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MessaggioInviato: 11/05/2009, 15:23 
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bleffort ha scritto:


Allora Aztlan,ho che non mi hai capito o non mi sono spiegato.
Dicendoti che su Atlantide bisogna riallacciarsi fedelmente a Platone,significa che:In considerazione che Platone la descriveva come la Capitale di tutto l'impero,come fai a essere sicuro che quella ipotizzata da Alberto Arecchi sul suo libro riallacciandosi agli scritti che ci ha tramandato Platone,non fosse la vera capitale?.

http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=241



Perchè per me, e per la maggioranza degli studiosi, le Colonne d' Ercole oltre le quali Platone colloca Atlantide sono lo Stretto di Gibilterra, e la sede di Atlantide è dunque l' Atlantico e lì e solo lì era la Capitale dell' Impero.

Poi non è escluso che dove dici tu, e in molti altri posti, non vi fossero province atlantidee, con le loro capitali regionali.

Faccio un esempio:


America sta a Atlantide

Washington come Capitale sta ad Atlantide capitale dell' omonimo impero

Sacramento, capitale della California sta a X, capitale della Provincia Y.


E' un pò più chiaro così? [:)]

Saluti,

Aztlan



_________________
Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

Non spaventiamoci per quando le tenebre caleranno, perchè il momento più buio è sempre prima dell' alba.

Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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MessaggioInviato: 11/05/2009, 16:17 
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Aztlan ha scritto:

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bleffort ha scritto:


Allora Aztlan,ho che non mi hai capito o non mi sono spiegato.
Dicendoti che su Atlantide bisogna riallacciarsi fedelmente a Platone,significa che:In considerazione che Platone la descriveva come la Capitale di tutto l'impero,come fai a essere sicuro che quella ipotizzata da Alberto Arecchi sul suo libro riallacciandosi agli scritti che ci ha tramandato Platone,non fosse la vera capitale?.

http://www.liutprand.it/articoliMondo.asp?id=241



Perchè per me, e per la maggioranza degli studiosi, le Colonne d' Ercole oltre le quali Platone colloca Atlantide sono lo Stretto di Gibilterra, e la sede di Atlantide è dunque l' Atlantico e lì e solo lì era la Capitale dell' Impero.

Poi non è escluso che dove dici tu, e in molti altri posti, non vi fossero province atlantidee, con le loro capitali regionali.

Faccio un esempio:


America sta a Atlantide

Washington come Capitale sta ad Atlantide capitale dell' omonimo impero

Sacramento, capitale della California sta a X, capitale della Provincia Y.


E' un pò più chiaro così? [:)]

Saluti,

Aztlan



Beh... Platone non ha menzionato che le Colonne erano a Gibilterra e neanche che l'oceano indicato da lui fosse l'attuale "nostro" Oceano Atlantico.
Mi viene il dubbio,che tu non hai letto bene il racconto di Platone,che tanti studiosi la collocano altrove sono curioso di sapere su quali basi traggono la loro convinzione,si possono anche sbagliare o no,non è che l'erba del vicinio è sempre la più verde?.
Apri il link che ho postato prima e ti accorgerai che i caratteri alfabetici Libici-Sahariani antichi,li stanno trovando in Polinesia e in quasi in tutto il mondo sia moderno che antico,per es:riguardo il popolo dei Maori,gli studiosi stanno scoprendo che si tratta della parola Nord-Africana indicante il popolo dei Mori non ti dice niente tutti i nomi assonanti con Atlantide che vi sono nel basso Bacino del Mediterraneo e Nord Africa?,come ad esempio Malta=Atlam con i suoi Megaliti ancora non assegnati ad una definita civiltà,le montagne "dell'Atlante" tra Algeria e Tunisia e tantissimi altri nomi e indicazioni che ci portano diritti ad un Puzzle che aspetta solo che qualcuno lo ricomponga. [;)]

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Ultima modifica di bleffort il 11/05/2009, 16:21, modificato 1 volta in totale.

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MessaggioInviato: 11/05/2009, 17:00 
nell'antichità esisteva un'unico oceano che ricopriva tutto il pianeta, non tanti oceani come li chiamiamo noi. nel senso che per loro non c'era oceano atlantico, oceano pacifico ecc. ma c'era un unico oceano con un solo nome però non so quale


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MessaggioInviato: 11/05/2009, 18:01 
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Devil010 ha scritto:

nell'antichità esisteva un'unico oceano che ricopriva tutto il pianeta, non tanti oceani come li chiamiamo noi. nel senso che per loro non c'era oceano atlantico, oceano pacifico ecc. ma c'era un unico oceano con un solo nome però non so quale



Semplice: Oceano. Così era chiamato "il vasto mare che tutto circonda". [8D]
Noi abbiamo preso la parola greca OKEANOS e l' abbiamo resa sostantivo. Affibiandogli poi gli aggettivi Indiano, Pacifico, Atlantico.

Comunque la tua nota dimostra che hai un ottimo livello di cultura. [;)]


Aztlan



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MessaggioInviato: 11/05/2009, 18:35 
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bleffort ha scritto:


Beh... Platone non ha menzionato che le Colonne erano a Gibilterra e neanche che l'oceano indicato da lui fosse l'attuale "nostro" Oceano Atlantico.



Non ha sentito il bisogno di specificarlo semplicemente perchè era già noto a tutti i suoi contemporanei. Sarebbe stato come per noi chiarire che il Canale di Panama è quello che divide l' America del Nord da quella del Sud.

Siamo noi che dopo secoli e secoli, avendo cambiato non solo i nomi, ma pure i "miti", i culti, non siamo più certi di cosa intendessero gli antichi.

Per questo conta il parere degli studiosi, la cui stragrande maggioranza concorda che le Colonne d' Ercole sono lo Stretto di Gibilterra.


Quanto all' Atlantico, era l' unico oceano che i Mediterranei potessero conoscere, per ovvissime questioni di posizione geografica. Non poteva certo riferirsi al Pacifico, dall' altra parte del mondo, in un era come la sua-


Cita:
bleffort ha scritto:


Mi viene il dubbio,che tu non hai letto bene il racconto di Platone,che tanti studiosi la collocano altrove sono curioso di sapere su quali basi traggono la loro convinzione,si possono anche sbagliare o no,non è che l'erba del vicinio è sempre la più verde?.



Io penso che sia più forte il desiderio di poter vantare la propria terra come la mitica Atlantide, la leggendaria superba civiltà entrata nella cultura di tutto l' Occidente.

Sai che onore se si scoprisse definitivamente che il Paese X era Atlantide.

Diventerebbe parte dell' identità nazionale, motivo di orgoglio in tutto il mondo, in quanto diretto legame con la prima (in tutti i sensi) civiltà del mondo.


Cita:
bleffort ha scritto:


Apri il link che ho postato prima e ti accorgerai che i caratteri alfabetici Libici-Sahariani antichi,li stanno trovando in Polinesia e in quasi in tutto il mondo sia moderno che antico,per es:riguardo il popolo dei Maori,gli studiosi stanno scoprendo che si tratta della parola Nord-Africana indicante il popolo dei Mori



Il che, per l' ennesima volta, può benissimo essere una prova che quello fosse un territorio governato da Atlantide, in cui era ufficiale la sua lingua, diffusasi ovunque al tempo dell' Impero e sopravvissuta insieme ai pochi superstiti alla catastrofe.

Ma non prova automaticamente che quello fosse Atlantide o il suo centro.

Ti faccio un esempio.


Supponiamo che fra duemila anni la nostra civiltà, dopo essere stata spazzata via come si dice di Atlantide, torni al nostro livello, più o meno.

Gli archeologi conoscono il racconto di una mitica terra chiamata Inghilterra, che avrebbe fatto da padrona del mondo duemila anni prima grazie alla sua flotta (cosa storicamente vera nel 1800), ma nessuno di loro crede a quel "mito".

Poi viene ritrovata, ovunque nel mondo, la lingua inglese, incisa sulle pietre dissepolte di qualche college americano, australiano, sudafricano: tutti posti dove oggi si parla inglese, e in punti lontanissimi del globo.


Coloro che credono al "mito" d' Inghilterra dovrebbero forse dividersi in tre fazioni, chi vuole l' Inghilterra in Sud Africa, chi in Australia, e chi In America?

Se sono completamente privi di metodo scientifico e buon senso, sì.

Altrimenti ci sarà uno che avanzerà una quarta ipotesi: che cioè tutti quei centri erano sotto l' influenza di una civiltà anglofona, che potrebbe benissimo avere il suo centro altrove, magari sotto le nevi perenni ed ostili di quello che noi chiamiamo oggi Gran Bretagna.


E chi di essi avrebbe ragione?

Fin tanto che in nessuno di questi posti si troveranno le prove che uno di essi era il CENTRO, il punto nevralgico, il cuore, logica suppone che esso vada cercato altrove.

E questa è esattamente la nostra situazione con Atlantide, di cui abbiamo innumerevoli candidati fittizi, pochissimi siti con degli elementi comuni enigmatici, ma nessuna evidenza di passato centro del mondo.


Perchè, evidentemente, esso era dove il mito originale lo colloca, stando alle indicazioni geografiche dell' autore, che è logico ritenere siano quelle identificate dagli esperti, che, badate bene, si limitano a fare fedelmente il loro lavoro di interpretazione del mito, della toponomastica antica, di studio delle antiche conoscenze geografiche, senza cercare di ottenere per forza i risultati che corroborino la loro tesi di Atlantide a casetta mia, visto che di Atlantide non gliene frega niente.



Cita:
bleffort ha scritto:


non ti dice niente tutti i nomi assonanti con Atlantide che vi sono nel basso Bacino del Mediterraneo e Nord Africa?,come ad esempio Malta=Atlam con i suoi Megaliti ancora non assegnati ad una definita civiltà,le montagne "dell'Atlante" tra Algeria e Tunisia e tantissimi altri nomi e indicazioni che ci portano diritti ad un Puzzle che aspetta solo che qualcuno lo ricomponga. [;)]



Ti rispondo citando l' Oceano........Atlantico [8D]


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bleffort ha scritto:


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Lo apro subito, ma ti risponderò su di esso in seguito, altrimenti non posterò mai questo messaggio.

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MessaggioInviato: 11/05/2009, 20:19 
ti ricordo che noi abbiamo reso lo stretto di Gibilterra le colonne d'Ercole... certi indicano le colonne d'ercole come lo stretto di Messina altre fonti citano altri luoghi... cmq prendiamo buono l'esempio di Gibilterra, l'oceano di Platone comprende tutto il pianeta e quindi potrebbe benissimo riferirsi a qualche altra zone della Terra... poi so di avere un'ottima cultura


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Aztlan ha scritto:

Cita:
bleffort ha scritto:


Beh... Platone non ha menzionato che le Colonne erano a Gibilterra e neanche che l'oceano indicato da lui fosse l'attuale "nostro" Oceano Atlantico.



Non ha sentito il bisogno di specificarlo semplicemente perchè era già noto a tutti i suoi contemporanei. Sarebbe stato come per noi chiarire che il Canale di Panama è quello che divide l' America del Nord da quella del Sud.

Siamo noi che dopo secoli e secoli, avendo cambiato non solo i nomi, ma pure i "miti", i culti, non siamo più certi di cosa intendessero gli antichi.

Per questo conta il parere degli studiosi, la cui stragrande maggioranza concorda che le Colonne d' Ercole sono lo Stretto di Gibilterra.


Quanto all' Atlantico, era l' unico oceano che i Mediterranei potessero conoscere, per ovvissime questioni di posizione geografica. Non poteva certo riferirsi al Pacifico, dall' altra parte del mondo, in un era come la sua-


Cita:
bleffort ha scritto:


Mi viene il dubbio,che tu non hai letto bene il racconto di Platone,che tanti studiosi la collocano altrove sono curioso di sapere su quali basi traggono la loro convinzione,si possono anche sbagliare o no,non è che l'erba del vicinio è sempre la più verde?.



Io penso che sia più forte il desiderio di poter vantare la propria terra come la mitica Atlantide, la leggendaria superba civiltà entrata nella cultura di tutto l' Occidente.

Sai che onore se si scoprisse definitivamente che il Paese X era Atlantide.

Diventerebbe parte dell' identità nazionale, motivo di orgoglio in tutto il mondo, in quanto diretto legame con la prima (in tutti i sensi) civiltà del mondo.


Cita:
bleffort ha scritto:


Apri il link che ho postato prima e ti accorgerai che i caratteri alfabetici Libici-Sahariani antichi,li stanno trovando in Polinesia e in quasi in tutto il mondo sia moderno che antico,per es:riguardo il popolo dei Maori,gli studiosi stanno scoprendo che si tratta della parola Nord-Africana indicante il popolo dei Mori
[/quote

Perchè, evidentemente, esso era dove il mito originale lo colloca, stando alle indicazioni geografiche dell' autore, che è logico ritenere siano quelle identificate dagli esperti, che, badate bene, si limitano a fare fedelmente il loro lavoro di interpretazione del mito, della toponomastica antica, di studio delle antiche conoscenze geografiche, senza cercare di ottenere per forza i risultati che corroborino la loro tesi di Atlantide a casetta mia, visto che di Atlantide non gliene frega niente.



Cita:
bleffort ha scritto:


non ti dice niente tutti i nomi assonanti con Atlantide che vi sono nel basso Bacino del Mediterraneo e Nord Africa?,come ad esempio Malta=Atlam con i suoi Megaliti ancora non assegnati ad una definita civiltà,le montagne "dell'Atlante" tra Algeria e Tunisia e tantissimi altri nomi e indicazioni che ci portano diritti ad un Puzzle che aspetta solo che qualcuno lo ricomponga. [;)]



Ti rispondo citando l' Oceano........Atlantico [8D]


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bleffort ha scritto:


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Lo apro subito, ma ti risponderò su di esso in seguito, altrimenti non posterò mai questo messaggio.

Aztlan



DA AZTLAN.
Non ha sentito il bisogno di specificarlo semplicemente perchè era già noto a tutti i suoi contemporanei. Sarebbe stato come per noi chiarire che il Canale di Panama è quello che divide l' America del Nord da quella del Sud.
Siamo noi che dopo secoli e secoli, avendo cambiato non solo i nomi, ma pure i "miti", i culti, non siamo più certi di cosa intendessero gli antichi.

DA BLEFFORT.
Certo questo è logico.

DA AZTLAN.
Per questo conta il parere degli studiosi, la cui stragrande maggioranza concorda che le Colonne d' Ercole sono lo Stretto di Gibilterra.

DA BLEFFORT.
Questa è la vecchia classica versione.

DA AZTLAN.
Quanto all' Atlantico, era l' unico oceano che i Mediterranei potessero conoscere, per ovvissime questioni di posizione geografica. Non poteva certo riferirsi al Pacifico, dall' altra parte del mondo, in un era come la sua-

DA BLEFFORT.
I popoli che si affacciavano nel mediterraneo orientale, l'Oceano non lo conoscevano proprio,perchè la loro navigazione era sbarrata dallo stretto o chiusura del Canale di Sicilia.

DA AZTLAN.
Io penso che sia più forte il desiderio di poter vantare la propria terra come la mitica Atlantide, la leggendaria superba civiltà entrata nella cultura di tutto l' Occidente.

DA BLEFFORT.
Che ci posso fare io se molti indizi sulle Colonne d'Ercole vanno nel Canale di Sicilia se pensi che io mi interesso per Campanilismo,ti sbagli proprio,perchè a dir la verità si menzionano gli Atlantidei come popoli Libici e non Siciliani.


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MessaggioInviato: 12/05/2009, 17:13 
Cita:
E poi ci sarebbe il Crizia, ma non lo trovo online

sul mio sito lo trovi

http://www.misteromania.it/atlantide/Crizia.htm
sempre sul mio sito

"Platone, filosofo greco (Atene 428-347 a. C.). Nato da nobile famiglia, discendente per parte di madre da Solone....
Erodoto storico greco (Alicarnasso ca. 485-forse Atene ca. 425 a. C.). Appartenne a una famiglia assai influente nella quale il sangue greco si mescolava con ..."
come ben si evince entrambi sono vissuti nel V /IV secolo a.C. è quindi plausibile che le cognizioni geografiche e storiche di Erodoto fossero "in auge" in quell'epoca e che quindi Platone quando parla delle Colonne D'Ercole non si riferisse ad una sua particolare "posizione" ma a quella che unanimamente fosse recepita attuale a quel tempo, con buona pace dei moderni "imbratta fogli"

sono anni che vado postando questo particolare lista di tutte le menzioni di Erodoto, nei confronti delle Colonne D'Ercole. e anche questa volta le ripropongo così che i moderni cultori se ne possano rendere conto, perchè sono sicuro, che questa ricerca non l'hanno fatta assolutamente.. troppo tempo da spendere, meglio copiaincollare le cervellotiche soluzioni altrui... troverete Tartesso ma era la reply ai seguaci di Frau. e di colui dal quale ha copiato...

Cita:
Tartesso e Colonne d’Ercole

Se tutto questo discorso pieno di parole urlate parte dall’ipotesi che Tartesso corrisponda alla Sardegna e le Colonne d’Ercole siano un po’ dove ognuno per “santificare” una teoria meglio crede, bisogna per prima cosa smettere di citare autori quale Erodoto e prendere in considerazione solo le cose che interessano e dimenticarsi delle altre, le colonne D’ercole sono citate una decina di volte nelle sue Storie ed in tutte si evince che corrispondono dove da sempre vengono collocate … “Lo stretto di Gibilterra”
Storie I -163) La prima città della Ionia di cui si impadronì fu Focea. Questi Focei furono i primi Greci a compiere lunghe navigazioni: furono loro (ad aprire la via per il Golfo di Adria) a scoprire l'Adriatico, la Tirrenia, l'Iberia e la regione di Tartesso: non navigavano con grandi navi da carico ma con delle penteconteri. Giunti a Tartesso strinsero amicizia con il re locale, che si chiamava Argantonio e che fu signore di Tartesso per ottanta anni, vivendo in tutto per 120 anni. I Focesi divennero così amici suoi che egli li invitò prima ad abbandonare la Ionia e a stabilirsi nel suo paese, ovunque volessero; in seguito, non essendo riuscito a convincerli e avendo saputo com'era cresciuta la potenza dei Medi, regalò denaro ai Focesi perché potessero munire di fortificazioni la loro città; e il regalo fu molto generoso, tanto è vero che il perimetro delle mura di Focea si sviluppa per non pochi stadi; ed esse sono tutte costituite da grandi blocchi di pietra ben connessi tra loro.
È evidente che nella descrizione geografica, Erodoto, parla di un iter a partire dall’Adriatico e proseguendo verso ovest rispetto alla Grecia, cita la Tirrenia diciamo Etruria, la Spagna e la regione di Tartesso ( quindi non certo la Sardegna che rimane ad est della Spagna) nome con il quale i greci definivano la regione meridionale della Spagna oggi detta Andalusia, celebre per la lavorazione dei metalli, anche se talora il medesimo termine identificò il fiume Guadalquivir o una città posta alla sua foce (che i geografi confusero con Gades, oggi Cadice). Tartesso (oltre le colonne d’ercole), controllata dai fenici a partire dall'XI secolo a.C., già nella Bibbia (ove è detta Tarshish, in Isaia 23 , Giona 1, I Re cap. 10 ,ecco ad esempio Giona fugge a Tarshish, localita' della Spagna meridionale identificata probabilmente con Tartessos alle foci del Guadalquivir, confine del mondo secondo le conoscenze del tempo e in direzione opposta rispetto a Ninive. E' la contraddizione perfetta: Ninive e' a oriente, Tarshish a occidente)viene esaltata per la sua proverbiale ricchezza; nel VI secolo a.C. subì a talassocrazia imposta dai greci della Focide, per poi essere conquistata e distrutta dai cartaginesi intorno al 500 a.C.Per quanto riguarda Atlantide non commento tanto ogni ipotesi vale l’altra ma Platone la pone in un posto preciso ..di fronte alla colonne d’ercole, ed anche qui ognuno usa quello che serve e ciò che contraddice l’ipotesi in oggetto se lo dimentica…

ora mi chiedo solamente come si può argomentare che Platone non nominava Gibilterra è ovvio essendo una modernizzazione del nome attribuito poi dagli arabi cioè "Gebel al tarik" al vecchio Calpe ecco di seguito i riferimenti alle colonne d'ercole o eracle nelle storie di Erodoto

I 202)... L'unico ramo dell'Arasse a scorrere libero e aperto sfocia nel Mar Caspio. Il Caspio è un mare a sé senza alcuna comunicazione con l"altro mare'; effettivamente le acque percorse dalle navi greche, quelle situate al di là delle colonne d'Ercole, dette Atlantico, e il Mare Eritreo, formano un unico mare.

II 33) 1) Non prolungherò oltre il racconto dell’ammonio Etearco. Aggiungo solo che egli asseriva che i Nasamoni, per detto dei Cirenei, fossero rimpatriati, e che gli uomini presso i quali essi sarebbero giunti fossero tutti stregoni. 2) Questo fiume che scorreva presso la città anche Etearco congetturava che fosse il Nilo; ed è ragionevole pensarlo e crederlo. Proviene infatti il Nilo dalla Libia, da esso divisa a metà; e, per quanto i congetturo deducendo ciò che non si conosce da ciò che tutti sanno, la distanza tra la sua foce e l’origine è la stessa che per l’Istro. 3) Infatti il coro del fiume Istro, che comincia dai Celti e dalla città di Pirene, divide l’Europa nel mezzo. ( I Celti si trovano fuori delle COLONNE D’ERACLE, e confinano con i Cinesii, l’ultima popolazione europea verso occidente. 4) Attraversa, l’istro, tutta l’Europa, e sbocca nelle acque del Mare Ospitale, dove i coloni Milesi hanno la città di Istria.

IV 8) Questo raccontano gli Sciti su di sé e sui territori settentrionali; ecco invece cosa narrano i Greci residenti sul Ponto. Eracle, spingendo i buoi di Gerione, sarebbe giunto nella terra ora occupata dagli Sciti, allora desertica. Gerione risiedeva lontano dal Ponto,(MAR NERO) abitava nell'isola detta dai Greci Eritia,(ERIZIA) al di là delle COLONNE D'ERACLE, di fronte a Cadice(GADIRA), nell'Oceano. L'Oceano, dicono i Greci, ha origine nell'estremo oriente dove sorge il sole e scorre tutto intorno alla terra (così dicono, ma non sanno dimostrarlo concretamente). Da là giunse Eracle nel paese detto Scizia: sorpreso dall'inverno e dal gelo, si avvolse nella sua pelle di leone e si addormentò; e nel frattempo, per sorte divina, le cavalle, quelle staccate dal suo carro, sparirono mentre pascolavano.

IV 42) Mi meraviglio dunque di quanti separano con tanto di confini Libia, Asia ed Europa. Le differenze non sono da poco: in lunghezza l'Europa si sviluppa lungo Asia e Libia insieme, in larghezza non mi pare neppure paragonabile. La Libia in effetti si rivela essere interamente circondata dal mare, fuorché nel tratto di confine con Asia. Per quanto ne sappiamo il primo ad averlo dimostrato fu il re d'Egitto Neco: interrotto lo scavo del canale che dal Nilo porta al Golfo Arabico, egli inviò dei Fenici su delle navi con l'incarico di attraversare le COLONNE D'ERACLE sulla via del ritorno, fino a giungere nel mare settentrionale e così in Egitto. I Fenici, pertanto, partiti dal Mare Eritreo, navigavano nel mare meridionale; ogni volta che veniva l'autunno, approdavano, in qualunque punto della Libia fossero giunti, seminavano e aspettavano il tempo della mietitura. Dopo aver raccolto il grano, ripartivano, cosicché al terzo anno dopo due trascorsi in viaggio doppiarono le COLONNE D'ERACLE e giunsero in Egitto. E raccontarono anche particolari attendibili per qualcun altro ma non per me, per esempio che nel circumnavigare la Libia si erano trovati il sole sulla destra.

IV 43) Così si riconobbe la prima volta com'è la Libia; poi sono i Cartaginesi a dirlo, in quanto l'Achemenide Sataspe, figlio di Teaspe, non circumnavigò la Libia, benché fosse stato inviato con tale compito: ebbe paura della lunghezza della navigazione e della solitudine e tornò indietro, senza portare a termine la prova che sua madre gli aveva imposto. Sataspe aveva violentato una ragazza, figlia di Zopiro figlio di Megabisso; quando poi per la sua colpa stava per venire impalato per ordine di re Serse, sua madre, sorella di Dario, intercedette per lui, affermando che gli avrebbe imposto una punizione ancora maggiore: lo avrebbe costretto a navigare intorno alla Libia fino a tornare, ultimato il giro, nel Golfo Arabico. A queste condizioni Serse si dichiarò d'accordo, sicché Sataspe venne in Egitto, prese con sé navi e marinai egiziani e salpò alla volta delle COLONNE D'ERACLE; le varcò, doppiò il capo estremo della Libia, che si chiama Solunte, e diresse la rotta verso sud, percorrendo in molti mesi un lungo tratto di mare; ma gli restava pur sempre il tratto maggiore, voltò la prua e se ne tornò in Egitto. Da qui si recò presso re Serse e gli raccontò che nel punto più lontano raggiunto avevano costeggiato un paese abitato da piccoli uomini vestiti con foglie di palma, i quali, tutte le volte che accostavano a riva, fuggivano verso le montagne abbandonando i loro villaggi; essi vi erano entrati senza danneggiarli, limitandosi a catturarvi qualche animale. Per giustificare il mancato periplo della Libia spiegò che l'imbarcazione non era più in grado di proseguire, ma si era bloccata. Serse non riconobbe come vere le sue parole e lo fece impalare, eseguendo l'antica sentenza, perché non aveva comunque compiuto la prova stabilita. Un eunuco di questo Sataspe scappò via a Samo appena apprese la morte del padrone; si portò via grandi ricchezze che poi finirono nelle mani di un uomo di Samo: io ne conosco il nome, ma preferisco non menzionarlo.

IV 152) Ma si assentarono per più tempo di quello previsto, sicché a Corobio venne a mancare tutto; più tardi una nave di Samo, in navigazione verso l'Egitto agli ordini di Coleo, fu trascinata dai venti fino all'isola di Platea. I Sami, appreso da Corobio per filo e per segno l'accaduto, gli lasciarono provviste per un anno; essi poi salparono dall'isola decisi a raggiungere l'Egitto, ma venivano portati fuori rotta dal vento di Levante. E siccome il vento non calava, finirono per attraversare le COLONNE D'ERACLE e giungere a Tartesso, con la scorta di un dio. A quell'epoca l'emporio di Tartesso era vergine, sicché i Sami, al loro ritorno, ricavarono dalle merci il profitto più elevato fra i Greci di cui abbiamo notizia precisa…

IV 181) Ecco dunque elencati i Libici nomadi della costa, oltre i quali, verso l'interno, c'è la Libia popolata da bestie feroci; al di là di essa comincia un ciglio sabbioso e desertico, che va da Tebe in Egitto fino alle COLONNE D'ERACLE. In questa zona, a circa dieci giorni di cammino l'una dall'altra, si trovano delle collinette ricoperte da agglomerati di grossi blocchi di sale; proprio dalla cima di queste collinette scaturisce uno zampillo d'acqua fresca e dolce, nel bel mezzo del sale; attorno vi abitano uomini che sono gli ultimi oltre la regione delle bestie feroci, verso il deserto: a partire da Tebe i primi (a dieci giorni di cammino da Tebe) sono gli Ammoni, padroni del santuario derivato dal santuario di Zeus a Tebe…

IV 185) Fino agli Atlanti sono in grado di elencare i nomi dei popoli stanziati nel ciglio sabbioso, oltre non più; ma la zona di sabbia si estende fino alle COLONNE D'ERACLE e oltre. In tale regione si trova una miniera di sale ogni dieci giorni di viaggio e uomini stanziati; tutte queste genti si costruiscono abitazioni con blocchi di sale; si tratta già di zone della Libia prive di piogge: in effetti i muri fatti di sale non resterebbero in piedi se vi piovesse. Il sale estratto dal suolo si presenta di colore bianco o rosso. Al di là di questa striscia di territorio, verso il sud e l'interno della Libia, il paese è un deserto senz'acqua, senza animali, senza pioggia e alberi, senza la minima traccia di umidità.

IV 196) I Cartaginesi affermano l'esistenza di un territorio libico,con relative popolazioni, anche al di là delle COLONNE D'ERACLE; quando si recano presso queste popolazioni con le loro mercanzie le scaricano sulla spiaggia in bell'ordine, risalgono sulle navi e mandano un segnale di fumo; gli indigeni vedono il fumo e accorrono verso il mare, depositano dell'oro in cambio delle merci e quindi si allontanano dalle merci stesse. I Cartaginesi sbarcano, esaminano l'oro e, se gli sembra adeguato al valore delle merci, lo prendono e se ne vanno; se invece gli sembra poco, risalgono sulle navi e aspettano: i locali tornano e aggiungono altro oro fino a soddisfarli. Nessuno dei due cerca di raggirare l'altro: i Cartaginesi non toccano l'oro finché non gli sembra adeguato al valore delle merci, e gli indigeni non toccano le merci prima che gli altri abbiano ritirato l'oro.

VIII 132) ….Ai Greci, che non erano pratici di quelle zone, ogni località sita oltre Delo metteva paura: pareva loro che dappertutto dovessero esserci soldati; supponevano che Samo fosse lontana quanto le COLONNE D'ERACLE. Avvenne così che i barbari, intimoriti, non osassero inoltrarsi a ovest di Samo, e i Greci, malgrado le insistenze dei Chii, non osassero avanzare più a est di Delo; così la paura presidiava lo spazio intermedio.

Ora è chiaro ed evidente che le Colonne d'Ercole non sono collocate da Erodoto tra la Tunisia e La Sicilia come ben si evince quando parla dei Cartaginesi,ben consci di non averle davanti,ma è chiara la loro posizione anche dalle altre menzioni (che è dove da sempre è ritenuta ... lo stretto di Gibilterra)
per quanto riguarda la stele Nora dove in caratteri fenici ci sono i nomi di Shardana e Tartesso non vedo che prova sia... sia perchè come ho citato sopra tartesso era controllata dai fenici fin dal XI secolo a.C., a Torino ci sono steli e papiri con iscrizioni in geroglifico e non per questo significa che gli egiziani si erano istallati in piemonte o no?
comunque libero di pensare quello che ti pare,personalmente ho già affrontato questo argomento un numero considerevole di volte e sinceramente mi ha stancato,tanto il ragno rimane sempre nel buco e le novità latitano...
Ad majora
ANTONIO

. apprezzo quindi di più che dice che Atlantide sia un mito..la realizzazione Platonica della società ideale, di chi la continua a collocare ovunque,.. anch'io nel mio libro online "Oera Linda" può sembrare che collochi l'Atlantide nel Mare del nord... ma non è così è Atland.. Ald land.. una vecchia terra un'isola sprofondata.. ma non era L'atlantide di Platone..
http://www.misteromania.it/Oera_linda/libro.html


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ANTONIO ha scritto:

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E poi ci sarebbe il Crizia, ma non lo trovo online

sul mio sito lo trovi

http://www.misteromania.it/atlantide/Crizia.htm
sempre sul mio sito

"Platone, filosofo greco (Atene 428-347 a. C.). Nato da nobile famiglia, discendente per parte di madre da Solone....
Erodoto storico greco (Alicarnasso ca. 485-forse Atene ca. 425 a. C.). Appartenne a una famiglia assai influente nella quale il sangue greco si mescolava con ..."
come ben si evince entrambi sono vissuti nel V /IV secolo a.C. è quindi plausibile che le cognizioni geografiche e storiche di Erodoto fossero "in auge" in quell'epoca e che quindi Platone quando parla delle Colonne D'Ercole non si riferisse ad una sua particolare "posizione" ma a quella che unanimamente fosse recepita attuale a quel tempo, con buona pace dei moderni "imbratta fogli"

sono anni che vado postando questo particolare lista di tutte le menzioni di Erodoto, nei confronti delle Colonne D'Ercole. e anche questa volta le ripropongo così che i moderni cultori se ne possano rendere conto, perchè sono sicuro, che questa ricerca non l'hanno fatta assolutamente.. troppo tempo da spendere, meglio copiaincollare le cervellotiche soluzioni altrui... troverete Tartesso ma era la reply ai seguaci di Frau. e di colui dal quale ha copiato...

Cita:
Tartesso e Colonne d’Ercole

Se tutto questo discorso pieno di parole urlate parte dall’ipotesi che Tartesso corrisponda alla Sardegna e le Colonne d’Ercole siano un po’ dove ognuno per “santificare” una teoria meglio crede, bisogna per prima cosa smettere di citare autori quale Erodoto e prendere in considerazione solo le cose che interessano e dimenticarsi delle altre, le colonne D’ercole sono citate una decina di volte nelle sue Storie ed in tutte si evince che corrispondono dove da sempre vengono collocate“Lo stretto di Gibilterra”



E questo seppellisce tutti gli studiosi moderni che spostano le Colonne a proprio piacimento per indicare il luogo che preferiscono: come ripete 10 volte il grande contemporaneo di Platone, le Colonne d' Ercole sono lo Stretto di Gibilterra. Punto. Se Dio vuole.


A parte che Frau tra l' altro dice che Atlantide sarebbe stata la Sardegna, non la Sicilia nè tantomeno la Libia..... In ogni caso nessuna delle tre.

"Oltre le Colonne d' Ercole".... Oltre lo Stretto di Gibilterra c' è l' Atlantico.

Non il Pacifico o altre ridicolaggini.


Senza contare che noi suddividiamo i vari oceani, gli antichi mediterranei ne conoscevano uno solo, l' Atlantico, quello forse attraversato dai Fenici per giungere in Inghilterra, dove allora erano i Celti, per molti studiosi pure ortodossi.

In ogni caso, la testimonianza di Erodoto è lapidaria. Per i suoi contemporanei, compreso Platone, Le Colonne d' Ercole sono lo Stretto di Gibilterra.

Mi illudo che questo ponga fine a tutte le fantasie di coloro che mettono Atlantide a casa propria.


Altrimenti, giuro che me ne esco con una dichiarazione alla stampa per cui il mio cane, scavando in giardino, ha trovato la capitale di Atlantide [:D].

Ovviamente, io non ho nemmeno un cane.

Aztlan



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Per quanto possa essere buia la notte sulla Terra, il sole sorgerà quando è l' ora, e c' è sempre la luce delle stelle per illuminarci nel cammino.

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Noi siamo al tramonto, la notte è ancora tutta davanti, ma alla fine il sole sorgerà anche stavolta. Quello che cambia, è quello che i suoi raggi illumineranno. Facciamo che domani sotto il Sole ci sia un mondo migliore.
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ANTONIO ha scritto:

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E poi ci sarebbe il Crizia, ma non lo trovo online

sul mio sito lo trovi

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sempre sul mio sito



IV 185) Fino agli Atlanti sono in grado di elencare i nomi dei popoli stanziati nel ciglio sabbioso, oltre non più; ma la zona di sabbia si estende fino alle COLONNE D'ERACLE e oltre.

OLTRE ???
Ma... oltre non vi era l'Oceano??.


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secondo Dante vi era una grande isola dove emergeva il monte del Purgatorio ed è per questo che Ulisse si trova nell'inferno :D


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OLTRE ???
Ma... oltre non vi era l'Oceano??.
[:136] [:136]


Certo ma gli abitanti non essendo pesci preferivano usare la terraferma come habitat.. infatti la costa Africana così come la penisola Iberica, continua anche dopo lo stretto.

Immagine

Il canto XXVI dell'inferno parla appunto di Ulisse.."fatti non foste per viver come bruti..." e il viaggio di Ulisse traccia proprio una rotta dettata dai venti e seguita anche da Colombo... come se Dante conoscesse come del resto Platone il continente identificabile con le Americhe.
Ma questo fa parte di un retaggio che va ancora dimostrato


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ulisse per la sua curiosità si spinge fuori dalle colonne d'ercole... dato che gli dei avevano proibito d farlo lui con i suoi uomini varcano le colonne e poi ad un certo punto avvistano l'isola del purgatorio ma una tempesta li fa' affondare prima di sbarcarci


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ANTONIO ha scritto:

Cita:
OLTRE ???
Ma... oltre non vi era l'Oceano??.
[:136] [:136]


Certo ma gli abitanti non essendo pesci preferivano usare la terraferma come habitat.. infatti la costa Africana così come la penisola Iberica, continua anche dopo lo stretto.

Immagine

Il canto XXVI dell'inferno parla appunto di Ulisse.."fatti non foste per viver come bruti..." e il viaggio di Ulisse traccia proprio una rotta dettata dai venti e seguita anche da Colombo... come se Dante conoscesse come del resto Platone il continente identificabile con le Americhe.
Ma questo fa parte di un retaggio che va ancora dimostrato


Da Antonio:
V 185) Fino agli Atlanti sono in grado di elencare i nomi dei popoli stanziati nel ciglio sabbioso, oltre non più; ma la zona di sabbia si estende fino alle COLONNE D'ERACLE e oltre.

Da Bleffort:
Tranquilli....!!! ancora non avete seppellito niente!!.
Antonio,dalla cartina che hai postato:quel territorio non è mai stato deserto,perchè il commento dice che la zona di sabbia oltrepassa le Colonne d'Ercole.
Dunque le Colonne d'Ercole sono prima che finisse il deserto tu come lo spieghi?.
Preciso inoltre che io non ho minimamente menzionato Sergio Frau,il quale tra l'altro si rifà a precedenti libri scritti da studiosi Francesi del secolo scorso,quando avevano le loro Colonie nel Nord Africa.
Vorrei approfittare dei tuoi studi per sapere di preciso che grandezza aveva quest'Isola di Atlantide facendo un paragone con l'estensione della Sicilia,perchè in merito a questa futura risposta,devo darti la mia.
A proposito di Campanilismo,da sempre noto che "" non vi è Toscano che in mezzo ai suoi ragionamenti,non cita Dante"". [;)]


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se ti riferisci a me che ho citato Dante non son toscano proprio per niente... son veneziano al 100%


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