine globulare nel 1772, il dottor Crome osserverà che dalla parte interna della coscia sinistra a stato tolto un brano di derma di quindici centimetri quadrati. Il muscolo era però intatto e la piaga senza sangue, la camicia senza macchie.
Vicino a Ferbellin, nel maggio del 1809 un pastore ci rimette l’orecchio sinistro e la vita. Da un altro fulmine globulare nel 1815 viene uccisa una giovinetta che viveva a Chailly: il fulmine ferirà la giovinetta all’orecchio sinistro.
E che dire dei fulmini globulari che non fanno rumore ma in un gruppo di cinque donne subitaneamente ne afferrano una e dopo che le altre hanno ripreso conoscenza vedono quanto segue….La poveretta era morta e tutta nuda con molte ferite. Le vesti e le scarpe tagliate a strisce erano sparse a sei piedi di distanza dal cadavere. Quando la poveretta fu esaminata dal dottor Morand si vide che aveva diverse graffiature parallele sulla fronte a sinistra. Lividi i lombi e l’addome con profonde ferite rettilinee e con la frattura del sacro. A sinistra ferita nell’inguine a destra squarciato l’addome, spezzato l’osso pubico. Era sparita una grande massa muscolare di quasi tre libbre eppure sul luogo del disastro nemmeno una goccia di sangue!
Il 27 luglio 1791 a Everdon Friend a Northampton un globo luminoso produsse su una donna incinta più di cento ferite ad un’altra scorticò i piedi senza danno alle scarpe, ad un’altra produsse quattro fori sopra il ginocchio sulle spalle e, sul torace di alcuni uomini, i fori erano molti. Ma lo stupore più grande fu suscitato dall’osservazione dei morti. Tre cadaveri sedevano in atteggiamento naturale come se fossero vivi. Orbene a questi tre ed ad un quarto che si trovava nel fosso vicino, quando furono spogliati, apparve uno spettacolo orribile…le natiche dilaniate e gli organi genitali distaccati con piaghe che parevano fatte da piccoli ferri roventi. Il conte Ruggiero di Bussy vissuto nel secolo decimo settimo, riporta di un fulmine che produsse su alcuni uomini …comme vous pourriez dire, de rendre un homme digne d’entrer dans le serail.
A Pietroburgo nel 1726 un fulmine globulare uccide un uomo in barca e sul cadavere si notò principalmente “Abdominis, et membri genitalis inflatio”.
Il professor Galli riporta anche numerosi esempi di animali tagliati in due per lungo e per largo dai suoi fulmini globulari e tra questi, gatti pecore ed esseri umani.
Nel 1865 il chirurgo Stoltemberg curò un borghigiano di Wulffdorf colpito sul petto a sinistra da un fulmine. Il poveraccio risultava completamente privo di derma del quale neppure un brandello si poteva ritrovare.
Nel luglio del 1856 negli Stati Uniti, il dottor Giuseppe Menry curò un carrettiere sul quale un fulmine globulare distaccò delle strisce di pelle approssimativamente eguali ed avvolte in rotoletti distanti quattro dita tra loro. Il fatto strano era costituito dalle vesti del povero malcapitato che, ancora una volta erano intatte.
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Fonte: http://ceifan.org/mutilazioni_animali.pdf[/align]