A me fa pensare che deve essersi beccato una scheggia di qualcosa sul piede
Insultatemi pure ora

ahahah , mi provochi ?

LA questione non è "credere", ma "riconoscere i fatti"
Ora, cosa esattamente stiamo parlando? se sia meglio l'arte moderna quella post-moderna o quella classica?
Non ha assolutamente nessun senso porre la questione in questi termini, l'arte, il gusto, l'estetica sono concetti in eterno movimento.
Allora cos'è che disturba tanto, chi l'arte la vive? cos'è questo senso di sconforto? Tempo fa affrontammo la questione assieme ad enkidu ed all'epoca la mia posizione era lievemente differente. Un giorno poi, in una casa piena di opere d'arte quotatissime, mi trovai a discutere d'arte con la proprietaria...mi sono guardata intorno ed ho provato una struggente nostalgia per quando da ragazza andavo in giro per mostre d pittori sconosciuti parlando d'arte con i miei amici d'allora. In mezzo a quelle opere costosissime di artisti famosi con quella che doveva essere una fine estimatrice non si parlava d'arte, ma di affari. Per la'arte non c'era più posto; il valore monetario, non l'estetica non il gusto, era l'unico criterio artistico utilizzato. Oggi nel mondo dell'arte, c'è anche questo ed è questo che a mio parere "disturba" molte persone sensibili: non i cambiamenti del gusto o dei criteri estetici, ma la loro graduale sostituzione con quelli che sono valori di mercato.
Ovviamente non sto sostenendo che tutta la produzione artistica dei nostri tempi si pieghi inevitabilmente alle logiche dei mercati, ma oggi succede anche questo e chi vive l'arte lo percepisce come un'azione altamente disturbante.
E per concludere, alla fine in questo topic è di questo che si discute sul fatto che ci sia qualcosa spacciato per arte che non è arte, ma è lucro.

Mi sembrava di aver visto qualcosa di tuo quando si parlava di sirene...

Tu poni un bel problema. Perché da un lato un artista, come chiunque altro che fa bene il proprio lavoro, avrebbe diritto ad un equo compenso. Dall'altro, essere schiavi del mercato sicuramente uccide l'ispirazione ma anche fare un lavoro che non piace, caratterizzato dalla routine (come succede nella gran parte dei casi) finisce per uccidere l'ispirazione e non è facile coltivare le passioni nel tempo libero che è scarso.

Cara Hanna, è vero, ma per me al primo posto vengono gli affetti.
Avrei dovuto stare spesso fuori casa, magari fuori dall'Italia, per avere più soddisfazioni professionali, ma ho deciso di intensificare l'attività quando i ragazzi saranno più grandi.
Se fossi stata ai patti (per me improponibili) che a suo tempo mi vennero prospettati, mi sarei sentita ingabbiata e costretta, e anche questo uccide l'idea. Approfitto dei tempi lunghi e del privilegio di trascorrere molto tempo a casa per studiare, approfondire temi che a loro volta riempiono di contenuti quello che si deposita nelle opere.
Mi pare che anche tu abbia una vita simile alla mia se ho capito bene, con analoghi problemi e gioie
Ho comunque delle gran soddisfazioni perché vedo apprezzamento vero anche se in un pubblico limitato. Economicamente non è il massimo ma diamo tempo al tempo, non si sa mai!
Mi fa piacer incontrare un'altra amante del colore, a Napoli ho fatto una mostra-installazione nel 2002 che mi ha dato molta soddisfazione,,,

cari amici, naturalmente questo non è un vero Van Gogh, lo si era capito
Tuttavia per me ha un valore "inestimabile", più che quello vero, perchè...l'ha fatto mia figlia(quando andava a scuola)

Con questo volevo intro durre questo concetto,ho fatto anch'io dei disegni, quando ero al liceo, e ,pur giudicati belli, quello che importava
era CHE PIACESSERO A ME!

Anche la scatola che ho postato precedentemente, non è stata fatta x vendere, ma, per "puro piacere", e non è in vendita

Ugualmente il decupage che fa l'altra figlia


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Per cui penso che il lato artistico possa uscire quando qualcuno non
ha intenzione di vendere.
Se poi agli altri non piacciono i miei lavori... chisssse ne frega!!

ciao
mauro

Anche a me fa piacere. Anzi mi piacerebbe vedere qualche tua opera .
A volte penso che si potrebbe realizzare un sito, qualcosa ma non mi sento ancora pronta. Penso che da questo punto di vista Internet possa offrire l'opportunità di essere più liberi e proporsi senza tante intermediazioni. Un po' di marketing elettronico ed il passaparola ed il gioco è fatto con un po' di fortuna.

@mauro. Qui vedo che tutta la famiglia è coinvolta! Con il decoupage anch'io ho fatto delle cose ed anche dei mercatini di beneficenza.
Io sto cercando di coinvolgere mio figlio che ha 12 anni. All'inizio era un po' riluttante, anche perché a scuola gli hanno dato una visione un po' distorta dell'arte. Ma io piano piano semino a modo mio. Il mese scorso l'ho portato ad un'estemporanea dedicata al centro storico di Napoli ed abbiamo dipinto ognuno, una fontana raffigurante una sirena. Tanto per cambiare Non ci voleva venire, lì per strada tra tele e colori. Invece, abbiamo passato una bella mattinata, parlando con i passanti. In più come categoria junior, su tre ragazzi, si è classificato al 2° posto con tanto di coppa ed attestato ma al di là di quello, è stato un bell'incoraggiamento. Ora stiamo sperimentando con le sabbie colorate ma non è facile trovarle ed abbiamo iniziato con quelle contenute in una specie di gioco.

cara Hannah,
invece, io non ho mai stimolato ne incoraggiato, anche loro sono come me, quando gli viene l'estro...

Oltre a decupage, comune ad entrambe, la prima si dedica a lavori con le perline, collane ,orecchini ecc.
La seconda quella del quadro, ora si dedica ai lavori a maglia, e dopo aver fatto il corso, trovandosi momentaneamente "disoccupata" ha lavorato un periodo,per una sigfnora che a sua volta prendeva lavoro da uno stilista famoso, e ha realizzato alcuni vestiti per l'Anna OXA
tra cui



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naturalmente, "raccogliendo le briciole" ,perchè quel che conta è l'idea

Con questo volevo anche evidenziare che, anche qualche "artista famoso," potrebbe far dipingere un opera da un suo allievo"capace," e poi mettere solo la firma

ciao
mauro

E' sempre successo.

Certo Hanna, ti scrivo in privato. Il sito c'è ma è da aggiornare

Grazie

Fondamentali vederli dal vivo , proprio per il tipo di materiali usati , Zanetti vuole che alle sue mostre ci sia solo la luce naturale .

Sembrano muoversi.

Una cosa particolare : Umberto Zanetti è un soppravissuto alla strage del 2 Agosto alla stazione di Bologna , dove perse la moglie.

Da quel giorno la sua arte è come una seconda vita.

Umberto e io siamo nati lo stesso giorno , il 4 maggio


Il topic è molto interessante.


zio ot
.

Appunto, l'arte è arte. C'è anche chi la sfrutta per far soldi. Purtroppo questo non la rende meno arte, fin quando vi è qualcuno che la apprezza. Per definizione.



No, mi sconforta chi tenta di delimitare l'arte a ciò che piace a sé stesso, e non agli altri.



Ed è normale che sia così, lo è sempre stato e non potrebbe essere altrimenti, almeno non ancora. Fin da quando l'uomo ha raccolto le banane dagli alberi, ogni cosa ha avuto un prezzo e tale prezzo una logica di base a dargli senso. Quando c'erano i mecenati gli artisti dovevano farsi il mazzo quadrato, assecondando i loro spiriti, per avere successo. E molti han miseramente fallito (il fatto che te conosca quelli presenti ma non quelli passati non li rende meno reali). A quell'epoca non si poteva nemmeno fare arte senza finanziamenti. Basta ragionare con la solita logica comune del "prima si stava meglio".
Iniziamo a "riconoscere i fatti" per l'appunto.

Ah, ecco. Non so perché ma ieri vedendo alcune opere mi veniva in mente il paragone con i mattoncini lego, come il voler mettere insieme dei pezzi...come il voler ricostruire qualcosa che non c'era più

E' vero che in certe opere si può vedere tutto e il contrario di tutto però spesso riesco a veder oltre la tela, ovviamente se c'è qualcosa da vedere

Law, sai cosa sono l’MPS Global Painting ART Index (MPSgpa) e l’MPS Italian Painting ART Index (MPSipa)?
http://www.banknoise.com/2009/07/il-mer ... zione.html
http://www.arteconomy24.ilsole24ore.com ... estire.php
http://mandilo.it/2010/08/investire-in- ... ima-parte/

Ribadisco che il fenomeno a cui mi riferisco è dei nostri tempi.